Minervino di Lecce
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Minervino di Lecce | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Puglia | ||||||||
Provincia: | Lecce | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 98 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 17 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 232 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Cocumola, Specchia Gallone | ||||||||
Comuni contigui: | Giuggianello, Giurdignano, Poggiardo, Santa Cesarea Terme, Uggiano la Chiesa | ||||||||
CAP: | 73027 | ||||||||
Pref. tel: | 0836 | ||||||||
Codice ISTAT: | 075047 | ||||||||
Codice catasto: | F221 | ||||||||
Nome abitanti: | minervinesi | ||||||||
Santo patrono: | San Antonio | ||||||||
Giorno festivo: | 13 giugno | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Minervino di Lecce è un comune di 3.874 abitanti della provincia di Lecce, situato nella parte orientale del Salento, a 43 km dal capoluogo.
Il totale degli abitanti comprende i residenti di Minervino di Lecce (2.353) e i residenti delle frazioni di Cocumola (1.017) e di Specchia Gallone (504).
Indice |
[modifica] Toponomastica e storia
Varie sono le ipotesi sull’origine della denominazione Minervino. Secondo alcuni studiosi, Minervino sarebbe stato fondato dagli Japigi nel luogo in cui avevano eretto un tempio dedicato alla Dea Minerva e poi distrutto e riportato anche nell’attuale stemma del Paese.
La presenza del dolmen, che aveva la funzione di accogliere sacrifici umani e di animali agli Dei, confermerebbe il fatto che questo popolo, un tempo, era pagano, quindi questa congettura non dovrebbe essere un’invenzione.
Un’altra ipotesi presuppone che Minervino sarebbe stata fondata nel IX secolo, a memoria dell’antica Castro, un tempo chiamata ‘Minervium’, distrutta dai pirati Saraceni in una delle loro scorribande sulle nostre coste salentine intorno al 1266; la città, poi, sarebbe stata costruita nell’entroterra, dove la popolazione scampata si sarebbe rifugiata. E’ da credere, in base a quanto scrive il Lama, che tutti i casali e i villaggi posti sia nell’interno che all’esterno della fascia costiera dell’Adriatico siano stati distrutti e rasi al suolo diverse volte, non solo nel suddetto periodo dell’invasione dei Saraceni tra l’ VIII e il IX secolo, ma anche durante le dolorose vicende della invasione turca 1480-1481.
Sembra che l’ipotesi più accreditata sarebbe quella che Minervino sia di origine Romana; tale idea è avvalorata non solo dalla presenza in loco di antiche vestigia di tale periodo, ma, inoltre il rinvenimento di una strada la cui pavimentazione è molto simile a quella della via Appia, che da Roma si estendeva fino a Brindisi, è, senza dubbio, l’espressione della permanenza di un nucleo romano nel Paese.
[modifica] Monumenti e luoghi di interesse
Tra i monumenti più importanti di Minervino è da ricordare senza dubbio la Chiesa Matrice dedicata a San Michele Arcangelo. È una delle piu' belle chiese rinascimentali del Salento. Edificata intorno alla metà del 1500, era considerata e lo è tuttora una Chiesa destinata a raccogliere e tenere unita tutta la popolazione. Molto belli sono i portali con degli intagli delicati, il ricco ed ampio rosone che richiama Santa Croce di Lecce, mentre di pregevole fattura e' la maestosa campana di bronzo che, si racconta, sia capace, con i suoi veementi tocchi, a tenere lontani dal centro abitato i temporali piu' violenti.
Su uno dei portali si erge maestosa la statua di San Michele Arcangelo.
Pregevole da ammirare è l'abside maggiore in pietra locale riccamente decorato, opera di Gabriele Riccardi che ha eseguito numerosi lavori nelle piu' belle chiese del territorio salentino.
Minervino di Lecce custodisce inoltre altre chiese e cappelle e dei bei palazzi signorili. Di particolre interesse è il dolmen "Li Scusi" situato nelle campagne tra il paese e Uggiano la Chiesa.
[modifica] Le Frazioni
Il comune di Minervino di Lecce, che si estende per circa 17 km², comprende anche le frazioni di Cocumola e di Specchia Gallone le quali distano da Minervino rispettivamente 3.5 Km e 0.5 Km.
Cocumola è un centro di poco più di mille abitanti fondato molto probabilmente dai Messapi della vicina Vaste. Questo è testimoniato dalle numerosissime fogge sparse in tutto il centro storico del paese e che fino ai primi anni del novecento venivano utilizzate per custodire i raccolti della terra nel periodo invernale. Il toponimo trae origine infatti dalla parola "cumulus" che significa cumulo, ossia raccolta. La frazione custodisce due menhir, la chiesa matrice dedicata al protettore San Nicola, la colonna votiva di San Nicola del 1872 e diversi palazzi signorili, tra cui il "Palazzo Baronale Pasca" del '600 che si affaccia sulla piazza centrale del paese con un elegante portale barocco. Dal punto di vista turistico Cocumola è il centro più frequentato del comune. Tutto questo è dovuto alla vicinanza del mare, (solo 3 km) e alle numerose strutture ricettive, di ottima qualità, sorte negli ultimi anni novanta.
Specchia Gallone è il centro abitato più piccolo del comune, solo 500 abitanti. Il nome deriva dal latino "Specola" che significa vedetta, mentre l'appellativo "Gallone" venne aggiunto successivamente e si riferisce al feudatario Gian Battidta Gallone che governò il centro dal 1618. Il paese in passato pare sia stato un luogo dove gli abitanti di Otranto avevano costruito una fortezza con funzioni difensive. Tra i monumenti, quelli più importanti sono la Chiesa Madre di San Biagio, la cappella di Sant'Anna e il palazzo baronale dei "Gallone".
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione odierna
Sindaco: Ettore Caroppo (Le tre Stelle) dal 15/06/2004
Centralino del comune: 0836 891063
Email del comune: minervinolecce@libero.it
[modifica] Voci correlate
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