Castiglia
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Il Regno di Castiglia era in origine una contea che dipendeva dal Regno di León, da cui si staccò durante l'undicesimo secolo per diventare un regno indipendente. Più tardi, si unì ad altri regni limitrofi. Al giorno d'oggi non esiste più, essendo stato assorbito dal Regno di Spagna.
[modifica] Geografia
Il suo territorio corrisponde, approssimativamente, alle seguenti province attuali della Spagna, (da nord a sud):
- Cantabria (senza Liébana)
- Burgos
- La Rioja
- Soria
- Segovia
- Ávila
- Palencia
- Valladolid
- Madrid
- Toledo
- Guadalajara
- Cuenca e l'area intorno a Utiel e Requena, che attualmente si trovano all'interno della Comunità Valenciana
- Ciudad Real
La maggior parte del territorio attualmente compreso nella provincia di Valladolid e di Palencia appartenevano al Regno di León durante il medioevo. Gran parte del territorio della provincia di Albacete apparteneva invece al Regno di Murcia.
Va menzionato che l'area circostante Utiel e Requena è stata annessa alla provincia di Valencia solo durante il diciannovesimo secolo. Per questo motivo, in quella Regione si è sempre parlato Castigliano e non il Valenciano, e usi e tradizioni sono più simili a quelle della provincia di Cuenca di cui fece parte tanto a lungo.
Un'imprecisione comune riguarda la confusione derivata dall'uso del nome Castiglia al posto della Corona di Castiglia durante il basso medioevo; la "Corona" indicava l'insieme dei territori d'influenza dei Re di Castiglia e di León, in opposizione a quelli sotto il controllo del Regno di Aragona, di Navarra e di Portogallo. La Corona di Castiglia comprendeva, quindi, oltre alle province già nominate, anche la Galizia, il Principato delle Asturie, parte dei Paesi Baschi, Estremadura, Andalusia e Murcia.
[modifica] Storia
Dalle testimonianze che abbiamo, il nome Castiglia nacque il 15 settembre 800 nel monastero di San Emeterio di Taranco de Mena, oggi scomparso, ma situato un tempo nel nord dell'attuale provincia di Burgos. Il nome Castiglia appare in un documento notarile tramite cui l'abate Vitulo donava alcuni terreni. In questo documento si legge "Bardulia quae nunc vocatur Castella..." (Bardulia che da ora sarà chiamata Castiglia). Bisogna anche tenere in considerazione l'antichissima documentazione della diocesi di Valpuesta, un altro monastero della provincia di Burgos (804 - 1087), dove si registrano i primi esempi di scritti in una lingua che si sarebbe poi evoluta nell'odierno Castigliano, cioè lo Spagnolo. La credenza popolare dice che il nome Castiglia è dovuto alla gran quantità di castelli e fortezze presenti in quelle terre, ma non è un'ipotesi avvalorata da qualche prova o documento storico.
Anni più tardi assume una entità politica autonoma in veste di contea del Regno di León. Questa terra era abitata soprattutto da popolazioni di origine cantabrica e basca, ma con un dialetto proprio di origine latina, il Castigliano, e leggi proprie basate sul 'libero arbitrio' ed amministrate, secondo la tradizione, da giudici popolari, in contrasto con quanto avveniva nel resto del regno.
Nel 929 la contea divenne de facto indipendente con il conte Fernando González(Fernando I). Nel 1037 il Re di León muore sul campo di battaglia ad opera del cognato Fernando I; una volta morto senza discendenza anche il figlio del Re di León Fernando I unifica i due regni sotto la sua guida. Nel 1054 Fernando I affronta nella battaglia di Atapuerca il fratello García Sánchez III, re di Navarra. Quest'ultimo è tra le vittime e parte del suo regno viene annesso a quello di Castiglia.
Alla morte di Fernando I nel 1065, il regno viene diviso tra i suoi figli. A Sancho II spetta il regno di Castiglia, mentre ad Alfonso VI quello di León. Sancho II viene assassinato nel 1072 e suo fratello prende per se il trono di Castiglia unificando nuovamente il regno. Alla sua morte gli succede la figlia Urraca che sposò in seconde nozze Alfonso I di Aragona. Tuttavia, sfumata la possibilità di unire i due regni, nel 1114 Alfonso ripudia Urraca, rendendo tesi i rapporti tra Castiglia ed Aragona. Nonostante il matrimonio fosse stato precedentemente annullato da papa Pasquale II, i due restarono insieme fino a questa data.
Urraca deve anche confrontarsi con il figlio, Re di Galizia, per far valere i suoi diritti su quelle terre, e alla sua morte proprio quel figlio, frutto del primo matrimonio, le succede con il nome di Alfonso VII. Il Re riesce ad annettere terre dai regni di Navarra e Aragona sfruttando la debolezza temporanea creata dalla morte del patrigno e dalla conseguente secessione. Alla sua morte in regno viene nuovamente diviso tra i figli. Il regno di Castiglia torna a Sancho III.
Nel 1217 Ferdinando III, il Santo, riceve da sua madre Berenguela il regno di Castiglia e nel 1230 riceve da suo padre Alfonso IX quello di León. Durante il suo regno si impadronisce della valle del Guadalquivir mentre suo figlio conquista il Regno di Murcia. La fusione delle corti di León e Castiglia corrisponde alla nascita della cosiddetta Corona di Castiglia formata dai due regni, oltre che diversi territori circostanti.