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Etiopia - Wikipedia

Etiopia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Etiopia
Etiopia - Bandiera
Etiopia - Stemma
(dettagli)
Motto: 

Informazioni
Nome completo: Repubblica Federale Democratica Etiope
Nome ufficiale: የኢትዮጵያ ፌዴራላዊ ዲሞክራሲያዊ ሪፐብሊክ - Ityop'iya Federalawi Demokrasiyawi Ripeblik
Lingua ufficiale: Amarico² e tigrino
Capitale: Addis Abeba  (3.425.000 ab. / 2006)
Politica
Governo: Repubblica Federale
Capo di stato: Girma Woldegiorgis
Capo di governo: Meles Zenawi
Indipendenza: Dall'Italia formalmente il 27 novembre 1941 (Caduta di Gondar).
Ingresso nell'ONU: 13 novembre 1945 1
Superficie
Totale: 1.127.127 km²  (27º)
 % delle acque: 0,7 %
Popolazione
Totale (2007): 76.511.887 ab.  ()
Densità: 68 ab./km²  
Geografia
Continente: Africa
Fuso orario: UTC +3
Economia
Valuta: Birr etiope
PIL (PPA)  (2005): 60.099 milioni di $  (69º)
PIL procapite (PPA)  (2005): 823 $  (179º)
ISU  (2005): 0,406 (basso)  (169º)
Energia:
Varie
TLD: .et
Prefisso tel.: +251
Sigla autom.: xx
Inno nazionale: Whedefit Gesgeshi Woude Henate Ethiopia
Festa nazionale: 5 maggio

1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945.

²L'inglese e l'italiano, quest'ultima per il passato d'occupazione, sono studiati come lingua secondaria, a scelta insieme all'amarico, e sono le principali lingue utilizzate per gli affari esteri.

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La Repubblica Democratica Federale d'Etiopia (amharico:ኢትዮጵያ traslitterazione:Ityop'iya) è uno Stato dell'Africa orientale che vanta un'identità plurimillenaria (tant'è che è considerata il più antico stato africano). L'Etiopia confina a nord con l'Eritrea, ad est con il Gibuti e la Somalia, a sud sempre con la Somalia e con il Kenya ed ad Ovest con il Sudan. Storicamente l'Etiopia è nota anche come Abissinia.

Indice

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia dell'Etiopia.
Rovine del tempio a Yeha, Tigrè
Rovine del tempio a Yeha, Tigrè

Attorno al 970 la regina Gudit perseguitò i cristiani che si trovavano in Etiopia ed aiutò a far crollare il Regno di Axum. Sebbene sia presentata dalle cronache etiopi come ebrea alcuni studiosi moderni hanno qualche dubbio a riguardo, suggerendo che potrebbe essere stata una pagana [1]. All'inizio del basso medioevo nasce il regno di etiopia, unico baluardo cristiano in Africa.

La fine del XIX secolo è segnata dall'inizio della colonizzazione europea del continente africano. Nel 1870 il porto di Assab, presso l'entrata meridionale del Mar Rosso, è comprato da una compagnia italiana come cessione di un sultano locale. Questo evento pone le basi per la fondazione di una colonia italiana in Eritrea. L'espansione della colonia verso l'interno porta ad un conflitto con l'impero etiope, governato dal negus Menelik II, ed alla battaglia di Adua del 1896, quando l'esercito etiope sconfigge la potenza coloniale e riesce a rimanere indipendente. L'Italia e l'Etiopia firmano il trattato di Uccialli che sancisce le relazioni fra i due paesi fino all'inizio della nuova espansione coloniale italiana verso l'Etiopia.

Con l’apertura del canale di Suez aumenta l’interesse europeo per il Paese. Il 3 ottobre 1935 l'Italia attacca, senza dichiarazione di guerra, l'impero etiope. Nella campagna verrà usato anche il gas iprite. Gli Italiani riescono a sconfiggere la resistenza degli Etiopi e a spingersi fino alla capitale Addis Abeba, nella quale entrano il 5 maggio 1936. L'Etiopia viene annessa all'impero coloniale italiano nell'Africa Orientale Italiana. L'Etiopia viene liberata dagli inglesi nel 1941 e l'imperatore Haile Selassie torna al potere fino al 1974. Nel 1974 una giunta militare, il Derg, depone l'imperatore Haile Selassie (in carica dal 1930) e crea un regime socialista, con a capo Haile Mariam Menghistu. Nel biennio 1984-1985 il paese viene colpito da una carestia di vastissime proporzioni che porta alla morte di quasi 8 milioni di persone. Stremato da golpe sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala e dal problema dei rifugiati, il regime viene in ultimo deposto da una coalizione di forze ribelli, il FRDPE nel 1991. Nel 1994 viene eletta un'Assemblea Costituente e le prime elezioni multipartitiche si tengono nel 1995. La guerra di confine combattuta contro l'Eritrea nel maggio 1998 ha rafforzato la coalizione al potere, ma ha fortemente indebolito l'economia del paese.

[modifica] Geografia

Con 1.127.127 km², l'Etiopia è il 27° stato per grandezza (dopo la Colombia). Per grandezza è comparabile alla Bolivia. La secessione dell'Eritrea, nel 1993, ha privato il paese dello sbocco sul Mar Rosso.

[modifica] Morfologia

Gran parte dell'Etiopia si trova nel Corno d'Africa, che è la parte più orientale del continente africano. Nell'Etiopia si trova un insieme disordinato di montagne (Acrocoro Etiopico) e disconnessi altopiani divisi dalla Rift Valley, che percorre la parte sud-orientale e nord-orientale del paese ed è circondata da bassopiani, steppe e semi-deserto. La grande diversità del territorio determina grande varietà di clima, terreno, vegetazione naturale e aree abitate.

[modifica] Idrografia

I principali laghi sono l'Abaya e il Tana; i principali fiumi sono il Giuba, l'Omo e il Nilo azzurro.

[modifica] Clima

La temperatura media di Addis Abeba è di circa 15°C in dicembre e di circa 18°C in maggio. Luglio e agosto, i mesi delle grandi piogge, hanno temperature medie intorno ai 15-16 gradi (minime intorno agli 11). Le minime più basse (5-6 gradi C) si hanno in novembre e dicembre. La piovosità annua media è di circa 1200 mm. (minima da novembre a gennaio, massima da giugno a settembre). Gli estremi registrati: minima -7°C massima 40°C. Possiamo definire il clima freddo visto che il paese è situato vicino a delle montagne.

[modifica] Popolazione

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[modifica] Demografia

[modifica] Etnie

Gruppi etnici: Oromo 40%, Amhara 32%, Tigrini 7%, Sidamo 9%, Shankella 6%, Somali 6%, Afar 4%, Gurage 2%, altri 1% [2]. Nel paese è ancora presente una piccola comunità di italiani rimasti in Etiopia anche dopo il 1941.

[modifica] Lingue

Lingue: Amarico, Tigrino, Oromigna, Guragigna, Somali, arabo, altre lingue locali. Fra le lingue europee le più conosciute sono l'inglese (abbastanza diffuso tra i giovani) e l'italiano (soprattutto nel nord e nella capitale, molto meno al sud).

[modifica] Religione

Secondo l'ultimo censimento del 1994 la diffusione delle fedi religiose tra la popolazione dovrebbe essere così suddivisa: Chiesa ortodossa 50,6%, Protestanti 10,1%, Cattolici 0,9% (per un totale di cristiani del 61,6%, ovvero la maggioranza della popolazione), Musulmani 32,8%, Religioni tradizionali (animisti) 5,6% [3]

Il più recente CIA World Factbook del 2007 riporta tuttavia cifre sensibilmente differenti: Musulmani 45%-50% (ovvero la maggioranza relativa della popolazione), Ortodossi di rito Etiopico (copti) 35%-40%, animisti 12%, altre confessioni 3%-8% [4]

I cristiani ortodossi sono predominanti nell'Etiopia centrale e settentrionale, i cristiani ortodossi e quelli protestanti compongono larga parte della popolazione dell'etiopia meridionale e occidentale. Una piccola e antica comunità di ebrei, i Falascia (Beta Israel in inglese), vivono nel nord-ovest dell'Etiopia, anche se molti di loro (circa 90.000, l'85% della popolazione totale) si sono trasferiti in Israele negli ultimi decenni, principalmente durante le operazioni "Moses" (israeliana, 1984), "Joshua" (statunitense, 1985) (un progetto di aiuto all'immigrazione in Israele dei Falascia durante una carestia che aveva colpito la regione) e l'operazione "Solomon" (israeliana, 1991) a seguito degli scontri tra Etiopia ed Eritrea.[5] Alcuni studiosi ebraici ritengono che questo gruppo etnico sia ciò che rimane di una delle tribù perdute di Israele.

[modifica] Ordinamento dello stato

[modifica] Suddivisione amministrativa

Per approfondire, vedi la voce Regioni dell'Etiopia.
Le regioni dell'Etiopia
Le regioni dell'Etiopia

L'Etiopia è suddivisa in 9 regioni, a cui si aggiungono 2 città autonome:

  1. Addis Abeba (città autonoma)
  2. Afar
  3. Amhara
  4. Benishangul-Gumaz
  5. Dire Daua (città autonoma)
  6. Gambela
  7. Harar
  8. Oromia
  9. Somali
  10. Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud
  11. Tigrè

[modifica] Città principali

[modifica] Istituzioni

[modifica] Ordinamento scolastico

L'istruzione è stata per secoli monopolio della Chiesa Etiope, fino agli inizi del XX secolo, quando si adottò un sistema d'istruzione secolare. Il sistema scolastico etiope si articola in sei anni di scuola primaria, quattro anni di scuola inferiore e due di scuola superiore. Tutt'oggi si cerca di aumentare il numero delle scuole elementari per insegnare ai giovani a leggere ed a scrivere. Ad Addis Abeba vi è una scuola italiana.

[modifica] Sistema sanitario

[modifica] Forze armate

[modifica] Politica

[modifica] Politica interna

Meles Zenawi, attuale primo ministro dell'Etiopia
Meles Zenawi, attuale primo ministro dell'Etiopia

Il Paese fa parte dal 1986 dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo, organizzazione politico-commerciale formata dai paesi del Corno d'Africa.

L'elezione dell'assemblea costituente etiopica, che contava 547 membri venne tenuta nel giugno 1994. Questa assemblea approvò nel dicembre 1994 la costituzione della Repubblica Democratica Federale di Etiopia. Le elezioni per il primo parlamento etiopico nazionale frutto di elezioni veramente popolari e per vari parlamenti regionali vennero tenute a maggio e giugno del 1995. La maggior parte dei partiti di opposizione scelse di boicottare queste elezioni. Vi fu una vittoria travolgente per il partito EPRDF. Osservatori internazionali e di agenzie non governative fecero notare che i partiti di opposizione avrebbero potuto partecipare se lo avessero voluto.

Il governo della Repubblica Federale Democratica dell'Etiopia venne insediato nell'agosto 1995. Il primo Presidente eletto é stato Negasso Gidada. Il governo guidato dal EPRDF del Primo Ministro Meles Zenawi ha promosso una politica di federalismo etnico, devolvendo poteri significativi alle autorità regionali, basate sulla composizione etnica. L'Etiopia oggi ha 9 regioni amministrative semi-autonome che hanno il potere di raccogliere tasse e spenderle in maniera autonoma. Sotto l'attuale governo, gli etiopi godono di maggiore partecipazione politica e di dibattito politico più libero rispetto ad ogni altro momento anteriore della loro storia, anche se alcuni fondamentali diritti, fra cui la libertà di stampa, sono, in pratica, alquanto limitati.

Il governo di Zenawi venne rieletto nel 2000 nelle prime elezioni multipartitiche nella storia dell'Etiopia. L'attuale presidente è Girma Wolde-Giorgis.
In Etiopia si sono tenute nuovamente le elezioni nel maggio 2005, occasione in cui si è avuta una percentuale record di voltanti (circa il 90%). Sebbene gli osservatori dell'Unione Europea abbiano segnalato che in tali elezioni siano state violate le regole internazionali per giuste e libere votazioni, altri gruppi sono arrivati a conclusioni differenti. La dichiarazione rilasciata il 14 settembre dall'Unione Africana, infatti, loda "il mostrare, da parte della della popolazione etiope, un sano impegno negli ideali democratici"; il giorno successivo lo "US Carter Center" concluse "the majority of the constituency results based on the May 15 polling and tabulation are credible and reflect competitive conditions".

Nelle ultime elezioni che si sono svolte nel 2006 il governo in carica è stato sconfitto per quanto riguarda i seggi nella capitale, con una differenza di circa l'80% dei voti, ma è rimasto in carica sostenendo di aver vinto grazie ai voti provenienti dalle campagne. Numerose proteste da parte dei cittadini di Addis Abeba e delle altre città si sono concluse in scontri a fuoco dove hanno perso la vita decine, forse centinaia di persone. Alcune manifestazioni studentesche sono state represse nel sangue dalla polizia federale. Gli organi di stampa (sotto il completo controllo governativo) hanno dato comunicazione di scontri tra polizia e "banditi" nella zona di Mercato. Attualmente quasi tutti i leader dell'opposizione sono incarcerati o dispersi.

Sin dal 1991 l'Etiopia ha stabilito buone relazioni con gli Stati Uniti e l'Europa occidentale e cercato un sostegno economico sostanziale dai paesi occidentali e dalla Banca Mondiale. Nel 2004 il governo cominciò a trasferire più di due milioni di persone dagli altopiani aridi dell'est, adducendo come ragione che queste risistemazioni avrebbero diminuito la scarsità di cibo. [6].

[modifica] Politica estera

La politica estera è dominata dalla tensione con la vicina Eritrea: il conflitto sul confine tra i due paesi, terminato nel 2000 col trattato d'Algeri, non è stato superato da rapporti pacifici stabilitisi tra i due paesi e permangono disaccordi sulla demarcazione del confine. Uno dei problemi comuni ai due paesi è rappresentato dalla presenza di un numero considerevole di vari tipi di ordigni non esplosi (UXO) e mine antiuomo ed anticarro.

Il forte legame con gli U.S.A. (fornitori di alimenti e armi) ha portato l'esercito etiope ad intervenire in Somalia nel 2007 contro le Corti islamiche, a sostegno del governo provvisorio somalo rifugiato a Baidoa. Nonostante i successi iniziali e l'appoggio aereo statunitense, le Corti islamiche hanno ripreso l'offensiva e gli scontri continuano tutt'ora. I rapporti sono tesi anche con il vicino Sudan.

[modifica] Economia

L'economia versa in condizioni gravissime; le guerre civili e le frequenti siccità hanno reso l'Etiopia uno dei paesi piu poveri del mondo (nella graduatoria ISU si trova nella 169esima posizione). L'agricoltura è praticata con metodi tradizionali; sugli altopiani si coltivano il caffè per l'esportazione, ortaggi, legumi e frumento; nelle zone più umide si coltivano cotone e tabacco. L'allevamento del bestiame è abbastanza sviluppato, ma le risorse forestali sono scarse, e nel sottosuolo si trovano giacimenti di platino e oro. L'industria è limitata alla produzione tessile e alimentare.

[modifica] Importazioni

L'Etiopia importa diversi beni, dalle materie prime ai beni capitali, ai beni di consumo. Le importazioni superano abbondantemente le esportazioni, determinando un ampio deficit della bilancia commerciale.

[modifica] Esportazioni

[modifica] Trasporti

Fino a pochi anni fa l'Etiopia aveva un sistema viario piuttosto debole, in gran parte basato su strade costruite dagli italiani durante l'occupazione; l'insufficienza del sistema viario ha tra l'altro contribuito al determinarsi e all'aggravarsi di alcune delle crisi alimentari che il paese ha attraversato.

Negli ultimi anni, in particolare in seguito alle risorse liberate dalla cessazione delle ostilità con l'Eritrea e nel quadro di un processo più generale di ammodernamento, il Paese ha visto la costruzione di un notevole numero di strade, soprattutto nei dintorni di Addis Abeba e delle città maggiori.

L'unica linea ferroviaria esistente fu costruita dai francesi nel 1917 e collega Addis Abeba con Gibuti, passando per Dire Dawa.

L'aeroporto internazionale di Bole, ad Addis Abeba, è stato rimodernato negli ultimi anni e può considerarsi un ottimo aeroporto per gli standard africani; la compagnia di bandiera, Ethiopian Airlines, gode anche di ottima reputazione tra le compagnie africane, specie per la buona selezione e l'addestramento dei piloti (effettuato normalmente in Gran Bretagna). L'Etiopia gode di un discreto sistema di collegamenti aerei interni, con aeroporti non solo nelle città più importanti, ma anche in piccoli centri come Lalibela, tradizionale centro di pellegrinaggio e, più di recente, meta turistica.

[modifica] Turismo

Il turismo in Etiopia non è ancora sviluppato, e mancano ancora infrastrutture adeguate. Tuttavia il governo dell'Etiopia considera il turismo, per il futuro, come una delle fonti di entrate ptenzialmente più importanti per il Paese. Si punta su turisti a elevato reddito, attratti dalla cultura locale e dalle bellezze naturali. Nel 1998 hanno visitato l'Etiopia ca. 250.000 persone; tuttavia, la maggior parte di questi visitatori si reca in Etiopia di passaggio o per affari.

[modifica] Ambiente

[modifica] Arte

In Etiopia è diffusa sopratutto la pittura a soggetto sacro, caratterizzata da colori molto forti e caldi (un soggetto tipico è l'incontro tra Salomone e la Regina di Saba); non è diffusa invece la scultura (solo la pittura può raffigurare scene sacre).

[modifica] Sport

[modifica] Tradizioni

[modifica] Note

[modifica] Bibliografia

  • Adolph Freiherr Knigge. Benjamin Noldmann's Geschichte der Aufklärung in Abyssinien oder Nachricht von seinem und seines Herrn Vetters Aufenthalte an dem Hofe des großen Negus, oder Priesters Johannes (Volltext)
  • Gerhard Rohlfs. Im Auftrage Sr. Majestät des Königs von Preussen mit dem Englischen Expeditionscorps nach Abessinien (Volltext)
  • Gerd Gräber, Angelika Gräber, Berhanu Berhe. Äthiopien, ein Reiseführer. Kasparek, Heidelberg 1997, ISBN 3-925064-21-4
  • Alain Gascon. La Grande Éthiopie, une utopie africaine, Paris, CNRS éditions, 1995, ISBN 2-271-05235-1.
  • Xavier vand der Stapen. Éthiopie, au pays des hommes libres, Tournai, La Renaissance du Livre, 2004, ISBN 2-8046-0828-X.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Divisione amministrativa dell'Etiopia Flag of Ethiopia
Regioni
Afar | Amhara | Benishangul-Gumaz | Gambela | Harar | Oromia | Somali | Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud | Tigrè
Città autonome
Addis Abeba | Dire Daua
Province dell'Etiopia fino al 1995
Arussi | Bale | Gamo Gofa | Goggiam | Begemder | Hararghe | Ilubabor | Caffa | Scioa | Sidamo | Tigrè | Uolleggà | Uollò
Altre lingue
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