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Guinea Equatoriale - Wikipedia

Guinea Equatoriale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 1°55′29.34″N 10°06′41.94″E / 1.9248167, 10.11165

Guinea Equatoriale
Guinea Equatoriale - Bandiera
Guinea Equatoriale - Stemma
(dettagli)
Motto: Unità, Pace, Giustizia

Informazioni
Nome completo: Guinea Equatoriale
Nome ufficiale: República de Guinea Ecuatorial
République de la Guinée Équatoriale, República da Guiné Equatorial
Lingua ufficiale: spagnolo, portoghese, francese
Capitale: Malabo  (38.000 ab.)
Politica
Governo: Repubblica
Capo di stato: Teodoro Obiang Nguema Mbasogo
Capo di governo: Ricardo Mangue Obama Nfubea
Indipendenza: Dalla Spagna, 12 ottobre 1968
Ingresso nell'ONU: 12 novembre 1968
Superficie
Totale: 28.051 km²  (141º)
 % delle acque: trascurabile
Popolazione
Totale (2004): 523.051 ab.  (159º)
Densità: 18,6 ab./km²  
Geografia
Continente: Africa
Fuso orario: UTC +1
Economia
Valuta: Franco CFA
PIL (PPA)  (2005): 18.785 milioni di $  (112º)
PIL procapite (PPA)  (2005): 16.507 $  (42º)
ISU  (2005): 0,642 (medio)  (127º)
Energia:
Varie
TLD: .gq
Prefisso tel.: +240
Sigla autom.: GQ
Inno nazionale: Caminemos pisando las sendas
Festa nazionale:
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La Repubblica della Guinea Equatoriale (in spagnolo República de Guinea Ecuatorial) è uno Stato dell'Africa Centrale. Confina con il Camerun a Nord, Gabon a Est e Sud, e Golfo di Guinea a Ovest. La sua capitale è Malabo, situata sull'Isola di Bioko (Isla de Bioko).

Le lingue ufficiali sono spagnolo, francese e portoghese. La Guinea Equatoriale è uno dei più piccoli paesi dell'Africa continentale in termini di superficie e di popolazione: l'estensione del territorio è di 28.051 chilometri quadrati, e conta solo 523.051 abitanti (anche se si stima che dall'indipendenza quasi 1 milione di persone abbia lasciato il paese).

Indice

[modifica] Storia

Colonia spagnola dal 1778, è indipendente dal 1968. Dal 1972 al 1979 il paese fu retto dittatorialmente da Francisco Macìas Nguema, il cui terribile regime portò al tracollo sociale e politico interno, con violenze ed abusi sistematici. Suo nipote Teodoro Obiang Nguema Mbasogo lo destituì con un colpo di stato, prendendone il posto: da allora Obiang governa il paese con il ruolo di presidente; nonostante ci siano delle elezioni e la Guinea Equatoriale sia una Repubblica, il suo processo di democratizzazione dopo la dittatura di Nguema da anni sembra fare sempre più passi indietro. La scoperta, nel 1995, di consistenti riserve di petrolio ha completamente cambiato l'assetto economico dello stato, portando a considerevoli possibilità di sviluppo minate da non trascurabili diseguaglianze.

Per approfondire, vedi la voce Storia della Guinea Equatoriale.

I primi abitanti della regione che corrisponde all'odierna Guinea Equatoriale furono probabilmente i pigmei, oggi diffusi solo in alcune zone isolate nei dintorni del Rio Muni settentrionale. I primi europei a sbarcare nella regione dell'odierna Guinea Equatoriale furono i portoghesi, nel 1471; fu il navigatore Fernando Poo a scoprire e battezzare l'"Isla de Bioko". Nel 1778, l'isola fu ceduta agli spagnoli, insieme ad Annobón. Dal 1827 al 1844, con il benestare della Spagna, gli inglesi amministrarono l'isola, tenendovi anche una importante stazione navale. Nel 1844 l'isola tornò agli spagnoli, che nel frattempo avevano esteso il loro controllo anche all'entroterra (la regione nota come Rio Muni). Bioko e Rio Muni furono unificate da un punto di vista amministrativo nel 1904, e in seguito presero il nome di Guinea Spagnola. Nel 1958 le due regioni vennero nuovamente separate, diventando due province indipendenti.

[modifica] L'indipendenza e la prima dittatura Nguemista

Nel 1964, le due province di Bioko e Rio Muni ottennero un governo autonomo, e quattro anni dopo si unirono a formare la repubblica indipendente della Guinea Equatoriale, pur mantenendo fino al 1973 un assetto federale.

Dalle prime elezioni uscì presidente della neonata repubblica Francisco Macías Nguema, che prese il potere in modo dittatoriale nel 1972, proclamandosi presidente a vita. La dittatura di Macías spinse alla fuga oltre 100.000 profughi, equivalenti ad un terzo della popolazione di allora[1]. Nguema fu rimpiazzato nel 1979 dal trentasettenne nipote Obiang Nguema Mbasogo[2], che lo aveva destituito con un colpo di stato.Macìas Nguema fu condannato a morte per genocidio con un processo sommario, e giustiziato poche settimane dopo. Obiang Nguema ereditò un paese disastrato, e tentò di migliorarne le condizioni, riuscendovi in parte. Aprendo ai paesi occidentali, il nuovo Capo di Stato riuscì anche ad ottenere aiuti internazionali che si dimostrarono molto importanti, inoltre instaurò buoni rapporti con la Spagna. Nel 1987, il nuovo presidente fondò il Partito Democratico, l'unico dichiarato legale nelle successive elezioni (1988).

[modifica] La nuova dittatura: Multinguemismo

Sebbene la costituzione del 1991 abbia formalmente introdotto il multipartitismo, le successive elezioni del 1993, del 1996 e del 1999 sono state boicottate dalla maggioranza dei partiti e degli aventi diritto al voto: anche alle consultazioni del 2002 Obiang Nguema si è candidato senza avversari. Il presidente ha assunto col tempo derive autoritarie, se non dittatoriali. Il 1996 è stato l'anno della svolta: furono scoperte enormi riserve di petrolio, e da allora il contesto economico e sociale è profondamente cambiato, generando tensioni economiche e politiche. Nel 1997 Severo Moto Nsà famoso esponente dell'opposizione viene liberato, egli guiderà il “Partido del Progreso de Guinea Ecuatorial” (PPGE) in esilio da Madrid. Nel 1998 è morto in carcere a causa di inadeguate cure mediche Martin Puye storico leader del “Movimiento para la Autodeterminación de la Isla de Bioko”(MAIB). La scomparsa di Puye ha fatto morire la speranza dei molti Bubi che ancora credevano in una democratizzazione del paese. Nel 2004 mercenari europei e sudafricani hanno tentato di destituire Obiang Nguema con un colpo di stato, che è fallito. Questo tentato golpe ha attirato l'attenzione dei media per il coinvolgimento di Sir Mark Thatcher, figlio di Margaret Thatcher, che avrebbe finanziato l'operazione. Questo tentativo di rimuovere Mbasogo ha forse ricevuto il tacito sostegno di alcuni governi occidentali e di alcune multinazionali[3].

Nonostante gli indubbi miglioramenti negli ultimi venti anni, la situazione dela Guinea Equatoriale rimane ancora oggi precaria, con molti problemi da risolvere: tra questi, corruzione e diseguaglianza.

[modifica] Geografia

Il terrirorio comprende due regioni ben distinte:

  • una zona continentale
  • una zona insulare formata dall'isola di Bioko e l'arcipelago diAnnobon

[modifica] Morfologia

La zona continentale, fatta eccezione per una stretta pianura costiera, è montuosa. È attraversata da vari corsi d'acqua, il più importante dei quali è il rio Benito che, scendendo da est, la divide in due parti. La regione continentale più importante è senza dubbio quella di Mbini, nota come Rio Muni, che si estende per oltre 26.000 chilometri quadrati. La sua popolazione è di 300.000 abitanti e presenta dei centri molto importanti, come Evinayong ed Ebebiyìn. La parte continentale è molto ricca di foreste, che occupano oltre il 58% del territorio nazionale (2.200.000 ettari di cui 400.000 sfruttati per la selvicoltura). Purtroppo il manto forestale, patrimonio ambientale importante perché protegge la biodiversità della regione, è in pericolo. La deforestazione è in aumento, anche a causa dell'incremento delle produzioni agricole.

La zona insulare include le isole Bioko (dove è situata la capitale), Pagalu, Corisco, Elobey Grande e Elobey Chico. Si tratta di isole vulcaniche, che appartengono alla dorsale sommersa che comprende anche le isole di São Tomé e Príncipe. Il clima è tropicale con una temperatura media annuale di circa 25°C e precipitazioni che non superano i 2.005 mm.

[modifica] Clima

Il clima è fortemente condizionato dalla vicinanza all'equatore: le temperature sono elevate e costanti, le piogge abbondanti (1500 mm/anno nel centro in aumento nelle zone costiere) e l'umidità relativa elevata (80-85%). La regione continentale è caratterizzata da un clima tipicamente equatoriale con due stagioni secche (la seca da luglio a metà settembre e la sequilla da dicembre a metà febbraio). La regione insulare presenta una stagione delle pioggie più marcata e prolungata (luglio-fine ottobre e marzo-fine aprile).

[modifica] Idrografia

[modifica] Popolazione

[modifica] Demografia

Secondo l'ultimo censimento del 2004, la Guinea Equatoriale conta 523.051 abitanti, e ha una densità di 18,6 abitanti per chilometro quadrato. L'attività petrolifera ha favorito la concentrazione degli abitanti a Malabo, la capitale dello stato.

Il tasso di natalità è del 35% e quello di mortalità del 15%. Tuttavia la popolazione cresce solo del 2.05% a causa della mortalità infantile, che colpisce 89 nati vivi su 1.000. Tuttavia, anche se questo dato è peroccupante, la situazione è in netto miglioramento. La distribuzione per età è la seguente:

  • 0-14 anni:41.7%
  • 15-64 anni:54.5%
  • 64 anni e oltre:3,8%

Da questi dati è facile evincere che la popolazione è molto giovane, ma questo è dovuto anche ad un'aspettativa di vita tra le più basse al mondo: 48 anni per i uomini e 51 per le donne. Purtroppo, l'aspettativa di vita è in diminuzione, poiché non molto tempo prima si attestava a 50 anni per gli uomini e 55 per le donne. Da questi dati si può evincere che la situazione sanitaria nel paese è difficile.

[modifica] Etnie

E' di origini bantu la maggioranza della popolazione. L'etnia più diffusa è senz'altro quella dei Fang. Provenienti dalla terraferma, i Fang si spostarono verso l'isola di Bioko, sottomettendo le preesistenti genti bantu. Oggi costituiscono circa l'80% della popolazione e sono a loro volta divisi in 67 clans. Altra etnia importante è quella dei Bubi, bantu che costituiscono il 15% degli abitanti e sono tradizionalmente rivali dei Fang che abitano la regione del Rio Muni; i Bubi sono originari dell'isola di Bioko.

Bandiera tribale dell'etnia Bubi.
Bandiera tribale dell'etnia Bubi.

Altr tribù vivono sulle coste e insieme formano quasi il 5% degli abitanti: si tratta di tribù Ndowe, Bujeba, Balengue e, a Bioko, Benga. Sono presenti ancora degli europei, principalmente spagnoli e portoghesi discendenti dagli antichi colonizzatori, che si sono quasi completamente mescolati con etnie africane. Ci sono anche cercatori di fortuna tedeschi, francesi e inglesi. In tutto gli europei sono 25.000. Cresce col tempo il numero di immigrati, provenienti perlopiù da Camerun, Nigeria e Gabon. Non mancano arrivi dall'Asia da altri paesi africani: solitamente questi immigrati lavorano nelle piantagioni di caffè o cacao; non raramente arrivano anche da Liberia, Angola e Mozambico. Gran parte della minoranza asiatica viene dalla Cina; dopo l'indipendenza raggiunta nel1968, i colonizzatori fuggirono verso la Spagna, così fecero anche migliaia di equatorial guineani, alcuni di essi andarono in Camerun, Gabon e Nigeria per via della dittatura di Francisco Macìas Nguema. Alcune comunità di questi emigrati vivono ancora oggi in Brasile, Stati Uniti, vari paesi latinoamericani, Portogallo e Francia.

[modifica] Lingue

La costituzione dello stato stabilisce che la lingua ufficiale è lo spagnolo, ma che le lingue indigene sono parte integrante della cultura del paese. Effettivamente, la grande maggioranza della popolazione parla lo spagnolo come lingua[4], specialmente la parte che vive a Malabo. Lo spagnolo è lingua ufficiale dal 1844, ma attualmente lo è anche il francese. Nel luglio 2007, il presidente Nguema ha annunciato la decisione del suo governo di rendere il portoghese terza lingua ufficiale. Questa scelta è stata presa per poter entrare, a tutti gli effetti, a far parte della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese, organizzazione della quale la Guinea Equatoriale è osservatore fin dalla sua fondazione, nel 1996. Aderire alla Comunità è importante per questioni come l'accesso a programmi di cooperazione economica e sociale e la libera circolazione dei cittadini nei paesi membri. Questi ultimi stanno valutando un'eventuale ingresso della Guinea Equatoriale[4], che avrebbe in teoria anche buoni presupposti culturali: un creolo portoghese è parlato con buona frequenza in alcuni territori, che hanno inoltre affinità culturali abbastanza strette con Sao Tomè e Principe e col Portogallo.

[modifica] Religioni

Per quanto riguarda le religioni presenti, la loro distribuzione è la seguente:

Gran parte della popolazione è cristiana, ma spesso pratica ancora antichi culti tradizionali; gli animisti costituiscono ancora oggi una minoranza molto consistente.


[modifica] Ordinamento dello stato

[modifica] Suddivisione amministrativa

Le province della Guinea Equatoriale.
Le province della Guinea Equatoriale.

La Guinea Equatoriale è divisa in 7 province.

  1. Annobón sup. km². 17 popol. 2.900 densità 171 capoluogo (San Antonio de Palé) ab. 910
  2. Bioko Nord sup. km². 776 popol. 75.100 densità 97 capoluogo (Malabo) ab. 38.000
  3. Bioko Sud sup. km². 1.241 popol. 12.600 densità 10 capoluogo (Luba) ab. 7.000
  4. Centro Sud sup. km². 9.931 popol. 60.300 densità 6 capoluogo (Evinayong) ab. 5.000
  5. Kié-Ntem sup. km². 3.943 popol. 92.800 densità 24 capoluogo (Ebebiyin) ab. 8.075
  6. Litorale sup. km². 6.665 popol. 100.000 densità 15 capoluogo (Bata) ab. 70.000
  7. Wele-Nzas sup. km². 5.478 popol. 62.500 densità 11 capoluogo (Mongomo) ab. 2.370

[modifica] Città principali

[modifica] Istituzioni

Attuale forma di governo è la repubblica. L'attuale costituzione in vigore, approvata nel 1991 e modificata nel 1995, ha messo formalmente fine alla dittatura aprendo al multipartitismo. Il Presidente, eletto ogni sette anni a suffragio universale, ricopre il ruolo di Capo di Stato, e nomina il Primo Ministro, che è invece il Capo di Governo[5]; quest'ultimo deve anche essere membro della Camera dei Rappresentanti, che conta 80 membri eletti ogni cinque anni. Attuale Primo Ministro è Ricardo Mangue Obama Nfubea, il Presidente è Teodoro Obiang Nguema Mbasogo. Nfubea è in carica dal 14 Agosto 2006, Obiang riveste il ruolo di Capo di Stato dal 1979, anno in cui rovesciò il regime dello zio Francisco Macìas Nguema. Il Primo Ministro non ricopre ruoli riguardanti affari esteri, difesa e sicurezza, dei quali si occupa Mbasogo. Il sistema giuridico risente dell'influenza della legge civile spagnola.

[modifica] Istruzione

Il tasso di alfabetizzazione, in aumento, è dell'84.2%: pochi anni prima era inferiore all'80%.

Organizzazioni letterarie e culturali sono diffuse, la loro fondazione spesso è stata possibile anche grazie al supporto economico spagnolo. È presente una sola università, fondata nel 1995, l'Universidad Nacional de Guinea Ecuatorial, con un campus a Malabo ed una facoltà di medicina a Bata, nella parte continentale. Tale facoltà è spesso aiutata e sostenuta dal governo di Cuba, lo staff è formato specialmente da esperti cubani.

[modifica] Forze armate

Le forze armate della Guinea Equatoriale sono formate da circa 2.500 membri, e si dividono in cinque branche:

  • Esercito
  • Marina
  • Forze aeree
  • Polizia Nazionale
  • Forze di Intervento Rapido

L'esercito ha il maggior numero di componenti, circa 1.400; le forze aeree contnao invece solo 120 individui. La Polizia Nazionale include anche una Gendarmeria, una nuova branza delle forze armate del paese; l'addestramento e la preparazione dei gendarmi sono supportati dalla Francia. Per lo sviluppo delle forze armate, infatti, è importante soprattutto l'aiuto estero: dal 1984 al 1992 tutti i soldati della Guinea Equatoriale sono andati negli Stati Uniti per la loro preparazione. In generale si può dire che le forze armate nazionali siano poco equipaggiate e approssimativamente addestrate, eppure hanno avuto un ruolo importante nella storia: Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, l'attuale presidente, rovesciò lo spietato Francisco Macìas Nguema, suo zio, con l'intervento dell'esercito: lo stesso Mbasogo era allora un generale. Sempre l'esercito ha tentato di rovesciarlo, cospirando quindi con l'opposizione, in due occasioni: nel 1981 e nel 1983. Le spese militari sono diminuite moltissimo negli ultimi anni: nel 2000 il 6,5% del PIL era impiegato per la Difesa, mentre nel 2006 appena lo 0,1% del PIL è stato assorbito per questa voce di spesa.

Attualmente Mbasogo controlla l'intero apparato militare e si occupa personalmente di questioni riguardanti la sicureza e la difesa.

[modifica] Politica

[modifica] Politica interna

Successivamente alle prime elezioni, tenutesi nel Settembre 1968 e in forma multipartitica, il 12 Ottobre dello stesso anno il paese divenne indipendente dalla Spagna. Fu insediato come presidente Francisco Macìas Nguema, democraticamente eletto. Nguema nel 1972 si dichiarò presidente a vita, e instaurò una feroce dittatura che lo fece considerare uno dei leader più corrotti e cleptocratici che l'Africa post-coloniale abbia mai conosciuto. Il dittatore fu rovesciato nel 1979 con un colpo di stato organizzato da suo nipote, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo. Quest'ultimo, prese le leve del potere, si occupò di concentrarlo il più possibile nelle proprie mani, processo completato nel 1982, quando la costituzione, in seguito ad una revisione, concesse al presidente estesi poteri politici, come sciogliere la Camera dei rappresentanti o nominare e destituire membri del gabinetto. Mbasogo controlla anche l'apparato militare del paese, sotto tutti i punti di vista. Per rafforzare il suo controllo sulla vita politica interna, Obiang ha fondato il Partito Democratico della Guinea Equatoriale (PDGE), dichiarandolo l'unico legale: introdusse così il multipartitismo, e con questo sistema si andò alle urne per le elezioni del 1988. Alle presidenziali del 1990 Mbasogo si presentò senza sfidanti, ottenendo una scontatissima vittoria. Poiché il presidente ha continuato su questa linea poco democratica, l'opposizione e buona parte della popolazione ha boicottato tutte le elezioni seguenti, fino al 1999. Nel Dicembre 2002 i quattro principali partiti dell'opposizione abbandonarono le elezioni presidenziali[6], che Mbasogo vinse in modo giudicato fraudolento dalla stampa occidentale.

Il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo.
Il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo.

La corruzione è abbastanza diffusa e, sebbene sia un leader poco democratico, Mbasogo viene non a torto giudicato molto meglio del sanguinario zio, che con le sue spaventose persecuzioni ridusse la popolazione circa di un quarto, lasciando, alla sua caduta, uno stato in condizioni economiche cattive, che in seguito sono migliorate. I problemi però sono ancora tanti e gravi: buona parte delle ricchezze derivanti dal petrolio finiscono nelle mani del Presidente o della sua famiglia, mentre una buona porzione degli abitanti vive con meno di un dollaro al giorno. Trasporti pubblici ed elettricità mancano, la disponibilità di acqua potabile è limitata[7].

Mbasogo è considerato uno dei più brutali e feroci capi politici del mondo, non di rado viene definito un dittatore. Viene inoltre paragonato a Idi Amin Dada, despota ugandese. Se Nguema aveva assunto titoli quasi divini, Mbasogo, per egocentrismo e culto della personalità, non si è dimostrato poi molto da meno. Un articolo della BBC del Luglio 2003[8] fece notare come un programma radiofonico dell'etnia Fang quasi divinizzasse il Presidente; lo stesso articolo osservò che nel paese non esistono giornali che escono quotidianamente. I media sono sottoposti a forti restrizioni e pesanti censure, e spesso sono sotto il controllo del figlio di Mbasogo, Teodorin. Lo stesso Teodorin si troverebbe, secondo un profilo politico del paese dato dalla BBC nel Marzo 2004[9], al centro di frequenti tensioni, che spesso dominano la scena politica interna. Al centro di tali tensioni ci sarebbe il petrolio, la cui produzione è in costante aumento.

E' in vigore la pena di morte, utilizzata come forma legale di punizione e non con frequenza sporadica. La festa nazionale cade il giorno dell'indipendenza, il 12 Ottobre.

[modifica] Politica estera

Colonia spagnola fino al 1968, il paese divenne indipendente ed elesse presidente Francisco Macìas Nguema. Questi non molto dopo si fece dittatore e come mosse di politica estera adottò per prima cosa la cancellazione dei segni del passato coloniale: perfino i cognomi europei, cancellati dall'anagrafe, non vennero risparmiati. Di intellettualità dubbia (Nguema, affermatosi convinto marxista, lodò pubblicamente Adolf Hitler), il regime intrattenne rapporti stretti con Unione Sovietica e Cuba, chiudendo all'occidente e dispregiando la madrepatria. Difficili da gestire i rapporti con i paesi vicini: il Camerun non nascose le sue mire annessionistiche, il Gabon aggredì militarmente il paese nel 1972 per conquistare la parte continentale. Caduto Nguema, il suo successore, il nipote Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, aprì all'occidente cambiando nettamente strategia nei rapporti esteri della Guinea Equatoriale.

Attualmente l'economia, ancora in parte dipendente dagli aiuti internazionali, conta sull'appoggio della Spagna, con la quale i rapporti sono notevolmente migliorati. Notevole interesse è stato mostrato per l'avvicinamento al mondo portoghese: la Guinea Equatoriale è osservatore della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese fin dalla sua fondazione, nel 1996. Ai fini di entrarvi, nel 2007 il portoghese è diventato terza lingua ufficiale (il portoghese è parlato correntemente in determinate zone). L'ingresso nella Comunità risulterebbe molto importante per stringere relazioni vantaggiose con i paesi dell'ex Impero portoghese. Controversi i rapporti con gli Stati Uniti, che a volte sono stati poco amichevoli: entrambi i paesi sono disponibili a mantenere una sorta di collaborazione diplomatica, ma gli USA non sanno quanto sarebbe vantaggioso sostenere Mbasogo, il cui regime ha suscitato aspre critiche e forti accuse dall'opinione pubblica occidentale. Vero è che gli USA hanno dimostrato un certo interesse per il paese dopo la scoperta di notevoli giacimenti di petrolio, tanto da diventare il principale partner economico della Guinea Equatoriale

[modifica] Economia

Con un PIL a parità di potere d'acquisto di 20.322 dollari pro capite nel 2006, la Guinea Equatoriale ha il reddito più alto di tutta l'Africa. La crescita economica, che si attesta sempre nel 2006 al 18,6%, è la più alta del mondo dopo quella dell'Azerbaigian e la prima del continente africano. La bilancia commerciale è in forte attivo, con le esportazioni che superano ampiamente le importazioni; l'inflazione è relativamente bassa.

Ma nonostante questo quadro apparentemente roseo, la situazione del paese è ancora oggi difficilissima, perché le ricchezze derivanti dal settore petrolifero sono distribuite in modo molto poco equo, e tendono a concentrarsi su una porzione poco estesa della popolazione totale. Il sistema sanitario è in condizioni mediocri. La bassa qualità della vita si riflette nell'Indice di Sviluppo Umano, che è dello 0,653: questo valore è di livello medio ma è in discesa. Ma i dati economici sono molto più felici di quelli sociali: solo pochi progressi sono stati fatti per il miglioramento delle condizioni di vita, e una parte consistente degli abitanti vive in povertà.

La scoperta di vasti giacimenti di petrolio, il più importante dei quali si trova a poche miglia dalla baia di Malabo, ha cambiato totalmente l'economia del Paese, a partire dal 1994. Nel 2004, la Guinea Equatoriale è il terzo produttore dell'Africa sub-sahariana, dopo la Nigeria e l'Angola, con oltre 360.000 barili estratti al giorno[10]. Pur mantenendosi ad alti livelli, il prodotto interno lordo si è stabilizzato in quote più contenute, dando impulso ad una serie di attività correlate, non ultima quella del turismo, assente fino al 2004, a causa dell'inospitalità del clima e l'assenza di strutture ricettive. Il settore del legname e la sua lavorazione è totalmente concentrato nella parte continentale del Paese, dove è abbondante la produzione di OKUME, quasi esclusivamente in mano a Teodorin Nguema, figlio del Presidente Teodoro Obiang Nguema e Ministro delle Foreste, che sfrutta il territorio con soci coreani. Le infrastrutture, generalmente vecchie e in condizioni precarie, hanno bisogno di cambiamenti strutturali. L'unica impresa forestale dell'isola di Bioko, gestita da italiani (SIGESA), ha interrotto la sua attività nel 1999. Purtroppo il Paese ed i suoi 523.000 abitanti non godono del boom minerario, i cui benefici sono convogliati sulla famiglia del Presidente.

L'agricoltura impiega quasi il 50% della forza-lavoro totale del paese anche se la superficie arabile è limitata al 5%. La coltivazione del cacao, fiorente fino all'avvento di Francisco Macias, primo presidente del Paese al momento dell'indipendenza del 1968, è ridotta ad un decimo della sua precedente importanza, dovuto alla cacciata degli spagnoli, invisi al presidente, e a quella dei braccianti nigeriani. La qualità del prodotto veniva considerata la migliore del mondo. Oggi, il settore è regolato da un paio di esportatori spagnoli che lasciano margini irrisori ai coltivatori. Il cacao costituisce una dei principali prodotti dell'agricoltura di esportazione. Nel 1969 la produzione si attestava su 30.000 tonnellate/anno; dieci anni dopo era ridotta a 7000 tonnellate/anno. Trascurabile è oggi la produzione di caffè che fino alla fine degli anni 1980 era il secondo prodotto di esportazione della Guinea Equatoriale. Il settore primario poggia anche su altre coltivazioni, come banane, palme da olio e da cocco, manioca e patate dolci.

La valuta nazionale è il franco CFA.

[modifica] Trasporti

I trasporti sono generalmente poco sviluppati, e le vie di comunicazione in cattivo stato. In un paese, come la Guinea Equatoriale, ad alta crescita economica e con considerevoli prospettive di sviluppo, un ostacolo al miglioramento delle infrastrutture è proprio costituito dai trasporti, per i quali non sono state destinate le dovute risorse.

Le ferrovie e le metropolitane sono assenti; la rete stradale, di 2.703 chilometri, è estesa ma in pessimo stato. Ancora peggiore è la situazione del trasporto pubblico, che è di fatto assente in quasi tutto il paese, e solo a Malabo ci sono compagnie che gestiscono il trasporto mediante autobus. Vista la generale mancanza di elettricità nel paese, è normale che anche filobus e tram siano assenti.

Migliori le condizioni del trasporto aereo: nella Guinea Equatoriale ci sono 4 aeroporti, compreso quello internazionale di Malabo.

[modifica] Ambiente

[modifica] Arte

[modifica] Sport

[modifica] Tradizioni

[modifica] Voci correlate

Abanga in dialetto bubi, i primordiali abitanti dell'isola di Bioco, indica una pianta, l'IROKO, qui particolarmente abbondante e cara ai locali in quanto oggetto di culti antichi e riti propiziatori. La stessa pianta è anche chiamata MORENA per il colore scuro del suo interno.

[modifica] Fonti

  1. ^ Despot's Fall. TIME Magazine, 20-8-1979
  2. ^ Chinese President Meets Equatorial Guinean President. 20-11-2001
  3. ^ [1] "Dogs of War: How a group of mercenaries tried to overthrow an African government," by Caroline Elkins, New York Times Book Review, Sunday, August 13, 2006, p. 19, a review of The Wonga Coup: Guns, Thugs and a Ruthless Determination to Create mayhem in an Oil-Rich Corner of Africa, by Adam Roberts, accessed August 12, 2006.
  4. ^ a b "Obiang convierte al portugués en tercer idioma oficial para entrar en la Comunidad lusófona de Naciones", Terra. 13-07-2007 (en&tbb=1&ie=windows-1252 translate)
  5. ^ http://guinea-equatorial.com/gov.asp
  6. ^ "Equatorial Guinea: Obiang Sure to Win As Opposition Quits Poll", allAfrica, 2002-12-16.
  7. ^ "Playboy waits for his African throne", The Sunday Times, 2006-09-03.
  8. ^ "Equatorial Guinea's "God"", BBC News, 2003-07-26.
  9. ^ "Profile: Equatorial Guinea's great survivor", BBC News, 2004-03-17.
  10. ^ http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A1101-2004Sep6.html

[modifica] Altri progetti

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