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Romania - Wikipedia

Romania

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Romania
Romania - Bandiera
Romania - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Motto: la Romania non ha un motto ufficiale
(ma ogni istituzione principale ha il proprio motto)

Informazioni
Nome completo: Romania
Nome ufficiale: România
Lingua ufficiale: Romeno
Capitale: Bucarest  (1 931 838 ab. / 2007)
Politica
Governo: Repubblica parlamentare
Presidente: Traian Băsescu
Primo Ministro: Călin Popescu Tăriceanu
Indipendenza: 9 maggio 1877
Ingresso nell'ONU: 14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE: 1° gennaio 2007
Superficie
Totale: 237 500 km²  (78º)
 % delle acque: 3,0 %
Popolazione
Totale (2007): 21 537 563 ab.  (49º)
Densità: 90,68 ab./km²  
Geografia
Continente: Europa
Fuso orario: UTC +2/Ora legale +3
Economia
Valuta: Leu rumeno
PIL (PPA)  (2006): 219.096 milioni di $  (43º)
PIL procapite (PPA)  (2007): 10 661 $  (67º)
ISU  (2005): 0,813 (alto)  (60º)
Energia: 0,24  kW/ab.
Varie
TLD: .ro, .eu
Prefisso tel.: +40
Sigla autom.: RO
Inno nazionale: Deşteaptă-te, Române!
Festa nazionale: 1° dicembre

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La Romania (in rumeno România) è uno stato nel sud-est dell'Europa, nell'area dell'Europa balcanica detta Europa danubiana. Istituita nel 1859 e riconosciuta come stato indipendente nel 1877, la Romania confina a nord-est con l'Ucraina e la Repubblica di Moldavia, ad ovest con l'Ungheria e la Serbia e a sud con la Bulgaria. La Romania possiede anche 244 Km di litorale sul Mar Nero.

La Romania è entrata ufficialmente a far parte dell'Unione Europea il 1° gennaio 2007.

Indice

[modifica] Storia del nome e dell'identità nazionale

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Motivo: il paragrafo "Storia del nome e dell'identità nazionale" riporta alcune informazioni poco inerenti, non suffragate, contraddittorie ed al limite del POV. Inoltre la sezione perende in considerazione unicamente le teorie "tradizionali" rumene e non quelle della moderna balcanologia. .

Il nome Romania deriva da Român, derivazione dell'aggettivo latino Romanus, romano.[1] Rappresenta le origini culturali e linguistiche della nazione rumena, dalla colonizzazione romana dell'antica provincia romana della Dacia.[citazione necessaria] Il nome "Romania" viene usato ufficialmente per denominare le terre dell'attuale stato di Romania solo dal XIX secolo. Prima si parlava di Valacchia e Moldavia, per denominare i principati a popolazione romena. Mentre il nome Valacchi deriva dai termini "Vlah"-"Blah" utilizzati dalle popolazioni Germaniche e Slave nel Medioevo per denominare tutte le genti europee di lingua latina, i valacchi chiamavano se stessi "romeni/rumeni".[2] Il Motivo per cui i romeni si identificano attraverso la parola latina "romanus" (română român/rumân) comincia ad essere menzionato a partire dal XVI sec. da alcuni autori, tra i quali alcuni umanisti italiani che ebbero modo di viaggiare in Transilvania, Moldova e Valacchia. Il più antico documento scritto in lingua romena, è una lettera del 1521 (conosciuta sotto il nome di "La Lettera di Neacşu da Câmpulung-Scrisoarea lui Neacşu din Câmpulung") nella quale veniva annunciato al rappresentante locale di Braşov l'imminente attacco da parte dei Turchi. Lo stesso documento, risulta il più antico attestante la denominazione di "Ţara Românească-Nazione Romena".

Nel periodo tardo-antico, l'Impero Romano spesso era identificato dalla parola "Romania" in lingua latina. Molti storici affermano che lo stesso metro di paragone dovrebbe essere applicato anche all' Impero Bizantino medievale, proposta molto controversata nonostante i recenti dibattiti. La denominazione "Romania" veniva significativamente utilizzata anche per designare l'insieme di quei popoli europei che parlavano una lingua romanica

Sino al XIX sec. predominò nello spazio geografico che andava dal fiume Nistro al Tisa la denominazione "Rumânia" al posto di "România", così come l'endomino "rumâni-rumeni" per i suoi abitanti. Il termine "rumân" si formò alla fine del XVIII secolo, trasformandosi nell'etimologia moderna del popolo rumeno e della nazione nel caso delle principali lingue europee: Rumänen/Rumänien (tedesco), Roumains/Roumanie (francese), Rumeno/Romania (italiano), Rumuni/Rumunija (serbo).

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia della Romania.

I confini della Romania di oggi includono la maggior parte dell'antico territorio della Dacia.

L'Attuale territorio della Romania era già abitato nel II millennio a.C. da alcune tribù indo-europee conosciute sotto il nome di Traci. A partire dal VI secolo a.C., nella regione del Danubio sono segnalati i Geti mentre i Daci erano attestati in alcuni insediamenti in Transilvania. Durante l'epoca del primo re geto-dacico Burebista (82-44 a.C.), la primitiva estensione dello stato era la seguente: a nord i carpazi boschivi, a sud i monti Hameus (Balcani), a ovest la confluenza del fiume Morava con il medio Danubio, ed infine ad est con il fiume Bug.

Dopo la morte di Burebista, lo stato geto-dacico si disintegrò in quattro e, successivamente, in cinque formazioni politiche. Il nucleo principale si manteneva nella zona dei monti Şureanu, dove successivamente domineranno i re Cosmicus e Coryllus. L'unità dello stato divenne possibile all'epoca del re Decebalo (87-106 d.c.). Il nuovo regno aveva la sua capitale in Sarmizegetusa.Il regno di Decebalo aveva dimensioni minori rispetto a quello di Burebista, ma per contro era molto meglio organizzato a livello statale. La dominazione di Decebalo rappresenta il periodo di apogeo della civilizzazione geto-dacica, situato nel secondo periodo dell' età del ferro. A causa dell'aggravarsi della minaccia Romana (le legioni di Roma si erano spinte sino al basso Danubio), Decebalo intraprende due campagne militari contro i romani condotti dall'imperatore Traiano negli anni: 101-102 e nel 105-106 d.C. Come effetto di queste guerre, la Dacia viene conquistata e trasformata in provincia romana. Comincia così ufficialmente il processo di romanizzazione degli autoctoni geto-daci.

Dopo la fine dell'esperienza romana (271) iniziarono ad arrivare nelle terre dell'attuale Romania nuovi popoli e culture che hanno arricchito la compagine etnico-antropologica del paese danubiano.

Nuovi popoli di cultura iranica (Iasi), germanica (Eruli, Goti, Longobardi, più tardi Sassoni), turco-tartara (Unni, Avari, Proto-bulgari, Blachi, Tartari, Mongoli), ugrica (Magiari, Siculi), latina, ebraica, armena, greca, rom, ecc... giunsero in varie ondate a partire dal III secolo d.C.; pur senza fondersi, salvo in casi eccezionali, con la popolazione preesistente.

Nel Medioevo i Rumeni vivevano in tre principati distinti, la Valacchia (detta anche "Ugro-Valacchia"), la Moldavia e la Transilvania.

Nel Rinascimento i primi due stati, pur godendo di una limitata autonomia, appartenevano all'Impero ottomano, mentre la Transilvania, anch'essa nominalmente sottoposta alla Sublime Porta, rappresentava l'unica parte libera appartenendo al Regno d'Ungheria.

Nel 1867, la Transilvania insieme all'Ungheria ed ai possedimenti ungheresi, entrò a far parte dell'Impero austroungarico.

La Romania nacque quando il Principato di Moldavia e di Valacchia si unirono il 24 gennaio 1859 conferendo il principato unico a Alexandru loan Cuza (già principe di Moldavia), e diventarono indipendenti nel 1877. Il Paese si espanse dopo la Prima guerra mondiale, quando Transilvania, Bucovina e Bassarabia furono inglobate.

Regno di Romania, 1939
Regno di Romania, 1939

Parti della Romania vennero incorporate nell'Unione Sovietica nel 1940, soprattutto nell'attuale Stato moldavo e in parte nell'Ucraina. Dopo la Seconda guerra mondiale, la Romania divenne una nazione comunista nell'orbita dell'Unione Sovietica.

Nel 1948 venne abolita la monarchia e varata la costituzione della Repubblica Popolare Romena.

Negli anni sessanta i contrasti con l'Unione Sovietica, di natura principalmente economica, portarono ad una politica estera indipendente e, nel 1965, al varo della nuova Costituzione della Repubblica Socialista di Romania.

Nel 1965 iniziò il governo dittatoriale del presidente Nicolae Ceauşescu, che ebbe termine nel 1989 a seguito di una rivolta popolare. Da allora la Romania è un paese democratico, la cui costituzione si ispira ai modelli occidentali.

[modifica] Rapporti con l'Unione Europea

[modifica] Geografia

Mappa fisica della Romania
Mappa fisica della Romania

Gran parte della frontiera romena con la Serbia e la Bulgaria è formata dal Danubio. Il Danubio ha come affluente il fiume Prut che forma il confine con la Repubblica di Moldavia.

I monti Carpazi dominano gran parte della Romania soprattutto a Nord-Ovest disponendosi a ferro di cavallo, con cime alte fino a 2.500 m e raggiungendo i 2.544 m del monte Moldoveanu.

Le città principali sono Bucarest (Bucureşti), Iaşi, Braşov, Timişoara, Cluj-Napoca, Costanza (Constanţa), Craiova, Sibiu, Galaţi, Oradea, Bacău.

Accanto al Danubio, i fiumi più importanti della Romania sono:

[modifica] Città

Principali città per numero di abitanti[5]

[modifica] Politica

Per approfondire, vedi la voce Politica della Romania.

Il potere legislativo nello Stato romeno è esercitato dal Parlamento, che consiste in due camere, il Senat (Senato), che conta 143 membri e la Camera Deputaţilor (Camera dei Deputati), che ha 343 membri. I membri di entrambe le camere sono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni.

Il Presidente, il capo del potere esecutivo, è eletto a suffragio universale, ogni 5 anni (fino al 2004 - quattro anni). Il presidente nomina il Primo Ministro, che presiede il Consiglio dei ministri, nominato, quest'ultimo, dal primo ministro.

[modifica] Suddivisione Amministrativa

Per approfondire, vedi la voce Distretti della Romania.

La Romania è divisa in 41 distretti (judeţ, plurale judeţe) simili alle province italiane e la città di Bucharest -- la capitale.

Mappa amministrativa della Romania
Mappa amministrativa della Romania

I distretti sono (in ordine alfabetico):


[modifica] Regioni storiche della Romania

[modifica] Economia

Dopo il collasso del Blocco Sovietico nel 1989-91, la Romania è rimasta con una base industriale obsoleta ed un paniere di capacità industriali totalmente inadatto ai suoi bisogni.

Nel febbraio 1997, la Romania ha intrapreso un programma comprensivo di stabilizzazione macroeconomica e riforma strutturale, ma questa riforma fu successivamente un frustrante processo a singhiozzo. I programmi di ristrutturazione includevano la privatizzazione o liquidazione di grandi industrie ad alto consumo elettrico (combinat) e maggiori riforme nel settore dell'agricoltura e della finanza. Nel 1999 l'economia della Romania si è contratta per il terzo anno consecutivo di circa il 4,8%.

La Romania ha raggiunto in agosto 1997 un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di 547 milioni di dollari, ma il rilascio della seconda rata è stato procrastinato in ottobre a causa dei requisiti non raggiunti sul prestito per il settore privato e cambiamenti nelle spese budgetarie.

Bucarest ha evitato di dichiararsi insolvente per gli interessi di metà anno, ma ha dovuto usare le riserve per farlo, riserve che sono arrivate approssimativamente a 1,5 miliardi di dollari alla fine dell'anno 1999.

Le priorità del governo includevano: ottenere un rinnovo del prestito del FMI, concentrarsi sulla politica fiscale, accelerare la privatizzazione e ristrutturare le imprese senza profitto.

Dal 2002 vi sono stati anni di successo di crescita economica che è stata stimata essere del 4,5% per anno, tasso che è cresciuto a più del 5% nel 2005. Dal 2003 l'aumento dei salari supera il tasso di inflazione, che era di circa 1,2% per mese, ma che successivamente è decresciuta. Il salario netto medio mensile nel novembre 2005 era di 937 RON, cioè circa 320 Euro / .[citazione necessaria] Nel 2005 l'inflazione si è abbassata al 7.8% annuo ed era stimata in calo anche per il 2006. Sono però in forte aumento anche i prezzi immobiliari. Col calo dell'inflazione, è stata possibile una riforma monetaria che ha introdotto il nuovo Leu (RON) in luogo di 10.000 vecchi Lei, e che nel 2006 valeva circa 3.6 volte meno dell'Euro. Il peso del settore agricolo, che ancora di recente sfiorava il 40% del PIL complessivo, sta diminuendo in favore dei settori industriale e dei servizi, attualmente è sotto il 10%[6].

La Romania è stata invitata ad unirsi all'Unione europea nel dicembre 1999, data di inizio delle negoziazioni. È entrata nell'UE il 1° gennaio del 2007 insieme alla Bulgaria. Nel frattempo, il 29 marzo 2004, è entrata anche nella NATO.

La compagnia di bandiera è la Tarom; recentemente hanno aperto collegamenti con Bucharest e altri aeroporti (tra cui Timisoara e Cluj) diverse compagnie low-cost (fra cui le italiane WindJet e Myair, la romena Blue-Air, l'ungherese-polacca Wizz Air e la slovacca SkyEurope).

[modifica] Demografia

Crescita demografica dal 1961 al 2003
Crescita demografica dal 1961 al 2003

La lingua ufficiale è il rumeno, una lingua neolatina quindi appartenente alla famiglia delle lingue romanze, imparentata con altre lingue dello stesso gruppo parlate da oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo, principalmente in America ed in Europa. La Romania è l'unica nazione del blocco orientale dove una lingua neolatina è dominante (Grecia, Serbia e Bulgaria hanno delle piccole minoranze romanze).

Vi sono ancora delle notevoli minoranze ungheresi (6,6% secondo il censimento del 2002) e, in misura minore, Rom, turche (in Dobrugia) e tedesche. La minoranza magiara è maggioritaria in due dei distretti centrali del Paese (Harghita e Covasna, inoltre quasi il 50% nel Mures) e si esprime tramite un partito politico. Una parte della minoranza ungherese appartiene più precisamente all'etnia Szekely, di incerta origine, mentre nella Moldavia romena vi sono alcune decine di migliaia di ungheresi "arcaici" di etnia csangò.

Fino agli anni sessanta era piuttosto rilevante anche una minoranza tedesca presente soprattutto in Transilvania (Siebenburgen in tedesco, Erdely in ungherese, "Ardeal" in romeno) e nelle regioni occidentali, ma per la maggior parte, date le condizioni economico-sociali, è tornata dopo tanti secoli in Germania; oggi rappresenta qualche punto percentuale soprattutto nel Banato e nel distretto di Satu Mare (estremo nord-ovest). Per la precisione, i tedeschi della Transilvania, immigrati nel Medioevo, venivano denominati convenzionalmente "Sassoni", mentre quelli del Banato, immigrati prevalentemente nel XVIII secolo, "Svevi".

Tra i gruppi etnici presenti vanno annoverati i rom, una piccola minoranza polacca (circa diecimila persone) che vivono nella provincia di Suceava e un'altra piccola minoranza croata (anch'essa di circa diecimila persone) che vive intorno alla città di Krasova e nei pressi della frontiera con la Serbia nel Banato.

Altre minoranze, di modesta entità, sono quelle slovacche, ceche, ucraine, russe (lipoveni), armene, greche e altre ancora.

Le numerose minoranze etniche, oltre una ventina, sono per legge rappresentate in Parlamento ciascuna da un parlamentare. Tra queste esiste anche una piccola presenza italiana (stimata tra 3.000 e 9.000 persone) in particolare residente a Câmpulung, dove opera la "Comunità Italiana di Câmpulung Muscel", la più grande comunità italiana del Paese, che riunisce vari circoli regionali (piemontesi, friulani, bellunesi, veneti, emiliano-romagnoli, umbri, ecc.). Altri gruppi si trovano a Galaţi, Iaşi, Tulcea e Sântămăria-Orlea, oltre che a Bucarest. L'attuale parlamentare della minoranza italiana è espresso dalla comunità di Suceava (associazione ROASIT). Prima della guerra gli Italiani erano circa 60.000, poi perseguitati dai comunisti perchè ritenuti spie e traditori di un paese capitalista. Padre Clemente Gatti, rettore della chiesa italiana di Bucarest, fu martirizzato.[citazione necessaria]

[modifica] Religione

Per la maggior parte i rumeni appartengono alla Chiesa Ortodossa Romena, che fa parte della Chiesa Ortodossa. Il protestantesimo (in particolare il Calvinismo), il Cattolicesimo di Rito latino e quello di Rito bizantino sono praticati rispettivamente da popolazioni di origine tedesca della Transilvania, tra gli ungheresi e tra i csango (che sono cattolici di rito latino ed in gran parte vivono nella Moldavia romena).

In Dobrugia, la regione che si trova sulla costa del Mar Nero, vi è una piccola minoranza islamica, resto della colonizzazione ottomana.

La comunità ebraica, che era una delle più consistenti d'Europa (756.930 appartenenti nel 1930[citazione necessaria]), subì le persecuzioni della seconda guerra mondiale non solo per mano dei nazisti, ma soprattutto a causa della politica di Ion Antonescu (il numero degli ebrei romeni uccisi oscilla tra le 270.000 e le 380.000 unità[citazione necessaria]). Dei sopravvissuti, la stragrande maggioranza è emigrata in Israele dove gli ebrei di origine romena costituiscono ora una delle presenze più importanti.

[modifica] Cultura

  • Romeni
  • Arte della Romania
  • Musica della Romania
  • Danze romene
  • Letteratura della Romania
Festività ufficiali
Data Nome italiano Nome locale Commenti
31 dicembre/1° gennaio Capodanno/Primo dell'anno Revelion/Anul nou
aprile/maggio Pasqua Paşti La maggioranza dei romeni festeggia la Pasqua ortodossa. La festività dura 3 giorni.
1° maggio Festa del lavoro Ziua muncii Festa internazionale del lavoro
1° dicembre Festa nazionale
(Giorno dell'Unificazione)
Ziua Unirii Si festeggia l'unificazione della Transilvania con la Romania 1° dicembre, 1918
24 dicembre/25 Natale Crăciun I romeni festeggiano la vigilia il 24 ed il Natale il 25 dicembre.
Feste tradizionali
Data Nome Commenti
14 febbraio Dragobete Festa degli innamorati San Valentino
1° marzo Mărţişor Festa dell'arrivo della primavera
8 marzo Ziua femeii Festa delle donne
1° novembre Luminaţia Festa dei morti

[modifica] Cucina

La cucina romena è molto semplice, basata su piatti saporiti e facili da preparare, quasi tutti a base di carne, verdure o pesce.

Piatti tradizionali sono:

  • Musacá: specialità di carne di maiale trita e speziata con aglio e peperoncino
  • Passatura: pietanza a base di lardo verze e cipolle
  • Mititei o Mici: polpette di carne di forma cilindrica di carne di vacca (talvolta mescolata con maiale o pecora) condita con aglio e pepe nero (a volte peperoncino)e una spezia locale chiamata Cimbru. Sono cucinati sulla griglia e possono essere serviti con senape, o con altre salse locali.
  • Ciorbă: minestra o zuppa, preparata con ingredienti diversi, soprattutto verdure.
  • Sarmale: involtini di fogli di verza o di vite farciti con macinato di carne di maiale, riso, più altre verdure e sapori.
  • Cozonac: dolce tipico natalizio dalla forma parallelepipeda ripieno di canditi, noci e cacao.

[modifica] Note

  1. ^ Dizionario esplicativo della lingua romena, 1998; Nuovo dizionario esplicativo della lingua romena, 2002
  2. ^ Viaggiando in Transilvania, Moldavia e Valacchia, Francesco delle Vale scrive in 1532: “La lingua loro è poco diversa dalla nostra Italiana, si dimandano in lingua loro Romei perché dicono esser venuti anticamente da Roma ad habitar in quel paese, et se alcuno dimanda se sano parlare in la lingua valacca, dicono a questo in questo modo: Sti Rominest? Che vol dire: Sai tu Romano, per esser corota la lingua...„. Claudio Isopescu, Notizie intorno ai romeni nella letteratura geografica italiana del Cinquecento in Bulletin de la Section Historique, XVI, 1929, p. 1- 90): Pierre Lescalopier scrive in 1574:Tout ce pays la Wallachie et Moldavie et la plus part de la Transilvanie a esté peuplé des colonie romaines du temps de Traian l’empereur…Ceux du pays se disent vrais successeurs des Romains et nomment leur parler romanechte, c'est-à-dire romain … . (Voyage fait par moy, Pierre Lescalopier l’an 1574 de Venise a Constantinople, fol 48 in Paul Cernovodeanu, Studii si materiale de istorie medievala, IV, 1960, p. 444)
    Sui romeni nota Ferrante Capeci in 1575: “Anzi essi si chiamano romanesci, e vogliono molti che erano mandati qui quei che erano dannati a cavar metalli...”. (Maria Holban, Călători străini despre Ţările Române, vol. II, p. 158 – 161)
  3. ^ Decisione del Consiglio dell'Unione europea, del 25 aprile 2005, relativa all'ammissione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea((PDF) GU UE L 157 del 21.6.2005)
  4. ^ Trattato tra il Regno del Belgio, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica di Estonia, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l’Irlanda, la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, il Granducato del Lussemburgo, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca, la Re pubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica di Bulgaria e la Romania relativo all'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea ((PDF) GU UE L 157 del 21.6.2005)
  5. ^ (RO) Dati al 1 luglio 2007 forniti dall'Institutul National de Statistica. URL consultato il 29-05-2008.
  6. ^ Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report gennaio 2008

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

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