Saint-Louis (Senegal)
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Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Isola di Saint-Louis Island of Saint-Louis |
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Tipologia | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 2000 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Senegal |
Saint-Louis, o Ndar come è chiamata in Wolof, è il capoluogo della regione omonima della Repubblica del Senegal. È situtata nel nord del paese alla foce fiume Senegal, a 250 km di strada dalla capitale Dakar, ha una popolazione di 171.000 abitanti dunque la quinta città del Senegal.
Indice |
[modifica] Storia
Il luogo della città fu scoperto nel 1659 da colonizzatori arrivati dalla Francia che gli diedero il nome di Saint-Louis-du-Fort in onore del re Luigi IX. I francesi vi fondarono la prima colonia permanente nel territorio del Senegal. Divenne ben presto un centro per la tratta degli schiavi e il commercio della gomma arabica.
Divenne dunque capitale del Senegal nel 1840, le venne riconosciuto lo statuto di Comune di Francia nel 1872 e nel 1895 venne elevata a capitale dell’intera Africa Occidentale Francese (AOF)
Il declino della città cominciò quando perse lo status di capitale prima dell’AOF (1902) e poi del Senegal stesso (1957). Mentre la popolazione e i militari francesi si ritiravano la maggior parte dei negozi, degli uffici e dei commerci locali chiuse i battenti. Gli investimenti e l’interesse coloniale diminuirono drasticamente, creando una situazione di degrado perdurata anche dopo l’indipendenza del Senegal.
Oggi Saint-Louis è una tipica città dell'Africa Occidentale: caotica, pittoresca, multicolore. Interessante la zona del porto, dove i pescatori mettono ad essiccare buona parte del pescato notturno su impalcature di legno e cospargendo di sale il pesce. Molto pittoresco il mercato centrale, dove è possibile acquistare splendidi tessuti in un dedalo di viuzze dalle quali sembra impossibile uscire senza una guida del posto.
[modifica] Geografia e clima
Saint-Louis si trova nella fascia di passagio tra il paesaggio sabbioso del Sahara e quello della savana. Di rilievo nella geografia della città è una stretta lingua sabbiosa, la Langue de Barbarie, che si interpone tra la foce del Senegal e l’Oceano Atlantico.
Esistono solo due stagioni, quella umida, dal giugno ad ottobre, caratterizzata da temperature elevate, tempeste e umidità; quella secca, da novembre a maggio, con brezze oceaniche fresche e tempeste di sabbia.
Numerosi sono i siti naturali attorno a Saint-Louis tra cui il Parco Nazionale della Langue de Barbarie, il Parco Nazionale degli Uccelli di Djoudj, la Riseva faunistica di Gueumbeul; nonché numerose splendide spiagge.
[modifica] Luogo Patrimonio dell’Umanità (WHS)
La caratteristica architettura coloniale con il suo impianto regolare, la posizione della città su un’isola alle foci del Senegal e il sistema di banchine, nonché il particolare contesto naturale ha dato a Saint-Louis una apparenza singolare che ha convinto il World Heritage Commitee a erigere l’Isola di Saint-Louis a Patrimonio dell'Umanità nel 2000.
[modifica] Istituti di cultura
L’educazione è un altro punto focale dell’anima della città. È infatti sede dell’Università Gaston Berger, seconda università del Senegal, fondata nel 1990, e dell’Accademia Militare Charles Ntchorere (1922).
[modifica] Gemellaggi
- - Bologna, Italia
- - St. Louis, Missouri, Stati Uniti
- - Fes, Marocco - (1979)
- - Liegi, Belgio
[modifica] Collegamenti esterni
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