Provincia di Lecce
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Provincia di Lecce | |||
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Palazzo dei Celestini, sede della Provincia | |||
Stato: | Italia | ||
Regione: | Puglia | ||
Capoluogo: | Lecce | ||
Superficie: | 2.759 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 293,8 ab./km² | ||
Comuni: | Elenco di 97 comuni | ||
Targa: | LE | ||
CAP: | 73100, 73010-73059 | ||
Pref. tel: | 0832, 0833, 0836 | ||
Codice ISTAT: | 075 | ||
Presidente: | Giovanni Pellegrino 13.06.2004 | ||
Sito istituzionale |
La Provincia di Lecce è una provincia della Puglia meridionale di 810.522 abitanti[1], la seconda più popolosa della regione dopo quella di Bari. È inclusa totalmente nella regione geografica del Salento.
Indice |
[modifica] Territorio
Affacciata ad est sul Mar Adriatico ad a sud-ovest sul Mar Ionio, il territorio provinciale occupa l'estremità meridionale della Puglia e confina a nord-ovest con la Provincia di Brindisi e con la Provincia di Taranto. Si estende per 2.759,39 km² (il 14,3% del territorio pugliese), con un'altitudine massima di 201 m ed è compreso nella parte terminale della penisola salentina. Fanno parte del territorio anche i Laghi Alimini (Alimini Grande e Alimini Piccolo). La provincia conta 97 comuni per un totale di 810.522 abitanti (il 20,03% della popolazione pugliese).
Il centro culturale e sociale della provincia è costituito dal capoluogo, Lecce. La città è situata a 11 Km dalla costa adriatica ed a 23 da quella ionica, situandosi al centro di un'area densamente urbanizzata, che può essere suddivisa in centri di prima influenza, che praticamente hanno un rapporto continuo di interscambio con la città, e centri che si trovano nella cosiddetta seconda cintura. Da uno studio commissionato dal Comune di Lecce, è stato valutato che nell'intera area leccese gravitano circa 450.000 abitanti.
La provincia comprende nel suo territorio un'Isola linguistica, la Grecìa Salentina, nella quale si parla un dialetto neo-greco noto come griko. Essa comprende attualmente undici comuni, nove dei quali di lingua ellenofona (Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino), più altri due non ellenofoni di recente ingresso (Carpignano Salentino e Cutrofiano), riuniti nell'Unione dei comuni della Grecia Salentina, comprendente in totale circa 50.000 abitanti.
[modifica] Cenni storici
Per approfondire, vedi le voci Storia della Puglia e Storia del Salento. |
La provincia di Lecce trae le sue origini dall'antica provincia di Terra d'Otranto. La Terra d'Otranto comprendeva fin dal XI secolo i territori delle attuali province di Lecce, Taranto e Brindisi (con l'eccezione di Fasano e Cisternino). Fino al 1663 comprendeva anche il territorio di Matera (Basilicata). Il suo capoluogo fu in un primo momento Otranto, ma in epoca normanna (XII secolo) fu sostituita da Lecce. Dopo l'unità d'Italia, la Terra d'Otranto cambiò nome in Provincia di Lecce, e il suo territorio fu diviso nei quattro circondari di Lecce, Gallipoli, Brindisi e Taranto. Il suo smembramento iniziò nel 1923, quando la parte occidentale della Provincia di Lecce si costituì come Provincia dello Jonio (la quale sarebbe stata rinominata Provincia di Taranto nel 1951). Nel 1927 fu invece privata del restante territorio settentrionale, che fu unito a due comuni della Provincia di Bari dell'epoca (Fasano e Cisternino, già appartenenti alla Terra di Bari) per costituire la Provincia di Brindisi.
[modifica] Stemma
Lo stemma della provincia di Lecce, approvato con decreto del Capo del Governo in data 30 novembre 1933, ha la seguente descrizione araldica:
« D'oro, a quattro pali di rosso, al delfino stizzoso, al naturale, guizzante in palo sul tutto con la coda in alto e la testa in basso, volta a destra imboccante la mezza luna d'argento, parimenti volta a destra. » |
Esso deriva dall'antico stemma della Terra d'Otranto, che a sua volta deriva dallo scudo araldico degli Aragona, che nel corso del XIV-XV secolo possedevano gli attuali territori della provincia di Lecce. La leggenda fa risalire a Goffredo il Villoso l'origine di tale stemma, visibile in tutta l'Europa Mediterranea, costituito da quattro pali rossi su fondo d'oro. Secondo il Libre de feyts d'Arms de Catalunya, Carlo il Calvo per premiare Goffredo che aveva valorosamente combattuto al suo fianco, intinse quattro dita nel sangue che scorreva copioso dalle ferite e le passò sullo scudo del conte che a quel tempo era completamente senza contrassegni, dando così vita ai "pali catalani". Lo stemma della provincia di Lecce, oltre ad avere il classico "Scudo d'Aragona" è caricato con un delfino "stizzoso" che afferra in bocca una mezzaluna. Tale elemento araldico venne aggiunto nel corso del XV-XVI sec. quando il Salento si ergeva a "bastione" contro i turchi, infatti la mezzaluna è proprio uno dei simboli di tale popolazione, che nel corso soprattutto dei secoli XV-XVI effettuavano numerose incursioni nel Mediterraneo.
[modifica] Geografia
La geografia della Provincia di Lecce può essere divisa in due fasce: il mare e l'entroterra, quest'ultimo totalmente pianeggiante e intervallato talvolta da leggere alture: le serre salentine, la cui altezza non supera i 200 m.
[modifica] Orografia
[modifica] Serre SalentineIl Salento e in particolare la provincia di Lecce non ha montagne ma delle piccole colline che a palapena raggiungono i duecento metri sul livello del mare: sono conosciute con il nome di "serre" e, geograficamente, rappresentano le propagini meridionali delle Murge che, alte a volte più di 500 metri possono considerarsi le loro sorelle maggiori. A ben vedere, però, non c'è soluzione di continuità: le Murge Salentine sono separate da quelle Tarantine e dalla Terra di Bari dal grande Tavoliere di Lecce una vasta area pianeggiante posta tra Taranto e Brindisi. Le colline della provincia sono:
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[modifica] Mare
I comuni della provincia che si affacciano direttamente sul mare sono 25 su 97 comuni totali. Tredici di questi sono collocati sulla costa adriatica, mentre gli altri 12 su quella ionica.
La fascia costiera è ricoperta di una rigogliosa macchia mediterranea e di folte pinete. La costa si presenta alta e rocciosa con scogliere a picco sul mare sul versante adriatico da Otranto fino a Santa Maria di Leuca e sullo Ionio nel tratto compreso fra Gallipoli e le marine di Nardò. Il resto della costa è bassa e sabbiosa. In alcune aree vi è la presenza di ampi tratti di dune. Le località rivierasche più rinomate (dall'Adriatico allo Ionio) sono: Torre dell'Orso,Otranto,Santa Cesarea Terme,Castro,Santa Maria di Leuca,Gallipoli, Santa Maria al Bagno e Porto Cesareo. Nel 2008 la costa di Nardò ha ottenuto le cinque vele di Legambiente e Touring Club.
[modifica] Demografia
I dati sono tratti dal sito demo.istat.it alla pagina http://demo.istat.it/bilmens2007gen/index02.html e fanno riferimento al bilancio demografico mensile al 31 agosto 2007. I dati relativi ai comuni di Andrano, Cavallino e Patù non sono presenti nella lista del sito, perciò quelli riportati di seguito non sono aggiornati per i suddetti comuni.
I comuni della Provincia sono 97.
[modifica] Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti
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[modifica] Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti
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Numerose sono anche le frazioni e le località marine. Le più popolose e importanti sono:
Acaya, Acquarica di Lecce, Barbarano del Capo, Borgagne, Casamassella, Castromediano, Cerfignano, Cocumola, Collemeto, Depressa, Dragoni, Felline, Frigole, Galugnano, Gemini, Giuliano di Lecce, Magliano, Marina di Andrano, Marina di Mancaversa, Marina di San Gregorio, Marittima, Merine, Montesardo, Noha, Roca Vecchia, San Cataldo (Lecce), Santa Caterina (Nardò), San Foca, Sant'Isidoro, Santa Maria al Bagno, Santa Maria di Leuca, Serrano, Specchia Gallone, Strudà, Torre Lapillo, Torre Chianca, Torre dell'Orso, Torre San Giovanni, Torre Sant'Andrea, Torrepaduli, Vaste, Vignacastrisi, Villa Baldassarri, Vitigliano.
[modifica] Monumenti nazionali
Nella provincia insistono cinque importanti Monumenti nazionali (la legge o l'anno riportato fra parentesi si riferisce alla certificazione del monumento come "nazionale"):
- Copertino: Castello Carlo V (1885)
- Galatina: Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (1877)
- Lecce: Anfiteatro (r.d. n. 68 del 01/02/1906)
- Patù: Heroon "Centopietre" (1873)
- Soleto: Guglia di Raimondello (1875)
[modifica] I monumenti megalitici
La Provincia è ricca di monumenti megalitici (dolmen e menhir), disseminati sul tutto il territorio e in misura maggiore nei comuni del versante orientale.
Si tratta di monumenti antichissimi sulle cui origini e funzioni si può solo azzardare alcune ipotesi.
Tra le possibili ipotesi sulle funzioni dei dolmen, quella che li interpreta come tumuli funebri pare essere avvalorata dal ritrovamento di resti di scheletri nei pressi di alcuni. I megaliti potrebbero rappresentare dei veri e propri "trionfi", antesignani degli archi e degli obelischi che i grandi del passato vollero per immortalare le proprie gesta. L'orientamento delle aperture dei dolmen e delle facce piu' larghe dei menhir (allineati in genere lungo l'asse E - W) farebbe invece pensare a riti legati al culto del dio Sole.
Dopo l'avvento del Cristianesimo, per frenare i riti pagani legati ai megaliti, la Chiesa fece suoi questi monumenti cristianizzandoli tramite incisioni di croci o altri simboli cristiani e li trasformò in "Osanna" e quindi in luoghi di pellegrinaggio, dove a Pasqua si issavano rami di olivo, con un rito che ancora oggi e' praticato in numerose localita' salentine.
I DOLMEN I dolmen (dal bretone dol=tavola e men=pietra), pur rispettando uno schema strutturale di base, presentano diverse tipologie costruttive. Generalmente sono costituiti da tre o quattro lastre litiche infisse verticalmente nel terreno; su queste viene poggiata una lastra che funge da apertura. L'orientamento dell'apertura e' sempre verso Oriente. La funzione svolta dai domen non e' ancora conosciuta con certezza. A riguardo sono state avanzate delle ipotesi che li vogliono monumenti funebri o luoghi dediti a riti sacrificali.
I MENHIR I menhir (dal bretone men=pietra e hir=lunga) o "pietrefitte" sono parallelepipedi ricavati da un unico blocco di roccia (monolite). Essi recano spesso incisioni o sono modellati in forme particolari, tanto da rendere lecite le interpretazioni che li vogliono, di volta in volta, simboli fallici, monumenti funebri, segnali di confine di un territorio. L'orientamento delle facce piu' larghe, esposte rispettivamente ad Est e ad Ovest, e la collocazione di alcuni di essi lungo la direzione dei raggi del sole nei giorni di solstizio ed equinozio, potrebbero essere indizio di un rapporto con il culto degli astri e con i riti ad essi legati.
[modifica] Curiosità
- Punta Palascìa o Capo d'Otranto, situato nel territorio comunale di Otranto, è il punto più a Oriente d'Italia. Secondo le convenzioni nautiche questo luogo è il punto di separazione tra il Mar Ionio ed il Mar Adriatico[2].
- Dalla costa adriatica nei pressi di Otranto e Santa Cesarea Terme nelle giornate limpide è possibile vedere le montagne dell'Albania.
[modifica] Economia
Per approfondire, vedi la voce Economia della Puglia. |
[modifica] Trasporti e Collegamenti
[modifica] Strade Statali e Provinciali
Strade Statali
Strade Provinciali
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[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Foto
Facciata della Basilica di Santa Croce, Lecce |
Anfiteatro romano, Lecce |
Teatro romano, Lecce |
Porta San Biagio, Lecce |
Piazza del Duomo, Lecce |
Chiesa di San Vito, Lequile |
Palazzo Granafei, Sternatia |
Colonna di S. Anna, Vernole |
Castello di Gian Giacomo dell'Acaya, Acaya |
Dolmen Placa, Melendugno |
Palazzo D'Amely, Melendugno |
Borgo antico, Martano |
Chiesa matrice, Carpignano Salentino |
Palazzo Lubelli, Serrano |
Scogli, San Foca |
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Torre cinquecentesca, Roca Vecchia |
Spiagga, Torre dell'Orso |
Torre cinquecentesca, Torre dell'Orso |
Tafaluro, Torre Sant'Andrea |
Faraglioni, Torre Sant'Andrea |
Porto, Otranto |
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Castello, Otranto |
Città e porto, Otranto |
Cattedrale, Otranto |
Faro, Punta Palascìa |
Piazza Aldo Moro, Maglie |
Monumento a Francesca Capece in piazza, Maglie |
Piazza Pio XXII, Cursi |
Piazza San Vincenzo, Cannole |
Piazza del Popolo, Bagnolo |
Castello aragonese, Palmariggi |
Piazza San Nicola, Cocumola |
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Chiesa della Trasfigurazione, Poggiardo |
Piazza Dante, Vaste |
Palazzo Sticchi, Santa Cesarea Terme |
Baia, Santa Cesarea Terme |
Castello, Andrano |
Località Ciolo, Gagliano del Capo |
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Porto, Santa Maria di Leuca |
Grotte Cazzafri, Santa Maria di Leuca |
Chiesa S. Maria delle Grazie, Campi Salentina |
Chiesa madre, Salice Salentino |
Molo, Porto Cesareo |
Castello, Copertino |
Basilica S. Caterina, Galatina |
Porta Luce, Galatina |
Santuario SS. Crocifisso, Galatone |
Piazza Salandra, Nardò |
Palazzo del Tribunale, Nardò |
Tempio de L'Osanna, Nardò |
Rivellino, Gallipoli |
Cattedrale, Gallipoli |
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La Puritate, Gallipoli |
Chiesa matrice, Casarano |
Cattedrale, Ugento |
Tramonto sul mare di Torre San Giovanni |
[modifica] Vedute panoramiche
[modifica] Note
- ^ Dati demo.istat.it - Bilancio demografico mensile del 31/08/2007: http://demo.istat.it/bilmens2007gen/index.html
- ^ Esistono comunque altre convenzioni che pongono il confine fra i due mari più a sud.
[modifica] Voci correlate
- Salento
- Terra d'Otranto
- Castelli della Provincia di Lecce
- Monumenti megalitici della provincia di Lecce
- Stemma di Terra d'Otranto
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