Galatina
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Galatina | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Puglia | ||||||||
Provincia: | Lecce | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 78 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 81 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 347 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Noha, Collemeto, Santa Barbara | ||||||||
Comuni contigui: | Aradeo, Copertino, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Galatone, Lequile, Nardò, Seclì, Sogliano Cavour, Soleto | ||||||||
CAP: | 73013 | ||||||||
Pref. tel: | 0836 | ||||||||
Codice ISTAT: | 075029 | ||||||||
Codice catasto: | D862 | ||||||||
Nome abitanti: | Galatinesi | ||||||||
Santo patrono: | San Pietro e San Paolo | ||||||||
Giorno festivo: | 29 giugno | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Galatìna è una città di 28.081 abitanti del Salento in provincia di Lecce. Posta a metà strada tra lo Ionio e l'Adriatico, 20 km a sud del capoluogo, è uno dei centri più popolosi dell'area meridionale della Puglia.
Indice |
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi le voci Storia del Salento e Storia della Puglia. |
Il primo documento storico che parla di Galatina è un atto notarile del 1178 in cui viene citato il casale Sancti Petri in Galatina. La tradizione vuole infatti che l'apostolo S. Pietro si fermasse in questo luogo nel suo viaggio da Antiochia a Roma. Solo dopo l'Unità d'Italia la città riprese il suo nome originario di Galatina.
Nel medioevo faceva parte della contea di Soleto con Ugo e Raimondo del Balzo. Da questi passò al nipote Nicolò Orsini e quindi al suo secondogenito Raimondello. Questo magnifico principe vi fece costruire nel 1391 la Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria quale ex voto per essere tornato vittorioso dalla Terrasanta con una reliquia della Santa. Anche il figlio di Raimondello, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, sepolto col padre nell'abside della chiesa, ingrandì e completò l'opera con l'annesso convento ed un ospedale dotandoli di cospique rendite fondiarie. Il feudo di Aradeo prima e poi quelli di Bagnolo e Torrepaduli erano sotto la giurisdizione del Convento di Santa Caterina tanto che fu necessario nominare un amministratore.
Venne fin d'allora fissato il mercato settimanale al giovedì, e la grande fiera di bestiame di S. Caterina al cadere del 25 novembre di ogni anno. Entrambi si svolgevano nel Largo Fontana, attuale Piazza Alighieri, attirando visitatori e mercanti di bestiame da ogni parte del Meridione. Qui i forestieri, nelle notti precedenti il mercato, potevano riposare e dissetare i loro animali, fruire di essenziali servizi tra cui la fontana: un grande pozzo d’acqua sorgiva scavato al centro dello spazio.
L'ospedale, i servizi civici, la chiesa di Santa Caterina, il mercato del giovedì e altre attività commerciali permetteranno a San Pietro in Galatina di ingrandirsi velocemente.
Tra il 1459 e il 1463, Galatina ha circa 2.900 abitanti contro i circa 1.100 di Soleto
[modifica] Dalla contea al ducato
Alla morte del principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo la città si era così ingrandita da essere elevata a ducato nel 1485 quando fu data dal re di Napoli Ferrante d'Aragona a Giovanni Castriota Scanderbeg per i servizi resi nella lotta di successione agli Angioini. Giovanni, figlio di Giorgio Castriota Scanderbeg, e suo figlio Ferrante furono il primo e secondo duca di Galatina.
Sotto i Castriota si ebbe una fioritura culturale ed oltre al sorgere di una corte, videro i natali anche il “canzoniere” di Vernaleone, il cui figlio fu amico di Tommaso Campanella, il mistico Pietro Galatino, i filosofi Zimara, Francesco Cavoti, gli scultori Nicola Ferrando e Nuzzo Barba e il misterioso pittore Lavinio Zoppo.
L’unica figlia legittima del Duca Ferrante, Irene, nata da Andreana Acquaviva d’Aragona dei Duchi di Nardò, portò il ducato di Galatina e la contea di Soleto nella famiglia Sanseverino dopo il suo matrimonio con il principe Pietro Antonio Sanseverino (1539) appartenente ad una nobile famiglia napoletana. A questo periodo risalgono le attuali porte e mura di Galatina.
Delle originali cinque porte della città è possibile ammirare ancora oggi solo Porta Nuova ( a nord), Porta Luce (a ovest) e Porta Cappuccini (a est), nulla è rimasto, invece, della Porta di Santa Caterina (a sud) e di quella che si trovava all'imboccatura di Piazza Alighieri (Porta della Piazza). Quello che rimane del castello ducale dei Castriota è il palazzo che si affaccia in Piazza Aligheri e che nel seicento faceva parte delle vecchie mura.Rimaneggiato nei secoli XVIII-XX conserva solo poche tracce della costruzione originale.Ospitò il vescovo di Otranto Mons. Adarzo de Santander (1657-1674) che lo scelse come residenza mentre non vide quasi mai presenti i suoi possessori.
[modifica] Dal XVII al XX secolo
Nel 1693 Galatina e Noha furono cedute alla famiglia Spinola. Ultimi feudatari di Galatina i nobili milanesi Gallarati Scotti fino al 1806 anno in cui fu soppressa la feudalità.
Il 20 luglio 1793 Galatina, con decreto diFerdinando IV, fu dichiarata città.
Contribuirono alla diffusione della cultura, nell'Ottocento, alcuni istituti religiosi come i tre conventi di monaci, gli Olivetani Benedettini (gestori dell'Ospedale detti "Bianchini" per via dell'abito bianco), i Cappuccini ed i Padri delle Scuole Pie (Scolopi).
Per le ragazze c'era l'Educandato civile, le Scuole Normali, l'Orfanotrofio e infine l'Educandato presso il monastero di Santa Chiara. Verso la fine dell'Ottocento vi era a Galatina un conservatorio e un convitto dal quale uscirono i cittadini più illustri. Il convitto, la cui sede fu l'ex-convento delle Grazie,fu fondato nel 1854 dai Padri Scolopi con una duplice funzione, quella di convitto per studenti interni e quella di scuola per gli esterni.
Oltre alle Scuole Superiori Galatina deve la sua crescita demografica ed economica alla presenza di un grande ed efficiente Ospedale. Il primo fu fatto costruire da Raimondello Osini vicino alla chiesa di Santa Caterina (attualmente sede del Municipio), gestito dai frati francescani. Dopo la sua morte, fu ampliato e potenziato dalla moglie e regina Maria d'Enghien così da diventare punto di riferimento per tutto il Salento. Nel 1499, l'amministrazione passò ai padri Olivetani, chiamati dagli Aragonesi che avevano sostituito gli Orsini. Nel 1848 fu istituito in via P. Siciliani l'Ospedale Civile che prese prima il nome di Ospedale del Carmine in quanto la sede era quella dell'antico convento dei Carmelitani e poi chiamato nel 1925 “Antonio Vallone”.
Il 21 aprile del 1921 alle ore 20, a Galatina, fu inaugurata la prima centrale elettrica galatinese realizzata grazie all'impegno del deputato e ingegnere galatinese Antonio Vallone, del prof. Pietro Stefanelli e di Pantaleo Duma, progettista dell'impianto.
Nel territorio di Galatina è ubicata dal novembre 1957 anche la scuola di volo basico per i piloti dell'Aeronautica Militare Italiana presso l' Aeroporto di Lecce-Galatina "Fortunato Cesari" . L'aeroporto di Lecce-Galatina è un aeroporto militare situato a 10 km dalla città di Galatina; è aperto solo al traffico militare ed ospita il 61° Stormo e il 10° Reparto Manutenzione Velivoli dell'Aeronautica Militare Italiana.
Nel 1949 l'idea di una Mostra Mercato rilancia lo sviluppo economico della città e dal 1984 La Fiera Nazionale di Galatina ha una sua area espositiva permanente.
Nel 1966 nacque l'Ospedale Santa Caterina Novella (fu chiamato così per ricordare l'antico ospedale del XIV secolo). La sua struttura imponente, che domina la collina dell'antico rione san Sebastiano ha oggi triplicato la sua superficie iniziale di circa 3000 metri quadrati.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Architettura e cultura
- 1) Galatina presenta chiese importanti come la tardo-romanica basilica di Santa Caterina, monumento nazionale, i cui interni completamente affrescati la rendono un'ambita meta turistica;
- 2) la barocca chiesa Matrice dedicata a San Pietro
- 3) Altro elemento distintivo della città, a pochi passi dalla villa, è la piccola chiesa di San Paolo. Secondo la tradizione, dal pozzo interno alla chiesa – attualmente murato per motivi igienici – sgorgava dell'acqua che aveva il potere di guarire quanti venivano morsi da aracnidi come le tarantole (in dialetto, tarante).
Secondo la tradizione i tarantati effettuavano un esorcismo musicale a casa; successivamente, tra i ritmi incalzanti delle musiche locali, si recavano presso la cappella per invocare il Santo o ringraziarlo per la grazia ricevuta. Solo dopo aver bevuto l'acqua miracolosa, ed aver vomitato nel pozzo, la grazia si poteva considerare ottenuta e ogni anno, il 28 giugno, tornavano per "rinnovare" la grazia. Da qui l'annuale ricorrenza delle tarantate, viva ancora oggi.
- 4) Nella villa comunale che sorge nella piazza principale è presente il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, una scultura in bronzo ritraente un soldato che imbraccia un fucile vero.
In prossimità della villa comunale e di fronte al monumento ai caduti è presente una fontana bronzea nota come "Lampada senza luce" o La Pupa, opera dello scultore locale Gaetano Martinez (1892-1951), che nel 1936 fu esposta alla Biennale di Venezia.
- 5-6-7) Porta Luce, Porta Nuova, Porta Cappuccini
- 8) La Chiesa delle Anime del Purgatorio fu terminata nel 1708. La facciata è molto semplice, e l’interno è a forma ottagonale
- 9) Chiesa dell'Addolorata. La costruzione di questa chiesa risale al 1710, come si legge anche nella epigrafe incisa sulla facciata in via Pietro Siciliani.
- 10-11) Resti delle mura cinquecentesche.
- 12) La Chiesa del Carmine fu costruita insieme al Convento dei carmelitani, tra il 1670 ed il 1974. Nel 1809 i carmelitani lasciarono il convento che fu utilizzato come sede dell’ospedale civile.
- 13) Convento dei Frati Minori
- 14) Palazzo Orsini (prima Ospedale ed ora Municipio)
- 15) Piazza Galluccio con Chiesa dei Battenti.
- 16) Clarisse. Tra il 1605 ed il 1620 venne edificato il convento di Santa Chiara, con l'annessa chiesa oggi dedicata a S. Luigi. Le suore presero possesso del convento nel 1628.
- 17) Palazzo Tafuri-Mongiò
- 18) Torre dell'Orologio (sede dell'Ufficio Informazioni Turistiche)
Tra le tre frazioni di Galatina : Collemeto, S.Barbara, Noha l'ultima è la più popolosa con oltre 3.800 abitanti.
[modifica] Musei-Biblioteche
- Museo Civico "P.Cavoti" (fondato il 15/1/1936)
- Biblioteca civica "P.Siciliani" (dal 1886)
[modifica] Cultura locale
[modifica] Eventi
La Fiera Campionaria[1] di giugno, con le sue 58 edizioni, è una vetrina espositiva per il commercio, l’industria e l’artigianato, finalizzata alla valorizzazione dei prodotti locali. La prima Mostra Mercato venne inaugurata il 26 giugno del 1949 dal Prefetto Grimaldi alla presenza del Sindaco di allora, l’On. Luigi Vallone.
Nel 1984, lasciata la vecchia sede di Piazza Cesari, la Fiera Nazionale di Galatina si trasferisce nella prestigiosa struttura del Quartiere Fieristico. Nel 1995 la gestione della Campionaria viene affidata all’Ente Autonomo Fiere di Verona. Nello stesso anno, per iniziativa dell’Amministrazione comunale, viene istituito l’Ente “Fiera di Galatina e del Salento” con la partecipazione dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio.
Sempre presso il Quartiere Fieristico di Galatina si svolgono importantissime manifestazioni in tema di matrimoni e abiti da sposa di alta moda. Nel 2007 sempre presso la Fiera si è tenuta una delle più significative tappe del Motor-Show del Salento che ha visto la partecipazione di numerosi piloti nazionali e internazionali che ha avuto un enorme successo per il pubblico numerosissimo accorso e per lo spettacolo offerto dalle auto-sportive in gara.
[modifica] Personaggi celebri
- Pietro Cavoti (artista 1819-1890)
- Fortunato Cesari (aviatore 1912-1936)
- Pietro Colonna (detto "il Galatino" letterato e teologo 1460-1540)
- Beniamino De Maria (deputato costituente e politico - 1994)
- Giuseppe Lillo
- Gaetano Martinez (scultore 1892-1951)
- Monsignor Stefano Pendinelli
- Pietro Siciliani (medico e filosofo 1832-1885)
- Gioacchino Toma (pittore 1836-1891)
- Aldo Vallone (letterato 1916-2002)
- Luigi Viola (archeologo 1851-1924)
- Marcantonio Zimara
[modifica] Cantanti
- Dolcenera, vero nome Emanuela Trane (originaria di Scorrano)
- Antonio Ancora degli Aram Quartet.
[modifica] Economia
Per approfondire, vedi la voce Economia della Puglia. |
L'economia è basata prevalentemente sul commercio e sull'agricoltura (soprattutto olio d'oliva, vino e ortofrutta) anche se non mancano attività industriali nel settore delle costruzioni (cementificio, piastrelle, mattoni forati), meccanica e tipografiche.
Settore | Imprese | Addetti |
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Agricolo | 512 | 620 |
Estrattivo | 3 | 60 |
Manifatturiero | 297 | 1208 |
Costruzioni | 169 | 411 |
Energia | 1 | 19 |
Commercio | 903 | 1328 |
Esercizi pubblici alberghieri | 99 | 203 |
Trasporti | 89 | 138 |
[modifica] Il cementificio
È una delle poche industrie esistenti nel territorio che danno lavoro soprattutto ad autisti di grossi camion ed a tecnici specializzati.
Prima FedelCementi ora Colacem.
La presenza a breve distanza sia della pietra grigia di Soleto che dell'argilla di Cutrofiano hanno storicamente determinato il sito del cementificio a metà strada tra Galatina e Corigliano d'Otranto. Questo ha comportato per molti anni (durante il boom edilizio degli anni '60) la presenza in zona di una coltre di polvere che, cadendo dalle ciminiere dell'altoforno a ciclo continuo ha "disturbato" la villeggiatura di non pochi Galatinesi che in quella contrada "Piani" avevano costruito le loro ville estive.
Ora potenti filtri permettono di ridurre al minimo le emissioni di polveri e tutto il ciclo di produzione viene monitorato elettronicamente. Si è inoltre sviluppato un notevole incremento delle esportazioni del prodotto finito, tramite il vicino porto di Otranto, verso Albania e paesi limitrofi.
[modifica] Media e telecomunicazioni
Riviste | Radio |
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[modifica] Trasporti
Nel paese è presente una stazione (Galatina) delle Ferrovie Sud Est a più binari. Tale stazione è situata sulla tratta Lecce-Zollino-Gallipoli.
Vi si può arrivare dalla strada statale 16 Adriatica che collega Lecce con Maglie ,dalla strada statale 101 che collega Lecce con Gallipoli, dalla provinciale 362 da Lecce , dalla provinciale 47 da Soleto o da Galatone, dalla provinciale 41 da Collepasso-Noha, dalla provinciale 18 da Copertino-Collemeto e dalla provinciale 33 da Corigliano d'Otranto.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Alessandra Antonica (centrosinistra) dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0836 633111
Email del comune: protocollo@comune.galatina.le.it
[modifica] Sindaci storici
- Altobello Vernaleone (1540 letterato e medico)
- Accursio Mezio (1625)
- Vincenzo Vignola (1792)
- Antonio Vallone (1920 ingegnere)
[modifica] Sindaci dal dopoguerra
- Luigi Vallone (1945-1949 deputato assemblea costituente)
- Giovanni Fedele (1967)
- Mario Finizzi (1970)
- Beniamino De Maria (1979)
- Vittorio Lagna (1990)
- Giovanni Sabato (1991)
- Zeffirino Rizzelli (1993-1996)
- Giuseppe Garrisi (1997-2005)
- Alessandra Antonica (2006)
[modifica] Scuole superiori
- Istituto d'Arte "G.Toma" (dal 1905 Scuola Arti e Mestieri)
- Istituto Tecnico Commerciale "M.Laporta"
- Istituto Magistrale "P.Colonna"
- Liceo Scientifico "A.Vallone"
- Liceo Classico "P.Colonna"
- Istituto Professionale "G.Martinez"
[modifica] Gemellaggi
-
Novi Grad, Bosnia-Erzegovina, dal 1997
-
Sapes, Grecia, dal 1999
[modifica] Sport
Galatina è anche sinonimo di sport con una gloriosa storia calcistica rappresentata dalla Pro Italia Galatina che ha raggiunto anche la serie C2 all'inizio degli anni '80 e l'altrettanto notoria e gloriosa tradizione pallavolistica rappresentata dalla Sbv Pallavolo Galatina[2] società che milita nel campionato nazionale di serie B1, erede di due grandi società galatinesi come la Vigor Galatina e la gloriosa Showy Boys Galatina, con la quale il volley del centro salentino ha militato nella serie nazionale A2 negli anni '80. Figura legggendaria e indimenticabile dello sport di Galatina e della pallavolo in particolare è stato Fernando Panico, uomo nobile e di profondi ideali, esempio di cultura, sport e lealtà, guida dei giovani e amato da tutti i Galatinesi che non verrà mai dimenticato e al quale è stato intitolato il palazzetto dello sport cittadino.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
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