Galizia (Spagna)
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Comunidade Autónoma de Galicia Comunidad Autónoma de Galicia |
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Stato: | Spagna | ||||||||
Capoluogo: | Santiago de Compostela | ||||||||
Superficie - Totale - % Spagna |
29.574 km² (7a posizione) 5,8 % |
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Popolazione - Totale (2003) - % Spagna - Densità |
5a posizione 2.737.370 hab 6,5 % 92,36 ab./km² |
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Abitanti |
galiziano |
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Suddivisioni | Comuni e province | ||||||||
Presidente: | Emilio Pérez Touriño {{{elezioni}}} | ||||||||
Seggi parlamentari | 25 congressisti 3 senatori |
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Statuto di autonomia | 28 aprile 1981 | ||||||||
ISO 3166-2:ES | GA | ||||||||
Sito istituzionale |
La Galizia (in Galiziano: Galiza o Galicia, in Spagnolo: Galicia, in Portoghese: Galiza) è una comunità autonoma nel nord-ovest della Spagna (pop. circa 2,8 milioni; nel 1900 la popolazione era di circa 1.980.515, secondo l' Enc. Brit.). La Galizia confina a nordest col Golfo di Biscaglia, a ovest con l'oceano Atlantico, a est con le Asturie e la Castiglia e León e a sud col Portogallo.
Indice |
[modifica] Il Galiziano
Storicamente, la Galizia è erede della Gallaecia romana, che comprendeva parti di quelle che oggi sono la Spagna occidentale e il Portogallo settentrionale. Le lingue ufficiali della Comunità Autonoma sono il Galiziano, o galego (in Spagnolo gallego) e il Castigliano. Lo Spagnolo o Castigliano è spesso parlato come prima lingua dai giovani urbani, mentre il Galego è spesso la prima lingua tra la popolazione rurale più anziana. Entrambi i linguaggi hanno uno status ufficiale e vengono insegnati nelle scuole. Mentre non tutta la popolazione parla Galego (a La Coruña solo il 72%), molti la comprendono (a Ourense il 95%). Secondo il censimento dell'IGE del 1991, meno del 40% dei Galiziani è in grado di scrivere nel loro linguaggio. Il portoghese deriva da un antico idioma Galiziano-Portoghese. L'influenza del Castigliano ha comunque lasciato tracce nell'attuale idioma Galego, specialmente nel lessico.
[modifica] Geografia
Tra le città principali troviamo Vigo, A Coruña, Pontevedra, Lugo, Ferrol, Ourense, e Santiago de Compostela, il capoluogo e sede dell'arcivescovado, punto di arrivo del più famoso percorso di pellegrinaggio dell'Europa medioevale. A partire dal 1833, la Galizia è stata divisa in quattro province: A Coruña, Ourense, Pontevedra, e Lugo. La Galizia confina con le Asturie e la Castiglia e Leon a est e con il Portogallo (regione Nord) a sud. A nord e a ovest è bagnata dall'oceano Atlantico.
Geograficamente, la caratteristica più importante della Galizia è la presenza di una costa frastagliata, tipo fiordi, a nord e a ovest, formata da estuari che vennero sommersi con il crescere del livello del mare, dopo l'era glaciale. Questi "fiordi" vengono chiamati rias e sono divisi in Rias Altas e Rias Baixas. Gran parte della popolazione vive vicino alle rias, dove sorgono diversi grossi centri urbani, come Vigo, Pontevedra e La Coruña. Le rias sono importanti per la pesca, specialmente dei frutti di mare, e rendono la costa Galiziana una delle più importanti aree di pesca del mondo. Il panorama spettacolare della costa e le molte spiagge attraggono anche un gran numero di turisti: molto apprezzate sono le località vicino Ferrol, dove la costa si innalza improvvisamente da Cabo Ortegal e forma la Vixia de Herbeira, raggiungibile tramite l'omonima garita ("salita"), una formazione di scogliere alte più di 630 metri, le più elevate dell'Europa continentale. Nell'ovest, ancor più frastagliato, visitatissimi sono Cabo Fisterra, punto più occidentale della Spagna, e Capo Home con tutta la Rìa de Vigo. Tra le isole importanti sono le famose e turistiche Isole Ciés.
La regione interna è meno popolata e soffre per la migrazione verso la costa e verso le principali città spagnole. Le città sono poche e distanziate (Ourense, Lugo, Verín, Monforte de Lemos, A Rua) e ci sono molti piccoli villaggi. Il terreno è composto da numerose basse catene montuose, attraversate da molti piccoli fiumi, che non sono navigabili, ma forniscono energia idroelettrica attraverso numerose dighe. Infatti, la Galizia ha così tanti fiumiciattoli, che è stata soprannominata la "terra dei mille fiumi". I più importanti tra questi sono il Miño e il Sil, che scorrono in spettacolari canyon. Le montagne della Galizia non sono molto alte, ma sono servite a isolare la popolazione rurale e a scoraggiare lo sviluppo dell'interno. Esiste una stazione sciistica a Manzaneda nella provincia di Ourense. La vetta più alta è il Trevinca (2.127 m), vicino al confine orientale con León.
[modifica] Economia e migrazione
La Galizia è una terra di contrasti economici. Mentre la costa occidentale, con i suoi grossi centri urbani, e le industrie della pesca e della manifattura, è prosperosa e incrementa la sua popolazione; l'hinterland rurale - le province di Ourense e Lugo - soffre per i difetti di una popolazione che invecchia e non è specializzata, il terreno povero e piccoli e inviolabili appezzamenti terrieri chiamati minifundios.
Gli abitanti della Galizia vengono chiamati galegos (in Spagnolo "gallegos"). L'emigrazione Galiziana verso il Sud America fu così grande, particolarmente verso Brasile e Argentina, che ancor oggi in Brasile, chiunque sia biondo e con la carnagione chiara viene chiamato "galego". Nelle nazioni dell'America Latina di lingua spagnola, gli spagnoli vengono talvolta chiamati gallegos, e sono soggetto di numerose barzellette. Nella Madrid del XIX secolo, gallegos divenne un sinonimo per lavoratori non specializzati, ma forti e onesti; il termine veniva però usato anche in senso spregiativo.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Regno di Galizia. |
L'eredità celtica della Galiza viene celebrata spesso, e si sostiene talvolta che l'ultima persona che parlava il Celtico Galiziano morì nel XV secolo. Infatti, il nome Galizia (Galiza) deriva dal nome di un'antica tribù celtica che risiedeva in quest'area, i Gallaeci.
Come per molte altre regioni montagnose d'Europa, che non sono facilmente accessibili, la Galizia godette di diversi periodi di indipendenza culturale. La regione venne invasa per la prima volta dalle legioni romane di Decio Iunio Bruto, nel 137/136 a.C.. (Livio lv., lvi., Epitomi); ma la provincia venne romanizzata solo superficialmente all'epoca di Augusto. Con le invasioni del V secolo, la Galizia cadde sotto gli Suevi, nel 411, che la tennero fino a quando venne annessa ai domini Visigoti di Leovigildo nel 585. I Mori occuparono brevemente la galizia, fino a quando vennero scacciati nel 739 da Alfonso I delle Asturie. Durante il IX e X secolo i Conti di Galizia diedero una "fluttuante" obbedienza ai loro sovrani, e i Normanni razziavano occasionalmente le coste.
Nel 910, alla morte di Alfonso III, re delle Asturie, i suoi domini vennero divisi tra i tre figli e la Galizia divenne un regno indipendente con Ordoño II, che nel 914 la riunì al León. Nel quadro delle lotte di successione alla corona del Leòn, il regno di Galizia fu ancora governato separatamente tra il 926 e il 929 (Sancho Ordóñez), tra il 982 e il 984 (Bermudo II), tra il 1065 e il 1073 (García I) e tra il 1111 e il 1126 (Alfonso VII). Il regno venne definitivamente soppresso nel 1833.
Il titolo onorario di conte di Galizia è stato frequentemente portato dal figlio più giovane dei sovrani spagnoli.
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
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