Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Fiume (Croazia) - Wikipedia

Fiume (Croazia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fiume
Rijeka
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Fiume (Croazia)]]
Stato: bandiere Croazia
Regione: Regione litoraneo-montana
- :
- :
- :
- :
Coordinate: 45°20′″N 14°23′″E / <span class="geo-dec geo" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: operatore / inatteso Errore nell'espressione: operatore / inatteso">Errore nell'espressione: operatore / inatteso, Errore nell'espressione: operatore / inatteso
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 44 km²
Abitanti : 154.043  (2005)
Densità: 3.501 ab./km²
CAP: 51000
Prefisso tel: 051
Targa: RI
Nome abitanti: Fiumani
Status: Comune
Sindaco: Vojko Obersnel
Fiume (Croazia)
Fiume
Fiume
Sito istituzionale

Coordinate: 45°20′N 14°23′E / 45.333, 14.383

Fiume (in croato Rijeka, nei dialetti locali croati Reka e Rika, , in ungherese Fiume, in sloveno Reka, in tedesco Sankt Veit am Flaum, in latino Tarsatica (da cui i nome del rione Tersatto), successivamente Vitopolis e Flumen, in friulano Flum e, più formalmente, Sant Vît di Flum o Flum dal Cjarnâr) è una città della Croazia. È il principale porto della Croazia, situato nel Golfo del Quarnero, una rientranza del Mare Adriatico. Ha 154.043 abitanti (2005), ed è la terza città della Croazia. È il capoluogo della regione litoraneo-montana (Primorsko-goranska Županija), sede universitaria e arcivescovile.

Ha fatto parte dell'Italia dal 1919 al 1947 e fu capoluogo dell'omonima Provincia

La città ha fatto parte dell'Impero austriaco, che osteggiò la popolazione italiana. Già dal 1848 crebbe la diffidenza austriaca verso la componente italiana, che costituiva un pericolo per l'integrità dell'Impero. Fu per questo motivo che il governo austriaco favorì, soprattutto dopo l'incorporazione del Lombardo-Veneto all'Italia (1859-1866), il formarsi di una coscienza nazionale slovena e croata, allo scopo di contrastare l'irredentismo italiano. Fu per questo che, in contemporanea all'apertura di scuole slave, si verificò una sistematica chiusura delle scuole italiane. In Dalmazia fu inoltre in tutti modi favorito l'affermarsi dei partiti croati, in questa regione nel giro di pochi decenni la consistenza numerica degli italiani crollò.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Dai Romani agli Asburgo

Il posto dell'odierna città era anticamente abitato dalla tribù illirica dei Liburni: conquistato dalle legioni della Repubblica Romana nel 60 a.C. fu fondato il municipio con il nome di Tarsatica.

Nel medioevo la città passò sotto il successivo controllo franco, croato e del vescovo di Pola dal 1000: in questo periodo la città si governò da comune autonomo raggiungendo una notevole prosperità commerciale favorendo anche l'immigrazione di mercanti italiani. Fiume poi diventò ungherese prima di finire all'Austria degli Asburgo nel 1471. Nel XVII secolo il commercio fiumano si estese sino in Puglia quindi aumentò l'immigrazione marchigiana e veneta. La Repubblica di Venezia, che fu una forza importante nella zona, non ne ebbe mai il controllo se non per una brevissima parentesi nel 1508 ma la distrusse due volte. Tra le tante lingue parlate in città si usò, sino la fine della seconda guerra mondiale, il fiumano, ossia il veneziano "de mar", del quale esiste anche un dizionario fiumano/italiano ed è una parlata tuttora usata in prevalenza dai fiumani ultra cinquantenni poiché le generazioni successive, quando usano l'idioma materno, tendono a servirsi prevalentemente dell'Italiano standard. Ma la lingua originale di Fiume, che ne implica la sua latinità originaria, sembra fosse il quarnerino, dialetto della famiglia ladina, parlato fino al XIX secolo.

Torre civica
Torre civica

Dal 1471 fino al 1779, quando fu ceduta al Regno d'Ungheria, Fiume fece parte integrante dell'austriaco Ducato di Carniola. Costituita come porto franco nel 1719, passò tra il XVIII e il XIX secolo da mano austriaca a francese, di nuovo austriaca, quindi croata ed ungherese sinché venne unita, come Corpus Separatum, a quest'ultimo regno per la terza e ultima volta nel 1867.

Mappa asburgica di Fiume (1890)
Mappa asburgica di Fiume (1890)

Sotto il governo ungherese la città prosperò in un clima di generale tolleranza e collaborazione tra i vari gruppi etnici.

Il notevole sviluppo portuale, l'espansione generale dei commerci internazionali, il collegamento della città (1873) alle ferrovie austriache e ungheresi, contribuirono alla rapida crescita demografica: dai 21.000 abitanti del 1880 ai 50.000 del 1910.

A Fiume ci si trasferiva dall'Italia anche per godere di certe libertà e certi diritti (come quello del divorzio) che non erano concessi altrove.

[modifica] La prima guerra mondiale e la questione di Fiume

La sconfitta dell'Impero Austro-Ungarico nella prima guerra mondiale e la sua conseguente disintegrazione portarono alla costituzione di due amministrazioni rivali (italiana e croata), in quanto sia l'Italia sia il nascente Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (la futura Jugoslavia) rivendicavano la sovranità sulla città.

Dopo una breve occupazione italiana, una forza internazionale anglo-franco-statunitense ri-occupò la città (novembre 1918), ed il suo futuro venne discusso alla conferenza di pace di Parigi (1919).

L'Italia avanzava le sue pretese in quanto la maggioranza della popolazione del cosiddetto "corpus separatum" era italiana, mentre gli iugoslavi facevano altrettanto giustificando che l'area circostante Fiume fosse a maggioranza slava. Il confine tra il "corpus separatum" e l'area circostante era delimitato dalla Fiumara (detta anche Eneo, l'antico porto cittadino); inoltre, il primo sobborgo ad est della città (Sušak, in italiano Sànsego di Fiume, oggi quartiere cittadino) era a maggioranza croata.

Teatro Nazionale Croato HNK Ivan pl.Zajc, sede del Dramma Italiano
Teatro Nazionale Croato HNK Ivan pl.Zajc, sede del Dramma Italiano

[modifica] Reggenza Italiana del Carnaro

Per approfondire, vedi le voci Reggenza Italiana del Carnaro, Stato libero di Fiume, Natale di sangue e Impresa di Fiume.

I negoziati si interruppero bruscamente quando, il 12 settembre 1919, una forza volontaria irregolare di nazionalisti ed ex-combattenti italiani composta da circa 9.000 legionari, guidati dal celebre poeta Gabriele d'Annunzio, partiti da Ronchi di Monfalcone (ora Ronchi dei Legionari in ricordo dell'impresa fiumana), occuparono la città e fondarono uno Stato definito Reggenza Italiana del Carnaro.

L'ispirazione ideologica nazionalista di tale Stato lo ha fatto considerare da alcune correnti storiografiche come un possibile modello di riferimento per il regime fascista in Italia, che riprese alcuni dei suoi aspetti.

Alcuni storici, come diverse fonti, sostengono che i primi ad adottare il saluto romano furono proprio l'immaginifico scrittore ed i suoi seguaci a Fiume. L'italianità della città era rivendicata con orgoglio dagli stessi abitanti, i quali erano per la maggior parte italiani (nei risultati del censimento ungherese del 1910: il 48,6% di lingua materna italiana; il restante 51,4% era diviso in varie etnie. Nel censimento promosso dal Consiglio Nazionale Italiano cittadino nel 1918, su una popolazione totale leggermente diminuita: 62,4% italofoni; 37,6% altri).

Correnti storiografiche più recenti e più approfondite (tra i quali Francescangeli e Salaris) ricordano il contenuto Libertario e Democratico della Libera Repubblica di Fiume, la cui costituzione fu redatta da Alceste De Ambris, sindacalista rivoluzionario e sarebbe più avanzata in senso democratico e progressista della stessa Costituzione Italiana. Lo stesso Lenin appoggiò la Reggenza dannunziana, vedendo nel suo capo un possibile capo rivoluzionario per le masse italiane oppresse (la fonte più sicura di questo dato storico è la rivista dei bersaglieri Fiamme Cremisi).

L'appoggio leninista venne ricambiato: la Reggenza del Carnaro fu infatti il primo Stato al Mondo a riconoscere l'Unione Sovietica. Occorre anche ricordare che il mercantile Persia con 1300 tonnellate di armamenti da portare ai controrivoluzionari russi fu abbordato dal capitano Giulietti e gli uscocchi di d'Annunzio e fu dirottato a Fiume, accolto dal d'Annunzio stesso con tutti gli onori.

Il fascismo s'impossessò del mito e del simbolismo di Fiume, come si impossessò dei simboli degli Arditi d'Italia (certo una frangia confluì nei fascisti ma indubbiamente fu assai minoritaria, anche se ovviamente più celebrata ed osannata, vista la vittoria del fascismo). Ma Fiume fu anche il brodo di coltura in cui si formarono gli Arditi del Popolo.

Fatto sta che con l'occupazione dannunziana finì per sempre il periodo della tolleranza e la pace tra le componenti etniche cittadine. Da allora le pulizie etniche, più o meno dichiarate, divennero la norma.

Dopo l'annessione al Regno d'Italia Fiume divenne capoluogo di provincia,ovvero Fiume Provincia (FU). Dal 1930 la denominazione venne cambiata in Provincia di Fiume/Provincia del Carnaro (FM).

[modifica] L'annessione alla Jugoslavia

L'epilogo della seconda guerra mondiale vide ancora una volta il destino della città determinato da una combinazione di forza e diplomazia. Questa volta le truppe jugoslave avanzarono ai primi di maggio del 1945 fino a Trieste, Fiume fu presa il 3 maggio, e la situazione fu formalizzata dal Trattato di Pace di Parigi dalle forze alleate il 10 febbraio 1947: i diplomatici presero atto dello stato di fatto. Da Fiume scappò la maggioranza della popolazione, in prevalenza italiana, per paura delle violenze slavo-comuniste. L'esodo si concluse nei primi anni cinquanta e coinvolse oltre quarantamila cittadini (più del 70% della popolazione precedente il 1945).

Fiume venne ripopolata massicciamente con abitanti provenienti dalle più disparate regioni della nuova Jugoslavia di Tito, anche se i primi anni del dopoguerra furono terribili: le distruzioni operate dai tedeschi si accompagnarono alla sparizione dell'intero ceto dirigente cittadino (eliminato o esodato), cui si aggiunse la fuga della massima parte degli impiegati, dei commercianti, degli operai del porto e delle fabbriche fiumane. Tutto ciò causò un blocco quasi totale delle attività cittadine, cui si cercò di ovviare anche col trasferimento a Fiume di qualche migliaio di operai specializzati del monfalconese (fu il cosiddetto "controesodo"), attratti dal progetto di edificazione di una società ispirata ai principi marxisti. Fedeli al Partito Comunista Italiano e all'Unione Sovietica di Stalin, i "monfalconesi" furono particolarmente perseguitati dall'apparato repressivo jugoslavo in seguito alla rottura Tito/Stalin del 1948.

All'inizio degli anni sessanta la città ritrovò lo slancio di un tempo, seguendo le sorti del porto, che divenne il maggiore scalo jugoslavo.

Nel giugno 1991, in seguito alla guerra e alla disgregazione della Jugoslavia, Fiume entrò a far parte dell'indipendente Croazia.

La città dovette sopportare nuovamente le difficili condizioni derivanti da una guerra, e immancabilmente il porto ne subì i peggiori contraccolpi: i traffici - già colpiti dalla spaventosa crisi economico/finanziaria dell'ultima Jugoslavia - subirono un ulteriore tracollo, e per anni Fiume si resse con le provvidenze statali, col commercio e con la residua industria. La favorevolissima posizione geografica però era dalla parte di Fiume, e nel momento in cui le condizioni politiche interne ed internazionali resero la situazione più tranquilla, Fiume riprese in pochi anni il suo ruolo di porto principale della Croazia. La costruzione dell'autostrada Fiume-Zagabria e i vari progetti di sviluppo intrapresi dalla giovane Repubblica di Croazia dimostrano una volta in più l'importanza strategica di Fiume nel contesto dell'intero bacino dell'Adriatico.

[modifica] Personaggi illustri

Mario Blasich
Mario Blasich

Tra i fiumani (compresa Susak) importanti si ricordano:

[modifica] La popolazione

All'ultimo censimento del 2001, la maggioranza della popolazione si è dichiarata croata con l'80,39%. Il 4,76% (6850 persone) della popolazione si è dichiarata di nazionalità italiana (i fiumani, da distinguere dai riječani, ossia i cittadini di origine croata o slava in generale). I serbi rappresentano il 6,21% dei residenti. L'1,45% si è dichiarato "altro" e gli indecisi sono ben il 5,02%. Altri gruppi nazionali rilevanti sono i bosniaci (1,37%) e gli sloveni (1,09%). Gli altri gruppi etnici sono presenti in numero meno rilevante.

A Fiume il consumo medio di acqua potabile pro capite ammonta a 158 litri al giorno (dato fornito dalla società pubblica che gestisce l'acquedotto municipale).

[modifica] Gli Italiani

Nel 1910 la maggioranza degli abitanti del comune era di etnia italiana, 24.212 cittadini, seguiti dalle minoranze croata ed ungherese. Con l'annessione alla Jugoslavia la popolazione italiana della città ha scelto in gran parte la dolorosa via dell'esodo e si è sparpagliata in tutta l'Italia (soprattutto a Trieste, Venezia, Roma, Genova) e oltre oceano (Australia, Canada, Argentina, Uruguay). Tra le persone nate a Fiume, che si sono distinte dopo l'esodo, ricordiamo il politico Leo Valiani, gli atleti Abdon Pamich (marciatore), Ezio Loik, Antonio Vojak, i fratelli Mario Varglien e Giovanni Varglien, Marcello Mihalic e Giovanni Udovicich (calciatori), Gianni Cucelli e Orlando Sirola (tennisti), la regista Luciana d'Asnasch Veschi, la scrittrice Marisa Madieri, il poeta Valentino Zeichen, il giurista Danilo Zolo.

A cavallo tra il 1946 e il 1948 Fiume fu la città maggiormente interessata dall'arrivo nella Jugoslavia di Tito di alcune migliaia di emigranti italiani, perlopiù lavoratori dei cantieri navali di Monfalcone e Trieste che vi si trasferirono principalmente per motivazioni ideali e politiche, contribuendo come operai specializzati e tecnici al rilancio del cantiere navale 3 Maggio (3 Maj).

Oggi la Comunità degli Italiani di Fiume (CI di Fiume) conta quasi 7.000 iscritti e ha sede nell'antico Palazzo Modello (un edificio monumentale che in origine era la sede del Circolo degli ufficiali della Marina austroungarica), a pochi passi dalla Torre Civica, uno dei simboli storici della città. La CI di Fiume è guidata dalla presidente Agnese Superina (dal 11/06/06); presidente della Giunta Esecutiva della CI è invece Roberto Palisca.

Attualmente gli Italiani rappresentano quasi il 5% della popolazione totale della città.

A Fiume ha sede pure la casa editrice EDIT proprietaria del quotidiano in lingua italiana La Voce del Popolo, del quindicinale Panorama, del periodico per ragazzi "Arcobaleno" (ex Il Pioniere) e della rivista culturale Battana. L'EDIT pubblica, inoltre, i libri di testo destinati alle scuole italiane di Croazia e Slovenia e libri di autori italiani residenti in Croazia e Slovenia.

A Fiume esistono quattro scuole elementari (otto anni dell'obbligo) ed una scuola media superiore italiane, rispettivamente la SEI Dolac, la SEI San Nicolò (ex Mario Gennari), la SEI Gelsi, la SEI Belvedere e l'SMSI di Fiume (conosciuta da tutti in città con il nome di "Liceo"). Alla SMSI gli alunni possono scegliere quattro indirizzi di studio: ginnasio generale, ginnasio matematico, ginnasio turistico (tutti corsi quadriennali) o scuola commerciale (corso triennale). Presso le scuole italiane le lezioni di tutte le materie, ad eccezione della lingua croata, vengono svolte in lingua italiana. Nell'ambito dell'insegnamento della lingua inglese le traduzioni vengono fatte dall'inglese all'italiano e viceversa (la stessa prassi vale anche nel caso dell'insegnamento del francese, del tedesco e del latino).

Una particolarità di numerosi italiani autoctoni di Fiume, come nel resto dell'Istria e della Dalmazia, è l'avere cognomi che finiscono in "-ch", da pronunciarsi come una c dolce.

Le testimonianze dell'italianità della città di Fiume residuano anche nell'inno della sua squadra di calcio (HNK Rijeka): anche se l'inno è in croato, una delle strofe inizia con le parole Forza Fiume, in italiano, e le stesse parole Forza Fiume possono essere lette su alcuni striscioni dei tifosi della squadra.

Nel 2003 Papa Giovanni Paolo II durante la sua terza visita pastorale in Croazia (si trattò del centesimo viaggio del Santo Padre all'estero), si fermò a Fiume. Durante la celebrazione della messa svoltasi nell'ampio piazzale del Delta (tra il Canale morto e la Fiumara (o Eneo)), Karol Wojtyła si rivolse in italiano alla comunità autoctona, davanti ad una folla oceanica.

[modifica] Storia dell'industria fiumana

[modifica] La storia del gas a Fiume

Il primo agosto del 1852 a Fiume vennero accesi 226 lampioni alimentati a gas. Nello stesso anno nel rione di Scoietto (oggi Skoljić) fu realizzata la prima officina del gas del capoluogo del Quarnero. L'impianto venne trasferito nel 1874 nel rione di Mlaka (considerato all'epoca molto distante dal centro abitato), dove è rimasto fino alla fine del 2006. Nel 1923 il sistema della produzione del gas e della sua distribuzione si sviluppò e assunse la forma che quasi invariata si è mantenuta fino ad oggi. In quel periodo il gas iniziò ad essere utilizzato prevalentemente per la preparazione dei cibi e in misura sempre più ridotta per l'illuminazione. L'ultimo lampione a gas della città fu spento nel 1939. Nel 1995 il cosiddetto gas cittadino o gas città iniziò ad essere rimpiazzato dal gas misto, una fase intermediaria necessaria all'introduzione del metano. Il 27 novembre del 2006 l'officina del gas per la produzione di gas città è stata disattivata. Un importante impulso alla metanizzazione della città si verificò nel 2003 quando la Città diede il proprio assenso all'aumento di capitale della società municipalizzata Energo S.r.l., un'operazione da 12 milioni di euro. Dal 2003 al 2006 sono stati realizzati 136 chilometri di gasdotti urbani (il costo dei lavori è stato di circa 101 milioni di kune, circa 13,8 milioni di euro). Alla fine del 2006 i consumatori di gas erano 16.500.

[modifica] Gemellaggi

Fiume è gemellata con:

[modifica] I governanti a Fiume sino alla fine della Seconda guerra mondiale

Sovranità ungherese - Governatori di nomina regia

  • 6 aprile 1867 - 29 luglio 1870 Ede Cseh de Szentkatolna, Governatore
  • 29 luglio 1870 - 5 dicembre 1872 József Zichy di Zich e Vásonkeö, conte, Governatore
  • 26 febbraio 1873 - 1 novembre 1883 Géza Szapáry di Szapár, conte, Governatore
  • 1° novembre 1883 - 6 marzo 1892 Ágost gróf Zichy, Governatore
  • 6 marzo 1892 - 2 ottobre 1896 Lajos gróf Batthyány de Nemetujvár, Governatore
  • 2 ottobre 1896 - 14 luglio 1897 Rezsö Abele di Lilienberg, barone, Governatore
  • 14 luglio 1897 - 23 novembre 1897 Tibor Gaal de Hatvan, Governatore ad interim
  • 23 novembre 1897 - 2 agosto 1903 László gróf Szapáry de Szapár, Governatore
  • 2 agosto 1903 - 10 dicembre 1903 Tibor Gaal de Hatvan, Governatore
  • 10 dicembre 1903 - 17 febbraio 1905 Ervin báró Roszner, Governatore
  • 17 febbraio 1905 - 17 ottobre 1905 Tibor Gaal de Hatvan, Governatore
  • 17 ottobre 1905 - 26 dicembre 1905 Pál gróf Szapáry de Szapár, Governatore
  • 26 dicembre 1905 - 24 maggio 1906 Tibor Gaal de Hatvan, Governatore
  • 4 aprile 1906 - 29 aprile 1906 György gróf Károlyi de Nagykároly, Governatore
  • 24 maggio 1906 - 7 dicembre 1909 Sándor gróf Nákó de Nagyszentmiklós, Governatore
  • 7 dicembre 1909 - 13 novembre 1910 István gróf Wickenburg de Capelló, Governatore
  • 13 novembre 1910 - 31 luglio 1917 István gróf Wickenburg de Capelló, Governatore
  • 31 luglio 1917 - 28 ottobre 1918 Zoltán Jekelfalussy de Jekel- és Margitfalva, Governatore
  • Fiume soggetta all’amministrazione delle principali forze vincitrici della Grande guerra
  • 28 ottobre 1918 - 29 ottobre 1918 Zoltán Jekelfalussy de Jekel- és Margitfalva, Governatore

Sovranità italiana

  • 28 ottobre 1918 - 8 settembre 1920 Antonio Grossich, Presidente del Consiglio nazionale italiano di Fiume
  • 14 settembre 1919 - 8 settembre 1920 Gabriele D'Annunzio, Comandante della Reggenza italiana del Carnero
  • 8 settembre 1920 - 29 dicembre 1920 Gabriele D'Annunzio, cancelliere
  • 29 dicembre 1920 - 31 dicembre 1920 Riccardo Gigante, Presidente del Consiglio municipale

Stato libero di Fiume

  • 31 dicembre 1920 - 27 aprile 1921 Antonio Grossich, Governatore provvisiorio
  • 27 aprile 1921 - 28 aprile 1921 Riccardo Gigante, Presidente provvisorio del distretto di Fiume
  • 28 aprile 1921 - 13 giugno 1921 Salvatore Bellasich, Commissario straordinario
  • 13 June 1921 - 1921 Antonio Foschini, Alto Commissario designato dal Re d’Italia
  • 1921 - 5 ottobre 1921 Luigi Amantea, Alto Commissario designato dal Re d’Italia
  • 5 ottobre 1921 - 4 marzo 1922 Riccardo Zanella, Presidente
  • 4 marzo 1922 - 9 marzo 1922 Comitato di difesa nazionale
  • 9 marzo 1922 - 16 marzo 1922 Giovanni Giuriati, Presidente provvisorio
  • 17 marzo 1922 - 17 settembre 1923 Attilio Depoli, Capo dello Stato provvisorio
  • 17 settembre 1923 - 16 marzo 1924 Gaetano Giardino, Governatore militare designato dal Re d’Italia

16 marzo 1924 Annessione al Regno d'Italia

10 febbraio 1947 Annessione alla Jugoslavia

[modifica] I podestà di Fiume prima del 1948

  • Giuseppe Agostino Tosoni (podestà nel 1848, quando le truppe croate presero la città con la forza)
  • Giovanni de Ciotta (dal 1872 al 1896)
  • Michele Maylender (dal 1897 al 1901)
  • Francesco Vio (dal 1901 al 1913)
  • Antonio Vio (podestà nel 1918)
  • Riccardo Gigante (dal 1919 al 1921 - dimesso dopo la partenza di d'Annunzio)
  • Salvatore Bellasich (nominato commissario straordinario dopo Gigante nel 1921)
  • Riccardo Gigante (dal 1930 al 1934 - infoibato)
  • Carlo Colussi (dal 1934 al 1938 - infoibato insieme alla moglie Nerina Copetti)
  • Arturo de Mainieri (anni '40)
  • Gino Sirola (dal 1943 al 1945 - infoibato)

[modifica] I sindaci di Fiume del secondo dopoguerra

  • Pietro (Petar) Klausberger (dal 1948 al 1952) - fu l'ultimo sindaco di Fiume etnicamente italiano
  • Edo Jardas (dal 1952 al 1955)
  • Nikola Pavletić (dal 1962 al 1965 e dal 1974 al 1978)
  • Dragutin Haramija (dal 1965 al 1969) - nato a Čavle, fu poi primo ministro della Jugoslavia
  • Neda Andrić (dal 1969 al 1974)
  • Vilim Mulc (dal 1978 al 1982)
  • Sergije Lukež (1982)
  • Josip Štefan (dal 1982 al 1984)
  • Ivan Brnelić (dal 1984 al 1985)
  • Zdravko Saršon (dal 1985 al 1987)
  • Željko Lužavec (dal 1988 al 1990 e dal 1990 al 1993)
  • Slavko Linić (dal 1993 al 1997 e dal 1997 al 2000)
  • Vojko Obersnel (attuale sindaco, in carica dal 2000)

[modifica] Ricorrenze e date significative per la città

  • 6 giugno 1659, l'imperatore Leopoldo I conferisce a Fiume il diritto di fregiarsi dell'aquila bicipite (simbolo araldico degli Asburgo) come stemma cittadino.
  • 23 aprile 1779, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria conferisce a Fiume lo status di Corpus Separatum.
  • 12 novembre 1920, viene proclamato lo "Stato libero di Fiume". La sua bandiera venne issata davanti alla sede della Società delle Nazioni.
  • 24 gennaio 1924, in base agli accordi di Roma Fiume viene annessa al Regno d'Italia, perdendo pero' alcune parti del suo territorio comunale a favore del neonato stato jugoslavo.
  • 3 maggio 1945, i partigiani jugoslavi occupano Fiume.
  • 10 febbario 1947, la città viene definitivamente ceduta ed annessa alla Jugoslavia. Fiume e Sussak vengono fuse in un'unica città: l'odierna Rijeka/Fiume.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • Ilona Fried. Fiume, città della memoria 1868/1945 . Colloredo Montalbano (UD), Del Bianco editore, 2005 .
  • Anna Di Gianantonio, Alessandro Morena, Tommaso Montanari, Sara Perini. L'immaginario imprigionato Dinamiche sociali, nuovi scenari politici e costruzione della memoria nel secondo dopoguerra monfalconese . Monfalcone, Consorzio culturale del Monfalconese e Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, 2005 .
  • Giacomo Scotti. Goli Otok, italiani nel gulag di Tito . Trieste, Edizioni Lint, 2002 .
  • Giulio Vignoli, I territori italofoni non appartenenti alla Repubblica Italiana, Giuffrè, Milano, 1995.
  • Giulio Vignoli, Gli Italiani dimenticati, Giuffrè, Milano, 2000.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


Città e regione litoraneo-montana

Città: Abbazia (Opatija) · Arbe (Rab) · Buccari (Bakar) · Čabar · Castua (Kastav) · Cherso (Cres) · Cirquenizza (Crikvenica) · Delnice · Fiume (Rijeka) · Lussinpiccolo (Mali Lošinj) · Novi (Novi Vinodolski) · Porto Re (Kraljevica) · Veglia (Krk) · Verbosco (Vrbovsko)

Comuni: Bescanuova (Baška) · Brod Moravice · Castelmuschio (Omišalj) · Cervi (Jelenje) · Clana (Klana) · Costrena (Kostrena) · Dobrigno (Dobrinj) · Fužine · Loparo (Lopar) · Loque (Lokve) · Laurana (Lovran) · Malinsca (Malinska-Dubašnica) · Mattuglie (Matulji) · Mrkopalj · Ponte (Punat) · Ravna Gora · Skrad · Val Santamarina (Mošćenička Draga) · Verbenico (Vrbnik) · Vinodolska općina · Viškovo · Zaule di Liburnia (Čavle) ·

Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com