Blocco orientale
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Durante la Guerra Fredda, il termine Blocco orientale o Blocco sovietico era usato per riferirsi all'Unione Sovietica e ai suoi alleati dell'Europa Centrale e dell'Europa Orientale (Bulgaria, Cecoslovacchia, Germania Est, Ungheria, Polonia, Romania e, fino agli anni '60, l'Albania). Il "Blocco orientale" è anche usato come sinonomo di Patto di Varsavia (un'alleanza guidata dall'URSS), o di Comecon (un'organizzazione economica internazionale di stati comunisti).
La Jugoslavia non fece mai parte del blocco orientale o del Patto di Varsavia. Anche se era uno stato socialista, il capo Maresciallo Tito giunse al potere attraverso i suoi sforzi di resistenza partigiana durante la II guerra mondiale, e perciò lo stato non fu occupato dall'Armata Rossa. Il governo jugoslavo si dichiarò governo neutrale durante la Guerra Fredda e il Paese fu uno dei fondatori del Movimento dei Non-Allineati, e attuò una particolare forma di socialismo.
Anche il governo albanese stalinista giunse al potere indipendentemente dall'Armata Rossa, quindi l'Albania ruppe con l'Unione Sovietica all'inizio degli anni '60, in conseguenza della rottura russo-cinese, alleandosi con la Repubblica Popolare Cinese.
Le nazioni facenti parte del blocco orientale furono tenute nella sfera di influenza sovietica con l'uso della forza militare: l'Ungheria fu invasa dall'Armata Rossa nel 1956 dopo che aveva ribaltato il governo filo-sovietico in favore di una democrazia indipendente da Mosca; quando i leader comunisti della Polonia cercarono di eleggere Władysław Gomułka come Primo Segretario, l'esercito sovietico mandò loro un ultimatum che chiedeva l'annullamento dell'elezione. La Cecoslovacchia fu invasa nel 1968 dopo un periodo di liberalizzazione noto come Primavera di Praga; quest'ultima invasione era conforme alla Dottrina Brezhnev.
Verso la fine degli anni '80, l'Unione Sovietica gradualmente smise di intromettersi negli affari interni delle nazioni del blocco orientale. La sospensione della Dottrina Brezhnev da parte di Mikhail Gorbachev, in favore della cosiddetta "Dottrina Sinatra", ebbe effetti drammatici in Europa Orientale in questo periodo. Il blocco orientale giunse quindi alla fine con il collasso dell'Unione Sovietica e la caduta di tutti i regimi filo-sovietici dell'Europa dell'Est nel 1989 (vedi Rivoluzioni del 1989).
Anche prima di questo periodo, tutti i paesi del Patto di Varsavia non agirono tutti insieme come blocco. Per esempio, l'invasione del 1968 della Cecoslovacchia, fu condannata dalla Romania, che si rifiutò di prendervi parte.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Fotografie della Russia nel 1967
- Foto del Blocco orientale Settembre-Dicembre 1991, negli ultimi mesi dell'URSS
- Progetto fotografico "Blocco Orientale" "Blocco Orientale" esamina le differenze di vita negli stati totalitari e post-totalitari. Il progetto è diviso in capitoli, ognuno dei quali dedicato a uno dei paesi dell'Europa Orientale: Slovacchia, Polonia, Germania Est, Ungheria, Repubblica Ceca e ex-Jugoslavia
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