Francesco II Ordelaffi
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Francesco II Ordelaffi (1310? – 1373) è stato un nobile italiano, signore di Forlì nel XIV secolo, della nobile famiglia degli Ordelaffi.
Figlio di Sinibaldo Ordelaffi (morto nel 1337 e fratello di Scarpetta e di Cecco I) e di Onestina dei Calboli, cioè di un ghibellino e di una donna di famiglia guelfa, sposò Marzia degli Ubaldini, detta Cia (morta nel 1381) e sostenne in maniera decisa il partito ghibellino.
Infatti, riuscì perfino ad ottenere, contrariamente a quella che era la collocazione geografico-politica della città di Forlì, il titolo di vicario imperiale (anziché quella, più "normale" di vicario apostolico), per indicare la sua netta scelta di campo.
Nel 1347-1348 ospitò Giovanni Boccaccio, che frequentò, presso di lui, i poeti Nereo Morandi e Francesco Miletto de Rossi, detto Checco, con cui il certaldese mantenne poi amichevole corrispondenza.
Tenne la signoria dal 1331, fino al 1359, quando dovette venire a patti col cardinale Egidio Albornoz. Costui, incaricato di recuperare al potere dello Stato Pontificio i territori italiani, era in buona parte riuscito nell'intento, ma Francesco II ed i suoi alleati Giovanni e Raniero de' Manfredi, Signori di Faenza, si rifiutarono ostinatamente di sottomettersi.
Nel 1355-1356, per ordine del Papa fu proclamata una crociata contro di loro. I Manfredi non se la sentirono di continuare nella lotta e cedettero Faenza all'Albornoz il 10 novembre 1356, ma l'Ordelaffi e sua moglie, la bellicosa Marzia degli Ubaldini, restavano ancora da sottomettere.
La Crociata continuò ad essere predicata in varie parti d'Europa, oltre che in Italia: ad esempio, in Germania ed in Ungheria: l'intera Cristianità si stava mobilitando contro Francesco Ordelaffi. Si tratta della cosiddetta crociata contro i Forlivesi.
Il 21 giugno 1357, Marzia, alla testa della difesa di Cesena, quasi anticipatrice di Caterina Sforza, dopo un'eroica resistenza dovette arrendersi; il 25 luglio cadde anche Bertinoro. Ma, quando l'Albornoz partì per Avignone, in settembre, Francesco era ancora Signore di Forlì.
Il successore dell'Albornoz, l'Abate di Cluny (Androin de La Roche), abbandonò i metodi militari per trattare con buoni risultati con l'esperto e valoroso Francesco Ordelaffi. Quando, però, nel dicembre 1358, Egidio Albornoz dovette rientrare in Italia, ricominciò le operazioni contro l'Ordelaffi, i cui tentativi di assoldare Konrad von Landau, detto il conte Lando (o Landi), e la sua Grande Compagnia, furono frustrati da un contratto siglato dal cardinale con il Lando stesso.
Francesco, dopo un'ultima fortunata operazione militare, fu finalmente costretto a trattare per l'esaurirsi delle risorse: il 4 luglio 1359, il Cardinale prendeva possesso di Forlì.
Francesco II Ordelaffi fu nominato vicario papale e poté mantenere il governo di Forlimpopoli e Castrocaro.
[modifica] Bibliografia
- G. Pecci, Gli Ordelaffi, Fratelli Lega Editori, Faenza 1974.