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Rococò - Wikipedia

Rococò

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Categoria:Storia dell'arte
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Il rococò è uno stile artistico sviluppatosi a partire dai primi anni del Settecento come evoluzione del tardo-barocco. Si distingue per la grande eleganza e la sfarzosità delle forme, caratterizzate da ondulazioni ramificate in riccioli e lievi arabeschi floreali. Si espresse soprattutto nella pittura, ma anche nelle decorazioni, nell'arredamento, nella moda e nella produzione di oggetti.

Palazzo di Czartoryski, Puławy
Palazzo di Czartoryski, Puławy
Castello di Sans-Souci, Potsdam.
Castello di Sans-Souci, Potsdam.

Indice

[modifica] Il nome rococò

Il termine "rococò" ha una connotazione dispregiativa: deriva dal francese rocaille, parola usata per indicare le pietre e le rocce utilizzate nei giardini come abbellimento. Il rococò nasce in Francia all'inizio del XVIII secolo.

Caratterizzato da grazia, gioiosità e lucentezza si poneva in netto contrasto con la pesantezza e i colori più cupi adottati dal precedente periodo barocco. I motivi Rococò cercano di riprodurre il sentimento tipico della vita aristocratica libera da preoccupazioni o del romanzo leggero piuttosto che le battaglie eroiche o le figure religiose. Verso la metà del XVIII secolo il rococò verrà a sua volta rimpiazzato dallo stile neoclassico.

Rococò sembra essere una combinazione della parola francese rocaille (conchiglia, guscio) e della parola italiana barocco. Siccome questo stile ama le curve naturali come quelle presenti nelle conchiglie e si specializza nelle arti decorative, alcuni critici tendevano erroneamente a ritenerlo frivolo e legato alla moda. Il termine rococò fu accettato anche dagli storici dell'arte dalla metà del XIX secolo e sebbene ci siano ancora pretestuose discussioni riguardo al significato storico di questo stile, il rococò è ora largamente considerato come un importante periodo di sviluppo per l'arte e la cultura europea.

[modifica] Dal barocco al rococò

Dopo l'opulenza del barocco, che aveva prosperato per tutto il XVII secolo annoverando grandi artisti come Michelangelo Merisi da Caravaggio, Annibale Carracci, Correggio e Federico Barocci, all'inizio del XVIII secolo, nasce in Francia lo stile rococò. Esso si sviluppa come una elaborazione estrema di motivi già presenti nel barocco, soprattutto nella decorazione d'interni, nella pittura e nell'arredamento oltre che nei piccoli oggetti di ceramica.

La basilica Rococò di Ottobeuren (Baviera): gli spazi architettonici confluiscono e si disperdono, come se prendessero vita
La basilica Rococò di Ottobeuren (Baviera): gli spazi architettonici confluiscono e si disperdono, come se prendessero vita

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[modifica] Storia del rococò

Lo stile rococò fu inizialmente utilizzato nelle arti decorative e per il design degli interni. La successione di Luigi XV di Francia portò un cambiamento tra gli artisti di corte e in generale nella moda del tempo. Verso la fine del precedente regno, i ricchi motivi tipici del barocco stavano dando già spazio ad elementi più leggeri, con più curve e motivi più naturali. Questi elementi erano già evidenti e riscontrabili, ad esempio, nei progetti architettonici di Nicolas Pineau. Durante il regno di Luigi XV la vita di corte si allontanò dal palazzo di Versailles portando il cambiamento artistico nel palazzo reale e poi permettendo il suo diffondersi in tutta l'alta società francese. La delicatezza e la gioia dei motivi rococò sono stati spesso visti come reazione agli eccessi presenti nel regime di Luigi XIV.

Il 1730 rappresentò il periodo di maggior vitalità e sviluppo del Rococò in Francia. Lo stile si sviluppò ben oltre l'architettura e investì anche l'arredamento, la scultura e la pittura (tra i lavori più esemplificativi vi sono quelli degli artisti Jean-Antoine Watteau e François Boucher).

Il rococò mantenne ancora il sapore tutto barocco delle forme complesse e intricate ma da quel momento iniziò ad integrare diverse e originali caratteristiche quali l'inclusione di temi orientali o composizioni asimmetriche.

Lo stile rococò si diffuse soprattutto grazie agli artisti francesi e alle pubblicazioni del tempo. Fu prontamente accolto nelle zone cattoliche della Germania, Boemia e Austria dove venne "fuso" con il barocco tedesco. In particolare nel sud, il rococò tedesco fu applicato con entusiasmo nella costruzione di chiese e palazzi; gli architetti spesso addobbavano i loro interni con "nuvole" di stucco bianco. In Italia lo stile tardo Barocco di Francesco Borromini e Guarino Guarini si è evoluto nel Rococò a Torino, Venezia, Napoli ed in Sicilia, mentre in Toscana ed a Roma l'arte rimase ancora fortemente legata al barocco. [La facciata della Cattedrale di Cadice, Spagna.]] In Inghilterra il nuovo stile fu considerato come "il gusto francese per l'arte", gli architetti inglesi non seguirono l'esempio dei loro colleghi continentali, ciò nonostante l'argenteria, la porcellana e le sete furono fortemente influenzate dal rococò. Thomas Chippendale trasformò il design dell'arredamento inglese attraverso lo studio e l'adattamento del nuovo stile. William Hogarth contribuì a creare una teoria sulla bellezza del rococò; senza riferirsi intenzionalmente al nuovo stile, egli affermò nella sua Analisi della bellezza (1753) che le curve a S presenti nel rococò erano la base della bellezza e della grazia presenti in arte e in natura.

Un interno in stile rococò.
Un interno in stile rococò.

La fine del rococò inizia intorno al 1760 quando personaggi del calibro di Voltaire e Jacques-François Blondel muovono delle critiche sulla superficialità e la degenerazione dell'arte. Blondel, in particolare, si lamentò dell'incredibile miscuglio di conchiglie, dragoni, canne, palme e piante nell'arte contemporanea. Nel 1780 il rococò smette di essere di moda in Francia e viene rimpiazzato dall'ordine e dalla serietà dello stile Neoclassico il cui portabandiera è Jacques-Louis David.

Il rococò rimane popolare in provincia ed in Italia fino alla seconda fase del Neoclassicismo, il cosiddetto "stile Impero", quando grazie al governo napoleonico viene definitivamente spazzato via.

Un rinnovato interesse per il rococò si ha tra il 1820 e il 1870. L'Inghilterra è la prima a rivalutare lo "stile Luigi XIV", così come venne erroneamente chiamato all'inizio, e a pagare grosse cifre per comperare gli oggetti rococò di seconda mano che si potevano trovare a Parigi. Ma anche artisti importanti come Delacroix e mecenati quali Empress Eugénie riscoprono il valore della grazia e della leggerezza applicata all'arte e al design.

[modifica] Il rococò applicato alle arti

[modifica] Arredamenti e oggetti decorativi durante il periodo rococò

Divano in stile Rococò
Divano in stile Rococò
Una consolle di Juste-Aurèle Meissonier del 1730
Una consolle di Juste-Aurèle Meissonier del 1730

I temi leggeri ma intricati del design rococò si addicono meglio agli oggetti di scala ridotta piuttosto che imporsi (così come invece nel barocco) nell'architettura e nella scultura. Non sorprende quindi che il rococò francese era usato soprattutto all'interno delle case. Figure di porcellana, argenteria e soprattutto l'arredamento, iniziarono ad applicare il rococò quando l'alta società francese cercava di arredare le proprie case nel nuovo stile.

Particolare di mobile in stile Rococò
Particolare di mobile in stile Rococò

Il rococò ama il carattere esotico dell'arte cinese ed in Francia si imita tale stile nella produzione di porcellane e vasellame per la tavola.

Una dinastia di ebanisti parigini, alcuni dei quali nati in Germania, sviluppa uno stile di linee curve in tre dimensioni, dove superfici impiallacciate sono completate da intarsi in bronzo. I maggiori autori di questi lavori rispondono ai nomi di Antoine Gaudreau, Charles Cressent, Jean-Pierre Latz, Françoise Oeben e Bernard II van Risenbergh.

Disegnatori francesi come François Cuvilliérs e Nicholas Pineau, esportano lo stile a Monaco di Baviera ed a San Pietroburgo, mentre il tedesco Juste-Aurèle Meissonier, si trasferisce a Parigi. Il capostipite e precursore del rococò a Parigi è stato però Simon-Philippenis Poirier. In Francia lo stile rimase molto sobrio dato che gli ornamenti, principalmente in legno, furono meno massicci e apparivano come un misto di motivi floreali, scene, maschere grottesche, dipinti e intarsi di pietre dure.

Il rococò inglese tende ad essere più moderato. Il disegnatore di mobili Thomas Chippendale mantiene le linee curve ma taglia corto con gli orpelli alla francese. Il maggior esponente del rococò inglese fu, probabilmente, Thomas Johnson, uno scultore e progettista di mobili attivo a Londra alla metà del 1700.

[modifica] Architettura

Solitude Palace(Stoccarda, Germania) - un capolavoro di architettura rococò nella Germania del sud.
Solitude Palace(Stoccarda, Germania) - un capolavoro di architettura rococò nella Germania del sud.

Solitude Palace (immagine a lato) a Stoccarda, la chiesa bavarese di Wies ed il Castello di Sans-Souci a Potsdam sono alcuni esempi dell'architettura rococò in Europa. In questo contesto continentale, dove il rococò è completamente sotto controllo, le sculture sono espresse sotto forma di ornamenti floreali, linee interrotte e scene fantastiche.

Nelle decorazioni d'interni, il rococò sopprime le divisioni architettoniche di architrave, fregi e cornice, per il pittoresco, il curioso e il capriccioso, realizzato in materiali plastici come il legno scolpito e lo stucco. Pareti, soffitti, mobili e oggetti di metallo e porcellana si fondono in un insieme omogeneo. Le tinte del rococò sono di color pastello molto più leggere dei colori sgargianti del barocco.

L'intonaco rococò degli artisti italiani e svizzeri come Bagutti e Artari, è una caratteristica delle costruzioni di James Gibbs e dei 'fratelli Franchini, operanti in Irlanda, che riproducevano qualsiasi cosa venisse realizzata in Inghilterra. Utilizzato per la prima volta in alcuni ambienti di Versailles, fu riproposto in alcuni palazzi parigini come l'Hótel Soubise.

In Germania, artisti francesi e tedeschi come Cuvilliés, Johann Balthasar Neumann e Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff, realizzarono l'allestimento di Amalienburg vicino Monaco di Baviera, ed i castelli di Würzburg, Sans-Sucis a Potsdam, Charlottenburg a Berlino, Brühl in Westphalia, Bruchsal, Castle Solitude a Stoccarda e Schönbrunn a Vienna.

Marriage à la Mode di William Hogarth, 1745, National Gallery, Londra.
Marriage à la Mode di William Hogarth, 1745, National Gallery, Londra.

In Inghilterra uno dei quadri di William Hogarth Marriage à la Mode, dipinto nel 1745, mostra un insieme di stanze di un palazzo di Londra, dove lo stile rococò si trova solo sugli intonaci e sul soffitto. Viene poi prodotta una pletora di vasi cinesi in cui i Mandarini (dignitari imperiali cinesi) sono effigiati in modo satirico e rappresentati come piccole mostruosità.

[modifica] Pittura

Jean-Antoine Watteau.
Jean-Antoine Watteau.

Sebbene il rococò ebbe origine puramente nelle arti decorative, lo stile mostrò la sua influenza anche nella pittura. I pittori usarono colori delicati e forme curvilinee, decorando le loro tele con cherubini e miti d'amore. Anche il ritratto fu popolare fra i pittori rococò. I loro panorami erano pastorali e spesso dipinsero i pranzi sull'erba di coppie aristocratiche.

Jean-Antoine Watteau (1684-1721) è considerato il più importante pittore rococò. Egli ebbe una grande influenza sui suoi successori, incluso François Boucher (1703 - 1770) e Jean-Honoré Fragonard (1732-1806), due maestri del tardo periodo. Anche il tocco delicato e la sensibilità di Tomas Gainsborough (1727-1788), riflettono lo spirito rococò.

Pilgrimage to Cythera di Jean-Antoine Watteau. Le frivolezze e le sinuosità della pittura rococò (1721, Louvre).
Pilgrimage to Cythera di Jean-Antoine Watteau. Le frivolezze e le sinuosità della pittura rococò (1721, Louvre).

[modifica] Scultura

La scultura è un'altra area nella quale gli artisti rococò hanno operato. Étienne-Maurice Falconet (1716-1791) è considerato uno dei migliori rappresentanti del rococò francese. In generale, questo stile fu espresso meglio attraverso la scultura di porcellana delicata piuttosto che statue marmoree ed imponenti. Falconet stesso era direttore di una famosa fabbrica di porcellana a Sèvres. I temi dell' amore e della gioia furono rappresentati nella scultura, così come la natura e le linee curve e asimmetriche.

Lo scultore Bouchardon rappresentò Cupido occupato nell'intagliare i suoi dardi d'amore dalla clava di Ercole; questo rappresenta un simbolo eccellente dello stile rococò. Il semidio è trasformato nel bambino tenero, la clava che fracassa le ossa si trasforma in frecce che colpiscono il cuore, nel momento in cui il marmo è sostituito così liberamente dallo stucco. In questo collegamento si possono menzionare gli scultori francesi, Robert le Lorrain, Michel Clodion e Pigalle.

[modifica] Musica

Lo stile galante fu l'equivalente del rococò nella storia della musica, così come tra musica barocca e musica classica, e non è facile definire questo concetto con le parole. La musica rococò si sviluppò al di fuori della musica barocca, particolarmente in Francia. Può essere considerata come una musica molto intimistica resa in forme estremamente raffinate. Fra i massimi esponenti di questa corrente si possono citare Jean Philippe Rameau e Carl Philipp Emanuel Bach.

[modifica] Il rococò in Italia

La reggia di Stupinigi.
La reggia di Stupinigi.
Il salone centrale di Stupinigi.
Il salone centrale di Stupinigi.


Anche in Italia il rococò, sull'esempio francese, creò un notevole rinnovamento soprattutto nel settore delle decorazioni d'interni e nella pittura. Questo avvenne soprattutto nelle regioni del nord (Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto), mentre nell'Italia centrale, forse per l'influenza della Chiesa, lo stile non si sviluppò in maniera sensibile. Altro discorso ancora va fatto per la Sicilia; qui si sviluppò soprattutto una evoluzione del barocco ma di gusto più spagnoleggiante e molto simile al plateresco.


[modifica] Architettura

I massimi interpreti del rococò nell'architettura sono da considerare Guarino Guarini, molto attivo in Piemonte ed a Messina, e Filippo Juvarra che lavorò molto a Torino come architetto di Casa Savoia.

Le opere più importanti di Guarino Guarini si possono elencare: la chiesa di San Filippo a Messina, la chiesa dei Padri Somaschi a Messina, la Casa dei padri Teatini a Messina, la Cappella della Sacra Sindone a Torino e il Palazzo Carignano sempre a Torino.

Tra le più importanti realizzazioni di Filippo Juvarra si ricordano: la cupola della Basilica di Sant'Andrea a Mantova, la cupola del Duomo di Como, il campanile della cattedrale di Belluno, la basilica di Superga vicino Torino, il Castello di Rivoli, la Palazzina di caccia a Stupinigi, la Reggia di Venaria Reale e il Palazzo Madama a Torino.

Piazza San Marco, prima del 1723 dipinto dal Canaletto.
Piazza San Marco, prima del 1723 dipinto dal Canaletto.

[modifica] Pittura

Nel campo della pittura i maggiori interpreti del rococò si possono considerare gli artisti che operano a Venezia; tra di essi le figure più importanti si possono considerare: Giambattista Tiepolo di cui si ricordano Ritratto di Antonio Riccobono, San Rocco e Ercole soffoca Anteo; Canaletto che realizzò opere tra cui: Piazza San Marco, San Cristoforo San Michele e Murano, I cavalli di San Marco sulla piazzetta, Il campo di Rialto a Venezia e Paesaggio fluviale con colonna ed arco di trionfo; Francesco Guardi che dipinse circa ottocentosessanta opere fra le quali si ricordano Miracolo di un santo domenicano, Concerto di dame al Casino dei Filarmonici e La Carità.

[modifica] Scultura

Nel settore della scultura, per la verità assai povero in questo periodo, si distingue Giacomo Serpotta che, soprattutto a Palermo, realizzò opere per diverse chiese della città fra le quali si possono citare gli Oratori di Santa Cita, di San Lorenzo e del Rosario a San Domenico e la Chiesa di San Francesco d'Assisi. Anche alcuni scultori che realizzarono fontane a Roma e nella Reggia di Caserta possono essere considerati ispirati allo stile rococò.

[modifica] Il rococò e la Chiesa Cattolica

La Basilica di Superga.
La Basilica di Superga.
Duomo di Zwiefalten.
Duomo di Zwiefalten.

Una visione critica del rococò in contesti ecclesiastici fu sostenuta dall' Enciclopedia cattolica . Per la chiesa, si diceva, lo stile rococò può essere assimilato alla musica profana, contrapposta alla musica sacra. La sua mancanza di semplicità, la sua esteriorità e la frivolezza hanno un effetto che distrae dal raccoglimento e dalla preghiera. La sua mollezza e la grazia non si addicono alla casa di Dio. A questa affermazione si contrappone oggi, quella di molti critici e quella ufficiosa della Chiesa, che vede nella raffinata espressione rococò lo stile più vicino alla grazia e alla bellezza del paradiso.

Nello sviluppo del rococò, sarà trovata una decorazione compatibile con l'aspetto sacro delle chiese. In ogni caso è molto diverso se lo stile è usato in forma moderata come dai maestri francesi o estremizzato dall'opulenza delle forme degli artisti tedeschi.

Gli artisti francesi sembra non abbiano mai considerato la bellezza della composizione l'oggetto principale, mentre i tedeschi fecero dell'imponenza delle linee il loro scopo più importante.


Capitello rococò a Steinhausen.
Capitello rococò a Steinhausen.

Nel caso di grandi oggetti, la scultura rococò è bella (tra le sculture rococò il soggetto forse più diffuso è San Giovanni Nepomuceno), ma qualora questa graziosità venga elusa si riscontra una somiglianza con il barocco. Gli elementi fantasiosi di questo stile mal si confanno con le grandi pareti delle chiese. In ogni caso tutto deve essere uniformato alle situazioni locali ed alle circostanze. Ci sono alcuni calici rococò veramente belli da vedere, mentre ce ne sono altri che non rispondono a dei canoni tali da farli assimilare a degli oggetti sacri. Fra i materiali usati nello stile rococò figurano il legno intagliato, il ferro e il bronzo usati nella costruzione di balaustre e cancellate. Elemento distintivo è la doratura che rende i freddi materiali metallici più accettabili per l'inserimento in un ambiente non profano.

[modifica] Bibliografia

  • A. Morassi, Tiepolo e la Villa Valmarana, Milano, 1945.
  • A. Morassi, Giovan Battista Tiepolo, Londra, 1955.
  • A. Pallucchini, L'opera completa di Giambattista Tiepolo, Milano 1968.
  • A. Porcella, La giovinezza di Gianbattista Tiepolo, Roma 1973.
  • M. Gemin, F. Pedrocco, Giambattista Tiepolo. I dipinti. Opera completa, Venezia 1993.
  • (EN) Pal Kelemen, 1967. Baroque and Rococo in Latin America.
  • (EN) Fiske Kimball, 1943. Creation of the Rococo (Ristampato come The Creation of the Rococo Decorative Style, 1980).
  • (EN) Michael Levey, 1980. Painting in Eighteenth-Century Venice.
  • (EN) Arno Schönberger e Halldor Soehner, 1960. L'età del Rococo (Pubblicato originariamente in Germania, 1959).
  • (DE) T. Hetzer, Die Fresken Tiepolos in der Würzburger Residenz, Frankfurt, 1943.

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