Lingua tedesca
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Tedesco (Deutsch) † | |
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Parlato in: | Si veda la sezione "Statuto ufficiale", e inoltre in Francia (Alsazia e Lorena), in Danimarca, in Romania, in Namibia, negli Stati Uniti d'America, nel Sudafrica, nel Cile, nel Brasile, nella Repubblica Ceca, nell'Ungheria, nella Russia, nel Kazakistan, nel Togo, nel Camerun, in Tanzania, a Qingdao e nelle isole dell'Oceania (diffusione regionale). |
Persone: | 110 milioni |
Classifica: | 10 (secondo altre fonti 11) |
Scrittura: | Latina (in precedenza Fraktur e Sütterlin) |
Filogenesi: |
Indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Unione Europea Austria Germania Liechtenstein Lussemburgo Voivodato di Opole (Polonia) Città di Sopron (Ungheria) Svizzera Provincia di Bolzano (Italia) Belgio Comunità germanofona del Belgio Namibia |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | de |
ISO 639-2 | ger |
ISO 639-3 | deu (EN) |
SIL | GER (EN) |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - Art.1 Alle Menschen sind frei und gleich an Würde und Rechten geboren. Sie sind mit Vernunft und Gewissen begabt und sollen einander im Geiste der Brüderlichkeit begegnen. |
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Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Distribuzione geografica del tedesco |
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Il tedesco (ger. Deutsche Sprache, Deutsch, Hochdeutsch) è una lingua appartenente al gruppo nederlandese-germanico del ramo occidentale delle lingue germaniche della famiglia delle lingue indoeuropee.
È la lingua germanica più diffusa nel mondo dopo l'inglese.
È l'idioma con il maggior numero di parlanti nativi dell'Unione europea, lingua ufficiale in Germania, Austria, Lussemburgo, Belgio, Svizzera (Paese nel quale si parla una variante conosciuta come svizzero tedesco) e in Liechtenstein; è inoltre parlato e ampiamente tutelato in Alto Adige (Italia) dove gode di uno status di sostanziale coufficialità con l'italiano e nella Val Canale, in Friuli-Venezia Giulia; inoltre dialetti ascrivibili alla famiglia linguistica del Tedesco sono parlati dalle minoranze walser del Piemonte e della Valle D'Aosta, da quelle mochene del Trentino e da quelle carnico-germaniche di Sauris, Timau nel Friuli e Sappada in Veneto; sempre alla famiglia delle lingue germaniche appartiene la lingua dei Cimbri (v. Lingua cimbra), presenti tra Veneto e Trentino, che sebbene abbia avuto un'evoluzione del tutto particolare viene talvolta inclusa nella famiglia tedescofona. Il tedesco è inoltre correntemente parlato in Lussemburgo, nei cantoni orientali del Belgio e in parti della Romania, della Polonia, dell'Alsazia e della Lorena (Francia) ed è parlato negli Stati Uniti negli stati di New York, Pennsylvania e Ohio soprattutto.
Con 112 milioni di parlanti distribuiti in 38 stati è una lingua pluricentrica come l'Inglese. Vi sono isole linguistiche in tutti i continenti e alcune di queste comunità esistono da diversi secoli.
Indice |
[modifica] Storia
Per lo sviluppo storico della lingua tedesca vedere i seguenti articoli:
- Alto tedesco antico (750-1050)
- Alto tedesco medio (1050-1350)
- Alto tedesco nuovo (1350-1750)
[modifica] I dialetti
Per approfondire, vedi la voce Dialetti della lingua tedesca. |
I dialetti parlati in Germania si dividono in due macrogruppi:
- alto-tedesco, (Hochdeutsch): le parlate derivate dall'antico alto-tedesco, che hanno subito la seconda rotazione consonantica agli inizi del VI secolo, comprendenti l'antico alto-tedesco, la lingua parlata fino al 1100 circa, e il moderno tedesco, con i dialetti facenti parte dei gruppi del "tedesco superiore" (Oberdeutsch) e del "tedesco medio" (Mitteldeutsch).
- basso-tedesco (Niederdeutsch): i dialetti della lingua basso-tedesca (Plattdeutsch), parlati soprattutto nella Germania settentrionale, comprendente i gruppi del basso sassone (Niedersächsisch) e del basso tedesco orientale (Ostniederdeutsch), e il gruppo del basso francone (Niederfränkisch), che comprende l'olandese dei Paesi Bassi e il fiammingo del Belgio.
Normalmente viene considerato propriamente tedesco la lingua parlata nelle regioni settentrionali, in particolare nella città di Hannover, che è per la Germania come Firenze per l'Italia. Questo è anche il tedesco che viene normalmente studiato all'estero. Risulta quindi più difficile per uno straniero che studia il tedesco comprendere i bavaresi, gli austriaci e soprattutto gli svizzeri.
[modifica] Grammatica
Per approfondire, vedi la voce Grammatica tedesca. |
Il tedesco è una delle lingue germaniche moderne con la grammatica più complessa, a causa della presenza dei casi e della conseguente declinazione dei sostantivi (però molto ridotta nella lingua moderna) e degli aggettivi. I casi in tedesco sono quattro: nominativo, accusativo, dativo e genitivo. I sostantivi (che come le parti del discorso sostantivate si scrivono sempre con l'iniziale maiuscola, ad esempio: das Ich, l'Io oppure das Essen, il mangiare) presentano tre generi: maschile, femminile e neutro.
Il paradigma dei verbi tedeschi irregolari ha quattro forme, diversamente dall'inglese che ne ha tre: l'Infinitiv (infinito), l' Indikativ Präsens (indicativo presente), l' Indikativ Präteritum (preterito, ovvero indicativo imperfetto/passato remoto) ed il Partizip II (participio passato). Il Plusquamperfekt (piuccheperfetto, corrispondente all'indicativo trapassato prossimo/trapassato remoto), il Futur I (futuro semplice), il Futur II completano il quadro dei tempi dell'indicativo.
il Konjunktiv I (primo congiuntivo) ha quattro tempi (presente, perfetto, futuro I, futuro II), e si usa in prevalenza nel discorso indiretto.
Il Konjunktiv II (secondo congiuntivo) ha quattro tempi (preterito, piucchepperfetto e i due futuri). Alcuni suoi usi corrispondono a quelli del condizionale in italiano; secondariamente, si può trovare nel discorso indiretto. È molto più usato del Konjunktiv I.
È quindi tipico del tedesco e delle lingue germaniche, in generale, l'uso di costruzioni analitiche, realizzate cioè tramite largo uso di ausiliari (come sein essere, haben avere e werden divenire) per esprimere i diversi tempi verbali.
La lingua tedesca è una lingua flessivo-fusiva.
[modifica] Fonetica e fonologia
Come in italiano, il tedesco presenta poche differenze tra "scritto" ed "parlato"; al contrario dell'inglese (per esempio) la pronuncia segue quasi sempre delle regole precise.
[modifica] Vocali
- Il tedesco distingue tra vocali lunghe e vocali brevi: in genere le vocali seguite da singola consonante sono lunghe, mentre quelle seguite da doppia consonante sono corte, come wen [veːn] e wenn [vɛn].
- Le doppie vocali (o triple) naturalmente allungano il suono della vocale, come in Saal, Seeelefant, Boot. In alcuni casi, (specie prima di l o n) si può usare una h (Dehnungs-h) per specificare la pronuncia lunga delle vocali.
- y si pronuncia lunga [yː], e breve [ʏ] nelle parole di origine greca (come Olympiade), mentre non è esistente nelle parole tedesche. La pronuncia è inglese o francese per le parole in queste lingue.
[modifica] Vocali con Umlaut
Per approfondire, vedi la voce Metafonesi. |
[modifica] Dittonghi fonologici
- ei, ai, ay [ae]. La seconda vocale è abbastanza bassa e si avvicina a quella di aereo. come in Einstein e Heisenberg).
- au [ao]. La seconda vocale è abbastanza bassa e si avvicina a quella di caos; esempi Maus ("topo").
- eu, äu [ɔi]. La combinazione non esiste in italiano. Si avvicina a poi [ˈpɔi] ma il secondo elemento vocalico è arrotondato e più basso. Bisogna notare che in alcuni dialetti tedeschi il dittongo è effettivamente pronunciato [ɔi]. Esempi: Deutschland, Freud e Fräulein. Il dittongo äu si usa anche come forma con Umlaut di au: per esempio Mäuschen ("topolino"), da Maus.
[modifica] Altre combinazioni vocaliche
- ie [iː] come in Siemens. Se è eterosillabica (cioè appartiene a due sillabe differenti) si pronuncia [j] seguito dalla vocale o dalla consonante sillabica (simile all'italiano) come in Italien, Brasilien, Spanien ed altre parole d'origine straniera.
- äi è sempre eterosillabico e le due vocali si pronunciano separate: la prima è sempre [ɛː], la seconda può essere [iː] o [ɪ]. Esempio: europäisch.
- eu eterosillabico si pronuncia come in italiano. Per esempio Museum ("museo") e altre parole d'origine straniera.
[modifica] Consonanti
- ch sequenza di grafemi che corrisponde ad una fricativa velare sorda [x] dopo i fonemi /o/,/a/, /u/; il punto di articolazione diventa palatale [ç] dopo /i/ e /e/ e le vocali con la dieresi (si pronuncia più avanti nel palato, come dicono i tedeschi "come un gatto cattivo"). La pronuncia è più dura, uvulare [χ] nelle regioni meridionali.
- dsch [ʤ] corrisponde al suono della g seguita da e o i. Frequentemente è sostituito da [ʧ] o da una via di mezzo [tʒ]. Viene utilizzato in parole di origine straniera, come ad esempio Dschungel, "giungla" (d'origine indiana, simile all'inglese jungle).
- g [ɡ] ha solo il suono "duro"; perciò ge è pronunciato ghe', inoltre ig alla fine delle parole viene pronunciata [ɪç], per esempio honig [ˈhoːnɪç]
- h [h]. Prima di una vocale si deve sempre pronunciare la h è una consonante al pari delle altre e differenzia le parole (Hund = cane, und = e). La h dopo una vocale allunga la vocale stessa (Dehnungs-h), come in ja wohl.
- j [j](in alcune varietà è più forte [ʝ]), come in Joghurt. Si pronuncia come i prevocalica italiana (ieri, iena) ma ci sono delle eccezioni per le parole di origine straniera, (per esempio Job si legge [ʤɔp] o, più comunemente, [ʧɔp].
- ng [ŋ] (nasale velare) sia in posizione mediana che finale. Quindi "ng" si pronuncia come la n di ancora [aŋˈkoːra]. Nelle regioni settentrionali è più spesso uvulare [ɴ].
- ph [f], come in Philosophie e altre parole d'origine greca.
- qu + vocale si legge [kv] (più precisamente [kβ]) + vocale, come in Quatsch [kvaʧ]. Questa è una caratteristica della pronuncia che si nota molto nell'accento tedesco.
- r [ʀ]. Il suono della r in tedesco è uvulare, simile al francese e non alveolare come in italiano. Alla fine delle parole la r non si sente quasi: il suffisso er si pronuncia [ʀ] sillabico o [ɐ].
- s si pronuncia [z] come in rosa se precede una vocale (come in sein, Hase) ma [ʃ] (come sch) se all'inizio di una parola precede p e t (come in Straße) e nelle parole di origine straniera si può pronunciare come in italiano. Solo se è doppia o finale si pronuncia [s] (come in sasso).
- ß. Non esiste la ß maiuscola. Può essere sostituita da due s. (la doppia ss segue vocali corte, come in essen (mangiare, pron. essen); la ß segue vocali lunghe, come in aßen (mangiarono, [ˈa:sn̩] e i dittonghi come in heißen (significare oppure chiamarsi nel caso nomi propri, [ˈhaesn̩]).
- sch [ʃ] corrisponde al suono italiano scritto con sc quando in italiano segue i o e.
- tsch [ʧ] corrispondente al suono della c seguita da e o i (come in Deutschland).
- v perlopiù [f] come in Volk ("popolo", da cui Volkswagen, "auto del popolo") in parole tedesche ma [v] italiano in parole di origine straniera (soprattutto latina), come Vase.
- w [v] come in Wurst (salume, insaccato) e Würstel (salsicciotto). Attenzione: wurstel senza la dieresi e con la minuscola è errato in tedesco, dove va scritto con l'Umlaut e con la maiuscola, come tutti i sostantivi (anche comuni) tedeschi. Würstel è il diminutivo bavaro-austriaco di Wurst mentre in tedesco corrente la forma corretta è Würstchen che viene usato anche come epiteto con il significato di "persona insignificante" o "povero diavolo".
[modifica] Altre regole
- Alla fine delle parole o prima di una consonante sorda b, d, e g si pronunciano rispettivamente [p], [t] e [k] (ig in posizione finale si pronuncia però [ɪç]); ma si nota questa tendenza anche all'inizio delle parole, in particolare in Baviera e Austria (il che caratterizza l'accento tedesco).
- tz si pronuncia [ʦ], mentre anche se risulta difficile nelle parole con zt, come Jetzt, la (seconda in questo caso) t si deve sentire.
- Alla fine delle parole ed in particolare nell'infinito dei verbi, la en viene pronunciata accorciando la vocale, quindi kommen viene pronunciato komm'n [ˈkɔmn̩] con una vocale sillabica; questo è particolarmente evidente nelle forme dialettali. Un fenomeno simile avviene anche con em [m̩] ed el [l̩].
[modifica] Lessico
La maggior parte del lessico della lingua tedesca deriva dal ramo germanico delle lingue indo-europee, sebbene vi siano significative minoranze di parole derivate da francese, latino e, recentemente, dall'inglese. Allo stesso tempo, è stupefacente come il tedesco riesca a sostituire parole straniere con il solo utilizzo del repertorio lessicale puramente germanico: così Notker di San Gallo riuscì a tradurre i trattati aristotelici in puro alto tedesco antico attorno all'anno 1000. Ancora oggi movimenti conservatori promuovono l'Ersatz (sostituzione) di tutte le parole straniere con alternative tedesche.
[modifica] Sistema di scrittura
Il tedesco viene scritto usando l'alfabeto latino (comprese quindi le lettere J, K, W, X e Y). Oltre alle 26 lettere tipiche di molti alfabeti europei, il tedesco usa tre vocali con la dieresi (chiamata in tedesco Umlaut), ovvero ä, ö e ü, e una lettera speciale, ß, (chiamata dagli austriaciScharfes S e dai tedeschi Eszett), che rappresenta la doppia s in certe parole.
Con l'ultima riforma ortografica del 1996, la ß viene sostituita da una doppia s in tutte le parole con vocale breve, come ad esempio Fluss (fiume), Kuss (bacio) e dass (che, congiunzione), mentre rimane in quelle con vocale lunga, come Gruß (saluto), Fuß (piede) e aß (mangiava). Da notare che non esiste una versione maiuscola della lettera ß (non capitando mai ad inizio di parola), e pertanto viene sempre scritta SS nelle parole scritte interamente a lettere maiuscole, oppure si usa lo stesso segno. In Svizzera e Liechtenstein, infine, la ß non viene mai usata ed è sempre sostituita da ss.
Le vocali con l'Umlaut (Ä, Ö, Ü) possono essere scritte ae, oe ed ue, qualora non fosse possibile per ragioni tecniche scriverle con i due puntini (per esempio nelle tastiere che ne sono sprovviste): l'uso però, tranne che per le maiuscole, è considerato erroneo. Allo stesso modo ß può essere sostituita dalla doppia s. I tedeschi comprendono questo sistema alternativo (anche se ai loro occhi sembra strano), ma è sempre meglio evitarlo se i caratteri speciali sono disponibili, visto che ae, oe ed ue in certi rari casi possono rappresentare una regolare vocale lunga (per esempio, ae può essere letto come una a lunga piuttosto che una ä). La stessa cosa vale per l'Eszett, dato che a volte serve a distingere parole altrimenti omografe, come ad esempio Maße (misure) da Masse (massa). Attualmente, con la diffusione dei programma di videoscrittura per computer dotati di un elenco di caratteri speciali in cui sono inserite queste lettere è sempre più difficile dover ricorrere a questi "mezzi di emergenza".
Sulla tastiera italiana si possono usare le seguenti combinazioni:
- ä = Alt+0228
- ö = Alt+0246
- ü = Alt+0252
- ß = Alt+0223
Le maiuscole con l'Umlaut capitano abbastanza raramente: Ä = Alt+0196, Ö = Alt+0214, Ü = Alt+0220.
[modifica] Alfabeto
Per approfondire, vedi la voce Nomi delle lettere dell'alfabeto latino. |
il tedesco usa un alfabeto composto dalle 26 lettere classiche dell'alfabeto latino più una serie di lettere speciali.
[modifica] Lettere speciali (Eszett e vocali con Umlaut)
Queste lettere non hanno un posto proprio nell'alfabeto in quanto nessuna parola inizia con ß e le lettere con dieresi vengono parificate nell'ordine alfabetico a quelle "normali".
ß = Scharfes S oppure Eszett (doppia s; nessuna parola ha questa lettera come iniziale e la riforma ortografica del 1996 ha ridotto il loro numero, mentre Svizzera e Liechtenstein le hanno abolite; per maggiori informazioni si veda ß).
Ä = a mit Umlaut
Ö = o mit Umlaut
Ü = u mit Umlaut
In tedesco la parola "mit" significa "con"
Da notare che sebbene i due puntini siano pressoché uguali a una dieresi è scorretto chiamarli così, perché derivano storicamente da un fenomeno di metafonia e nella scrittura Fraktur si poneva due trattini (simili a una e nella stessa scrittura) sopra la vocale. Talvolta quest'usanza è stata ripresa anche nella scrittura latina, ponenso una piccola e sopra la lettera.
[modifica] Parole composte
In tedesco molto spesso i sostantivi e i complementi si specificazione possono essere uniti, con delle regole molto precise:
- Una parola composta deve identificare qualcosa di preciso: posso unire per esempio "porta di casa" (die Haustür) ma non "il colore del mare", perché se vedo qualcosa di blu, dico che è blu, non che ha il colore del mare, mentre la porta di casa è una cosa ben precisa. Ci sono però rare eccezioni, difatti si può dire Hautfarbe ("colore della pelle"). La regola non vale in generale per gli aggettivi, è comunissimo dire per sempio mausfarbig ("color topo") oppure anche papageienfarbig ("color pappagallo", cioè multicolore).
- Il sostantivo più importante è al fondo, e determina il genere e il plurale: "la chiave" (der Schlüssel, plurale invariato, genitivo des Schlüssels) "della porta" (die Tür, pl. die Türen, gen der Tür) "di casa" (das Haus, pl. die Häuser, gen des Hauses) si dice der Haustürschlüssel plurale invariato, genitivo des Haustürschlüssels perché la chiave della porta di casa è prima di tutto una chiave, quindi la parola chiave va al fondo.
Questa caratteristica può dare origine a parole molto lunghe, con addirittura tre consonanti consecutive. A volte per fare l'esempio della parola più lunga in tedesco si usa:
Rhein-Main-Donaugrossschifffahrtswegdampfschifffahrtgesellschaftskapitänsuniformknopf, che non significa uva, bensì il bottone dell'uniforme del capitano della linea di navigazione a vapore della grande linea di navigazione Reno-Meno-Danubio. Come si nota knopf (bottone) è l'ultima parola, perché si tratta prima di tutto di un bottone. Quel bottone si può presumibilmente distinguere dagli altri perché avrà un particolare simbolo sopra, quindi può teoricamente essere definito con una sola parola. In realtà non si userebbe mai una parola del genere (con ben 82 lettere), ma non di rado capitano parole da 20 o 30 lettere, come "le discussioni sui problemi del riscaldamento globale"!
È però ritenuto cattivo stile lo scrivere parole composte di oltre tre singoli lemmi.
[modifica] Parentela con le altre lingue germaniche (in particolare inglese)
Ci sono molte parole tedesche che sono imparentate con quelle inglesi (ricordando che le due lingue fanno parte della stessa famiglia linguistica). Molte di esse sono facilmente identificabili ed hanno praticamente lo stesso significato. In particolare alcune parole contrassegnate con * si pronunciano nello stesso modo ma vengono scritte in modo diverso.
TEDESCO | INGLESE | TRADUZIONE |
---|---|---|
Winter | winter | inverno |
Sommer | summer | estate |
beste/r | best | migliore |
grün | green | verde |
haben | (to) have | avere |
Finger | finger | dito |
Bett | bed | letto |
Haus* | house | casa |
Eis* | ice | ghiaccio |
Hallo | hello | ciao |
lachen | laugh | ridere |
Schiff | ship | nave |
singen, sang, gesungen | sing, sang, sung | canto, cantai, cantato |
gut | good | buono |
Fuchs | fox | volpe |
Mann | man | uomo |
Maus* | mouse | topo |
zwanzig | twenty | venti (numero) |
Buch | book | libro |
kalt | cold | freddo |
kühl | cool | fresco |
Fisch* | fish | pesce |
warm | warm | caldo |
trinken, trank, getrunken | drink, drank, drunk | bevo, bevvi, bevuto |
Wald | wood / forest | foresta |
wild | wild | selvaggio |
machen, machte, gemacht | make, made, made | faccio, feci, fatto |
gehen, ging, gegangen | go, went, gone | vado, andai, andato |
Brot | bread | pane |
Alcune parole hanno diverse consonanti e ciò è dovuto alla rotazione consonantica dell'alto tedesco. Per esempio in molte parole imparentate la consonante "b" intervocalica del tedesco è resa dalla "v" dell'inglese.
Tedesco: Liebe (amore) >> Inglese: love
Tedesco: geben (dare) >> Inglese: (to) give
Questo avviene inoltre con la sibilante "ff" che nell'inglese è resa con "p" e nella "ss" che in inglese è resa con "t"
Tedesco: Schiff (nave) >> Inglese: ship
Tedesco: lassen (lasciare) >> Inglese: let
Confrontando la lingua nederlandese (olandese) con quella tedesca e quella inglese si può notare in essa un "grado" intermedio. Poniamo tre semplici esempi per osservare lo scambio consonantico:
TEDESCO | NEDERLANDESE | INGLESE |
---|---|---|
vergessen (dimenticare) | vergeten | (to) forget |
geben (dare) | geven | (to) give |
helfen (aiutare) | helpen | (to) help |
gut (buono) | goed (pron. gut) | good |
Buch (libro) | boek (pron. buk) | book |
Anche nella grammatica si nota questa caratteristica: il nederlandese infatti conserva alcune declinazioni e coniugazioni caratteristiche del tedesco, ma in molti casi si utilizzano forme semplificate come in inglese. Conoscendo il tedesco, l'inglese e alcune semplici regole di pronuncia nederlandese, non è difficile comprendere questa lingua scritta.
Pur essendo una lingua germanica il tedesco ha alcune caratteristiche (come i casi e il genere neutro) che la rendono per alcuni versi paragonabile al latino.
[modifica] Alcuni esempi
- A dopo: Bis später
- A domani: Bis morgen
- Ciao: Hallo (Soprattutto in Baviera e in Austria: Servus)
- Buon mattino (dall'alba fino alle 10:00): Guten Morgen
- Buon giorno (dalle 10:00 fino a sera): Guten Tag
- Buona sera: Guten Abend
- Buona notte: Gute Nacht
- Buon viaggio: Gute Reise
- Grazie: Danke, Vielen Dank, Danke schön, (anche Tausend Dank, Danke vielmals)
- Ti ringrazio: Ich danke dir
- La ringrazio: Ich danke Ihnen
- Scusa, Scusi: Entschuldigung, Entschuldigen Sie
- Come ti chiami?: Wie heißt du?
- Come si chiama?: Wie heißen Sie?
- Come stai?: Wie geht's dir? Bene, e tu?: Gut, und dir?
- Come sta?: Wie geht es Ihnen? Bene, e Lei?: Gut, und Ihnen?
- Da dove vieni?: Woher kommst du? Vengo dall'Italia: Ich komme aus Italien
- Da dove viene?: Woher kommen Sie? Vengo dalla Svizzera: Ich komme aus der Schweiz
- Quanti anni hai?: Wie alt bist du?
- Quanti anni ha?: Wie alt sind Sie?
- Che ore sono?: Wie spät ist es? Sono le undici: Es ist elf Uhr
- Qual è la tua professione? Was bist du von Beruf? Sono un medico: Ich bin Arzt
- Qual è la sua professione? Was sind Sie von Beruf? Sono un farmacista: Ich bin Apotheker
- Parli italiano?: Sprichst du Italienisch? No, non parlo italiano: Nein, Ich spreche kein Italienisch
- Parla spagnolo?: Sprechen Sie Spanisch? No, non parlo spagnolo: Nein, ich spreche kein Spanisch
- Cosa fai oggi? Was machst du heute? Vado al cinema: Ich gehe ins Kino
- Sai giocare a tennis?: Kannst du Tennis spielen?
- Sai nuotare?: Kannst du schwimmen?
- Hai un cane?: Hast du einen Hund?
- Bevo volentieri caffè: Ich trinke gern Kaffee
- Domani devo lavorare: Morgen muss ich arbeiten
- Quest'estate vado in Italia: Diesen Sommer fahre ich nach Italien
- Lasciami in pace!: Lass mich in Ruhe/Frieden!
- Non ho voglia di andare a scuola: Ich habe keine Lust, in die Schule zu gehen
- Arrivederci: Auf Wiedersehen!
- Ti amo: Ich liebe dich
- Tedesco (lingua): Deutsch (abitante della Germania): Deutscher (maschio) Deutsche (femmina)
- Italiano (lingua): Italienisch; (abitante): Italiener (maschio), Italienerin (femmina)
- Per sempre:Für immer
[modifica] Voci correlate
- Alto tedesco antico
- Alto tedesco medio
- Dialetti della lingua tedesca
- Grammatica tedesca
- Lingua basso-tedesca
- Ortografia tedesca
- Riforma ortografica tedesca
- Cognomi tedeschi
[modifica] Collegamenti esterni
- Appunti di storia della lingua tedesca
- (EN) Breve storia della lingua tedesca
- Dizionario Tedesco <-> Italiano
- (DE) Dizionario Tedesco <-> Italiano
- (DE, IT) Sito del Goethe Institut di Milano
- Accurata grammatica tedesca curata dall'università Ca' Foscari di Venezia
- Vocabolario gratuito quattro parole in tedesco ogni giorno
- Dizionario tedesco-italiano
- (IT) Frasario turistico di tedesco di Wikivoyage
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