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Portogallo - Wikipedia

Portogallo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 38°42′N 9°11′W / 38.7, -9.183

Portogallo
Portogallo - Bandiera
Portogallo - Stemma
(dettagli)
Motto: {{{motto}}}

Informazioni
Nome completo: Repubblica Portoghese
Nome ufficiale: República Portuguesa
República Pertuès
Lingua ufficiale: portoghese, mirandese
Capitale: Lisbona  (564.657 ab. / 2001)
Politica
Governo: Repubblica
Presidente: Aníbal Cavaco Silva
Primo Ministro: José Sócrates Carvalho Pinto de Sousa
Indipendenza: 1143
Ingresso nell'ONU: 14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE: 1° gennaio 1986
Superficie
Totale: 92.391 km²  (109º)
 % delle acque: 0,5 %
Popolazione
Totale (2001): 10.356.117 ab.  (79º)
Densità: 112 ab./km²  
Geografia
Continente: Europa
Fuso orario: UTC +0
Economia
Valuta: Euro
PIL (PPA)  (2006): 242.807 milioni di $  (41º)
PIL procapite (PPA)  (2007): 23.464 $  (35º)
ISU  (2005): 0,897 (alto)  (29º)
Energia: 0,45  kW/ab.
Varie
TLD: .pt, .eu
Prefisso tel.: +351
Sigla autom.: P
Inno nazionale: A Portuguesa
Festa nazionale: 10 giugno

il mirandese è anche lingua ufficiale nel nord-est insieme al portoghese
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Il Portogallo è lo stato più occidentale d'Europa, dopo l'Islanda. Affacciato sull'Oceano Atlantico, con circa 830 chilometri di coste a sud e a ovest, confina solo con la Spagna (Galizia a nord, Castiglia e Leon, Estremadura e Andalusia a est). Il suo territorio, corrispondente all'antica provincia romana di Lusitania, occupa una fascia di territorio lunga circa 600 km e larga 150/200 km che dai rilievi della Meseta spagnola scende fino alla costa atlantica. Ha dei contenziosi con la Spagna per la cittadina di Olivenza e per le Isole Selvagge che si trovano tra Madera e le Canarie.

Favorito da questa particolare posizione nel corso dei secoli il piccolo regno del Portogallo riuscì ad acquisire una notevole esperienza marinara che gli permise di costruire un vasto dominio coloniale, con possedimenti in tutti i continenti, dissoltosi solo poco meno di trent'anni fa. Di esso rimangono i due arcipelaghi delle Azzorre e di Madeira, che fanno parte del territorio nazionale come regioni autonome. È membro dell'Unione Europea, della Nato, del Consiglio d'Europa, del OCSE e dell'Unione Europea Occidentale.

Indice

[modifica] Storia

Il nome del Portogallo, terra dei lusitani, deriva da Portus Cale. Il paese fu in seguito invaso dagli arabi; raggiunse l'unità nazionale nel XII secolo, con il suo primo re, Alfonso Henriques. L'unità nazionale, come per tanti altri paesi europei non fu un cammino facile, anzi vi furono tanti ed importanti avvenimenti storici.

[modifica] Il Portogallo nell'era delle grandi scoperte

Per approfondire, vedi le voci Storia del Portogallo e Il Portogallo nell'era delle grandi scoperte.

L'epopea delle scoperte e delle conquiste dei navigatori portoghesi avviene nel XV e XVI secolo. Fra le maggiori si può annoverare l'apertura della rotta per l'India fatta da Vasco da Gama(a cui è dedicata la torre di Belém) attraverso il superamento del Capo di Buona Speranza. La colonizzazione delle coste dell'Africa consentì ai portoghesi di creare dei porti nei quali le navi potevano fare scalo nel corso dei lunghi viaggi verso l'estremo oriente. Questo consentì l'avvio di un commercio di spezie con l'India e le nazioni più importanti affacciate sull'[Oceano indiano]

[modifica] Le ragioni delle esplorazioni

Come popolo più occidentale d'Europa, i Portoghesi furono i principali esploratori durante il Medioevo. Il grande sviluppo delle nazioni che si affacciavano sull'Oceano Atlantico, ricche di porti ed empori commerciali, diede al Portogallo l'occasione di sviluppare una grande marineria, con la quale i lusitani potevano aggirare le difficoltà che derivavano agli scambi via terra dall'interposizione dei regni di Castiglia e Aragona, spesso ostili. Il Portogallo commerciò così con l'Inghilterra, la Fiandra e le città della Lega Anseatica. L'intera storia del popolo lusitano trasse ispirazione dal desiderio di nuove conquiste da parte dei suoi regnanti, che ebbero buon gioco a espandere il proprio potere in una quantità di possedimenti d'oltremare mentre difendevano l'indipendenza della patria con le armi: le lunghe lotte per cacciare i mori con l'ausilio dei crociati stranieri e dei Cavalieri Templari conferirono, peraltro, un sapore di proselitismo religioso al desiderio di conquista. Per lunghi secoli, dunque, il Portogallo si fece promotore di una serie di conflitti contro le nazioni islamiche.

Ciononostante, l'economia portoghese beneficiò del commercio con alcuni stati islamici confinanti. Il fatto di essere pagati in valuta sia nelle città che nelle campagne creò un certo livello di benessere, aiutato anche dalla diversificazione dell'agricoltura (in particolare l'importazione di grano dal Marocco) e trasformando le vecchie colture di frumento in più remunerativi vigneti, uliveti e coltivazioni di barbabietola da zucchero (note quelle nell'Algarve).

Il primo impulso alle conquiste venne dalla dinastia di Aviz che andò al potere nel 1385 approfittando della decadenza della casa di Borgogna. Inoltre, i buoni rapporti con alcuni regni islamici diedero adito al trasferimento di molti matematici e scienziati arabi in Portogallo, venendo così a creare dei centri scientifici di grande importanza. Il governo portoghese sfruttò questa situazione per creare dei centri di ricerca che divennero una fucina di sviluppo delle tecnologie navali.

[modifica] Enrico il Navigatore

Enrico il Navigatore
Enrico il Navigatore

Fu il genio del principe Enrico il Navigatore, che coordinò ed utilizzò tutte queste risorse verso l'espansione. Egli pose a disposizione dei suoi capitani le grandi risorse finanziarie dei Cavalieri templari, di cui era il capo, e le più precise informazioni e carte nautiche di cui poté venire in possesso.
La concezione di una rotta oceanica verso l'India sembra sia emersa dopo la sua morte. Sulla terraferma egli sconfisse nuovamente i mori che tentavano di riconquistare Ceuta nel 1418, ma in una spedizione contro Tangeri, intrapresa da Edoardo del Portogallo nel 1436, i portoghesi vennero sconfitti e poterono scampare alla distruzione concedendo in ostaggio Fernando il Santo il giovane fratello del Re. Ferdinando, detto anche il Costante per la forza dimostrata nella sua prigionia, morì nel 1443 a Fes in Marocco rifiutando che si pagasse un riscatto per la sua liberazione.
Per mare, il principe Enrico continuò le sue esplorazioni dell'Africa e dell'Oceano Atlantico. Nel 1433 doppiò capo Bojador e nel 1434 il primo gruppo di schiavi venne portato a Lisbona ed il commercio degli schiavi divenne presto l'affare più importante del Portogallo. Il Senegal venne raggiunto nel 1445 assieme a Capo Verde mentre nel 1446, Alvaro Fernandes si spinse fino alla Sierra Leone. Questo fu probabilmente il punto più lontano raggiunto prima della morte di Enrico avvenuta nel 1460. Un altro vettore di scoperte fu la rotta verso ovest lungo la quale scoprirono il Mar dei Sargassi e probabilmente raggiunsero la Nuova Scozia prima del 1492.

[modifica] Il trattato di Tordesillas

Antica mappa del Brasile stampata dai portoghesi nel 1519.
Antica mappa del Brasile stampata dai portoghesi nel 1519.

Nel frattempo la colonizzazione progrediva nelle Azzorre ed a Madera, dove veniva prodotto zucchero e vino; ma soprattutto l'oro proveniente dalla Guinea stimolava l'energia commerciale dei portoghesi. Diventa subito chiaro che, a parte gli aspetti religiosi e scientifici, questi viaggi di scoperta erano molto vantaggiosi. Sotto il regno di Alfonso V, soprannominato l'africano, venne esplorato il golfo di Guinea e tre spedizioni (1458, 1461, 1471) vennero inviate in Marocco; nel 1471 Arzila e Tangeri vennero conquistate dai mori. Sotto il regno di Giovanni II fu costruita la fortezza di Elmina per la protezione dei commerci con la Guinea. Diogo Cão, o Can, scoperse il Congo nel 1482 e raggiunse Capo Croce nel 1486; Bartolomeo Diaz doppiò il Capo di Buona Speranza nel 1488, dando così prova che l'Oceano Indiano era raggiungibile via mare. Dopo il 1492 la scoperta delle Indie Occidentali da parte di Cristoforo Colombo rese necessaria una suddivisione delle sfere di influenza di Spagna e Portogallo. Questa si raggiunse attraverso il Trattato di Tordesillas, firmato il 7 giugno 1494, che modificava le delimitazioni autorizzate da Papa Alessandro VI con due bolle papali del 4 maggio 1493. Il trattato dava al Portogallo tutte le terre che potevano essere scoperte a est di una linea retta che collegava il Polo artico al Polo antartico ad una distanza di 370 leghe ad ovest di Capo Verde. La Spagna riceveva le terre scoperte ad ovest di questa linea: In ogni caso le difficoltà di misurazione erano notevoli e la linea di demarcazione non poté essere determinata ed il trattato fu soggetto a diverse interpretazioni. Su questo si basarono le rivendicazioni portoghesi sul Brasile e quelle spagnole sulle Molucche. Il trattato fu molto importante per i portoghesi come riconoscimento del prestigio da loro acquisito. Questo prestigio venne ingigantito quando fra il 1497 ed 1499 Vasco da Gama completò il viaggio in India.

La scoperta da parte di Colombo di quella che loro chiamavano India, è qualcosa di cui gli storici discutono sulle conseguenze apportate da questo evento. Da una teoria basata su una prova recentemente venuta alla luce, sembrerebbe che Cristoforo Colombo fosse in realtà portoghese e fosse una spia inviata in Spagna per indirizzare le ricerche spagnole verso destinazioni diverse da quelle che erano le mete del Portogallo. Comunque questa ipotesi è molto discussa. Azioni come quella indicata non sarebbero state comunque al di fuori della realtà poiché la competitività fra i due regni era molto accesa ed entrambi avevano i loro servizi segreti che erano in costante conflitto fra di loro per far passare delle informazioni fuorvianti e nascondere le rotte commerciali e di scoperta che interessavano ognuno dei due stati. Tutti questi sforzi di segretezza portarono alla prolificazione di documenti falsi e pertanto la documentazione di quel tempo rischia di essere fuorviante. In conseguenza di ciò alcuni storici credono che territori come il Brasile, alcuni stati africani ed il nord America possano in realtà essere stati scoperti prima delle date a noi note.

[modifica] Esplorazioni dell'Asia

Possedendo una popolazione di soli due milioni di abitanti, gli sforzi di colonizzazione di diversi paesi sparsi per tutto il mondo allora conosciuto, Africa, Brasile, India,Malaysia, Giappone, Cina, Indonesia ed anche Timor, costituì un grosso impegno per il mantenimento di guarnigioni a tutela dei traffici commerciali nonché della compattezza dell'impero coloniale. A causa della segretezza mantenuta durante questo periodo per nascondere la realtà delle cose, molti documenti portoghesi dell'epoca sono chiaramente falsi. In quest'ottica, la conquista del Brasile può essere avvenuta ben prima del 1480. Difatti molti storici sospettano che già al tempo del Trattato di Tordesillas, Giovanni II potesse già conoscere l'esistenza del Brasile e del nord America tanto da richiedere che gli venissero assegnati i territori a ovest della linea di demarcazione prevista dal trattato. Molti storici ritengono che la documentazione vera potesse essere contenuta negli archivi di Lisbona e sia andata persa fra le rovine ed il successivo incendio dovuto al terremoto del 1755. Portoghese fu uno dei primi europei a mettere piede sul suolo del Giappone nel 1543: Fernão Mendes Pinto vi giunse per caso a bordo di un giunco pirata cinese assieme a dei compagni, arenandosi a Tanegashima.

[modifica] Divisioni amministrative

Per approfondire, vedi la voce Divisioni amministrative del Portogallo.
Cartina dei Distretti portoghesi. Lisbona (1); Leiria (2); Santarém (3); Setúbal (4); Beja (5); Faro (6); Évora (7); Portalegre (8); Castelo Branco (9); Guarda (10); Coimbra (11); Aveiro (12); Viseu (13); Bragança (14); Vila Real (15); Oporto (16); Braga (17); Viana do Castelo (18).
Cartina dei Distretti portoghesi. Lisbona (1); Leiria (2); Santarém (3); Setúbal (4); Beja (5); Faro (6); Évora (7); Portalegre (8); Castelo Branco (9); Guarda (10); Coimbra (11); Aveiro (12); Viseu (13); Bragança (14); Vila Real (15); Oporto (16); Braga (17); Viana do Castelo (18).

Il Portogallo continentale è costituito da 18 distretti (distritos in portoghese).

  1. Lisbona (Lisboa in portoghese)
  2. Leiria
  3. Santarém
  4. Setúbal
  5. Beja
  6. Faro
  7. Évora
  8. Portalegre
  9. Castelo Branco
  10. Guarda
  11. Coimbra
  12. Aveiro
  13. Viseu
  14. Bragança
  15. Vila Real
  16. Oporto (Porto in portoghese)
  17. Braga
  18. Viana do Castelo

nota: La divisione territoriale in Portogallo è in evoluzione, a causa di una decentralizzazione pianificata. I distretti verranno aboliti.

Il Portogallo sarà diviso in due regioni autonome (regiões autónomas): le Azzorre (Açores) e Madeira, grandi aree metropolitane (grandes áreas metropolitanas), comunità urbane (comunidades urbanas) e comunità intermunicipali (comunidades intermunicipais). Le divisioni sono organizzate per livello di autonomia, dal più grande al più piccolo.

Ogni area metropolitana, comunità urbana e regione autonoma è ulteriormente divisa in municipi.

[modifica] Territorio conteso

Portogallo e Spagna si contendono il territorio di Olivenza (area totale di 750 km²).

Per questa ragione, i limiti tra i due paesi nella regione d'Olivenza non sono mai stati definiti mancando 100 marchi di frontiera.

Il Portogallo chiede l'adempimento del Trattato di Vienna, del 1815, nel quale la Spagna si è impegnata a restituire Olivenza al Portogallo, cosa che non è accaduto fino ad oggi (2007).

[modifica] Territorio

Per approfondire, vedi la voce Geografia del Portogallo.

Le coste del Portogallo si presentano a tratti rettilinee e sabbiose, a tratti alte e rocciose. Spesso si incontrano profonde rientranze interrotte da promontori rocciosi.

Il Portogallo è occupato per poco più della metà del suo territorio dalla pianura, per il 26% dalla collina e per il 21% dalla montagna. La massima altezza della regione continentale è rappresentata dai 1993 metri del Monte Malhão da Estrela con cui culmina la Serra da Estrela nella metà settentrionale del Paese, che è anche la più montuosa. Alla estremità meridionale vi sono due piccole catene montuose orientate in direzione ovest-est. Ampie pianure di origine alluvionale e marina separano le coste dalle colline e dalle montagne retrostanti.

Fortemente sismico, il Portogallo fu colpito più volte da terremoti (famoso il terremoto del 1755, che distrusse buona parte di Lisbona).

[modifica] Fiumi e laghi

A causa delle caratteristiche morfologiche del territorio, i fiumi totalmente portoghesi sono brevi e scorrono generalmente in direzione est-ovest. I più numerosi e ricchi d'acqua si trovano nel Portogallo settentrionale, dove hanno origine dai rilievi più elevati e, scavando profonde valli parallele, si dirigono verso l'oceano.

[modifica] Montagne

Serra da Estrela
Serra da Estrela

Nonostante che il Portogallo abbia un territorio piuttosto montuoso, soprattutto nella sua zona settentrionale, la vetta più alta del paese è il Monte Pico sulle isole Azzorre con i suoi 2.351 metri, mentre nella parte continentale la cima più alta è la Serra da Estrela (letteralmente Catena della Stella), alta 1.993 metri.

[modifica] Clima e ambiente

A nord, che è la parte più montuosa del Paese, il clima è decisamente atlantico, cioè con abbondanti precipitazioni e con l'influsso dell'oceano, attenuato dalla presenza di correnti fredde che lambiscono le coste. A sud di Lisbona e del Capo da Roca (la punta più occidentale) l'effetto della bassa latitudine prende il sopravvento e si accentua l'aridità, conseguenza di scarse piogge. Infine, in Algarve, l'estrema regione meridionale prospiciente l'Africa e protetta alle spalle da alcuni rilievi, il clima diventa subtropicale.

Le caratteristiche climatiche del Portogallo favorirebbero lo sviluppo di boschi di querce, di castagni e di faggi. Tuttavia la pianta più diffusa al giorno d'oggi è l'eucalipto, utilizzato per la produzione di carta. Nelle zone costiere crescono il pino marittimo e a volte la palma nana.

Nell'arcipelago delle Azzorre, formato da nove isole montuose di origine vulcanica, il clima è temperato e umido; la vegetazione spontanea è ridotta a brevi tratti di foresta. Questo clima, permette la vita a specie di vegetali diverse, ne è esempio il Parco di Terra Nostra.

Nel 1971 è stato istituito il primo parco nazionale, quello di Peneda-Gerés, al confine settentrionale, ampio 70.000 ettari, dove, oltre a una lussureggiante vegetazione arborea, è presente una ricca fauna selvatica (cervi, caprioli, aquile, cavalli, cinghiali, volpi, pernici, rettili). Oggi esistono una ventina di aree protette di vario tipo (riserve e parchi naturali, aree di interesse paesaggistico).

L'arcipelago di Madeira è chiamato il fiore dell'oceano. È di origine vulcanica ed il suo clima è sub-tropicale, con scarsissima escursione termica: mite e costante, che permette il turismo durante tutto l'arco dell'anno. Le uniche e piccole isole del Portogallo sono l'arcipelago delle Azzorre, le Berlengas e Madera.

[modifica] Popolazione

Il Portogallo ha una popolazione di 10.421.000 abitanti, con una densità media di 110 ab./km². Le zone più popolate sono quelle costiere settentrionali e centrali. La lingua ufficiale è il portoghese, che appartiene al gruppo delle lingue neolatine. Quasi tutti gli abitanti sono di religione cattolica. Il Portogallo, già terra di forte emigrazione, dapprima verso le Americhe, poi nell'Europa centrale, a partire dagli anni settanta ha conosciuto il fenomeno inverso: importanti nuclei di immigrati africani si sono trasferiti in Portogallo dalle ex-colonie (Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, Isole di Capo Verde, Isole di Sao Tomé e Principe) e oggi costituiscono il 7% circa della popolazione complessiva del paese.

Per approfondire, vedi la voce Chiesa cattolica portoghese.

[modifica] Le città principali

Lisbona, la capitale, è posta sulla riva destra del grande estuario del Tejo o Tago. È una bella e vivace città dal carattere mediterraneo nonostante sia situata sull'Atlantico. Ha grandi viali alberati colorati e quartieri che si inerpicano sulle colline circostanti, dove sorge una lussureggiante vegetazione quasi tropicale. Le due rive dell'estuario, che nel suo punto più stretto è largo quasi un chilometro, sono collegate da due ponti: un gigantesco ponte di ferro, chiamato XXV de Abril; e il lunghissimo (circa 18 km) Vasco da Gama. Il porto di Lisbona è il maggiore del paese e qui si trovano alcune delle principali industrie.

Avenida dos Aliados, Porto
Avenida dos Aliados, Porto

Porto, Oporto in Italiano,la capital de la regione "Norte", situata sull'Atlantico i il fiume Douro, nella parte settentrionale del paese, è una città ricca di opere d'arte medievali e rinascimentali. È attraversata dal fiume Douro ed è il principale porto d'imbarco dei vini portoghesi largamente esportati in tutto il mondo, il più famoso di tutti il Porto. Il suo centro storico, che comprende l'antico quartiere della Ribeira è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.

[modifica] Altre importanti citta:

Braga, Coimbra, Aveiro, Viseu, Setúbal, Evora, Faro, Guimaraes, Gaia, Funchal, Ponta Delgada, Maia, Almada, Amadora, Lamego, Guarda, Chaves, Tomar.

[modifica] Tradizioni e folclore

La mentalità e le tradizioni del popolo portoghese sono legate alle innumerevoli vicende storiche che lo hanno visto a contatto con tante culture diverse e lontane. Caratteristiche in alcune regioni costiere, sono le case in legno dei pescatori dipinte a strisce colorate o le case imbiancate a calce con tocchi di colori vivaci o decorazioni con piastrelle di maiolica.

Un altro tipo di costruzione che ancora sopravvive sono i mulini, che il Portogallo conserva in numero maggiore di ogni altra parte d'Europa. Sparsi un po' per tutto il paese esistono mulini a vento e mulini ad acqua, molti dei quali ancora in grado di funzionare.

Riguardo alle feste tradizionali, la più conosciuta è la corrida (in portoghese chiamata "tourada"). La versione portoghese si differenzia da quella spagnola per il fatto che il toro ha le corna spuntate e protette e non viene ucciso all'interno dell'arena, ma immobilizzato da una squadra di forcados a piedi.

Tra i canti il più popolare è il "fado": canto urbano accompagnato dalla chitarra classica e dalla chitarra portoghese che esprime sentimenti di profonda malinconia.

[modifica] Politica

Il Portogallo è una repubblica democratica parlamentare dal 1976. Il Presidente della Repubblica è direttamente eletto dal popolo ogni 5 anni. L'attuale Presidente è Aníbal Cavaco Silva. Egli nomina il Primo Ministro e, su proposta di questo, i Ministri. Il Primo Ministro è capo del governo e deve ottenere la fiducia da parte dell'Assemblea della Repubblica composta da 230 seggi rinnovati ogni 4 anni. Il paese è dominato principalmente da due partiti, il Partito Socialista e il Partito Social-Democratico. Partiti minori sono il Partito Comunista, il Partito Popolare e il Blocco di Sinistra.

[modifica] Governo

Attuale primo ministro è José Socrates del Partito Socialista

Ministro Nome Partito
Ministro degli Affari Esteri Luís Filipe Marques Amado Partito Socialista
Ministro dell’Ambiente, della Pianificazione del Territorio e dello Sviluppo Regionale Francisco Nunes Correia Partito Socialista
Ministro dell’Amministrazione Interna Rui Pereira Partito Socialista
Ministro dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Jaime Silva Partito Socialista
Ministro della Cultura José António Pinto Ribeiro Partito Socialista
Ministro della Difesa Nazionale Nuno Severiano Teixeira Partito Socialista
Ministro dell’Economia e dell’Innovazione Manuel Pinho Partito Socialista
Ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santos Partito Socialista
Ministro della Giustizia Alberto Bernardes Costa Partito Socialista
Ministro dell’Istruzione Maria de Lurdes Rodrigues Partito Socialista
Ministro dei Lavori Pubblici, dei Trasporti e delle Comunicazioni Mário Lino Soares Correia Partito Socialista
Ministro del Lavoro e della Solidarietà Sociale José Vieira da Silva Partito Socialista
Ministro della Salute Ana Jorge Partito Socialista
Ministro della Scienza, della Tecnologia e dell’Università José Mariano Rebelo Pires Gago Partito Socialista

[modifica] Economia

Organizzazioni internazionali
Membro ONU dal: 14 dicembre, 1955
Membro NATO dal: 1949
Membro UE dal: 1986

In Portogallo la crescita economica è stata superiore alla media UE, per gran parte del decennio 1990-2000, anche se il PIL pro capite rimane sotto il 75% di quello delle principali economie europee.

A partire dal 1984, la nazione ha iniziato la sua modernizzazione in un ambiente stabile, e si è unita alla Comunità Economica Europea nel 1986. I governi successivi hanno compiuto diverse riforme e privatizzato diverse aziende statali, liberalizzando settori chiave dell'economia, tra cui quello finanziario e quello delle telecomunicazioni. Il Portogallo ha sviluppato un'economia sempre più basata sui servizi, ed è stata nel 1999 una delle undici nazioni fondatrici dell'Euro, valuta che ha adottato il 1° gennaio 2002, assieme ad altri 12 membri UE.

Situata principalmente a Setúbal, Lisbona, Porto e Aveiro (gemellata con la città italiana di Forlì), l'industria moderna si è sviluppata significativamente: raffinerie, petrolchimica, cementifici, cantieri navali e industria automobilistica, industria elettrica ed elettronica, macchinari e cartiere.

Le risorse boschive coprono circa il 34% della nazione, principalmente pini (1.350.000 ha), querce da sughero (680.000 ha), lecci (534.000 ha), e eucalipti (243.000 ha). Il sughero è un prodotto importante, il Portogallo detiene la metà della produzione mondiale di sughero. Le principali risorse minerarie sono tungsteno, alluminio e uranio. Un'altra importante risorsa per il paese è la pesca, che ha dato vita lungo la costa a numerose industrie di lavorazione e conservazione del pesce. Si pescano soprattutto sardine, tonni, acciughe e merluzzi. Le sardine subiscono il processo di lavorazione maggiore perché vengono anche inscatolate ed esportate.

L'artigianato portoghese ha origini antiche: la ceramica è prodotta in tutto il paese ed è caratterizzata dal gusto per il disegno minuto che risente dell'influsso moresco a cui si sovrappone l'imitazione della porcellana cinese. Molto pregiati sono i cucchiai artistici, intagliati dai pastori e le trine lavorate dalle donne di Viana do Castelo e di Vila do Conde. Una produzione caratteristica è quella delle piastrelle di ceramica dette Azulejos, decorate con disegni blu e bianchi.

Un discreto contributo all'economia del paese è dato dal turismo: il sole e il mare del sud del paese e il fascino storico di un'antica nazione europea il cui destino fu brillante all'epoca delle grandi scoperte geografiche attira un considerevole flusso di visitatori (circa 3.000.000 all'anno), che introducono moneta forte.

[modifica] Sport

Lo sport nazionale del Portogallo è l'hockey su pista, praticato dalla maggior parte dei giovani dai 10 ai 18 anni. La Nazionale portoghese è infatti la più titolata al mondo: ha vinto ben 15 campionati mondiali maschili, 20 campionati europei maschili e 3 campionati europei femminili. Le squadre di club della Superliga portoghese di hockey su pista hanno vinto i più importanti trofei continentali (Coppa dei Campioni). Altro sport di grande seguito è sicuramente il calcio: nel recente passato, infatti, squadre di club come Benfica o Porto hanno conquistato la vetta dell'Europa e del mondo vincendo diverse edizioni della Champion's League e della Coppa Intercontinentale. Anche a livello di Nazionali, quella portoghese ha sempre ben figurato con discreti successi ai Mondiali di calcio Inghilterra 1966 piazzandosi 3° e agli ultimi campionati di Germania 2006 giungendo 4°. La delusione più grande è sicuramente il pur ottimo secondo posto all'Europeo 2004 giocatosi proprio in Portogallo, dove la Nazionale rosso-verde è stata battuta da una sorprendente Grecia, in una tiratissima finale, la quale curiosamente era la riedizione della sfida inaugurale.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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