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Emilia-Romagna - Wikipedia

Emilia-Romagna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 44°30′38″N 10°57′25″E / 44.51056, 10.95694


Regione Emilia-Romagna
Emilia-Romagna - Bandiera
Emilia-Romagna - Stemma
Stato: bandiera Italia
Zona: Italia nord-orientale 
Capoluogo: Bologna
Superficie: 22.123 km²
Abitanti: 4.254.219  (31/08/2007)
Densità: 192,3 ab./km²
Province: Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini
Comuni: Elenco dei 341 comuni
Politica
Presidente: Vasco Errani (PD)
(dal 1999)
Giunta: L'Unione
Consiglio
(50 seggi):
PD 23
Forza Italia 5
Gruppo della Libertà 4
AN 4
PRC 3
SD 2
Italia dei Valori 1
PdCI 1
SDI 1
UDC 1
Verdi 1
Ultime elezioni: 4 aprile 2005
Prossime: 2010
Note:

Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}]]

L'Emilia-Romagna è una regione dell'Italia settentrionale di 4.254.219 abitanti (demo.istat.it 31/08/2007), con capoluogo Bologna.

È bagnata a est dal Mar Adriatico, confina a nord con il Veneto e la Lombardia, a ovest con il Piemonte e la Liguria, a sud con la Toscana, le Marche nonché la Repubblica di San Marino. Essa è composta dall'unione di due regioni storiche: l'Emilia, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Ferrara e buona parte della provincia di Bologna, con il capoluogo, e la Romagna, con le rimanenti province di Ravenna, Rimini, Forlì - Cesena e la parte orientale della provincia di Bologna (Imola e zone limitrofe). La Romagna storica comprende peraltro piccoli territori nelle Marche e in Toscana.

Le aree che costituiscono la regione attuale sono popolate fin da tempi remotissimi, come ci indicano vari ritrovamenti: il caso più famoso è quello del sito di Monte Poggiolo, presso Forlì, dove sono stati rinvenuti migliaia di reperti datati a circa 800.000 anni fa, a dimostrazione che la zona era già abitata nel Paleolitico.


[modifica] Geografia

Superficie dell'Emilia-Romagna per zone altimetriche
Superficie dell'Emilia-Romagna per zone altimetriche

L'Emilia-Romagna è una regione prevalentemente pianeggiante, infatti le pianure occupano il 47,8% del suo territorio. Le colline, il 27,1% del territorio, e le montagne, il 25,1% del territorio, si trovano nel meridione della regione.

Per approfondire, vedi la voce Zone Altimetriche d'Italia.

[modifica] Clima

Il clima dell'Emilia-Romagna è di tipo prevalentemente sub-continentale con inverni piuttosto rigidi ed estati calde. In inverno sono presenti precipitazioni nevose che dalla montagna possono estendersi talvolta fino alla pianura. La parte a nord della via Emilia è situata all'interno della Pianura Padana e ne possiede pienamente le caratteristiche: afa estiva e nebbia abbastanza frequente durante l'inverno dove si raggiungono temperature rigide con giornate di gelo e nebbia che non riesce a dissolversi nemmeno nelle ore centrali del giorno, mantenendo spesso la temperatura prossima allo zero. Durante la notte la temperatura può scivolare al di sotto dello zero e talvolta si sviluppano estese gelate che possono perdurare anche per l'intera giornata. In genere gli episodi di maltempo sono generati dalle perturbazioni di stampo atlantico-mediterraneo o da quelle, più fredde, sospinte da venti di bora; qualche volta soffia anche il Burian, vento di origine artico-russa che riesce a raggiungere questa regione sferzandola con gelide raffiche. Questi sono caratteri estremi dell'inverno emiliano-romagnolo che comunque per buoni tratti, sotto l'influsso di correnti occidentali e di Scirocco, può anche risultare abbastanza asciutto, mite e soleggiato, specialmente sulle coste e sulla fascia collinare. In estate l'afa la fa da padrona e le temperature sono molto alte, vi sono elevati tassi di umidità, in particolare nelle zone pianeggianti, mentre nelle zone montuose il caldo risulta meno opprimente. Si possono registrare anche diversi giorni consecutivi di caldo e sole intenso, tuttavia durante tale periodo soleggiato si possono sviluppare temporali anche di forte entità. L'autunno è molto gradevole e temperato fino alla metà di novembre; dopo è più fresco, a tratti decisamente freddo, umido e piovoso con nebbie frequenti nelle zone vicine al Po. La primavera rappresenta la stagione di transizione per eccellenza, può risultare fredda o per contro essere un anticipo d'estate, ma nel complesso risulta mite. In complesso la piovosità è concentrata in primavera e in autunno su livelli inferiori rispetto alle regioni a nord del Po: ciò determina un regime idraulico a carattere prevalentemente torrentizio con periodi siccitosi che possono prolungarsi fino ad autunno inoltrato.

L'Emilia Romagna ha fondamentalmente due climi, che poi possono essere divisi in una miriade di microclimi: il padano e il montano. Il clima risulta pertanto essere influenzato da tre fattori: il continentale, quello decisamente più presente, quello lieve del Mare Adriatico che mitiga solo le aree prossime alle coste, e quello appenninico. La parte centrale, e in particolare quella a nord della Via Emilia, presenta accentuati caratteri di continentalità. Gli Inverni sono freddi, con precipitazioni talvolta nevose fino in pianura (le medie variano da 15 a 35 cm annui) gelate talvolta estese e temperature massime mantenute basse dalle nebbie persistenti talvolta tutto l'arco del giorno. L'estate, invece, è calda e afosa, con temperature massime che si spingono ben oltre i 35° e minime che talvolta non scendono sotto i 20°. La primavera è piovosa e gradevole da aprile a maggio; anche l'autunno presenta le medesime caratteristiche ed è fresco e gradevole fino a novembre, quando diventa fresco, umido e talvolta freddo. Il clima della fascia montana è fortemente influenzato dall'altitudine, ma anche dall'esposizione al sole e al vento. Generalmente ha inverni molto più freddi della pianura, con minime costantemente sottozero nei mesi più freddi e temperature minime che possono raggiungere i -15°, -20°. La neve cade da novembre a marzo, ma spesso alcune spolverate sui rilievi più alti avvengono anche in ottobre e in aprile. In un anno cade almento un metro di neve anche a quote inferiori ai 700 mt., che arriva anche a 1,5 m a 800 mt. Ha temperature estive gradevoli, con media delle massime sui 25-28° in luglio, ma punte di 30-35° e minime sui 10-15°. L'estate è in generale breve e l'autunno inizia già a settembre, diventando freddo dopo la metà di ottobre; anche la primavera è breve e fresca, inizia in aprile e termina in giugno. La fascia costiera non ha caratteristiche molto diverse dalla fascia di pianura, in quanto ha inverni comunque freschi (la neve cade quasi ogni anno) e estati calde, ma un po' più miti.

La popolazione dell'Emilia Romagna è di 4.223.585 individui(2.055.109 maschi e 2.168.476 femmine) ripartiti così nelle varie province: Piacenza:278.366,Parma:420.056,Reggio Emilia:501.529,Modena:677.099,Bologna:954.682,Ferrara:353.304,Ravenna:373.446,Forlì-Cesena:377.993,Rimini:294.110. Gli stranieri residenti in regione sono 318.076.Tutta la regione è caratterizzata da un forte flusso migratoria sia dall'estero (Marocco,Albania,Tunisia in particolare),sia dalle regioni dell'Italia meridionale.

[modifica] Storia

[modifica] Formazione della regione Emilia-Romagna

L'identità etno-culturale della Romagna è sempre stata forte mentre per l'Emilia la questione è controversa. Infatti, a partire dal 568 d.C. (anno dell'arrivo dei Longobardi nella Pianura Padana) fino al 1859, questo territorio si è chiamato Lombardia (o Longobardìa, in contrapposizione a Romanìa, l'odierna Romagna); i suoi abitanti erano definiti lombardi.
invaso parte del territorio della regione romana composta dalle città di Forum Livii (Forlì), Forum Cornelii (Imola), Faventia (Faenza), Bononia (Bologna), Mutina (Modena), Regium (Reggio Emilia), ovvero l'VIII regione di Augusto, denominata appunto Emilia.

Al momento dell'invasione franco-piemontese, per evitare la costituzione di un blocco lombardo troppo potente, la dinastia dei Savoia creò ex-nihilo il concetto di "Emilia" (riesumando per l'occasione il nome dell'antica regione augustea). Questo comportò il cambiamento di diversi toponimi. Ad esempio, Reggio Emilia, prima dell'Unità d'Italia, era chiamata semplicemente Reggio o anche Reggio di Lombardia.

[modifica] Antichi stati della regione

Le principali entità statali storiche che hanno caratterizzato il territorio della regione sono il Ducato di Parma e Piacenza, il Ducato di Modena e Reggio e il Ducato di Ferrara; la Romagna è stata parte per dodici secoli dello Stato Pontificio, mentre Bologna è stata per alcuni periodi città di confine tra Longobardìa e Romanìa, ma fra alterne vicende lo Stato Pontificio ha quasi sempre avuto il sopravvento fino al Risorgimento.

[modifica] Istruzione

In regione sono presenti quattro università, tutte dislocate in Emilia, e tutte nella Top 15 delle università italiane[1]:

  • Bologna: l'università più grande della regione e una delle principali a livello nazionale, è la più antica università del mondo occidentale ed è soprannominata "La Dotta". Ha quasi 100.000 studenti. Nella classifica del "Times" sulle migliori università mondiali l'ateneo è risultato 173°, primo in Italia [2][3].
  • Parma: università riconosciuta con storia secolare, accoglie molti studenti soprattutto dalla provincia della Spezia, ha quasi 30.000 studenti.
  • Modena-Reggio Emilia: università che è divisa in due sedi (alla sede storica modenese nel 1998 si è aggiunta Reggio), è stata eletta nel 2007 da il Sole 24 Ore come miglior università pubblica [4].

In tutti gli altri capoluoghi sono presenti sedi distaccate con facoltà autonome, come ad esempio le succursali dell'Università di Bologna presenti in Romagna (Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini), dell'Università Cattolica di Milano e del Politecnico di Milano (Piacenza).

[modifica] Economia

L'Emilia-Romagna è considerata una delle regioni più ricche d'Europa, con tassi d'occupazione che superano il 70% (80% a Modena e Reggio Emilia); il tasso di disoccupazione della regione (2,9%) corrisponde ad un regime di piena occupazione, e il reddito pro-capite è tra i più alti a livello europeo e il più alto in Italia [5]. Questo ha favorito negli ultimi anni un enorme arrivo di immigrati nelle città, solo per fare un esempio Modena e Reggio Emilia sono al vertice come percentuali di immigrati residenti.

Con una statistica di giugno 2007 condotta da Unioncamera, Bologna e Modena sono risultate rispettivamente la terza e la quarta città più ricche d'Italia, dietro solo a Milano e Biella.Nella classifica del sole 24 ore Bologna è risultata essere la città italiana col più alto tenore di vita. [citazione necessaria] La regione, secondo un'altra indagine svolta da Eurostat nel 2002, è risultata la 23° regione europea per quanto riguarda il PIL pro capite, terza italiana dopo la provincia autonoma di Bolzano e la Lombardia [6].

[modifica] Dati economici

Di seguito la tabella che riporta il PIL d il PIL procapite prodotto nell'Emilia-Romagna dal 2000 al 2006[7]:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
106.215,6 110.431,6 113.722,5 116.548,1 120.544,4 123.928,3 128.795,3
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
26.849,9 27.778,7 28.378,1 28.739,0 29.287,5 29.722,6 30.626,2

Di seguito la tabella che riporta il PIL[7], prodotto in Emilia-Romagna ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 2.642,6 2,05% 1,84%
Industria in senso stretto € 30.834,0 23,94% 18,30%
Costruzioni € 6.867,6 5,33% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 24.444,8 18,98% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 30.830,4 23,94% 24,17%
Altre attività di servizi € 18.915,3 14,69% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 14.260,6 11,07%% 10,76%
PIL Italia ai prezzi di mercato € 128.795,3

[modifica] Settori macro economici regionali

In Emilia-Romagna l'economia è molto sviluppata. Come nel resto d'Italia, vi sono numerose piccole aziende a conduzione familiare, con produzioni di vario tipo. Inoltre sono molto diffuse le cooperative, soprattutto nelle zone di Reggio Emilia e Modena.

Il confronto dei dati regionali dei macro settori economici con quelli nazionali, mette in evidenza come nella regione il peso del settore industriale sull'economia regionale, sia superiore al dato nazionale, evidenziando quindi la forte vocazione industriale dell'Emilia-Romagna. Peraltro, come accade per la regione Veneto questa maggiore incidenza dell'industria, si riflette su un minor peso che ha sull'economia regionale tutto quanto ricade nel settore Altri Servizi, dove essenzialmente sono raggruppati i servizi resi dalla pubblica amministrazione, sanità, servizi sociali ed istruzione pubblica.

[modifica] Agricoltura

Nel settore primario, il più importante d'Italia per esportazioni, la regione può contare su un forte sviluppo su tutta la Pianura Padana e in Romagna. Sono molti i prodotti DOP e IGP coltivati in regione, ed è diffuso l'allevamento di bovini e suini. Anche il settore secondario è molto sviluppato: nelle aree da Bologna a Reggio Emilia vi sono industrie alimentari (le prime d'Italia), meccaniche, elettroniche, tessili, del mobile e della ceramica; in regione si trovano anche fabbriche di auto e moto, con i marchi Ducati, Ferrari, Lamborghini e Maserati. Molte industrie sono di piccole dimensioni, e sono a conduzione familiare oppure organizzate in cooperative.

L' Emilia-Romagna, condividendo il territorio della Pianura Padana, è una regione fertilissima (il rapporto tra raccolto e seminato è tra i più alti d'Italia); questo è il frutto di lavori di bonifica cominciati in epoche anche remote; la rete d'irrigazione e canalizzazione è efficiente e non per caso alcune delle più grandi aziende di macchinari agricoli hanno sede qui. Le colture tipiche sono cerealicole (grano e mais soprattutto) e vinicole anche fino a 800 metri in collina; da ricordare il primato nazionale nella produzione di barbabietola da zucchero. Le maggiori aziende alimentari hanno sede in Emilia. Anche il settore dell'allevamento è molto sviluppato in ispecie quello suino e bovino.

Il ministero delle Politiche agricole e alimentari, in collaborazione con la regione Emilia-Romagna, ha riconosciuto 184 prodotti emiliani e romagnoli come "tradizionali"

Per approfondire, vedi la voce Prodotti agroalimentari tradizionali italiani#Regione Emilia-Romagna.

[modifica] Artigianato

La regione è seconda in Italia per lavorazione e creazione di prodotti artigianali.[citazione necessaria] Nel parmense è molto sviluppata l'industria alimentare (Parma è stata scelta come sede della istituzione europea nel controllo del settore, l'EFSA). Nel ravennate è molto sviluppata l'industria chimica, ed è presente il più grande porto del Mar Adriatico.

[modifica] Servizi e Commercio

Il settore terziario è anch'esso sviluppato; la riviera romagnola è centro d'attrazione turistica sia d'estate per la ricca ed organizzatissima ricettività (più di 5000 alberghi) che negli altri periodi dell'anno per i numerosi locali d'intrattenimento giovanile; si stima che durante un anno siano circa 10 milioni i turisti che la popolano; italiani e moltissimi stranieri soprattutto dalla Germania e dall'Olanda [8]. Discreto anche il turismo invernale sulle località sciistiche dell'Appennino, fra cui ricordiamo Sestola e le altre località alle pendici del Monte Cimone, e il Corno alle Scale, nel bolognese. Molto sviluppato il turismo artistico nelle città d'arte, specialmente dall'estero.

La regione è il nodo commerciale più importante del paese, Bologna è un nodo ferroviario di primaria importanza nel Nord, la sua stazione merci è la più grande d'Italia come volume di traffico. In Emilia confluiscono, poi, alcune tra le principali autostrade del paese (A1, A13, A14, A15, A21 e A22).

[modifica] Cucina

Per approfondire, vedi le voci Cucina emiliana, Cucina romagnola e Categoria:Cucina emiliano-romagnola.

[modifica] Salute

Per approfondire, vedi la voce Servizio sanitario dell'Emilia-Romagna.

[modifica] Sport

Lo sport in Emilia-Romagna è praticato e diffuso in molti settori, sia a livello agonistico che dilettantesco, sia per quanto riguarda gli sport più comuni che quelli meno diffusi a livello nazionale.

Per approfondire, vedi la voce Sport in Emilia-Romagna.

alcuni sport sono molto praticati per esempio il calcio o il basket o il baseball

[modifica] Amministrazione

È noto che l'Emilia-Romagna sia una delle roccaforti della sinistra (storicamente fa eccezione il Piacentino, che pur vedendo negli ultimi anni le amministrazioni locali prevelentemente di sinistra, vota per la destra alle politiche;la città di Parma è invece da due legislature retta dalla destra) a livello nazionale: in particolare Modena e Reggio Emilia sono state spesso definite le province più "rosse" d'Italia.

[modifica] Presidente

[modifica] Vice Presidente

  • Flavio Delbono (DL) - finanze


[modifica] Presidente del Consiglio Regionale

  • Monica Donini (PRC)

[modifica] Province

Le province emiliano-romagnole

Le province dell'Emilia-Romagna sono nove, la più giovane è quella di Rimini, una volta compresa in quella di Forlì (oggi Forlì-Cesena). Nel territorio riminese si inserisce lo stato di San Marino che, nonostante l'autonomia amministrativa, conserva nella parlata e nelle tradizioni una componente indubbiamente romagnola.

[modifica] Infrastrutture

[modifica] Aeroporti civili

[modifica] Aeroporti minori

  • Aeroporto di Ferrara (LIPF)
  • Aeroporto di Poggio Renatico (LIVK)
  • Aeroporto di Prati Vecchi di Aguscello (LIDV)
  • Aeroporto di Modena-Marzaglia (LIPM)
  • Aeroporto di Pavullo nel Frignano (LIDP)
  • Aeroporto di Reggio Emilia

[modifica] Aeroporti militari

[modifica] Porti

[modifica] Marittimi

  • Ravenna

[modifica] Fluviali

[modifica] Nodi logistici


[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Note

[modifica] Collegamenti esterni

Emilia-Romagna su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Emilia-Romagna")
Italia | Province della regione Emilia-Romagna
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