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Bulgaria - Wikipedia

Bulgaria

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando lo stato storico che esistette tra il X e il XIV secolo nella regione attorno alla confluenza del Volga e del Kama, vedi Volga Bulgaro.
Bulgaria
Bulgaria - Bandiera
Bulgaria - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Motto: Съединението прави силата
Săedinenieto pravi silata
L'unione fa la forza

Informazioni
Nome completo: Repubblica di Bulgaria
Nome ufficiale: Република България
Lingua ufficiale: bulgaro
Capitale: Sofia  (1 178 579 ab. / 2001)
Politica
Governo: Repubblica parlamentare
Presidente: Georgi Părvanov
Primo Ministro: Sergej Stanišev
Indipendenza: Dall'Impero Ottomano nel 1878
Ingresso nell'ONU: 14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE: 1° gennaio 2007
Superficie
Totale: 110 910 km²  (102º)
 % delle acque: 0,3 %
Popolazione
Totale (2001): 7 973 673[1] ab.  (88º)
Densità: 69,5 ab./km²  
Geografia
Continente: Europa
Fuso orario: UTC +2
Economia
Valuta: Lev bulgaro
PIL (PPA)  (2005): 71 235 milioni di $  (66º)
PIL procapite (PPA)  (2005): 9 223 $  (66º)
ISU  (2005): 0,824 (alto)  (53º)
Energia:
Varie
TLD: .bg, .eu
Prefisso tel.: +359
Sigla autom.: BG
Inno nazionale: Mila Rodino
Festa nazionale:

Portale:Portali Visita il Portale Bulgaria

La Repubblica di Bulgaria [bul-ga-rì-a] (in bulgaro: България, Bălgarija in IPA: [bɤlˈgarijə], ufficialmente Република България, Republika Bălgarija in IPA: [rɛˈpubliˌkə bɤlˈgarijə]) è uno stato situato nella parte sud-orientale dell'Europa, nella metà orientale della penisola balcanica. Confina con il Mar Nero ad est, con la Grecia e la Turchia a sud, con la Serbia e la Repubblica di Macedonia ad ovest, e con la Romania a nord da cui è divisa dal fiume Danubio. Fa parte della NATO.

La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2245 km, di cui 1181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36 720 km, la rete ferroviaria 4 300 km.

Indice

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia della Bulgaria.

I Bulgari, un popolo molto antico, originario dell'Asia Centrale e poi stanziatosi sul Volga (proto-bulgari), giunsero nell'attuale Bulgaria nel corso del VII secolo, dove si fusero con la locale popolazione (slavi immigrati nel VI secolo, di cui adottarono la lingua, e traci originari) per formare il primo stato bulgaro. Nei secoli successivi (cristianizzatasi nel IX secolo), la Bulgaria lottò con esito alterno contro l'Impero Bizantino e il Patriarcato di Costantinopoli per far valere la sua posizione nei Balcani, ma nel corso della seconda metà del XIV secolo la nazione venne invasa e gradualmente annessa dall'Impero Ottomano.

La Bulgaria ("България") riconquistò la sua indipendenza in seguito alla Sollevazione di Aprile (1876), la cui repressione spinse l'Impero Russo a dichiarare guerra all'Impero Ottomano nell'aprile 1877, e venne proclamata un regno indipendente il 3 marzo 1878 grazie al trattato di Santo Stefano. Questo fu rivisto il 13 luglio dal trattato di Berlino, che ridimensionò fortemente il territorio bulgaro ma portò il consenso delle potenze occidentali al principato autonomo. Peraltro, il principato riacquisì la Rumelia orientale già il 6 settembre 1885, festa nazionale, raggiungendo più o meno le dimensioni odierne. La proclamazione del regno e il suo riconoscimento internazionale avvennero il 22 settembre 1908. Nel 1912/13 fu coinvolta nelle due Guerre Balcaniche, la prima in alleanza con tutti gli altri stati balcanici e contro la Turchia e la seconda da sola contro gli altri stati, durante le quali il territorio bulgaro variò le sue dimensioni, prima in aumento fino quasi alle dimensioni previste dal trattato di Santo Stefano, e poi in riduzione.

Durante la prima guerra mondiale e successivamente durante la seconda guerra mondiale, la Bulgaria si trovò a combattere per la parte perdente. Nel 1923 e 1934, con l'appoggio del monarca Boris III, attraverso due colpi di stato di ispirazione fascista vengono messe fuori legge le forze democratiche. Una rivolta popolare organizzata dal partito comunista nel settembre del 1923 viene soffocata nel sangue.

Alleata della Germania Nazista, nel 1941 dichiarò guerra agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna, e consentì il transito delle truppe naziste che invasero la Jugoslavia e la Grecia. Nel 1943 il tentativo di deportare gli ebrei bulgari verso i campi di sterminio viene sventato dall'intervento del Vice Presidente del Parlamento Dimităr Pešev, e dal movimento popolare di opposizione. Il 9 settembre 1944 il regime monarco-fascista, ormai allo sbando, viene abbattuto dalle forze antifasciste riunite nel Fronte della Patria. Nei giorni precedenti l'Unione Sovietica, le cui truppe si erano attestate ai confini, aveva dichiarato guerra alla Bulgaria.

Il nuovo governo bulgaro, ristabilisce le libertà democratiche ed il nuovo esercito bulgaro combatte assieme agli Alleati per la liberazione della Jugoslavia, dell'Ungheria e della Austria. La Bulgaria cadde nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica e divenne una repubblica popolare nel 1946 (Repubblica Popolare di Bulgaria (RPB), in bulgaro: Народна република България, Narodna Republika Bălgarija); tra il 1946 ed il 1948 gli spazi democratici si restringono sempre più ed il Partito Comunista Bulgaro (PCB) acquista un ruolo egemone, prima sotto Georgi Dimitrov (1946-1949), poi sotto lo stalinista Vălko Červenkov (1950-1954) e infine sotto Todor Živkov (1958-1989).

Il regime comunista cadde nel novembre 1989, nel giugno 1990 si tennero le elezioni multipartitiche e nel luglio 1991 fu adottata la nuova costituzione. Le due principali formazioni politiche, che si sono alternate più volte al potere, sono il Partito Socialista Bulgaro (PSB) a sinistra e a destra l'Unione delle Forze Democratiche (UFD) negli anni 90 e successivamente il Movimento Nazionale per la Stabilità ed il Progresso. La Bulgaria è entrata nella NATO il 29 marzo 2004 e nella Unione Europea il 1° gennaio 2007. Il 28 luglio 2005 viene eletto a primo ministro Sergej Stanišev.

Le elezioni presidenziali dell'ottobre 2006 confermano nella carica di presidente Georgi Părvanov che vince con il 75,9% dei voti, battendo al ballottaggio il nazionalista Volen Siderov (24,5%). La partecipazione al voto è stata del 41,21%.

[modifica] Rapporti con l'Unione Europea

[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Geografia della Bulgaria.
Bulgaria da satellite  Dicembre 2001
Bulgaria da satellite
Dicembre 2001

La Bulgaria è situata nella parte orientale della penisola balcanica che deriva il suo nome dalla catena dei monti Balcani, confina a nord con la Romania dalla quale la separa il Danubio, a ovest con la Serbia e la Macedonia, a sud con Grecia e la Turchia e si affaccia sul mar Nero.

[modifica] Morfologia

Da un punto di vista morfologico (e anche climatico) la Bulgaria presenta una grande varietà di ambienti.

Nella parte settentrionale si trova l'ampia pianura danubiana che si estende da est a ovest per circa 500km con una larghezza variabile tra i 20 e i 120 km, la pianura è interrotta da alcuni altopiani e lievi colline fra le quali si dipanano i corsi di alcuni degli affluenti di destra del Danubio (Iskăr, Vit, Osam, Jantra, Rusenski Lom, Ogosta e Lom).

La pianura Tracia vista dal versante meridionale dello Stara Planina
La pianura Tracia vista dal versante meridionale dello Stara Planina

Più a sud si incontra la catena dei monti Balcani (in bulgaro e serbo: Стара планина, Stara planina, "Montagna vecchia") una propaggine dei Carpazi che attraversa la parte centrale della Bulgaria da est a ovest per circa 600 km e una larghezza compresa fra i 30 e i 50 km e con vette che superano i 2000 m s.l.m. raggiungendo la massima elevazione con il monte Botev (2.376 m s.l.m.), benché l'altitudine cali lievemente nella parte orientale della catena montuosa i monti Balcani costituiscono lo spartiacque fra il bacino del Danubio e quello del mar Egeo.

A sud della catena dei Balcani si estende una pianura percorsa nella parte orientale dal fiume Tundza e in quella occidentale dal fiume Strjama, la vallata, detta valle delle rose, è nota per la coltivazione delle rose e la produzione dell'olio di rose, a sud è delimitata dalla catena di Sredna Gora (chiamata anche Antibalcani) che corre parallela ai Balcani per una lunghezza di circa 160 km e con un'altitudine massima di 1.600 m.

A sud dello Sredna Gora si estende la pianura Tracia delimitata a sud dai monti Rodopi, Sakar e Strandža e percorsa dal fiume Marica, come la pianura danubiana anche la pianura Tracia non è perfettamente pianeggiante, presenta infatti diverse formazioni collinari.

Nella parte centro-occidentale del paese si trova la pianura di Sofia, in passato zona di passaggio strategica che congiungeva Belgrado a Costantinopoli, la pianura di Sofia è larga circa 24 e lunga 96 km, vi si trova la città di Sofia. Verso occidente la pianura è delimitata dai monti Vitoša a sud di Sofia, dai monti Rila più a meridione e dai monti Pirin nell'estremo sud-occidentale del paese. Il punto più elevato dei monti Rila è il monte Mussala (2.925 m s.l.m.) cima più elevata del paese.

[modifica] Idrografia

Per approfondire, vedi le voci Fiumi della Bulgaria e Bacini idrici e dighe della Bulgaria.

Il fiume principale della Bulgaria è il Danubio, altri fiumi importanti sono lo Struma e il Marica a sud. I fiumi della Bulgaria alimentano il Danubio (e quindi il Mar Nero) oppure il Mar Egeo. Vi sono 526 fiumi con una lunghezza superiore ai 2,3 km, l'unico utilizzabile per la navigazione è il Danubio.

Nei rilievi di Rila e di Pirin vi sono circa 260 laghi glaciali, la costa del Mar Nero è caratterizzata dalla presenza di numerose lagune costiere salmastre e aree umide (lago Pomorie, lago Beloslav, lago di Burgas, lago di Varna, laghi di Šabla) diverse delle quali sono riserve naturali e/o siti Ramsar (Lago Atanasovsko). I bacini artificiali sono oltre 2200.

Nella parte sud-occidentale del paese vi sono numerose sorgenti termali.

[modifica] Clima

La Bulgaria ha un clima di tipo continentale con estati calde e inverni molto freddi soprattutto nella pianura danubiana che è l'area con la maggiore escursione termica e con le precipitazioni più abbondanti (circa 600 mm/anno). I monti Balcani costituiscono una barriera climatica fra la parte settentrionale e quella meridionale maggiormente influenzata dal Mar Nero, la zona costiera gode infatti di un clima mediterraneo che penetra nell'interno seguendo le valli del Maritsa, del Mesta e dello Struma. L'area con le precipitazioni minori è la Dobrugia, la fascia costiera più settentrionale.

[modifica] Popolazione

[modifica] Storia demografica

La Bulgaria fu abitata sin dal Neolitico, ma la prima popolazione storica fu quella dei Traci, di origine indoeuropea. Ancora nel medioevo persisteva la minoranza dei Valacchi (legati agli attuali Arumeni), discendenti diretti di questa stirpe poi fortemente romanizzata. Nel VII secolo nella regione vi si trasferirono alcune tribù contadine di Slavi, imponendo, anche se in genere pacificamente, lingua e cultura agli indigeni. Nel 678 la zona fu raggiunta da un orda di 25.000 Bulgari (propriamente detti), di origine turco-tatara: nonostante la loro imposizione sulle popolazioni locali, essi finirono per fondersi con queste ultime. A terminare la complessa formazione degli attuali Bulgari, contribuirono anche i Turchi che installarono numerose colonie e diffusero l'islamismo e, soprattutto, i propri costumi.

[modifica] Statistiche attuali

Per approfondire, vedi la voce Bulgari.
Demografia
Demografia

La Bulgaria ha avuto la più bassa crescita demografica del mondo sin dal 1950 (a parte il piccolo stato di Saint Kitts e Nevis). Dai primi anni novanta poi la crescita demografica è diventata negativa, a causa del collasso economico e della forte emigrazione. Ora la Bulgaria soffre di una grave crisi demografica, e anche se ci sono dati che la popolazione smetterà di decrescere, questo avverrà solo intorno al 2150.

In base al censimento del 2001, la popolazione della Bulgaria è composta principalmente da Bulgari etnici (83,9%), con due importanti minoranze: turchi (9,4%) e Rom (4,7%). Il restante 2% consiste di diverse minoranze più piccole, comprendenti, armeni, macedoni, russi, rumeni, ucraini, greci, tatari ed ebrei. L'84,8% della popolazione bulgara parla il bulgaro, appartenente alle lingue slave, che è l'unica lingua ufficiale, ma vengono parlate anche altre lingue che corrispondono strettamente alle varie minoranze etniche.


[modifica] Religione

In occasione del censimento del 2001 l'83,7% della popolazione si è dichiarato di religione cristiana, la maggior parte (82,6%) appartenente alla Chiesa Ortodossa bulgara. La popolazione rimanente è composta da musulmani 12,2% e da percentuali ridottissime di cattolici e protestanti. Il numero di ebrei è in costante calo (nel 2001 erano 653, nel 1992 erano 2.580 e nel 1946 erano 43.335) si tratta per lo più di ebrei sefarditi.

[modifica] Ordinamento dello stato

[modifica] Suddivisioni amministrative

Per approfondire, vedi la voce Regioni della Bulgaria.

Da un punto di vista amministrativo la Bulgaria è divisa in due livelli:

  • 28 regioni (области, oblasti, al singolare: област, oblast) (ISO 3166-2 e NUTS1)
  • 287 comuni (общини, obštini, al singolare: община obština) (NUTS3)

L'attuale suddivisione in regioni risale al 1999, in precedenza, dal 1987, la suddivisione era in 9 province. Tutte le regioni prendono il nome dal loro capoluogo, l'area urbana della capitale nazionale forma una regione separata:


[modifica] Città principali

Di seguito l'elenco delle città bulgare con più di 50.000 abitanti, le città contrassegnate con l'asterisco (*) sono capoluogo di regione:

Città della Bulgaria
N. Nome Abitanti Regione
Traslitterazione bulgaro Cens. 1985 Cens. 1992 Cens. 2001 Stima 2005
1. Sofia* София 1.121.763 1.114.925 1.096.389 1.148.429 Stolična Oblast Sofia
2. Plovdiv* Пловдив 343.064 341.058 340.638 341.473 Plovdiv
3. Varna* Варна 302.816 308.432 314.539 311.796 Varna
4. Burgas* Бургас 182.856 195.686 193.316 189.245 Burgas
5. Ruse* Русе 185.485 170.038 162.128 103.621 Ruse
6. Stara Zagora* Стара Загора 151.163 150.518 143.989 141.480 Stara Zagora
7. Pleven* Плевен 129.863 130.812 122.149 113.700 Pleven
8. Sliven* Сливен 102.400 106.212 100.695 95.518 Sliven
9. Dobrič* Добрич 109.170 104.494 100.379 93.802 Dobrič
10. Šumen* Шумен 100.125 93.390 89.054 86.381 Šumen
11. Pernik* Перник 94.460 90.549 86.133 80.900 Pernik
12. Jambol* Ямбол 90.019 91.497 82.924 79.314 Jambol
13. Haskovo* Хасково 87.847 80.700 80.870 78.668 Haskovo
14. Pazardžik* Пазарджик 77.603 82.578 79.476 76.161 Pazardžik
15. Blagoevgrad* Благоевград 65.481 71.476 71.361 71.123 Blagoevgrad
16. Veliko Tărnovo* Велико Търново 69.173 67.540 66.998 66.145 Veliko Tărnovo
17. Vraca* Враца 75.180 75.518 69.423 63.260 Vraca
18. Gabrovo* Габрово 81.629 76.522 67.350 63.004 Gabrovo
19. Vidin* Видин 62.541 62.691 57.614 52.558 Vidin
20. Asenovgrad Асеновград 47.159 52.360 52.116 52.036 Plovdiv
21. Kazanlăk Казанлък 61.396 60.095 54.021 51.565 Stara Zagora


[modifica] Forze armate

Fonti: CIA Factbook[4] - US - StateDept[5]

Le forze armate della Bulgaria consistono delle Forze di Terra Bulgare, della Marina Bulgara e dell'Aviazione Bulgara. Il patrono delle forze armate bulgare è Sveti Georgi (San Giorgio), ed i bulgari festeggiano il giorno di questo patrono come il Giorno dell'Esercito e del Valore.

La Bulgaria divenne per la prima volta una potenza militare in Europa sotto il regno del khan Krum e dello zar Simeone I, in una serie di guerre contro l'impero bizantino, per il controllo della penisola balcanica alla fine del IX secolo. Con l'uso della cavalleria pesante, composta da 12.000 cavalieri, negli schieramenti tattici, simili a quelli dei cavalieri feudali, le forze di Simeone I raggiungesero le mura di Costantinopoli, nel 896 DC. Un trattato di pace formale durò fino al 912, quando entrambe le parti si impegnarono in una guerra che vide la sconfitta dei bizantini, dopo svariate battaglie tra cui la più sanguinosa di tutto il medioevo ad Anchialo nel 917. La Bulgaria tornò ad essere una potenza militare sotto il governo della dinastia Asen nel XII secolo. Durante il regno dello zar Kalojan (1197-1207) la Bulgaria divenne il primo stato europeo a sconfiggere i cavalieri crociati.

Dopo aver ottenuto l'indipendenza dall'Impero ottomano nel 1878, la Bulgaria ha avuto un ruolo di potenza europea minoritaria, inclusa frequentemente nei piani e nelle guerre delle potenze maggiori.

In seguito ad una serie di tagli a partire dal 1989, le truppe attive dell'esercito bulgaro sono composte da circa 68.450 unità (2008). Le forze di riserva ammontano a circa 300.000 soldati ed ufficiali. Il "PLAN 2004", un tentativo di modernizzare le forze armate bulgare, mira a migliorare il livello militare secondo i bisogni della NATO e dell'Unione Europea.

Il personale militare bulgaro ha partecipato alle missioni internazionali in Cambogia, Bosnia-Eerzegovina, Kosovo, Afghanistan ed Iraq. A partire dal 2008, il governo bulgaro ha abolito completamente la leva obbligatoria, mentre e forze navali ed aree sono diventate completamente di professione nel 2006. Le forze speciali bulgare hanno condotto missioni insieme alle SAS, Delta Force, KSK, ed ai Spetsnaz russi.

Nell'aprile 2006 la Bulgaria e gli Stati Uniti d'America hanno firmato un accordo di mutua cooperazione e difesa, che prevede lo sviluppo delle basi aree bulgare di Bezmer (vicino a Jambol), Graf Ignatievo (vicino a Plovdiv), il centro di addestramento di Novo Selo (vicino a Sliven), ed il centro logistico di Ajtos. La marina bulgara è composta soprattutto di navi di tipo sovietico e due sottomarini. Con appena 354 km di linea costiera, la Bulgaria non ritiene un pericolo reale un probabile assalto via mare. Nello svolgimento degli sforzi di modernizzazione, la marina bulgara ha acquistato una nuova fregata dal Belgio e quattro corvette Gowind dalla compagnia francese DCN. L'aviazione bulgara fa largo uso di equipaggiamento di tipo sovietico. Esistono dei piani per l'acquisto di elicotteri d'assalto e da trasporto, oltre che ad una revisione generale del vecchio sistema d'armamento sovietico. Le spese militari ammontano al 2.6% del PIL della nazione.[6]

[modifica] Politica

Per approfondire, vedi la voce Politica della Bulgaria.
Georgi Părvanov, l'attuale Presidente della Repubblica.
Georgi Părvanov, l'attuale Presidente della Repubblica.

[modifica] Istituzioni

La Bulgaria è una repubblica parlamentare.

La Costituzione bulgara è entrata in vigore nel luglio del 1991 e prevede un sistema parlamentare multi-partitico eletto con suffragio universale.

Il Presidente della Bulgaria viene eletto direttamente per un mandato di 5 anni, e può essere rieletto una sola volta. Il presidente funge da capo di stato e da comandante in capo delle forze armate. Il presidente è a capo del Consiglio Consultivo per la Sicurezza Nazionale e anche se non è in grado di iniziare una legislazione, può respingere una legge per un ulteriore dibattito. Ma il parlamento può ribaltare il veto presidenziale con un semplice voto di maggioranza.

Sofia, piazza del parlamento.
Sofia, piazza del parlamento.

Il parlamento unicamerale bulgaro, l'Assemblea Nazionale o Narodno Săbranie (Народно събрание), è composto da 240 deputati che sono eletti con un mandato di 4 anni dal voto popolare. I voti vanno a liste di partito o di coalizioni per ognuna delle nove divisioni amministrative. Un partito o coalizione deve ottenere un minimo del 4% dei voti per entrare in parlamento. Il Parlamento è responsabile dell'emanazione delle leggi, dell'approvazione del budget, della programmazione delle elezioni presidenziali, e della selezione e dimissione del primo ministro e degli altri ministri, della dichiarazione di guerra, del dispiegamento di truppe al di fuori della Bulgaria e della ratifica di accordi e trattati internazionali.

Organo principale del potere esecutivo è il Consiglio dei Ministri guidato dal Primo Ministro scelto tra i membri del gruppo parlamentare di maggioranza e al quale viene conferito dal Presidente l'incarico di formare il governo, il Consiglio dei ministri è ratificato dall'Assemblea Nazionale che ne controlla l'attività.

[modifica] Politica estera

Fonti: US - StateDept[5]

La Bulgaria è entrata a far parte della NATO il 29 marzo 2004 ed è membro dell'Unione Europea dal 1° gennaio 2007[7]. Fa parte delle Nazioni Unite e nel 2002-2003 è stato membro temporaneo del Consiglio di Sicurezza, nel 2004 ha presieduto l'OCSE.

Dal 1996 fa parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization) e nel 1998 è divenuta membro a pieno titolo dell'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA). La Bulgaria ha inoltre stipulato accordi di libero scambio con Turchia, Macedonia, Croazia, Lituania, Estonia, Israele, Albania e Lettonia.

[modifica] Economia

Fonti: US - StateDept[5], CIA Factbook[4]

L'economia della Bulgaria si è contratta drammaticamente dopo il 1989, a causa della perdita del mercato dell'Unione Sovietica e del COMECON, ai quali l'economia bulgara era strettamente legata. La qualità della vita è caduta del 40%.
Inoltre, le sanzioni delle Nazioni Unite contro Jugoslavia e Iraq sono costate molto all'economia bulgara. I primi segni di ripresa emersero nel 1994 quando il PIL crebbe e l'inflazione scese.

Durante il 1996 attraversò un nuovo periodo di crisi a causa delle riforme economiche insufficienti e di un sistema bancario instabile. Dal 1997 la nazione è sulla strada della ripresa, con un PIL in crescita ad un tasso annuo del 4-5%, incremento degli investimenti stranieri, stabilità macroeconomica e l'ingresso nell'Unione Europea, tra il 2000 e il 2005 ha avuto una crescita economica annua pari a circa il 5%, ha guidato la crescita il settore privato che che comprende il 75% delle attività economiche.

L'attuale governo, eletto nel 2001, si è impegnato a mantenere gli obiettivi di politica economica fondamentale adottata dal suo predecessore nel 1997, ovvero, mantenere il piano valutario, praticare delle politiche finanziarie sane, accelerare le privatizzazioni, e perseguire delle riforme strutturali. Mentre le previsioni economiche per il 2002 e 2003 predicono una crescita continua dell'economia bulgara, il governo affronta ancora un alto tasso di disoccupazione. La Bulgaria fa parte dell'Unione Europea dal 1° gennaio 2007.

[modifica] Risorse

Risorse minerarie e produzione di energia elettrica

La Bulgaria dispone di scarse risorse minerarie, oltre al carbone negli anni cinquanta sono stati scoperti giacimenti di gas naturale e di petrolio, tra i metalli estratti vi sono il ferro, lo zinco, il rame e il piombo. La produzione e l'esportazione di energia elettrica sono un'importante risorsa, la centrale nucleare di Kozloduy ha una capacità complessiva di 3 760 MWe, la centrale, a causa dell'obsolescenza dei suoi impianti (4 reattori su 6 sono spenti) è stata in parte disattivata, per compensare il calo di produzione è in costruzione a Belene un secondo impianto nucleare con una capacità di 2 000 MW, è inoltre in progetto l'ampliamento della centrale termica di Maritza Iztok.

[modifica] Industria

Il settore industriale ha seguito fin dagli anni cinquanta uno sviluppo dettato dal modello sovietico basato sull'industria pesante e in particolare sulla produzione siderurgica, chimica e metallurgica.

Il calo delle esportazioni in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e del COMECON ai quali l'economia bulgara era strettamente legata ha messo in luce l'obsolescenza degli impianti inadatti per competere sul mercato internazionale, il conseguente crollo della produzione industriale ha portato con sé grossi problemi sociali. Negli anni novanta è iniziata un ambizioso programma di riconversione industriale con incentivi alle piccole e medie imprese e alla riconversione e valorizzazione di settori tradizionali come quello tessile in cui la Bulgaria vanta tradizioni antiche. I primi segni di ripresa, ovvero la prima crescita del PIL dal 1988 è stata nel 1994 (+1,4%) e nel 1995 (+2,5%), per contro negli stessi anni l'inflazione è passata dal 122% del 1994 al 32,9% del 1996.

I maggiori complessi industriali si trovano nel bacino di Sofia (industria meccanica), la cantieristica navale è localizzata a Varna, sul Mar Nero. La Bulgaria esporta prodotti dell'industria chimica, settore sul quale il crollo dell'URSS ha inciso in modo minore. Nella città di Burgas si trova un grosso impianto di raffinazione del petrolio controllato dal colosso russo LUKoil.

[modifica] Esportazioni e importazioni

[modifica] Trasporti

Per approfondire, vedi la voce Trasporti in Bulgaria.
Un nuovo treno delle ferrovie bulgare
Un nuovo treno delle ferrovie bulgare

La Bulgaria è un importante zona di transito tra l'Europa centrale e il vicino oriente. Dispone di una discreta rete di trasporti, quattro aeroporti internazionali (Sofia, Varna, Burgas e Plovdiv), due porti sul Mar Nero (Burgas, Varna) e diversi porti fluviali (Ruse e Lom sul Danubio).

Transitano in Bulgaria i corridoi paneuropei numero IV (Dresda-Budapest-Craiova-Sofia-Salonicco), VII (Danubio), VIII (Tirana-Skopje-Sofia-Varna) e IX (Helsinki-Mosca-Bucarest-Dimitrovgrad-Alessandropoli).

[modifica] Turismo

Fonte: Sito ufficiale del Governo bulgaro[8]

L'attività turistica è stata incentivata fin dall'epoca sovietica in quanto fonte di preziose valute straniere, località balneari sul mar Nero e località sciistiche sui Balcani erano meta di turisti provenienti dagli altri paesi del blocco orientale, in anni recenti l'attività di rinnovo delle infrastrutture turistiche per portarle a standard occidentali è proseguita e tuttora in corso.
La Bulgaria offre mete per diversi tipi di attività, vi sono località balneari e sciistiche, zone termali, riserve di caccia e numerosi monumenti e parchi naturali.

Gli investimenti nel settore si sono tradotti in un aumento del numero di turisti, a settembre del 2006 il numero di visitatori stranieri era pari a 4.267.461 persone, il 5,39% in più dell'anno precedente, di questi 3.668.312 hanno scelto la Bulgaria come meta di vacanze o per visite di piacere. Nei primi 8 mesi del 2006 gli introiti del settore erano pari a 1.557,2 milioni di euro con una crescita del 5,45% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La maggior parte dei turisti proviene dalla Germania (491.897).

[modifica] Le mete

Lungomare di Nesebăr
Lungomare di Nesebăr

Le località balneari sul Mar Nero più frequentate sono Sozopol, Nesebăr, Golden Sands, Sunny Beach, Albena e St. Constantine & Helena, mentre tra le località sciistiche le mete più frequentate, in prevalenza da turisti britannici, sono Borovec, Bansko, Pamporovo e Vitoša.

Oltre alle città di Sofia, Plovdiv e Veliko Tărnovo sono meta molto frequentata i monasteri, il più celebre dei quali è il monastero di Rila.

[modifica] Siti UNESCO

La città vecchia di Nesebăr
La città vecchia di Nesebăr

In Bulgaria si trovano 9 siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO (tra parentesi la data di ingresso nella lista):

[modifica] Ambiente

Vista del Parco nazionale di Pirin
Vista del Parco nazionale di Pirin

Fonti: Sito Federparchi[9]
Sito ufficiale del parchi nazionali bulgari[10]
Sito ufficiale della convenzione di Ramsar[11]

La Bulgaria ha 3 parchi nazionali, 10 parchi naturali, 90 riserve naturali, 457 punti di interesse naturali e 175 località protette. La prima area protetta del pese è stata Silkosia nei monti Strandža istituita nel 1931.

All'interno dell'Unione Europee la Bulgaria occupa il secondo posto (dopo la Spagna) per numero di riserve della biosfera UNESCO.

I parchi nazionali sono:

Il lago Atanosovsko
Il lago Atanosovsko

Dieci località bulgare sono comprese nella lista di Ramsar:

  • Lago Atanasovsko
  • Isola di Belene
  • Paludi di Durankulak
  • Isola di Ibiša
  • Lago Šabla
  • Area protetta di Poda
  • Lago di Pomorie
  • Area del fiume Ropotamo
  • Riserva naturale di Srebarna
  • Lago Vaja


[modifica] Arte

[modifica] Pittura e scultura

La Bulgaria fu il primo paese slavo a convertirsi al cristianesimo ortodosso, si diffuse quindi nel paese la pittura di icone, forma espressiva tradizionale bizantina nella quale gli artisti bulgari, in seguito all'invasione ottomana (1393) e nel tentativo di opporre una sorta di resistenza culturale all'invasore musulmano inserirono elementi legati alle tradizioni culturali locali e alle tradizioni iconografiche greche.

Durante il periodo del rinascimento bulgaro successivo all'occupazione turca sorsero ovunque nuove scuole d'arte, la più nota è quella di Samokov dalla quale uscirono Zahari Zograf, uno dei pittori bulgari più noti e molti altri degli artisti autori, fra l'altro, degli affreschi della chiesa del monastero di Rila.

Tra i pittori dell'epoca moderna il più celebre è Jules Pascin, nato nel 1885 a Vidin con il nome di Julius Pinkas, visse per molti anni in Francia dove morì nel 1930.

L'artista contemporaneo più noto è probabilmente Hristo Javašev, noto con il nome suo e della moglie, Christo e Jeanne-Claude. Sue sono, tra le altre opere, la ricopertura del Reichstag a Berlino e del Pont Neuf di Parigi.

[modifica] Letteratura

Per approfondire, vedi la voce Letteratura bulgara.

[modifica] Musica

Gli strumenti tipici della musica popolare bulgara sono un tipo di flauto chiamato kaval e una cornamusa chiamata gaida, per accompagnare le danze popolari viene solitamente suonata la variante tracia della gaida che ha una tonalità più alta ed è chiamata Djura Gaida mentre viene preferita la variante più bassa chiamata Kaba Gaida per accompagnare canti e ballate.

La Bulgaria vanta tradizioni antiche nel canto corale, in anni recenti sono divenute note a livello internazionale le interpretazioni del Coro Femminile di Stato della Radio e Televisione Bulgara, più noto come Le mystére des Voix Bulgares vincitore di un Grammy Award nel 1990.

[modifica] Teatro

La prima opera teatrale bulgara è il Mihail Miškoed rappresentata per la prima volta nel čitalište (un edificio comunitario utilizzabile anche come teatro) di Šumen, città natale dell'autore e fondatore del teatro, il maestro elementare Sava Dobroplodni (1820-1894). A Shumen nacquero o vissero anche altri autori teatrali come Dobri Vojnikov (1833-1878) considerato il padre del dramma storico bulgaro e Vasil Drumev (1841-1902, in seguito assunse il nome di Kliment Turnovski) autore del dramma Ivanco, l'assassino di Asen I e autore dei primi racconti brevi e romanzi bulgari.

I temi delle opere di questo periodo erano quelli delle difficili relazioni fra etnie bulgara, greca e turca, oppure ai temi rivoluzionari rivolti contro il dominio turco, il dramma di Ljuben Karavelov (1834-1879) Gli insorti della montagna narra le azioni degli hajduti, guerriglieri di montagna in lotta contro i turchi, del medesimo argomento tratta anche un dramma scritto dal rivoluzionario Bačo Kiro Petrov.

Una delle figure di spicco della produzione teatrale del periodo successivo all'indipendenza (1878) è l'attore e regista Stefan Popov (1816-1920), ad un suo omonimo, Ivan Popov si deve la fondazione della compagnia filodrammatica di Plovdiv, in seguito ad alcune rappresentazioni di successo nella capitale fu costruito a Sofia un teatro (teatro Osnova, 1888) per ospitarne le rappresentazioni.

In epoche più attuali uno degli autori teatrali bulgari più famosi è il già citato Ivan Vazov, autore di drammi storici che hanno come sfondo le lotte indipendentiste del popolo bulgaro, la produzione teatrale della seconda metà del XIX secolo è incentrata sui temi risorgimentali ripresi anche nelle opere di Konstantin Veličkov (1855-1907).

[modifica] Sport

Lo Stadio nazionale Vasil Levski con il PFC Levski Sofia che ospita il Chelsea FC in un incontro di Champions League
Lo Stadio nazionale Vasil Levski con il PFC Levski Sofia che ospita il Chelsea FC in un incontro di Champions League
La coppia Denkova-Staviski ai campionati mondiali 2004 a Dortmund
La coppia Denkova-Staviski ai campionati mondiali 2004 a Dortmund

Lo sport più diffuso in Bulgaria è il calcio, la lega professionistica è composta da 16 squadre è molto seguita, il risultato migliore della nazionale di calcio è stato il quarto posto ai campionati mondiali del 1994 negli Stati Uniti. Il calciatore più famoso è Hristo Stoičkov vincitore del pallone d'oro nel 1994 ed entrato nella classifica FIFA dei 100 migliori calciatori di ogni tempo.

Le due squadre più famose a livello internazionale sono il PFC CSKA Sofia (30 campionati nazionali vinti) e il PFC Levski Sofia (25 campionati vinti), altre squadre che hanno partecipato a competizioni internazionali sono il PFC Lokomotiv Sofia, PFC Litex Lovech, PFC Lokomotiv Plovdiv e il PFC Botev Plovdiv. Il PFC Levski Sofia è la prima squadra bulgara ad aver preso parte alla Champions League.

Bulgaro era anche un calciatore che in passato suscitò l'interesse di alcune squadre straniere tra le quali il Benfica, Georgi Asparuhov-Gundi (1943-1971) morì all'apice della carriera in un incidente automobilistico.

Atleti bulgari hanno ottenuto successi anche in molti altri sport, due ginnaste bulgare hanno vinto tre titoli mondiali nella ginnastica ritmica, Maria Gigova nel 1969, 1971 e 1973 e Maria Petrova nel 1993, 1994 e 1995, altri ginnasti di successo sono stati Simona Pejčeva (6^ ai giochi olimpici di Atene 2004), Neška Robeva (partecipazione a quattro edizioni dei mondiali e poi allenatrice della squadra nazionale di ginnastica ritmica) e Jordan Jovčev che ha vinto 4 medaglie olimpiche nella ginnastica artistica.
La Bulgaria ha una forte tradizione nel sollevamento pesi e nella lotta greco-romana, nella prima specialità fra gli olimpionici più noti vi sono Stefan Botev, Nikolaj Pešalov, Demir Demirev e Joto Jotov mentre nella lotta greco-romana gli atleti di spicco sono Serafim Barzakov, Armen Nazarian e Sergej Morejko.

Nell'atletica leggera l'atleta più celebre è la saltatrice in alto Stefka Kostadinova, detentrice del record mondiale femminile (209 cm raggiunti ai campionati mondiali del 1987 a Roma). Fra gli atleti in attività vi sono le velociste Ivet Lalova e Tezdžan Naimova (100 e 200 m piani).

Nel 2006 la squadra nazionale di pallavolo, che occupa la quinta posizione nella classifica FIVB, ha ottenuto la medaglia di bronzo ai campionati mondiali.

Alle Olimpiadi invernali del 1998 la bulgara Ekaterina Dafovska ha vinto la medaglia d'oro nei 15 km del biathlon, nello short-track Evgenija Radanova ha vinto tre medaglie olimpiche in due diverse edizioni, sempre sul ghiaccio si sono distinti nella danza su ghiaccio e nel pattinaggio di figura Albena Denkova e Maksim Staviski, la coppia è attualmente campione mondiale.

Dall'11 novembre 2006 il presidente del Comitato Olimpico bulgaro è Stefka Kostadinova.

[modifica] Cultura

[modifica] Poeti e scrittori

[modifica] Artisti

[modifica] Argomenti vari

[modifica] Bibliografia

  • Gran parte del materiale di questo articolo è tratto dal CIA World Factbook 2000 e dal sito del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

[modifica] Note

  1. ^ Europortal.bg
  2. ^ Decisione del Consiglio dell'Unione europea, del 25 aprile 2005, relativa all'ammissione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea ((PDF) GU UE L 157 del 21.6.2005)
  3. ^ Trattato tra il Regno del Belgio, la Repubblica ceca, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica di Estonia, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l’Irlanda, la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, il Granducato del Lussemburgo, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Polonia, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca, la Re pubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica di Bulgaria e la Romania relativo all'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea ((PDF) GU UE L 157 del 21.6.2005)
  4. ^ a b CIA - Factbook
  5. ^ a b c Stati Uniti - Dipartimento di Stato
  6. ^ Bulgaria Military 2007 - Flags, Maps, Economy, Geography, Climate, Natural Resources, Current Issues, International Agreements, Population, Social Statistics
  7. ^ Unione Europea - Rapporto del settembre 2006 per l'ingresso della Bulgaria - pdf
  8. ^ Governo bulgaro, rapporto sul turismo 2006
  9. ^ - Federparchi
  10. ^ Bulgaria National Parks
  11. ^ The Ramsar Convention on Wetlands

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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