Senegal
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Senegal | |||||||||
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Motto: Un Peuple, Un But, Une Foi (Traduzione: Un Popolo, uno Scopo, un Credo) |
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Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Repubblica del Senegal | ||||||||
Nome ufficiale: | République du Sénégal, | ||||||||
Lingua ufficiale: | francese | ||||||||
Capitale: | Dakar (2.079.000 ab. / 2000) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | Repubblica | ||||||||
Capo di stato: | Abdoulaye Wade | ||||||||
Capo di governo: | Cheikh Hadjibou Soumare | ||||||||
Indipendenza: | Dalla Francia, 4 aprile 1960 | ||||||||
Ingresso nell'ONU: | 28 settembre 1960 | ||||||||
Superficie | |||||||||
Totale: | 196.190 km² (85º) | ||||||||
% delle acque: | 2,1 % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2002): | 10.284.929 ab. (75º) | ||||||||
Densità: | 52 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Africa | ||||||||
Fuso orario: | UTC | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Franco CFA | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 20.504 milioni di $ (109º) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2005): | 1.759 $ (151º) | ||||||||
ISU (2005): | 0,499 (basso) (156º) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .sn | ||||||||
Prefisso tel.: | +221 | ||||||||
Sigla autom.: | SN | ||||||||
Inno nazionale: | Pincez Tous vos Koras, Frappez les Balafons | ||||||||
Festa nazionale: | 4 aprile | ||||||||
La Repubblica del Senegal è uno Stato dell'Africa Occidentale, a sud del fiume Senegal. Il Senegal si affaccia sull'Oceano Atlantico ad ovest, confina con la Mauritania a nord, il Mali ad est, la Guinea e la Guinea-Bissau a sud. Il Gambia forma virtualmente una enclave all'interno del Senegal. Le isole di Capo Verde si trovano a circa 560 km al largo della costa senegalese. Il Senegal è vasto 196.190 km2 con una popolazione di 10.284.929 abitanti per una densità di 52 ab/km2. La sua capitale è Dakar situata sul capo più occidentale di tutta l'Africa continentale.
Nell'epoca coloniale faceva parte dell'Africa Occidentale Francese ed acquisì l'indipendenza nel 1960.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Origine e antichità
Tracce di attività neolitica sono presenti su quasi tutto il suo territorio.ci sono molti ritrovamenti che lo dimostrano.
L'epoca protostorica segna la comparsa dei metalli nella vallata del Senegal, con depositi contenenti antichi forni da fusione con i loro camini, e tombe a tumulo.
Nel centro del paese e nel Gambia, in una zona di 15.000 km si trova un insieme di circoli megalitici. Lo stesso tipo di allineamenti si trova nel nordest della Repubblica Centrafricana.la formazione dei primi regni conosciuti si registra a partire dal VII secolo, in particolare il Jolof, che avrebbe avuto lontane parentele con l'Impero del Ghana, suo vicino orientale.
[modifica] La colonizzazione e l'indipendenza
L'Islam, religione oggi prevalente nel Senegal, a cui appartiene più del 90% della popolazione, arrivò nell'XI secolo, ma si impose solo tra i peul o fulani, ad est, e tra i tukrè o toucouleur a nord, lungo il fiume Senegal. Il resto del Senegal rimase animista sino al 1800 .
Il primo insediamento stabile di europei, in specie portoghesi, fu sull'isola di Gorèe di fronte a Dakar, nel 1500 : qui i portoghesi potevano comprare dal popolo dei Wolof, l'etnia attualmente dominante in Senegal, gli schiavi che gli stessi Wolof avevano rapito o comprato più all'interno. Gorèe divenne quindi olandese, continuando pacificamente i suoi commerci coi Wolof, sinché non fu acquistata dai Francesi . Questi nel 1659 fondarono la città di Saint-Louis che diventò la prima capitale del Senegal e successivamente capitale dell'Africa Occidentale Francese (AOF). Nel 1677 i francesi occuparono anche l'isola di Goré, e fecero del Senegal uno dei principali centri africani della tratta degli schiavi. I francesi trovarono estremamente affidabili i Wolof, tanto da assegnare loro compiti rilevanti all'interno della gestione delle colonie africane , nella pubblica amministrazione .
Nel 1904 la capitale dell'Africa Occidentale Francese, eretta colonia autonoma, divenne Dakar. Nel 1914 gli africani residenti nelle città di Dakar, Goree, Rufisque e Saint-Louis ricevono la cittadinanza francese ed eleggono i loro deputati alla camera francese . Nel 1946 il Senegal entra a far parte del territorio francese, e la cittadinanza è estesa a tutti i senegalesi. Nel 1958 il senegal ottiene lo statuto di repubblica autonoma, e nel 1960, ottenuta l'indipendenza piena, il Senegal ed il Sudan francese (attuale Mali) si fusero a formare la Federazione del Mali, che divenne completamente indipendente il 4 aprile 1960. La federazione tuttavia non resse alla decolonizzazione, e già il 20 agosto 1960 il Senegal e il Sudan francese dichiaravano la propria indipendenza.
Un nuovo tentativo di federazione, stavolta con il Gambia (da cui il nome Senegambia), ebbe luogo nel 1982 senza entrare mai veramente in vigore; la federazione stessa si dissolse nel 1989.
[modifica] Geografia
[modifica] Morfologia
Il territorio è quasi completamente pianeggiante, a parte la zona vulcanica che forma la penisola di Capo Verde.
[modifica] Idrografia
I fiumi più importanti sono il Senegal, che segna il confine settentrionale, il Gambia e il Casamance; tutti gli altri corsi d'acqua hanno carattere torrentizio. A sud è ricco di lagune.
[modifica] Clima
Il clima è caldo e tropicale, con una stagione secca e una umida; la zona nord-orientale confina però con il Sahel e rischia di seguire il suo destino di siccità: il Senegal è, infatti, uno degli stati più minacciati dalla desertificazione.
[modifica] Popolazione
[modifica] Demografia
[modifica] Etnie
Il gruppo etnico dominante è quello dei Wolof (43% ca della popolazione), insediati soprattutto al centro del paese, a Nord-Est di Dakar e sulla costa. Altre due etnie dominanti sono i Sérèr (15%) e i Fula (23%). Questi popoli, e varie minoranze, non sono in guerra tra loro, anche grazie al rapporto di “cousinage” ( cioè: “cugini per scherzo”) che esiste tra loro, che consente di poter tenere conversazioni confidenziali e scherzose anche fra estranei.
[modifica] Religioni
Secondo le statistiche ufficiali, la popolazione senegalese è composta da musulmani sunniti per il 94%, da cristiani per il 5% e da animisti per il restante 1% Molti senegalesi si dichiarano musulmani o cattolici ma sono in realtà legati anche a forme di religione tradizionale. Un profondo processo di sincretismo ha reso possibile la coesistenza delle religioni tradizionali con quelle rivelate.
[modifica] Lingue
Come sancito dalla nuova Costituzione (1971)
« La langue officielle de la République du Sénégal est le Français. Les langues nationales sont le Diola, le Malinké, le Pular, le Sérère, le Soninké, le Wolof et toute autre langue nationale qui sera codifiée » |
la lingua ufficiale del Senegal è il francese, a cui si affiancano 6 lingue nazionali:
Il Wolof è collegato alla lingua Fula (Pulaar), che è anch'essa parlata da una gran parte della popolazione.
Oltre alle lingue succitate sono presenti diversi dialetti.
[modifica] Ordinamento dello Stato
[modifica] Suddivisioni amministrative
Il Senegal è composto, sul piano amministrativo, da 11 regioni che prendono nome dai rispettivi capoluoghi, che figurano inoltre tra le maggiori città dello stato: Dakar, Diourbel, Fatick, Kaolack, Kolda, Louga, Matam, Saint Louis, Tambacounda, Thiès, Ziguinchor. La capitale Dakar, una città di 550 km quadrati che costituisce una penisola e si protende sull'Oceano Atlantico, è situata, inoltre, nel punto più occidentale del paese e di tutto il continente africano. Un Governatore e un'Assemblea regionale guidano ogni regione; ciascuna è suddivisa in dipartimenti divisi ulteriormente in comunità rurali, come indicato di seguito:
Regioni | Capoluogo | Superficie (km²) | Popolazione (2001) |
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Regione di Dakar
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Dakar
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550
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2.411.528
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Regione di Diourbel
|
Diourbel
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4.359
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930.008
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Regione di Fatick
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Fatick
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7.935
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639.075
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[modifica] Città principali
[modifica] Istituzioni
[modifica] Politica
Il Senegal è ordinato come Repubblica democratica presidenziale, laica e sociale, multipartitica. La sua costituzione tutela l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione d'origine, di razza, di sesso, di religione. La sovranità nazionale appartiene al popolo senegalese che la esercita attraverso i suoi rappresentanti o per via referendaria. La Costituzione senegalese dichiara l’adesione alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, alla Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne del 1979, alla Convenzione relativa ai diritti dei bambini del 1989 e alla Carta Africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli del 1981. La nuova costituzione è stata approvata mediante referendum popolare il 7 gennaio 2001 e sostituisce la precedente del 1963.
Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della Repubblica; egli viene eletto a suffragio diretto per un mandato di cinque anni. Il mandato è rinnovabile una sola volta. Il Presidente nomina il Primo Ministro e approva il Consiglio dei ministri.
Il potere legislativo è esercitato da un'Assemblea Nazionale unicamerale che comprende 120 membri eletti dal popolo ogni cinque anni. L'elezione avviene per il 50% tramite collegi elettorali uninominali e, per il restante 50%, mediante sistema di rappresentanza proporzionale.
Il Governo coordina la politica dello Stato sotto la guida del Primo Ministro che è responsabile nei confronti del Presidente della Repubblica e dell'Assemblea nazionale secondo quanto espresso nella Costituzione.
Il potere giudiziario è indipendente dal potere legislativo e dal potere esecutivo.
[modifica] Economia
Il Senegal è un paese povero, ma data anche la maggior stabilità politica e sociale, la sua economia è più sviluppata rispetto a quella dei paesi vicini. Numerosi sono gli investimenti di capitali stranieri, soprattutto francesi. In passato, fino a una ventina d'anni fa, la coltura principale era quella delle arachidi; adesso si sono sviluppate altre coltivazioni alimentari e la pesca, che hanno dato impulso allo sviluppo recente dell'industria: oleifici, impianti per la lavorazione del pesce, dello zucchero e della birra. Particolarmente importanti sono le piantagioni di cotone e di canna da zucchero. L'agricoltura di sussistenza fornisce miglio, mais e manioca ma non è sufficiente a sfamare una popolazione in rapida crescita. Consistente è l'allevamento di bovini, caprini e ovini. Il sottosuolo fornisce fosfati minerali di titanio e recentemente sono stati trovati importanti giacimenti petroliferi. Le industrie principali sono quelle alimentare e tessili; in crescita l'industria chimica, meccanica e delle calzature. Discrete sono le reti stradale e ferroviaria. In progressivo sviluppo è anche il turismo, soprattutto balneare. Dal 2000 un cavo a fibra ottica collega il Senegal con il sudamerica e l'Europa.
[modifica] Ambiente
[modifica] Arte
[modifica] Sport
LA LOTTA SENEGALESE
La lotta con i pugni è una disciplina sportiva tipicamente senegalese, praticata soprattutto dai giovani dei villaggi, sia nelle regioni del sud (la Casamance), che del centro (la Petite côte) e del nord (il Walo). Ma anche la città di Dakar rappresenta un buon serbatoio di lottatori. Appartengono per lo più all'etnia lebou, che fu la prima a installarsi nella capitale. La lotta senegalese è una lotta tradizionale africana tra le più antiche e strutturate. E’ un misto tra rito, spettacolo e competizione. Nel suo paese d’origine, il Senegal, viene vissuta alla pari di un rito sacro e seguita come un vero sport agonistico. La lotta è oggi lo sport più seguito in Senegal, al punto da subissare persino il football. I lottatori sono giovanissimi e su di loro si favoleggia: per i presunti poteri mistici e, molto di più, per i loro cachet miliardari. La lotta in se è molto tecnica, è immediatamente comprensibile da tutti, ma occorre un occhio esperto per apprezzarne le sfumature. Fondamentalmente si tratta di una sorta di lotta libera, si combatte a mani nude, all’interno di un cerchio molto ampio disegnato sulla sabbia. La stagione dei combattimenti inizia a ottobre e finisce a maggio. Gli incontri durano 3 tempi da 15 minuti l’uno intervallati da pause di 5 minuti. Per vincere bisogna portare la testa, la schiena o i glutei dell’avversario a terra. Uno specie di Sumo giapponese. L’incontro è preceduto da una cerimonia folcloristica. I lottatori sono accompagnati da griot (poeti e cantanti) che suonano i tamburi, dal marabout che li benedice, e da donne che cantano per incoraggiamento. Si sussurra che la lotta sia praticata da persone dotate di particolari poteri mistici... in effetti i lottatori si cingono il corpo con numerosi amuleti e, al momento di entrare in campo, si spalmano spesso con liquidi dai colori simbolici. Tale festa rituale ha una durata media di sei ore, riguarda diversi incontri di lotta ed è accompagnata dalla musica.
[modifica] Tradizioni
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda del Senegal dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- Sezione dedicata al Senegal - By Africa.it - Informazioni turistiche, geografiche e storiche
- InSenegal.org
- Ritmi Africani, Associazione di volontariato che promuove progetti di solidarietà in Senegal
- Teranga Sénégal
- Seneweb
- Il mio Senegal
- UnAltroMondo ONLUS - Senegal
- Fotografia
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