Croazia
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Croazia | |||||||||
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Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Repubblica della Croazia | ||||||||
Nome ufficiale: | Republika Hrvatska | ||||||||
Lingua ufficiale: | Croato (nota) | ||||||||
Capitale: | Zagabria (879.145 ab. / 2001) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | repubblica parlamentare | ||||||||
Presidente: | Stjepan Mesić | ||||||||
Primo Ministro: | Ivo Sanader | ||||||||
Indipendenza: | Da Jugoslavia, 25 giugno 1991 | ||||||||
Ingresso nell'ONU: | 22 maggio 1992 | ||||||||
Superficie | |||||||||
Totale: | 56.542 km² (124º) | ||||||||
% delle acque: | ? % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2001): | 4.496.869 ab. (117º) | ||||||||
Densità: | 83 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Europa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +1 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Kuna croata | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 54.710 milioni di $ (73º) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2007): | 15.355 $ (54º) | ||||||||
ISU (2005): | 0,850 (alto) (47º) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .hr | ||||||||
Prefisso tel.: | +385 | ||||||||
Sigla autom.: | HR | ||||||||
Inno nazionale: | Lijepa naša domovino | ||||||||
Festa nazionale: | 25 giugno, Indipendenza | ||||||||
La Croazia è uno stato dell'Europa centrale con una popolazione di 4.494.749[1] abitanti (stima 2006), la sua capitale è Zagabria (Zagreb, 779.145[2] ab. - dato del 2001).
Confina a nord con la Slovenia, a nord-est con l'Ungheria, ad est con la Serbia, a sud con la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro, mentre a ovest è affacciata al mare Adriatico, e qui confina con Italia. La superficie territoriale è di 56.542[1] km² mentre la superficie delle acque territoriali è pari a 31.067[3] km².
La Repubblica della Croazia è una repubblica parlamentare. La lingua ufficiale è il croato. La Regione Istriana, comprendente la maggior parte dell'Istria, adotta ufficialmente il bilinguismo (italiano e croato), ma la sua attuazione varia a livello comunale.
La Croazia è candidata per l'ingresso nella NATO.
Indice |
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia della Croazia. |
Nel I secolo a.C. la regione abitata dagli Illiri fu occupata dai Romani (province di Pannonia e Illiria).
Nel medioevo sione prima degli ostrogoti, avari e bizantini, poi, nel VI-VII secolo, dei croati, una tribù slava originaria dell'odierna Ucraina. Nel X secolo si costituisce un regno autonomo il cui sovrano, Tomislav fu incoronato nel 925.
Nel 1102 viene ammessa al regno di Ungheria, il cui re era stato chiamato a governarla dal 1091.
In età moderna, precisamente nel 1603, la Croazia diventa parte dell'Impero Asburgico. Nell'età contemporanea, alla fine della prima guerra mondiale, con il Trattato di Versailles, entra a far parte del Regno di Iugoslavia. Nel 1941, nel corso della seconda guerra mondiale, va al potere il Partito nazionalista-fascista che proclama lo Stato indipendente della Croazia alleandosi con la Germania.
Al termine del conflitto nel 1945, il paese diventa membro della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, sotto la presidenza del generale Tito, che instaura un governo socialista spesso in disaccordo con l'Unione Sovietica, tanto da attirare le deboli simpatie dell'Occidente, in netto contrasto con la politica sovietica.
Il crollo dei regimi comunisti dell'Europa orientale provocò un indebolimento della Lega Comunista Jugoslava, nel partito vi furono disaccordi sulla linea di gestione della federazione fra le delegazioni croate e slovene che rivendicavano maggiore autonomia e quella serba, guidata da Milošević, i delegati croati e sloveni abbandonarono il XIV congresso del partito nel gennaio del 1990 e nel 1991 la Croazia si proclama stato indipendente. Segue un duro conflitto con Serbia e Bosnia, che si conclude con gli accordi di Dayton (1995). Oggi la Croazia è membro dell'ONU e del Consiglio d'Europa.
[modifica] Relazioni con l'Unione Europea
Il Paese è abbastanza vicino all'ingresso nell'Unione Europea. All'aprile 2008sono stati conclusi gli accordi di 18 dei 35 capitoli. Restano da affrontare le questioni giustizia, lotta alla corruzione, rimpatrio dei rifugiati e cooperazione con il Tribunale penale internazionale dell'Aia. Per la Croazia l'ingresso potrebbe avvenire entro il 2011.
Queste le tappe già percorse del processo di integrazione:
- 29 ottobre 2001: Firma l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione;
- 30 gennaio 2002: Inoltro presso il Segretariato Generale dell'Unione Europea degli strumenti di ratifica dell'Accordo di Stabilizzazione e di Associazione;
- 21 febbraio 2003: Presentazione della domanda di adesione;
- 1° febbraio 2005: Entrata in vigore dell'Accordo di Stabilizzazione e di Associazione;
- 3 ottobre 2005: Apertura dei negoziati di adesione.
[modifica] Geografia
Per approfondire, vedi la voce Geografia della Croazia. |
La Croazia è collocata tra l'Europa centrale, meridionale e orientale, si affaccia sul Mare Adriatico e il suo territorio comprende parte delle Alpi Dinariche e l'estremo occidentale del bassopiano Pannonico.
[modifica] Morfologia
Da un punto di vista morfologico il paese può essere distinto in tre zone con caratteristiche climatiche, geografiche e culturali diverse.
- Il bassopiano pannonico
Nella parte orientale del paese si trova un'estesa pianura interrotta solo da alcune formazioni collinari, l'area fa parte del bacino dei fiumi Drava e Sava, affluenti del Danubio. In questa zona dal clima continentale, si distinguono la Croazia settentrionale e la Slavonia:
- la Croazia settentrionale comprende l'area tra il fiume Kupa e il confine con l'Ungheria, le pianure lungo il fiumi Sava e Kupa, le aree intorno alle città di Zagabria, Karlovac e Sisak che demograficamente ed economicamente rappresentano il centro della Croazia, l'area montuosa dello Zagorje e la regione di Međimurje nella parte nord-orientale del paese fra i fiumi Drava e Mur.
- la Slavonia comprende l'estremità orientale del paese costituita in prevalenza da pianure del bassopiano pannonico situate lungo i fiumi Sava (Posavina) e Drava (Podravina) fino al Danubio.
- la zona montuosa delle Alpi Dinariche
La zona montuosa è situata nella parte centrale del paese ed è caratterizzata da rilievi medio elevati che costituiscono lo spartiacque fra il bacino del Danubio e l'Adriatico. Il clima è alpino. Fanno parte di quest'area la regione di Gorski kotar tra Rijeka e Karlovac, le valli di Lika e Krbava tra la catena costiera delle Alpi Bebie e il confine con la Bosnia e una parte dell'entroterra dalmata (Dalmatinska Zagora, e montagne di Biokovo).
- La costa adriatica
La zona costiera è caratterizzata da clima mediterraneo. L'ampiezza della fascia costiera è molto variabile, da pochi chilometri in corrispondenza dei rilievi del Velebit e di Biokovo) in altre zone si allarga notevolmente nell'entroterra. Da nord a sud si possono individuare le seguenti regioni storiche:
- L'Istria, la penisola nella parte settentrionale del paese
- La regione del Litorale Croato (Hrvatsko Primorje) corrispondente all'area intorno a Fiume e Segna con le isole del golfo del Quarnero
- La Dalmazia con la sua costa frastagliata e che si estende verso sud da Zara comprendendo le numerose isole antistanti la costa e città storiche come Ragusa (Dubrovnik) e Spalato.
I monti principali sono il monte Dinara (1.831 m s.l.m.) e il monte Vaganski Vrh (Monte Drago, nella catena delle Bebie) con un'altitudine di 1.758 m s.l.m.
La Croazia possiede ben 1.185 isole, di cui solo 50 abitate[3].
[modifica] Idrografia
La gran parte dei fiumi della Croazia appartiene al bacino del Mar Nero (Danubio, Sava, Drava, Kupa e Una), un ridotto numero di fiumi sfocia nel Mare Adriatico (Zermagna, Cherca, Čikola, Cetina e Narenta). I fiumi nella parte settentrionale del paese hanno problemi di inquinamento, soprattutto la Sava nel tratto compreso tra Zagabria e Sisak.
I fiumi più lunghi sono Sava (562 km) e Drava (505 km) che delimitano parte del confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina e Ungheria. Entrambi sfociano nel Danubio di cui la Sava è l'affluente principale, in ordine di apporto idrico mentre la Drava è il quarto. Il Danubio delimita il confine tra la Croazia e la provincia serba della Vojvodina. Il tratto croato del Danubio è lungo 188 km.
L'alto corso del fiume Kupa (269 km) forma il confine naturale fra Croazia e Slovenia, sfocia nella Sava a Sisak. Altri fiumi sono il Korana, Krapina, Lonja, Mur e Vuka.
I fiumi provenienti dalle Alpi Dinariche e che sfociano nell'Adriatico hanno un corso breve, fatta eccezione per il fiume Narenta.
[modifica] Clima
Si distinguono tre aree climatiche:
- pianure interne, con clima semi-continentale caratterizzato da estati secche e piuttosto calde (medie di luglio attorno ai +22/+23°C), inverni freddi (0/+1°C di media in gennaio), con cieli spesso coperti e nebulosità diffusa e frequente, nevicate non infrequenti ma raramente intense, persistenza del manto nevoso al suolo abbastanza prolungata, specie nelle zone nord-orientali;
- regioni montuose, queste zone hanno clima di tipo alpino, con estati moderatamente calde, ma condizionate dall'altitudine e con frequenti temporali, soprattutto pomeridiani, inverni rigidi (con medie invernali inferiori a 0°C), le nevicate risultano frequenti e sono spesso copiose sui rilievi a quote medio-alte (dove la neve può cadere abbondante anche in primavera), le precipitazioni annue, in queste regioni montuose, sono, in genere, da moderate ad abbondanti, con picchi soprattutto autunnali e tardo primaverili;
- regioni costiere: con clima temperato caldo di tipo submediterraneo a Nord e meso-mediterraneo a Sud, contraddistinte da estati piuttosto calde (medie giornaliere di luglio +23/+25°C) ed inverni complessivamente miti (medie giornaliere di gennaio che si portano dai +5°C ai +7°C circa, procedendo da Nord verso Sud), le precipitazioni in genere sono abbondanti in tutte le stagioni tranne che in estate, un picco precipitativo più marcato si ha tra ottobre e novembre, le nevicate sono decisamente sporadiche e la neve solo eccezionalmente permane al suolo per più di 1 o 2 giorni.
[modifica] Popolazione
Al censimento del 2001 la Croazia aveva una popolazione pari a 4.437.460 abitanti (la popolazione stimata a giugno 2006 è pari a 4.494.749[1] abitanti). Della popolazione censita 4.399.364 (99,14 %) persone avevano la cittadinanza croata, 44.340 (1,00 %) delle quali avevano doppia cittadinanza. 17.902 persone (0,40 %) erano di cittadinanza straniera, gli apolidi erano 9.811 (0,22 %) mentre di 10.383 abitanti (0,23 %) non è stata accertata la nazionalità.
L'emigrazione croata è stata consistente, i croati residenti all'estero sono oltre due milioni, la comunità più numerosa è quella insediatasi negli Stati Uniti (Hrvatska bratska zajednica). Nel parlamento croato vi sono alcuni deputati rappresentanti delle comunità croate all'estero (e dei Croati autoctoni di Bosnia Erzegovina).
[modifica] Demografia
La Croazia ha una popolazione stimata di 4.494.749 (luglio 2006) abitanti [1].
- Fonte dei dati: [1]
- Struttura per età
- 0-14 anni: 16,2% (maschi 373.638/femmine 354.261)
- 15-64 anni: 67% (maschi 1.497.958/femmine 1.515.314)
- oltre i 65 anni: 16.8% (maschi 288.480/femmine 465.098)
- Tasso di crescita della popolazione
- -0,03%
- Natalità
- 9,61 nati/1.000 abitanti
- Mortalità
- 11,48 morti/1.000 abitanti
- Tasso di migrazione netta
- 1,58 immigranti/1.000 abitanti
- Mortalità infantile
- totale: 6,72 morti/1.000 nati vivi
- maschi: 6,7 morti/1.000 nati vivi
- femmine: 6,74 morti/1.000 nati vivi
- Aspettativa di vita
- totale: 74,68 anni
- maschi: 71,03 anni
- femmine: 78,53 anni
- 1,4 nati/donna
[modifica] Etnie
I Croati (in lingua croata Hrvati) appartengono alla famiglia dei popoli slavi. Esistono indizi che fanno credere che siano di origini persiane (odierno Iran). Dopo aver popolato l'area dell'attuale Ucraina, i Croati sono giunti nell'odierna Croazia attorno al VII secolo d.C.. Comunità croate autoctone vivono anche in Bosnia ed Erzegovina, Ungheria, Slovenia, Serbia (Vojvodina), Montenegro (Bocche di Cattaro), inoltre si trovano insediamenti storici croati in Austria (Burgenland) e in Italia (i croati del Molise).
Il paese è abitato in prevalenza da croati (89,63%) di religione cattolica. Fra le minoranze vi sono serbi (4,54%) di religione ortodossa, bosgnacchi (i cittadini bosniaci di fede musulmana) (0,5%), ungheresi (0.4%) e circa 35.000 italiani (ovvero lo 0,8%) sparsi tra Istria, Fiume, Dalmazia (Zara, Spalato), Slavonia (Požega) e Moslavina (Sisak), quello che è rimasto di una presenza italiana che prima dell'inizio della seconda guerra mondiale ammontava - nelle terre attualmente croate - a circa 300.000 persone.
La popolazione serba, insediatasi nell'area nel XVI secolo, in passato era composta perlopiù da funzionari dell'Impero Austroungarico e costituiva una sorta di casta militare scarsamente integrata con il resto della popolazione. Con l'andare dei secoli la situazione cambiò e l'etnia serba si integrò con la popolazione Croata. Alla fine della Prima Guerra Mondiale si costituì il Regno dei Serbi dei Croati e dei Sloveni e le etnie convissero fra mille tensioni, compreso l'omicidio di tre deputati croati in Parlamento nel 1928, il che causò l'abbandono permanente dell'aula da parte di tutti i deputati croati. La degenerazione nei rapporti culminò nelle stragi dei serbi durante la seconda guerra mondiale, quando lo stato indipendente della Croazia - capeggiato dal dittatore ustascia Ante Pavelic - perseguitò l'etnia serba. All'inizio delle guerre etniche degli anni novanta dopo l'aggressione Serba e Montenegrina alla Croazia, la popolazione serba era concentrata nelle zone della Krajina e della Slavonia, e costituiva il 12% della popolazione complessiva della Croazia. I serbi della Krajina si autoproclamarono indipendenti dalla Croazia, affermando di voler esercitare gli stessi diritti all'autodeterminazione che avevano portato la Croazia a dichiarare la propria indipendenza. Dopo la riconquista della Krajina (Operazione Tempesta) circa 400.000 serbi fuggirono, incalzati dalle truppe croate e terrorizzati dalle storie - alle volte gonfiate propagandisticamente - delle stragi perpetrate dall'esercito croato. Negli ultimi anni il governo croato - sollecitato dall'Unione Europea - ha attuato alcune azioni volte al rientro dei serbi fuggiti dalla Croazia. Una parte della popolazione serba è rientrata.[4][5], ma la percentuale dei serbi in Croazia risulta ancor oggi diminuita di quasi due terzi.
In Bosnia-Erzegovina vivono circa 700.000 croati, che sono una delle tre comunità etniche principali e costituenti.
Composizione della popolazione per nazionalità dichiarata - Censimento 2001:
1. | Croati | 3.977.171 | (89,63%) | 7. | Sloveni | 13.173 | (0,30%) | |
2. | Serbi | 201.631 | (4,54%) | 8. | Cechi | 10.510 | (0,24%) | |
3. | Bosniaci | 20.755 | (0,49%) | 9. | Rom | 9.463 | (0,21%) | |
4. | Italiani | 19.636 | (0,44%) | 10. | Montenegrini | 4.926 | (0,11%) | |
5. | Ungheresi | 16.595 | (0,37%) | 11. | Slovacchi | 4.712 | (0,11%) | |
6. | Albanesi | 15.082 | (0,34%) | 12. | Macedoni | 4.270 | (0,10%) |
Fonte: http://www.dzs.hr
[modifica] Gli italiani in Croazia e le altre popolazioni romanzofone
In Croazia vivono circa 35.000 Italiani (il dato è stimato: al censimento del 2001 furono in 20.521 a dichiararsi di madrelingua italiana[1]), che danno vita a 51 Comunità Nazionali Italiane locali e sono organizzati nell'Unione degli Italiani. Sono insediati principalmente nell'area dell'Istria, di Fiume, delle isole del Quarnero e della Dalmazia. Solo in parte dell'Istria, a Fiume e nell'arcipelago dei Lussini sono riconosciuti da alcuni statuti comunali come popolazione autoctona, mentre nel resto del Quarnaro e in Dalmazia non viene riconosciuto loro nessuno status particolare. In tale gruppo etnico italiano sono inserite sia le popolazioni autoctone venetofone (Istria nord-occidentale e Dalmazia) che quelle istriotofone della costa istriana sud-occidentale. Nel corso del XIX secolo un numero considerevole di artigiani italiani si trasferirono a vivere a Zagabria e in Slavonia (Požega) dove tutt'ora abitano molti loro discendenti. Sempre in Istria (Valdarsa e Seiane) è presente la piccola comunità etnica degli Istroromeni o Cicci, popolazione originaria della Romania la cui lingua, di ceppo latino ed affine al Romeno, risulta quasi estinta in favore del croato. Altro gruppo etnico originariamente di lingua romanza è quello dei Morlacchi, popolazione affine a quella Istroromena rappresentata oggi solo da alcune sparute comunità, e la cui lingua è praticamente estinta.
[modifica] Religione
La religione predominante è la cristiano-cattolica (87,8%), seguita da quella cristiano-ortodossa (4,4%) e dall'islamismo sunnita (1,3%).
Il santo patrono dei Croati è San Cristobaldo Re.
[modifica] Lingue
La lingua ufficiale è il croato, una lingua slava del gruppo meridionale che utilizza l'alfabeto latino. Le altre lingue (serbo, ungherese e italiano) sono parlate come prima lingua da meno del 5% della popolazione.
Nella regione istriana l'italiano è lingua ufficiale, anche se il livello di tutela della minoranza nazionale italiana è assai diverso da zona a zona.
[modifica] Ordinamento dello stato
[modifica] Suddivisione amministrativa
Per approfondire, vedi la voce Regioni della Repubblica di Croazia. |
La Croazia è divisa in 20 contee (županije), mentre la capitale Zagabria costituisce una propria entità.
Nr. | Regione | Nome in croato | Capoluogo |
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1 | Regione di Zagabria | Zagrebačka županija | Zagabria |
2 | Regione di Krapina e dello Zagorje | Krapinsko-zagorska županija | Krapina |
3 | Regione di Sisak e della Moslavina | Sisačko-moslavačka županija | Sisak |
4 | Regione di Karlovac | Karlovačka županija | Karlovac |
5 | Regione di Varasdino | Varaždinska županija | Varaždin |
6 | Regione di Koprivnica e Križevci | Koprivničko-križevačka županija | Koprivnica |
7 | Regione di Bjelovar e della Bilogora | Bjelovarsko-bilogorska županija | Bjelovar |
8 | Regione litoraneo-montana | Primorsko-goranska županija | Fiume (Rijeka) |
9 | Regione della Lika e di Segna | Ličko-senjska županija | Gospić |
10 | Regione di Virovitica e della Podravina | Virovitičko-podravska županija | Virovitica |
11 | Regione di Požega e della Slavonia | Požeško-slavonska županija | Požega |
12 | Regione di Brod e della Posavina | Brodsko-posavska županija | Slavonski Brod |
13 | Regione zaratina | Zadarska županija | Zara (Zadar) |
14 | Regione di Osijek e della Baranja | Osječko-baranjska županija | Osijek |
15 | Regione di Sebenico e Tenin | Šibensko-kninska županija | Sebenico (Šibenik) |
16 | Regione di Vukovar e della Sirmia | Vukovarsko-srijemska županija | Vukovar |
17 | Regione spalatino-dalmata | Splitsko-dalmatinska županija | Spalato (Split) |
18 | Regione istriana | Istarska županija | Pisino (Pazin) |
19 | Regione raguseo-narentana | Dubrovačko-neretvanska županija | Ragusa (Dubrovnik) |
20 | Regione del Međimurje | Međimurska županija | Čakovec |
21 | Città di Zagabria | Grad Zagreb |
[modifica] Città principali
Articolo principale: Elenco di città della Croazia La Croazia conta ufficialmente 127 città (grad) e 424 municipalità (općina). Le città principali sono:
- Zagabria (Zagreb) 879.145 abitanti
- Spalato (Split) 205.694 ab.
- Fiume (Rijeka) 154.043 ab.
- Osijek 114.616 ab.
- Zara (Zadar) 82.718 ab.
- Slavonski Brod 74.612 ab.
- Velika Gorica 65.517 ab.
- Karlovac 60.395 ab.
- Pola (Pula) 59.594 ab.
- Sisak 55.236 ab.
- Sebenico (Šibenik) 53.553 ab.
- Varasdino (Varaždin) 52.075 ab.
- Ragusa (Dubrovnik) 48.770 ab., la cui famosa città vecchia è stata restaurata dopo la guerra contro i serbi e montenegrini del 1991-95.
- Bjelovar 41.869 ab.
- Vinkovci 40.912 ab.
- Castelli (Kaštela) 38.103 ab.
- Samobor 36.206 ab.
- Vukovar 33.670 ab.
- Čakovec 30.455 ab.
- Đakovo 30.092 ab.
[modifica] Istituzioni
Per approfondire, vedi le voci Presidenti della Croazia e Primi Ministri della Croazia. |
La Costituzione croata del 22 dicembre 1990 ha subito, nel tempo, numerose modifiche le ultime delle quali (fine 2000 - inizio 2001) hanno apportato modifiche consistenti trasformando il precedente governo "semipresidenziale" in uno parlamentare. Le modifiche hanno riguardato la suddivisione dei compiti tra gli organi istituzionali allo scopo di trasferire al governo e al parlamento le competenze in precedenza assegnate al presidente.
In questo modo è stata ridotta la concentrazione di poteri prevista dalla precedente versione della carta costituzionale, costruita su misura dell'ex-presidente Franjo Tuđman.
Il presidente della repubblica (Predsjednik Republike), eletto a suffragio diretto ogni 5 anni, mantiene ampi poteri sulla formazione del governo, propone infatti il Primo Ministro, nominato comunque col consenso del parlamento. Il presidente è inoltre comandante in capo delle Forze Armate della Repubblica di Croazia e dei servizi segreti. Dal 18 febbraio 2000 il presidente è Stjepan Mesić, il 16 gennaio 2005 è iniziato il suo secondo mandato.
Il parlamento croato (Hrvatski Sabor) è un organismo legislativo unicamerale con al massimo 160 rappresentanti, eletti dal popolo per periodi di quattro anni. Il Sabor si riunisce per due periodi annuali--dal 15 gennaio al 15 luglio, e dal 15 settembre al 15 dicembre[citazione necessaria].
Il governo (Vlada) ha il suo capo nella persona del primo ministro, il quale ha quattro vice primi ministri e 14 ministeri, con mansioni relative a particolari settori o attività. Il ramo operativo del governo si occupa di proporre le leggi e del bilancio, del potere esecutivo, nonché della politica interna ed estera del Paese.
La Croazia ha un sistema giuridico consistente in: Corte Suprema, tribunali delle varie contee, e tribunali di città. La Corte Costituzionale si occupa di questioni relative alla Costituzione.
Il 13 gennaio 1992, il Vaticano fu il primo a riconoscere la Repubblica croata, seguito due giorni dopo dalla Germania.
[modifica] Governo
Ministro | Nome | Partito |
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Ministro degli Affari Esteri e dell'Integrazione Europea | Gordan Jandroković | Unione Democratica |
Ministro dell’Agricoltura e della Pesca | Božidar Pankretić | Partito Popolare |
Ministro della Cultura | Božo Biškupić | Unione Democratica |
Ministro della Difesa | Branko Vukelić | Unione Democratica |
Ministro dell’Economia, del Lavoro e dell’Attività Imprenditoriale | Damir Polančec | Indipendente |
Ministro delle Finanze | Ivan Šuker | Unione Democratica |
Ministro della Giustizia | Ana Lovrin | Democratici Liberali |
Ministro dell’Interno | Berislav Rončević | Unione Democratica |
Ministro della Marina, dei Trasporti e delle Infrastrutture | Božidar Kalmeta | Unione Democratica |
Ministro della Protezione Ambientale, della Progettazione e della Casa | Marina Matulović Dropulić | Indipendente |
Ministro della Salute e del Servizio Sociale | Darko Milinović | Partito Serbo Democratico Indipedente |
Ministro della Scienza, dell’Istruzione e dello Sport | Dragan Primorac | Indipendente |
Ministro dello Sviluppo Regionale, delle Foreste e dell’Acqua | Petar Čobanković | Indipendente |
Ministro del Turismo | Damir Bajs | Partito Popolare |
[modifica] Economia
L'economia croata si basa prevalentemente sul terziario e sull'industria leggera. Il turismo riveste un'importanza crescente negli anni. Il PIL pro-capite del 2007 era di 15.355 dollari americani.
L'organizzazione economica croata è attualmente post-comunista. Alla fine degli anni ottanta, all'inizio del processo di transizione verso il capitalismo, il sistema versava in buone condizioni, poi seriamente peggiorate a causa della de-industrializzazione e dei danni della guerra. A peggiorare lo stato delle cose contribuirono una forte disoccupazione e l'insufficienza delle riforme economiche. In particolare, preoccupanti erano la stasi del sistema giudiziario e l'inefficienza della pubblica amministrazione (soprattutto in materia di proprietà privata della terra).
Negli ultimi anni il paese ha conosciuto una forte crescita economica e si è preparato all'ingresso nell'Unione Europea, la quale rappresenta il suo principale partner commerciale.
Nel febbraio 2005, la Croazia ha sottoscritto il Patto di Stabilità, Crescita e Sviluppo dell'UE e ha fatto sostanziali passi in avanti verso la completa adesione. Le autorità di Zagabria prevedono una forte crescita economica nei prossimi anni, considerando che attualmente il paese soffre a causa del deficit della bilancia commerciale e del debito pubblico. Alcune grandi compagnie commerciali hanno già beneficiato della liberalizzazione del mercato croato, mentre si attende una forte espansione della produzione grazie ad un incremento degli investimenti.
[modifica] Aziende degne di menzione
[modifica] Trasporti
Uno dei settori che ha visto maggiore sviluppo a partire dall'indipendenza è indubbiamente quello dei trasporti, in particolare la costruzione di autostrade e superstrade.
Oltre all'indubbia importanza che per un'economia basata sul turismo riveste la disponibilità di una efficiente rete di comunicazione, a spingere in questa direzione hanno contribuito potentemente anche fattori storico-nazionalistici. L'interruzione, negli anni settanta della costruzione dell'autostrada Zagabria-Spalato, ritenuta dal governo centrale jugoslavo troppo "nazionalistica", a favore del collegamento diretto con Belgrado, aveva lasciato infatti in Croazia forte risentimento. Questo ha fatto sì che nel 2001 venisse lanciato un ambizioso piano di costruzioni autostradali, che vedeva proprio nel completamento del collegamento tra le due città entro il 2005 il suo punto fondamentale. I lavori di costruzione godettero di un costante appoggio popolare, culminato in manifestazioni di giubilo al completamento 26, giugno 2005 dei lavori nei termini previsti [2]. Al termine del 2007 risultano in operatività oltre 1000 km di autostrade (dai poco più di 30 iniziali) che raggiungono i quattro angoli del paese, tutti completati nei termini previsti o con ritardi minimi, ed è in programma di raggiungere entro il duemiladieci i 1500 km complessivi[3]. A questo si aggiunga poi che i lavori sono stati giudicati da osservatori internazionali di eccellente fattura e modernità, portando anche a riconoscimenti prestigiosi[4].
Analoghi investimenti sono in corso in altri settori del comparto, in particolare in quello delle ferrovie, attualmente il più arretrato ed il più danneggiato dalla dissoluzione dello stato jugoslavo.
[modifica] Ambiente
La superficie complessiva delle aree protette del paese è pari a 532.063,35 [6]ettari, pari al 6,07% dell'intera superficie e al 9,40% della superficie di terraferma. I parchi nazionali sono otto mentre i i parchi naturali sono dieci, vi sono inoltre numerosissime altre aree protette[7], i parchi nazionali sono:
- Parco nazionale dei laghi di Plitvice che comprende i Laghi di Plitvice (inclusi nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO)
- Parco nazionale Paklenica]] [[Paklenica, un cañon nel massiccio centrale del Velebit
- Parco nazionale di Brioni che comprende l'arcipelago di Brioni
- Parco nazionale Risnjak, un massiccio montano nel Gorski Kotar
- Parco nazionale Krka che comprende il fiume Cherca (Krka)
- Parco nazionale delle Incoronate
- Parco nazionale Velebit settentrionale
- Parco nazionale Mljet che comprende l'isola di Meleda (Mljet)
[modifica] Flora
[modifica] Fauna
Ci sono molte specie di animali selvatici in croazia,in particolare nella regione della città di Knin(Tenin).Infatti vi sono presenti lepri,volpi,daini,caprioli,cervi,cinghiali,sciacalli.Sono stati avvistati persino orsi. Fra i serpenti i più comuni sono la biscia d'acqua e il marasso.
[modifica] Riserve idriche
Secondo le analisi della FAO la Croazia fa parte dei 30 stati mondiali più ricchi d'acqua collocandosi al terzo posto nella classifica europea con un totale di 32.818 m³ di riserve d'acqua rinnovabili pro capite/anno[8]. Il Rapporto Mondiale sullo Sviluppo Idrico (World Water Development Report) delle Nazioni Unite stima le riserve a 23.890 m³ pro capite/anno. [9]
[modifica] Eventi culturali
- "Dubrovačke ljetne igre" (Il "Festival estivo di Ragusa") - con rappresentazioni di gruppi teatrali e musicali (luglio-agosto)
- "Međunarodni festival djeteta - Sebenico" (Il "Festival internazionale dei bambini - Sebenico") (giugno)
- "Festival dalmatinske šansone - Sebenico)" (Il "Festival della canzone Dalmata - Sebenico") (luglio)
- "Đakovački vezovi" (I ricami di Đakovo) - festival incentrato sul patrimonio culturale folclorico della regione della Slavonia (luglio)
- Serate musicali di Grisignana (ribattezzata Grožnjan)
- "Picokijada" - festival del folclore
- "Festival estivo di Veglia" (luglio-agosto)
- Serate musicali di Ossero sull'isola di Cherso (luglio-agosto)
- "Sinjska alka" ("L' Alka" di Sinj) - giostra/torneo cavalleresco
- "Splitsko ljeto" (L'estate di Spalato) - Festival di Spalato con gruppi teatrali e musicali (luglio-agosto)
- Festival internazionale del bambino di Sebenico (luglio-agosto)
- "Barokne večeri" (Serate barocche) di Varaždin (settembre-ottobre)
- Festival dell'attore - regione di Vukovar-Srijem (maggio)
- "Vinkovačke jeseni" ("Gli "Incontri autunnali di Vinkovci") - rassegna di folclore della Slavonia (settembre)
- "Eurokaz" - festival internazionale di teatro alternativo, Zagreb/Zagabria (giugno-luglio)
- "Međunarodna smotra folklora" (Rassegna internazionale di folclore)- Zagreb/Zagabria (luglio)
- Biennale di musica contemporanea - Zagreb/Zagabria (aprile)
- Festival del teatro di burattini "PIF" - Zagreb/Zagabria (agosto-settembre)
- Festival mondiale di animazione - Zagreb/Zagabria (giugno)
- I carnevali delle città dell'Istria e del litorale (febbraio)
- Motovun Film Festival - Montona d'Istria (luglio)
- Jazz is Back - Grisignana (agosto)
- "Glumci u Zagvozdu" (Gli attori nel Zagvozd) - Zagvozd (vicino a Makarska)
- "Špancir-fest" - festival a Varaždin
- "Brodsko kolo" - rassegna di folclore della Slavonia a Slavonski Brod (giugno)
[modifica] Cucina
[modifica] Piatti antichi
Gastronomia Croata
La cucina croata è molto variopinta ed è proprio per questo, conosciuta di più sotto le sue denominazioni regionali. Le sue radici le ha già nel periodo preslavo ed antico. La differenza nella scelta degli ingredienti e della preparazione di essi viene accentuata soprattutto se si paragona la parte continentale con quella marittima. Per la cucina continentale, le basi sono state gettate dalla cucina preslava e dai contatti, molto più recenti, con cucine più conosciute e rinomate - quella ungherese, viennese e turca. Le regioni della costa sono caratterizzate dagli influssi dei Greci, Romani, Illiri e più tardi anche dalle cucine italiana e francese.
[modifica] Note
- ^ a b c d e World Factbook - Croatia
- ^ Zagabria - Sito Ufficiale
- ^ a b Ente Nazionale Croato per il Turismo
- ^ Sito di Tomislv Jonjic giornalista, politico e storico croato
- ^ sito ufficiale del governo croato per il ritorno degli esuli
- ^ www.parks.it
- ^ United Nations Environment Programme
- ^ Geografija.hr, „Voda: resurs 21. stoljeća“ (kroatisch)
- ^ Rapporto Mondiale sullo Sviluppo Idrico, marzo 2006
[modifica] Bibliografia
Jelcic Dubravko Storia della letteratura croata Editore Guépard Noir, 2005 ISBN 88-901708-9-1 - Giulio Vignoli, Il Sovrano sconosciuto. Tomislavo II Re di Croazia, Mursia, Milano, 2006. Giulio Vignoli, Gli Italiani dimenticati, Giuffrè, Milano, 2000 (dedica ampio spazio alla minoranza italiana in Croazia).
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Croazia
[modifica] Collegamenti esterni
Croazia su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Croazia") |
- Ente Nazionale per il Turismo Croato
- (IT) Guida turistica della Croazia di Wikivoyage
- (HR) Sito Ufficiale del Governo
- (IT) Croazia info
- Turismo Croato
- Osservatorio sui Balcani
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