Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Dolmen - Wikipedia

Dolmen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

bussola Nota disambigua – Se stai cercando serie tv con questo nome, vedi Dolmen (serie televisiva).
Mores (Sardegna) - dolmen Sa Coveccada
Mores (Sardegna) - dolmen Sa Coveccada
Il Dolmen Placa a Melendugno nel Salento
Il Dolmen Placa a Melendugno nel Salento

Il dolmen (conosciuto anche come cromlech, anta, Hünengrab, Hunebed, quoit) è un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola e costituisce il più noto tra i monumenti megalitici. La realizzazione dei dolmen viene collocata nell'arco di tempo che va dalla fine del V millennio a.C. alla fine del III millennio a.C. In Estremo Oriente l'uso del dolmen si prolungò fino al I millennio a.C.

I Dolmen sono costituiti da uno o più lastroni orizzontali (tavole) sorrette da più lastroni verticali (ortòstati). La costruzione era in origine ricoperta, protetta e sostenuta da un tumulo.

Molti esempi di questo tipo, o con temi architettonici più evoluti, sono stati ritrovati in Sardegna ed in Puglia, mentre in Europa si possono trovare nel Regno Unito, in Irlanda, in Francia, in Germania, in Spagna ed in Portogallo.

Indice

[modifica] Etimologia

Il termine dolmen è un termine coniato. Inizia ad apparire e ad essere usato nel XVII secolo, nell'ambito della storiografia francese.

Sembra che sia stato coniato a partire da due parole bretoni:

  • t(d)aol (forse apparentato con il latino tabula), tavolo
  • men, pietra

Occorre però nuovamente sottolineare che la parola è coniata e comunque non appartiene alla lingua bretone come invece spesso viene affermato. Infatti se la parola fosse attestata in bretone sarebbe da scriversi in maniera differente, come «taol-men» oppure come «un daol-ven» (un dolmen) o come «ma zaol-men» (il mio dolmen).

Il vero termine bretone per designare un dolmen è, infatti, «Liah vaen», insieme ad altre varianti.

Altri dizionari etimologici riportano un'etimologia completamente differente, secondo la quale il termine sarebbe coniato oltremanica, a partire da «tolmen» (parola della lingua celtica della Cornovaglia), che avrebbe designato in origine un cerchio di pietre o una roccia scavata.

[modifica] Descrizione

Elementi strutturali di un dolmen

Elementi strutturali del dolmen di Lamalou, a Hérault, Francia

Nell'attuale stato di degradazione, i dolmen si presentano spesso sotto l'apparenza di semplici tavoli, che per lungo tempo hanno fatto pensare a degli altari pagani. Si tratta invece, come già detto, di camere sepolcrali e di gallerie di tumuli, (colline artificiali) la cui parte friabile (la colmata costituita da materiali di riporto) è stata erosa nel corso dei secoli. La loro architettura comporta talvolta un corridoio di accesso che può essere costruito con lastre di pietra o muratura a secco. La camera sepolcrale, di forma variabile (rettangolare, poligonale, ovale, circolare,...) è talvolta preceduta da un'anticamera. In alcuni dolmen l'entrata possiede una porta tagliata in una o più lastre verticali.

La morfologia dei dolmen può variare in funzione delle regioni. Così si osservano, nella Loira atlantica (Francia), dei dolmen il cui corridoio centrale permette di accedere a varie camere da una parte all'altra, a costituire così uno o due transetti, con una complicazione notevole del piano di sepoltura.

[modifica] Funzione

I dolmen erano delle sepolture collettive riutilizzabili. Questo spiega perché, in certi dolmen, si sia potuto scoprire resti umani di molte centinaia di individui e di corredi funerari appartenenti di differenti periodi (Neolitico, Eneolitico, Età del Bronzo, del Ferro, o persino periodi più tardi).

Un po' somiglianti alle nostre sepolture gentilizie, i dolmen potevano servire ben più a lungo di quanto si faccia oggi e sicuramente alcune tombe sono state utilizzate per secoli.

Il termine sepoltura collettiva non implica necessariamente che si trattasse di una tomba per tutti: vista l'esigua quantità di resti umani rinvenuta in alcuni dolmen di grossa mole - veri e propri monumenti di prestigio - ci si può chiedere se alcuni di essi non fossero riservati a un gruppo privilegiato della comunità.

Quanto al tumulo, esso non aveva solo la funzione di proteggere la camera funeraria ma senza dubbio anche quella di segnalare, forse addirittura di ostentare la sua maestosità: un grande tumulo rivestito e pareggiato, imponeva la sua massa al visitatore e doveva ispirare rispetto per il luogo e conferire sicuro prestigio alla comunità che lo aveva eretto. [1]

D'altro canto occorre notare che molti ritrovamenti archeologici al loro interno (offerte, altari, gallerie, ecc.) fanno pensare che tali monumenti potessero avere una destinazione e una funzione religiosa. Queste testimonianze dimostrano come già in epoca primitiva si andasse sviluppando non solo la pratica della sepoltura (che risale addirittura all'epoca neanderthaliana), ma anche quella del riconoscimento del luogo dei morti come uno spazio sacro, ossia un luogo nel quale si stabiliva una particolare vicinanza con il divino. Anche quando l'epoca di costruzione dei megaliti in Europa era già trascorsa, sembra che essi siano stati riutilizzati dai Celti a fini religiosi.

[modifica] L'erronea attribuzione a Celti e Bretoni

Questo riutilizzo da parte di popolazioni, come i Celti, di molto successive, ha indotto in errore i primi entusiasti ricercatori del XVIII e XIV secolo che furono portati ad attribuire sistematicamente la loro costruzione ai Celti e ai Bretoni. A questo proposito c'è persino chi pretende di sostenere che essi sono stati costruiti all'incrocio di non meglio specificate linee di forza telluriche e sarebbero quindi portatori di non meglio specificati poteri magnetici rivelati dai druidi. Tuttavia non vi è alcuna prova a sostegno di queste affermazioni.

[modifica] I dolmen tra folklore e pseudoscienza

[modifica] Bretagna

È una credenza popolare bretone quella secondo cui i dolmen si aprano nella notte di Natale, rivelando i tesori di cui essi sono i custodi.

[modifica] Pseudoscienza e misterica

Le speculazioni della della Biogeologia e della Rabdomanzia (o Radioestesia) attribuiscono ai dolmen il potere di captare e restituire i flussi energetici provenienti dalle onde legate ai campi magnetici e sprigionantesi dai flussi idrici ipogei. Anche questo, tutto sommato, è una manifestazione di una forma di folklore contemporaneo, abbigliato però di una veste pseudoscientifica.

[modifica] Localizzazione

Nel mondo sono stati recensiti circa cinquantamila dolmen. Circa ventimila si trovano in Europa, dove essi sono molto frequenti in certe regioni della Francia (circa 4500 disseminati su una sessantina di dipartimenti).

I dolmen si ritrovano anche in Irlanda, Galles, soprattutto con i cosiddetti portal dolmens, nelle contee inglesi del Devon e della Cornovaglia, nel Portogallo con gli spettacolari siti dell'Alto Alentejo vicino la città di Evora, nel sud della Spagna con i notevoli siti di Antequera (con i dolmen fra i più importanti al mondo), in Belgio (sito megalitico di Wéris), in Germania del nord, in Scandinavia, in Nordafrica, in India e, in maniera più modesta, in Siria, Etiopia e Crimea (Russia).

La Corea ospita essa sola circa 30 000 dolmen, di vario tipo, eretti soprattutto nel I millennio a.C. e secondo tecniche che si sono evolute nel tempo. Se ne trovano anche in Giappone, ma di epoca più recente. I dolmen sono invece assenti nel continente americano e australiano.

[modifica] I dolmen sul territorio italiano

In Italia i dolmen sono presenti soprattutto in Sardegna, ove condividono la loro presenza con altri importanti monumenti megalitici, quali le "domus de janas" e le costruzioni nuragiche ed in Puglia, particolarmente nel Salento, dove sono diffusi nella campagna. Si noti la similitudine, infine, tra i nuraghi ed i trulli.

[modifica] Note

  1. ^ Una simile sensazione può essere vissuta al giorno d'oggi percorrendo la pianura della Macedonia presso Verghina e osservando i tumuli che vi si ergono, alcuni ancora intatti e non scavati. Ovviamente si tratta di realizzazioni che risalgono ad un epoca (storica e non preistorica) a noi molto più vicina: ricoprono infatti le sepolture a camera dell'epoca di Filippo II e Alessandro Magno.

[modifica] Galleria d'immagini

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com