Collepasso
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Collepasso | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Puglia | ||||||||
Provincia: | Lecce | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 120 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 12 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 555 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Casarano, Cutrofiano, Matino, Neviano, Parabita, Supersano, Tuglie | ||||||||
CAP: | 73040 | ||||||||
Pref. tel: | 0833 | ||||||||
Codice ISTAT: | 075021 | ||||||||
Codice catasto: | C865 | ||||||||
Nome abitanti: | collepassesi | ||||||||
Santo patrono: | Madonna delle Grazie | ||||||||
Giorno festivo: | 8 settembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Collepasso è un comune di 6.654 abitanti in provincia di Lecce.
Indice |
[modifica] Posizione geografica
Esso sorge sulle pendici della Collina di Sant'Eleuterio e si trova a valle del territorio denominato "Macche", che rappresenta il punto più alto dell'intera provincia di Lecce. La distanza dal capoluogo è di 32 Km.
[modifica] Storia
Il comune ha avuto l'autonomia nel 1907 con decreto reale n.319 del 06 Giugno '07, firmato dal Re Vittorio Emanuele III. Il primo a raccontare la storia di Collepasso in maniera cartacea fu l'arciprete Giuseppe Manta, che nel 1896 pubblicò "Cenni storici-etnografici attorno al villaggio di Collepasso". Nel maggio 1969 fu Giuseppe Marzano a scrivere "Collepasso nel tempo", aggiornando fino alla fine degli anni '60 l'opera di Giuseppe Manta.
Il villaggio fu abitato già dal 1200 (e conosciuto come Colopati) ma si spopolò fino a tutto il 1700. La svolta per l'incremento popolare di Collepasso si ebbe nel 1805, allorché la giovane baronessa Aurora Leuzzi giunse da Napoli trasferendosi nel paese: sotto la sua egemonia non ci furono più atti di vandalismo estremi, visto che fece alcune concessioni enfiteutiche per fabbricati, altre per piantagioni e viti. Il compagno di vita della baronessa, Conte Alberti, si occupò di tracciare la topografia delle strade limitrofe al castello Baronale dove i due risiedevano. Tale piano regolatore, però, non venne rispettato del tutto, poiché tra il 1813 ed il 1816 sorsero delle abitazioni in maniera disordinata. Tale evenienza si dimostrò un fatto positivo per lo sviluppo del piccolo villaggio, poiché si diede il via ad un'attività di lavori campestri e manuali, legati all'agricoltura. Lo sviluppo ebbe un rapido incremento a partire dal 1851, quando fu completata la strada statale che collega Maglie e Gallipoli e che tocca Collepasso. In seguito furono costruite le vie provinciali per Neviano, Tuglie, Casarano, Galatina e Cutrofiano, facendo divenire Collepasso il centro di un cerchio da cui partono molti raggi che fanno capo a diversi paesi.
Nel 1861 venne svolto il primo censimento e Collepasso registrò 1.067 abitanti.
La popolazione cominciò a crescere e ad espandersi, raggiungendo i 2.700 abitanti nel 1907, ossia l'anno della proclamazione dell'autonomia dal comune di Cutrofiano. La prima sorta di amministrazione comunale a Collepasso si ebbe con il Commissariato composto da Angelo Marra, Cosimo Marzano e Cosimo Malorgio.
Nell'immediato primo pre-guerra il comune era diviso tra due fazioni politiche: quella di Luigi Costa e quella di Carlo Viva. Il 18 Febbraio 1912 si svolsero le prime elezioni comunali, che decretarono di fatto la composizione del primo Consiglio, facente capo a Carlo Viva. Questa prima Amministrazione non ebbe però vita facile, a causa delle lotte che avvenivano tra il sindaco ed il già citato Assessore Luigi Costa. Tali lotte sfociarono in una sorta di guerra civile nel 1914 quando, dopo le elezioni del 29 giugno, Luigi Costa spodestò dalla poltrona di sindaco Carlo Viva. Tale guerriglia urbana è ricordata come i tumulti collepassesi del 1914. Alla fine del 1914 una sentenza del tribunale di Trani dichiarò decaduta l'Amministrazione Comunale: il paese venne così commissariato da Francesco Orlando, al quale subentrò Giovanni Pica, sindaco eletto a fine 1915.
[modifica] Il fascismo collepassese
Dopo la Grande Guerra tornò al potere Carlo Viva, che vi rimase fino al 1923. Egli aderì subito al nuovo regime fascista nazionale, raccogliendo appoggi dalla segreteria provinciale; tali appoggi, però, erano contrastati da una forte opposizione svolta da Vincenzo Fersini. Tali polemiche diedero vita ad un periodo (dal 1923 al 1925) molto confuso della storia del giovane comune, che vide alternarsi al potere due commissari, ossia Nicola Alemanno e Ercole Aprile. Ad essi fu affiancato l'alto gerarca fascista Aldo Palmentola, che rimase a Collepasso per molti anni. Dal punto di vista amministrativo, grande clamore destò il caso di Stanislao Costa (fratello di Luigi): egli era visto come una sorta di "salvatore" del paese ma, una volta vinse le elezioni, morì prematuramente due mesi dopo. Allora si alternarono al potere Giuseppe Longo (sindaco facente funzioni) fino al giugno 1925, Germano D'Amanzo (podestà) fino al maggio 1932, Giuseppe Rotella (commissario prefettizio) fino al novembre 1932, Carlo Viva (commissario prefettizio) fino all'8 Aprile 1933, dopo la quale divenne podestà fino al 6 luglio 1934. Dopo una breve parentesi di un mese, il nuovo commissario prefettizio Gaetano Danieli lasciò nuovamente il posto a Carlo Viva, che rimase a capo dell'Amministrazione Comunale fino al 31 maggio 1936. Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale si alternarono a capo dell'Amministrazione Comunale varie personalità non collepassesi: Antonio Di Milia (commissario prefettizio), Girolamo Vergine (prima commissario e poi podestà), Gaetano Stasi (prima commissario e poi podestà), Bartolomeo Ravenna (commissario), Luigi Micheli (commissario) e Raffaele Massarelli (commissario).
[modifica] Opere pubbliche nel periodo fascista
Durante il periodo fascista, alcune importanti realizzazioni furono terminate. Nel 1929, quando era podestà l'avv. Germano D'Amanzo fu costruito il campo sportivo, sul fondo "Gelso" appartenente a Carlo Viva. Tale "Campo del Littorio" venne adibito al mercato cittadino settimanale ed usato per le prime partite amichevoli di calcio. Solo nel 1954 nacque la prima squadra dilettante di calcio collepassese: la Stella del Colle.
Con D'Amanzo fu, inoltre, inaugurata nel 1930 l'illuminazione elettrica ed acquistato il terreno per la costruzione del municipio, con annessa villa comunale, i cui lavoro cominciarono nel 1934 e terminarono nel 1939. Altra opera importante fu il cimitero nuovo, terminato nel 1944.
[modifica] Il periodo postbellico
Dopo la caduta del fascismo, anche a Collepasso si gettarono le basi per la ricostruzione sociale ed economica. Nel 1944 fu inugurata la sezione comunale di Democrazia Cristiana, il cui segretario era Giuseppe Errico. Nello stesso periodo fu costituito anche il Comitato di Liberazione Nazionale.
Il 9 aprile 1946 si svolsero le prime elezioni postbelliche e si confrontarono tre liste: la lista della DC, capeggiata da Andrea Rotella, la lista di Carlo Viva e quella di Germano D'Amanzo. A sorpresa prevalsero i democristiani e Rotella fu eletto sindaco.
Nel 1951 ad Andrea Rotella successe Carlo Viva e nel 1953 Germano D'Amanzo; con le elezioni del 1956 cominciò il lungo monopolio politico della Democrazia Cristiana con l'avvento a sindaco di Giordano Marzano. Nel 1960 salì al potere Giuseppe Errico e ci rimase fino al 1975 quando il suo posto fu occupato da Luigi Longo, grande giovane politico promettente ed uomo di fiducia del Cavalier Errico.
Nel 1977 fu la volta dello stesso Longo ad esser messo in minoranza dai suoi stessi consiglieri ed al suo posto assunse la carica di sindaco Antonio Longo, facente parte dei Cattolici Popolari, che di fatto interruppe l'egemonia dei democristiani.
Nel 1980 tornò la Democrazia Cristiana ed il nuovo sindaco fu Giuseppe Marzano, il quale lasciò a fine legislatura al giovanissimo Silvano Errico.
Nel 1990 il clima politico nazionale impose ai democristiani collepassesi l'egemonia di una guida forte, che era rappresentata da Luigi Longo (già sindaco dal '75 al '77). Infatti l'amministrazione democristiana di Collepasso fu oggetto di accuse di associazione a delinquere da parte della Commissione Parlamentare Antimafia, divenuta nel tempo Direzione Nazionale Antimafia.
Anni dopo tutti gli imputati verranno prosciolti, ma intanto l'Amministrazione Comunale diede le dimissioni: a Collepasso vennero indette le elezioni per il 13 ed il 14 dicembre 1992, ma intanto arrivava in paese il Commissario Prefettizio Francesco Greco.
Alle elezioni si presentarono sei liste: la lista di "Rifondazione Comunista", guidata da Gaetano Paglialonga, la lista di "Alleanza Democratica" guidata da Leonardo Malorgio, la lista della "Lega Nord", la lista del "Partito Repubblicano" guidata da Giorgio Scarlino, la lista del "MSI" guidata da Domenico Manta e la lista della "Democrazia Cristiana" guidata da Luigi Meli. Vinse le elezioni la lista civica di centro-sinistra "Alleanza Democratica", guidata da Leonardo Malorgio, che divenne sindaco. Tale amministrazione si prefigurava l'intento di risolvere l'annoso problema della "Zona Industriale" del paese, ma nell'estate del 1994 le dimissioni del Consigliere di maggioranza Mario Paglialonga e degli altri consiglieri di minoranza, spinse il Consiglio dei ministri a dichiarare decaduto il Consiglio Comunale di Collepasso, a nominare Romolo Gusella come Commissario Prefettizio e ad indire nuove elezioni per la fine del 1994.
Esse confermarono la maggioranza di "Alleanza Democratica" e il sindaco uscente Leonardo Malorgio. L'Amministrazione riuscì perciò a realizzare il progetto della Zona Industriale. Ma i conflitti interni della maggioranza portarono nel giro di tre anni al cambio di quattro vicesindaci ed alle dimissioni del sindaco. Tra il 1997 ed il 1998 (per quasi un anno) il comune fu retto da una giunta di quattro persone, facente capo al vice-sindaco reggente Alfredo Gianfreda.
"Alleanza Democratica" si presentò alle elezioni del 1999, per fronteggiare i socialisti ed il Polo. Ma proprio quest'ultima coalizione riuscì ad imporsi, cosicché nuovo sindaco era Salvatore Perrone, già consigliere provinciale.
Dopo due legislature, egli rassegnò le dimissioni nel luglio 2005. Al suo posto veniva nominata Commissario Prefettizio Paola Mauro, che mette in atto alcuni provvedimenti: ad esempio la chiusura temporanea del Campo Sportivo ai fini di tutelare l'incolumità pubblica e l'avvio del restauro del Castello Baronale.
Il 27 maggio 2006 si svolgono le elezioni amministrative nella cittadina; a presentarsi sono 4 liste: "La Nuova Alba" di Rocco Leo, "Unione per Collepasso" di Vito Perrone (vincitore delle primarie l'8 marzo 2006 su Pantaleo Gianfreda e su Alfredo Gianfreda), "Azzurro Popolare" di Salvatore Perrone e "Forza Italia" di Paolo Menozzi.
La lista "Unione per Collepasso" vince le elezioni per una manciata di voti, cosicché Vito Perrone diviene il nuovo sindaco del Comune.
[modifica] Luoghi di interesse
Chiesa Madre
È la Chiesa principale del paese ed è dedicata alla Madonna delle Grazie: essa fu donata al paese nel 1865 dalla nobildonna Consiglia Pesce ed è stata, per circa un secolo, l'unico luogo di ritrovo religioso di Collepasso. Situata presso Largo Fede, la Chiesa venne eretta nel 1625 e presenta una facciata arricchita da un portale d'ingresso in bronzo. Presenta una pianta in croce latina (con mononavata e senza colonnati) disegnata dall'Arch. Filippo Bacile ed all'interno si possono ammirare delle opere dell'artista salentino Don Michele Rizzo. È costruita in carparo e pietra leccese, è priva di colonne ed ha una grande cupola ribassata. Nel 1944 le pareti furono affrescate dal pittore Leonida Cortesi con scene di santi e del Vangelo. Nel 2000, anno Giubilare, l'intera struttura è stata oggetto di restauro conservativo e di consolidamento statico, ad opera dell'architetto Fernando Montagna. L'intervento di restauro, seguito dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Lecce nella persona del dtt. Giovanni Giangreco, è ora studio e laboratorio per i restauri di immobili dell'ottocento. Il parrocco più famoso fu Don Salvatore Miggiano, che ha "governato religiosamente" per mezzo secolo. Il suo posto è stato preso da Don Celestino Tedesco.
Castello Baronale
Il palazzo baronale è il risultato di diverse modificazioni e lavori di ampliamento, i quali terminarono nel XVIII secolo dal feudatario Oronzo Leuzzi. Ingloba un'antica costruzione (fortezza cinquecentesca) edificata nel 1576 da Pietro Massa, sopra ad un'altra già preesistente costruzione, ossia una torre di difesa delle campagne in epoca bizantina. Tale palazzo, però, è divenuto il centro dell'attività politica e culturale collepassese sotto l'egemonia della Baronessa Aurora Leuzzi. Nel 1992 e nel 2006 si sono avuti dei lavori di restauro. Esso è un immobile di interesse culturale dal 1987, ossia dal momento del trasferimento di proprietà al Comune.
Palazzo Viva
Si trova in Piazza Dante. Si tratta di un maestoso edificio risalente alla fine del XIX secolo; la faccia molto elegante è arricchita da un pregiato portale d'accesso.
Palazzo Nuovo
Cosí detto per distinguerlo dal "Palazzo Vecchio" cioè il Castello Baronale, fu edificato intorno al 1840 per volontà del Conte Alberti, presenta una facciata con elementi Decó, causa un rifacimento del 1912. Residenza, al suo inizio, di Carlo Viva del Gado e Carlotta Piro,i due figli che la Baronessa Aurora Leuzzi e il Conte Bartolomeo Alberti ebbero nella loro lunga convivenza, attualmete è abitato dalle famiglie eredi. È ubicato a ridosso del centro in Piazzetta Cristoforo Colombo a cui si accede attraverso la via Conte Alberti.
Palmento
Risale al 1749, edificato dal Barone Carlo Leuzzi, situato quasi sul ciglio della strada, sulla prov. per Noha- Galatina, all'ingresso del paese; è un documento che attesta l'antica vocazione viti- vinicola del sito. Ridotto quasi ad un rudere, recentemente è stato restaurato.
Cappella dell'Immacolata
Dedicata alla Madonna di Lourdes. È costruita accanto a Palazzo Pesce e risale al XVIII secolo. Dopo l'inaugurazione della Chiesa Madre, fu dapprima usata come falegnameria per poi essere, nel 1945, riconsiderata come luogo di culto.
Chiesa di San Francesco
Situata in una posizione periferica, fu voluta fortemente da Don Salvatore Miggiano nel 1980. È in stile moderno e sobrio. All'interno vi è l'opera della "Crocifissione" dipinta da Lionello Mandorino. Tale parrocchia è l'organizzatrice della festa rionale di San Francesco d'Assisi, festeggiato solennemente il 4 ottobre.
Chiesa Cristo Re
Costruita recentemente, si contraddistingue per un'architettura molto moderna. Parroco della Chiesa è Don Oronzo Orlando. Si trova all'uscita di Collepasso per Casarano.
Cappella della S.S. Trinità
Detta anche dello Spirito Santo. Costruita a fianco del Castello Baronale nel XVIII secolo, sui resti di un'antica struttura cinquecentesca. È a navata unica ed ha una campana del 1857 che si crede sia miracolosa. Essa fu costruita per i bisogni spirituali dei castellani o degli addetti alla sorveglianza del feudo, oltre che dei pochi contadini che vivevano sui terreni baronali, nel quale si veneravano le immagini della S.S. Trinità e della Madonna delle Grazie.
Piazza Martiri Ungheresi
Si trova alle spalle della piazza. Al centro di essa sorge una statua di San Giuseppe, opera di Don Michele Rizzo. Essa spicca su una colonna alta quattro metri, resto della vecchia Parrocchia crollata nel 1858.
Torre dell'Orologio
Si trova in Piazza Dante, al centro del Paese. Risale al 1914.
Parco Bosco
È un boschetto di querce, adibito a Parco. È usato prevalentemente per delle feste e delle sagre. Agli inizi del XX secolo la sua estensione occupava un'area andante dalla via per Galatina a Piazza Dante, ma col tempo è divenuta di pochi km quadrati. Si trova all'uscita di Collepasso, presso la via per Cutrofiano.
[modifica] Cultura
[modifica] Festa Patronale
È dedicata alla Madonna delle Grazie e si festeggia il 7 e l'8 settembre. Tale festa raccoglie annualmente molti venditori e molti giostrai, organizzati e coordinati diligentemente dal Comitato della Festa Patronale. La fiera si articola per le strade parallele al campo sportivo e si svolge la domenica precedente alla festa. La festa, invece, si svolge in un territorio andante da Piazza Dante a Piazza Caduti di Nassirya (ossia, il vecchio Largo della Posta).
[modifica] Festa rionale
È dedicata a San Francesco d'Assisi e si festeggia il 4 ed il 5 ottobre. La fiera si articola per le vie parallele al Parco Bosco e si svolge la domenica precedente alla festa.
Carnevale Collepassese
Organizzato dalla "Pro Loco" locale, raggruppa le iniziative carnevalesche dell'Istituto Comprensivo "Giovanni Pomarico" e si svolge nella metà di febbraio.
Palio Collepassese
Giunto alla XVI edizione, è organizzato congiuntamente da "Pro Loco" e CSI. A sfidarsi in vari giochi e discipline sono i quattro rioni del paese, ossia "Tafuri" (bianchi), "Bosco" (gialli), "Carrozzini" (blu) e "Castello" (rossi). Si svolge in estate.
Salento Half Marathon
Organizzata dalla Saracenatletica (di cui è presidente Roberto Perrone) e si svolge secondo il calendario FIDAL. Si tratta di una mezza maratona che si corre per le vie urbane.
Memorial Elio Miggiano
Giunto alla III edizione, è organizzato dall'Unione Sportiva Collepasso nelle persone di Angelo Gianfreda e Massimo Marrocco. È un torneo di calcio a 5 che si svolge in due giorni ed è dedicato, appunto, all'ex giocatore della Stella del Colle Elio Miggiano.
Sagra Saracina
Giunta alla VI edizione, la sagra si svolge nel mese di luglio ed è organizzata dall'Azione Cattolica della Chiesa "Cristo Re". Si svolge presso il Parco Bosco.
Presepe Vivente
Giunto alla II edizione, si svolge presso il Parco Bosco nel periodo natalizio.
Via Crucis
Giunta alla III edizione, si svolge nelle vie del paese nel periodo pasquale.
[modifica] Realtà sportive
Unione Sportiva Collepasso
Fondata nel 2005, partecipa al campionato di terza categoria di calcio. Non ha mai giocato le partite casalinghe nel paese vista l'assenza del Campo Sportivo. È diretta da Angelo Gianfreda, Massimo Marrocco, Antonio Paglialonga, Massimiliano Piscopo, Rosalba Meli e Rocco A. Sindaco.
Luna Blu
il gruppo sportivo LUNA BLU nasce nel 2004.nel primo anno sportivo 2004/2005 sono state coinvolte 14 ragazze di tutte le età per affrontare al meglio un campionato di seconda divisione.finisce con un quinto posto ma è un primo traguardo. Nel secondo anno 2005/2006 il gruppo si estende con la novità del settore giovanile. Nel terzo anno 2006/2007 prendono parte a campionatio federali ancora una volta le ragazze e per la prima volta i ragazzi! mai anno è stato più fortunato! si ottengono 2 promozioni!entrambe le squadre nell'anno sportivo 2007/2008 militeranno in prima divisione con la novità di una prima divisione giovani e di un'under! la società tutta È diretta da Fedele Greco, Silvano Errico ,Ezio Ciccardi, Antonio Mele ed Antonio Cezza.
Circolo A.N.S.P.I. "V. Bachelet" - A.S.D.
Associazione fondata nel 1985 e diretta dal Sac. Orlando don Oronzo e da Fabio Verardi.
Saracenatletica
Club podistico presieduto da Roberto Perrone. Nato vent'anni fa, il club si è sempre contraddistinto per gli ottimi risultati ottenuti.
CSI
Nata circa vent'anni fa, l'associazione organizza eventi e gestisce il Circolo Tennis di Collepasso. È presieduta da Ernesto Colazzo.
[modifica] Sportivi in erba
Il paese è famoso per aver dato i natali all'ex giocatore del Milan Marco Simone.
Tra i giovani collepassesi oltre ai ragazzi e alle ragazze della luna blu volley ricordiamo Antonio Tundo, vice-capitano della Primavera dell'Unione Sportiva Lecce e, nel nuoto, ricordiamo Valentina Longo, diciottenne della Icos S.C.; predilige lo stile libero ed è molto competitiva a livello nazionale, avendo partecipato a competizioni anche a livello europeo.
[modifica] Artisti
[modifica] Pittori
Il maggior artista di Collepasso è senza dubbio il pittore Comm. Lionello Mandorino, vincitore di decine di premi artistici in tutto il mondo. Le sue opere sono esposte a New York, Roma, Venezia e Bucarest.
[modifica] Musicisti
Tra i musicisti più affermati professionalmente ricordiamo Fiore Maggiulli e Christian Calò, facenti parte del gruppo di pizzica degli "Alla Bua".
Professionista e cultore della musica classica è Ilario Marra, presidente della Bach Music Academy nonché direttore e pianista del coro "Le Voci del Cuore".
Tra le giovanissime promesse della musica classica ricordiamo Federico Giancane (pianoforte), Marco Antonazzo (pianoforte) e Maria Chiara Leo (violino).
Fiore all'occhiello della musica folk e popolare, fine e ricercata, è il sound prodotto dalle chitarre di Francesco Maggio, dal tamburello di Matteo Pispico e dall'armonica di Stefano Errico, ideatori del gruppo etnico salentino 'Lu Ientu tu Sud' che, nato a Collepasso e cresciuto a Matino, sta dando visibilità a questi comuni con numerose presenze televisive e su altri organi di informazione non ultima la presenza su RAI2 alla trasmissione Mezzogiorno in Famiglia in diretta da Avetrana (TA) andata in onda la mattina del 06.01.2008.
Vi sono anche gruppi rock come il gruppo dei White Rabbits e degli "Onda D'urto".
Alcuni promettenti batteristi sono Salvatore Corina, Marco Coluccia, Giovanni Contini, Davide Leo, Marco Spagna, Andrea Pellegrino e Gianluigi Maggio.
Tra i chitarristi ricordiamo Gianluigi Ria, Francesco Luperto, Vincenzo Quartini, Marco Leo, Diego Filieri, Daniele Gatto, Francesco Maggio, Daniele Mastria, Luigi Longo, Federico Felline, Carlo De Donno, Andrea Antonaci e Michele Novembrini, mentre tra i bassisti citiamo Gabriele Gatto ed Antonio Mastria.
Da sottolineare anche il Rap di Antonio Mastria (alias Tonio), che, con il suo gruppo Hip-Hop Resina Sonora, si identifica come la maggior esperienza musicale del paese.
[modifica] Sindaci
Periodo | Primo Cittadino | Partito | Carica | Note |
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1907 | 1912 | Don Angelo Marra- Cosimo Malorgio- Cosimo Marzano | - | Commissariato |
1912 | 1914 | Conte Carlo Viva | - | Sindaco |
1914 | 1915 | Luigi Costa | - | Sindaco |
1915 | 1920 | Giovanni Pica | - | Sindaco |
1920 | 1923 | Conte Carlo Viva | - | Sindaco |
1923 | 1923 | Nicola Alemanno | - | Commissario |
1923 | 1923 | Ercole Aprile | - | Commissario |
1923 | 1923 | Stanislao Costa | - | Sindaco |
1923 | 1925 | Giuseppe Longo | - | Sindaco facente funzioni |
1925 | 1932 | Avv. Germano D'Amanzo | - | Podestà |
1932 | 1932 | Giuseppe Rotella | - | Commissario |
1932 | 1933 | Conte Carlo Viva | - | Commissario |
1933 | 1934 | Conte Carlo Viva | Partito Fascista | Podestà |
1934 | 1934 | Dott. Gaetano Danieli | - | Commissario |
1934 | 1936 | Conte Carlo Viva | Partito Fascista | Podestà |
1936 | 1945 | Commissariamento | Commisariamento ministeriale |
1946 | 1951 | Prof. Andrea Rotella | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1951 | 1953 | Conte Carlo Viva | - | Sindaco |
1953 | 1956 | Avv. Germano D'Amanzo | - | Sindaco |
1956 | 1960 | Giordano Marzano | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1960 | 1975 | Cav. Giuseppe Errico | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1975 | 1977 | Luigi Longo | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1977 | 1980 | Avv. Antonio Longo | Cattolici Popolari | Sindaco |
1980 | 1985 | Ins. Giuseppe Marzano | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1985 | 1990 | Geom. Silvano Errico | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1990 | 1992 | Luigi Longo | Democrazia Cristiana | Sindaco |
1992 | 1992 | Dott. Francesco Greco | - | Commissario Prefettizio |
1992 | 1994 | Prof. Leonardo Malorgio | Alleanza Democratica | Sindaco |
1994 | 1994 | Dott. Romolo Gusella | - | Comm. prefettizio |
1994 | 1998 | Prof. Leonardo Malorgio | Alleanza Democratica | Sindaco |
1998 | 1999 | Col. Cav. Alfredo Antonio Gianfreda | Alleanza Democratica | Vicesindaco Reggente |
1999 | 2005 | Salvatore Perrone | Polo per Collepasso | Sindaco |
2005 | 2006 | Dott.ssa Paola Mauro | - | Comm. prefettizio |
2006 | ? | Dott. Vito Perrone | Unione per Collepasso | Sindaco |
[modifica] Amministrazione odierna
Sindaco: Vito Perrone (Unione per Collepasso) dal 27/05/2006 (1º mandato)
Centralino del comune: 0833 341568
Email del comune: non_disponibile
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Fonti
- "Cenni storici-etnografici sul villaggio di Collepasso" di Don Giuseppe Manta;
- "Collepasso nel tempo" dell'Ins. Giuseppe Marzano.
[modifica] Collegamenti esterni
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