Gallio (VI)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gallio | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
|||||||||
Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Veneto | ||||||||
Provincia: | Vicenza | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 1.093 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 47 km² | ||||||||
Abitanti: |
|
||||||||
Densità: | 50 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Stoccareddo | ||||||||
Comuni contigui: | Asiago, Enego, Foza | ||||||||
CAP: | 36032 | ||||||||
Pref. tel: | 0424 | ||||||||
Codice ISTAT: | 024042 | ||||||||
Codice catasto: | D882 | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
Visita il Portale Italia |
Gallio (lingua cimbra-tedesca: Gelle/Ghel) è un comune di 2.331 abitanti della provincia di Vicenza, facente parte dell'Altopiano dei Sette Comuni. L'etimo deriva probabilmente da un antroponimo latino "Gallicus". È una località di villeggiatura situata a 1.090 m sul livello del mare.
Indice |
[modifica] Storia
Gallio è una località interessata dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
[modifica] Curiosità
La sua frazione, Stoccareddo, è una rarità demografica e genetica: dei 400 abitanti, infatti, in 380 circa portano il cognome Baù, e gran parte della popolazione ha sviluppato una straordinaria resistenza ai malanni di stagione (raffreddore e influenza soprattutto), lasciando alla medicina il sospetto di una qualche causa di tipo genetico. I Baù in particolare sembrano discendere scientificamente da un unico antenato, dal nome simile a 'Bau' proveniente dalla Danimarca e spintosi fin su questo altipiano dove fondò il paese di Stoccareddo. Oggi la maggior parte dei Baù vive in molte regioni italiane. [1] Unica frazione di Gallio, Stoccareddo merita sicuramente una visita. Le abitazioni sono sparse su un pianoro quasi a ridosso delle grotte, un balcone naturale affacciato sulla aspra e selvaggia Val Frenzela (da Frea-sele divinità celtica). La piazza è un belvedere da dove la vista spazia a 360°: alle spalle il Col del Rosso, a nord le splendide Melette, ad est Foza, Valpiana e S. Franceso a sud la valle si apre alla pianura veneta giù giù fino a scorgere la laguna veneta e a sud il Col d’ Ecchele. Stoccareddo conosciuto anche come “il paese dei Baù”, fu completamente distrutto durante la Prima Guerra Mondiale e ricostruito nei primi anni ’20 attorno alla bellissima chiesa parrocchiale. Stoccareddo, già paese di intensa emigrazione verso tutti i Continenti, negli anni ‘70/80 ha saputo darsi un lavoro con l’edilizia (fu “capitale”, in Altopiano, della Cooperazione); con laboratori di confezione ed ora vi sono varie imprese artigian-edili. Stoccareddo periodicamente organizza delle rimpatriate dei Baù con dei mega raduni che hanno fatto scuola per altre grandi famiglie del Vicentino. Non puoi andartene da Stoccareddo senza aver visitato la Chiesa e fatto una passeggiata nella “cittadella dei gnomi” ossia lo Spitzknotto che dista appena 20 minuti a piedi. Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista di Stoccareddo …cenni storici.
Il 9 novembre 1669 al cardinale Gregorio Barbarigo, ora santo, in visita pastorale a Camponogara, si presento’ Domenico Bau’ a nome dei procuratori di Stocare’, Salbona (denominazione di allora di Stoccareddo e Zaibena) e Ronchi per avere il permesso di erigere una chiesa, essendo quella di Gallio molto lontana. Ottenuto il permesso, gia’nel 1671 queste 3 localiata’ avevano la loro chiesa e, ben presto, un Curato che doveva parlare il Cimbro come tutti i preti in Altopiano. Questa prima chiesa, oramai piccola e ridotta male, fu affiancata, nel 1906 da una nuova chiesa piu’ ampia, con 3 altari, doverosi per una Curazia divenuta importante. Purtroppo scoppia la prima guerra mondiale (1915-18) e, durante le battaglie dei 3 Monti, le 2 chiese come il paese vengono rasi al suolo. Gia’ nel 1919 comincia la ricostruzione; nel 1922, finita la ricostruzione del paese, inizia la ricostruzione della Chiesa attuale su progetto dell’architetto Vincenzo Bonato di Magre’ di Schio in stile “gotico alpino”. Gia’ nel 1923 la co- struzione della chiesa e’ portata a termine. Da subito, ci si rende conto del valore artistico della costruzione, e ben presto viene annoverata fra i monumenti di inte- resse nazionale. Il 14 novembre del 1951 viene costituito il beneficio richiesto e, dal 18 gen- naio 1952, la chiesa viene eretta, come meritava la sua bellezza e la sua gente, a Chiesa Parrocchiale di Stoccareddo e Zaibena dedicata a S. Giovanni Battista Decollato, con territorio dismembrato dalla parrocchia di Gallio. All’interno oltre alla maestosita’ delle capriate in legno si possono ammi- rare: 4 altari in marmo locale di ottima fattura, una pala di un certo Rossato di Rossano Veneto, raffigurante il Battista che sta per essere decollato, copia di dimensioni maggiori dell’originale del Tiepolo custodita in Vicenza e una Via Crucis su tela di un noto artista altoatesino. All’esterno si puo’ ammirare sulla facciata principale un affresco raffigu- rante la consegna della testa del Battista su un piatto ad Erodiade. La storia piu’ recente di questa Parrocchiale, unica del suo genere alme- no in Veneto, vede la sostituzione della copertura del tetto (1.000 mq circa), alla fine degli anni ’50, dall’originale in eternit con una copertura in lamiera zingata dove ben presto affiorò la ruggine tanto da rendere obbligatoria la sostituzione con quadroni romboidali in lega di rame-zingo-titanio che avvenne, con una spesa di 420mila euro nel 2002/03, spesa che ha compreso tutto il restauro esterno.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Antonella Stella (centro) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0424 447923
Email del comune: comune@comune.gallio.vi.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Note
- ^ Studio Aperto, Italia 1, servizio del 19 giugno 2006.