Melendugno
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Melendugno | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Puglia | ||||||||
Provincia: | Lecce | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 36 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 91 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 102 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Borgagne, San Foca, Torre dell'Orso, Torre Specchia, Roca Vecchia, Torre Saracena, Torre Sant'Andrea | ||||||||
Comuni contigui: | Calimera, Carpignano Salentino, Otranto, Vernole | ||||||||
CAP: | 73026 | ||||||||
Pref. tel: | 0832 | ||||||||
Codice ISTAT: | 075043 | ||||||||
Codice catasto: | F101 | ||||||||
Nome abitanti: | melendugnesi | ||||||||
Santo patrono: | San Niceta | ||||||||
Giorno festivo: | seconda domenica di settembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Melendugno è una città di 9.662 abitanti[1] del Salento in provincia di Lecce.
La città ha una posizione geografica privilegiata, trovandosi a metà strada tra il capoluogo e Otranto. Centro agricolo, possiede un vasto feudo e beneficia del notevole flusso turistico legato alle sue marine, poste lungo la costa adriatica salentina. Comprende cinque frazioni: Borgagne, Roca Vecchia (sede di rilevanti scavi archeologici), San Foca (maggiore porto turistico sulla costa adriatica fra Brindisi e Otranto), Torre dell'Orso e Torre Sant'Andrea, queste ultime ambedue premiate con la Bandiera Blu d'Europa per la limpidezza del mare.
Indice |
[modifica] Toponomastica
Secondo la leggenda Malennio avrebbe fondato Syrbar, primo nome della località costiera Roca, che significa Città del Sole, nonché Lyppiae (attuale Lecce) e Rudiae. Perciò il toponimo di Melendugno nasce dalla radice del suo nome, Malen-nio. In seguito si trasformò da Malandugno (portatore di sventura) a Melendugno (portatore di dolcezza).
[modifica] Storia
Melendugno diviene comune nel 1809 con le Tavole Napoleoniche, assorbendo sotto la proprio giurisdizione altri casali come Borgagne, San Foca, Torre dell'Orso, Torre Specchia, Torre Sant'Andrea.
[modifica] I dolmen megalitici
Il fenomeno delle costruzioni megalitiche è bel testimoniato da specchie, forni di campagna a forma di trullo (i cosiddetti furnieddhi) e paretoni. Altra testimonianza della presenza di questo fenomeno è l'esistenza di tre dolmen. Di due di essi si conservano ancora tracce (Placa e Gurgulante). Si pensa fossero delle tombe e luoghi di culto.[2]
[modifica] Economia
Melendugno e Borgagne (che si trovano nell'entroterra) hanno sviluppato maggiormente l'agricoltura con immensi uliveti disseminati in tutta la zona.
San Foca e Torre Sant'Andrea sono due località che hanno mantenuto la loro dimensione di piccoli villaggi di pescatori. In questi luoghi, facendo un giro alle prime luci dell'alba, è possibile notare ancora i numerosi pescatori che preparano le reti, pronti per iniziare la pesca.
Torre dell'Orso e Torre Saracena sono due località prettamente turistiche, con un grande sviluppo di villaggi-hotel residenziali. Il forte sviluppo residenziale, tuttavia, non ha danneggiato il paesaggio e l'incontaminata natura, lasciando una costa intatta, dove rilievi rocciosi si alternano a spiagge dalla sabbia fine.
[modifica] Monumenti
[modifica] Palazzi e luoghi di culto
Da visitare è il Palazzo Baronale D'Amely a pianta stellare (visitabile solo dall'esterno) e la chiesa Maria SS Assunta a tre navate con due cappelle laterali.
Altri luoghi di culto sono: l'abbazia di San Niceta (dove si insediarono i monaci basiliani nel XII secolo), l'edicola della Madonna di Buon Consiglio, la chiesa dell'Immacolata, Cappella dell'Annunciata (costruita nel XVII da Paladini), la Chiesa dei Santi Medici (1759), all'interno dei locali ad uso sacrestia è possibile visitare una mostra iconografica permanente dedicata ai Santi Medici. La festa dei Santi Medici si svolge a settembre, il 19 settembre le Sacre immagini vengono trasportate in processione in Chiesa madre dove ha inizio il solenne settenario, il 26 settembre festa dei Santi in mattinata varie Sante messe, nel pomeriggio c'è la messa solenne con panegirico ed ha seguire la processsione delle immagini per le vie del paese con ritorno nella propria cappella dove avviene il bacio della reliquia.
[modifica] Centro storico
Il centro storico di Melendugno è caratterizzato da frequenti case a corte. I frantoi ipogei (detti "trappiti") sono dei veri antri privi di luce e aria e nei quali, i lavoratori (detti "trappitari") si muovevano scalzi. Sono sotterranei perché d'inverno la temperatura in essi è meno fredda e la torchiatura delle olive riesce meglio.
[modifica] Sagre e ricorrenze
- Festa del patrono San Niceta
- Festa dei Santi Medici
- Festa della Madonna di Roca (Roca Vecchia)
- Sagra te lu purpu [1](Melendugno)
- Sagra Delle Quattro Stagioni (Torre dell'Orso)
- Sagra ortofrutticola (Borgagne)
- Sagra del pesce (San Foca)
- Festa di San Vito (Roca Nuova)
- Festa di San Foca (San Foca)
- Festa della Madonna del Carmine (Borgagne)
- Borgo in festa (Borgagne)
[modifica] Personaggi illustri
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Luigi Roberto Felline (centrosinistra) dal 15/06/2004
Centralino del comune: 0832 832111
Email del comune: protocollo@comune.melendugno.le.it
[modifica] Note
- ^ Il dato comprende il comune e le frazioni.
- ^ Si veda:
- Cosimo De Giorgi. Un gruppo di dolmen fra Calimera e Melendugno in Terra d'Otranto. Bullettino di Paletnologia Italiana, 1911, 37, pp. 6-16
- I monumenti megalitici in Terra d'Otranto. Napoli, 1879
- I Menhius in Terra d'Otranto. Roma, 1880
- Cosimo De Giorgi. Un gruppo di dolmen fra Calimera e Melendugno in Terra d'Otranto. Bullettino di Paletnologia Italiana, 1911, 37, pp. 6-16
[modifica] Voci correlate
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