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Vicenza - Wikipedia

Vicenza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Vicenza
Panorama di Vicenza
Vicenza - Bandiera
Vicenza - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Veneto
Provincia: stemma Vicenza
Coordinate: 45°33′0″N 11°33′0″E / 45.55, 11.55
Altitudine: 39 m s.l.m.
Superficie: 80,54 km²
Abitanti:
114.525 aprile 2008
Densità: 1421,14 ab./km²
Frazioni: Anconetta, Bertesina, Bertesinella, Campedello, Casale, Debba, Longara, Maddalene, Ospedaletto, Polegge, San Pietro Intrigogna, Sant'Agostino, Santa Croce Bigolina, Tormeno 
Comuni contigui: Altavilla Vicentina, Arcugnano, Bolzano Vicentino, Caldogno, Costabissara, Creazzo, Dueville, Longare, Monteviale, Monticello Conte Otto, Quinto Vicentino, Torri di Quartesolo
CAP: 36100
Pref. tel: 0444
Codice ISTAT: 024116
Codice catasto: L840 
Nome abitanti: vicentini 
Santo patrono: Madonna di Monte Berico e San Vincenzo di Saragozza 
Giorno festivo: 8 settembre (festa della Madonna di Monte Berico) 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Vicenza (in veneto: Vicenzsa o Vicensa)[1] è una città (114.525 abitanti[2], 195.032 con la cintura urbana) dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'omonima provincia sita nella regione Veneto.

È conosciuta come la città del Palladio - che vi realizzò numerose architetture - ed è un luogo d'arte tra i più importanti non soltanto del Veneto. È infatti meta di turismo culturale con flussi da ogni parte d'Italia ed anche dall'estero. Costituendo una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio, la città è stata inserita, nel 1994, tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, di cui sono parte anche le ville palladiane del Veneto (dal 1996).

La città è anche un importante centro industriale e economico italiano, cuore di una provincia costellata di piccole e medie imprese il cui tessuto produttivo ha registrato nel 2007 il terzo posto in Italia per fatturato nelle esportazioni, trainate soprattutto dal settore metalmeccanico, tessile e orafo: quest'ultimo raggiunge nel capoluogo berico oltre un terzo del totale delle esportazioni di oreficeria[3], facendo di Vicenza la capitale italiana della lavorazione dell'oro.

Indice

[modifica] Geografia

Situata a 39 metri sul livello del mare (altitudine minima 26, massima 183), la città è cinta a sud dai Colli Berici e ad ovest dalle Prealpi. Il nucleo storico della città sorge alla confluenza del fiume Bacchiglione con il suo affluente Retrone, anche se la cinta muraria medievale comprende zone oltre le sponde di entrambi i fiumi. Altro corso d'acqua della città è l'Astichello.

Il territorio comunale comprende non solo il nucleo urbano, che si è notevolmente espanso nel corso del Novecento, ma anche delle zone di campagna in periferia e sulla zona di Monte Berico, che domina la città dall'alto.

Per quanto riguarda la sismicità, il capoluogo berico è stato classificato come una zona 3 ovvero a sismicità bassa (Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003).[4]

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Vicenza.

Vicenza ha un clima continentale con inverni freddi ed umidi ed estati calde ed afose. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, riescono a bloccare le perturbazioni. La città ricade nella Fascia Climatica E con 2371 gradi giorno,[5]. Per questo motivo l'accensione degli impianti termici è consentita fino ad un massimo di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Mediamente la durata del giorno è di dodici ore e sedici minuti, con punta minima a dicembre (otto ore e quarantanove minuti) e massima a giugno (quindici ore e quaranta minuti).

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media[6] (°C) 8 9 13 18 23 26 29 28 25 19 12 7 18
Temperatura minima media[7] (°C) -2 0 3 7 11 15 17 17 14 8 3 -1 8

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Vicenza.

[modifica] Origini ed epoca romana[8]

La città di Vicenza ha origini remote nel tempo. Le testimonianze della presenza dell'antico popolo dei Veneti, successivi agli Euganei, sono conservate nel Museo di Santa Corona e sono riconducibili ad alcuni secoli avanti Cristo: la fondazione della città infatti si situa tra l'XI e il VII secolo a.C. quando gli Euganei ne posero le fondamenta.

In seguito i Veneti si allearono con i Romani e la città divenne municipium romano, denominato Vicetia, sviluppandosi lungo la Via Postumia. In questo periodo Vicetia si arricchì di templi, ville, un grande teatro (il Teatro Berga) ed un acquedotto (Lobia). Vicetia fu organizzata secondo lo schema del castrum. Il decumano massimo, che attraversava la città da Ovest a Est, potrebbe identificarsi con l'attuale Corso Palladio ed era intersecato in corrispondenza alle attuali Contrà Porti e Contrà del Monte.

Nel luogo in cui ora sorgono piazze delle Erbe e Piazza Biade sono stati ritrovati numerosi resti e si presume che lì sorgesse il Foro della città. A sud di esso, lungo via SS. Apostoli, Piazzetta S. Giuseppe e via del Guanto è ben visibile il perimetro di quello che fu il Teatro Berga, e nei sotterranei dei palazzi, si notano gli antichi archi dello stesso, alcuni dei quali accessibili dall'interno di proprietà private.

In piazza Duomo si trova, in ottimo stato di conservazione, il Criptoportico Romano, parte di una "domus patrizia". Sotto alla cattedrale sono conservati e visitabili i resti di antiche abitazioni e strade. A nord di Vicenza in zona Lobbia sono visibili i resti degli archi dell'antico acquedotto. Con il diffondersi del Cristianesimo vennero costruite delle grandi chiese, la Basilica dei SS. Felice e Fortunato, San Giorgio e l'Abbazia di Sant'Agostino.

La città di Vicenza agli inizi del XVII secolo
La città di Vicenza agli inizi del XVII secolo

[modifica] Epoca Medievale[9] e l'alleanza con la Serenissima[10]

In epoca medievale la città subì la dominazione degli Scaligeri.
Dal 1404 al 1797, dandosi spontaneamente a Venezia (come fecero altre città venete e lombarde) entrò a far parte della Repubblica Serenissima Veneta con la sua capitale o dominante Venezia. Seguirono quattro secoli di pace e benessere, in cui le arti raggiunsero livelli eccelsi e l'economia prosperò. Il Cinquecento fu il secolo del grande architetto tardo-rinascimentale Andrea Palladio, che lasciò in eredità a Vicenza e al mondo intero un insostituibile patrimonio di architetture. Tra le opere principali la Basilica Palladiana nella centrale Piazza dei Signori, il Teatro Olimpico, Villa Capra detta la Rotonda posta appena fuori dall'abitato. La tradizione palladiana venne continuata da Vincenzo Scamozzi e da altri architetti fino al XVIII secolo.

[modifica] Vicenza diventa "La città del Palladio"[11]

Vicenza, città Bellissima
Panorama della città da Monte Berico

Scrisse di Vicenza Gabriele D'Annunzio:

« Vicenza, Andrea Palladio nelle Terme

e negli Archi di Roma imperiale
apprese la Grandezza. E fosti eguale
della Madre per lui tu figlia inerme!


Bartolomeo Montagna il viril germe
d'Andrea Mantegna in te fece vitale.
La romana virtù si spazia e sale
per le linee tue semplici e ferme.


Veggo, di là dalle tue mute sorti,
per i palladiani colonnati
passare il grande spirito dell'Urbe


e, nel Teatro Olimpico, in coorti
i vasti versi astati e clipeati
del Tragedo cozzar contra le turbe.


Vicenza la Bella, la mia divina, la mia città diletta  »

Nel 1537 Giangiorgio Trissino, noto intellettuale e letterato vicentino che amava lo studio dell'antichità volle progettare la propria villa, e per questo assunse una squadra di lavoranti e scalpellini dediti agli elementi decorativi. Tra di essi ne notò uno in particolare, certo Andrea di Pietro della Gondola, nato a Padova nel 1508 e, come parse subito evidente, dotato di un notevole talento. Trissino lo prese subito sotto la sua ala protettrice, dandogli il soprannome classico di "Palladio" e portandolo con sé in numerosi viaggi, incontri e convegni che lo resero ben presto uomo di mondo e profondo conoscitore delle arti e della cultura. iniziò così la fulgida carriera del grande architetto che ha legato il proprio nome a quello di Vicenza in maniera così chiara e indelebile. Qui preme solo ricordarne l'importanza anche storica, che diede a Vicenza lo slancio socio-culturale per divenire polo di attrazione non solo in Italia, ma in tutta Europa, come testimoniano le visite in città di grandi studiosi e viaggiatori da varie nazioni, in particolare dall'Inghilterra, dove il palladianesimo ebbe grande fortuna e numerosi fautori.

[modifica] Dall'Ottocento[12] alla seconda guerra mondiale[13]

Nell'Ottocento, dopo la caduta di Napoleone, la città passò all'Impero Austro-Ungarico e successivamente fece parte del Regno Lombardo-Veneto, per unirsi nel 1866 al Regno d'Italia. Se durante la prima guerra mondiale si combatté in gran parte nella provincia[14], la seconda guerra mondiale colpì anche la città, che fu gravemente danneggiata. Gli anni 1944 - 1945, sono quelli che, anche a Vicenza, vengono contraddistinti dai bombardamenti alleati. I primo tra più gravi è quello del 2 aprile 1944 quando vengono distrutti l'auditorium "Canneti" e i due teatri della città: il "Verdi" (costruito nel 1869) e l'"Eretenio" (eretto nel 1784). Il solo 18 novembre 1944 si contano 1000 morti causati dalle bombe "a spillo" che colpiscono una delle zone più popolose della città, il quartiere di San Bortolo. Il 18 marzo 1945 viene colpita la Basilica Palladiana, la cui cupola a carena rovesciata collassa. Alla fine della guerra si conteranno 150 milioni di euro di danni (attualizzati) e 2000 morti.[15]

[modifica] Dagli anni cinquanta ai giorni nostri[16]

A partire dagli anni cinquanta un forte sviluppo economico ed industriale ne ha fatto una delle città più prospere d'Italia. Fu infatti a partire dal dopoguerra, grazie ad una preziosa sinergia di laboriosità, imprenditorialità e spirito innovativo, che Vicenza, assieme a tutta la sua vasta e operosa provincia, si rese protagonista di un notevole sviluppo economico, portandosi in breve tempo ai massimi livelli nazionali quanto a produzione di ricchezza e benessere. Il cosiddetto "miracolo italiano" che caratterizzò le cronache a cavallo degli anni cinquanta e anni sessanta, si tradusse ben presto nel fenomeno che oggi è anche definito "il modello vicentino". Questo importante processo di sviluppo economico, capace da solo di fare da traino a interi settori dell'economia nazionale, ha portato ad una inversione di tendenza rispetto al passato.

Quella che un tempo fu terra di emigrazione, di povera gente che lasciava la propria casa con la valigia di cartone legata con lo spago alla ricerca di fortuna e di lavoro, ora vede invece l'immigrazione di migliaia di persone provenienti da molti Paesi del mondo, e dalle stesse regioni meridionali italiane, alla ricerca di un lavoro stabile e remunerativo. Segno tangibile dei tempi che sono cambiati, oggi Vicenza accoglie le migliaia di immigrati di ogni etnia e nazionalità, forte della sua enorme capacità industriale e produttiva, e offre loro non solo un lavoro, ma anche un alloggio e una nuova possibilità di vita.

Fenomeno recentissimo, e paradossale, è poi quello che vede la difficoltà degli stessi imprenditori di alcuni comparti nel reperire la forza lavoro necessaria alla realizzazione dei manufatti, segno indiscutibile di un'economia quanto mai vivace e produttiva. Oggi Vicenza, pur consapevole di un passato vissuto per lunghi tratti quasi in sordina, può definirsi città ricca e aperta, tra i protagonisti della vita economica e sociale italiana.

[modifica] Toponimo

Pare che il primo nome dato dai Veneti alla città sia stato Berga, nome ricordato anche nel primo teatro romano costruito in città che si chiamava appunto Teatro Berga. Certa è, invece, la denominazione assunta in epoca romana: Vicetia o Vincentia o ancora Vicentia. Nel Secolo XI si arriva a Vicencia fino all'odierna Vicenza. L'origine del nome può essere fatta risalire al latino vincens (vincente) o al greco Oniketia (terra dei Veneti).

[modifica] Stemma e gonfalone

Lo stemma è di rosso alla croce d'argento[17] e sovrastato dalla corona patriziale veneta. Le due medaglie d'oro, insignite alla città nel 1866 e nel 1995, sono appese per il loro nastro azzurro al decusso dei rami di quercia e d'alloro, posti sotto lo scudo.
In luogo del gonfalone, Vicenza è l'unica città italiana a detenere la Bandiera Nazionale decorata delle due Medaglie d'Oro al Valor Militare[17].

[modifica] Onorificenze conferite alla città

La città è stata onorata delle seguenti onorificenze nazionali:

  • A Vicenza fu conferita una prima Medaglia d'Oro al Valor Militare il 19 ottobre 1866 dal Re Vittorio Emanuele II con la seguente motivazione[17]: "Per la strenua difesa fatta dai cittadini contro l'irruente nemico nel maggio e giugno 1848"
  • Vicenza è stata insignita della Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte il 2 giugno 1969 dall'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.[18]
  • Vicenza è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita, l' 11 marzo 1995, della Medaglia d'Oro al Valor Militare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale con la seguente motivazione:[19] "Già insignita della massima onorificenza al valore militare per la strenua difesa opposta agli austriaci nel maggio-giugno 1848, la città non smentì mai, nel corso di due guerre mondiali, le sue elevate virtù patriottiche, militari e civili. Nel periodo della lotta di liberazione occupate dalle truppe tedesche, costituì subito, fra le sue mura, il comitato di resistenza della Regione Veneta che irradiò poi, in tutta la Provincia ed oltre, quella trama di intese e di cospirazioni che furono necessarie premesse di successive e brillanti operazioni militari. Le sue case, i sui colli, le sue valli servirono allora da rifugio ai suoi figli migliori che, da uomini liberi, operarono per la riscossa e che, braccati e decimati da feroci rappresaglie, sempre tornarono ad aggredire il nemico, arrecando ingenti danni alle sue essenziali vie di comunicazioni ed alla sua organizzazione, logistica e di comando. I primi nuclei partigiani e dei G.A.P., operanti in città, e, inseguito, le numerose Brigate delle Divisioni "Vicenza", "Gerami" e "Ortigara", gareggiando in audacia e valore, pagando un largo tributo di sangue alla causa delle Liberazione, mentre gran parte della popolazione subiva minacce, deportazione, torture e morte e centinaia di altri suoi cittadini in divisa combattevano all'estero, per la liberazione di altri paesi d'Europa. Benché devastata dai bombardamenti aerei, che causarono oltre 2000 vittime e che d' altrettante straziarono le carni, mutilata nei suoi insigni monumenti, offesa nei suoi sentimenti più nobili, la città mai si arrese al terrore tedesco, ma tenne sempre alta la fiaccola della fede nel destino di una Patria finalmente redenta."

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Variazioni

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1987 distacco di territori aggregati ai comuni di Caldogno e Torri di Quartesolo e aggregazione di territori staccati dai comuni di Caldogno e Torri di Quartesolo (zone disabitate).[20]

[modifica] Cultura

[modifica] Principali monumenti

Per approfondire, vedi la voce Monumenti di Vicenza.
Bene protetto dall'UNESCO
Patrimonio dell'umanità
Città di Vicenza e le Ville Palladiane del Veneto
City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto
Tipologia Culturali
Criterio (i) (ii)
Pericolo nessuna indicazione
Anno [[1994 (la città di Vicenza), 1996 (estensione alle Ville Palladiane del Veneto)]]
Scheda UNESCO inglese
francese
Patrimoni dell'umanità in Italia

La Basilica Palladiana, riedificata a partire dal 1549 dal Palladio è il più celebre edificio pubblico. Affacciato su Piazza dei Signori, costituiva già nel medioevo il fulcro di attività non solo politiche (consiglio cittadino, tribunale) ma anche economiche [21]. All'edificio originario, realizzato in forme gotiche, Palladio aggiunse le sue logge classicheggianti in pietra bianca, risolvendo i difficili problemi statici e adottando, grazie all'uso della serliana, un ingegnoso stratagemma per nascondere le differenti distanze tra i pilastri ereditatate dai precedenti cantieri. L'ambiziosa copertura a carena di nave rovesciata, ricoperta da lastre di rame, in parte sollevata da grandi archivolti, risalente a metà Quattrocento, fu distrutta durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale e ricostruita; è ora oggetto di un sofisticato restauro iniziato nel 2007 la cui conclusione è prevista per la primavera del 2009.

A fianco della Basilica svetta la Torre Bissara.

Palazzo Chiericati
Palazzo Chiericati

Palazzo Chiericati, oggi pinacoteca civica, fu costruito tra il 1550 e il 1680 sempre da Palladio come residenza privata nobiliare. Il grande palazzo è costituito da un corpo centrale con due ali simmetriche leggermente arretrate, dotate di grandi logge al livello del piano nobile. L'armonica facciata è strutturata in due ordini sovrapposti, soluzione fino ad allora mai utilizzata per una residenza privata di città, con un coronamento di statue. Ubicata laddove un tempo confluivano il Bacchiglione e il Retrone, l'architetto la rialzò per evitare esondazioni.

Il vicino teatro Olimpico, iniziato nel 1580 quale ultimo progetto di Palladio e finito dall'allievo Vincenzo Scamozzi, è generalmente ritenuto il primo esempio di teatro stabile coperto dell'epoca moderna. Fu ultimato postumo limitatamente alla cavea completa di loggia e al proscenio. Scamozzi disegnò le scene lignee, di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio, che si possono tuttora ammirare. Fu inaugurato il 3 marzo 1585 con la rappresentazione dell'Edipo re di Sofocle ed è tuttora utilizzato.

Casa Pigafetta
Casa Pigafetta

Casa Pigafetta, edificata nel 1440, fu dimora di Antonio Pigafetta, che la rielaborò nel 1481 fino ad assumere le sembianze attuali. È un raro esempio di gotico fiorito, con singolari partiture decorative incentrate sul motivo a torciglione. Le porte laterali sono trilobate, in arabesco. Il portale rinascimentale è affiancato da un motto che allude allo stemma di famiglia.

Nei pressi il fiume Retrone è scavalcato dal caratteristico Ponte San Michele, del 1623, da cui si gode la vista di una parte del Centro Storico della città.

La Rotonda
La Rotonda

Villa Capra detta la Rotonda, costruita da Palladio a partire dal 1566 circa a ridosso della città, è una innovativa villa suburbana originariamente intesa per funzioni di rappresentanza, ma anche come tranquillo rifugio di meditazione e studio. È uno dei primissimi esempi dell'applicazione di una pianta centrale ad un edificio privato. Consiste di un edificio quadrato, completamente simmetrico ed inscrivibile in un cerchio perfetto. Ognuna delle quattro facciate identiche è dotata di un avancorpo con loggia da cui si accede alla sala centrale, sormontata da una cupola (conclusa da Scamozzi). Anche nell'apparato decorativo sono inseriti elementi formali destinati a suggerire un senso di sacralità. Sita sopra la cima tondeggiante di un piccolo colle accanto a Monte Berico, la sua pianta fu ruotata di 45 gradi rispetto ai punti cardinali per consentire ad ogni stanza un'analoga esposizione solare.

Villa Valmarana ai Nani
Villa Valmarana ai Nani

Villa Valmarana "Ai Nani", anch'essa opera del Palladio è situata alle pendici di Monte Berico. Proprietà della famiglia nobiliare dei Valmarana, è ancor oggi in parte abitata dalla famiglia. È caratterizzata da sculture in pietra rappresentanti dei nani, un tempo sparsi nel parco, oggi allineati sul muro di cinta (da cui il nomignolo con cui è conosciuta). La villa si trova a poca distanza dalla Villa Capra detta la Rotonda. Il viale di accesso alla villa si dirama infatti dalla strada per la Rotonda, distante poche centinaia di metri.

Palazzo Leoni Montanari, del 1678 e completato nella prima metà del Settecento, è un edificio barocco eretto laddove i Leoni Montanari già possedevano i propri stabili, accogliendo sale per la filatura della seta, decorato con affreschi da Paolo Pagani con episodi della mitologia greco-romana. Nel XVIII secolo subì una rivisitazione in stile neoclassico. Ospita attualmente un museo privato (di proprietà di Banca Intesa) in cui sono esposti alcuni capolavori della pittura veneta e una collezione di icone russe.

Loggia del Capitanio
Loggia del Capitanio

La Loggia del Capitanio è un palazzo di Andrea Palladio che si affaccia sulla centrale Piazza dei Signori, di fronte alla Basilica Palladiana. Fu decorato da Lorenzo Rubini. Il palazzo fu progettato nel 1565 e costruito dal 1571 al 1572 come residenza per il rappresentatnte della Repubblica di Venezia in città. Oggi è sede del consiglio comunale. Da marzo 2008 anche la Loggia sta subendo un intervento di restauro che dovrebbe concludersi nel settembre dello stesso anno.

La Basilica dei Santissimi Felice e Fortunato, eretta nel X secolo, è una basilica paleocristiana inizialmente rettangolare, poi raddoppiata e divisa in tre navate. I benedettini, a seguito delle invasioni ungare, edificarono un nuovo battistero e l'abside semicircolare, aggiungendo il campanile e il rosone, nonché una sequenza di archetti ciechi e una croce bizantina in facciata. Fu ricostruito un secolo dopo la distruzione, per volere del vescovo Rodolfo e con il contributo dell'imperatore Ottone II.

Il santuario della Madonna di Monte Berico, realizzato in due tempi, prima nel 1428, poi concluso nel 1703 da Carlo Borella, è costituito da due chiese risalenti a due epoche diverse: la prima di stile gotico, la seconda una basilica in stile classico e barocco. All'interno è visibile il dipinto La cena di San Gregorio Magno di Paolo Veronese. Il campanile, del 1826, fu disegnato da Antonio Piovene. La costruzione commemora le due apparizioni della Madonna ad una pia donna vicentina, Vincenza Pasini, che abitava in un paesello della provincia, e la liberazione della città da una terribile pestilenza.

L'oratorio di San Nicola da Tolentino, finito nel 1678 su commissione dell'omonima confraternita, è una cappella che ospita un ciclo di tele incentrate sulla vita del Santo, tra i massimi vertici del misurato barocco vicentino.

[modifica] Musei

Diversi sono i musei presenti in città sia di proprietà comunale che privata.

  • Il Museo naturalistico ed archeologico di Santa Corona, [22] inaugurato nel settembre 1991, è allestito nei due chiostri del monastero domenicano che affiancano la chiesa di Santa Corona in pieno centro storico. All'interno il percorso espositivo è diviso in due sezioni: quella naturalistica che illustra la morfologia del territorio vicentino con la sua flora e la sua fauna e la sezione archeologica con reperti che vanno dal paleolitico all'epoca longobarda.
  • Il Museo del risorgimento e della resistenza[23] sorge sul colle Ambellicopoli presso la villa Guiccioli, poco dopo il Santuario di Monte Berico. L’Istituto raccoglie le memorie di eventi e di personaggi che appartengono alla storia d'Italia e che furono pro­tagonisti nelle vicende storiche della città. I documenti e i cimeli delle raccolte portano infatti la testimonian­za degli avvenimenti vicentini e nazionali­ ed in qualche caso europei come le vicende belliche che vanno dalla prima campagna d'Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e alla lotta di liberazione (1945).
  • La Pinacoteca civica,[24] ospitata presso Palazzo Chiericati, è il più antico museo della città. Inaugurato il 18 agosto 1855, ospita ora le collezioni di pittura e scultura, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e il Gabinetto Numismatico. Un nucleo importante di dipinti è costituito dalle pale d’altare di Bartolomeo Montagna, Bonconsiglio, Cima da Conegliano, Speranza e Fogolino, cui si aggiunge un gruppo di opere di carattere civile, Jacopo Da Bassano, Maffei, Carpioni. Grazie a donazioni gentilizie nell'Ottocento, la Pinacoteca si è arricchita di capolavori di Tintoretto, Antoon van Dyck, Sebastiano e Marco Ricci, Luca Giordano, Giambattista Tiepolo, Piazzetta e i 33 disegni di Palladio. Le donazioni comprendono infine il lascito di Neri Pozza, costituito da sculture e incisioni dello stesso artista e dalla sua collezione d'arte contemporanea, comprendente opere di Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Guidi, Osvaldo Licini, Ottone Rosai, Gino Severini, Emilio Vedova.
  • Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari,[25] sede espositiva di Banca Intesa Sanpaolo, è stato inaugurato nel 1999 ed ospita una importante collezione di oltre 400 icone russe e opere del Settecento veneziano. Annualmente, presso il laboratorio interno di restauro, viene riportata all'originario splendore una o più opere d'arte che vengono presentate nella rassegna Restituzioni in maggio.
  • Il Museo diocesano inaugurato nel 2005 è situato nei saloni del Palazzo Vescovile ed ospita una ricca collezione di arte sacra.
  • Il Museo Palladio presso Palazzo Barbaran Da Porto, sede del CISA (Centro Internazionale Studi di Architettura Andrea Palladio) è stato aperto nel 1997. All'interno sono esposti i modelli lignei e i calchi realizzati in occasione delle mostre palladiane degli anni settanta, modelli computerizzati animati, multimedia, archivi storico-documentari su Palladio e sul restauro. Al tempo stesso il Museo Palladiano produce un calendario organico di mostre dedicate all'architettura. [26]
  • Museo di Palazzo Thiene, [27]ospitato presso l'omonimo palazzo, sede storica della Banca Popolare di Vicenza, conserva una pinacoteca con dipinti dal XV al XIX secolo, un nucleo di trecento incisioni settecentesche uscite dai torchi della stamperia dei Remondini di Bassano, una parte dedicata alla ceramica e una alla scultura.

[modifica] Teatri principali

Vicenza è una città con una lunga tradizione che la lega al teatro. Essa, fino alla seconda guerra mondiale, aveva parecchie strutture, tra cui le più importanti erano: il Teatro Verdi, il Teatro Eretenio e il Teatro Olimpico. I primi due vennero distrutti dai bombardamenti alleati, mentre il Teatro Olimpico è rimasto e rimane tutt'oggi uno dei principali teatri della città.
Di recente è stato inaugurato il nuovo teatro comunale di Vicenza che è andato al colmare la mancanza di una grande struttura lasciata dalla guerra.
I principali teatri di Vicenza sono:

  • Il Teatro Olimpico, progettato da Andrea Palladio. Famoso soprattutto per la sua somiglianza con i teatri dell'antica Grecia, è stato il primo teatro coperto del rinascimento. L'Olimpico è sede soprattutto di spettacoli classici. Si trova in Piazza Matteotti, vicino a Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civca.
  • Il Teatro comunale Città di Vicenza, una moderna struttura collocata in viale Mazzini progettata da Gino Valle, la cui inaugurazione è avvenuta il 10 dicembre 2007. Il teatro è dedito soprattutto alla lirica, alla prosa, alla musica ed al balletto.
  • Il Teatro Astra, situato vicino al quartiere Barche, è sede soprattutto degli spettacoli fatti dalla compagnia teatrale "La Piccionaia - I Carrara"
  • Il Teatro San Marco situato, in centro storico, è sede di spettacoli fatti soprattutto da piccole compagnie teatrali per le quali viene organizzato anche un apposito concorso chiamato La Maschera d'Oro.
  • L'auditorium Canneti, situato dietro il Teatro Olimpico, è sede di molti concerti.

[modifica] Aree verdi in città

Parco Querini
Parco Querini

Oltre ai classici parchetti di quartiere in città esistono numerose aree verdi, alcune storiche (Campo Marzo e Giardini Salvi) altre di recente istituzione (Parco del Retrone, Parco Fornaci). Tutti i parchi, le aiuole e le piante di Vicenza sono curate dall' AMCPS (Azienda Municipale Conservazione Patrimonio e Servizi).
I parchi più importanti della città sono:

[modifica] Biblioteche

  • La più importante biblioteca della città è la Biblioteca Civica Bertoliana [28], attiva dal 1708 che dispone (nella sola sede principale di Palazzo San Giacomo) di 417.052 volumi e che è presente nella città attraverso il Sistema Bibliotecario Urbano nelle sedi di Palazzo Costantini, Riviera Berica, Villa Tacchi, Anconetta, Laghetto, Villaggio del Sole e Ferrovieri.
  • Altra biblioteca storica è la Biblioteca Internazionale La Vigna [29] (facente parte del Centro di Cultura e Civiltà Contadina) che dispone di 42.000 volumi incentrati principalmente nel settore di studi sull’agricoltura e sulla cultura e civiltà del mondo contadino. ha sede nel palazzo Brusarosco Zaccaria, edificio ottocentesco in parte (la Casa Gallo) restaurato da Carlo Scarpa.

[modifica] Quotidiani

Altri due giornali distribuiti gratuitamente sono l'edizione vicentina del Città e il Metro.

[modifica] Radio e televisione

Le principali radio vicentine sono:

  • Radio Vicenza
  • Radio Stella FM

Le emittenti televisive locali o che realizzano telegiornali per il capoluogo sono:

[modifica] Istruzione

La città presenta la più alta densità scolastica di tutto il Veneto e una delle più alte d'Italia[32], soprattutto sotto il profilo delle scuole medie superiori (per confronto, la Regione istituisce ben dodici borse di studio per la mobilità europea nella sola provincia di Vicenza, più di ogni altra provincia veneta).

Scuole superiori

Numerosi sono gli istituti (sia statali sia privati) presenti in città, che hanno formato e formano generazioni di studenti. Una lunga storia vanta l'Istituto Tecnico Industriale Statale "A. Rossi" fondato nel 1878[33]. Porta oggi il nome del suo fondatore e tra i suoi allievi ha avuto Federico Faggin, padre del microprocessore. Altro istituto storico è il Liceo Classico "A.Pigafetta", sorto nel 1807 [34] che vanta tra i suoi ex allievi Luigi Meneghello, Ilvo Diamanti e Gian Antonio Stella. Un altro istituto importante della città è l'Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "F. Lampertico",nato agli inizi degli anni '60[35], da cui ogni anno escono operai specializzati e tecnici che vanno ad accrescere le industrie del territorio vicentino. L'istituto porta il nome di un importante statista vicentino.

Università

Dal 1990 Vicenza ha una sede staccata dell'Università di Padova; per la facoltà di Ingegneria sono attivati i corsi di ingegneria gestionale (anche magistrale), ingegneria meccanica e ingegneria meccatronica mentre per la facoltà di Medicina veterinaria è attivato il corso di sicurezza alimentare. Dal 1999 è anche sede staccata dell'Università di Verona, dove per la facoltà di Economia sono attivati i corsi di economia del commercio internazionale (anche magistrale) e economia e amministrazione delle imprese. Le sedi universitari sono sparse in vari punti della città (complessi di Santa Maria Nova, San Pietro, San Nicola, Barche ed aula polifunzionale all' ex cinema Arlecchino). Nel 2007 sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo Polo Universitario di Vicenza.

In città trova posto anche il conservatorio di musica "Arrigo Pedrollo".

[modifica] Appuntamenti della città

Corso Palladio con i "Dottori del Sorriso"
Corso Palladio con i "Dottori del Sorriso"
Festambiente Vicenza 2007
Festambiente Vicenza 2007
  • StraVicenza[36]: gara podistica competitiva e non che si snoda per un tracciato di 1.5, 4.5 e 10 km lungo le vie del centro storico in marzo.
  • Granfondo Wilier Città di Vicenza: granfondo ciclistica sui Colli Berici con partenza e arrivo in città (aprile).
  • New Conversation Vicenza Jazz: festival internazionale di musica jazz che anima la città nel mese di maggio.
  • Festival Biblico[37]: un'occasione per incontrare o ri-scoprire le sacre Scritture con vari eventi per le vie della città e non solo (fine maggio).
  • Festambiente Vicenza, manifestazione promossa da Legambiente sugli stili di vita alternativi ed ecocompatibili presso il Parco del Retrone a fine giugno, è la seconda edizione più importante d'Italia per affluenza.
  • Festa della Musica: si svolge il 21 giugno in occasione della Giornata Europea della Musica. Per tutta la sera musica, teatro, danza e arte animano diversi angoli della città come piazze, strade, palazzi, gallerie d'arte, chiese e locali pubblici, il tutto condito da musei, teatri e negozi aperti.
  • Vicenza Estatefest: concerti, film all'aperto e spettacoli teatrali da giugno ad agosto.
  • Luci e suoni sotto le mura: evento del luglio vicentino. Chiuso al traffico viale Mazzini (che costeggia le mura scaligere) e fino a tarda ora spettacoli e musica.
  • Notte di musica e magia e Cena dei Oto: manifestazione di settembre. Da fine agosto a Campo Marzo arrivano le giostre. La festa culmina l'8 settembre, festa patronale, con una cena sotto le stelle lungo Corso Palladio (a cui partecipano amministratori, vip, ma anche tutti i vicentini che riescono a trovare posti disponibili). La stessa sera c'è anche una festa lungo i portici di Monte Berico con esibizione di artisti lungo viale X giugno e cantanti sul palco di piazzale della Vittoria.
  • Campionato internazionale equestre, premio "Città del Palladio": manifestazione equestre di quattro giorni che si svolge a Parco Querini (settembre).
  • Premio E.T.I. Gli Olimpici del teatro': sono gli oscar del teatro italiano. Manifestazione che si svolge da pochi anni ma che riscuote già una certa popolarità nel mondo teatrale italiano. Viene presentata da Tullio Solenghi, si svolge al Teatro Olimpico e viene trasmessa in differita su Rai Uno.
  • Culture & Music by Night: ovvero la notte bianca vicentina. Si svolge in ottobre in concomitanza con CioccolandoVi (manifestazione sul cioccolato).
  • Rally "Città del Palladio": gara automobilistica che parte e arriva in città in novembre.
  • Dolce Natale a Vicenza: manifestazioni per tutto l'Avvento. La vigilia vede l'appuntamento di "Corri Babbo Natale, corri!" corsa non competitiva dove partecipano atleti e non, tutti rigorosamente vestiti da babbo natale.

Discorso a parte merita "Palladio500", serie di manifestazione per i 500 anni dalla nascita di Andrea Palladio che ricorrono nel corso del 2008 di cui la capitale culturale è Vicenza. La città si sta preparando ad accogliere turisti da tutto il mondo. L'evento clou dell'anniversario sarà una mostra evento sull'architetto che si terrà a Palazzo Barbaran Da Porto a partire da settembre 2008 e che, in seguito, si sposterà a Londra e a New York.

[modifica] Personalità legate a Vicenza

(in ordine alfabetico)

[modifica] Amministrazione

[modifica] Sindaco e giunta comunale

Sindaci di Vicenza

Sindaco: Achille Variati (Partito Democratico) dal 28/04/2008
Centralino del comune: 0444 221111
Email del comune: ufficio.stampa@comune.vicenza.it

La giunta comunale è composta da sindaco e da dieci assessori, due dei quali di provenienza extra consiliare. La sede principale del comune è a Palazzo Trissino Baston in Corso Palladio.

[modifica] Consiglio comunale

Il consiglio comunale di Vicenza è formato da quaranta consiglieri più il sindaco. Alle recenti comunali, tenutesi il 13-14 aprile 2008, è stata eletta una maggioranza di centrosinistra. La sede del consiglio comunale è il Palazzo del Capitaniato che si affaccia su Piazza dei Signori.

Gruppi consiliari
Aprile 2008
Partito Democratico 12
Lista Variati 10
Vicenza Capoluogo 2
Popolo delle Libertà 8
Lega Nord 4
UDC 1
Impegno a 360° 2
Vicenza Libera 1
Totale 40 + il sindaco

[modifica] Circoscrizioni

Le sette zone della città
Le sette zone della città

Le 7 circoscrizioni di Vicenza (che sono nate 25 anni fa), con l'approvazione della legge finanziaria del 2008, dovevano essere ridotte in quanto necessitano di avere un minimo di 30.000 abitanti. Purtroppo non si è riusciti a trovare un accordo per l'accorpamento e questo ha portato, con lo scioglimento del consiglio comunale per le elezioni amministrative del 2008, anche allo scioglimento di tutti e sette i "parlamentini".
La suddivisione rimane comunque funzionante dal punto di vista amministrativo ed è la seguente:

Circoscrizione Superficie Residenti Quartieri
Prima 2,95 km² 15.720 Centro Storico, Borgo Berga, Zona Stadio
Seconda 12,90 km² 7.732 Campedello, Riviera Berica, Monte Berico
Terza 22,00 km² 21.027 San Pio X, Bertesina, Bertesinella, Casale, San Pietro Intrigogna
Quarta 9,15 km² 18.218 Sant'Andrea, Parco Città, Saviabona, Anconetta, Ospedaletto
Quinta 10,60 km² 15.481 San Bortolo, San Paolo, Laghetto, Polegge
Sesta 14,70 km² 29.754 San Felice, Villaggio del Sole, Cattane, San Lazzaro, Pomari, Maddalene, Capitello
Settima 8,16 km² 6.558 Ferrovieri, Gogna

[modifica] Quartieri

Ogni circoscrizione raggruppa a se diversi quartieri e frazioni che sono il cuore pulsante della città.

San Pio X

Quartiere sorto tra gli anni 1950 - 1970 con la creazione di un apposito PEEP e che si trova nella parte est della città delimitato da viale della Pace, strada Bertesina e la caserma Ederle. È una zona a prevalente carattere residenziale, ricca di servizi (scuole di ogni ordine e grado, piscina scoperta, sede circoscrizionale, biblioteca di zona) dove convivono vicentini e stranieri (notevole è la presenza di americani, vista la vicinanza con la caserma Ederle). Ospita ogni venerdì il mercato di zona

Bertesina

Grandi proprietà terriere, di famiglie il cui nome è ancora legato alle ville antiche caratterizzano questo piccolo quartiere. Famosa è Villa Marcello-Curti, opera sicura di Andrea Palladio del 1540/45 circa. Bellissima è la Villa Ghislanzoni del Barco Curti del secolo XVI, ripresa e rinnovata nel 1764.

Bertesinella

Si trova all'estremità orientale del comune di Vicenza. Simile ai paesi sorti lungo le strade principali è uno dei quartieri di più recente formazione, si espande lungo via Cà Balbi. È iniziato alla fine degli anni 50, quando 40 famiglie circa presero alloggio nelle case comunali all'estremità sud di Contrà Paglia. Poi cominciò a crescere anche con la costruzione della nuova chiesa e delle scuole. Il nome deriva dal fatto che doveva essere un semplice prolungamento di Bertesina. Nel corso degli anni, invece, la zona si è sviluppata maggiormente rispetto alla "madre". Il mercato di zona si tiene il sabato.

Borgo Casale

Zona che si inserisce tra il Bacchiglione a sud, e la ferrovia a nord, nella periferia Sud-Est di Vicenza. Vi si può ammirare l'oasi naturalistica realizzata nelle vecchie cave di argilla di proprietà del comune di Vicenza curata dal personale del WWF. Sono famose anche alcune Ville antiche: Villa Pigatti del 1600, che domina un vasto ambiente naturale fino al Bacchiglione, Villa Colognese del 1500, anch'essa di notevole importanza.

San Pietro Intrigogna

Si trova nella parte sud-est del comune. È una frazione con vocazione agricola tra i fiumi Tesina e Bacchiglione. Il nome "Intrigogna" deriverebbe dall'espressione latina Intra cuneum, che sta ad indicare la posizione della frazione nella confluenza dei due fiumi citati. Fino al XVII secolo era un comune autonomo, ma solo nel 1769 si divise dalla parrocchia di Casale. Con l'amministrazione napoleonica il comune di S. Pietro Intrigogna fu soppresso e riunito a quello di Vicenza. Monumenti degni di importanza sono Villa Rubini e la Chiesa all'interno della chiesa è presente un organo storico costruito dalla Ditta Dal Santo di Cogollo del Cengio risalente al 1897.

Cattane

Si può considerare il quartiere più centrale della circoscrizione 6, è il più vasto, il più popolato ed è caratterizzato da un tessuto sociale eterogeneo. Nel suo territorio si trova il Centro Civico di Villa Lattes (sede del Consiglio Circoscrizione). La disponibilità di un Centro Civico di nuova e accogliente realizzazione offre l'opportunità di ospitare le molte Associazioni circoscrizionali. Attorno alla Parrocchia di Santa Bertilla trovano spazio un'intensa attività sociale e ricreativa.

San Lazzaro – Pomari

Può essere suddiviso in due distinte aree territoriali: quella sorta a cavallo degli anni ‘60 e i primi del ‘70, e quella più recente, anni ‘80/’90, denominata zona Pomari. San Lazzaro negli anni settanta era tristemente famosa per l'alto tasso di criminalità (soprattutto spaccio e fabbricazione di droga) che vi era in quegli anni. Luogo di congiunzione delle due aree è la Parrocchia ove trovano spazio servizi e iniziative sociali. Mentre la zona di San Lazzaro è contraddistinta dal carattere prettamente residenziale, la zona Pomari (tutt'ora in espansione) oltre a moderni condomini ospita le sedi di TVA Vicenza, Il Giornale di Vicenza e il palazzo dell' Associazione Artigiani.

Villaggio del Sole

Sorto ai primi anni sessanta grazie al Piano Case dell' INA, la caratteristica del quartiere è la costruzione "a biscio" di diversi palazzi che danno un andamento sinuoso anche alle stesse strade. Inoltre la dotazione di verde, che caratterizza ogni edificio, attribuisce al quartiere una dimensione armoniosa. In questa zona si trova anche Villa Rota Barbieri (1600/1700) con la torre quattrocentesca, struttura, che dopo anni di chiusura, è ritornata a funzionare diventando un Centro diurno riabilitativo per malati di Alzheimer. Ospita la biblioteca di zona e il mercato settimanale si svolge il sabato.

San Bortolo

Storico quartiere della città al cui interno è situato l'omonimo ospedale. Caratterizzato da uno sviluppo stratificato negli anni (il nome deriva dalla presenza di una porta risalente alla fotificazione scaligera), è stato uno dei quartieri più danneggiati dalla seconda guerra mondiale a causa della presenza di una caserma (oggi diventata centro di addestramento della Gendarmeria Europea).

San Paolo

Quartiere sorto a partire dagli anni sessanta, costituisce il cuore sportivo della città vista la presenza al suo interno del palasport, del pattinodromo, della pista di atletica e dell'acquapark. Ha il mercato ogni mercoledì.

Laghetto

Il nome deriva dalle origini acquitrinose della zona e dal fatto che, con la sua costruzione iniziata negli anni '60, si è scelto di dare alle vie tutti nomi di laghi. È uno dei quartieri residenziali più tranquilli della città anche perché è separato dai caotici viali della circonvallazione da un lungo rettilineo (chiamato via dei Laghi) che porta nel centro del quartiere. È sede circoscrizionale, del Palalaghetto e della biblioteca di zona. Ospita il mercato ogni venerdì.

Parco Città

Recente quartiere, nato a fine anni novanta, in parte realizzato con i soldi del Giubileo del 2000. È caratterizzato da moderni palazzi collegati da una grande galleria commerciale al piano terra.

Ferrovieri

Il quartiere è situato a sud-ovest della città, tra la ferrovia Milano-Venezia e il fiume retrone. Nei pressi del quartiere è presente la zona industriale ovest, le officine ferroviare e la fabbrica della Lanerossi (dismessa dal 1989). Il nome deriva dai ferrovieri, i lavoratori delle officine ferroviare che furono i primi ad insediarsi nel territorio nei primi del Novecento nelle case dei ferrovieri costruite dalle Ferrovie dello Stato. In precedenza l'unico insediamento presente era una fattoria risalente al '700. Durante la prima guerra mondiale il quartiere si trasformò in una base militare a causa dell'occupazione delle case dei ferrovieri da parte dell'esercito italiano. Il quartiere si sviluppò ulteriormente con l'apertura del Lanificio Rossi e successivamente della Legatoria Olivotto e delle Arti Grafiche. Negli anni sessanta incominciò lo sviluppo della zona industriale e di conseguenza del quartiere che era rimasto delle dimensioni originarie dei primi del '900. Negli anni sessanta ci fu l'inaugurazione della tanto sospirata chiesa dei ferrovieri intitolata a Sant'Antonio di Padova. L'ultima parte del quartiere costruita è la zona PEP che fu costruita negli anni novanta. Il quartiere tuttora conta 5.350 abitanti. Nel quartiere è presente un parco fluviale di 40mila mq chiamato Parco del Retrone, ove tutti gli anni viene organizzata Festambiente Vicenza, una manifestazione creata da Legambiente che parla di molte tematiche sociali non solo riguardanti l'ambiente; nella stessa area viene organizzato il Ferrock, una manifestazione musicale dedicata al rock, nella quale si esibiscono molti gruppi a livello internazionale. I concerti sono gratuiti e a quest'ultimi vi hanno partecipato artisti diventati poi famosi come Caparezza. Il quartiere è sede circoscrizionale. All'interno del quartiere vi si trovano un asilo nido, due scuole materne (una statale e una comunale), una scuola elementare e una scuola media. Inoltre è presente nel quartiere la biblioteca di zona e la palestra Ferrovieri, sede della squadra sportiva "L'argine". Ospita il mercato ogni martedì.

[modifica] Economia

Le statistiche che prendono in esame i principali indicatori economici vedono la città berica, insieme alla sua provincia, collocarsi in posizioni di eccellenza, segno di un tessuto produttivo e commerciale dinamico e ben strutturato, forte nei numeri e attento agli aspetti qualitativi, protagonista sul mercato interno e con una strategica propensione all'export.[38] Nel territorio sono presenti numerose industrie metallurgiche, tessili, chimiche e di fibre sintetiche, farmaceutiche, cartarie, editoriali, di produzione di macchine elettriche, elettroniche, agroalimentari, ottiche e di produzione di apparecchi meccanici. Alcune di esse nel corso degli anni sono state trasferite nelle ZAI dell'hinterland.

Nell'export, Vicenza raggiunge il terzo posto tra tutte le province italiane [39]. Quest'area si colloca alle spalle di Milano, capitale finanziaria per eccellenza, e di Torino, dove ha sede la Fiat, una delle più importanti industrie automobilistiche europee. Un risultato ancora più significativo, considerato che i 9 miliardi e 266 milioni di euro di fatturato export (rif. nel 2005) sono realizzati da una struttura produttiva fatta principalmente di tante piccole e medie imprese, capaci, nonostante le ridotte dimensioni, di competere con i grandi gruppi internazionali grazie ad armi quali la flessibilità, la specializzazione, l'elevato tasso tecnologico e i livelli qualitativi raggiunti. I mercati di destinazione vedono in testa i Paesi dell'Unione Europea (38,6%); seguiti dell'America Settentrionale (15,7%), dell'Europa Centro-Orientale (15,2%) e dai i paesi dell'Asia (11,7%). Il sistema produttivo di questa città è inoltre affiancato da un considerevole numero di attività di supporto strategico: si tratta di aziende del terziario avanzato, banche e gruppi finanziari, un importante polo fieristico, realtà impegnate nel campo della formazione, una dinamica rete di servizi offerti dagli enti istituzionali, tra i quali spicca la Camera di Commercio di Vicenza e l'azienda speciale Vicenza Qualità, impegnata nella promozione dei prodotti vicentini e nel supporto all'internazionalizzazione delle imprese.

Particolarmente attivo è l'artigianato, il settore orafo e dei gioielli, di cui Vicenza è considerata la capitale. La manifestazione fieristica VicenzaOro è tra le più importanti al mondo nel settore. Accanto ad un sistema di piccole-medie industrie orafe troviamo realtà che, nel corso degli anni si sono affermate in tutto il mondo come Pianegonda e Chimento solo per citarne alcune.

Tra le industrie più importanti presenti a Vicenza e provincia nel settore abbigliamento troviamo il Gruppo Marzotto, Diesel SpA, Gas Jeans, Dainese (abbigliamento sportivo), Pal Zileri (abbigliamento elegante per uomo) e Bottega Veneta.

Vicenza è la sede di un importante istituto bancario (la Banca Popolare di Vicenza) presente, o direttamente o attraverso banche del gruppo, in tutta Italia. È stata la sede della Banca Cattolica del Veneto fino al momento della fusione con il fallito Banco Ambrosiano (il nome infatti diventerà Banco Ambrosiano Veneto) che mantenne in città la sede legale. Dopo la creazione di Banca Intesa, Vicenza è diventata uno dei centri direzionali dell'istituto. In centro storico è presente, inoltre, la direzione Veneto Centrale di Unicredit e la sede del Banco Desio Veneto (gruppo Banco Desio).

[modifica] Fiera di Vicenza

Nata ufficialmente come fiera campionaria nel 1948 aveva come presidente Gaetano Marzotto e vicepresidente Giacomo Rumor. La sede era presso i Giardini Salvi in pieno centro. Con il trascorrere degli anni s'intuisce l'importanza di dare alla struttura nuovi spazi. Viene scelta l'area di Vicenza Ovest (dove andava pian piano formandosi la zona industriale), vicina all'autostrada A4 e fuori dal centro storico. Nel 1971 viene inaugurata la nuova struttura. Il quartiere si sviluppa oggi su 62.500 mq.[40] Nel 2007 l'ente è diventato una società per azioni e la fiera è stata oggetto di un leggero restyling delle strutture esterne. Importanti lavori di ristrutturazione sono attesi per il 2008 (prevista la demolizione di alcuni padiglioni e la costruzione di nuovi) all'insegna del nuovo slogan della fiera: Nothing as before (Niente come prima). Oggi le fiere vicentine sono suddivise in 3 gruppi di mostre: le mostre orafe, le fiere dell'innovazione, le fiere del pubblico.

  • VicenzaOro (sezione First in gennaio, Charme in maggio, Choice in settembre)[41]: è una delle fiere più importanti al mondo per l'industria orafa ed è acclamata per gli standard di eccellenza raggiunti nella manifattura dell'oro nei prodotto esposti[42].
  • Spaziocasa (febbraio)
  • Abilmente (marzo e ottobre)[43]
  • Luxury and yachts, il salone del lusso (marzo) [44]
  • Tempolibero (marzo)
  • VicenzArte (marzo)
  • InstallerExpo (ottobre)
  • Medmatic@ (ottobre)
  • Mondomotori show (ottobre)[45]
  • Vicenza Numismatica (ottobre)[46]
  • Incontro aziende-studenti (novembre)

[modifica] Progetti e grandi opere in via di realizzazione

In questi ultimi anni Vicenza si è contraddistinta per numerosi progetti e lavori di riqualificazione che modificheranno l'aspetto della città. Accanto agli imponenti lavori di restauro della Basilica Palladiana e alla recente chiusura del cantiere del Teatro Comunale Città di Vicenza (inaugurato lo scorso dicembre), vi sono altre grandi opere in via di ultimazione:

  • Nuovo polo universitario

Sta sorgendo in viale Margherita nell'area denominata "Mezzalira ex CosMa" su una superfice di 16.600 metri quadrati. I lavori (iniziati nel 2006 e che si dovrebbero concludere a fine 2008) sono stati suddivisi in due stralci: il primo (per un costo di 8.441.000 euro) porterà alla costruzione della struttura, il secondo (per un costo di circa 2.000.000 di euro) servirà per sistemare gli esterni del complesso, le passerelle di accesso e le vie di sbocco verso viale Margherita e per la realizzazione di una sala convegni - auditorium.

L'edificio è un rettangolo di 35 x 45 metri, suddiviso in tre corpi paralleli. Il piano terra è riservato ai garage, con 37 posti auto e 121 posti per ciclomotori; il primo livello è destinato ad un grande atrio con la portineria, la segreteria studenti, locali destinati a uffici e due aule da 60 e 120 posti, il secondo livello ospita tre aule rispettivamente da 60, 120 e 240 posti, affacciate su un grande atrio parzialmente a doppia altezza, con una reading-room, il terzo livello è destinato agli uffici, cinque stanze per i professori, tre per seminari, una sala riunioni, un locale CED e un laboratorio informatico, la biblioteca. La sala convegni ha una capacità di 300 posti e unisce i due livelli dell'edificio e trova al primo livello una ampia hall con caffetteria e servizi separata dalla zona universitaria da una grande vetrata. Il corpo centrale serve da atrio e spazio di relazione ed è a due (e parzialmente a tre) livelli, con grandi ballatoi. E' illuminato naturalmente dalle grandi vetrate alle estremità e parzialmente dall'alto, attraverso i grandi vuoti ricavati nel solaio al secondo livello. La copertura dei due corpi esterni e di quello centrale è a botte, con alcune terrazze. [47]

A lavori ultimati questo sarà il principale polo universitario cittadino.

  • Nuovo Tribunale

Sta sorgendo a Borgo Berga (non lontano dalla nuova univerità) nell'area dell'ex cotonificio "Rossi" su un superfice di 24.000 metri quadrati (15.800 fuori terra, 8700 entro terra) per un costo di circa 24.000.000 di euro interamente provenienti dal Ministero di Grazia e Giustizia [48]. In questo caso, i lavori (iniziati nell'estate del 2006 e che si dovrebbero concludere, anche in questo caso, nel 2008) prevedono la creazione di una struttura dotata di 1 aula per i processi della Corte di Assise, 2 aule penali, 3 aule per il Giudice per le indagini preliminari e per il Giudice per le udienze preliminari, 4 aule civili collegiali, la biblioteca, 2 aule penali e 3 aule civili per il giudice di pace, i locali a servizio dei magistrati del tribunale e della procura, degli ufficiali giudiziari, della polizia giudiziaria, comprese 30 postazioni per le intercettazioni. [49]

Nel corso dell'ultima campagna elettorale, si è aperto un dibattito sull'utilizzo di quello che diventerà l'ex tribunale inserito in pieno centro storico e quindi in una posizione di assoluto pregio.

  • Riqualificazione ed ampliamento della Fiera di Vicenza

Nel febbraio del 2008 è stato aggiudicato l'appalto per la riqualificazione del polo fieristico berico[50]. I lavori (che partiranno a breve per concludersi a fine 2011) prevedono la demolizione di 32.000 mq di padiglioni e la succesiva realizzazione di 56.000 mq di nuova area espositiva, la creazione di una nuova immagine architettonica del quartiere fieristico (oggi caratterizzata da una "chiocciola" che verrà distrutta per lasciare posto ad un nuovo elemento centrale, a pianta circolare definito “magnete” alto circa 25 metri), la realizzazione di nuovi ristoranti, sale riunioni ed uffici, l'amlpiamento delle aree di sosta per lo scarico e carico delle merci, la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano da 1.200 posti. Sarà rifatto l’ingresso ed è prevista la creazione di nuovi parcheggi anche sul tetto della struttura, dove saranno collocate piante ed aiuole.

La sfida del progetto è rappresentata dalla difficoltà di operare una radicale trasformazione del quartiere senza compromettere l’attività espositiva (che continuerà regolarmente) durante il corso dei lavori.

Il costo totale dell'opera è di 67.000.000 di euro.

[modifica] Trasporti e mobilità

La torre di Piazza Castello vista dai giardini
La torre di Piazza Castello vista dai giardini
Vicenza - Piazza Castello
Vicenza - Piazza Castello

[modifica] Strade e autostrade

Vicenza è da secoli un'importante crocevia del Nordest italiano e pertanto ben servita soprattutto sotto il profilo stradale. Esistono due autostrade che servono la città:

  • l'A4 con i caselli Vicenza Est e Vicenza Ovest.
  • l'A31 con il casello di Vicenza Nord.

Quest'ultima è stata argomento di grandi diatribe visto che il progetto iniziale degli anni '70 prevedeva un prolungamento sia a nord fino a Trento, che a sud fino a Rovigo, dando un'ulteriore spinta alla viabilità nel territorio. In tutti questi anni non si è riusciti a trovare un accordo con la provincia autonoma di Trento che non ha approvato mai il progetto per il prolungamento a nord. Il prolungameto a sud, invece è stato sbloccato (almeno in parte) e dal 2005 sono iniziati i lavori per la costruzione del tratto che interessa la provincia berica.[51]
Per Vicenza passano inoltre diverse strade statali:

Due circonvallazioni (interna, lungo le mura ed esterna) cingono la città. Esiste inoltre la tangenziale sud (aperta nel 2004) che corre, per alcuni tratti, parallelela all'autostrada A4.

La viabilità nel centro storico (in parte pedonalizzato) è a traffico limitato. La verifica delle autorizzazioni per accedervi avviene attraverso telecamere che identificano la targa e inviano a casa una multa qualora il mezzo non fosse autorizzato ad entrare in centro. Vicenza è stata, tra l'altro, la prima città italiana che ha adottato un proprio servizio di trasporto merci (Vicenza Eco LOgistic CEnter = VELOCE) che serve i negozi all'interno della zona a traffico limitato (i corrieri arrivano in un centro di smistamento in zona industriale e le merci vengono poi caricate in veicoli elettrici che le consegnano ai commercianti). Tendenzialmente l'amministrazione comunale predilige il trasporto privato, preferendo l'installazione di numerosi parcheggi a ridosso dal centro, molti dei quali collegati per mezzo di bus navetta. La città è in proporzione una delle più trafficate d'Italia e come conseguenza è risultata per diversi periodi dell'anno la più inquinata del Belpaese, costringendo il Comune a misure straordinarie, dalla circolazione a targhe alterne al blocco totale del traffico (con opportune deroghe).

[modifica] Aeroporto

La città è servita da un piccolo aeroporto, prima militare, poi aperto al traffico civile. L'aeroporto "Tommaso Dal Molin" attualmente non ha collegamenti, ma su di esso gravita il progetto di creare un servizio di voli executive. Sorge vicino all'area che è stata destinata alla costruzione di una nuova base militare americana, oltre alla caserma Ederle. L'iniziativa ha diviso in due la cittadinanza, che ha dato vita a comitati, raccolte di firme e ad un presidio permanente. A questo proposito il governo ha nominato l'onorevole Paolo Costa come commissario straordinario di governo per l’ampliamento dell’insediamento militare americano all’aeroporto. Sul futuro dell'aeroporto civile stesso ci sono diversi dubbi, dato che la pista verrà probabilmente ridotta per la costruzione della base militare.

[modifica] Ferrovie

Vicenza è posizionata sull'asse ferroviario Milano - Venezia ed è quindi ben servita e facilmente raggiungibile in treno, perlomeno dal nord Italia. La Stazione di Vicenza FS è la ventitreesima stazione italiana per numero di passeggeri. Dal capoluogo berico partono quotidianamente treni locali per Verona, Padova, Venezia, Treviso, Schio (passando per la fermata di Vicenza Anconetta) e treni diretti per Domodossola, Milano, Torino, Trieste, Brescia, Udine, Lecce, Genova, Ginevra, Monaco, Nizza, Parigi, Vienna, Zurigo e Basilea. La stazione centrale è tuttora oggetto di una radicale ristrutturazione operata da Centostazioni. Vicenza inoltre sarà una delle città del nord italia ad essere collegate dalla TAV, la ferrovia ad alta velocità-alta capacità. Sulla linea che attraverserà Vicenza (la Torino-Trieste) scorrerà anche il "corridoio 5 Lisbona-Kiev" una delle linee ad alta velocità-alta capacità europee che ha lo scopo di unire tra loro le linee AV/AC dei vari stati europei. Nel 2005 l'allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, aveva dato notizia che la TAV non si sarebbe fermata a Vicenza. Invece nella primavera del 2006 il CIPE ha cambiato le carte in tavola prevedendo la costruzione della stazione sotterranea a Vicenza per la TAV. La decisione è stata messa sotto blindatura cioè è una decisione che è irrevocabile.[52]

[modifica] Autobus e trasporti pubblici

Nel territorio operano due società di trasporti, l'una per il trasporto urbano, l'Aziende Industriali Municipali-Vicenza (AIM Vicenza Spa), e la seconda per il trasporto extraurbano, la Ferrovie Tramvie Vicentine (FTV). La prima è un'azienda municipale, che gestisce il traffico fino a una decina di km dal centrocittà; la seconda invece è una società pubblica posseduta dall'ente provincia che si estende a gran parte della provincia e ha collegamenti giornalieri con Padova. AIM Vicenza Spa fornisce alla città 20 linee urbane che collegano i vari quartieri cittadini, passando quasi sempre per il centrocittà; FTV invece fornisce alla provincia 53 linee suburbane che collegano Vicenza al resto della provincia e con la città di Padova. Inoltre AIM Vicenza Spa fornisce il servizio dei bus navetta che collegano alcuni parcheggi d'interscambio alle porte della città che permettono di arrivare nel centro storico utilizzando i bus navetta.

Nei primi giorni di ottobre del 2007 le due aziende hanno dato inizio al processo di fusione (per ora solo sulla carta) costituendo la SVT (Società Vicentina Trasporti).

Nel Febbraio del 2008 l'amministrazione provinciale di Vicenza e FTV hanno deciso di realizzare una metropolitana di superficie su gomma utilizzando il sistema Metrobus. La metropolitana avrà 5 fermate e collegherà la zona di Ponte Alto con la Stazione di Vicenza FS.[53]

[modifica] Gastronomia

Per approfondire, vedi la voce Cucina vicentina.

Numerosi sono i piatti tipici del territorio vicentino.

Baccalà alla vicentina esposto nella vetrina di una gastronomia cittadina assieme ad altre specialità della cucina locale (in primo piano: bigoli all'uovo)
Baccalà alla vicentina esposto nella vetrina di una gastronomia cittadina assieme ad altre specialità della cucina locale (in primo piano: bigoli all'uovo)

Fra i primi piatti sono rinomati il risotto con i bruscandoli che si raccolgono al margine dei sentieri nei boschi dei Colli Berici, risi e bisi o la pasta e fagioli alla vicentina, che si differenzia da quella preparata nelle altre zone del Veneto per l'utilizzo di tagliatelle all'uovo, o anche la panà o zuppa di pane raffermo e brodo di pollo.

Piatto assolutamente locale sono i Bigoi co' l'arna, sorta di grossi spaghetti di grano tenero tradizionalmente trafilati col torchio girato a mano e conditi con un ragù di anatra. Tipici inizialmente della cittadina di Thiene, sono stati con il tempo apprezzati in tutta la provincia

Fra i secondi piatti ricordiamo il bacalà alla vicentina, comparso sulle tavole vicentine nel XVI secolo: esso è un piatto a base di stoccafisso servito su un letto di polenta.

La sopressa Vicentina è una sorta di grosso salame del diametro di circa 8 cm, prodotto con carne di solo maiale (possono essere utilizzate spalla, prosciutto, capocollo, ma anche altre parti del suino), sale, pepe e salnitro, privo di conservanti. Anch'essa è caratterizzata dal marchio D.O.P..

Un prodotto particolare, tutelato come presidio Slow Food è l'oca in onto prodotta un tempo in tutto il veneto, ma soprattutto nel basso vicentino e sui Colli Berici.

Un dolce molto rustico, la putana di farina di mais e fichi, si vende oggi nelle pasticcerie in una versione ingentilita che sta a metà tra la pinza veneta e la nicolotta veneziana. La versione tradizionale prevede un dolce di farina gialla, strutto e alloro, con poco zucchero e arricchita di mele, uva appassita in granaio, fichi secchi, noci e talvolta scorza d'arancia grattugiata. Si cuoceva sotto le braci del focolare ancora sino all'anteguerra. La versione attuale si compone di farina gialla, pane ammollato nel latte, burro, zucchero o miele, canditi, uvetta, pinoli. L'autoironia di un'équipe di pasticceri vicentini ha portato alla creazione ex novo di un dolce denominato la gata (derivato dal soprannome "Vicentini magnagati") che utilizza ingredienti della tradizione (non manca un goccio di grappa), nel tentativo di colmare la lacuna nella gastronomia locale che di fatto non ha un dolce tipico.

Importante anche la produzione vitivinicola che s'inserisce in varie parti del territorio provinciale.

[modifica] Sport

[modifica] Calcio

La principale squadra di calcio della città è il Vicenza Calcio, fondata nel 1902; è detentrice di una Coppa Italia (vinta nella stagione 1996/1997) e di una Coppa Italia di Serie C (vinta nella stagione 1981/1982). Ha giocato per 31 anni nel campionato di serie A, 20 dei quali consecutivi tra la stagione 1954/1955 e quella 1975/1976 con alcuni ottimi piazzamenti, a cui si va a sommare il secondo posto del 1911. Nella stagione 1977/1978 è arrivata seconda nel massimo campionato grazie ai goal di Paolo Rossi. Nella stagione 1997/1998 è approdata alle semifinali di Coppa delle Coppe. Altro giocatore ad aver vinto il titolo di capocannoniere è stato Luis Vinicio nella stagione 1965/1966 . La squadra milita ora in serie B.

Durante i mondiali del 1990 a Vicenza si allenò la Spagna nello stadio della città (lo Stadio Menti).

[modifica] Ciclismo

Oltre ad essere una zona che ha dato al mondo del ciclismo molti campioni, Vicenza è patria di Tullio Campagnolo, fondatore della omonima ditta, leader mondiale della produzione di componenti per bicicletta insieme alla giapponese Shimano. A Tullio Campagnolo sono da attribuire importanti invenzioni presenti sulle bici di tutto il mondo, dallo sgancio rapido per le ruote al cambio a deragliatore a parallelogramma.

[modifica] Pallacanestro

L'AS Vicenza, società di basket femminile, vanta una lunga tradizione, con 12 Scudetti, 5 Coppe dei Campioni, e 1 Coppa Ronchetti nel proprio palmares. Oggi la società milita in C.

[modifica] Pallavolo

Vicenza vanta una squadra di alto livello in ambito di volley femminile. La Minetti Infoplus Vicenza milita in serie A1 da una decina d'anni.

Nel corso della stagione 2007/2008 la squadra, in polemica con il comune per i lavori al palazzetto dello sport, si trasferisce ad Imola per poter iniziare il campionato, cambiando anche denominazione in Joy Volley Imola e lasciando in città solo le altre squadre minori. L'affetto del pubblico vicentino (che non smise mai di seguire la squadra anche in Emilia Romagna) e le pressioni del comune, hanno convinto il patron del VicenzaVolley Group a riportare, il 14 febbraio 2008, la prima squadra a Vicenza[54].

La squadra berica ha vinto 1 Coppa Cev, 2 scudetti di Beach volley 4x4, e 4 Coppa Italia di Beach volley 4x4. Nel 2003 ha vinto lo scudetto giovanile under 19 femminile.

Esiste anche la squadra di pallavolo maschile, la Palladiogroup.it Vicenza, che milita in B1.

[modifica] Altre squadre cittadine

  • Il Palladio Baseball Vicenza è una squadra di baseball che nasce nel 1984 dalla volontà di un gruppo di genitori e con l'aiuto di un giocatore di questo sport. L'attività dal 1984 al 1996 si è svolta in un piccolo campetto nel quartiere di San Pio X. Dal 1996, la squadra è divisa in diverse categorie (Minibaseball per ragazzi di 7/8 anni, Ragazzi dai 9 ai 12, Cadetti dai 13 ai 15 e Seniores di massimo 30 anni) e pratica la propia attività nel nuovo stadio comunale di baseball "Pomari". [55]
  • Il Vicenza 69ers, società di football americano nata nel 2003
  • Il Caoduro Diavoli Vicenza squadra di hockey in line nata nel 1949 inizialmente come società di pattinaggio artistico (che vanta numerosi trofei e medaglie vinte) è oggi un'affermata realtà che milita nella serie A1.
  • La Caoduro pallanuoto Vicenza è una squadra di pallanuoto della società "Le Piscine di Vicenza" che milta in serie B
  • Il A.S. Rugby Vicenza Cats società di rugby nata nel 1974 e che oggi vanta diverse squadre la più importante delle quali milita in serie C [56].
  • La Vicentina handball squadra di pallamano
  • Il Vicenza Basket Giovane altra squadra di basket caratterizzata per l'età giovane dei suoi giocatori. Milita in serie C1. [57]
  • L' Atletica Vicentina società di atletica leggera leader della provincia di Vicenza, tra le più quotate del Veneto, nonché storica protagonista a livello nazionale nei settori giovanili. [58]
  • L' Erebus Orientamento Vicenza, società di orienteering.
  • Il S.c. Palladio 1973, squadra di ciclismo.

[modifica] Principali impianti sportivi della città

  • Stadio Romeo Menti, via Schio 21
  • Palestra comunale Piarda Fanton, contrà Burci 20
  • Palestra di atletica pesante Umberto I - 1875, via Carducci 29
  • Palasport "PalaReWatt", via Goldoni 12
  • Palasport "Palalaghetto", via lago di Pusiano 35
  • Pattinodromo, viale Ferrarin 75
  • Acquapark "Piscine di Vicenza", viale Ferrarin 71
  • Piscina comunale "San Pio X", via Giuriato 103
  • Campo di atletica "Guido Perraro", via Rosmini 8
  • Campo beach volley e calcio "G.S. San Paolo", via Goldoni 8
  • Palascherma, via Riello 150
  • Stadio di rugby, strada s. Antonino 105
  • Stadio di baseball "Pomari", via Bellini 59
  • Bocciodromo comunale, via Rossi 198
  • Palestra comunale "Ferrovieri", via Baracca 51

[modifica] Gemellaggi

Vicenza è gemellata con le seguenti città:

[modifica] Filmografia

Elenco di alcuni dei 63 film e telefilm girati in toto o in parte nel capoluogo berico (in ordine cronologico).

[modifica] Soprannome

Gli abitanti di Vicenza vengono scherzosamente chiamati magnagati. L'origine di tale termine secondo alcuni potrebbe risalire al periodo della peste del 1600. Documentazioni dell'epoca mostrano che a Vicenza si allevassero i gatti come lotta ai topi con l'effetto di attenuazione dell'epidemia. Tale rilevazione fu comunicata alla Repubblica Serenissima e venne subito girata alle altre città venete che provvederono ad imitare l'esempio di Vicenza. Quando la pestilenza terminò è verosimile pensare che la popolazione affamata di tutte le città mangiasse i gatti. Vicenza, arricchitasi di gatti prima delle altre città, rimase, per così dire, in testa alla classifica di tale tipo di alimentazione attirandosi così l'attributo di città di magnagati. Al momento il gatto rappresenta a Vicenza numerosi circoli culturali e sportivi.

[modifica] Note

  1. ^ In dialetto vicentino si usa solitamente la grafia Vicensa, che rispecchia la pronuncia locale, mentre Vicenzsa è la grafia unificata utilizzata nella Wikipedia in lingua veneta.
  2. ^ Fonte: Comune di Vicenza - Ufficio Statistica [1].
  3. ^ VicenzaOro.org
  4. ^ Tratto da zonasismica.it
  5. ^ Dati Confedilizia. URL consultato l'9-1-2008.
  6. ^ [2]
  7. ^ [3]
  8. ^ Fonte: VICENZA.COM - Le origini [4].
  9. ^ Fonte: VICENZA.COM - Vicenza medioevale[5].
  10. ^ Fonte: VICENZA.COM - Vicenza rinascimentale[6].
  11. ^ Fonte: VICENZA.COM - L'era del Palladio[7].
  12. ^ Fonte: VICENZA.COM - Dal '600 all'800 [8].
  13. ^ Fonte: VICENZA.COM - Epoca Moderna[9].
  14. ^ Fonte: VICENZA.COM - Prima Guerra Mondiale[10].
  15. ^ [Fonte: Antonio Di Lorenzo, Il Novecento nel Vicentino, Editrice Athesis, Verona, 1999]
  16. ^ Fonte: VICENZA.COM - I giorni nostri[11]
  17. ^ a b c Comune.vicenza.it Descrizione dello stemma comunale
  18. ^ Quirinale.it: onorificenze a Vicenza
  19. ^ Quirinale.it: onorificenze a Vicenza
  20. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  21. ^ Basilica palladiana[12]
  22. ^ Museo Naturalistico ed Archeologico [13]
  23. ^ Museo del Risorgimento e della Resistenza [14]
  24. ^ Palazzo Chiericati [15]
  25. ^ Gallerie di Palazzo Leoni Montanari [16]
  26. ^ Museo Palladio
  27. ^ Museo di Palazzo Thiene [17]
  28. ^ Sito della Biblioteca Bertoliana
  29. ^ Sito della Biblioteca La Vigna
  30. ^ Scheda di TvA Vicenza su [18]
  31. ^ Scheda di Canale 68 su [19]
  32. ^ Statistiche densità scolastica [20]
  33. ^ Storia ITIS Rossi [21]
  34. ^ Storia Liceo Classico Pigafetta [22]
  35. ^ Storia IPSIA Lampertico [23]
  36. ^ StraVicenza
  37. ^ Festival Biblico
  38. ^ Fonte: The Catalogue of Exporters
  39. ^ Dati economici da VicenzaQualità[24]
  40. ^ Il totale è diviso in 52.000 mq (quartiere di via dell'Oreficeria), 7.500 mq del Padiglione Leonardo, 3.000 mq del Padiglione H. Nel 2006 è stato inaugurato il padiglione B1.
  41. ^ VicenzaOro
  42. ^ Business Wire, "World Gold Council Joins Italy's Vicenza Fair in Major Gold Initiative", 9 dicembre 2003
  43. ^ Abilmente
  44. ^ Luxury and yachts
  45. ^ Mondomotori
  46. ^ Vicenza Numismatica
  47. ^ [25]
  48. ^ [26]
  49. ^ [27]
  50. ^ [28]
  51. ^ [29]
  52. ^ delibera CIPE fase 1 linea Verona-Padova[30]
  53. ^ articolo di TVA Vicenza che annuncia la costruzione della metropolitana [31]
  54. ^ [32]
  55. ^ Palladio Baseball [33]
  56. ^ Rugby Vicenza [34]
  57. ^ VBG [35]
  58. ^ AV [36]

[modifica] Bibliografia

  • P. Dato, Vicentinità, Dedalus, 2007
  • P. Dato, Fulvio Rebesani, Onisto - Un vescovo pastore nella Sacrestia d'Italia, Dedalus, 2006
  • P. Dato, Dimenticare Vicenza?, Dedalus, 1983
  • P. Dato, Vicenza, briganti e gentiluomini, Dedalus, 1985
  • P. Dato, Fulvio Rebesani, Vicenza la città incompiuta - Da Maltauro a Ingui nell'urbanistica negata, Dedalus, 1997
  • G. Barbieri, Vicenza tra Ottocento e Novecento, Canova, 2001
  • A. Ghisetti Giavarina, Palladio, architetto a Vicenza, Carsa, 2000
  • Touring Club Italiano, Vicenza e provincia, Touring, 1997
  • S. Zuffi, Vicenza, Milano, Mondadori, 1994
  • V. Rossi, Vicenza Meravigliosa, Vicenza, Rossato, 1990
  • AA. VV. Vicenza e Palladio, Roma, Rai Eri, 1987
  • F. Bandini, O. Toscani Vicenza Vicenza, Muzzio, 1997
  • G.A. Stella, Schei, Milano, Mondadori, 2000
  • A. Di Lorenzo, Il Novecento nel Vicentino, Editrice Athesis - Il Giornale di Vicenza, 2000
  • A. Di Lorenzo, Vicenza negli anni del "boom", Editrice Athesis - Il Giornale di Vicenza, 2004
  • W. Stefani, Memorie Vicentine, Editrice Athesis - Il Giornale di Vicenza, 2004
  • G. Forti, La scena urbana, Editrice Athesis - Il Giornale di Vicenza, 2000
  • AA.VV. Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, Banca Intesa, 1999

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

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