Cutrofiano
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Cutrofiano | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Puglia | ||||||||
Provincia: | Lecce | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 81 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 55 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 165 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Aradeo, Collepasso, Corigliano d'Otranto, Galatina, Maglie, Melpignano, Neviano, Scorrano, Sogliano Cavour, Supersano | ||||||||
CAP: | 73020 | ||||||||
Pref. tel: | 0836 | ||||||||
Codice ISTAT: | 075026 | ||||||||
Codice catasto: | D237 | ||||||||
Nome abitanti: | cutrofianesi | ||||||||
Santo patrono: | Sant'Antonio di Padova | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Cutrofiano (9.308 abitanti) è un comune del Salento in provincia di Lecce.
È un centro noto per la lavorazione della terracotta. Dal 2007 fa parte dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, sebbene nel paese non si parli più la lingua grika da circa un secolo.
Ha dato i natali, tra gli altri, ad Uccio Aloisi, uno dei maggiori esponenti salentini della tradizione della pizzica e dei canti tradizionali contadini e ad Ortensio Abbaticchio, religioso, giustiziato a Roma dall'Inquisizione il 15 giugno 1566.
Indice |
[modifica] Etimologia
Probabilmente l'origine del nome risale al nome di persona greco-latino: Oecotrophius; o osco: Octufrius. La toponomastica riporta anche una derivazione collegata all'antica attività di produrre oggetti di terracotta, i cutrubbi, tipici recipienti di argilla (dal greco kutra, che vuol dire vaso), da cui Cutrubbiano, e poi Cutrofiano. Gli abitanti si chiamano Cutrofianesi.
[modifica] Cenni storici
Originariamente il primitivo agglomerato era costituito da un casale - sorto nel Medioevo - attorno al quale nel Seicento si venne costituendo l'attuale centro urbano. Cutrofiano fece parte della Contea di Soleto dal 1319 con la famiglia Del Balzo prima e poi con i potenti Raimondello e Giovanni Antonio del Balzo Orsini.
Alla morte di quest'ultimo nel 1484 il casale di Cutrofiano fu ceduto dalla corona Aragonese alla famiglia Del Croce - Capece fino al 1664 quando fu acquistato dai Filomarini che governarono fino al 1806, anno in cui fu soppressa la feudalità.
Non vi sono testimonianze archeologiche o monumenti di rilievo. Forse il primitivo insediamento era costituito da una grossa comunità di vasai e ceramisti che adoperavano abilmente le risorse di argilla, acqua e legno, abbondanti nella zona. Nel Seicento questi artigiani rappresentavano un terzo della popolazione. Nel corso dei secoli successivi a questa attività si sono aggiunte quelle più propriamente industriali. Dal secondo dopoguerra la cittadina ha potenziato le attività agricole, zootecniche e figule, per le quali, dagli anni Settanta, è diventata un punto di riferimento per il Salento.
[modifica] Beni culturali e ambientali
Mostra dell'artigianato figulo Dal 1973 è un punto di riferimento per il Salento e la Puglia. Chiesa Matrice Rifatta alla fine dell'Ottocento, ha cinque altari in stile barocco. Chiesa dell'Immacolata Del '700. Palazzo Filomarini Di proprietà dei primi feudatari, l'edificio venne ricostruito nel '600. Palazzo Marino Del XVI secolo, ristrutturato all'inizio del '700. Sito Pretore Abitato in periodo romano, successivamente sede di un casale medievale. Località San Giovanni Vi sono una bella chiesetta rupestre con cripta; una piccola necropoli medievale, un frantoio sotterraneo, e una grande cisterna. Masseria Monaci Nei suoi dintorni esiste un complesso di grotte, formate dall' estrazione della pietra. Oggi in pieno degrado.
[modifica] Economia e Società
È situata nella parte centrale della penisola salentina, sulla direttrice di collegamento fra l'Adriatico e lo Ionio, centro artigiano della provincia di Lecce. Il suo territorio è caratterizzato da un'agricoltura ad alta produttività (olivi, viti, cereali, tabacco). Gli allevamenti più importanti sono quelli avicoli. Rilevante il settore artigianale: più di 120 laboratori e botteghe e quasi 250 addetti. L'artigianato rappresenta più di un terzo dell'imprenditoria non agricola. I settori più importanti vanno dalla lavorazione delle terraglie, alla carpenteria, alla falegnameria. Le attività industriali sono costituite da circa 75 aziende, presso le quali è addetto il 21% della popolazione. Alle costruzioni è addetto il 9% della popolazione, le imprese sono una ventina. Gli altri rami economici importanti sono il commercio e i servizi, ai quali è addetto rispettivamente il 13 e l'11 per cento della popolazione. Il commercio, con le sue circa 180 aziende, impiega il 30% della manodopera locale. Nei servizi prevalgono i trasporti e le agenzie immobiliari. La pubblica amministrazione è rilevante: 300 dipendenti (33% degli occupati). Dal punto di vista dell'occupazione e del ricambio aziendale, la città mostra indici al di sotto della media provinciale. Una certa crescita è registrabile fra le attività industriali e quelle dei servizi. Il risparmio bancario ha un peso importante: i depositi ammontano a circa 30 milioni di euro, gli impieghi a 23.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Aldo Tarantini (lista civica) dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0836 542230
Email del comune: info@comune.cutrofiano.le.it
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