Stato Pontificio
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Stato Pontificio | |||||||||
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Descrizione generale | |||||||||
Nome completo: | Stato Pontificio o Stato della Chiesa | ||||||||
Nome ufficiale: | Patrimonium Sancti Petri, Stato Pontificio |
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Lingue: | de facto latino ed italiano | ||||||||
Capitale: | Roma | ||||||||
Dipendente da: | Impero bizantino e Impero carolingio nell'Alto Medioevo, Impero francese in età Napoleonica | ||||||||
Nazioni dipendenti: | Ducato di Puglia, Calabria e Sicilia, Regno d'Inghilterra, Regno d'Aragona, Domini dell'Ordine Teutonico | ||||||||
Forma politica | |||||||||
Forma di governo: | Monarchia assoluta elettiva | ||||||||
Papa: | Elenco | ||||||||
Organi deliberativi: | Elenco | ||||||||
Nascita: | 752 con Stefano II | ||||||||
Causa: | Caduta dell'Esarcato di Ravenna | ||||||||
Fine: | 1870 con Pio IX | ||||||||
Causa: | Presa di Roma | ||||||||
Territorio e popolazione | |||||||||
Bacino geografico: | Italia centrale | ||||||||
Territorio originale: | Lazio | ||||||||
Province: | Tuscia, Marca anconitana, Ducato di Spoleto, Patrimonio di San Pietro, Campagna e Marittima | ||||||||
Massima estensione: | 41.740 km² nel 1859 | ||||||||
Economia | |||||||||
Moneta: | Baiocco, Bolognino, Giulio, Grosso, Scudo, Lira | ||||||||
Commerci con: | Italia, Mediterraneo occidentale, Adriatico | ||||||||
Esportazioni: | vino, manufatti, grano, ferro | ||||||||
Importazioni: | armi, spezie, seta, oro, marmo, gioielli | ||||||||
Religione e Società | |||||||||
Religioni preminenti: | cristianesimo | ||||||||
Religione di stato: | cristianesimo fino al luglio 1054, poi cristianesimo cattolico | ||||||||
Religioni minoritarie: | arianesimo, ebraismo | ||||||||
Classi sociali: | patrizi, clero, cittadini, popolo | ||||||||
Evoluzione storica | |||||||||
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Lo Stato Pontificio (o Stato della Chiesa) comprendeva i territori sottoposti al potere temporale dei papi. Questo termine originariamente si riferiva alle terre che facevano capo al Patrimonio di San Pietro, cioè alla proprietà privata della Chiesa.
Indice |
[modifica] La nascita del Patrimonio di San Pietro
Per approfondire, vedi la voce Ducato romano. |
Tradizionalmente dal 321 alla Chiesa Cattolica Romana fu permesso di trasmettere la proprietà dei suoi possedimenti, grazie alla cosiddetta donazione di Costantino, che Costantino I avrebbe concesso a papa Silvestro I, comprendente il Palazzo del Laterano, la città di Roma con tutte le pertinenze e le insegne imperiali. In realtà il documento della Donatio è un falso risalente almeno all'VIII secolo, come è stato dimostrato sin dal 1440 dall'umanista Lorenzo Valla.
[modifica] Il Papato nell'Alto Medioevo
Fu con la Donazione di Sutri (728) da parte del re longobardo Liutprando che il papa acquistò definitivamente un potere temporale, sebbene la lontananza e la debolezza del potere imperiale bizantino avevano fatto in modo che il potere effettivo a Roma venisse già esercitato di fatto dai papi. Al di fuori dei propri possedimenti, tuttavia, l'autorità del pontefice era scarsamente riconosciuta: in Italia i vescovi longobardi erano pressoché indipendenti, mentre nelle altre terre bizantine si faceva sentire l'influenza del patriarca di Costantinopoli, vicino alla volontà dell'Imperatore.
Il re dei longobardi infatti nel 728 conquistò Sutri dalle milizie bizantine e papa Gregorio II chiese ed ottenne, con molto sforzo, di farselo consegnare. In realtà quei territori appartenevano giuridicamente all'Imperatore bizantino, ma il papa, più che al restauro di una situazione giuridica formale, era interessato a respingere la troppo vicina potenza longobarda. Il suo timore non era infondato infatti pochi anni dopo Liutprando, necessitando di rafforzare il suo dominio sul territorio a fronte di una situazione interna molto difficile, cinse d'assedio Roma. Il papa riuscì a farlo desistere solo grazie all'intervento (allora soltanto diplomatico) del franco Carlo Martello (739). Di nuovo arrivati ad una crisi con i longobardi, il nuovo papa Zaccaria accettò accordi con Liutprando solo a fronte di ulteriori donazioni dell'ex-"ducato romano", ovvero quei territori bizantini nel centro Italia conquistati dai longobardi.
Bisanzio era debole e perdeva continuamente terreno a vantaggio dei Longobardi, mentre le sue relazioni col papato peggioravano sempre di più. A metà dell'VIII secolo, il regno longobardo volle dare la stoccata definitiva all'esarca ravennate bizantino e colpì al cuore le terre imperiali italiane: caddero la Pentapoli e Ravenna. Con la fine dell'esarcato nel 751, le minacce del re Astolfo dei Longobardi nei confronti di Roma si facevano sempre più conflittuali, per cui papa Stefano II si recò in Francia per chiedere il supporto di Pipino il Breve, che, dopo aver ricevuto in cambio la legittimazione del suo potere con la nomina per sé e per i suoi figli a patrizi romani (cioè protettori di Roma), inviò i suoi eserciti in Italia nel 754 e nel 756, sconfiggendo le truppe di re Astolfo.
Pipino donò i territori riconquistati alla "sede dell'Apostolo Pietro" con la Promissio Carisiaca. Passarono così al papato le terre già dell'Impero nell'Italia settentrionale e centrale (la Romagna, l'Emilia, le Marche, l'Umbria e il Lazio.
Fu in quell'occasione che, per giustificare la cessione forse dubbia anche agli occhi dei diretti interessati, venne verosimilmente falsificato il documento della Donatio Constantini. Comunque sia, i Franchi conquistarono l'Italia centrale e settentroniale militarmente e decisero di lasciare il potere così ottenuto allo Stato della Chiesa, unica autorità in grado di gestirlo praticamente. Nel 781 Carlo Magno, dopo aver sottomesso definitivamente i Longobardi che, sotto re Desiderio, avevano cercato di conquistare le terre pontificie, formalizzò i territori soggetti al domino della Chiesa, che includeva il Ducato di Roma, Ravenna, la Pentapoli (Marche, parte dell'Umbria, parte del Veneto e parte della Liguria), parte del Ducato di Benevento, la Toscana, la Corsica, la Lombardia ed altre città italiane. La sicurezza dello stato, definito Patimonium Petri, venne garantita dall'Impero Carolingio.
[modifica] Il Papato nel Basso Medioevo
L'ambiente culturale del basso Medioevo riconosceva ampia autorità ai pontefici. Autorità non solo spirituale ma anche temporale. Tale distinzione che oggi noi facciamo era in quel periodo non facilmente comprensibile, poiché autorità significava anche gestire tale potere. A tal riguardo basta evidenziare come gli stessi imperatori del Sacro Romano Impero sentivano comunque l'esigenza di veder consacrata la loro carica imperiale dal papa. L'autorità pontificia era riconosciuta universalmente. In tale contesto si vennero a creare divergenze sulle conseguenze che tale autorità universalemnte riconosciuta aveva ai fini pratici. Lo scontro si evidenziò in tutto il suo clamore sull'elezione dei vescovi (lotta per le investiture), dove si concentravano le differenze di opinione circa la possibilità che l'imperatore non fosse totalmente libero di fronte all'autorità papale. Lo scontro con l'autorità imperiale si protrasse in Italia quando nel XIII secolo le città e la nuova borghesia acquistavano sempre più potere economico tanto da contrastare l'Imperatore stesso con l'appoggio dello Stato della Chiesa. Così i pontefici sostennero la lotta dei comuni contro Federico Barbarossa e Federico II al fine di indebolire l'autorità politica e cercarono di legittimare la propria lotta con la teoria del Sole e della Luna. Secondo tale visione, il papa, depositario della luce di Dio, sarebbe stato superiore all'Imperatore, detentore di un potere umano, poiché i poteri mondani sarebbero originati unicamente da Dio. L'imperatore, quindi, sarebbe dovuto brillare semplicemente di luce riflessa. Oltre a ciò, i papi addussero come motivazione della propria superiorità nei confronti dell'autorità imperiale anche la donazione di Costantino, un presunto atto dell'imperatore romano in cui questi avrebbe donato l'intera parte occidentale dell'Impero alla Chiesa. L'intera Europa occidentale, quindi, sarebbe dovuta essere sottoposta al potere del papato. Il documento, tuttavia, nel Rinascimento, fu riconosciuto definitivamente come falso.
Con l'affermazione degli stati nazionali e la crisi dei due poteri universali, il papa perse gran parte della propria autorità temporale. Simbolo di questo declino fu lo schiaffo di Anagni. In questo episodio, papa Bonifacio VIII subì una gravissima umiliazione ad opera dei soldati di Filippo IV il Bello, il re di Francia che non aveva voluto piegarsi all'autorità papale.
Dopo la morte di Bonifacio VIII, i Francesi monopolizzarono i conclavi e fecero trasferire la sede pontificia ad Avignone. Ebbe così inizio il periodo detto Cattività Avignonese - o Babilonese - (1309-1377), così definito dagli Italiani in ricordo della deportazione degli Ebrei a Babilonia. Lo Stato Pontificio, così, a causa della lontananza della sede papale, cadde in preda all'anarchia e fu dilaniato dalle lotte interne delle principali famiglie nobili (come quelle tra i Colonna e gli Orsini, narrata anche da Boccaccio).
Nel 1343 fece la propria comparsa sulla scena politica romana Cola di Rienzo, un capopopolo che galvanizzava le folle con promesse di restaurazione dell'Impero Romano e cavalcando il malcontento antinobiliare. Ben presto assunse poteri assoluti, ma fu osteggiato dal Papa e costretto a fuggire da una congiura dei nobili. In seguito, il Papa pensò di poterlo utilizzare per indebolire la nobiltà e lo inviò a Roma accompagnato dal cardinale Albornoz. Ben presto, tuttavia, il suo potere sulle folle venne meno e Cola fu ucciso durante una sommossa (1354). L'Albornoz aveva, però, soprattutto il compito di recuperare all'autorità del Papa i territori italiani: la cosa gli riuscì, in parte con le lusinghe in parte con le minacce, quasi ovunque. Solo Francesco II Ordelaffi, Signore di Forlì, gli resistette tanto a lungo che Innocenzo VI si decise a proclamare una crociata contro i Forlivesi, per poterne avere ragione. La Crociata durò dal 1355-56 fino al 1359, quando si giunse ad un compromesso: a Francesco, che cedeva Forlì all'Albornoz, rimanevano, a titolo di vicario papale, Forlimpopoli e Castrocaro; l'Albornoz, però, si poteva insediare in Forlì, dimostrando così, anche simbolicamente, che le operazioni per riaffermare l'autorità pontificia sui territori della Chiesa si erano positivamente concluse.
Nel 1440 Lorenzo Valla dimostrò che la donazione di Costantino era falsa:il latino in cui era stato scritto era un latino con caratteristiche diverse da quello del tempo dell' Impero Romano:era un falso storico,usato per giustificare le aspirazioni dei Papi
[modifica] Il ritorno del Papa ed il grande scisma
Per approfondire, vedi la voce Scisma d'Occidente. |
L'invio a Roma di Cola di Rienzo era solo il primo passo della nuova politica pontificia che mirava ad un ritorno del papato a Roma. Fu affidato al cardinale Albornoz il compito di riconquistare lo Stato Pontificio, ormai smembrato in una miriade di potentati locali, e di rimettere ordine nella capitale. Il cardinale intraprese una serie di campagne che sottomisero il Lazio, Spoleto, i Malatesta di Rimini, i Montefeltro di Urbino e la città di Forlì. Solo Bologna, almeno fino all'epoca di papa Giulio II, rimase indipendente.
Nel 1367 Urbano V fece ingresso in città, ma ci rimase solo tre anni, poiché nel 1370 fece ritorno ad Avignone, dove morì. Ma questi erano solo i prodromi della svolta: nel 1378, morto Gregorio XI, i cardinali riuniti in conclave, sotto le pressioni insistenti dei romani, elessero papa Urbano VI, un italiano che, a differenza dei suoi predecessori, restò in città.
I francesi, non volendo perdere il proprio controllo sul pontefice, dichiararono l'elezione nulla appigliandosi alle pressioni esercitate dalla folla sui cardinali. Poi, riuniti tutti i propri cardinali, elessero un antipapa, Clemente VII. Fu l'inizio del grande Scisma d'Occidente.
In questo periodo, l'Europa si spaccò in due ed l'autorità del papato romano diminuì sensibilmente. Si sviluppò, così, un forte interesse per le terre dello Stato Pontificio, una base di potere sicura. Il Quattrocento, perciò, iniziò all'insegna di una forte espansione delle terre papali nell'Italia centrale che continuò anche ben oltre la fine dello scisma.
La frattura della cristianità si ricucì molto difficilmente: i due papi in carica rifiutavano di dimettersi e neppure il concilio di Pisa, che si riproponeva di dichiarare deposti i pontefici per eleggerne un terzo, riuscì a produrre qualche progresso. Alla fine il concilio di Costanza fece dimettere i papi di Pisa e di Avignone e tutti quegli altri autonominati pontefici che, approfittando del disordine generale, avevano cercato, con l'appoggio di numerosi stati, di impossessarsi del soglio di Pietro.
[modifica] Il Rinascimento
Durante il Rinascimento il papato aveva perso qualsiasi capacità d'influenza sulla politica europea ed aveva rinunciato ad ogni pretesa di guida sulla Cristianità. I papi, perciò, decisero di dedicarsi principalmente alla cura dei propri possedimenti italiani, iniziando una serie di campagne militari nell'Italia centrale atte a sottomettere tutti quegli staterelli che, dichiarandosi formalmente vassalli della Chiesa, avevano mantenuto una certa autonomia. Lo Stato della Chiesa, così, si estese notevolmente, in particolare con Alessandro VI e Giulio II. In questo periodo gli Este ottengono Ferrara e la rendono praticamente indipendente dallo Stato della Chiesa come faranno successivamente per Modena; gran parte dei territori erano, però, solo nominalmente controllati dalla Chiesa, facendo affidamento a principi locali e subendo continue contestazioni da parte dei reggenti; questo rese questi territori tra i più poveri e mal governati del paese.
[modifica] L'Ottocento
Prima del periodo napoleonico, lo stato occupa il Lazio, l'Umbria, le Marche, la Romagna, parte dell'Emilia e la città di Avignone, che rimarrà alla Francia con la Restaurazione.
La suddivisione amministrativa dello stato viene riformata da Pio VII (1800-1823) con il motu proprio «per ammirabile disposizione»[1] del 6 luglio 1816, con il quale si istituiscono le seguenti province (tra parentesi il capoluogo), distinte in legazioni e delegazioni:
- Comarca di Roma (Roma);
- Legazione di Bologna (Bologna);
- Legazione di Ravenna (Ravenna);
- Legazione di Ferrara (Ferrara);
- Legazione di Forlì (Forlì);
- Delegazione di Urbino e Pesaro (Urbino),
- Delegazione di Ancona (Ancona);
- Delegazione di Macerata (Macerata);
- Delegazione di Fermo (Fermo);
- Delegazione di Camerino (Camerino);
- Delegazione di Ascoli (Ascoli);
- Delegazione di Perugia (Perugia);
- Delegazione di Spoleto (Spoleto);
- Delegazione di Viterbo (Viterbo);
- Delegazione di Civitavecchia (Civitavecchia);
- Delegazione di Rieti (Rieti);
- Delegazione di Frosinone (Frosinone);
- Legazione di Velletri (Velletri) (istituita nel 1832).
La prima metà dell'Ottocento vede il diffondersi di idee liberali nello Stato, soprattutto in Romagna. In risposta, si formarono bande di sanfedisti, che cercarono, spesso con la violenza, di contrastarle, portando però più discredito che sostegno alla autorità pontificia: famoso e famigerato, anche per le pagine che gli dedica Riccardo Bacchelli nel suo Il mulino del Po, è il capobanda ed avventuriero Virginio Alpi, che operava nel territorio tra Forlì e Faenza.
Lo Stato della Chiesa subì un duro colpo nel 1848-1849, quando il Pio IX fu temporaneamente privato della sovranità su Roma dagli insorti che proclamarono la Repubblica Romana.
Ma la fine si ebbe a causa del processo di unificazione del Regno d'Italia. Nel 1859/1860, tramite i plebisciti, le Marche, l'Umbria e la Romagna si staccarono dallo Stato pontificio; poi nel 1870 fu annesso all'Italia anche il Lazio, con la presa di Roma da parte dei bersaglieri di Vittorio Emanuele II di Savoia: liberazione in ottica italiana, usurpazione in ottica pontificia. La rottura tra la Chiesa e lo Stato italiano durò fino al 1929, quando con la firma dei Patti Lateranensi venne creata la Città del Vaticano che restituì una minima sovranità territoriale alla Santa Sede.
[modifica] Papi durante lo Stato Pontificio
Elenco dei papi che hanno governato lo Stato. Il numero indica il loro ordine nell'elenco cronologico di tutti i papi.
92. Papa Stefano II (752)
93. Papa Stefano III (752-757)
94. San Paolo I (757-767)
95. Papa Stefano IV (767-772)
96. Papa Adriano I (772-795)
97. San Leone III (795-816)
98. Papa Stefano V (816-817)
99. San Pasquale I (817-824)
100. Papa Eugenio II (824-827)
101. Papa Valentino (827)
102. Papa Gregorio IV (827-844)
103. Papa Sergio II (844-847)
104. San Leone IV (847-855)
105. Papa Benedetto III (855-858)
106. San Niccolò I (858-867) - Roma, ca. 820
107. Papa Adriano II (867-872) - Roma
108. Papa Giovanni VIII (872-882) - Roma
109. Papa Marino I (882-884) - Gallese (Viterbo)
110. Santo Adriano III (884-885) - Agapito, Roma
111. Papa Stefano VI (885-891) - Roma
112. Papa Formoso (891-896) - Ostia (Roma), ca. 816
113. Papa Bonifacio VI (896)
114. Papa Stefano VII (896-897) - Roma
115. Papa Romano (897) - Gallese (Viterbo)
116. Papa Teodoro II (897) - Roma
117. Papa Giovanni IX (898-900) O.S.B. - Tivoli (Roma)
118. Papa Benedetto IV (900-903) - Roma
119. Papa Leone V (903) - Ardea (Roma)
120. Papa Cristoforo antip. (903-904) - Roma
121. Papa Sergio III (904-911) - Roma
122. Papa Anastasio III (911-913) - Roma
123. Papa Lando (913-914) - Sabina
124. Papa Giovanni X (914-928) - Cencio Cenci, Roma
125. Papa Leone VI (928-929) - Roma
126. Papa Stefano VIII (929-931) - Roma
127. Papa Giovanni XI (931-935) - Roma
128. Papa Leone VII (936-939) O.S.B. - Roma
129. Papa Stefano IX (939-942) - Roma
130. Papa Marino II (942-946) - Roma
131. Papa Agapito II (946-955) - Roma
132. Papa Giovanni XII (955-963) - Ottaviano dei Conti di Tuscolo, Roma, 938
133. Papa Leone VIII (963-965) - Roma
134. Papa Benedetto V (964) - Roma
135. Papa Giovanni XIII (965-972) - Giovanni dei Crescenzi, Roma
136. Papa Benedetto VI (973-974)
137. Papa Benedetto VII (974-983) - dei Conti di Tuscolo, Roma
138. Papa Giovanni XIV (983-984) - Pietro Canepanova, Pavia
139. Papa Giovanni XV (985-996) - Giovanni di Gallina Alba, Roma
140. Papa Gregorio V (996-999) - Bruno dei duchi di Carinzia, ca. 972
141. Papa Silvestro II (999-1003) - Gerberto di Aurillac, Alvernia (Francia), ca. 950
142. Papa Giovanni XVII (1003) - Siccone, Roma
143. Papa Giovanni XVIII (1003-1009) - Giovanni Fasano, Roma
144. Papa Sergio IV (1009-1012) - Pietro Boccadiporco, Roma
145. Papa Benedetto VIII (1012-1024) - Teofilatto dei Conti di Tuscolo (I), Roma
146. Papa Giovanni XIX (1024-1032) - Romano dei Conti di Tuscolo, Roma
147. Papa Benedetto IX (1033-1044) - Teofilatto dei Conti di Tuscolo (II), Roma, ca. 1012
148. Papa Silvestro III (1045) - Giovanni dei Crescenzi Ottaviani, Roma
149. Papa Benedetto IX (1045) - Papa per la seconda volta
150. Papa Gregorio VI (1045-1046) - Giovanni Graziano, Roma
151. Papa Clemente II (1046-1047) - Suitgero dei signori di Morsleben e Hornburg, Sassonia
152. Papa Benedetto IX (1047-1048) - Papa per la terza volta
153. Papa Damaso II (1048) - Poppone, Bressanone (Bolzano)
154. San Leone IX (1049-1054) - Brunone dei Conti di Egisheim-Dagsburg, Alsazia (Germania, oggi Francia), 21 giugno 1002
155. Papa Vittore II (1055-1057) - Gebhard II dei Conti di Dollnstein-Hirschberg, Germania, ca. 1018
156. Papa Stefano X (1057-1058) O.S.B. - Federico di Lorena
157. Papa Niccolò II (1058-1061) - Gerardo di Borgogna, Francia
158. Papa Alessandro II (1061-1073) - Anselmo da Baggio, Milano
159. San Gregorio VII (1073-1085) O.S.B. - Ildebrando Aldobrandeschi di Soana, Sovana (Grosseto), ca. 1020
160. Beato Vittore III (1086-1087) O.S.B. - Dauferio o Desiderio, Benevento, 1027
161. Beato Urbano II (1088-1099) O.S.B. - Ottone di Lagery, Châtillon-sur-Marne (Francia), ca. 1040
162. Papa Pasquale II (1099-1118) O.Cist. - Raniero Ranieri, Bleda (Forlì)
163. Papa Gelasio II (1118-1119) O.S.B. - Giovanni dei Caetani d'Aragona, Gaeta (Latina), ca. 1060
164. Papa Callisto II (1119-1124) - Guido dei Conti di Borgogna
165. Papa Onorio II (1124-1130) - Lamberto Scannabecchi da Fagnano, Imola, ca. 1060
166. Papa Innocenzo II (1130-1143) - Gregorio Papareschi, Roma
167. Papa Celestino II (1143-1144) - Guido da Castello, Città di Castello (Perugia)
168. Papa Lucio II (1144-1145) - Gherardo Caccianemici dall'Orso, Bologna
169. Beato Eugenio III (1145-1153) O.Cist. - Bernardo dei Paganelli, Pisa
170. Papa Anastasio IV (1153-1154) - Corrado della Suburra, Roma
171. Papa Adriano IV (1154-1159) O.S.A. - Nicholas Breakspear, Abbots Langley (Inghilterra), ca. 1100
172. Papa Alessandro III (1159-1181) - Rolando Bandinelli, Siena, ca. 1100
173. Papa Lucio III (1181-1185) - Ubaldo Allucignoli, Lucca, 1097
174. Papa Urbano III (1185-1187) - Uberto Crivelli
175. Papa Gregorio VIII (1187) - Alberto de Morra, Benevento, ca. 1100
176. Papa Clemente III (1187-1191) - Paolo Scolari, Roma
177. Papa Celestino III (1191-1198) - Giacinto Bobone Orsini, Roma, ca. 1106
178. Papa Innocenzo III (1198-1216) - Lotario dei Conti di Segni, Gavignano (Roma), 1160
179. Papa Onorio III (1216-1227) - Cencio Savelli, Roma
180. Papa Gregorio IX (1227-1241) - Ugolino dei Conti di Segni, Anagni (Frosinone), 1170
181. Papa Celestino IV (1241) O.S.B. - Goffredo Castiglioni, Milano
182. Papa Innocenzo IV (1243-1254) - Sinibaldo Fieschi dei Conti di Lavagna, Genova, ca. 1180-90
183. Papa Alessandro IV (1254-1261) - Rinaldo dei Conti di Segni, Anagni (Frosinone), ca. 1199
184. Papa Urbano IV (1261-1264) - Jacques Pantaleon, Troyes? (Francia), ca. 1195
185. Papa Clemente IV (1265-1268) - Guy Foulques, Saint-Gilles-du-Gard (Francia), 23 novembre 1200 ca.
186. Beato Gregorio X (1271-1276) O.Cist. - Tebaldo Visconti, Piacenza, ca. 1210
187. San Innocenzo V (1276) O.P. - Pierre de Tarentasie, Champagny (Francia), ca. 1225
188. Papa Adriano V (1276) - Ottobono Fieschi, Genova, ca. 1205
189. Papa Giovanni XXI (1276-1277) - Pietro di Giuliano, Lisbona (Portogallo), ca. 1210
190. Papa Niccolò III (1277-1280) - Giovanni Gaetano Orsini, Roma, ca. 1216
191. Papa Martino IV (1281-1285) - Simon de Brion, Montpensier (Francia), ca. 1210
192. Papa Onorio IV (1285-1287) - Giacomo Savelli, Roma, ca. 1210
193. Papa Niccolò IV (1288-1292) O.F.M. - Girolamo Masci, Ascoli Piceno, 30 settembre 1227
194. San Celestino V (1294) O.S.B. - Pietro Angeleri, più noto come Pietro da Morrone, Molise, 1215
195. Papa Bonifacio VIII (1294-1303) - Benedetto Caetani, Anagni (Frosinone), ca. 1235
196. Beato Benedetto XI (1303-1304) O.P. - Nicola Boccasini, Treviso, 1240
197. Papa Clemente V (1305-1314) - Bertrand de Gouth, Villandraut (Francia), ca. 1264
198. Papa Giovanni XXII (1316-1334) - Jacques Duèse, Cahors (Francia), ca. 1249
199. Papa Benedetto XII (1334-1342) O.Cist. - Jacques Fournier, Saverdun (Francia), ca. 1285
200. Papa Clemente VI (1342-1352) - Pierre Roger, Rosiers-d'Égletons (Francia), ca. 1291
201. Papa Innocenzo VI (1352-1362) - Stephen Aubert, Beyssac (Francia), ca. 1282
202. Beato Urbano V (1362-1370) O.S.B. - Guillaume de Grimoald, Grisac (Francia), 1310
203. Papa Gregorio XI (1370-1378) - Pierre Roger de Beaufort, Rosiers-d'Égletons (Francia), ca. 1336
204. Papa Urbano VI (1378-1389) - Bartolomeo Prignano, Napoli, ca. 1318
205. Papa Bonifacio IX (1389-1404) - Piero Tomacelli, Napoli, ca. 1356
206. Papa Innocenzo VII (1404-1406) - Cosimo de' Migliorati, Sulmona (L'Aquila), ca. 1336
207. Papa Gregorio XII (1406-1415) - Angelo Correr, Venezia, ca. 1326
208. Papa Martino V (1417-1431) - Ottone Colonna, Roma, 1368
209. Papa Eugenio IV (1431-1447) O.S.A. - Gabriele Condulmer, Venezia, 1383
210. Papa Niccolò V (1447-1455) O.P. - Tommaso Parentucelli, Sarzana, 15 novembre 1397
211. Papa Callisto III (1455-1458) - Alfonso de Borgia, Xàtiva (Spagna), 31 dicembre 1378
212. Papa Pio II (1458-1464) - Enea Silvio Piccolomini, Corsignano (Siena), 18 ottobre 1405
213. Papa Paolo II (1464-1471) - Pietro Barbo, Venezia, 23 febbraio 1418
214. Papa Sisto IV (1471-1484) O.F.M. - Francesco della Rovere, Albisola o Celle (Savona), 21 luglio 1414
215. Papa Innocenzo VIII (1484-1492) - Giovanni Battista Cybo, Genova, 1432
216. Papa Alessandro VI (1492-1503) - Rodrigo Borgia, Xàtiva (Spagna), 1 gennaio 1431
217. Papa Pio III (1503) - Francesco Nanni Todeschini Piccolomini, Siena, 9 maggio 1439
218. Papa Giulio II (1503-1513) O.F.M. - Giuliano della Rovere, Albisola Superiore (Savona), 5 dicembre 1443
219. Papa Leone X (1513-1521) - Giovanni di Lorenzo de' Medici, Firenze, 11 dicembre 1475
220. Papa Adriano VI (1522-1523) - Adriaan Florenszoon Boeyens, Utrecht (Olanda), 2 marzo 1459
221. Papa Clemente VII (1523-1534) - Giulio de' Medici, Firenze, 26 maggio 1478
222. Papa Paolo III (1534-1549) - Alessandro Farnese, Canino (Viterbo), 29 febbraio 1468
223. Papa Giulio III (1550-1555) - Gian Maria del Monte, Monte San Savino (Arezzo), 10 settembre 1487
224. Papa Marcello II (1555) - Marcello Cervini, Montefano (Macerata), 6 maggio 1501
225. Papa Paolo IV (1555-1559) - Giovanni Pietro Carafa, Capriglia Irpina (Avellino), 28 giugno 1476
226. Papa Pio IV (1559-1565) - Giovanni Angelo Medici, Milano, 31 marzo 1499
227. San Pio V (1566-1572) O.P. - Antonio Michele Ghislieri, Bosco Marengo (Alessandria), 17 gennaio 1504
228. Papa Gregorio XIII (1572-1585) - Ugo Boncompagni, Bologna, 7 gennaio 1502
229. Papa Sisto V (1585-1590) O.F.M. Conv. - Felice Peretti, Grottammare (Ascoli Piceno), 13 dicembre 1521
230. Papa Urbano VII (1590) - Giovanni Battista Castagna, Roma, 4 agosto 1521
231. Papa Gregorio XIV (1590-1591) - Niccolò Sfondrati, Cremona, 11 febbraio 1535
232. Papa Innocenzo IX (1591) - Gian Antonio Facchinetti de Nuce, Crodo (Novara), 20 luglio 1519
233. Papa Clemente VIII (1592-1605) - Ippolito Aldobrandini, Fano (Pesaro), 24 febbraio 1536
234. Papa Leone XI (1605) - Alessandro de' Medici, Firenze, 2 giugno 1535
235. Papa Paolo V (1605-1621) - Camillo Borghese, Roma, 17 settembre 1550
236. Papa Gregorio XV (1621-1623) - Alessandro Ludovisi, Bologna, 9 gennaio 1554
237. Papa Urbano VIII (1623-1644) - Maffeo Barberini, Firenze, 5 aprile 1568
238. Papa Innocenzo X (1644-1655) - Giovanni Battista Pamphili, Roma, 6 maggio 1574
239. Papa Alessandro VII (1655-1667) - Fabio Chigi, Siena, 13 febbraio 1599
240. Papa Clemente IX (1667-1669) - Giulio Rospigliosi, Pistoia, 28 gennaio 1600
241. Papa Clemente X (1670-1676) - Emilio Altieri, Roma, 13 luglio 1590
242. Beato Innocenzo XI (1676-1689) - Benedetto Odescalchi, Como, 16 maggio 1611
243. Papa Alessandro VIII (1689-1691) - Pietro Vito Ottoboni, Venezia, 22 aprile 1610
244. Papa Innocenzo XII (1691-1700) - Antonio Pignatelli, Spinazzola (Bari), 13 marzo 1615
245. Papa Clemente XI (1700-1721) - Giovanni Francesco Albani, Urbino, 23 luglio 1649
246. Papa Innocenzo XIII (1721-1724) - Michelangelo Conti, Poli (Roma), 13 maggio 1655
247. Papa Benedetto XIII (1724-1730) O.P. - Pietro Francesco Orsini, Gravina in Puglia (Bari), 2 febbraio 1649
248. Papa Clemente XII (1730-1740) - Lorenzo Corsini, Firenze, 7 aprile 1652
249. Papa Benedetto XIV (1740-1758) - Prospero Lorenzo Lambertini, Bologna, 31 marzo 1675
250. Papa Clemente XIII (1758-1769) - Carlo Rezzonico, Venezia, 7 marzo 1693
251. Papa Clemente XIV (1769-1774) O.F.M. Conv. - Gian Vincenzo Antonio Ganganelli, S.Arcangelo (Rimini), 21 ottobre 1705
252. Papa Pio VI (1775-1799) - Giovanni Angelo Braschi, Cesena, 27 dicembre 1717
253. Papa Pio VII (1800-1823) O.S.B. - Barnaba Chiaramonti, Cesena, 14 agosto 1742
254. Papa Leone XII (1823-1829) - Annibale Sermattei della Genga, Genga (Ancona), 20 agosto 1760
255. Papa Pio VIII (1829-1830) - Francesco Saverio Castiglioni, Cingoli (Macerata), 20 novembre 1761
256. Papa Gregorio XVI (1831-1846) O.S.B. Cam. - Bartolomeo Mauro Cappellari, Belluno, 18 settembre 1765
257. Beato Pio IX (1846-1878) O.P. - Giovanni Maria Mastai Ferretti, Senigallia (Ancona), 13 maggio 1792
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
- Donazione di Costantino, Donazione di Sutri, Promissio Carisiaca o Donazione di Pipino, Potere temporale
- Lotta per le investiture
- Costituzioni egidiane
- Motu proprio
- Cum nimis absurdum la bolla papale che sancì la nascita del ghetto ebraico di Roma
- Stati italiani preunitari
- Risorgimento
- Questione romana
- Repubblica Romana (1798-1799)
- Repubblica Romana (Risorgimento)
- Storia della Repubblica Romana
- Presa di Roma
- Patti lateranensi
- Accordi di villa Madama
- Concordato
- Città del Vaticano
- Santa Sede
- Guardia Palatina
- Elenco dei Papi
- Ordinamento giudiziario dello Stato Pontificio
[modifica] Bibliografia
- Domenico Demarco, Il tramonto dello Stato Pontificio Torino, Giulio Einaudi editore, 1949.
- Ludovico Gatto. Storia universale del Medioevo. Roma, Newton & Compton, 2003.
- Elio Lodolini, L'amministrazione periferica e locale nello Stato Pontificio dopo la Restaurazione. Ferrara Viva (1959) I/1, 5-32.
- Leopold G. Glueckert, Between Two Amnesties: Former Political Prisoners and Exiles in the Roman Revolution of 1848. New York, Garland Press, 1991.
- Elio Lodolini, L'ordinamento giudiziario civile e penale nello Stato Pontificio (sec.XIX). Ferrara Viva (1959) I/2, 43-73.
- Giacomo Martina, S.J. Pio IX (1846-1850). Roma, Editrice Pontificia Universita Gregoriana, 1974.
- Allan J. Reinerman, Austria and the Papacy in the Age of Metternich. Washington, Catholic University of America Press, 1979-1990. 2 volumi.
- Giovanni Tobacco. Storia d'Italia, vol. 1, Dal tramonto dell'impero fino alle prime formazioni di Stati regionali. Torino, Einaudi, 1974.
- Gabriella Santoncini, Ordine pubblico e polizia nella crisi dello Stato Pontificio (1848- 1850). Milano: Giuffre, 1981.
- Piero Zama, La Rivolta in Romagna fra il 1831 e il 1845. Faenza: Fratelli Lega, 1978.
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Ducati del Regno longobardo |
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Stati indipendenti | |
Comuni indipendenti | |
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Stati indipendenti Ducato di Savoia | Marchesato di Saluzzo | Marchesato del Monferrato | Marchesato di Ceva | Marchesato di Finale | Marchesato di Incisa | Contea di Asti | Dominio estense (comprendente i territori di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Polesine, Lunigiana) | Ducato di Milano | Signoria di Carrara | Signoria di Piombino | Repubblica di Venezia | Repubblica di Ragusa | Repubblica di Ancona | Repubblica di San Marino | Repubblica di Firenze | Repubblica di Siena | Stato della Chiesa | Cospaia (territorio libero fra Granducato di Toscana e Stato Pontificio a causa di un errore in un trattato) | Regno di Napoli e Sicilia | Senarica (in Abruzzo) | Regno di Sardegna e Corsica
Stati del Sacro Romano Impero Principato Vescovile di Trento | Principato Vescovile di Bressanone
Stati del Ducato di Savoia Ducato di Savoia | Contea di Nizza | Contea di Asti
Stati del Sacro Romano Impero Principato Vescovile di Trento | Principato Vescovile di Bressanone
Stati indipendenti Marchesato di Finale | Repubblica di Venezia | Repubblica di Ragusa | Principato di Monaco | Principato di Oneglia | Repubblica di Genova | Ducato di Mantova | Ducato di Parma e Piacenza | Mirandola | Signoria di Correggio | Ducato di Ferrara, Modena e Reggio (dal 1598 il Ducato di Ferrara passò allo Stato Pontificio, mentre Modena e Reggio rimasero agli Este come Ducato di Modena e Reggio) | Repubblica di San Marino | Ducato di Urbino | Ducato di Massa e Carrara | Lunigiana | Repubblica di Lucca | Pietrasanta | Ducato di Firenze (Granducato di Toscana dal 1569) | Principato di Piombino | Ducato di Castro | Stato della Chiesa
Domini degli Asburgo di Spagna Ducato di Milano | Regno di Napoli (governato da un viceré) | Regno di Sicilia (governato da un viceré) | Regno di Sardegna | Stato dei Presidi
Sacro Romano Impero Ducato di Milano | Ducato di Mantova | Principato vescovile di Trento | Principato vescovile di Bressanone
Repubblica di Genova Repubblica di Genova e Corsica | Marchesato di Finale (acquistato nel 1713, ma formalmente autonomo sino al 1797)
Stati indipendenti Regno di Sicilia (ai Savoia nel 1713-1720) | Regno di Sardegna | Principato di Masserano | Principato di Monaco | Repubblica di Venezia | Repubblica di Ragusa | Ducato di Parma e Piacenza | Ducato di Modena e Reggio | Repubblica di San Marino | Ducato di Massa | Repubblica di Lucca | Granducato di Toscana | Principato di Piombino | Stato dei Presidi | Stato della Chiesa | Ducato di Sora | Regno di Napoli (Asburgo d'Austria nel 1713-1734, poi ai Borbone) | Regno di Sicilia, col feudo di Malta (Asburgo d'Austria nel 1720-1734, poi ai Borbone)
Repubblica di Genova Torriglia, Seborga e Noli | Marchesato di Finale
Stati del Sacro Romano Impero Principato Vescovile di Trento | Principato Vescovile di Bressanone
Stati indipendenti Regno di Sardegna | Ducato di Milano | Repubblica di Venezia | Repubblica di Ragusa | Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla | Ducato di Modena e Reggio | Ducato di Massa e Principato di Carrara | Repubblica di Lucca | Granducato di Toscana | Principato di Piombino | Stato dei Presidi | Repubblica di San Marino | Stato della Chiesa | Regno di Napoli e Regno di Sicilia
Stati dell'Impero Austriaco Contea principesca del Tirolo
Stati indipendenti Regno di Sardegna | Principato di Monaco | Regno Lombardo-Veneto | Repubblica del Canton Ticino | Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla (dal 1847 Guastalla al Ducato di Modena e Reggio) | Ducato di Modena e Reggio | Ducato di Massa e Carrara (fino al 1829, poi annesso al Ducato di Modena) | Ducato di Lucca (fino al 1847, poi annesso al Granducato di Toscana) | Granducato di Toscana | Repubblica di San Marino | Stato della Chiesa | Regno delle Due Sicilie
Stati dell'Impero Austriaco Contea principesca del Tirolo
Stati indipendenti Regno di Sardegna | Principato di Monaco | Regno Lombardo-Veneto | Ducato di Parma e Piacenza | Ducato di Modena e Reggio | Granducato di Toscana | Repubblica di San Marino | Stato della Chiesa | Regno delle Due Sicilie