Provincia di Rovigo
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Provincia di Rovigo | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Veneto | ||
Capoluogo: | Rovigo | ||
Superficie: | 1.789 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 137,5 ab./km² | ||
Comuni: | Elenco di 50 comuni | ||
Targa: | RO | ||
CAP: | 45100, 45010-45039 | ||
Pref. tel: | 0425, 0426 | ||
Codice ISTAT: | 029 | ||
Presidente: | Federico Saccardin (L'Unione) 28.06.2004 | ||
Sito istituzionale |
La provincia di Rovigo è una provincia del Veneto di circa 246 mila abitanti con capoluogo a Rovigo. Confina a nord con le province di Verona, Padova e Venezia, a ovest con la provincia di Mantova (in Lombardia), e a sud con la provincia di Ferrara (in Emilia-Romagna). Confina a est con il Mar Adriatico.
Indice |
[modifica] Geografia
Il territorio provinciale coincide con il Polesine odierno[1] ovvero ne è completamente compreso[2]; è una striscia di terra lunga circa 100 km in direzione ovest-est e larga circa 18 km in direzione nord-sud; ha una superficie di 1 789 km² e un'altitudine compresa tra -2 e 15 m s.l.m.[3].
Il territorio è compreso tra il basso corso dei fiumi Adige e Po, che ne delimitano i confini rispettivamente a nord da Badia Polesine alla foce (con la sola eccezione del territorio di Cavarzere in provincia di Venezia) e a sud da Melara alla foce. La parte orientale della provincia corrisponde al delta del Po e si espande costantemente verso est a causa dei sedimenti depositati dal fiume alla sua foce[2]. Nella zona del delta il confine con la provincia di Ferrara è segnato dal Po di Goro.
Il Po e l'Adige sono il primo e il terzo fiume italiano per portata, e inoltre un altro fiume attraversa la provincia in tutta la sua lunghezza, il Canal Bianco; questo significa che la maggior parte dell'acqua dolce italiana sfocia in provincia di Rovigo. A causa della gran quantità di acqua da gestire, sono presenti un gran numero di canali di scolo su tutto il territorio, tra cui i principali sono il Collettore Padano, il Ceresolo e il Valdentro.
Altri corsi d'acqua, la cui importanza è soprattutto storica, sono l'Adigetto, corrispondente a un antico corso dell'Adige, il Poazzo, corrispondente a un antico corso del Po, e la fossa Polesella, canale naturale di comunicazione tra il Canal Bianco e il Po.
Il terreno, che è di formazione relativamente recente, è soggetto al fenomeno della subsidenza, sia a causa del naturale consolidamento dei sedimenti conseguente ai lavori di bonifica, sia a causa dell'estrazione di acqua e metano dal sottosuolo da parte dell'uomo[4].
Il clima è semicontinentale e condizionato dalla forte umidità, con estati afose e inverni nebbiosi; le precipitazioni sono nella norma e si verificano soprattutto in primavera e autunno[4].
La provincia è tradizionalmente divisa in tre zone, da ovest verso est, seguendo il percorso ideale delle bonifiche del territorio: l'Alto Polesine, il cui capoluogo è Badia Polesine; il Medio Polesine, il cui capoluogo è Rovigo; il Basso Polesine, il cui capoluogo è Adria. Altri centri importanti della provincia sono Porto Viro, Lendinara, Porto Tolle e Taglio di Po. Negli ultimi decenni un ruolo rilevante, anche per la sua vicinanza alla città di Ferrara, è stato assunto dal comune di Occhiobello.
La strada di collegamento principale è la Strada Statale 434 "Transpolesana" che ad oggi collega Verona con Rovigo, ma ne è pianificato il prolungamento fino all'innesto con la Strada Statale 309 "Romea" all'altezza di Adria. La rete stradale presente vede anche l'attraversamento dell'autostrada A13 (Bologna-Padova), con tre caselli aperti a Occhiobello, Villamarzana-Rovigo Sud (sulla "Transpolesana") e Rovigo, e l'attraversamento della già citata "Romea" (Venezia-Ravenna).
[modifica] Comuni principali
Di seguito è riportata la lista dei dieci principali comuni della provincia di Rovigo ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 31/10/2007):
Pos. | Stemma | Comune di | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
Densità (ab/km²) |
Altitudine (m.s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|
1° | Rovigo | 51.467 | 108,55 | 474 | 7 | |
2° | Adria | 20.442 | 113,51 | 180 | 4 | |
3° | Porto Viro | 14.579 | 133,37 | 109 | 2 | |
4° | Lendinara | 12.206 | 55,40 | 220 | 9 | |
5° | Occhiobello | 11.170 | 32,62 | 342 | 8 | |
6° | Badia Polesine | 10.862 | 44,52 | 244 | 11 | |
7° | Porto Tolle | 10.283 | 227,63 | 45 | 1 | |
8° | Taglio di Po | 8.476 | 79,01 | 107 | 0 | |
9° | Rosolina | 6.412 | 73,07 | 88 | 1 | |
10° | Villadose | 5.287 | 32,5 | 163 | 3 |
[modifica] Demografia
Abitanti censiti
La provincia risente ancora oggi del fenomeno dell'emigrazione, soprattutto dei giovani che vanno a lavorare in zone più sviluppate del Veneto e dell'Italia, provocando un progressivo invecchiamento della popolazione. Esiste anche un fenomeno di migrazione interna alla provincia dalle zone rurali ai centri urbani più sviluppati[4].
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Polesine. |
In epoca antica il territorio che attualmente forma la provincia di Rovigo fu inizialmente colonizzato dai Greci, che nel XII-XI secolo a.C. fondarono la città di Adria. Nel VI-V secolo a.C. la città fu rifondata dagli Etruschi, che occuparono anche la parte meridionale del territorio, mentre nella parte settentrionale si stabilirono i Veneti. In seguito fu occupato dai Romani.
In epoca medievale il territorio fu governato dagli Estensi, ma non aveva una propria unità amministrativa; era infatti suddiviso in diverse "podesterie", che erano le unità amministrative del ducato Estense. Poteva capitare che queste podesterie avessero addirittura giurisdizione su territori a cavallo del fiume Po, come ad esempio la podesteria di Orcano (che è l'attuale frazione Raccano di Polesella).
I primi a riconoscere l'unità amministrativa al territorio furono i Veneziani quando, in seguito alla Guerra del Sale del 1482-1484, occuparono la parte settentrionale del Polesine; il capoluogo fu stabilito a Rovigo. Si può dunque dire che la provincia di Rovigo nacque così, anche se aveva un'estensione inferiore rispetto a quella attuale, dato che il confine fu fissato sul Canal Bianco con poche eccezioni: i territori di Polesella, Guarda Veneta, Adria e il delta del Po passarono ai Veneti, mentre la cosiddetta "Transpadana Ferrarese" rimase invece agli Estensi.
Fu solo in seguito al Congresso di Vienna del 1815 che i confini meridionali furono posti sul Po, dando alla provincia di Rovigo l'aspetto che ha ancora oggi.
[modifica] Natura
Il delta del Po è riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO; la parte in provincia di Rovigo costituisce il Parco regionale del Delta del Po del Veneto.
[modifica] Economia
Il territorio della provincia è coltivato prevalentemente a frumento, mais, riso e barbabietola da zucchero[2] oltre che a uva da vino, mele, pere, pesche, pomodoro e ortaggi[4].
Si pratica l'acquacoltura, soprattutto nelle valli del delta del Po[2].
Le industrie sono medie e piccole imprese e riguardano prevalentemente i settori agro-alimentare (tra cui molti zuccherifici[2]), meccanico, del legno, tessile-abbigliamento, costruzioni e materiali per costruzioni[4].
In provincia di Rovigo si trova anche la centrale termoelettrica di Polesine Camerini, che produce l'8% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.
[modifica] Cultura
Come altre amministrazioni del Veneto, anche la provincia di Rovigo riflette la sofferenza della popolazione veneta per la mancata autonomia, riconosciuta invece a regioni confinanti: l'11 aprile 2007 il consiglio provinciale di Rovigo ha votato provocatoriamente all'unanimità il passaggio della provincia dal Veneto al Trentino-Alto Adige[5].
[modifica] Turismo
Oltre al delta del Po, in provincia di Rovigo ci sono altri famosi posti turistici quali Rosolina Mare e l'isola di Albarella. Degno di nota è il borgo polesano di Fratta Polesine, ricco di ville, dove si può visitare, fra le altre, la famosa e bella Villa Badoer, progettata dall'architetto Andrea Palladio.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Note
- ^ polesine in Il Vocabolario Treccani. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1992.
- ^ a b c d e Polesine in Enciclopedia Generale Sapere.it. Novara, De Agostini Scuola, 2001.
- ^ Dati statistici e demografici dell'ISTAT.
- ^ a b c d e Rovigo (provincia) in Enciclopedia Generale Sapere.it. cit.
- ^ Testo della delibera del consiglio Provinciale.
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