Riforma ortografica tedesca
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La riforma ortografica (in tedesco Rechtschreibreform), entrata in vigore a partire dal 1º agosto 1996, è il risultato del lavoro di un gruppo misto di ricercatori, comprendente rappresentanti di tutti i paesi di lingua tedesca, i quali, spinti dalla necessità di fissare delle regole che potessero dare omogeneità all'ortografia della lingua tedesca, hanno proposto una riforma che semplificasse le regole già esistenti senza introdurre modifiche radicali: sono state quindi ridotte le eccezioni e a chi scrive è stata data la libertà di scegliere la forma ortografica che preferisce. La riforma è stata oggetto di severe critiche.
[modifica] Storia della riforma
La prima conferenza durante la quale fu affrontato il problema dell'ortografia tedesca si tenne a Berlino nel 1875, ma le conclusioni raggiunte vennero respinte dai paesi che vi avevano preso parte. Dopo questo insuccesso si tennero molte altre conferenze, durante le quali furono presentate proposte di riforma, ma le più interessanti si tennero a Vienna nel 1986, nel 1990 e nel 1994: nel corso di quest'ultima conferenza fu proposta la riforma definitiva, suddivisa in sei punti:
- Corrispondenza tra suoni e lettere
- Maiuscole e minuscole
- Grafie separate e unite
- Uso dei trattini
- Punteggiatura
- Divisione sillabica di fine riga
È stato stabilito che nel periodo di tempo dalla data di entrata in vigore al 31 luglio 2005 fosse ancora accettata la vecchia variante ortografica, ma già dal 1996 la nuova normativa è materia di insegnamento nelle scuole.