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Brindisi - Wikipedia

Brindisi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

bussola Nota disambigua – Se stai cercando altri significati, vedi Brindisi (disambigua).


Brindisi
Panorama di Brindisi
Brindisi - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Puglia
Provincia: stemma Brindisi
Coordinate: 40°38′0″N 17°56′0″E / 40.63333, 17.93333
Altitudine: 15 m s.l.m.
Superficie: 328 km²
Abitanti:
90.175 31-05-2007 (Fonte: ISTAT)
Densità: 275 ab./km²
Frazioni: Tuturano 
Comuni contigui: Carovigno, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni
CAP: 72100
Pref. tel: 0831
Codice ISTAT: 074001
Codice catasto: B180 
Nome abitanti: brindisini 
Santo patrono: San Lorenzo da Brindisi, San Teodoro d'Amasea, San Leucio e San Pio X 
Giorno festivo: Primo week-end di settembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
« Ove il mare Adriatico bagnando l'estrema parte d'Italia si distende entro la penisola, che Japigia (parte d'Italia bagnata dal mar Ionio, detta poi Magna Grecia) dagli antichi si nominava, quivi è formato dalla natura il porto di Brindisi, porto il più celebre che immaginar si possa in tutta l'antichità, e che racchiudendo in se stesso più porti, oltre modo si rendette rinomato ne' tempi della Romana repubblica. »
(Annibale De Leo - Memoria, 1846)

Brindisi (lat. Brundisium, gr. Brentèsion o Vrindhision, messapico Brention, brindisino Brinnisi) è una città di 90.175 abitanti dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e terza città del Salento per popolazione.

L'area vasta brindisina[1] è costituita da 19 comuni, dei quali Brindisi è il comune capofila. La città sorge in un porto naturale sul mar Adriatico.

Vivace centro industriale della penisola salentina, ospita un porto rilevante per i commerci e i trasporti verso la Grecia e il Medio Oriente. Sede aeroportuale, Brindisi è attiva nell'agricoltura e nel settore dell'industria, soprattutto chimica e energetica.

Indice

[modifica] Toponimo e stemma

Lungomare al porto
Lungomare al porto

Il nome latino Brundisium, attraverso il greco Brentesion, ricalca il vocabolo messapico Brention, testa di cervo, che sembra riferirsi alla forma del porto che la città ospita.

Il sito Comuni italiani[2] descrive lo stemma della città in questo modo:

« Di rosso al massacro di cervo d'oro; ramifero d'argento sormontato da due colonne dello stesso, con basi, capitelli e corona all'antica d'oro. Lo scudo è sormontato dalla corona di città, fregiato dalle insegne della croce di guerra, araldicamente disposte »

Lo stemma della città di Brindisi, trae origine da alcune caratteristiche peculiari dell'antica città di Brindisi, alcune di esse ancora oggi visibili.

La testa di cervo deriva dal toponimo messapico della città "Brention", toponimo ispirato dalla forma del porto cittadino, che ricorda, appunto, le ramificazioni delle corna di un cervo: ciò è chiaramente visibile ancora oggi nelle foto satellitari, che evidenziano i due seni, di levante e di ponente, in cui il porto è diviso.

Nello stemma sono inotre presenti le cosiddette "colonne terminali" della Via Appia, visibili oggi in cima a quella che è comunemente denominata la "Scalinata Virgilio".

[modifica] Clima

In base alle medie di riferimento trentennale (1961-1990), la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9,5°C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25°C. Le precipitazioni medie annue, inferiori ai 600 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno [3] [4] [5].


BRINDISI Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temp. max. media (°C) 12.7 13.2 15.0 18.0 22.0 25.8 28.5 28.6 25.9 21.6 17.4 14.1 20.2
Temp. min. media (°C) 6.3 6.6 7.9 10.1 13.7 17.6 20.4 20.6 18.2 14.7 10.5 7.6 12.9
Piogge (mm) 60.2 63.1 73.4 35.0 28.7 19.4 10.3 25.3 45.6 71.0 74.2 68.1 574.3
Giorni di pioggia (≥ 1 mm) 9 8 8 6 4 3 2 3 4 6 7 9 69
Umidità relativa (%) 78 75 74 72 70 71 70 72 74 76 77 77 73.8
Eliofania assoluta (ore) 3.9 4.4 5.3 6.7 8.6 9.9 10.8 9.8 8.0 6.2 4.4 3.6 6.8


[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Geografia della Puglia.
La pianura salentina per zone podologiche
La pianura salentina per zone podologiche

Brindisi sorge su un porto naturale, una ria che si incunea profondamente nella costa, importante per i collegamenti con Grecia, Turchia e Albania.

Si trova nella parte nord-orientale della pianura salentina, a circa 40 Km dalla valle d'Itria e quindi dalle prime propaggini delle basse Murge. La morfologia del territorio è pianeggiante.

La città nasce sulla costa adriatica, poco distante dalla Riserva Marina Naturale del WWF di Torre Guaceto[7]. Il mar Ionio si trova invece a circa 45 km.

Le distanze dalle altre maggiori città pugliesi:

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Brindisi.
Per approfondire, vedi le voci Storia del Salento e Storia della Puglia.
Il percorso della Via Appia
Il percorso della Via Appia
Mappa di Brindisi del XVI sec. opera dell'ammiraglio turco Piri Reis
Mappa di Brindisi del XVI sec. opera dell'ammiraglio turco Piri Reis

Brindisi è una città di origine preromana, forse fu fondata da genti illiriche. Il nome latino Brundisium, attraverso il greco Brentesion, ricalca il vocabolo messapico Brention, testa di cervo, che sembra riferirsi alla forma del porto che la città ospita. Antica regia sede messapica, Brindisi, per la sua posizione strategica, fu sempre in contrasto con la vicina Taranto. Nel 267 a.C. fu conquistata dai Romani. Vi ebbe i natali il poeta Marco Pacuvio. Il famoso poeta latino Virgilio vi morì il 19 settembre 19 a.C. Fu allora porto attivissimo e caposcalo per l'Oriente e la Grecia collegata a Roma attraverso le consolari Appia, la Regina Viarum, e la via Traiana.

Sede episcopale sin dall'età apostolica, fu il centro promotore per l'evangelizzazione cristiana della Puglia meridionale. Più tardi Brindisi sarebbe stata conquistata dai Goti e nel VI secolo, compresa da Bisanzio nella sua sfera d'influenza.

Distrutta nel 674 dai Longobardi di Benevento guidati da Romualdo, fu poi ripresa dai Bizantini e ne restò in possesso sino alla conquista normanna nel 1070. Città demaniale, fu legata alle regnanti dinastie degli Svevi, degli Angiò, degli Aragona.

La città è rilanciata nel ruolo di principale imbarco verso l'Oriente durante il periodo delle Crociate, quando dal porto si imbarcano numerosi cavalieri e pellegrini diretti in Terra Santa. Lo stesso imperatore Federico II di Svevia, il 9 novembre 1225 nella Cattedrale di Brindisi prende in moglie Isabella (o Jolanda) di Brienne, erede della corona di Gerusalemme[8], e dal porto brindisino parte nel 1227 per la Sesta crociata da lui comandata[9].

Sarà poi, come altri porti pugliesi, dominio di Venezia prima d'essere ricompresa nei domini di Spagna. La città, devastata dalla peste nel 1348 sarà ripopolata grazie a massicce immigrazioni di slavi, albanesi e greci.

Con l'annessione al Regno d'Italia nel 1860 e con l'apertura del canale di Suez nel 1869, Brindisi divenne il terminale europeo della Valigia delle Indie.

Durante la prima guerra mondiale Brindisi fu utilizzata come sede del comando alleato per il basso Adriatico.

Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944 la città ebbe funzione di capitale d'Italia.

[modifica] Urbanistica

Per approfondire, vedi la voce Vicende urbanistiche di Brindisi.
Una stradina del centro storico
Una stradina del centro storico

I più antichi segni di antropizzazione nel territorio di Brindisi sono stati riscontrati a Punta Le Terrare, un'area costiera esterna al porto, ma la formazione di una città nell'area dell'attuale centro urbano si deve ai Messapi.

Dopo che a Brindisi fu dedotta una colonia romana (244 a.C.), la città conobbe una espansione urbanistica notevole per lo sviluppo economico e sociale che ne conseguì. Secondo Plinio il Vecchio Brindisi era una delle prime città italiane (Brundisium ... in primis Italiae portu nobile).

Durante il Medioevo Brindisi subì un forte declino e fu devastata dai Goti (VI secolo). Procopio la descrive come una piccola città senza mura difensive: l'abitato si restrinse in un ambito più piccolo, probabilmente attorno al tempio di San Leucio, fuori dal centro antico. Il porto fu abbandonato per alcuni secoli. La rinascita avvenne con l'ultima dominazione bizantina (XI secolo) e soprattutto coi Normanni e con gli Svevi (XII e XIII secolo).

Successivamente la città si sviluppò intorno alla "rua maestra" (le attuali via Consiglio, piazza Sedile, via Fornari, largo Angeli e via Carmine), sulla quale si affacciavano i più importanti edifici privati cittadini. La città era divisa in tre rioni o "pittachi": Santo Stefano (nelle vicinanze delle colonne), Sant'Eufemia (nella zona di Santa Teresa) e San Toma (nella zona di Santa Lucia). Sotto gli Aragonesi e gli spagnoli, i maggiori sforzi furono rivolti intorno alle fortificazioni (mura, castello di terra e castello di Mare.

La riapertura del canale Pigonati diede nuovo slancio alla città che si riaprì ai traffici con l'Oriente grazie alla istituzione della Valigia delle Indie. Lo sviluppo demografico e urbanistico del Novecento ha portato al nuovo disegno della città moderna sovrapposta a quella antica a costo di sventramenti e demolizioni spesso inutili e poco opportune (quartieri delle Sciabiche, di San Pietro degli Schiavoni, Teatro Verdi, Torre dell'Orologio).

Oggi una nuova concezione urbanistica, per quanto tardiva, consente di programmare gli insediamenti di maggiore impatto architettonico fuori dal centro storico. Nel frattempo la città si espandeva oltre le mura del centro storico costituendo nuovi quartieri periferici: Commenda, Cappuccini, Sant'Angelo (negli anni 1950-1970) e poi Santa Chiara, Sant'Elia, Bozano (anni 1980-2000).

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Migrazioni

Albanesi sbarcati al porto di Brindisi nel 1991
Albanesi sbarcati al porto di Brindisi nel 1991
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[modifica] Luoghi di interesse

Per approfondire, vedi la voce Monumenti di Brindisi.
Le due colonne romane
Le due colonne romane

La città di Brindisi conserva interessanti testimonianze monumentali dall'antichità all'età moderna.

[modifica] Periodo romano

Della città romana rimangono pochi resti:

  • L'area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sotto il nuovo Teatro Verdi, in cui si riconoscono una strada lastricata di età romana e le abitazioni, le botteghe e le terme che vi si affacciano.
  • Le Vasche Limarie dell'antico acquedotto.
  • Le Colonne Romane, da sempre il simbolo della città di Brindisi, riferimento portuale per gli antichi naviganti. Furono costruite forse nel II secolo d.C. (o anche successivamente) con marmo proconnesio.

[modifica] Medioevo

Al periodo medievale appartengono i seguenti edifici:

  • La Chiesa di San Benedetto, costruita nel 1090 circa per le monache benedettine con la intitolazione di Santa Maria Veterana. Il campanile è in puro stile romanico pugliese. Particolarmente suggestivo il chiostro romanico del XI secolo.
  • La Chiesa di San Giovanni al Sepolcro ha una pianta circolare risalente forse agli inizi del XII secolo e tracce di affreschi lungo le pareti interne. Di particolare interesse il portale, sormontato da un protiro con decorazioni in bassotilievo.
  • La Cattedrale, eretta in stile romanico tra l'XI e il XII secolo, conserva di quel periodo solo alcuni tratti interessanti del pavimento musivo originale (sec. XII).
  • La Fontana Tancredi, sull'antica via Appia, costruita o restaurata da Tancredi, ultimo re normanno, nel 1192, a ricordo del matrimonio tra suo figlio Ruggero e Irene Angelo di Grecia.
  • Il cosiddetto Portico dei Cavalieri Templari, loggia del più antico palazzo Vescovile realizzata nel XIII secolo, e oggi ingresso del Museo Ribezzo.
  • La Chiesa della Santissima Trinità o di Santa Lucia, risale alla fine del XII secolo: di questo periodo conserva la cripta quasi completamente affrescata; è stata modificata nei secoli successivi.
Chiesa di San Giovanni al Sepolcro
Chiesa di San Giovanni al Sepolcro

[modifica] Dal Rinascimento all'Unità d'Italia

Al periodo tra il XV e il XIX secolo risalgono i seguenti monumenti:

  • Il Castello Alfonsino (o Aragonese), più conosciuto come Forte a mare, è una fortezza realizzata sull'isola di Sant'Andrea antistante il porto, da Ferdinando I d'Aragona (1445) e ampliata nel XVI-XVII secolo.
  • Il Palazzo Granafei-Nervegna, è un esempio di architettura tardo-rinascimentale con influenze catalane.
  • La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, fu costruita nel 1609 per iniziativa di San Lorenzo per le clarisse di Brindisi.
  • La Fontana De Torres, voluta nel 1619 dal governatore spagnolo Pedro Aloysio de Torres per condurre l'acqua nella piazza del Mercato, ha una bella vasca di marmo, forse un fonte battesimale di epoca medievale.
  • La Chiesa delle Anime di Purgatorio, o di San Sebastiano risale al 1670.
  • La Chiesa di Santa Teresa, costruita nel 1671 nel quartiere detto "degli spagnoli", è tipico esempio di architettura barocca.
  • Il Palazzo del Seminario, realizzato nel 1720 su progetto di Mauro Manieri, ospita il Museo Diocesano e la prestigiosa Biblioteca arcivescovile Annibale De Leo.
  • La facciata e il campanile della Cattedrale risalgono alla seconda metà del Settecento, quando l'edificio venne ricostruito a seguito del terremoto del 1743.

[modifica] Epoca recente

Veduta del Monumento
Veduta del Monumento

[modifica] I luoghi della cultura

La colonna romana che segna la fine della Via Appia
La colonna romana che segna la fine della Via Appia

[modifica] Biblioteche

  • La Biblioteca provinciale è una biblioteca di pubblica lettura sita in viale Commenda molto frequentata dall'utenza: possiede oltre 100.000 libri e una ricca emeroteca. Aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale. Al suo interno funzionano un moderno auditorium, una mediateca e le segreterie universitarie delle sedi di Bari e Lecce.
  • La Biblioteca arcivescovile Annibale De Leo è una prestigiosa biblioteca pubblica che ha sede nel Seminario arcivescovile di Brindisi, in piazza Duomo. Fondata nel 1798 dall'arcivescovo brindisino Annibale De Leo, con un fondo di circa 6.000 volumi, oggi ne conta oltre 20.000 volumi, 17 incunaboli, oltre 200 cinquecentine e altrettanti manoscritti. Tra questi ci sono alcune opere rarissime, nonché varie collezioni manoscritte.

[modifica] Musei

[modifica] Teatri

Il Teatro Verdi
Il Teatro Verdi
  • Il Teatro Comunale di Brindisi "Nuovo Teatro Giuseppe Verdi" si trova nel centro storico della città e sopra un sito archeologico di epoca romana visitabile per mezzo di una sopraelevazione. Il palcoscenico è uno dei più ampi in Italia è largo 25,50 m, profondo 18 m e alto 20 m; il boccascena è largo 15 m e alto 6 m. La capienza totale è di 1172 posti a sedere. Tutto il teatro è adeguato alle esigenze delle persone disabili. Sul piano rialzato sono previsti un bar, un foyer ed il guardaroba.
  • Il Cinema Teatro Impero ospita eventi dello spettacolo (teatro, danza, musica) e proiezioni cinematografiche.

[modifica] L'ambiente

Nell'ambito territoriale del comune di Brindisi sono dislocate alcune aree ambientali protette di recente istituzione:

Cillarese e ospedale
Cillarese e ospedale

[modifica] Cultura locale

[modifica] Letteratura

Importante la produzione latina con Marco Pacuvio, drammaturgo, la cui produzione fu esclusivamente tragica, ci sono stati tramandati infatti dodici titoli di fabulae cothurnatae e vari frammenti tratti da singole tragedie: Armorum iudicium, Atalanta, Chryses, Dulorestes, Hermiona, Iliona, Medus, Niptra, Pentheus, Periboea e Teucer.

Pacuvio scrisse anche una fabula praetexta, cioè una tragedia di ambiente romano, il Paulus, avente per protagonista Lucio Emilio Paolo, il vincitore a Pidna.

Importante la presenza del mecenate Lenio Flacco che aveva trasformato la sua casa, posta sulle colline settentrionali del porto, in un cenacolo di cultura: ospitava artisti, letterati, scienziati e poeti, tra cui Orazio e soprattutto l'amico fraterno M. Tullio Cicerone, in particolare in occasione del suo esilio del 58 a.C.

[modifica] Manifestazioni

  • Il Cavallo parato si svolge nel giorno del Corpus domini.
  • La Processione a mare di San Teodoro, nella prima domenica di settembre

[modifica] Feste e sagre

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[modifica] Enogastronomia

Per approfondire, vedi le voci cucina pugliese, cucina salentina e Vini della Puglia.

La cucina brindisina[10] presenta numerosi prodotti della tradizione agricola e del mare.

[modifica] Bevande alcoliche, distillati, liquori

[modifica] Formaggi

Burrata, Cacio, Caciocavallo, Giuncata, Manteca, Mozzarella o Fiordilatte, Pecorino, Ricotta, Ricotta forte, Scamorza, Vaccino, Ricotta Salata o marzotica.

[modifica] Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Asparagi sott'olio, Capperi sott'aceto, Carciofini sott'olio, Cotognata, Cotto di Fico, Fichi Secchi, Funghi spontanei secchi al sole, Funghi spontanei sott'olio, Lampascioni sott'olio, Marmellata di arancio e limone, Marmellata di Fichi, Melanzane secche al sole, Melanzane sott'olio, Olive schiacciate o cazzate, Olive in salamoia, Olive verdi, Peperoni secchi al Sole, Peperoni sott'olio, Pomodori secchi al sole, Pomodori verdi e maturi secchi sott'olio, Salsa di pomodoro, Vincotto, Zucchine secche al sole, Zucchine sott'olio.

[modifica] Paste fresche e prodotti della panetteria, pasticceria, confetteria

Cartellate, Cavatelli, Dolci di pasta di mandorle (pasta reale), Lagane, Orecchiette, Pane di grano duro, Ravioli con ricotta, Taralli, Pucce, Uliate, Pane di semola, Pane di orzo.

[modifica] Vino

Per approfondire, vedi la voce Appia dei Vini.
I comuni membri dell'Appia dei vini
I comuni membri dell'Appia dei vini

Nel territorio di Brindisi è possibile produrre Aleatico di Puglia Doc, Ostuni Doc, Brindisi DOC, Puglia Igt.

Lungo la Strada Appia dei vini, di cui il comune è membro, esistono varietà indigene di vitigni:

[modifica] Dialetto brindisino

Per approfondire, vedi la voce Dialetto brindisino.
Dove è parlato il dialetto salentino
Dove è parlato il dialetto salentino

Il dialetto brindisino è una variante del salentino e, pur esistendo delle differenze minime tra i vari comuni, la radice resta invariata. Esso è parlato, oltre che a Brindisi, nel territorio dei comuni di: San Vito dei Normanni, Latiano, Mesagne, Francavilla Fontana, Oria, Torre Santa Susanna, Erchie.

Il dialetto, con piccole differenze, è parlato anche in alcuni comuni della provincia di Taranto: San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, Torricella, Sava, Maruggio, Manduria e Avetrana.

Il brindisino, inoltre, influenza alcuni dialetti del nord leccese e del sud brindisino.

Dal salentino standard si distingue, oltre che per la pronuncia di alcune parole, la caratteristica di trasformare la "e" finale di parola in italiano in "i". Ad esempio:

  • Il mare diventa lu mare in salentino standard e lu mari in brindisino. Il melone diventa lu milune in salentino standard e lu muloni in brindisino.

Il gruppo della doppia ll in italiano, diventa dd in brindisino. Ad esempio:

  • Il Cavallo diventa lu cavaḍḍu in salentino standard e lu cavaddu in brindisino.

[modifica] Cittadini llustri

Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Brindisi.
Ritratto di Cesare Braico
Ritratto di Cesare Braico
  • Lenio Flacco: (lat.: Marcus Laenius Flaccus; Brindisi I sec. a.C.) fu un mecenate che aveva trasformato la sua casa in un cenacolo di cultura: ospitava artisti, letterati, scienziati e poeti, tra cui Orazio e soprattutto Cicerone, in occasione del suo esilio del 58 a.C.

[modifica] Trasporti

[modifica] Collegamenti stradali

Per approfondire, vedi le voci Strade provinciali della provincia di Brindisi e Strade statali della provincia di Brindisi.

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):

[modifica] Trasporti pubblici

Per approfondire, vedi la voce STP Brindisi.

La Società Trasporti Pubblici di Brindisi, garantisce un servizio di trasporto pubblico urbano e il collegamento del capoluogo con gli altri comuni della provincia.

Inoltre, questa società assicura il servizio di trasporto via mare nelle acque interne del porto di Brindisi.

[modifica] Collegamenti ferroviari

Per approfondire, vedi le voci Ferrovia Bari-Brindisi-Lecce e Ferrovia Brindisi-Taranto.

La Stazione di Brindisi è un importante snodo ferroviario della Puglia, punto di incontro tra la linea ferroviaria Bari-Brindisi-Lecce e la linea ferroviaria Brindisi-Taranto.

I trasporti ferroviari sono assicurati dalla stazione di Brindisi Centrale, parte del circuito CentoStazioni con collegamenti verso tutte le località servite dalla linea adriatica e jonica.

È prevista la dismissione della linea ferroviaria Brindisi Centrale – Brindisi Marittima che permetterà l'allargamento della sede stradale di via del Mare, con la conseguente creazione di nuove zone di sosta per le auto, consentendo inoltre di risolvere buona parte dei disagi rivenienti proprio dalla carenza di parcheggi. Va detto che l'eliminazione della stazione ferroviaria Brindisi Marittima comporterà anche l'automatica eliminazione del passaggio a livello situato a ridosso di via Porta Lecce, con indubbi benefici per la circolazione stradale.

[modifica] Aeroporto Internazionale del Salento

Per approfondire, vedi la voce Aeroporto Internazionale del Salento.

L'aeroporto di Brindisi ha collegamenti giornalieri con le maggiori città italiane ed europee.

Lo scalo, distante 6 km dal centro cittadino, serve l'intera provincia di Brindisi, quella di Lecce ed in parte anche quella di Taranto. Nel 2007 sono transitati complessivamente 929.854 passeggeri.

L'aeroporto è dotato di due piste, una in direzione NW-SE lunga 2.628 m, l'altra in direzione NE-SW lunga 1.970 m. Le piste, essendo state utilizzate in passato anche dall'adicente aeroporto militare, sono abbastanza grandi da far atterrare anche un aereo bombardiere B-52. L'aeroporto ha avuto in passato un ruolo strategico per il controllo dell'aerea dei paesi dell'Unione Sovietica con l'appoggio della vicina base Nato di San Vito Dei Normanni (che dista 10 km dalla città). Non a caso è stato scelto come base centrale delle Nazioni Unite per controllare l'attuale area di crisi internaizionale, quale è quella del Medio Oriente, per cui partono spesso aiuti umanitari alle popolazioni (gli ultimi per l'Iraq e per il Libano).

Attivo già prima della seconda guerra mondiale, l'aeroporto di Brindisi ebbe dal 1928 regolari collegamenti aerei con Valona in Albania cui seguirono quelli, dal 1933, sulla linea Brindisi - Atene - Rodi e Brindisi- Atene - Istanbul. Interrotta nel 1943 per gli eventi bellici, l'attività civile riprese regolarmente nel 1947. Tra il 1960 e il 1970 la seconda pista viene allungata fino ai 2.628 metri attuali. Negli anni ottanta le strutture vengono sostanzialmente modificate con l'edificazione di una serie di edifici, tra cui una caserma dei Vigili del Fuoco ed una struttura per il traffico merci.

Attualmente, la struttura è gestita dalla S.E.A.P. - Aeroporti di Puglia, ed è parte del sistema aeroportuale pugliese con gli scali Bari Karol Wojtyla, Foggia "Gino Lisa" e Taranto-Grottaglie.

L'aeroporto è stato rinnovato e ristrutturato da poco. Così sono stati mordennizati i controlli ed il check-in, nonché l'aera di attesa dei passeggeri e quella dei gate. Rimane un piccolo scalo che però è sufficiente per l'utenza salentina e quella turistica verso queste destinazioni. Sono previsti nei prossimi mesi nuovi collegamenti verso tutta l'aera europea, balcanica e nordafricana.

[modifica] Il Porto

Il porto di Brindisi
Il porto di Brindisi
Costa Morena
Costa Morena
Per approfondire, vedi la voce Porto di Brindisi.

Il porto di Brindisi è un porto turistico, commerciale e industriale e uno dei più importanti del mar Adriatico. Il traffico mercantile concerne carbone, olio combustibile, gas naturale, prodotti chimici.

Il porto si compone in tre parti:

  • Il Porto Esterno: i cui limiti sono a Sud la terraferma, a est le isole Pedagne, a ovest dall'isola Sant'Andrea e dal molo di Costa Morena e, a Nord, dalla diga di Punta Riso.
  • Il Porto Medio è formato dallo specchio di mare che si trova prima del canale Pigonati, l'accesso al porto interno, il bacino a nord forma le Bocche di Puglia.
  • Il Porto Interno è formato da due lunghi bracci che toccano il centro di Brindisi sia a nord che ad est, essi sono il "seno di ponente" e "seno di levante".

Le banchine di Costa Morena si sviluppano per 1.170 m, con profondità di 14 metri e piazzali per 300.000 m². Lungo la diga di Costa Morena (500 m) si sviluppa il sistema, a mezzo nastro e tubature, per lo sbarco dei prodotti destinati all'alimentazione delle centrali elettriche di Brindisi sud e nord. A Punta delle Terrare sono operativi 270 m di banchine per il traffico ro-ro con possibilità di ormeggio contemporaneo di cinque navi.

[modifica] La base logistica delle Nazioni Unite

Bandiera delle Nazioni Unite
Bandiera delle Nazioni Unite

A Brindisi hanno sede una Base Logistica delle Nazioni Unite (UNLB) e il Deposito del WFP-UNHRD. L'UNLB, attivo dal 1994, riceve materiale proveniente dalle missioni in chiusura o ridimensionamento, ispeziona, ripara, immagazzina e invia tale materiale alle operazioni di pace e umanitarie che ne fanno richiesta; appronta e mantiene in condizioni di efficienza i cosiddetti "START UP KITS", ossia tutti quei materiali ed attrezzature necessarie all'apertura di una nuova missione; Opera da centro di smistamento, o Hub, delle telecomunicazioni satellitari per le Nazioni Unite.

Il Deposito del WFP-UNHRD è situato presso l'Aeroporto militare "O.Pierozzi" di Brindisi dove possono atterrare aerei cargo anche di notevoli dimensioni. I depositi, gestiti dal Programma Alimentare Mondiale, sono stati trasferiti il 1 giugno 2000 dalla precedente sede di Pisa su decisione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, che ne ha affidato la loro gestione al WFP/PAM in considerazione delle sue capacità logistiche nelle attività umanitarie. Questa struttura garantisce un soccorso rapido ed efficace alle popolazioni colpite da calamità naturali o guerre. Gli aiuti alimentari ed i farmaci sono già stoccati nel deposito e pronti ad essere trasportati appena se ne verifichi il bisogno. Da Brindisi, il WFP è in grado di creare ovunque vere e proprie basi operative, in grado di ricevere e distribuire aiuti e valutare danni e necessità immediate.

Il deposito, costituito da tre magazzini, ha una superficie complessiva di oltre 6.000 mq. Contiene materiali di pronto impiego divisi quali:

  1. beni di prima necessità,
  2. farmaci e materiale di consumo sanitario,
  3. prodotti alimentari,
  4. riserva globale,
  5. equipaggiamenti, fra cui mezzi di trasporto, sistemi di telecomunicazione ed uffici mobili.

[modifica] Economia

Per approfondire, vedi la voce Economia della Puglia.

[modifica] Settore primario

Carciofi
Carciofi

L'agricoltura brindisina raggiunge i suoi "primati" nell'orticoltura, vitivinicoltura, frutticoltura e olivicoltura.Sicuramente il settore che ha segnato il territorio per secoli si basa su colture di mandorli, olivi, tabacco, carciofi, cereali.

L'agricoltura ha però conosciuto negli ultimi decenni una dinamica sfavorevole forse da imputare una crisi dovuta all'elevata età media degli imprenditori agricoli (superiore ai 50 anni); sembra, quindi, auspicabile un ricambio generazionale del settore per garantire una maggiore dinamicità, ed evitare un ulteriore indebolimento, in termini di incidenza del settore nell'economia totale.

Per quanto concerne la zootecnia è consistente con allevamenti di capi bovini e ovi-caprini[11].

[modifica] Settore secondario

[modifica] Industria di trasformazione

L'industria alimentare di Brindisi, dal 1991 ad oggi è cresciuta celermente per dimensione media in addetti, soprattutto per quanto riguarda la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, oltre che ottimi risultati anche per il comparto vitivinicolo.

[modifica] Produzione di energia

Per approfondire, vedi le voci Centrale ENEL Federico II, Centrale EniPower di Brindisi, Centrale Edipower di Brindisi e Rigassificatore di Brindisi.

Brindisi è leader per la produzione di energia elettrica in Italia. Sul territorio comunale insistono tre grandi centrali pertinenti ai gruppi ENEL, Edipower ed EniPower ed è inoltre in progetto la realizzazione di una importante centrale fotovoltaica.

Un impianto fotovoltaico
Un impianto fotovoltaico
  • La Centrale Federico II: è una centrale termoelettrica articolata su 4 sezioni termoelettriche policombustibili dalla potenza di 660 MW ciascuna, è entrata in servizio tra il 1991 e il 1993.
  • La Centrale Edipower: situata pesso Costa Morena, nella zona industriale di Brindisi. Ne fu iniziata la costruzione nel luglio del 1964.
  • La Centrale EniPower: la centrale termoelettrica a ciclo combinato di EniPower, una volta completata, con una potenza installata di 1.170 megawatt, sarà la più potente tra quelle della Società Eni.
  • Impianto fotovoltaico: è in progetto la realizzazione del parco fotovoltaico più grande d'Europa (con potenza di 11 MWp), che dovrebbe entrare in funzione nel 2010, sul sito dell'ex-polo petrolchimico. Il gruppo industriale incaricato della costruzione verrà affiancato dalle Università della Puglia.
  • Terminale di rigassificazione: è in progetto nel comune di Brindisi la costruzione di un rigassificatore ad opera della società "BP Group plc". L'iter progettuale, dopo alterne vicende, è stato bloccato. Nel febbraio 2008 il Ministero dell'Ambiente ha richiesto l'avvio delle procedure di Valutazione di impatto ambientale.

[modifica] Il settore aeronautico

Il logo dell'Agusta
Il logo dell'Agusta

A Brindisi sono dislocati gli stabilimenti di Alenia Aeronautica (specializzata nella modifica di velivoli dalla configurazione passeggeri a quella cargo), Avio (centro di eccellenza per i motori militari) e Agusta (produzione di strutture metalliche e revisione di elicotteri).

[modifica] Settore terziario

La crescita del settore terziario nella provincia è confermata dall'analisi del trend sempre crescente che ha accompagnato i servizi nella creazione del valore aggiunto tra il 1995 e il 2004 (dal 66,8% al 75,5%), dimostrando quindi il fatto che Brindisi (ancora più che la provincia) si sta indirizzando verso uno sviluppo terziarizzato, abbandonando la forte vocazione industriale.

Ad oggi è in questo settore economico che si può ritrovare il contributo principale alla formazione del valore aggiunto brindisino: una produzione complessiva di quasi 6.000 milioni di euro, pari al 75,5% dell'output totale.

[modifica] Università e ricerca

[modifica] Centro ricerche ENEA

Il centro ricerca di Brindisi è presente fin dai primi anni novanta con uno sportello tecnologico. Nel 2001 l'ENEA ha consolidato la propria presenza nella città adriatica, rilevando le strutture del Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali, e creando un proprio centro all'interno della "Cittadella della Ricerca". Attualmente operano nel Centro l'Unità Tecnico Scientifica Materiali e Nuove Tecnologie (MAT), l'Unità Tecnico Scientifica Fusione (FUS), l'Unità Tecnico Scientifica Tecnologie Fisiche Avanzate (FIS) e il Progetto Speciale Clima Globale (CLIM).

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Domenico Mennitti (centrodestra) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0831 229111
Email del comune: Sindaco@comune.brindisi.it

[modifica] Circoscrizioni e quartieri

Le circoscrizione del Comune di Brindisi[12]:

Circoscrizione Superficie
(km²)
Abitanti Densità
(ab/km²)
Suddivisioni
I Centro - -
II Commenda - Cappuccini - Minnuta - -
III Casale - Paradiso - -
IV Perrino - Bozzano - -
V Sant'Elia - La Rosa - -
VI Tuturano - -
Totale Comune - -

[modifica] Salute e assistenza

  • Ospedale Antonio Perrino

[modifica] Sport

[modifica] Impianti sportivi

  • Stadio Franco Fanuzzi: stadio comunale
  • PalaPentassuglia: palazzetto dello sport
  • PalaMelfi: palazzetto dello sport
  • Centro polisportivo "contrada Masseriola": atletica, nuoto, palazzetto dello sport
  • Piscina "G.Parodo": piscina della marina militare (sede di gare regionali)
  • Circolo tennis: Campi da tennis

[modifica] Calcio

Per approfondire, vedi la voce Football Brindisi 1912.
  • Football Brindisi 1912: ha disputato nella sua storia calcistica 6 campionati della serie cadetta e i cui colori richiamano quelli della provincia, il bianco ed il blu. Il club gioca nello stadio comunale intitolato alla memoria dello storico presidente del sodalizio in riva all'adriatico, il commendatore FRANCO FANUZZI ed attualmente milita in Serie D con una dirigenza giovane che punta a centrare importanti e ambiziosi traguardi.
  • Pol.d. Commenda Brindisi: milita nel Campionato Regionale di Prima Categoria.
  • A.S.D. Appia Brindisi: milita nel Campionato Regionale di Prima Categoria.

Negli ultimi giorni è comparsa la notizia che una società di Prima Categoria (quindi il Commenda o l'Appia) ha fatto richiesta per l'utilizzio della denominazione fallimentare "Brindisi calcio".

[modifica] Basket

Per approfondire, vedi la voce New Basket Brindisi.

La principale società di basket della città e di tutta la Puglia è il New Basket Brindisi, che ha disputato nella sua storia cestistica un campionato nella massima serie di A1 e diversi campionati nel campionato di A2, i colori sociali sono gli stessi della società calcistica e di tutti i sodalizi sportivi presenti in città, ovvero il bianco e il blu. Il club disputa le proprie partite interne nel palazzetto dello sport "Elio Pentassuglia", uomo simbolo della palla a spicchi brindisina e nazionale. Attualmente la squadra è affidata alla presidenza del Dott. Massimo Ferrarese e si appresta a disputare il campionato della serie A/2,dopo la promozione avvenuta al termine dei play off con le vittorie avvenute hai danni di Fossombrone e Latina,inseguito Brindisi perde il primo spareggio promozione disponibile con la Reyer Venezia, ma nel secondo riesce a superare Trapani nel doppio confronto ed accedere ,finalmente dopo 22 anni, alla Lega2.

[modifica] Altre società sportive

  • Nafta rugby (serie C),
  • Telcom volley Amatori 2006 (serie B1),
  • Polisportiva Commenda (1° categoria),
  • Appia Brindisi (1°categoria).

[modifica] Note

[modifica] Bibliografia

  • G. Arditi, Corografia fisica e storica della Provincia di terra d'Otranto, Arnaldo Forni, Bologna, 1979
  • V. Cazzato - S. Politano, Topografia di Puglia: Atlante dei “monumenti“ trigonometrici; chiese, castelli, torri, fari, architetture rurali, Congedo editore, Galatina, 2001
  • AAVV, Città e Paesi di Puglia e Basilicata, Gazzetta Del Mezzogiorno,
  • A. Marinazzo, Viaggio in Terra di Brindisi
  • M. R. Muratore, Guida del Salento 2, Congedo Editore, Galatina, 1997
  • C. D. Poso, Il Salento normanno. Territorio, istituzioni, società, Itinerari di ricerca storica, Galatina, 1988
  • A. Sanasi, Antiche vie del Salento, Congedo editore, Galatina, 1971
  • A. Spagnolo, Nuovo annuario di terra d'Otranto, Congedo editore, Galatina, 1957

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Il Tafaluro a Torre Sant'Andrea, marina di Melendugno (LE)

Salento - Tacco d'Italia

Brindisi · Lecce · Taranto · Grecìa Salentina · Elenco completo dei comuni


Storia · Cultura · Economia · Tradizioni · Enogastronomia · Luoghi · Eventi

Ulivi e muretti a secco a San Vito dei Normanni (BR)


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