Ercole
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Ercole è una figura della mitologia romana, forma italica del culto dell'eroe greco Eracle, introdotto probabilmente presso i popoli Sanniti dai coloni greci, in particolare dalla colonia di Cuma, e presso i Latini e i Sabini dal culto etrusco ad Hercle.
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[modifica] L'Ercole italico
Nell'Ercole italico, molto più che in Eracle, sono accentuate le caratteristiche di divinità protettrice dei traffici, dei mercati e degli incontri di popolazioni diverse.
Non a caso i grandi santuari a lui dedicati erano situati in luoghi di commerci: così era per quello sabino di Tivoli, lungo il percorso della transumanza del bestiame fra Lazio e Abruzzo, (cioè fra Tirreno e Adriatico), per quello sannita nella capitale pentra Bojano (santuario nell'odierna Campochiaro), lungo il tratturo che collega la Marsica al Tavoliere, per quello etrusco presso il porto di Caere, per la stessa Ara massima di Ercole, prima testimonianza del suo culto eretta da Evandro nel Foro Boario, presso il guado del Tevere, nella zona dove ora sorge Santa Maria in Cosmedin.
Ercole fu dunque, anzitutto, una divinità che grazie alla sua forza garantiva i commerci: la stessa Ara massima rappresentava la gratitudine di Evandro per aver liberato le sue mandrie di buoi dalla minaccia del gigante Caco: tipica impresa erculea, analoga ma distinta dalle 12 tradizionali.
[modifica] Ercole nella antica religione romana
Ercole è noto in particolare per le "dodici fatiche": queste indicano come il mito derivasse direttamente da qualche precedente culto solare. Le sue dodici fatiche simboleggiano il passaggio del Sole attraverso le 12 case dello zodiaco.
Numerose sono le leggende religiose che hanno Ercole come protagonista. Figlio di Zeus, la madre di Ercole era la fanciulla Alcmena, che rimase vergine anche dopo il concepimento; ebbe in moglie Deianira; ella gli invierà, tramite l'amico Lica, la camicia tinta del sangue infetto del centauro Nesso, che lo avvelenerà portandolo alla morte, finirà bruciato sul rogo nella pelle del leone Nemeo
Deceduto nel solstizio di primavera, mentre moriva il sole si oscuro'.
Subito dopo la morte sarebbe disceso nell'Ade, e poi resuscitato dal padre Zeus. Successivamente ascese all'Olimpo degli Dei, diventando da uomo, dio. Nell'Olimpo sposò Ebe, dea della giovinezza.
Come per il dio sole, la sua nascita era celebrata il 25 dicembre.
[modifica] Ercole nell'arte
[modifica] Pittura
- Ercole e Onfale di Pieter Paul Rubens (1603).
- Ercole nel giardino delle Esperidi di Pieter Paul Rubens (1638 circa)
- L'origine della Via Lattea di Pieter Paul Rubens (1636-1638).
- L'origine della Via Lattea di Tintoretto.
- La scelta di Ercole di Annibale Carracci (1596)
[modifica] Scultura
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ercole
[modifica] Collegamenti esterni
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