Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Palermo - Wikipedia

Palermo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

bussola Nota disambigua – Se stai cercando altri significati del termine, vedi Palermo (disambigua).
Palermo
Panorama di Palermo
Palermo - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Sicilia
Provincia: stemma Palermo
Coordinate: 38°6′56″N 13°21′43″E / 38.11556, 13.36194
Altitudine: 14 m s.l.m.
Superficie: 158,88 km²
Abitanti:
665.434 2007
Densità: 4.188,28 ab./km²
Frazioni: Acqua dei Corsari, Baida, Ciaculli, Croceverde, Mondello, Pallavicino,Sferracavallo, Tommaso Natale, Vergine Maria Arenella Acquasanta 
Comuni contigui: Altofonte, Belmonte Mezzagno, Ficarazzi, Isola delle Femmine, Misilmeri, Monreale, Torretta, Villabate
CAP: 90100
Pref. tel: 091
Codice ISTAT: 082053
Codice catasto: G273 
Nome abitanti: palermitani o panormiti 
Santo patrono: Santa Rosalia 
Giorno festivo: 15 luglio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
« Bella ed immensa città, il massimo e splendido soggiorno [...] Palermo ha edifici di tanta bellezza che i viaggiatori si mettono in cammino attratti dalla fama delle meraviglie che offre qui l'architettura, lo squisito lavoro, l'ornamento di tanti peregrini trovati dall'arte. »
(Edrisi, geografo e viaggiatore arabo, narrando di Palermo)

Palermo (Palermu in siciliano) è il capoluogo della Regione Siciliana e dell'omonima provincia.

In quanto a popolazione comunale (665.434 abitanti), é la quinta città italiana per popolazione dopo Roma, Milano, Napoli e Torino e 31esima a livello europeo. È il principale centro culturale, storico ed economico-amministrativo della Regione Siciliana. L'area metropolitana di Palermo raccoglie 27 comuni e conta oltre un milione di abitanti.

La sua storia millenaria le ha regalato un notevole patrimonio artistico ed architettonico che spazia dai resti di mura puniche per giungere a villette in stile liberty passando da residenze in stile arabo normanno, chiese barocche e teatri neoclassici. Per questioni culturali, artistiche ed economiche fu tra le maggiori città del Mediterraneo ed oggi è fra le principali mete turistiche della regione e non solo.

Indice

[modifica] Toponimo

Per approfondire, vedi la voce Toponomastica di Palermo.

La città di Palermo ha cambiato spesso nome nel corso delle epoche:

  • Zyz (la "z" va pronunciata come "s" sonora) (che in fenicio significa il fiore): il nome non è ancora accertato, ma molte monete provenienti da Palermo di periodo punico portavano la dicitura Zyz e visto che Palermo era una delle tre città Puniche della Sicilia (Tucidide, VI, 1-5) molto probabilmente aveva una propria zecca. Il nome sembrerebbe derivare dalla conformazione della città che tagliata da due fiumi ricordava il profilo di un fiore.
  • Panormos (dal Greco παν-όρμος tutto-porto): i Greci chiamavano Palermo così perché i due fiumi che la circondavano (il Kemonia e il Papireto) creavano un enorme (per l'epoca) approdo naturale. Questo nome andò diffondendosi grazie alla maggiore influenza greca sull'isola.
  • Panormus: i Romani mantennero, con una lieve modifica di pronuncia, la denominazione greca con la quale avevano conosciuto la città.
  • Balarm: il nome arabo della città è un semplice cambiamento di pronuncia del nome precedente.
  • Balermus: evoluzione del precedente nome sotto il periodo normanno.
  • Palermo: il nome definitivo della città che viene acquisito in età moderna.

[modifica] Stemma e onorificenze

[modifica] Stemma

Lo stemma della città di Palermo è composto da un'aquila coronata imperiale in oro, in onore dell'Impero del quale era capitale sotto il regno di Federico II che afferra la scritta S.P.Q.P. (Senatus PopulusQue Panormitanus), il tutto su fondo rosso acceso.

[modifica] Onorificenze

La città di Palermo è la sesta tra le 27 (la sesta in ordine cronologico) città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.

Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale

«Per commemorare le azioni eroiche della cittadinanza palermitana nei gloriosi fatti del 1848, che iniziarono il risorgimento nazionale e la conquista dell’unità. Nel 1848, un anno dopo il fallimento della sollevazione di Messina, Palermo divenne la guida del movimento rivoluzionario antiborbonico. Insorti il 12 gennaio, sotto la guida di R. Pilo e G. La Masa, i palermitani sconfissero in più riprese le truppe regolari e costituirono un governo provvisorio siciliano (2 febbraio, che fu l’ultimo a cadere, sotto i colpi del Generale Filangieri, il 15 maggio 1849. [1]»
— 22 maggio 1898


Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valor militare

«Fedele alla sua tradizione plurisecolare di patriottismo e di valore, riaffermatasi nelle gloriose gesta del 1948 e nei fasti del Risorgimento italiano, sorretta da incrollabile fede nei destini della Patria, resistette impavida, per oltre tre anni, in condizioni drammatiche, spesso disperate, al succedersi pervicace e spietato di massicci bombardamenti aerei nemici, tendenti ad abbattere il morale e la tenace resistenza della popolazione civile. L’inesorabile azione aerea nemica si abbatté sempre più violenta e indiscriminata su edifici, impianti pubblici, templi, causando perdite gravissime tra la popolazione e danni incalcolabili. Oltre 3000 morti, circa 30.000 mutilati e feriti, in gran parte vecchi, donne e bambini, e la perdita di ingente patrimonio culturale, artistico e religioso, segnarono il calvario dell’olocausto glorioso. 10 giugno 1940 - 8 settembre 1943. [2]»
— 5 marzo 1964


[modifica] Geografia

La zona di Palermo era in origine un'ampia pianura tagliata da molti fiumi e torrenti ed ampie zone paludose, circondata da alte montagne le cui cime sono a volte ricoperte dalla neve durante l'inverno, conferendo al paesaggio un volto ancora più suggestivo.

La pianura di Palermo si affaccia sul Mar Tirreno, ed insieme ai monti alle sue spalle forma la Conca d'Oro. La disposizione del comune segue la linea di costa, in questo modo si ha una lunga estensione costiera ma relativamente poca penetrazione nell'entroterra. Attualmente i fiumi che esistevano un tempo sono andati scomparendo (ma buona parte di essi scorre ancora sotto terra). Inoltre il comune non è ancora arrivato ad un livello di saturazione antropica elevato come in altre città italiane.

[modifica] Orografia

Per approfondire, vedi la voce Monti di Palermo.
Per approfondire, vedi la voce Piana dei Colli.

Le conformazioni rocciose che circondano (ed a volte tagliano in varie parti) la città di Palermo sono principalmente di origine calcarea e la loro disposizione sul territorio non ha permesso uno sviluppo regolare della città, infatti in due casi (Monte Pellegrino e Monte Gallo entrambi riserve naturali) le montagne si trovano lungo la linea di costa creando una vera spaccatura fisica tra alcuni quartieri. Il resto dei Monti di Palermo invece delimita l'estensione della città verso l'entroterra ed in parte ne hanno limitato l'estensione in profondità. Proprio su queste montagne sono sorti alcuni insediamenti, quali Monreale, Altofonte e Giacalone, per molti versi divenuti quasi veri e propri quartieri della città. Tra questi monti troviamo alcune grandi vallate, tra queste la Piana dei Colli nella zona Nord della città, la Valle dell'Oreto a Sud, e la Conca d'Oro nell'entroterra.

[modifica] Idrografia

L'idrografia della piana di Palermo è radicalmente modificata nel corso della storia. Il primo insediamento abitato venne costruito tra due fiumi attualmente non più visibili, il Kemonia ed il Papireto, mentre il fiume Oreto si trova ben oltre la linea delle mura cittadine. I due fiumi che tagliavano la città adesso non scorrono più in superficie (ma sono evidenti le tracce nella toponomastica e nella conformazione delle vie), ma nei sotterranei del centro storico, tanto che in caso di precipitazioni estremamente abbondanti alcune strade sono a rischio di allagamento. Nell'area attualmente occupata dalla città oltre ai tre fiumi principali erano presenti moltissimi torrenti stagionali, che contribuivano a creare zone paludose o comunque ricche di acqua, è il caso della zona San Lorenzo e dell'area di Mondello. L'unico fiume a scorrere oggi tra le strade cittadine è l'Oreto, per anni lasciato in stato di degrado e abbandono, ma che dovrebbe essere oggetto di un ampio progetto di riqualificazione programmata dall'attuale governo della città.

[modifica] Parchi, ville, giardini e riserve naturali

Molte aree verdi della città di Palermo sono di costruzione storica e mantengono ancora adesso la loro originale conformazione, tra i parchi più importanti ricordiamo:

Il sistema di vasche d'acqua del Giardino della Zisa
Il sistema di vasche d'acqua del Giardino della Zisa
Foto satellitare della Villa Giulia
Foto satellitare della Villa Giulia
  • Foro Italico: grande prato di circa 40.000 mq è posto sul mare davanti l'antica "Strada Colonna" che, costeggiando le mura cittadine, corrispondeva alla prima passeggiata a mare dei palermitani;
  • Giardino Inglese: progettato da Giovan Battista Filippo Basile nel 1851 che si ispirò agli ambienti esotici. Si rifà allo stile inglese appunto per la varietà degli ambienti presenti, come le finte rovine e le statue disseminate per il parco;
  • Giardino della Zisa: aperto nel 2005, ricopre 30.000 mq e si trova di fronte La Zisa in quello che era l'antico parco reale di caccia. Tutto il giardino è attraversato da un sistema di vasche d’acqua, che si sviluppa per circa 130 metri in asse col portale del palazzo.
  • Orto botanico: ottocentesco giardino botanico, noto per alcuni esemplari particolarmente rari. E' uno degli istituti botanici più grandi d'Europa;
  • Parco della Favorita: costruito alla fine del settecento è il parco urbano più grande d'Italia con i suoi 4.000.000 mq. E' stato riserva di caccia reale all'epoca dei Borboni;
  • Parco d'Orleans: creato a metà ottocento attualmente sono in corso i lavori che stanno rivoluzionando il parco aumentandone considerevolmente l'estensione (raggiungerà i 255.000 mq rendendolo il secondo parco cittadino per estensione) con l'aggiunta di un grande lago artificiale, un teatro all'aperto e un grande prato;
  • Villa Malfitano Whitaker: progettato da Emilio Kunzmann il giardino ospita piante rare provenienti da paesi come Tunisia, Sumatra e Australia e un vivaio con circa 150 esemplari di orchidee;
  • Villa Bonanno: ideato nel 1905 da Giuseppe Damiani Almeyda che progettò anche la casa del custode;
  • Villa Garibaldi: giardino progettato da Giovan Battista Filippo Basile nel 1861 reso famoso dalla dimensione del suo maestoso ficus secolare;
  • Villa Giulia: giardino costruito nel 1776 dall'originale schema geometrico. Al suo interno vi sono disposte esedre dipinte e una statua raffigurante il Genio di Palermo;
  • Villa Sperlinga: antica riserva di caccia oggi è una villa comunale;
  • Villa Trabia al cui interno si trova la settecentesca villa che ospita una sala mostre e una biblioteca multimediale e due serre in vetro e ferro battuto;

All'interno del comune di Palermo sono presenti tre riserve naturali:

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi le voci Stazione meteorologica di Palermo Boccadifalco, Stazione meteorologica di Palermo Punta Raisi e Stazione meteorologica di Palermo Valverde.
Tavola Climatica
  Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Temperature medie massime (°C) 11 13 16 20 24 28 30 31 27 24 19 17
Temperature medie minime (°C) 7 8 9 13 14 19 21 22 17 15 11 10
Precipitazioni medie (mm) 56. 2 57. 0 50. 4 49. 2 55. 4 9. 7 0. 4 14. 8 59. 6 100. 1 92. 0 88. 3
'Source:weather. com Weather Channel

Il clima di Palermo è temperato caldo con estate secca e inverno piovoso, più noto col termine di clima mediterraneo. Le stagioni intermedie sono le migliori, con temperature miti e gradevoli. L'estate è calda anche se ventilata e torrida (quindi con indici di umidità non elevati) ma è facile sentire il respiro africano che, seppure in rari casi, fa impennare le temperature massime oltre i 42°C (record storico di 45,5° registrati all’Osservatorio Astronomico di Palermo). Particolare importanza ha l'ondata di calore che ha investito la città il 25 giugno 2007 che ha fatto schizzare i termometri fino a 44,6° all'aeroporto di Boccadifalco e nelle vicine Bagheria e Villabate; in quell'occasione l'aeroporto di Punta Raisi si fermò "solo" a 43°.

Gli inverni sono freschi e discretamente piovosi e del resto la maggior parte delle precipitazioni si concentrano tra ottobre e marzo. Generalmente le piogge di Palermo sono, a differenza della Sicilia orientale, deboli o moderate, raramente violente. La neve non è impossibile, anche se relativamente rara, e cade (considerando anche i quartieri periferici prossimi ai rilievi) con una frequenza di una volta ogni sei anni. Si tratta sempre di deboli nevicate concentrate in poche ore i cui accumuli si sciolgono del tutto quasi immediatamente.

La grandine è decisamente più probabile nel periodo invernale. Un fenomeno molto raro è la nebbia che quando è presente (soprattutto nella tarda primavera o in alcune fredde e serene prime mattine d'inverno) è sotto forma di banchi. Nella stagione invernale piccoli banchi di nebbia si possono formare nelle periferie più verdi e meno urbanizzate o nei parchi più grandi (esempio la Favorita) nella tarda primavera, quando il mare è ancora relativamente freddo e l'aria inizia a riscaldarsi, possono formarsi dei banchi di nebbia lungo la linea di costa. Una zona particolarmente "nebbiosa" della città, anche se fuori dal vero nucleo urbano, è quella nei pressi dello stadio, là dove sorge uno dei più grandi parchi cittadini d’Europa, il Parco della Favorita, che grazie ad una particolare posizione al riparo da venti e alla sua ricca di vegetazione può, se pur raramente, vedere la formazione di piccoli e poco duraturi bassi banchi di nebbia; questa zona è (insieme alle zone periferiche pedemontane) una tra le più fredde della città di Palermo e le sue periferie.

La zona più calda della città è il centro storico. Spesso i centri meteo d'informazione nazionale utilizzano i dati dell'aeroporto di Punta Raisi per indicare la situazione meteo del capoluogo siculo. Ma l'aeroporto (diviso dalla città da alcuni rilievi) si trova a circa 22 km di strada dalla periferia ovest di Palermo, registrando in inverno minime più alte rispetto al capoluogo e in estate massime più contenute. Anche il regime pluviometrico della città è diverso da quello di Punta Raisi. La distribuzione delle precipitazioni di Palermo sono quelle tipiche del clima mediterraneo con massimi nel semestre invernale e cali drastici in estate quando posso verificarsi lunghi periodi di prolungata siccità assoluta. La minima assoluta registrata nel centro città a partire dagli anni 20 è stata rilevata all'Osservatorio Astronomico, -0,5° (durante la famosa nevicata dell'8 gennaio 1981). [3] In genere Palermo registra delle massime più basse di Catania e tendono ad essere simili a quelle di Messina, le minime sono un po’ più basse della città dello Stretto e più alte del capoluogo etneo. Nel capoluogo siculo, come nel resto delle città costiere della Sicilia, possono registrarsi massime superiori ai 20° anche in pieno inverno.

Nessun palermitano si sconvolgerebbe, infatti, se in pieno gennaio la massima sfiorasse i 25°C (all'inizio di gennaio del 1962 si superarono i 29°) o se già ad aprile la temperatura salisse sopra i 30°C. L'arida estate palermitana anche se calda è ventilata e, tranne in alcuni brevi periodi, non eccessivamente umida.

Particolare menzione ha la presenza della neve nel capoluogo siciliano. Famosa è la citazione storica del letterato palermitano Mongitore di una grossa nevicata a Palermo risalente al gennaio 1744. [4] L'ultima apparizione in ordine di tempo risale all'inverno del 1999.

[modifica] Storia

Palermo nel 1581 rappresentata nella carta Braun-Hogebrger
Palermo nel 1581 rappresentata nella carta Braun-Hogebrger
Per approfondire, vedi la voce Storia di Palermo.

[modifica] Preistoria

L'area della piana di Palermo, ma soprattutto i monti che la delimitano, sono abitati sin dal periodo preistorico, sono presenti, ancora adesso, i resti di questa presenza umana, l'esempio più importante lo troviamo all'interno della grotte dell'Addaura su un versante di Monte Pellegrino dove si aprono alcune cavità che erano abitate durante il paleolitico ed il mesolitico. All'interno di queste cavità sono state ritrovati reperti di ossa e strumenti utilizzati dalla caccia. all'interno di una delle grotte si trova un vasto e ricco complesso di incisioni, databili tra l'epigravettiano finale e il mesolitico, raffiguranti figure antropomorfe e zoomorfe. In mezzo ad una moltitudine di bovidi, cavalli selvatici e cervi, viene rappresentata una scena dominata dalla presenza di figure umane: un gruppo di personaggi, disposti in circolo, circonda due figure centrali con il capo coperto ed il corpo fortemente inarcato all'indietro.

« Le incisioni dell'Addaura costituiscono un insieme particolarmente suggestivo per il loro carattere decisamente scenografico, un caso limite in tutta l'arte Paleolitica. Inoltre, nonostante le innegabili affinità stilistiche e tecniche che legano le rappresentazioni di animali dell'Addaura a quelle dell'arte mediterranea ed in particolare di Levanzo, troviamo nella grotta palermitana qualcosa di completamente diverso da tutto quanto conosciamo fin ora nell'arte dell'antica età della pietra, cioè la figura umana trattata con spirito e con moduli stilistici che nulla hanno a che vedere con quelli che caratterizzano le altre figure antropomorfe sia della provincia mediterranea che di quella franco-cantabrica »
(Paolo Graziosi, studioso di preistoria)
Graffiti nella grotta dell'Addaura
Graffiti nella grotta dell'Addaura

[modifica] Fondazione - I Fenici

Palermo deve la sua fondazione ai Fenici della città di Tiro nel 734 a.C. con il nome Zyz, il fiore. Fino a quel momento l'area era stata un emporio commerciale e base d'appoggio per la Sicilia nord-occidentale. Subito acquisisce un'enorme importanza commerciale grazie alla sua posizione ma soprattutto ai due fiumi, il Kemonia ed il Papireto, che vengono utilizzati come porti creando così un'area protetta molto ampia. La forma della città ricorda anche un piede e viene, infatti, spesso definita Piede Fenicio. Di conseguenza diviene meta ambita per i Greci che popolavano la parte Orientale della Sicilia, i quali non riusciranno mai a conquistarla.

[modifica] I Romani

La prima conquista avviene da parte dei Romani che dopo un lungo assedio riescono a strapparla ai Cartaginesi di Amilcare Barca i quali si rifugiano alle falde di Monte Pellegrino (chiamato Ercta all'epoca) cercando di riconquistarla a più riprese, i tentativi dei Cartaginesi risultano vani e la città da questo momento in poi diviene a tutti gli effetti una conquista romana. Anche con i Romani Palermo ha avuto un ruolo fondamentale nel Mediterraneo come porto strategico. Palermo restò ai romani fino alle invasioni barbariche che devastarono la città.

[modifica] I Bizantini

Dopo la caduta dell'Impero Romano la Sicilia diviene meta dei Vandali che fino al 535 la devastano, la liberazione di Palermo avviene grazie ai Bizantini,che tengono Palermo per tre secoli cedendola intorno all'IX d.C. agli Arabi che invadono la Sicilia e fanno di Palermo la sua capitale.

[modifica] Gli Arabi

Per approfondire, vedi la voce Storia della Sicilia araba.
Insegna, in triplice alfabeto, di una via Palermo, a ricordo della sua multicultura
Insegna, in triplice alfabeto, di una via Palermo, a ricordo della sua multicultura
Particolare della facciata di Palazzo Chiaramonte-Steri
Particolare della facciata di Palazzo Chiaramonte-Steri
Uno dei quattro canti di Piazza Vigliena
Uno dei quattro canti di Piazza Vigliena

Segni della civiltà araba sono rimasti nella toponomastica della colture, delle costruzioni architettoniche. Le tracce di essa sopravvivono nei monumenti della parte antica della città con i suoi cinque quartieri: il Kasr nella punta della Paleopolis; il quartiere della grande moschea; la Kalsa ossia "l'eletta"; la zona degli Schiavoni e infine il Moascher. Il monaco Teodosio che ci ha fornito queste notizie ci riferisce che a Palermo erano presenti in quel periodo più di trecento moschee. Gli arabi hanno introdotto anche i primi agrumeti formando la Conca D'Oro aprendo così un nuova possibilità di sviluppo economico. La potenza musulmana fu, però, corrosa dalle lotte interne che aprirono la via agli stranieri finché nel 1072, dopo quattro anni d'assedio, Ruggero d'Altavilla, il primo conte normanno, espugnava Palermo.

[modifica] I Normanni

Per approfondire, vedi la voce Storia della Sicilia normanna.

Nel 1071 d.C. i Normanni conquistano la città ed in poco tempo anche il resto dell'isola, anche in questo caso la capitale resta a Palermo. Il massimo splendore si ha sotto l'impero di Federico II. Proprio lo storico arabo Idrisi ci fornisce ampia testimonianza di questo periodo di tanto splendore, in cui fiorirono due importantissimi monumenti e cioè la Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o Martorana e la Cappella Palatina. Alla morte di Federico II avvenuta nel 1250 Palermo e tutta l'isola perdono l'egemonia che aveva nel Mediterraneo, dopo Federico II in Sicilia sotto ordine del papa inizia il regime vessatorio spostando il centro del potere a Napoli con Carlo d'Agiò come governatore. Ma il popolo palermitano insorge nel 1282 cacciando i francesi e dando vita alla guerra del Vespro, che dura vent'anni.

[modifica] Età medievale e rinascimentale - Svevi, Angioini, Aragonesi e Spagnoli

Dopo l'impero normanno si alternano molte dominazioni: gli Svevi dal 1194 al 1266, gli Angioini (i quali spostarono la capitale da Palermo a Napoli) dal 1266 al 1282, gli aragonesi dal 1282 al 1500 e gli spagnoli. Ecco cosa scrisse lo scrittore Albert Jouvin proprio durante il periodo spagnolo:

« Palermo non è convenevolmente paragonabile ad altra città che a Napoli, non soltanto perché è un'importante porto marittimo, sede di Arcivescovado, capitale di un Regno e residenza di un Viceré, ma anche perché deve essere annoverata tra le città più belle e le più grandi, ed è poste in un sito tra i più gradevoli di tutta l'Italia: essa sorge infatti nel bel mezzo di una campagna fertile, estesa per diverse miglia e circondata da colline ridenti sulle quali si trova la maggior parte delle splendide case di villeggiatura, dimore stagionali dei cittadini nobili e loro delizia in quanto godono della veduta del mare e dei più bei giardini d'Italia. In una parola non si può immaginare niente di più amabile, di più incantevole di questo luogo, di più dolce della sua aria; niente di simile alla grandiosità e alla magnificenza dei suoi palazzi, di più delizioso delle sue fontane e dei suoi giardini. Passeggiando per la città l'abbiamo ammirata di continuo notando la lunghezza delle sue strade tracciate in linea retta, che presentano una prospettiva infinita, tanto più godibile in quanto compresa tra due file di case veramente belle,tali da offrire non poco di letto a chi cammina tra esse. Quella del Cassaro è la più importante, sia per la sua lunghezza e per la sua larghezza, sia perché attraversa d'un punto all'altro la città che essa divide in due parti uguali. »

Nel 1713 la città passa sotto la dominazione dei Borboni che spostano definitivamente la capitale del regno a Napoli, tale regno resterà sovrano fino all'arrivo dei garibaldini.

[modifica] L'Italia ed i Garibaldini

Per approfondire, vedi la voce Storia della Sicilia borbonica.
Cartografia del 1888 di Palermo
Cartografia del 1888 di Palermo

Nel 1860 avvenne lo sbarco dei Garibaldini a Marsala; da lì, grazie all'aiuto dei siciliani, che nel frattempo erano insorti, cominciarono a conquistare l'isola in nome dell'unificazione dell'Italia. Dure lotte interessano la città tra il 1860 ed il 1861 e quella anti-piemontese del 1866 (Rivolta del 7 e mezzo) che distruggono molte importanti strutture architettoniche.

Da questo momento in poi avviene un progressivo allontanamento degli interessi economici e politici dalla città che fino ad allora era stata un'importante meta economica e commerciale. In onore all'Unità d'Italia, il comune di Palermo inizia la costruzione di alcune importanti opere architettoniche, tra queste il taglio di Via Roma e la costruzione di quelli che diventeranno i due teatri più importanti e rappresentativi della città: il Massimo e Politeama. La Palermo di quegli anni viene esemplificata perfettamente da un testo dello studioso francese René Bazin:

« Ha proprio l'aria di una capitale, di vecchia città sovrana, questa Palermo bianca, circondata da aranci. Davanti a sé ha una delle più belle baglie del mondo, largamente aperta, limitata da due montagne la cui cresta è magnifica al di sopra del mare azzurro. Dietro un semicerchio di verdura cupa, un immenso orto di agrumi dove splende qua e là il biancore di una casa di ricchi, e che presto si restringe, forma una valle e sale come un nastro svolgentesi in mezzo a cime senza alberi. È la Conca d'Oro. Nell'interno, due grandi strade che si tagliano ad angolo retto, la via Maqueda e il corso Vittorio Emanuele, dividono interamente Palermo e tracciano sulla città il segno della croce così come la ordinarono i suoi pii costruttori d un tempo. I monumenti sono ovunque: appartengono a tutte le età, raccontano ciascuno il paesaggio, e l'umore sontuoso, poetico o guerriero, e l'anima così diversa delle razze che si sono succedute nell'isola. Poiché ha molto spesso cambiato padrone, la Sicilia non ne ha amato nessuno, forse ha sempre avuto in fondo al cuore un sogno deluso di libertà. Essi, al contrario, l'hanno abbellita e ornata a piacere: Saraceni, Normanni, Spagnoli. I Normanni soprattutto sono stati dei grandi costruttori; avevano portato con loro il Gotico del Nord; ma lo splendore del Mezzogiorno cambiò presto i loro occhi e divennero come quei pittori di Germania e di Olanda, i quali a forza di percorrere l'Italia perdevano il gusto delle penombre: essi costruirono per la luce con marmi e mosaici in scarlatto e oro, e il Gotico si piegò al nuovo ideale. Produsse dei capolavori che sono tanto lontani da Notre Dame di Parigi quanto i templi dorici. Palermo sola può provarlo. Quando si traversa la città partendo dal mare, si può scorgere un'antica moschea saracena, dalle cupole ancora tinte di rosso; più lontano, nella parte alta del corso Vittorio Emanuele, la strada è limitata a destra da una lunga balaustra che chiude un giardino,alberi di alloro e melograno distanziati secondo il gusto del Mezzogiorno che non ama gli alberi per se stessi, e se ne serve discretamente per far valere l'opera dell'uomo; poi, un po indietro, per un tratto immenso, esposta tutta intera al sole che la colora di giallo, la Cattedrale, l'Assunta, innalza la sua sagoma frastagliata di castello feudale, con le sue cime merlate, le sue torrette e le sue torri. Ignoro quale possa essere stata l'impressione di occhi diversi dai miei; a me è sembrato di vedere trasportata nella luce bionda una facciata di Westminster. A qualche centinaio di metri da li, in mezzo al Palazzo Reale, si apre la Cappella Palatina, il gioiello di Palermo. Ivi è tutta la poesia del Nord e quella del mezzogiorno che si incontrano e si mescolano. Se l'insieme delle sue linee ricorda le origini gotiche, tutto il resto è di un' arte nuova: la fusione meravigliosa della luce del giorno e dei riflessi, che non lascia in piena ombra nessuna parte dell'edificio, il rivestimento dei muri, i mosaici di vetro di un dolcissimo splendore, il finito delle più piccole parti di scultura, di uno spirale nel basso di una colonna, delle penne di uccello in un fregio, particolari inutili o perduti nelle nostre cattedrali del Nord e il cui sorriso leggiero qui non sfugge. »
(René Bazin 1894)

.

[modifica] Le guerre mondiali

Nei primi vent'anni del '900 Palermo attraversa un'epoca florida, con un breve ma intenso periodo Liberty, con il maggior esponente Ernesto Basile . Durante la prima guerra mondiale Palermo non venne interessata dal conflitto che invece la investì in pieno durante la seconda guerra mondiale per via dell'importanza del suo porto. Durante il conflitto, la città subì notevoli distruzioni a causa dei bombardamenti alleati tanto che è ancora possibile, in alcune zone del centro storico, scorgere i segni di tale avvenimento. Fu occupata nel luglio 1943 dalle truppe alleate del generale americano George Smith Patton.

[modifica] Storia contemporanea

Le lotte più significative dell'età contemporanea sono state quelle contro la mafia e il banditismo di Salvatore Giuliano, che ebbe il suo regno nella zona di Montelepre vicino Palermo. Nella lotta alla mafia sono stati colpiti uomini dello stato come Boris Giuliano, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il presidente della Regione Siciliana Pier Santi Mattarella e soprattutto coraggiosi magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rocco Chinnici fino ad arrivare a Don Pino Puglisi, martire nella difesa dei deboli nei quartieri più degradati fra i quali spiccano Brancaccio e Settecannoli. Oggi Palermo, che si affaccia sul più bel promontorio del mondo, come lo definì Johann Wolfgang von Goethe, tra Monte Pellegrino e Capo Zafferano, lungo il pendio della Conca d'Oro, sfiora il milione d'abitanti ed è una città desiderosa di riscatto e di ritrovare l'antico splendore. Essa è il centro degli affari e dei commerci più importanti dell'isola e di tutti i paesi del Mediterraneo (è infatti candidata a diventare nel 2010 capitale dell'Euromediterraneo). La sua espansione è stata notevolmente favorita nei collegamenti dell'autostrada che la unisce al resto dell'isola, all'aeroporto e alle vicine isole minori quali Ustica o le vicine Egadi (in provincia di Trapani).

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Diego Cammarata (Forza Italia) dal 14/05/2007
Centralino del comune: 091 7401111
Email del comune: urp@urp.comune.palermo.it

[modifica] Lista dei sindaci

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Palermo.


[modifica] Circoscrizioni

Per approfondire, vedi la voce Quartieri di Palermo.
La città di Palermo è divisa in 8 circoscrizioni e 25 quartieri:
  • I Circoscrizione

Kalsa (Mandamento Tribunali) - La Loggia (Mandamento Castellammare) - Albergheria (Mandamento Palazzo Reale) - Seralcadio (Mandamento Monte di Pietà)

  • II Circoscrizione

Settecannoli - Brancaccio - Ciaculli/Oreto (corso dei Mille/ S. Erasmo)

  • III Circoscrizione

Villagrazia/Falsomiele - Stazione/Oreto (Perez/ Guadagna)

  • IV Circoscrizione

Montegrappa - S. Rosalia - Cuba - Calafatimi - Mezzomonreale - Villa Tasca-Altarello - Boccadifalco

  • V Circoscrizione

Zisa - Noce - Uditore/Passo di Rigano - Borgo Nuovo

  • VI Circoscrizione

Cruillas - CEP (San Giovanni Apostolo) - Resuttana/San Lorenzo

  • VII Circoscrizione

Pallavicino - Tommaso Natale - Sferracavallo - Partanna/Mondello - Arenella - Vergine Maria - ZEN (San Filippo Neri)

  • VIII Circoscrizione

Politeama - Malaspina/Palagonia - Libertà - Monte Pellegrino

Le 8 circoscrizioni di Palermo

[modifica] I Quartieri

Per approfondire, vedi la voce Evoluzione urbanistica di Palermo.

[modifica] I quattro mandamenti - I quartieri storici

Cartina del Centro Storico di Palermo
Cartina del Centro Storico di Palermo

Il centro storico di Palermo (che corrisponde alla prima circoscrizione), costituito da quella che era la città racchiusa entro le mura cinquecentesche, è diviso da due vie che si incrociano a piazza Vigliena, creando una croce detta "la croce barocca" (i Quattro Canti, detto anche "Teatro del Sole"): Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele. Queste due vie creano quattro quartieri storici noti come i quattro mandamenti:

Questi quartieri sono stati interessati da due importanti risistemazioni urbanistiche, la prima nel 1600 con il taglio di via Maqueda che crea la croce barocca, il secondo nel 1885 fu il taglio di Via Roma. Attualmente all'interno di questi quartieri hanno sede i mercati storici della città.

[modifica] Alcuni quartieri

  • Zisa è situata nella parte centrale della città prende il nome dall'omonimo palazzo di origine araba. In origine faceva parte dell’antico parco normanno, luogo di villeggiatura e di caccia dei sovrani che si estendeva subito fuori la cinta muraria; era costituito da piccoli nuclei di case, intorno ai mulini per grano e sale costruiti lungo il corso del torrente Gabriele, nei quali si accalcavano più di mille abitanti. Con la crescita della città nel tempo fu assorbita dal tessuto urbano. Da allora, è stato un continuo espandersi e popolarsi, talvolta con uno sviluppo edilizio poco razionale, di questo quartiere che, a ridosso del vecchio centro storico, è stato delimitato dalla nuova circonvallazione, lato monte, che lo separa dagli altri quartieri, cui in origine era unito. Attualmente, oltre al classico stile del primo novecento, conserva il Palazzo della Zisa, il parco omonimo e il Villino Florio in stile 'art nouveau', fatto costruire nel 1899 da Ernesto Basile su commissione della ricca famiglia palermitana.

A distanze anche considerevoli dal centro storico sono sorti grandi quartieri periferici, alcuni dei quali (Borgo Nuovo, CEP San Giovanni Apostolo, Bonagia, ZEN San Filippo Neri, Sperone, etc...) costituiti da edilizia popolare. Sono ancora presenti alcune piccole borgate rurali quali Croce Verde e Ciaculli.Gli ultimi resti della Conca d'Oro interamente inghiottita dall'edilizia selvaggia degli anni '60 '70 e '80.

[modifica] Le borgate

Veduta di Mondello
Veduta di Mondello

Palermo è considerata a tutti gli effetti una città policentrica, poiché durante l'espansione a macchia d'olio novecentesca vennero inglobati altri centri urbani preesistenti. Questi piccoli agglomerati abitativi sono le cosiddette borgate storiche, ormai poco distinguibili all'interno del tessuto urbano, ma in attesa di una rivalorizzazione. Il sistema delle borgate ha origini molto antiche e grazie a una capillare rete viaria metteva in collegamento il centro storico con una ventina di altri insediamenti dislocati nel territorio vicino in modo da assolvere ognuno a una determinata funzione: vi erano le borgate marinare, come Mondello, Sferracavallo, Arenella, (le più antiche e con un'economia votata soprattutto alla pesca) e quelle di tipo agricolo, come San Lorenzo, Pallavicino, Cardillo, distribuite soprattutto nella cosiddetta Piana dei colli, corrispondente alla zona a nord del centro.

Non si tratta quindi di vere e proprie frazioni o villaggi a sé stanti, ma di piccoli insediamenti (alle volte corrispondenti a una sola via) che hanno avuto grande importanza nello sviluppo della città.

[modifica] Alcune borgate

  • Mondello è una nota località balneare, originariamente villaggio di pescatori, sviluppatosi intorno ad una antica tonnara. In seguito alla bonifica del territorio circostante, tra il 1892 e il 1910, viene costruita una città giardino con numerose ville in stile liberty e il Kursaal a mare. Da Mondello si accede alla Riserva naturale di Capo Gallo - Isola delle Femmine. Il periodo d'oro di questo luogo, ancor oggi suggestivo, fu la Belle Epoque, quando la ricca borghesia cittadina fece costruire le ville in quello che era lo stile più attuale, il liberty. Oggi Mondello prende vita soprattutto d'estate, quando, di sera, si fa a gara per raggiungere i ristoranti più rinomati, i cui menù sono soprattutto a base di pesce e di crostacei.
Golfo di Palermo di notte
Golfo di Palermo di notte
  • Sferracavallo è un'altra località balneare, meno nota di Mondello. Borgo marinaro e turistico, abitato da molti secoli e sviluppatosi intorno alla tonnara di Calandria, è stretto dai Monti Billiemi e da Pizzo Santa Margherita. Durante alcuni scavi archeologici nelle grotte Impiso, Pecoraro e Conza sono stati scoperti materiali del paleolitico superiore. All'inizio la piccola comunità ebbe un'economia incentrata sul mare, col passare del tempo gli abitanti si dedicarono anche alle attività agricole con la coltivazione dei vigneti, del mirto e del sommacco. Intorno al XVI secolo vennero costruite due torri a difesa della borgata dalle continue razzie piratesche; una di queste due torri fu distrutta per far posto all'attuale autostrada Palermo - Punta Raisi. Dopo il XVIII secolo, vennero costruiti numerosissimi villini in stile liberty, che fecero diventare la borgata un'importante località turistica di Palermo. Nonostante non sia rimasto molto di quei villini, ormai assorbiti dall'espansione urbana della città, Sferracavallo conserva molto del suo fascino che si è accumulato nel tempo.
  • Tommaso Natale è uno dei quartieri della Palermo Nuova. Di recente costruzione, conserva ancora alcune ville in stile liberty della zona sud della borgata di Sferracavallo. Il nome è stato dato in onore del Marchese di Monterosato Tommaso Natale, noto giurista e filologo palermitano.
  • Boccadifalco è da considerarsi uno dei quartieri più antichi della città, nonostante la sua posizione abbastanza periferica. Posto ai piedi del versante orientale del Monte Cuccio, a 130 m circa sopra il livello del mare, deve la sua relativa fama ad un'architettura tipicamente ottocentesca e alla presenza del secondo aeroporto della città di Palermo. Infatti tale aeroporto, intitolato ad Emanuele Notarbartolo, è tra gli aeroporti più antichi d'Italia e rappresenta ancora oggi un sito di notevole interesse storico, culturale ed architettonico per la caratteristica delle infrastrutture aeronautiche che vi si trovano e per la preziosità di un orto botanico e di una villa antica, sede del circolo ufficiali dell'aeronautica militare. L'aeroporto di Palermo-Boccadifalco è anche sede di uno dei più prestigiosi ed antichi aeroclub d'Italia intitolato a Beppe Albanese, che conta circa 300 soci, 6 aeromobili e ospita anche aeromobili di privati sportivi. La struttura dell'aeroporto è parte integrante del patrimonio storico della città di Palermo e venne ampliata durante la seconda guerra mondiale, con l'acquisizione di numerosi terreni. Nel 2005 l'aeroporto è stato convertito da militare a civile in seguito all'acquisto da parte dell'ENAC.
  • Addaura è una borgata che si trova a sud-ovest di Mondello e che ospita numerose ville di recente costruzione. A 70 metri circa sul livello del mare, si trovano alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti del paleolitico e del mesolitico che si trovano ora al Museo Archeologico Regionale "Antonio Salinas"; in altre grotte vicine sono stati rinvenuti interessanti graffiti con figure umane ed animalesche d'era paleolitica. L'insenatura dell'Addaura un tempo era difesa da una torre circolare del XV secolo di cui non resta molto.

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

Per approfondire, vedi la voce Monumenti di Palermo.

[modifica] Resti punici e romani

[modifica] Architettura arabo-normanna

Palermo conta numerosi monumenti risalenti al periodo normanno: nei pressi del Palazzo dei Normanni, che è diventato oggi la sede del Parlamento Siciliano, è collocata la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti che con le sue caratteristiche cupole rosse è diventata uno dei simboli della città; va ricordata poi la Chiesa della Martorana, dalla ricchissima decorazione a mosaico, del più puro stile bizantino, situata in piazza Bellini, la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi edificata oltre il fiume Oreto e il Ponte dell'Ammiraglio del 1113. Costruita tra il 1130 e il 1170, la Chiesa della Magione, conosciuta anche come chiesa della Santissima Trinità, presenta una pianta a forma basilicale a tre navate sorrette da colonne, mentre internamente la costruzione si presenta molto squadrata e movimentata da una serie di archi ogivali tipici dell'architettura normanna, che girano intorno la chiesa. Dello stesso periodo è la Chiesa dello Spirito Santo (oggi all'interno del cimitero di Sant’Orsola), dove motivi ornamentali in stile normanno s’inseriscono in una sobria architettura articolata da archetti ogivali e portali d'ingresso.

Situata vicino alla chiesa della Martorana, è quella di Chiesa di San Cataldo, una costruzione normanna del 1160, dalla caratteristica facciata tripartita sormontata da grosse cupole realizzate su tamburo, che meglio conserva il suo aspetto originario. All'interno è notevolmente interessante il pavimento musivo.

Sul Cassaro si affaccia lo splendido complesso della Cattedrale eretta nel 1185 su un'area pianeggiante precedentemente occupata da una moschea araba. La splendida commistione artistica presente nell'edificio sembra ripercorrere l'intera storia cittadina e dei popoli che l'hanno guidata mettendo in bella mostra un portale laterale e delle torrette campanarie in stile gotico catalano, una facciata quattrocentesca, un'abside con decorazioni arabo-normanne e una cupola tardo barocca. In seguito ad un disastroso incendio degli ultimi anni del XVIII secolo l'interno venne completamente ricostruito in stile neoclassico. Vi sono conservati i sarcofaghi di Federico II e Ruggero II oltre la tiara d'oro di Costanza d'Aragona, preziosi ornamenti e gioielli reali esposti nel Tesoro. Sull'altro lato della piazza della Cattedrale è il Palazzo Arcivescovile dove si trova il Museo Diocesano, che raccoglie opere d'arte di notevole interesse, provenienti dalle chiese soppresse o distrutte durante l'ultima guerra.

Risalgono al periodo normanno anche diversi palazzi: La Zisa e il suo sistema di fontane, La Cuba dallo stile austero e severo, il Castello di Maredolce all'interno del Parco della Favara e il Palazzo Scibene ancora in attesa di un restauro.

[modifica] La dominazione spagnola

Durante il dominio spagnolo, la città si arricchisce di pregevoli palazzi nobiliari e chiese. Il Palazzo Sclafani, che sorge in prossimità del Palazzo Reale e quindi in una posizione privilegiata, fu costruito nel 1330 dal feudatario Matteo Sclafani, conte di Adernò (Adrano), in competizione con il coevo Palazzo Chiaramonte, superbo edificio con chiare influenze gotico-catalane, fatto innalzare dal cognato nell'attuale piazza Marina ed attuale sede del rettorato palermitano. Nel 1495 venne edificato il Palazzo Abatellis, progettato da Matteo Carnilivari in stile catalano e che oggi ospita la Galleria Regionale d'arte Moderna e Medievale mentre risale al 1490 la costruzione del Palazzo Aiutamicristo, noto soprattutto per gli sfarzosi interni che stupirono ospiti illustri fra cui Carlo V e Don Giovanni d'Austria. Appartengono allo stesso periodo la Chiesa della Gancia, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che oggi ospita mostre ed eventi, la Chiesa di Santa Maria della Catena, dal caratteristico portale catalano e la Chiesa di Santa Maria la Nova

Nel 1583 fu eretta dal viceré Marcantonio Colonna, la Porta Nuova, rifacendosi al modello di uno degli archi trionfali effimeri eretti in città al passaggio dell'imperatore Carlo V vittorioso a Tunisi. La versione attuale risale al 1669 ed è caratterizzata da una copertura a piramide ricoperta di maioliche colorate. Essendo collegata al Palazzo dei Normanni e quindi alle antiche mura cittadine, è il fondale monumentale del Cassaro o via Toledo, l'asse principale che attraversa il centro storico di Palermo.

[modifica] Il barocco e il rococò

Numerose chiese della città risalgono al periodo barocco, fra cui: la Chiesa del Santissimo Salvatore situata lungo Corso Vittorio Emanuele, la Chiesa del Gesù o Casa Professa situata nel quartiere dell'Albergheria e la Chiesa di San Domenico con caratteristici elementi rococò. Molto importante la nuova Galleria d'Arte Moderna "Sant'Anna" che ha sede nell'ex convento francescano di costruzione barocca.

È questo il periodo di importanti sistemazioni urbanistiche per la città. Nel 1600 con il tracciato della Via Maqueda si venne a creare il nuovo salotto della città: all'incrocio con il Corso Vittorio Emanuele, si trovano I Quattro Canti, o teatro del Sole, una piazza ottagonale che costituiva il centro fisico e simbolico della città. Poco lontano in piazza Pretoria si può ammirare la Fontana Pretoria, da poco restaurata sulla quale si affacciano il Palazzo Pretorio o Palazzo delle Aquile , sede del Comune, e la splendida Chiesa di Santa Caterina.

[modifica] L'età moderna e l'espansione della città

Il liberty Stabilimento balneare di Mondello costruito a palafitta sul mare
Il liberty Stabilimento balneare di Mondello costruito a palafitta sul mare

Nel 1885, iniziò la realizzazione di un secondo asse che attraversava la città, collegando la stazione ferroviaria con la zona portuale. Per la realizzazione di questa nuova arteria, Via Roma, vennero demoliti numerosi edifici, che lasciarono spazio a palazzi di architettura eclettica e liberty.

All'inizio del XX secolo, la città comincia ad estendersi fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova strada chiamata Via della Libertà. In questo quartiere vengono costruite numerose ville in stile liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi. Per la città inizia una nuova età dell'oro, grazie soprattutto all'opera della famiglia Florio. In quest'epoca la città si rinnova, dotandosi di nuovi ospedali, teatri come il celebre Teatro Massimo, il Politeama Garibaldi, il Teatro Biondo ed altri edifici pubblici.

Fra i molti villini liberty va ricordato senz'altro il Villino Florio nei pressi della Zisa, che con il suo stile eclettico rappresenta un magnifico esempio dell'Art Nouveau messa in luce dal Basile. La maggior parte delle altre ville verranno demolite per far posto ad alti edifici di nuova costruzione mentre rimarranno come monito di quel periodo di ricchezza le residenze borghesi nella borgata di Mondello che diventerà in breve tempo la spiaggia preferita dei palermitani. L'esempio più significativo di liberty a Mondello è lo stabilimento balneare della società italo-belga, costruito sull'acqua.

Durante l'epoca fascista vengono costruiti importanti edifici pubblici quali il Palazzo di Giustizia (progettato nel 1938 ma ultimato nel 1957 dagli architetti Gaetano ed Ernesto Rapisardi in puro stile razionalista italiano) ed il Palazzo delle Poste in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi futuristi.

Dopo il rovinoso bombardamento del maggio 1943 il centro storico venne in buona parte abbandonato (infatti oggi abitano in centro solo 20.000 abitanti pur essendo molto grande) dai suoi abitanti (che preferirono trasferirsi nelle zone residenziali che vennero costruite tra gli anni '50 e '60). Fino agli anni '80 si registrarono alcuni crolli di edifici storici.

Attualmente il centro storico di Palermo, che è uno dei più grandi d'Europa, sta subendo notevoli rifacimenti e restauri affinché sia valorizzato al meglio. Fervono i cantieri per la riqualificazione di esso (grazie anche ai privati) e molti altri ancora ne saranno spesi per il completo recupero di un vero e proprio gioiello d'Italia che viene rivalorizzato ogni giorno sempre di più. Infatti molti hanno proposto di inserire il centro storico di Palermo, l'Orto Botanico e il Duomo di Monreale fra i possibili patrimoni dell'Unesco.

[modifica] Architettura contemporanea

Palermo a partire dagli anni '50 ha sviluppato uno skyline molto variegato, in parte dovuto al sacco della città durante gli anni successivi alla seconda guerra mondiale in seguito all'abbandono da parte dei cittadini del centro urbano originario e l'emigrazione verso le periferie che ha determinato un boom edilizio senza precedenti, creando nuovi quartieri residenziali ex novo composti principalmente da palazzi in cemento armato che spesso superano i 12/13 piani, modificando Palermo non solo in estensione ma anche in altezza.

Gli edifici più alti della città sorgono prevalentemente intorno allo stadio comunale o nelle periferie sud. Il più alto edificio della città e della Sicilia è il Grattacielo Ina Assitalia che si sviluppa per 65 metri in altezza e si trova in centro città in piazzale Ungheria, altri edifici di una certa altezza sono: Torre Resuttana I (63 metri), San Paolo Palace Hotel (61 metri), Torre Resuttana II (60 metri) e Torre Sperlinga (59 metri).

Molto interessanti gli edifici, progettati da Vittorio Gregotti, del Dipartimento di Scienze dell'Università di Palermo costruiti nel 1969. I corpi si presentano come parallelepipedi scuri e monolitici (ma funzionali e luminosi grazie a cortili interni ricchi di vegetazione) accostati da un sistema di canali e vasche d'acqua.

Di grandissimo interesse stilistico invece è il postmoderno edificio della Nuova Pretura della città che si trova in prossimità dello storico mercato del Capo proprio dietro il Palazzo di Giustizia.

[modifica] Le ville della Conca d'oro

L'area semipianeggiante che dai Monti di Palermo si adagia verso il mare era anticamente nota come Conca d'oro poiché, essendo coltivata ad agrumeti come limoni o arance, questi risplendevano al sole rendendo il paesaggio palermitano un luogo incantevole. Dopo il dominio normanno che divise la zona in grandi riserve di caccia, nel periodo medievale proliferarono i "bagli". Con questo termine vengono descritti i cortili spesso di forma quadrangolare, circondati da alte mura e muniti di torri. Fino al XV secolo erano diffusissimi i bagli in tutta la zona, posti a difesa di piccoli insediamenti che sarebbero poi diventati le borgate storiche della città. E' dal periodo Rinascimentale che la classe aristocratica decise di ricreare un piccolo paradiso agreste nella campagna edificando le prime ville; strutture queste non più chiuse e protette da mura, ma aperte al paesaggio naturale e destinate alla villeggiatura o alla vigilanza sul lavoro dei contadini. Le ville così si diffusero in gran numero in tutto il territorio a partire dalla zona a Sud, dove sorgeva il normanno Parco della Favara, fino a Nord, oltre le pendici dei monti Boccadifalco e Cuccio, attraversando la cosiddetta Piana dei Colli per raggiungere le borgate di Sferracavallo, Tommaso Natale e Mondello. In gran numero sono le residenze sorte a partire dal XVI secolo, dove, in pieno periodo barocco, la raffinatezza delle architetture, si riflette nello sfarzo degli interni. Delle oltre trenta ville palermitane però poche presentano le stesse caratteristiche di amenità e antica serenità che le contraddistingueva, essendo queste ormai state inghiottite dall'espansione edilizia che ha invaso negli anni la Conca d'oro.

[modifica] Teatri

[modifica] Musei

Per approfondire, vedi la voce Musei di Palermo.
Cappella Palatina
Cappella Palatina

[modifica] Spazi e centri culturali

[modifica] Mercati storici

Palermo conserva ancora gran parte del suo fascino orientaleggiante nei numerosi mercati disseminati nella città. Oltre ai mercatini settimanali "di quartiere" vi sono infatti i cosiddetti Mercati storici, che occupano determinati luoghi durante tutto l'anno. I più noti e caratteristici sono la Vucciria, Ballarò e il Capo.

Tipico scorcio del mercato della Vucciria
Tipico scorcio del mercato della Vucciria

Muovendosi all'interno del fitto intreccio di vicoli e piazzette del mercato della Vucciria si possono ritrovare tutti gli ingredienti della cucina siciliana; le coloratissime bancarelle traboccano di cassette di legno che, grazie ai colori della mercanzia, si trasformano in scrigni ricolmi dell'oro dei limoni, dell'argento delle sarde fresche e salate, del bronzo delle olive e del corallo dei pomodori essiccati.

Spettacolari le piramidi di cuccuzzedde, di broccoli verdi, di mazzi di tenerumi. In estate la scena di questo grande teatro di strada vede trionfare come assoluti protagonisti i muluni d'acqua e le grandi angurie con il ventre affettato e messo a nudo.

E cosa dire delle mille erbe aromatiche assolutamente indispensabili per la riuscita dei nostri piatti regionali più gustosi: l'addauro (alloro), il basilico, il prezzemolo, l'origano, il finocchietto selvatico ed i capperi di Pantelleria; esposte come piccoli tappeti orientali da preghiera, le cassette basse e larghe traboccano di uva passolina, ingrediente fondamentale per la pasta con le sarde e il pesce stocco a ghiotta, di mandorle sgusciate, noccioline croccanti, noci dalla buccia ruvida e pistacchi dolci e salati.

Il variegato mondo dei pesci, poggiato su letti di ghiaccio tritato, è rappresentato da gamberi, orate, scorfani, tonni, pescespada, polipi, seppie e grossi calamari.

Nelle pentole bollenti vengono tuffati i polipi bolliti, conditi a fine cottura con soltanto una spruzzata di limone. Le sarde salate vengono nettate davanti gli occhi dei clienti. Caratteristiche sono anche le stigghiole cotte alla brace e le panelle.

Il nome di questo mercato spiccatamente popolare è di origine francese: deriva, infatti, dalla parola francese boucherie ("macelleria"), perché in epoca angioina vi sorgeva un macello, mentre oggi vi abbondano le carnezzerie, ma non solo. L'allegra baraonda delle bancarelle è stata trasformata dal pittore bagherese Renato Guttuso in una fantasmagorica tapezzeria di odori e di colori: la Vucciria, dipinta nel 1974, nelle sue mani di artista e di poeta è diventata una metafora della terra di Sicilia e di tutti i suoi abitanti.

Mercato Ballarò
Mercato Ballarò

Su quello che è conosciuto come il piano del Carmine, sul quale prospettano la chiesa del Carmine Maggiore ed il suo convento, si imposta il pittoresco mercato di Ballarò. Alla suggestiva presenza di questo mercato storico, carico di profumi e di colori, Marcella Croce ha dedicato alcune pagine di particolare interesse:

« Oltre il Kemonia, l'Albergheria, uno dei cinque quartieri normanni, si chiama così perché vi vennero trasferiti da Federico II gli abitanti ribelli di Centorbe e Capizzi; secondo altre fonti potrebbe invece significare terra a mezzogiorno, da Albahar o Albergaria. Cuore pulsante dell'Albergheria è oggi il mercato di Ballarò che viene così chiamato da Bahlara, villaggio presso Monreale da dove provenivano i mercanti che lo frequentavano. (...) Una passeggiata fra le bancarelle di questi mercati può essere anche l'occasione per un'esplorazione nel passato dell'isola, non quello dei grandi uomini e delle famose battaglie, ma quello degli uomini della strada che, esattamente come noi, dovevano nutrirsi ogni giorno ed avevano le loro predilizioni e le loro debolezze.

Con un uso di origine araba, la strada è letteralmente invasa da cassette di legno: contengono la merce che viene continuamente abbanniata; pochi ne comprendono il significato letterale, ma tutti sanno che quelle grida, cantilenate con cadenze orientali, intendono reclamizzare la buona qualità ed il buon prezzo dei prodotti. Illuminato anche in pieno giorno da grandi lampade, per far risaltare la vantata freschezza, il pesce costituisce un grande polo di attrazione del mercato. (...) Al mercato c'è una vasta scelta: si va dal re dei pesci, il pescespada, troneggiante sui tavoli di marmo e incoronato dalla sua arma oramai inutile, all'umile sarda, il pesce dei poveri, come è provato dal detto liccarisi a saidda che si riferisce a chi ha ristrettezze nello spendere. Dicono che la pasta con le sarde fu inventata dagli arabi: secondo la leggenda, quando arrivarono in Sicilia nel nono secolo, avrebbero raccolto il finocchietto selvatico sulle colline e l'avrebbero subito unito alle sarde appena pescate nel porto di Mazara. Un po' discosto, quasi sottobanco, si vendono le acciughe sottosale: la passione siciliana per questo gusto è forse una reliquia del grande successo riscosso in tutto il Mediterraneo dal garum, la prelibata salsa che sia i Fenici che i Romani ottenevano facendo fermentare al sole il pesce in grandi vasche.

(...) Davanti un'osteria del Ballarò, siamo incuriositi da un grande cesto coperto da uno straccio a quadri bianchi e blu. Gli irriducibili aficionados del cibo di strada sanno che tiene in caldo i grassi di maiale, la cosiddetta frittola, che, insieme al musso e alla quarume, solo gli iniziati possono apprezzare. Spingendo i premi su carrelli, si aggira nel mercato il venditore della riffa, sorta di lotteria organizzata dagli abitanti del quartiere »

.

Sviluppato nel cuore dell'omonimo quartiere, conserva la vivacità e genuinità popolare del tipico mercato mediterraneo un tempo appannaggio della Vucciria.

Altri mercati storici a Palermo sono il Mercato delle Pulci e quello dei Lattarini

[modifica] Trasporti

[modifica] Trasporti urbani

Attualmente il trasporto urbano è curato dalla metropolitana ed dal sistema di autobus urbani.

Per approfondire, vedi la voce Metropolitana di Palermo.
Palermo
Trasporti

AMAT
Metropolitana
Porto
Tram
Tram storico
Aeroporto Punta Raisi
Aeroporto Boccadifalco

Stazioni di Palermo

Storia di Palermo

Quartieri - Area Metropolitana - Architetture - Categoria Quartieri - Porti - Strade - Piazze - Giardini - Stazioni - Chiese principali - Musei - Sport - Personalità - Lingua siciliana

Galleria fotografica

[modifica] Metropolitana

La metropolitana di Palermo ha una doppia gestione AMAT/FS, sfrutta i binari del passante ferroviario ed attualmente dispone di due linee.

    • La linea A conta 14 stazioni: Stazione Centrale, Vespri-Policlinico, Palazzo Reale-Orleans, Notarbartolo, Francia, San Lorenzo-Colli, Cardillo-Zen, Tommaso Natale, Isola delle Femmine, Capaci, Capaci-Torre Ciachea, Carini, Piraineto, Aeroporto Falcone-Borsellino. Il progetto di ampliamento della linea A, già appaltato ed in corso di attuazione prevede l'aggiunta di ulteriori nove fermate di nuova realizzazione: Roccella, Brancaccio residenziale, Guadagna, Palazzo di Giustizia, Lolli, Lazio-Restivo, Belgio, La Malfa, Sferracavallo. Linea A effettua corse dalle 4:45 alle 22:00 in direzione Aeroporto, e dalle 5,30 alle 23,00 in direzione Stazione Centrale, tutti i giorni della settimana ma con numero di corse ridotto nei festivi. Al termine dei lavori (iniziati il 22 febbraio 2008) il servizio avrà una cadenza di 5/10 minuti.
    • La linea B conta 4 stazioni (Notarbartolo, Imperatore Federico, Fiera, Giachery). L'ampliamento della linea B, in parte già appaltato, prevede la realizzazione di 4 nuove fermate: Porto, Politeama, Malaspina-Catania, Lazio-Libertà. La Linea B effettua corse dalle 6:40 alle 20:40, solo nei giorni feriali. Al termine dei lavori, (che inizieranno nel giugno 2008) il servizio avrà una cadenza di 5 minuti.

[modifica] Autobus

Il trasporto urbano su gomma è curato dall'azienda municipalizzata AMAT, le linee girano tutta la città ed arrivano anche in alcuni comuni limitrofi. Gli orari vanno dalle 4:00 del mattino fino a mezzanotte circa. La linee N1 e N2 sono linee notturne ed effettuano il percorso per tutte le 24 ore. Il terminal si trova in zona Passo di Rigano. Oltre agli autobus tradizionali sono presenti alcuni in versione aperta utilizzati per collegare il centro a Mondello e vengono utilizzati durante il periodo estivo.

[modifica] Tram

Per approfondire, vedi la voce Tram di Palermo.

Le linee del tram sono in costruzione, al termine dei lavori si avranno 2 terminal, uno in zona Roccella ed uno in zona Brancaccio, avranno corsie protette e 3 linee:

[modifica] Metropolitana Leggera

E' in corso di aggiudicazione l'appalto per la costruzione della metropolitana leggera su gomma, i veicoli saranno senza guidatore. Le linea sarà 1 e taglierà tutta la città dall'imbocco della tangenziale o circonvallazione cittadina (zona Oreto) fino alla nota località balneare di Mondello. Il servizio avrà una cadenza da 1 a 3 minuti. Ancora comunque è stato consegnato al comune il progetto preliminare, dunque la sua realizzazione appare, ad oggi, piuttosto lontana. Comunque le stazioni dovrebbero essere: Svincolo oreto; Oreto sud; Oreto nord; Piazza Giulio Cesare; Piazza Borsa; Teatro Massimo; Politeama; Archimede; Piazza Gentili; Notarbartolo; Sciuti; Empedocle Restivo; Alcide De Gasperi ;Stadio; Libertà-Lazio; Via D'annunzio; Aldisio; Lanza Scalea; Villa adriana; ZEN San Filippo Neri; Tommaso Natale; Piano Verde; Partanna-Mondello.

[modifica] Piste ciclabili

Sono in costruzione due piste ciclabili in pieno centro città con percorso che dalla zona pedemontana va verso il mare scavalcando letteralmente la circonvallazione. Entrambe saranno lunghe 7 km ciascuna, per un totale di quasi 14 km di pista ciclabile che si vanno ad aggiungere all'attuale ed unica pista ciclabile lunga poco più di 1 km. La bicicletta servirà così da variante all'automobile o ai mezzi pubblici per tutti gli amanti dello sport; inoltre esse potranno essere sfruttate pressoché tutto l'anno grazie al clima favorevole della città di Palermo.

[modifica] Autostrade

La città di Palermo è collegata, tramite la circonvallazione o Viale della Regione Siciliana (a 2 corsie per senso di marcia più le corsie d'emergenza), a 4 autostrade:

  • A19: Collega Palermo a Catania, non a pagamento, attraversa zone non densamente popolate dell'entroterra, spesso interrotta per lavori. Inaugurata dall'ANAS nel 1975, detiene un record: il viadotto più lungo d'Italia, che serve lo svincolo di Enna.
  • A20: Collega Palermo a Messina, con pedaggio, finita di costruire nel 2005. Nel 2006 ha registrato oltre 21 milioni di veicoli transitati.
  • A29: Collega Palermo a Mazara del Vallo in provincia di Trapani, senza pedaggio. È in costruzione un'area di servizio presso Costa Gaia dove sorgerà anche un motel.
  • A29 dir: Un ramo della A29 collega Palermo a Trapani.

In progetto c'è la costruzione di una seconda tangenziale cittadina la cui realizzazione appare molto costosa e molto difficile vista la particolarissima conformazione del territorio. Il progetto preliminare prevede tre corsie per senso di marcia con corsia d'emergenza e andrebbe a collegare lo svincolo di Villabate all'Aeroporto di Palermo-Punta Raisi, evitando il caos dell'attuale circonvallazione, pressoché satura. Inoltre c'è un progetto molto ambizioso da parte dell'amministrazione comunale per collegare il porto alla circonvallazione, cioè la costruzione di un tunnel che parte dalla circonvallazione all'altezza di Viale Francia e riemerge dove oggi c'è il mercato ortofrutticolo poiché attualmente il porto non ha una strada che lo colleghi direttamente alla circonvallazione.

[modifica] Aeroporti

  • Aeroporto di Palermo-Punta Raisi: recentemente il nome ufficiale è stato cambiato in Aeroporto Falcone e Borsellino, nono scalo italiano per numero di passeggeri (4.511.000 nel 2007[5]), posto a circa 35 km da Palermo in direzione Trapani, in via di espansione. È candidato a diventare Hub del Mediterraneo, attualmente in fase di ampliamento deve passare dai 35.000 mq di spazi per i passeggeri attuali a 100.000 mq.
  • Aeroporto di Palermo-Boccadifalco: ex aeroporto militare nel 2005 l'aeroporto è stato convertito da militare a civile in seguito all'acquisto da parte dell'ENAC. Si trova all'interno della città, attualmente viene utilizzato per voli regionali.

[modifica] Porti

  • Porto Civile: È sempre stata una delle più importanti vie di comunicazione per la città ed adesso è tra i maggiori scali italiani e mediterranei per traffico passeggeri e merci. Il numero di passeggeri transitati nel 2007 è di 2.400.000, con un incremento del 30% rispetto al 2006. È anche il sesto porto italiano per traffico di passeggeri su navi da crociera con un movimento di 470.000 passeggeri nel 2007[6].
  • La Cala: il porto - ora turistico - è uno dei più antichi al mondo, trovando la sue origini nell'VIII secolo a.C., quando la corrispondente insenatura naturale fu sfruttata come approdo organizzato dai Punici mentre la città si sviluppava. L'attuale amministrazione comunale sta attuando un piano per il suo disinquinamento.
  • Arenella: situato alle falde di Monte Pellegrino, questo piccolo approdo di pescatori si è oggi trasformato in un moderno porto turistico.
  • Sferracavallo: importante porto peschereccio, si trova a Nord Ovest della città.
  • Mondello: in origine un approdo di pescatori è divenuto negli ultimi decenni soprattutto un porto turistico, anche se vi ormeggiano ancora alcune barche da pesca.
  • Acquasanta: situato vicino ai cantieri navali di Palermo, è un porto turistico molto importante.
  • Fossa del Gallo: porto turistico all'interno della Riserva naturale orientata Capo Gallo.
  • Porto dell'Addaura: porto turistico posto alle falde di Monte Pellegrino.
  • Sant'Erasmo: si tratta di un approdo in via di riqualificazione come porto turistico.
  • Bandita: approdo in via di riqualificazione come porto turistico.

[modifica] Ferrovia

Il trasporto su rotaia è abbastanza diffuso: attualmente all'interno del comune di Palermo le stazioni ferroviarie vengono utilizzate anche per il traffico metropolitano. Le principali stazioni sono:

  • Stazione Centrale: edificata alla fine del XIX secolo vede una espansione in verticale nel dopoguerra con la costruzione di 2 piani superiori che mantengono lo stesso stile architettonico neoclassico della base. Nello stesso periodo vengono sostituite le pensiline sopra i binari. Conta 12 binari ed all'interno si trovano negozi e luoghi di ristoro. A breve inizieranno i lavori di restauro della stessa e dell'intera area circostante con la creazione di un ampio parcheggio e di nuova area di sosta per i bus urbani.
  • Stazione Notarbartolo: costruita negli '70 per servire la nuova area a nord della città. Architettonicamente molto particolare, vede la stazione a livello stradale ed i binari parecchi metri più in basso. Conta 7 binari. All'interno vi è un punto ristoro ed alcuni negozi di servizio. Sono in corso i lavori di ammodernamento che trasformeranno parte di essa in area commerciale.
  • Stazione Lolli: edificio costruito alla fine del XIX secolo su pressione dei nobili per garantire i collegamenti con un'importante area agricola, attualmente non viene più utilizzata. È previsto un recupero dell'immobile a fini commerciali.
  • Stazione Sant'Erasmo: utilizzata dalla Ferrovia Palermo-Corleone-San Carlo nel 1953 venne demolita e spostata verso l'esterno della città nel quartiere Tommaso Natale.
  • Stazione Orleans: di recente costruzione, si trova totalmente sotto il livello stradale. Stazione di utilizzo strettamente metropolitano molto utilizzata grazie alla sua posizione (si trova presso l'Università di Palermo, il Palazzo dei Normanni e una delle più importanti piazze cittadine, Piazza Indipendenza).

Altre stazioni del trasporto urbano sono Tommaso Natale, Brancaccio, S. Lorenzo, viale Francia e Vespri (Policlinico-Ospedale Civico).

[modifica] Sport

Stadio Renzo Barbera

[modifica] Principali impianti sportivi comunali

[modifica] Principali attività sportive

U.S. Città di Palermo
U.S. Città di Palermo
  • La città di Palermo è sede della squadra di calcio della U.S. Città di Palermo, fondata nel 1898 e rifondata nel 1987 e nota come Palermo, con i colori sociali rosa e nero; attualmente milita nella massima serie del campionato italiano e per la prima volta nella propria storia alcuni suoi giocatori sono Campioni del Mondo (Amelia e gli ex Barzagli, Zaccardo, Grosso, Toni e Barone). Nella stagione 2007/2008 parteciperà alla Coppa Uefa per il terzo anno consecutivo. La squadra utilizza lo Stadio Renzo Barbera. Anche se la società di viale del Fante sta pensando di creare una nuova casa per i rosanero, (probabilmente vicino lo ZEN San filippo Neri). Uno stadio polifunzionale e moderno. Purtroppo questo progetto sta avendo grande opposizione da parte di alcuni politici del consiglio comunale.

Altre squadre, relativamente importanti, cittadine sono: Fincantieri e Panormus.

[modifica] Automobilismo

  • Targa Florio: La più antica corsa automobilistica della storia, corsa fin dall'inizio del secolo scorso e organizzata dalla Famiglia Florio, attualmente rientra nel circuito del campionato del mondo di Rally, inoltre viene corsa da auto d'epoca.

[modifica] Ciclismo

[modifica] Pugilato

  • Nino Castellini è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana, a 25 anni era già campione italiano superwelter, aveva primeggiato in due campionati mondiali (1970 e 1972) e partecipato alle Olimpiadi di Monaco. Morì in un tragico incidente sulla Palermo-Punta Raisi il 26 agosto 1976, prima di poter disputare l'incontro valido per il titolo europeo contro l'italo-americano Vito Antuofermo. Attualmente a Palermo la palestra dove Castellini si allenava gli è stata recentemente intestata.
  • Michele Orlando, attuale campione europeo di pesi welter, è originario del quartiere della Noce e mantiene alta la tradizione pugilistica palermitana nei ring d'Europa e del mondo.

[modifica] Canoapolo

  • Ghisamestieri Palermo, colori sociali bianco e blu. Unica squadra palermitana a potersi fregiare di uno scudetto per la vittoria del campionato nazionale nel 2000, inoltre la squadra ha vinto 2 Coppa Italia, nel 2004 e nel 2005. Attualmente militante nella massima serie del campionato nazionale.
  • C.N.Marina S.Nicola, colori sociali bianco e celeste. Attualmente militante nella massima serie del campionato nazionale.
  • S.C.Trinacria, colori sociali giallo e rosso. Dal 2008 nella massima serie del campionato nazionale.

Altre squadre che militano in campionati minori: Villa Igiea e Clubbino del Mare.

[modifica] Altri sport

Calcio a 5

Pallacanestro maschile

  • Pallacanestro Ares Palermo

Pallacanestro femminile

  • Verga Palermo

Pallavolo

Rugby

Pallamano

Hockey in-linea

Pallanuoto

Baseball

Football americano

Canottaggio

Atletica

Kung Fu

  • My Gym Palermo

[modifica] Manifestazioni Culturali

[modifica] Vita notturna

Il numero delle zone nelle quali si sviluppa la vita notturna palermitana è sempre in aumento, grazie alla valorizzazione del centro storico questo è diventato il vero punto nevralgico notturno cittadino. Tra le zone maggiormente frequentate troviamo:

  • La Champagneria: A pochi passi dal Teatro Massimo, si trova un'ampia zona pedonale chiamata appunto Champagneria per la presenza di uno storico locale. Questa è una delle zone più frequentate da gente di tutte le età e di tutte le categorie sociali. Massiccia la presenza di locali notturni quali pub, lounge bar, disco-pub, caffetterie, ristorantini e pizzerie.
  • I Candelai: Via dei Candelai è una traversa di Via Maqueda nel cuore della Palermo vecchia all'interno del quartiere denominato Seralcadio o Mandamento Monte di Pietà, si tratta di una via molto caratteristica e ricca di localini serali ubicati sia l'uno accanto all'altro sia all'interno delle traverse limitrofe. Oltre ai locali tradizionali sono presenti molti locali etnici gestiti dalle comunità straniere presenti nel centro storico.
  • La Kalsa: Lo storico quartiere della Kalsa a partire dalla fine degli anni '90 ha visto nascere e moltiplicarsi numerosi locali, lounge bar, pub e ristoranti distribuiti praticamente in tutto il quartiere. È sicuramente il quartiere che maggiormente ha beneficiato del recupero del centro storico. Nella zona si organizzano spesso concerti e mostre. La zona è divenuta molto popolare nella movida palermitana grazie anche al Kals'Art, evento culturale e musicale che ogni anno viene organizzato in estate nel quartiere dal comune di Palermo, ma anche per l'evento dedicato alla musica elettronica chiamato Wintercase.
  • La Vuccirìa: Lo storico quartiere popolare, dove nelle ore diurne risiede l'omonimo mercato, la notte è molto popolato. Nelle due piazze principali del rione Piazza Caracciolo e Piazza Garraffello, è possibile ascoltare e ballare musica che varia dal Reggae e Rap a Piazza Garaffello, sino alla musica più commerciale, a Piazza Caracciolo. Sono presenti botteghe che vendono alcolici e molti venditori ambulanti che cucinano sul momento molte specialità locali come ad esempio le stigghiola. Insieme ai Candelai è la zona della città in cui la movida notturna ha durata fino alle prime ore del mattino.
  • Il Borgo Vecchio: Il quartiere la notte è frequentato da molti giovani che solitamente si soffermano in una piazzetta della zona per prendere un aperitivo.
  • Zona di Viale della Libertà: Lungo il Viale della Libertà, le sue strade perpendicolari e Piazza Unità d'Italia si trovano numerosi locali frequentati dalla cosiddetta Palermo bene.

[modifica] Cittadini onorari

Nel corso degli anni il comune di Palermo ha concesso la cittadinanza onoraria a diverse personalità. Tra essi:

[modifica] Libri e film ambientanti a Palermo

[modifica] Libri

Libri
  • Si guarda com'è il sole di Francesco Gambaro (2002)
  • Il soffio della valanga di Santo Piazzese (2002)
  • Sia affar vostro di Francesco Gambaro (2002)
  • Kleeenex di Francesco Gambaro (2003)
  • Estate di San Martino di Valentina Gebbia (2003)
  • Homo panormitanus di Daniele Billitteri (2003)
  • Femina panormitana di Daniele Billitteri (2004)
  • Cartomante per necessità di Lino Agrò (2005)
  • Per un crine di cavallo di Valentina Gebbia (2005)
  • Il leone di Palermo di Salvatore Requirez (2005)
  • Vucciria 1957 di Michele Casarubea (2005)
  • Palermo è una cipolla di Roberto Alajmo (2006)
  • E' stato il figlio di Roberto Alajmo (2007)
  • MAQEDA di Salvo Sottile (2007)
  • Carissimo fratello Salvatore di Daniele Billitteri (2007)
  • Palermo, Borgo Vecchio di Valentina Gebbia (2007)
  • Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana di Davide Romano (2007)
  • F.B.A.I., La Collana di Corallo di Daniele Billitteri (2007)
  • F.B.A.I., Domando Scusi di Daniele Billitteri (2008)
  • Il tailleur grigio di Andrea Camilleri (2008)

[modifica] Film

Film

[modifica] Media e telecomunicazioni

Quotidiani Periodici TV Radio
  • Giornale delle Pulci
  • Lapis
  • Balarm
  • Palermo
  • I Love Sicilia
  • Trova Palermo
  • Forza Palermo
  • Il Tram
  • Giornale degli Affari
  • Sicilia
  • Kalos
  • Sicilia Archeologica
  • Pizzino
  • Heliodromos
  • Cyberzone
  • Letteralmente
  • Segno
  • Zoomagazine
  • Ateneonline
  • Prometheus
  • Palermo Parla
  • L'Urlo di Ippocrate
  • Dabliù Radio
  • Radio Action 101
  • Radio Azzurra
  • Radio Evangelica
  • Radio Giornale di Sicilia RGS
  • Radio In
  • Radio Margherita
  • Radio Margherita Giovane
  • Radio Margherita Napoli
  • Radio Med
  • Radio Mia
  • Radio One
  • Radio Palermo Centrale
  • Radio Reporter 98
  • Radio Show
  • Radio Spazio Noi
  • Radio Sprint
  • Radio Studio Sicar
  • Radio Time

[modifica] Gemellaggi

[modifica] Note

  1. ^ Motivazioni della Medaglia d'Oro sul sito della Presidenza della Repubblica
  2. ^ Motivazioni della Medaglia d'Oro sul sito della Presidenza della Repubblica
  3. ^ Nevicata a Palermo 1981
  4. ^ meteosicilia. it/neve%20in%20sicilia/neve%20a%20palermo/neve%20a%20Palermo.htm La neve a Palermo
  5. ^ Dati da Assaeroporti
  6. ^ Traffico Portuale di Palermo

[modifica] Bibliografia

  • AA.VV.. Il tempio dei Re . Palermo, Arnaldo Lombardi, 2001 .
  • AA.VV.. L'universo fenicio . Torino, Einaudi, 2000 .
  • AA.VV.. Palermo città d'arte . Palermo, Ariete, 1998.
  • AA.VV.. Palermo punica . Palermo, Sellerio, 1996 .
  • Roberto Alajmo. Palermo è una cipolla . Roma, Laterza, 2005 .
  • Adriana Chirco. Palermo. La città ritrovata. Venti itinerari entro le mura . Palermo, Flaccovio, 2005 .
  • Luigi Natoli. Storia di Sicilia . Palermo, Flaccovio, 1979 .
  • Luigi Natoli. Storia e leggende di Sicilia . Palermo, Flaccovio, 1982 .
  • Enrico Onufrio. Guida pratica di Palermo . Milano, Fratelli Treves, 1882 .
  • Salvatore Requirez. Le ville di Palermo . Palermo, Flaccovio, 1999 .
  • Pietro Todaro. Guida di Palermo sotterranea . Palermo, L'Epos, 2002 .
  • Lipario Triziano. Le Porte della città di Palermo . Palermo, Stamperia di A. Gramignani, 1732 .
  • Adriana Chirco. Palermo. La città ritrovata. Itinerari fuori le mura . Palermo, Flaccovio, 2006 .
  • Adriana Chirco. Palermo. Tremila anni fra storia ed arte . Palermo, Flaccovio, 2006 .

[modifica] Voci correlate

[modifica] Generiche

[modifica] Luoghi

[modifica] Storia

[modifica] Personaggi palermitani

Per approfondire, vedi la voce Personaggi palermitani.

[modifica] Galleria immagini


[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Palermo su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Palermo")



Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com