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Genova - Wikipedia

Genova

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando altri signficati del termine, vedi Genova (disambigua).

Coordinate: 44°25′0″N 8°56′59″E / 44.41667, 8.94972

Il porto di Genova, con i moli, la stazione dei traghetti, la Lanterna, la torre del WTC ed il grattacielo chiamato "il Matitone"
Il porto di Genova, con i moli, la stazione dei traghetti, la Lanterna, la torre del WTC ed il grattacielo chiamato "il Matitone"
Genova
Panorama di Genova
Genova - Bandiera
Genova - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Liguria
Provincia: stemma Genova
Coordinate: 44°24′40.16″N 8°55′57.58″E / 44.4111556, 8.9326611
Altitudine: 19 m s.l.m.
Superficie: 243,60 km²
Abitanti:
610.887 31-12-2007 [1]
Densità: 2.512,10 ab./km²
Frazioni: vedi: quartieri di Genova 
Comuni contigui: Arenzano, Bargagli, Bogliasco, Bosio (AL), Campomorone, Ceranesi, Davagna, Masone, Mele, Mignanego, Montoggio, Sant'Olcese, Sassello (SV), Serra Riccò, Sori, Tiglieto, Urbe (SV)
CAP: 16100
Pref. tel: 010
Codice ISTAT: 010025
Codice catasto: D969 
Nome abitanti: genovesi (in ligure: zeneixi
Santo patrono: San Giovanni Battista 
Giorno festivo: 24 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
«  L'Oriente e l'Occidente, il Nord ed il Sud sanno su quali enormi fremiti di guerre io - Genova - abbia prevalso »
(da un'iscrizione medioevale sull'antica Porta Soprana)

Genova (Zena in ligure, pronuncia /'zena/) è il capoluogo dell'omonima provincia e della regione Liguria.

Metropoli di mare, e città dalla gloriosa storia, capitale del Genovesato, forte di antiche tradizioni legate alla cultura della marineria non solo di area mediterranea, Genova è conosciuta con gli appellativi di Superba o Dominante dei mari, ed è oggi una delle più importanti e popolose aree metropolitane italiane con 878.000 abitanti[2].

Il suo hinterland, non istituzionalizzato ufficialmente, corrisponde all'area d'influenza genovese, specialmente sotto l'aspetto dell'economia, comprendendo oltre all'area metropolitana istituzionalmente riconosciuta, anche il retroporto naturale alessandrino e, per ragioni storico-culturali e sociali, le aree dell'oltregiogo del Basso Piemonte e del circondario di Bobbio.

Già sede dell'industria pesante (oggi in gran parte dimessa o delocalizzata) e tuttora importante polo economico, ha saputo far rifiorire la sua attività portuale tanto che il suo scalo è tornato a competere nel ramo mercantile con quello francese di Marsiglia-Fos per il primato in area mediterranea[3].

Genova è stata nel 2004 Capitale europea della cultura e, nel 2006, una parte del suo centro storico è stata inclusa fra i patrimoni dell'umanità UNESCO.

Per approfondire, vedi la voce Rolli di Genova.

Indice

[modifica] Geografia fisica

Per approfondire, vedi la voce Territorio di Genova.

Il territorio del Comune di Genova misura 243 km², ed è composto da una sottile fascia costiera alle cui spalle si ergono colline e monti anche di notevole altezza (il punto più alto del territorio comunale è la vetta del monte Reixa, posta a 1.183 metri sul livello del mare. Il territorio comunale, nella sua porzione occidentale, raggiunge ed in alcuni punti oltrepassa lo spartiacque appenninico (in corrispondenza dell'alto corso del torrente Stura), ed arriva a confinare direttamente con la Regione Piemonte (comune di Bosio).

La fascia costiera, da Vesima a Capolungo di Nervi, è lunga circa 42 km, ed è orientata da O-NO verso E-SE. Ad esclusione delle frazioni di Vesima e Crevari, Genova appartiene geograficamente alla Riviera di Levante (considerando come confine convenzionale la foce del torrente Leira, che corrisponde al punto più settentrionale del Mar Ligure).

A metà strada tra Vesima e Capolungo si apre l'anfiteatro naturale del Porto di Genova, racchiuso a ponente dalla collina di San Benigno (parzialmente spianata durante il fascismo per le esigenze portuali), a levante dalla collina che da Carignano sale al Righi fino a congiungersi, all'altezza del Forte Sperone, con quella di San Benigno.

All'esterno dei due contrafforti scorrono i due torrenti principali della città: a levante il Bisagno, che termina la sua corsa nel quartiere della Foce; a ponente il Polcevera, che divide Sampierdarena da Cornigliano. Si delineano così cinque zone principali: il centro; la Valpolcevera; la Valbisagno; il ponente; il levante.

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi le voci Clima di Genova, Stazione meteorologica di Genova Centro e Stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente.

Il clima di Genova è complessivamente temperato marittimo, mediterraneo di transizione, influenzato sovente da influssi atlantici.

Si caratterizza per scarse escursioni termiche giornaliere, in media di circa 6°C in tutte le stagioni, temperatura media annuale di +15,6°C, i valori termici stagionali sono compresi tra i +8,0°C di gennaio e i +23,9°C di luglio, i valori di umidità relativa risultano elevati, specie in estate e nelle stagioni intermedie.

I venti spirano prevalentemente dai quadranti settentrionali in inverno, mentre quelli meridionali tendono a essere prevalenti in primavera e all'inizio dell'autunno.

Le piogge mediamente ammontano a 1072 mm annuali e sono presenti durante tutti i dodici mesi dell'anno, con massimi tra settembre e novembre e minimo estivo in luglio.

Nonostante il carattere complessivamente temperato, non sono inusuali in inverno episodi di neve, favoriti dal fenomeno tutto genovese detto della tramontana scura.

Data la peculiarità del territorio cittadino, si può però affermare che ogni quartiere di Genova goda, all'interno di questo quadro generale, di un topo-clima che lo contraddistingue dal resto della città per temperatura, umidità, piovosità e insolazione.

[modifica] Storia

[modifica] Toponimo

L'origine del nome Genova viene fatto risalire ad una radice indoeuropea *geneu- ("ginocchio") oppure *genu- ("mascella, bocca")oppure la più fondata: "ienua", che in latino significa "porta". Infatti Genova, per gli antichi Romani, era la "porta", il confine tra l'impero Romano e la provincia Gallica. Il toponimo potrebbe anche riferirsi ad una qualche caratteristica fisica del sito sul quale sorse il primitivo oppidum di Genova: nel caso di *geneu potrebbe indicare l'insenatura del Porto Vecchio, simile alla curvatura interna del ginocchio, mentre genu- sarebbe un'allusione alla foce ("bocca") di uno degli antichi corsi d'acqua del sito[4].

... Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare ...

Francesco Petrarca, su Genova

A corroborare questa evidenza è il fatto che la maggioranza dei linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome[4] (la posizione geografica e la forma di Ginevra, posta all'estremità del Lemano, ricordano non a caso quella di Genova).

La leggenda vuole invece che derivi dal nome del dio romano Giano[5], perché, proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta verso il mare, l'altra oltre i monti che la circondano. La tradizionale fedeltà della popolazione Genuate a Roma, risalente alle guerre puniche, ha reso inevitabile che successivamente, in epoca medievale, la tesi romana venisse presa in maggiore considerazione e che la città assumesse il nome latino di Ianua, derivandolo direttamente da Janus, ovvero Giano.

San Giorgio trafigge il drago
San Giorgio trafigge il drago

Gli antichi romani consideravano Giano come l'iniziatore dell'uso della moneta nella società ed il protettore di tutti i passaggi: della porta di casa, delle Porte di accesso alle città, dei porti e dei valichi (denominati appunto anche porte). Ciò trova un solido riscontro tutt'oggi nel fatto che Genova sia considerata e spesso chiamata "la porta d'Europa sul Mediterraneo".

La porta ha un'importanza particolare nella cultura architettonica genovese e questo rapporto si palesa sia negli antichi portali, decorati e sullo stipite dei quali è posto un bassorilievo, spesso raffigurante San Giorgio che uccide il drago o altre scene di santi, sia nelle porte che nei vari secoli si sono aperte lungo le mura della città, e nel valore simbolico loro dato. Nella Cattedrale di San Lorenzo esiste una sua immagine con la scritta Ianus Primus Rex Italiae

L'immagine ambivalente del Giano bifronte, che guarda al passato e vede il futuro, Genova - città proiettata al futuro ma che sa guardare al proprio passato - la rispecchierà sempre, anche nei suoi simboli, in particolare nel Grifone (con la fierezza del leone e la nobiltà dell'aquila, vicino a Dio e forte in terra), nella propria vocazione di luogo di servizi, nelle sue istituzioni, nelle sue tradizioni.

Il nome della città in dialetto genovese ha subito una contrazione: in passato veniva chiamata Zenoa (pronuncia Senua, con la esse sonora), mentre oggi viene chiamata Zena.

[modifica] Genova e la Repubblica

Per approfondire, vedi la voce Storia di Genova.
Repubblica marinara

Mappa del golfo ligure

Genova, assieme a Venezia, Pisa ed Amalfi, fu una delle Repubbliche marinare che dominarono la scena mediterranea ed europea durante il basso medioevo e il rinascimento.

In quest'epoca Genova era conosciuta anche come "La Dominante dei mari", questo grazie alla posizione di predominanza che raggiunse a livello internazionale, soprattutto in campo economico e commerciale oltre che - nella sua prima fase - in quello militare.

La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, ad una propria repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, oligarchica. La sua politica si fondò comunque sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori.

Il dominio sulla riviera ligure e la costruzione di un'imponente flotta, al tempo stesso militare e mercantile fu di vitale importanza per dare impulso alla nascita di uno stato che per oltre quattrocento anni basò la propria esistenza sulla diplomazia e sulla neutralità, oltre che sul commercio.

Il detto - di un poeta anonimo - "Genuensis, ergo mercator", ossia "Genovese quindi mercante" - fu mirabile sintesi di quel mercanteggiare così famoso nel mondo sul quale i genovesi basarono un impero coloniale fondato su colonie oltremarine che andava dall'Iraq alle Canarie, dall'Inghilterra alla Palestina (raggiunta fin dalla prima crociata), racchiudendo nel proprio pugno tutto il mar Mediterraneo occidentale e il mar Nero, definito il Lago genovese, e tenendo testa quando non ponendo sotto il proprio controllo tre imperi: quello Svevo, quello Bizantino e quello Asburgico, del quale ultimo i genovesi controllavano l'economia ed il commercio. Caffa, Solcati, Tana, Chio, Focea, Metelino, Pera non sono che alcune fra le tante Genova che i mercanti della Superba fecero risplendere nei commerci.

Perso il proprio potere sui mari, ma non sui mercati del mondo, nel 1797 l'onda lunga della rivoluzione francese investì anche la repubblica che pagò la sua condizione di neutralità con insostenibili pressioni esterne che la portarono all'occupazione nel 1805 ed alla successiva annessione all'impero napoleonico.

Nel 1814, a seguito della capitolazione di Parigi, Genova fu occupata dalla marina inglese che formò un Governo provvisorio, paventando un ritorno allo status quo ante. Nel 1815, invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico Banco di San Giorgio decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al Regno di Sardegna, malgrado i disperati tentativi del doge a Vienna per mantenere l'indipendenza e la reciproca antipatia - per dir così - con i monarchi sabaudi.

[modifica] Simboli

Per approfondire, vedi la voce Croce di San Giorgio.
Lo stendardo di Genova
Lo stendardo di Genova

La bandiera di Genova è costituita da una croce rossa su campo bianco: è detta anche croce di San Giorgio e nell'antichità era simbolo dei pellegrini che si recavano presso i luoghi santi del Cristianesimo e che dopo il 1095, anno di conquista di Gerusalemme da parte dei Turchi selgiuchidi, mossi in gran parte (in un primo momento) da spirito sincero di missione, decisero di prendere la croce ed armarsi per liberare la terra ove nacque e visse Gesù Cristo, in risposta ai ripetuti attacchi subiti dai Turchi, decisi - soverchiati gli Arabi - a spingersi alla conquista dell'impero Bizantino.

La simbologia del Salvifico vessillo della vera croce - come Jacopo da Varagine indicò la croce di San Giorgio - determinò nel medioevo, per i pellegrinaggi armati, l'appellativo di crociate cristiane.

L'uso del vessillo da parte dei Genovesi pare risalire ad epoche remote, quando l'esercito bizantino stanziava nella città ed il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio.

Nel 1190 Londra e l'Inghilterra chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera crociata per avere le loro navi protette dalla flotta genovese nel Mar Mediterraneo e in parte del Mar Nero dai numerosi attacchi di pirateria; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge della Repubblica di Genova un tributo annuale. L'Inghilterra, la città di Londra e la Royal Navy issano tutt'oggi la bandiera di San Giorgio ed è la loro bandiera nazionale.

Erroneamente lo storico Francesco Maria Accinelli indica lo stemma milanese come derivazione di quello genovese ("E mandati dalla Repubblica 500 balestrieri con la suddetta insegna in soccorso dei Milanesi nel 1247, espugnata col loro valore la città Vittoria nuovamente fabbricata da Federico II vicino a Parma, vollero i Milanesi per maggiore onore assumersi dello stendardo de' Genovesi l'insegna"), che invece risale al 1066[6], quando l'effige venne consegnata ufficialmente dal papa Alessandro II (il milanese Anselmo da Baggio) ad Erembaldo, capitano del popolo di Milano in rivolta contro l'Impero.

[modifica] Onorificenze

Genova è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Il 1 agosto 1947, la città di Genova è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare[7] con la seguente motivazione:

« Amor di Patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animarono la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio è nuova fulgida gemma all'aureo serto di gloria della "Superba" repubblica marinara, i 1863 caduti il cui sangue non è sparso invano, i 2250 deportati il cui martirio brucia ancora nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla Città martoriata e che infervorò i partigiani del massiccio suo Appennino e delle impervie valli, tenute dalla V zona operativa, a proseguire nell'epica gesta sino al giorno in cui il suo popolo suonò la diana dell'insurrezione generale. Piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il porto, le industrie e l'onore. Il valore, il sacrificio e la volontà dei suoi figli ridettero alla madre sanguinante la concussa libertà e dalle sue fumanti rovine è sorta nuova vita santificata dall'eroismo e dall'olocausto dei suoi martiri. »

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

Il Bigo al porto antico
Il Bigo al porto antico
Boccadasse, vicino a corso Italia è un piccolo borgo di pescatori. La caratteristica architettura delle vecchie case lo rende un angolo di città particolarmente suggestivo
Boccadasse, vicino a corso Italia è un piccolo borgo di pescatori. La caratteristica architettura delle vecchie case lo rende un angolo di città particolarmente suggestivo

La nuova Genova ha basato la sua rinascita soprattutto sul recupero delle aree verdi dell'immediato entroterra (fra cui quella del Parco naturale regionale del Beigua) e sulla realizzazione di opere infrastrutturali come l'Acquario al porto antico - il più grande d'Italia ed uno dei maggiori in Europa - e la relativa Marina (il porticciolo turistico in grado di accogliere centinaia di imbarcazioni da diporto). Tutto questo all'interno della ristrutturata Area Expo predisposta per le Celebrazioni colombiane del 1992.

Il ritrovato orgoglio ha restituito alla città la consapevolezza di essere una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato. E la ripresa di numerose e rigogliose attività artigianali, da tempo assenti dai caruggi del centro storico, ne è una testimonianza diretta.

A contribuire a tutto questo sono state anche le opere di restauro compiute fra gli anni ottanta e novanta su numerose chiese e palazzi cittadini, fra cui, sulla collina di Carignano, visibile quasi da ogni parte della città, la rinascimentale Basilica di Santa Maria Assunta.

Con quella faccia un po' così/ quell'espressione un po' così/ che abbiamo noi/ che abbiamo visto Genova ...

Paolo Conte, da Genova per noi

Il totale recupero del Palazzo Ducale - un tempo sede di dogi e senatori e ora luogo di eventi culturali - e del porto antico e la riedificazione del Teatro Carlo Felice, distrutto dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale che risparmiarono solo il pronao neoclassico dell'architetto Carlo Barabino, sono stati altri due punti di forza per la realizzazione di una nuova Genova.

Un altro monumento di rilevante importanza riportato a nuovo splendore è il Cimitero monumentale di Staglieno, nel quale riposano le spoglie di molti personaggi noti, fra i quali Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André e la moglie di Oscar Wilde.

[modifica] Centro storico e Lanterna

Per approfondire, vedi la voce Centro storico di Genova.
La Lanterna, simbolo cittadino
La Lanterna, simbolo cittadino

Il centro storico di Genova è uno tra i più grandi d'Europa (misura circa quattrocentomila metri quadri), e per molti aspetti anche uno fra i più decadenti a causa dell'incuria e del forte tasso di inquinamento, sebbene sia attualmente in corso una lenta ma importante opera di bonifica.

La sua struttura urbanistica, nella parte più antica, articolata com'è in un dedalo di piazzette e stretti caruggi, unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi (piazza San Matteo e la vecchia via Aurea, oggi via Garibaldi).

Resti delle antiche mura secentesche sono visibili tuttora nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, luogo di culto per eccellenza dei genovesi.

Simboli della città sono la Lanterna (alta 117 m) antico e svettante faro visibile in distanza dal mare (oltre 30 km), e la monumentale fontana di piazza De Ferrari, recentemente restaurata, cuore pulsante e vera e propria agorà cittadina.

Meta turistica per eccellenza è anche l'antico borgo marinaro di Boccadasse, con le pittoresche barche multicolori, posto come a sigillo della elegante passeggiata che costeggia il Lido d'Albaro, e rinomato per i suoi famosi gelati.

Appena fuori dal centro, ma ancora parte dei trentatré chilometri di costa che costituiscono il territorio comunale, si trovano Nervi, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di levante e Pegli, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di ponente.

[modifica] Architetture e aree verdi

Il complesso popolare delle "Lavatrici", a Pra'
Il complesso popolare delle "Lavatrici", a Pra'

Con la sua caratteristica skyline che ancor oggi per chi proviene dal mare la fa apparire come una insormontabile fortezza, contraddistinta com'è dalla sua fitta rete di fortificazioni collinari su ampie mura che in antiche epoche belliche l'hanno resa inespugnabile sia agli attacchi dal mare quanto da quelli via terra - Genova non poteva rinunciare, specialmente a partire dagli anni sessanta, ad un proprio rinnovamento e ammodernamento, che doveva necessariamente passare, al pari di quanto avvenuto in tante altre metropoli, attraverso la realizzazione di grandi complessi abitativi di tipo popolare, la cui qualità, utilità e funzionalità è stata ed è peraltro ancora oggetto di discussione (e talvolta di contestazione) da parte dei cittadini residenti.

A tal proposito, si citano ad esempio i casi rappresentato dal cosiddetto "Biscione", complesso edilizio a forma, appunto, di lungo serpentone, situato sulle alture del popoloso quartiere di Marassi, e dal gruppo di case dette le Lavatrici, a ponente di Pegli.

Per altre soluzioni architettoniche che l'hanno contraddistinta, Genova è peraltro diventata da qualche decennio una sorta di capitale dell'architettura moderna italiana, se non europea. Questo si deve principalmente all'opera all'architetto Renzo Piano che dalla fine degli anni sessanta si è occupato della ristrutturaione di alcune fra le più conosciute città del mondo.

Il nome di Piano ha acquisito notorietà a partire soprattutto dal 1992, quando Genova accolse per le Celebrazioni colombiane del 1992 (Colombiadi) i visitatori nel porto antico, il waterfront dell'angiporto completamente restaurato per l'occasione e simbolizzato dal Grande Bigo stilizzato (sorta di marchio di fabbrica dell'attività portuale genovese).

Oltre ad un completo restyling dell'area, l'antica zona portuale situata nei pressi del varco del Mandraccio, a Porta Siberia, è stata arricchita scenograficamente dallo stesso Piano con una grande sfera in metallo e vetro installata nelle acque del porto, non lontano dall'Acquario e inaugurata nel 2001 in occasione del Vertice del G8 tenutosi a Genova. La sfera (chiamata dai genovesi anche "Bolla di Piano"), dopo essere stata impiegata per un'esposizione di felci da parte dell'Orto Botanico di Genova, ospita ora al suo interno la ricostruzione di un ambiente tropicale, con numerose piante, piccoli animali e farfalle.

Piano ha inoltre progettato per la Superba anche le stazioni della metropolitana e, nella zona collinare della città, progettato e iniziato la costruzione - in collaborazione con l'UNESCO - di Punta Nave, sede del "Renzo Piano Building Workshop".

Soprattutto per chi transita per il centro di Genova lungo la strada sopraelevata, magari per imbarcarsi al vicino terminal traghetti, è visibile nelle vicinanze del porto antico il cosiddetto Matitone, controverso quanto singolare grattacielo a forma di lapis, che affianca il gruppo di torri del WTC, cuore del complesso edilizio di San Benigno, oggi sede anche di parte dell'amministrazione comunale e di numerose aziende.

[modifica] Castelli

Per approfondire, vedi le voci Castello d'Albertis e Castello Mackenzie.

[modifica] Luoghi di culto

Per approfondire, vedi la voce Categoria:Chiese di Genova.

[modifica] Palazzi

Per approfondire, vedi la voce Palazzi dei Rolli di Genova.

[modifica] Luoghi naturali

Per approfondire, vedi la voce Parchi di Genova.

[modifica] Società

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


Genova per superficie è la terza metropoli dopo Roma e Venezia e la sesta per popolazione nel solo territorio comunale, con 610.887 abitanti, di cui 287.030 uomini e 323.857 donne (al 31 dicembre 2007)[1]. Per popolazione dell'area metropolitana l'ottava città italiana (circa 878.000) [8] [9] [10]; L'hinterland Genovese, costituito dall'area metropolitana in senso stretto unita alla sua area di influenza, si espande in gran parte della provincia piemontese di Alessandria e del circondario piacentino di Bobbio, raggiungendo circa il milione e mezzo di abitanti.

La popolazione è oggi prevalentemente di origine italiana; tuttavia è in netta crescita la presenza di immigrati (nel 2003 il numero di immigrati è tornato ad essere maggiore rispetto a quello degli emigrati, mantenendosi tale fino al 2005), in particolare ecuadoriani (il gruppo maggioritario, passati dai 3.048 del 2000 ai 12.734 del 2006, anno in cui rappresentano il 36,1% degli stranieri residenti) con diverse migliaia di nuovi immigrati all'anno, seguito da albanesi, marocchini, peruviani, nigeriani, cinesi e rumeni.

Dopo una crescita contenuta nella seconda metà del XIX secolo, periodo in cui moltissimi genovesi emigrarono verso le Americhe, la città ha vissuto per buona parte del XX secolo un'esplosione demografica legata alla crescente espansione del porto e dell'industria pesante. Ad una prima fase di immigrazione dalle vallate del genovese e del basso Piemonte, seguì, dopo la I guerra mondiale, un afflusso considerevole di veneti e friulani.

Negli anni cinquanta, sessanta e settanta l'esplosione demografica è stata enfatizzata dall'immigrazione interna prevalentemente dal meridione d'Italia (in particolari di residenti della Sicilia e della Sardegna), che ha provocato problemi di natura logistica e soprattutto urbanistica a causa della mancanza di spazi edificabili pianeggianti, con la conseguente urbanizzazione massiccia delle aree collinari alle spalle del centro cittadino e degli sbocchi litoranei.

La Lanterna con la centrale elettrica sottostante e, dietro, la collina di San Benigno, in parte demolita per far spazio all'omonimo quartiere.
La Lanterna con la centrale elettrica sottostante e, dietro, la collina di San Benigno, in parte demolita per far spazio all'omonimo quartiere.

La crescita demografica si è progressivamente arrestata sino a diventare una vera e propria "implosione". Gli abitanti sono infatti passati dagli oltre 816 mila del 1971 ai circa 610 mila del 2001: Genova ha perso un quarto della popolazione in 30 anni. Complice di tale situazione è anche l'età media dei residenti, che soprattutto in alcuni quartieri è decisamente elevata, il che comporta un numero di morti superiore a quelle delle nascite (nel 2006 si sono registrate 4680 nascite contro 8158 decessi[1]).

Confrontando i dati della popolazione del censimento del 1981 con quello del 2001, la popolazione di Genova è variata da 762.895 a 610.307 abitanti, per un decremento di 152.588 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 20%. Al contrario della maggior parte delle altre città densamente popolate che hanno avuto una diminuzione dei residenti negli stessi anni, dove ad una perdita di popolazione del capoluogo è corrisposto un aumento medio della popolazione dei comuni della stessa provincia, in grado di compensarla in parte se non addirittura superarla, nel caso di Genova anche la somma della popolazione degli altri 66 comuni della provincia è diminuita, passando dai 282.214 abitanti del 1981 ai 267.775 abitanti del 2001, per un decremento di 14.439 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 5,1%.[11]

L'età media dei genovesi è di 47,0 anni, con un picco di 48,5 anni nella circoscrizione Medio levante. L'indice di vecchiaia (rapporto tra gli over 65 e gli under 15) cittadino è di 242,0 (ovvero vi sono 242 persone di 65 anni e oltre per ogni 100 giovani sotto i 15 anni), con come estremi la circoscrizione Centro est (208,3) e il Medio levante (269,8); nel 2001 l'indice di vecchiaia cittadino era di 245,1. Nel marzo 2007 vi sono in città 288.616 residenti di sesso maschile (il 47% della popolazione) e 325.525 di sesso femminile (53%).[1]

A Genova il numero medio di componenti per famiglia (al 31/12/2006) si attesta a 2,04 e vi sono 298.390 nuclei familiari (al 30/9/2007). Tra le famiglie il 41,4% è composto da un solo componente (123.715 famiglie), il 28,2% da due persone (84.314 famiglie), il 18,4% da tre persone (54.962 famiglie), il 9,9% da quattro persone (29.581 famiglie) e il restante (6593 famiglie) con cinque o più componenti[1].

[modifica] Tabelle statistiche

Popolazione residente per età (anno 2006)
Età Residenti % sul tot residenti
Meno di 3 anni 13602 2,2
da 3 a 5 anni 13732 2,2
da 6 a 10 anni 22412 3,6
da 11 a 13 anni 13532 2,2
da 14 a 18 anni 23493 3,8
da 19 a 24 anni 28375 4,6
da 25 a 44 anni 168821 27,4
da 45 a 64 anni 167323 27,2
da 65 a 74 anni 81262 13,2
oltre i 75 anni 83134 13,5
Fonte: Atlante demografico della città 2006, pubblicazione dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova [1]


Popolazione residente per luogo di nascita (anno 2006)
Provenienza Residenti % sul tot residenti
Comune di Genova 386992 62,9
Altri comuni prov. di Genova 16373 2,7
Altri comuni liguri 11878 1,9
Altri comuni del nord-Italia 51681 8,4
Comuni del centro-Italia 18061 2,9
Comuni del sud-Italia e isole 86276 14,0
Stati esteri 44425 7,2
Fonte: Atlante demografico della città 2006, pubblicazione dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova [1]


Principali gruppi di residenti stranieri (>500 persone, anno 2006)
Paese di origine Residenti % sul tot stranieri
Ecuador 12734 36,12
Albania 3665 10,40
Marocco 2966 8,41
Perù 2120 6,01
Cina 1181 3,35
Romania 1051 2,98
Senegal 1043 2,96
Sri Lanka 778 2,21
Ucraina 670 1,90
Tunisia 593 1,68
Tot stranieri residenti 35255
Fonte: Atlante demografico della città 2006, pubblicazione dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova [1]

[modifica] Religione

Genova ha sempre avuto un rapporto saldo con la fede cattolica. Sebbene la città sia nota per le sue simpatie socialiste e comuniste e per essere una città "rossa" (fu a Genova che nacque il Partito Socialista Italiano nel 1892), è sempre esistito un gran equilibrio tra poteri locali e Curia che, dal canto suo, ha sempre espresso personalità forti (e a volte controverse) come il cardinale Giuseppe Siri.

La stessa sinistra genovese ha raramente assunto posizioni anticlericali e la convivenza tra queste due anime ha talvolta portato a compromessi e risultati soddisfacenti per entrambe le parti, come nel caso delle mediazioni del cardinale Giuseppe Siri tra i camalli e l'Autorità Portuale Genovese.

Notevole risonanza ha avuto la difesa dell'ex Arcivescovo Tarcisio Bertone (ora Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di Santa Romana Chiesa) rispetto alla legge regionale che promuoveva i buoni scuola a favore di famiglie meno abbienti per l'iscrizione dei propri figli in scuole private (in maggioranza gestite da enti religiosi). L'allora Arcivescovo consigliò ai Liguri di disertare le urne allorquando furono chiamati a esprimersi sulla abolizione della legge in un referendum regionale. Il referendum non raggiunse, in effetti, il quorum e la legge rimase inalterata.

Genovesi erano papa Benedetto XV, il cardinale Siri, il presidente della CEI e attuale Arcivescovo Angelo Bagnasco. Molto conosciuti a livello nazionale sono anche i sacerdoti Gianni Baget Bozzo, politologo in passato vicino alla corrente craxiana del Partito Socialista Italiano (per il quale fu europarlamentare dal 1989 al 1994) e tra i fondatori di Forza Italia, e don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, vicino ai movimenti No global.

La devozione è comunque ancora presente a Genova, soprattutto nel suo entroterra. Il Santuario di Nostra Signora della Guardia - sul monte Figogna, nel vicino comune di Ceranesi - è meta di numerosi pellegrinaggi e numerosi sono i santuari mariani presenti sul territorio municipale.

[modifica] Cultura

Per approfondire, vedi la voce Genova capitale europea della cultura.
Culla del calcio, "patria" dei blue-jeans

Nell'immagine: Il panorama di Genova visto dalla collina di Camaldoli - al centro l'altura con il Forte di Santa Tecla

Conosciuta anche all'estero per il pesto (salsa per condimento a base di basilico locale, pinoli, aglio, formaggio pecorino e olio di oliva), la "Superba" vanta il primato di essere stata la "culla del calcio italiano". Qui fu infatti tenuta a battesimo nel 1893 la prima società calcistica, il Genoa Cricket and Football Club, fondata dal medico inglese James Spensley che conquistò all'inizio del secolo ben 9 scudetti ed una coppa Italia.

A partire dal secondo dopoguerra, al Genoa Cricket and Football Club, prima storica e gloriosa squadra di calcio italiana fondata nel 1893 e vincitrice di ben 9 Scudetti e una Coppa Italia, si sono affiancate una seconda società calcistica, la Sampdoria, nata nel 1946 dalla fusione fra la Società Ginnastica Andrea Doria (fondata nel 1895) e la Ginnastica Sampierdarenese (fondata nel 1891 e che aprì la sezione calcio nel 1899), oltre a molte altre realtà calcistiche "di quartiere". Negli ottanta e novanta la Sampdoria ha vinto uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa italiana e quattro volte la Coppa Italia, disputando nel 1992 la finale di Champions League contro il Barcellona.

Fra gli altri primati cittadini figura quello del 1914 quando, in occasione dell'Expo Internazionale, fu costruita una metropolitana sopraelevata su piloni che collegava la zona del Porto Antico a Piazza della Vittoria, passando su quella che oggi è via dei Pescatori. La metropolitana costruita a tempo di record (non più di 2 mesi) con 2 carrozze che si interscambiavano a metà percorso, fu smantellata al termine della manifestazione. Oggi, Genova può contare su una linea metropolitana di tipo leggero in grado di congiungere i sobborghi nord-occidentali al centro cittadino.

Genova vanta infine un'altra importante primogenitura: quella di "patria" dei blue-jeans infatti, la parola jeans deriva da Genoa il nome inglese per Genova.

[modifica] Istruzione

[modifica] Università e Accademie

  • Università degli Studi di Genova - Genova è presente l'omonima Università, con sedi distaccate a Imperia, Pietra Ligure, Savona, Chiavari e La Spezia. Sono presenti pressoché tutte le facoltà. Molto quotata è la facoltà di Ingegneria Navale, una delle poche presenti in Italia.
  • Accademia della Marina Mercantile Italiana
  • Accademia Ligustica di Belle Arti
  • Conservatorio Musicale "Niccolò Paganini"
  • International Dance Accademy di Genova [12] -Questa accademia, ispirata alla danza classica russa, si affianca per la formazione tout-court dei suoi allievi a due istituti scolastici: il Convitto Nazionale Statale "Cristoforo Colombo", e il Liceum G. Deledda
  • (Futuro) Polo Genovese dell' Università di Scienze Gastronomiche [13] - L'accordo raggiunto tra la Regione Liguria e Slow Food porterà, nel capoluogo ligure, un corso di laurea magistrale, che avrà come sito logistico i Magazzini dell'Abbondanza, nell'area del Porto Antico.
  • Capitale europea della cultura per il 2004 assieme alla città francese di Lilla, sede del Festival della Scienza.

[modifica] Ricerca

Dal 1995, Genova è sede del Festival Internazionale di Poesia di Genova, uno dei principali festival di poesia e letteratura in Europa. Importante a Genova è anche la tradizione teatrale che ha formato diversi attori, registi e scenografi di fama nazionale ed internazionale. Da alcuni anni la città sta assumendo importanza anche in ambito scientifico. Vi si svolge infatti ogni anno in autunno il Festival della Scienza ed è sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia.

[modifica] Musei e teatri

Di notevole valore è il complesso museale cittadino articolato in diverse strutture e pinacoteche fra cui le gallerie di Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Reale, il Palazzo del Principe, antica residenza di Andrea Doria, e il Palazzo Ducale.

Nel quartiere della Darsena è attivo dal 2004 un nuovo complesso museale edificato su un palazzo preesistente, il Galata - Museo del Mare, il maggiore museo dell'area del Mediterraneo nel genere delle comunicazioni marittime.

Il sistema-museo è arricchito, sempre al porto antico, dal Museo dell'Antartide e dai rinnovati Magazzini dell'Abbondanza e Magazzini del Cotone. Un museo a cielo aperto può essere considerato l'incontro delle Tall Ship che si tiene periodicamente alle calate del porto antico (vedi The Tall Ships' Races 2007 Mediterranea) e che raduna i più bei velieri-nave scuola del mondo.

Un Museo delle Culture del Mondo è allestito al Castello d'Albertis mentre sale con strumentazioni scientifiche sono visitabili al castello Mackenzie edificato ad inizio del XX secolo da Gino Coppedè. Numerose sono poi le ulteriori realtà museali dislocate nelle varie delegazioni comprese tra Voltri a Nervi.

Il Museo di storia naturale "Giacomo Doria", il Museo di Sant'Agostino e il Museo di Villa Croce ospitano rispettivamente reperti scientifici e storici e mostre di pittura; altre manifestazioni culturali - fra cui esposizioni e concerti di musica - sono organizzate poi in buona parte dell'anno a Villa Luxoro e a Villa Grimaldi Fassio, sede delle Raccolte Frugone, al Parco di Nervi.

Il Museo di Archeologia Ligure, dove si trovano numerosi reperti del passato genovese (tra cui la Tavola Bronzea di Polcevera, che riporta il primo atto giuridico della Liguria di cui si abbia traccia) si trova a Pegli, nella Villa Durazzo-Pallavicini, villa dotata di un vasto parco in stile romantico ottocentesco.

Un punto di riferimento per la cultura musicale cittadina è il Teatro Carlo Felice mentre nuovi spazi e nuove strutture sono stati recuperati o sono sorti recentemente per soddisfare la richiesta di musica pop da parte di un'utenza prettamente giovanile. Il più importante teatro di prosa genovese è il Teatro Stabile di Genova.

Va ricordato che proprio a Genova nacque uno fra i maggiori violinisti di tutti i tempi, Niccolò Paganini. La città di Genova è proprietaria, per lascito testamentario anche del suo famoso violino, un Guarneri del Gesù, conosciuto come il Cannone di Paganini. Il violino è conservato presso il Comune, assieme ad un altro strumento, copia del Cannone, fatto costruire da Paganini e regalato al suo unico allievo Camillo Sivori.

  • Teatro Albatros
  • Teatro Carlo Felice
  • Teatro Cargo
  • Teatro Della Corte Ivo Chiesa
  • Teatro Della Gioventù
  • Teatro Della Giovine Orchestra Genovese
  • Teatro Della Tosse
  • Teatro Dell'Archivolto Gustavo Modena
  • Teatro Duse
  • Teatro Garage
  • Teatro Hop Altrove
  • Teatro Instabile
  • Teatro Lunaria
  • Teatro Palasport
  • Politeama Genovese

[14]

[modifica] Media

[modifica] Stampa

A Genova hanno sede i quotidiani "Il Secolo XIX" e "Il Corriere Mercantile". Il primo, detiene il primato di tiratura regionale e un ottima rilevanza nazionale. Sono presenti anche numerosissimi giornali locali. Hanno sede importanti case editrici come la De Ferrari, la Fratelli Frilli editori, Il Melangolo. In campo esoterico possiamo ricordare l'Amenothes, Il Basilisco, la casa editrice alchemica Phoenix, I Dioscuri, l'Alkaest. Tra le case editrici che pubblicano soprattutto di argomento locale possiamo ricordare Mondani, Valenti, l'Editrice Genovese, l'editore Barboni. Indimenticabili sono anche le edizioni del pontremolese Tolozzi.

[modifica] Televisione e Radio

Genova è la principale sede regionale della Televisione di Stato italiana (RAI). Inoltre sempre a Genova ha sede Primocanale, principale emittente della Liguria e della provincia di Massa-Carrara. L'emittente che ha rinunciato all'utilizzo di televendite per favorire l'informazione capillare locale, ed è diventata una tra le principali emittenti televisive locali di tutta Italia.

Oltre alla Rai e Primocanale, a Genova hanno sede altre emittenti televisive minori. Numerose anche quelle radiofoniche.

[modifica] Musica

Per approfondire, vedi la voce Scuola genovese dei cantautori.

A Genova - città nella quale è presente un Museo delle Musiche dei Popoli - hanno mosso i primi passi Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, Francesco Baccini, i Matia Bazar, i New Trolls, i Ricchi e Poveri, alcuni dei quali hanno fatto parte della cosiddetta Scuola genovese dei cantautori. Fra gli artisti più apprezzati delle generazioni successive c'è Max Manfredi.

Sono inoltre attivi numerosi gruppi musicali e vocali la cui fama oltrepassa l'ambito locale. Sono da ricordare il gruppo dei Buio Pesto - per la musica moderna e dialettale- e il coro Monte Cauriol assieme al complesso vocale e strumentale de I Madrigalisti di Genova e il coro femminile del Genova Vocal Ensemble per la musica classica.
Numerose sono le rappresentazioni di musica sacra che si tengono in varie sedi, tra cui le principali chiese cittadine.

Ogni due anni, nel mese di ottobre si tiene a Genova il Premio internazionale di violino "Niccolò Paganini", forse il più prestigioso concorso mondiale per violinisti, tanto che al vincitore è concesso di suonare il celeberrimo "Cannone", il violino appartenuto allo stesso compositore genovese. Il concorso si tiene nel teatro lirico della città, il Teatro Carlo Felice.

[modifica] Cucina

Fu a Genova che nel 1574 si costituì la prima Corporazione dei Pastai con un proprio statuto (Capitoli dell'arte dei Fidelari).

[modifica] Aperitivi e gelati

Oltre alla rivendicata paternità della nascita del Blue-jeans e del gioco del Lotto, Genova lega il suo nome ad altre vicende curiose.

Una di queste la ricollega alla nascita del mito dell'aperitivo. È assodato come molti barman, non solo genovesi, riconducano a Genova e non alla città di Milano[citazione necessaria] (v.: Aperitivo milanese) il culto dell'aperitivo; essendo una città di mare, nel suo movimentato porto sono sbarcati da sempre marinai provenienti da ogni parte del mondo, tra cui anche alcuni di nazionalità statunitense. Sarebbero stati questi ultimi a importare in città questo tipo di cultura enologica. Non a caso a Genova sono stati aperti nel tempo bar poi divenuti in un certo senso storici. Tra essi si ricordano in particolare il Bar Cavo, situato in pieno centro e famoso appunto per i suoi variegati aperitivi, il Le Corbusier che ha dato il via (nel 1991) alla movida della cosiddetta Rive Gauche dopo l'apertura della nuova sede della Facoltà di Architettura, il civettuolo ed intimistico Baretto in Albaro e il celebre Bar Sulfureus di Jonathan Loviselli.Genova è considerata da molti una delle storiche città del Gelato Italiano, se non addirittura la principale.[citazione necessaria]

[modifica] Personalità legate a Genova

Per approfondire, vedi le voci Personalità legate a Genova e Genova vista da illustri viaggiatori.
Per i vichi marini nell'ambigua
sera cacciava il vento tra i fanali
preludii dal groviglio delle navi
i palazzi marini avevan bianchi
arabeschi nell'ombra illanguidita
ed andavamo io e la sera ambigua

Dino Campana, Genova
Canti Orfici, 1914

Dante non fu certo benevolo verso questa città, pure tanto ammirata ed amata da molti illustri viaggiatori, tanto che finì per mandare i suoi abitanti all'Inferno. Qui, esattamente, al trentatreesimo canto dell'Inferno della sua Comedia, il sommo poeta lancia un'invettiva che sembra non lasciare scampo:

« Ahi genovesi, uomini diversi / d'ogne costume e pien d'ogne magagna, / perché non siete voi del mondo spersi? »

Eppure sono molti i personaggi storici ai quali la città vanta di aver dato i natali o il cui nome è ad essa sono strettamente legato per uno specifico motivo: fra essi sono da ricordare - oltre agli augusti dogi - ammiragli, esploratori e navigatori (su tutti il principe-ammiraglio Andrea Doria e Cristoforo Colombo).

Fra i patrioti il cui nome è legato a Genova per nascita o per storia si ricordano, oltre a Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli, autore dell'inno nazionale italiano, Giuseppe Mazzini e Giovan Battista Perasso (il balilla icona dell'orgoglio cittadino); mentre fra gli artisti si annoverano i nomi del compositore e violinista Nicolò Paganini, dei pittori Luca Cambiaso, iniziatore della scuola genovese, Bernardo Castello e Rubaldo Merello, degli attori Vittorio Gassman e Lina Volonghi, dei poeti Camillo Sbarbaro (che nacque a Santa Margherita Ligure), Piero Jahier ed Eugenio Montale.

Genova, dove si entra dai tetti delle case e si esce giù per le strade ripide, labirintica come un bosco, è la mia migliore musa. Tutte le volte che esco dall'ascensore del quartiere di Castelletto e guardo fuori mi stupisco, perché vedo sempre qualcosa di nuovo

Emanuele Luzzati

Genova ha ospitato nel tempo varie personalità del mondo dell'arte e della cultura, come ad esempio gli scrittori Oscar Wilde (la cui moglie, Constance Lloyd, è sepolta nel cimitero monumentale di Staglieno), Paul Valéry (francese di nascita, ma di madre genovese, del quale si conserva una targa in un palazzo di via San Francesco) e il filosofo Nietzsche che dimorò in salita delle Battistine.

La città ha avuto anche un proprio cantore storico medioevale (sorta di cronista ante litteram) nella persona di Caffaro di Rustico da Caschifellone (o semplicemente Caffaro), con i suoi Annali, memoria storica di un'epoca di grande fulgore per la città.

Sempre nell'ambito dello spettacolo, sono da ricordare l'attore teatrale Gilberto Govi, che ha portato il repertorio dialettale genovese e la maschera del Baciccia in tutto il mondo, i cantautori Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Ivano Fossati, Max Manfredi, l'attore Paolo Villaggio, il comico Beppe Grillo.

A Genova è nato anche il premio Nobel per la Fisica Riccardo Giacconi.

[modifica] Ufologia

Genova, città che ha avuto da sempre una certa confidenza con la scienza e con la tecnica, non si è mai distinta per particolari affinità con l'occulto o con il paranormale, sebbene sia stata a fine anni settanta al centro di uno dei casi di "avvistamento" di UFO più eclatanti registrati in Italia e nel mondo intero, che ebbe come protagonista a Marzano, presso Torriglia, un metronotte, Fortunato Zanfretta[15]. Le prime esperienze di Zanfretta furono pubblicate dalla casa editrice genovese Alkaest.

[modifica] Spiritismo

Ma lo spiritismo non si allontana dal cuore della città storica. Anzi, ad essa è legato da una consolidata tradizione in termini di fantasmi e spiriti. Un libro dettagliato su questo argomento è stato scritto dal Mago Alex: racconta tutte le vicende legate all'apparizione di spiriti tra le vie del centro storico. La leggenda più famosa è quella che riguarda la cosiddetta vecchina di vico dei Librai, una anziana donna che rimase uccisa durante i bombardamenti sulla città della seconda guerra mondiale mentre si recava a fare la spesa.

Vico dei Librai non esiste più ma, a detta di molti, lo spirito della vecchina compare per chiedere ai passanti che incontra la direzione per tornare casa, scomparendo poi nel nulla. Sempre secondo questa leggenda metropolitana, una volta un giovane chiese alla vecchina degli spiccioli in elemosina, trovandosi fra le mani una banconota da 1.000 lire, fuori corso da decenni. Il Mago Alex è conosciuto a Genova anche per aver organizzato fino a qualche estate fa dei Ghost Tour in cui, tra le suggestive mura della città vecchia, alcuni figuranti narravano le storie degli spiriti genovesi.

[modifica] Altre leggende

Tra le principali figure leggendarie cittadine occorre segnalare quelle di Pacciûgo e Pacciûga.

[modifica] Geografia antropica

[modifica] Quartieri e distribuzione di popolazione

Per approfondire, vedi le voci Quartieri di Genova e Municipi di Genova.

Durante il periodo fascista, il genovesato conobbe un notevole sviluppo urbanistico: infatti nel 1926 i suoi confini vennero ridisegnati ed ampliati inglobando diversi comuni (ad ovest sino a Voltri, ad est sino a Nervi, a nord sino a Pontedecimo e Molassana), raggiungendo una notevole estensione con la creazione della cosiddetta Grande Genova.

Le delegazioni che fanno oggi parte del comune di Genova, attualmente suddiviso in nove municipi, conservano la struttura di piccole città, con propri centri e periferie, culture e tradizioni.

Durante il boom economico degli anni sessanta vennero costruiti nuovi quartieri popolari come il Cep ed il Biscione.

Non è difficile osservare come gli abitanti dei rioni periferici guardino al centro cittadino come ad un'altra città, usando la locuzione andare a Genova per riferire l'intenzione di recarsi al centro città. Tale insieme di località diverse, fuse in un'unica realtà urbana e suburbana, rende - per molti versi - l'attuale città affascinante e unica, simile per certi versi a certi agglomerati urbani industriali dell'Inghilterra, con i quali condivide molti usi e costumi.

[modifica] Economia

Per approfondire, vedi le voci Porto di Genova, Porto antico di Genova e Monetazione genovese.

Nel medioevo Genova vantava il primato di essere la prima città a rintrodurre in chiave moderna l'oro nella monetazione occidentale, coniando il Genovino, subito copiato da Firenze nel peso e nel titolo e, ancor più tardi da Venezia. Il primato economico genovese ha il suo apogeo sul finire del secolo XIII, quando Pisa è sconfitta e i commerci sono al massimo splendore.

Genova è stata sede dei primi movimenti operai e sindacali del Novecento e della cooperativa di lavoratori portuali dei camalli (diretta derivazione della Caravana).

La sua economia e il suo mondo del lavoro hanno subito negli ultimi decenni notevoli mutamenti, passando da una connotazione prettamente industriale fondata sull'industria principale, quella del porto, ad una più moderna basata sui servizi (terziario avanzato, turismo, commercio, ecc.).

In questo senso vanno considerati i recenti recuperi di aree degradate nelle valli dei due principali torrenti cittadini, Bisagno e Polcevera. Genova è anche sede del Salone nautico, che si svolge nella zona fieristica della città, la principale esposizione europea di nautica da diporto.

L'attività portuale è in netta ripresa, sebbene sia sempre frenata da un'insufficiente rete infrastrutturale di supporto, soprattutto ferroviaria. In questo senso si ritiene che la progettata linea ferroviaria ad Alta Velocità-Alta Capacità Tortona/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"), che unirà Genova a Rotterdam), possa risolvere, se portato a compimento, parte di tali problemi.

Un altro fattore nuovo di Genova è la ricerca tecnologica. A fianco dei già presenti centri di ricerca (tra cui spicca l'ospedale pediatrico Gaslini) si è affiancato da poco l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Inoltre sulla collina degli Erzelli stanno per iniziare i lavori per la costruzione del progetto Leonardo che prevede il trasferimento sulla collina della Facoltà di Ingegneria oltre che alla costruzione di un villaggio high-tech.

Oggi Genova è città industriale in chiave moderna con importanti aziende e multinazionali quali "Porto di Genova" (che comprende al suo interno una ventina di aziende-terminal tra cui la "VTE") , "Finmeccanica", "Ansaldo", "Cantiere Navale di Genova Sestri Ponente", città di sviluppo scientifico e tecnologico, e città d'arte, cultura e turismo (Centro Storico ricco di monumenti, Porto Antico, Palazzo Imperiale, Palazzo Reale, Palazzo Ducale, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Acquario, Fiera Internazionale, oltre a moltissimi musei, castelli, ville e palazzi nobiliari, parchi, borghi storici come Boccadasse e i Litorali balneari dell'estremo Ponente e del Levante cittadino ).

[modifica] Porta d'Europa

Genova è oggi una moderna metropoli cosmopolita al centro di un processo di profonda trasformazione - soprattutto sociale ma anche urbanistica - e alla ricerca di una identità tra i fasti di un passato ormai molto lontano e le sfide del terzo millennio, aperte in maniera anche drammatica con la riunione dei G8 nel luglio del 2001 che ha portato nella città ligure i grandi del mondo ma anche centinaia di migliaia di contestatori della moderna globalizzazione.

Panorama di Genova dal porto
Panorama di Genova dal porto

Una radicale trasformazione nella forma di regime (con la definitiva fine della storica Repubblica) si ebbe il 19 gennaio 1798 quando, con una sollevazione popolare, venne costituita la Repubblica Ligure, riconosciuta dai francesi che avevano nel frattempo occupato la città; il 9 giugno 1805, poi, la nuova entità statuale venne annessa all'impero francese.

Il nome di Genova è tutt'oggi legato a due settori in particolare: la nautica da diporto (incidentalmente va detto che il nome inglese della città corrisponde ad un tipo di vela, il Genoa appunto), e l'industria dell'abbigliamento.

La tela comunemente chiamata jeans proviene da un tipo di tessitura realizzata anticamente per confezionare le divise dei balestrieri genovesi che in epoca medievale erano l'unico corpo scelto organizzato d'Europa o per la copertura delle galee. Il tessuto blu, molto resistente ed economico veniva utilizzato come grembiule o sorta di gonnello dagli operai del porto, i camalli della Compagnia dei Caravana. Il nome Jeans deriva dalla storpiatura inglese del termine francese Gênes, Genova appunto.

Nel campo della moda Genova poi si distingue, seppur misconosciuta, come patria dell'English stile lo stile così chiamato perché utilizza colori inglesi ma che è stato fatto proprio dalla cultura di una città che è considerata la più inglese d'Italia, e non tanto per la piovosità autunnale che la contraddistingue ma anche per l'abbigliamento, appunto, e per lo stile riservato dei suoi abitanti.

[modifica] Infrastrutture e trasporti

[modifica] Strade

Per approfondire, vedi la voce Sistema viario di Genova.

"Schiacciata" tra il Mar Ligure e l'Appennino, Genova ha sempre dovuto fare i conti con il poco spazio a disposizione. Strade per lo più costruite negli anni '30, risultano ora per dimensioni scarsamente propense a sopportare l'attuale portata di traffico. Genova è da molti definita "capitale europea degli scooter": col suo clima, eccezionalmente mite, sono in moltissimi a scegliere di spostarsi con comodità e velocità a bordo di un ciclomotore o di un motociclo per tutti i mesi dell'anno.

[modifica] Ferrovie

[modifica] Ferrovie nazionali

La città è servita da due importanti stazioni nazionali, Genova Brignole e Genova Piazza Principe, situate in centro alla città; ha inoltre rilevanza per il traffico pendolare la stazione di Genova Sampierdarena, inserita nel progetto Centostazioni.

Il tessuto urbano comprende altre sedici stazioni, alcune semplici fermate, che servono capillarmente i quartieri genovesi.

Da Genova si sviluppano cinque direttrici ferroviarie, verso Savona-Ventimiglia, La Spezia-Pisa-Roma, Ovada, Milano e Torino. Le due direttrici verso il Nord Italia sono vitali per lo smaltimento delle merci del porto di Genova. Entrambe le linee, risalendo al XIX secolo, risultano tuttavia obsolete e inadeguate a garantire un efficace smaltimento del crescente traffico del porto. Nei prossimi anni dovrebbero iniziare i lavori per la costruzione della linea ad Alta Velocità-Alta Capacità Tortona/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"). Tale ferrovia dovrebbe smaltire e velocizzare lo spostamento delle merci in arrivo al porto di Genova e dirette a tutto il nord Italia e Europa centro-meridionale.

Sono allo studio alcuni raddoppi di linea al fine di separare il traffico dei treni a lunga percorrenza da quello dei treni regionali che servono la città e le località limitrofe, con la prospettiva futura di trasformare la linea a mare tra Voltri e Nervi, anche grazie alla creazione di nuove fermate, in una sorta di metropolitana.

[modifica] Ferrovie in concessione

Per approfondire, vedi la voce Ferrovia Genova-Casella.

Genova è collegata con la località di Casella con una ferrovia a carattere turistico, ma utilizzata come mezzo di locomozione per muoversi nell'area metropolitana.

[modifica] Aeroporti

Per approfondire, vedi la voce Aeroporto di Genova-Sestri Ponente.

L'aeroporto collega la città con molte città europee ed è il principale della regione ed uno tra i principai del paese supportando sia gli scali milanesi che quello torinese quando le condizioni di visibilità sono scarse sul versante padano a causa della nebbia. Lo scalo sestrese supporta i flussi turistici e l'attività del porto commerciale.

  • In città sono inoltre presenti delle aviosuperfici

[modifica] Mobilità urbana

La società di gestione dei servizi pubblici della città è l'Azienda Mobilità e Trasporti S.p.A., AMT, la cui maggioranza è detenuta da una società francese.

Dal novembre 2006 il costo del biglietto di corsa semplice è di euro 1,20.

Dagli anni novanta del Novecento l'offerta tariffaria è contraddistinta dalla integrazione tra mezzi gestiti da AMT e dai treni che circolano nelle stazioni in ambito cittadino: ciò permette l'utilizzo dei bus e dei treni del trasporto regionale utilizzando il medesimo biglietto.

A Genova è attivo inoltre un servizio di car sharing.

[modifica] Metropolitana di Genova

Per approfondire, vedi la voce Metropolitana di Genova.
La stazione della metropolitana a Piazza Principe (sullo sfondo il Grand Hotel Miramare).
La stazione della metropolitana a Piazza Principe (sullo sfondo il Grand Hotel Miramare).

Dal 1990 è attiva nel capoluogo ligure una linea di metropolitana leggera in prevalenza sotterranea.

La linea è stata progressivamente allungata con grandi ritardi e vari aumenti della spesa preventivata. La Metropolitana di Genova conta oggi 7 stazioni e, sebbene colleghi il centro cittadino con il quartiere periferico di Certosa (stazione Brin), risulta ancora troppo corta e insufficiente in estensione per dare un valido contributo alla mobilità delle persone. La prossima tappa, Brignole, sarà derterminante per aumentare sensibilmente il volume di utenza.

Gli ampliamenti hanno comunque portato ad un progressivo e significativo aumento di passeggeri utenti della linea. Prossima l'apertura (prevista per il 2011, ma a rischio slittamento) del tratto De Ferrari-Brignole, in grado di collegare il centro città, una parte di periferia (Valpolcevera) e le due stazioni ferroviarie principali di Piazza Principe e Brignole, importanti stazioni multimodali di interscambio ferrovia-metrò.

La progettazione di ulteriori prosecuzioni di linea, previste in un primo tempo, verso la Valpolcevera nel quartiere di Rivarolo (stazioni di Canepari con parcheggio di interscambio nell'area dell'ex-Fillea e Rivarolo interscambio con la stazione FS), verso ponente nel quartiere di Sampierdarena, verso la Valbisagno nei quartieri di Marassi-Staglieno e verso levante nel quartiere di San Martino e l'ospedale, è al momento ferma a causa degli indirizzi del Comune di Genova, condizionato dalla mancanza di finanziamenti per realizzare la prosecuzione dell'opera.

[modifica] Amministrazione

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Genova.
Palazzo Tursi, sede del Municipio
Palazzo Tursi, sede del Municipio

Sindaco: Marta Vincenzi dal 28/05/2007
Centralino del comune: 010 557111
Email del comune: gabsindaco@comune.genova.it

[modifica] Gemellaggi

La città è gemellata[16] con:

[modifica] Città omonime

Genoa (citato più volte nel testo come versione inglese di Genova), è il nome di città statunitensi del:

[modifica] Sport

Genova è stata ed è sede di numerose manifestazioni sportive, in particolare in campo nautico, motoristico (al Palasport), di atletica indoor (sempre al Palasport).

[modifica] Calcio

Genova si può considerare la culla italiana del calcio: qui sbarcò dall'Inghilterra il football e a Genova ha sede la più antica società sportiva che tuttora pratica il calcio. Le squadre di maggior prestigio della città sono il Genoa C.F.C. fondato nel 1893 e la U.C. Sampdoria fondata nel 1946 dalla fusione delle società Sampierdarenese (1891) e Andrea Doria (1895).

[modifica] Pallanuoto

Nella pallanuoto è rappresentata ai massimi livelli dalla Società Sportiva Nervi.

[modifica] Ciclismo

È stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia di ciclismo: - 1992 (24 maggio): cronoprologo, vinto dal francese Thierry Marie - 2000 (31 maggio): 17a tappa, vinta dallo spagnolo Alvaro Gonzalez de Galdeano - 2004 (8 maggio): cronoprologo, vinto dall'australiano Bradley McGee

[modifica] Rugby

Buona anche la tradizione nel rugby, con il CUS Genova Rugby che milita attualmente in Serie B, l'Amatori Rugby Genova e con l'ormai tradizionale ospitalità della nazionale italiana al Luigi Ferraris in occasione di numerosi test-match con le nazionali dell'emisfero sud (Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina). Possibile che in futuro la città possa essere sede di incontri del Sei Nazioni.

[modifica] Pallavolo

Nella pallavolo, il VGP ha portato dal Vicenza nell'anno 2003 il tecnico Mauro Marchetti, l'anno prima tecnico della A1 femm. Metodo-Minetti, affidandogli la guida del gruppo under 17 e 19 - annate '87 - '88. Marchetti ha guidato il gruppo alla conquista del titolo provinciale e regionale per le categorie Under 17 e Under 19 per la prima volta nella storia della città, ed è approdato alle finali interregionali.

[modifica] Hockey

Nell'hockey su prato Genova vanta un'ottima tradizione con numerosi scudetti vinti da GUF Genova (sciolto dopo la seconda guerra mondiale), CUS Genova e Hockey Club Genova dagli anni trenta agli anni cinquanta; attualmente il CUS Genova e l'HC Genova militano in serie B, mentre la squadra più giovane, l'Hockey Club Superba, milita in serie A2. Esiste anche una squadra di hockey su ghiaccio che nel periodo invernale sia allena nella pista di ghiaccio del Porto Antico.

[modifica] Atletica leggera

Nell' atletica leggera Genova può contare in particolare su due squadre, ossia il Cus Genova, stabilmente inserito tra le prime quaranta societa d'Italia e militante attualmente nel campionato A1, e il Trionfo Ligure, che milita invece nel campionato A2. Si tratta in entrambi i casi di squadre competitive, sia nell'ambito maschile che, soprattutto, in quello femminile.

[modifica] Baseball

Nel baseball la città è rappresentata dalla formazione dei Genova Gryphons.

[modifica] Vela

Come città di mare Genova è un'importante attrativa per velisti sia a livello dilettantantistico che agonistico.

[modifica] Impianti sportivi

[modifica] Stadi

Il principale impianto sportivo della città è lo stadio di Marassi intitolato a Luigi Ferraris, capitano del Genoa caduto nella Prima guerra mondiale. Situato in via del Piano, è uno storico campo di calcio: edificato in riva al torrente Bisagno negli anni trenta, è stato riedificato in occasione dei Campionati mondiali di calcio di Italia '90.

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Note

  1. ^ a b c d e f g h Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova
  2. ^ Areeurbane.apat.it
  3. ^ Regione.liguria.it
  4. ^ a b Giulia Petracco Sicardi. Genova, in AA. VV. Dizionario di toponomastica. Torino, UTET, 1990, p. 355. ISBN 8802072280.
  5. ^ Teofilo Ossian De Negri. Storia di Genova. Firenze, Giunti, 2003, p. 13. ISBN 8809029321.
  6. ^ Approfondimento sul vessillo cittadino
  7. ^ (IT)Sito istituzionale del Quirinale, conferimento della medaglia d'oro
  8. ^ Area metropolitana di Genova, dal sito dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici
  9. ^ L'area metropolitana è stata definita dalla Liguria con legge regionale 22 luglio 1991, n. 12, in attuazione dell'art. 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142, poi modificata dalla legge regionale 24 febbraio 1997, n. 7. Fanno parte dell'area metropolitana di Genova i comuni di: Genova, Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Busalla, Camogli, Campoligure, Campomorone, Casella, Ceranesi, Cogoleto, Davagna, Isola del Cantone, Masone, Mele, Mignanego, Pieve Ligure, Recco, Ronco Scrivia, Rossiglione, Sant'Olcese, Savignone, Serra Riccò, Sori, Tiglieto, Uscio, Crocefieschi, Montoggio, Torriglia, Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno, Valbrevenna, Vobbia, Lumarzo.
  10. ^ Rassegna stampa sull'area e città metropolitana genovese, sul sito del Comune di Firenze
  11. ^ Il profilo insediativo della Provincia di Roma, Le dinamiche strutturali negli assetti residenziali dell'area 1981-1991-2001, tabella 1 pagina 6 e tabella 2 pagina 7, documento dell'Ufficio Studi della Provincia di Roma, marzo 2004. Dati della popolazione relativi ai censimenti del 1981 e del 2001.
  12. ^ www.dancevillage.com
  13. ^ www.euroricette.it
  14. ^ www.comune.genova.it
  15. ^ Il caso Zanfretta
  16. ^ comune.genova.it città gemellate
  17. ^ [1] comune di Rijeka
  18. ^ www.soccerage.com
  19. ^ www.tuttiallostadio.it

[modifica] Bibliografia

Per approfondire, vedi la voce Bibliografia su Genova.

[modifica] Voci correlate

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[modifica] Collegamenti esterni

Per approfondire, vedi la voce Portale:Genova/Risorse.
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