Museo del Louvre
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Musée du Louvre | ||
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Tipologia | Arte | |
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Indirizzo | Cédex 1, 75058 Parigi, Francia | |
Orari |
Chiuso il primo gennaio, primo maggio, 15 agosto, 25 dicembre |
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Biglietti | intero: 9,00€ – ridotto: 6,00€ dalle 18:00 alle 21:45 (previste altre tariffe ed esenzioni per gruppi, abbonamenti, visite guidate e studenti) | |
Telefono | +0033 01 40 20 52 06 | |
Sito | www.louvre.fr | |
Mezzi | metropolitana: stazione Palais-Royal/musée du Louvre
bus: 21, 24, 27, 39, 48, 68, 69, 72, 81, 95 |
Il Museo del Louvre a Parigi, in Francia, è forse il più celebre museo del mondo, nonché quello che attrae il maggior numero di visitatori[1]
Si trova sulla Rive Droite, nel I arrondissement, tra la Senna e Rue de Rivoli.[2]
Il palazzo che ospita il museo fu originariamente costruito durante la dinastia dei Capetingi, sotto il regno di Filippo II.[3]
Attualmente la collezione del museo comprende alcune delle più famose opere d'arte del mondo, come la Gioconda, Sant'Anna, la Madonna e il Bambino con l'agnello e la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, Il giuramento degli Orazi di Jacques Louis David, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia. La statua equestre di Luigi XIV rappresenta il punto di origine del cosiddetto Axe historique, anche se il palazzo non è allineato con l'asse stesso.
[modifica] Storia
[modifica] Le origini
Il Palazzo del Louvre attuale è il frutto di una serie di costruzioni successive realizzate nel corso degli ultimi 800 anni[4]
La vera origine del termine Louvre è oscura. La Potter ipotizza che il Re Filippo II abbia parlato della costruzione chiamandola L'Œuvre (in francese il capolavoro), perché era il palazzo più grande della Parigi del XII secolo. Un'altra ipotesi è quella di Sauval che propone che il nome derivi dall'antico termine Anglo-Sassone leouar che significava castello o fortezza.[2] Edwards, invece, sostiene che il nome derivi dal termine rouvre, che significa quercia, e che si riferisca al fatto che originariamente il palazzo era stato costruito in un bosco.[5]
In ogni caso, una struttura che serviva da fortezza fu edificata tra il 1190 e il 1202 sotto il regno di Filippo II, allo scopo di difendere Parigi dalle incursioni normanne.[5][6] Non è certo se si trattasse proprio del primo edificio innalzato in quel punto, anche se alcune fonti del tempo si riferiscono al primo Louvre come alla "Nuova Torre", che indicherebbe che in precedenza esistesse una "Vecchia Torre".[3][5]. L'unica parte tuttora rimasta di quell'edificio sono le fondamenta dell'angolo sud-orientale del palazzo.[2] In seguito la struttura venne ampliata, principalmente ad opera di Carlo V che nel 1358 fece costruire un muro difensivo attorno alla fortezza e trasformò il Louvre in una residenza reale, anche sovrani di epoca successiva la utilizzarono come prigione.[6]
Luigi IX (San Luigi) e Francesco I fecero aggiungere rispettivamente una prigione sotterranea e un edificio collaterale.[3] Francesco fece inoltre ricostruire il Louvre secondo il progetto dell'architetto Pierre Lescot. Dopo la morte di Francesco, sopraggiunta nel 1547, il suo successore Enrico II mantenne il progetto dell'architetto e fece completare le ali occidentale e meridionale decorandole con i bassorilievi di Jean Goujon.[7]
L'opera di rinnovamento di Lescot modificò la struttura del Louvre da quella tipica di una fortezza a quella attuale.[8]
Nel 1594 Re Enrico IV fece unire il Palazzo del Louvre con il Palazzo delle Tuileries, che era stato fatto costruire da Caterina de' Medici. Questo grande progetto richiese la costruzione della Grande Galerie che unì quindi il Pavillon de Flore all'estremità meridionale del complesso con il Pavillon de Marsan che si trova invece a quella settentrionale. Secondo gli storici dell'epoca l'edificio era uno dei più lunghi del mondo.[7]
Nel 1624 Jacques Lemercier progettò il Cour Carrée, che fu chiuso da altre tre ali da Louis Le Vau (originariamente a due piani, ma in seguito rialzate): la corte, realizzata sotto i regni di Luigi XIII e Luigi XIV, quadruplicò le dimensioni dell'antico cortile interno. I lavori si interruppero quando Luigi XIV scelse Versailles come propria residenza. Il Louvre rimase così immutato fino al XVIII secolo quando, su iniziativa di Luigi XV iniziò la sua trasformazione in museo. I lavori tuttavia non procedettero molto fino alla Rivoluzione francese.[5][7]
[modifica] La Rivoluzione francese
Dopo la Rivoluzione francese, la collezione reale del Louvre (a cui si aggiunsero le collezioni dell'Académie française e opere confiscate alla Chiesa e agli emigrati per motivi politici) fu denominata "Muséum central des Arts" e fu aperta al pubblico nel 1793. Dal 1794 in poi le vittorie dell'esercito rivoluzionario francese fecero affluire in patria un numero sempre maggiore di opere d'arte provenienti da tutta Europa, con l'obiettivo di trasformare il museo in uno dei più importanti del continente. Particolarmente significativo fu l'arrivo nella collezione dei capolavori provenienti dall'Italia, tra cui anche il Gruppo del Laocoonte e l' Apollo del Belvedere che facevano parte della collezione papale, giunti a Parigi nel luglio 1798 e accolti con fastose cerimonie (per l'occasione venne anche realizzato un vaso di Sèvres celebrativo).
Il numero di queste statue costrinse i curatori del museo a riorganizzare l'esposizione. Il palazzo fu restaurato e inaugurato nel 1800, per essere poi ribattezzato "Musée Napoléon" nel 1803.
La collezione continuò a crescere sotto la direzione di Vivant Denon, grazie ad acquisizioni regolari ed altre forzose (ad esempio la cessione forzata di parte della Collezione Borghese) perseguendo il proposito di creare un museo delle arti universale, che racchiudesse tutte le sculture migliori[9]. Napoleone infatti aveva dato disposizione di prelevare sculture, piuttosto che dipinti antichi. La collezione si ridusse però notevolmente quando quasi tutte le opere acquisite durante la guerra dovettero essere restituite dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815.
[modifica] La Piramide del Louvre
Il cortile centrale del museo, allineato con gli Champs-Élysées, ospita la Piramide del Louvre, che serve da entrata principale del museo stesso.
Si tratta di una piramide di vetro commissionata dall'ex presidente francese François Mitterrand e disegnata da Ieoh Ming Pei: è stata inaugurata nel 1989. Si è trattato della prima parte del progetto di rinnovamento chiamato Grand Louvre. Anche la Galleria Carre, dove era esposta la Gioconda, è stata restaurata. La Piramide ricopre il mezzanino del museo ed è parte integrante della sua nuova entrata.
[modifica] Il Louvre-Lens
Dal momento che molte delle opere della collezione del Museo del Louvre sono state esposte solo all'interno delle loro sezioni museali - e alcune di esse vi si trovano da circa 200 anni - è stato deciso di creare una sede staccata lontana da Parigi, per sperimentare gli esiti dell'allestimento di nuove esposizioni e per permettere la visione di alcune opere ad un pubblico più vasto. Il patrimonio artistico della nuova sede sarà composto da opere che attualmente fanno parte dell'esposizione permanente del Louvre e non, come molti pensano, da opere da molto tempo dimenticate nei magazzini sotterranei. Saranno esposte fianco a fianco opere di tutte le epoche e di tutte le culture, con l'intenzione di creare un nuovo modo di concepire l'esperienza di una visita al museo. Il completamento del progetto è previsto per la fine del 2010; L'edificio dedicato potrà ospitare tra le 500 e le 600 opere, con un nucleo portante dedicato allo studio della rappresentazione della figura umana attraverso i millenni. Si prevede che affluiranno circa 500.000 visitatori all'anno. Originariamente sei città erano candidate per ospitare questo progetto: Amiens, Arras, Boulogne-sur-Mer, Calais, Lens, e Valenciennes. Il 29 novembre 2004 il Primo Ministro francese Jean-Pierre Raffarin ha scelto come sede del nuovo museo del Louvre la città di Lens e il nome scelto è Le Louvre-Lens.
Il nuovo museo, finanziato dall'amministrazione regionale del Nord-Pas-de-Calais, avrà una superficie di 22.000 m² su due piani; l'esposizione semi-permanente ne occuperà circa 5.000, mentre il resto sarà dedicato ad esposizioni temporaneee a rotazione. Il progetto comprende anche un teatro polifunzionale. La costruzione si comporrà di di una serie di cotruzioni di altezza limitata in vetro e acciaio disseminate in un parco di 24 ettari che in precedenza faceva parte di un sito minerario chiuso e riportato allo stato naturale. Si stima che il costo della realizzazione sarà di circa 70 milioni di euro. Il progetto della costruzione è stato scelto dopo una competizione internazionale svoltasi nel 2005. È risultato vincitore il progetto presentato insieme dagli studi Sanaa di Tokio e Imrey Culbert LP di New York.
[modifica] Accesso al museo
Si può entrare al Museo del Louvre direttamente dalla stazione della metropolitana Palais Royal - Musée du Louvre. Fino agli anni '90 si chiamava solo Palais Royal; le è stato cambiato nome dopo la costruzione di un nuovo ingresso che porta direttamente alla sale sotterraneee del museo.
[modifica] Direzione
Il Museo del Louvre è stato per lungo tempo gestito dallo Stato, affidato alla Réunion des Musées Nationaux; recentemente invece al Museo è stato concesso un certo potere di autogestione configurandolo come un Établissement Public Autonome, in modo di razionalizzare e migliorare il suo sviluppo.
[modifica] Direttori
In passato il direttore del Louvre era noto con il nome di "Conservateur", mentre attualmente viene definito "Président directeur général" Questi alcuni dei direttori che si sono succeduti nel tempo:
- Dominique Vivant : 1804-1815
- Michel Delignat-Lavaut : ?-1987
- Michel Laclotte : 1987-1994
- Pierre Rosenberg : 1994-2001
- Henri Loyrette : 2001-oggi
[modifica] Le sezioni e le collezioni
La collezione del Museo del Louvre comprende oltre 380.000 oggetti e opere d'arte[10] e, anche se non è una delle più grandi, è sicuramente una delle più importanti.
Sono in esposizione permanente 35.000 opere, scelte dai curatori delle sue otto sezioni, ed esibite nei 60.600 m² a loro dedicati[11]. Secondo il Resoconto Annuale del 2005[12] i pezzi di proprietà del museo si dividono come segue:
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Il vanto del museo è la sua raccolta di 11.900 dipinti (6.000 in esposizione permanente e i rimanenti conservati in deposito), che rappresenta la seconda più grande collezione di arte pittorica del mondo dopo quella del Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo in Russia.
Sono presenti opere di artisti come Fragonard, Rembrandt, Rubens, Tiziano, Leonardo, van Dyck, Vermeer, Poussin e David.
Tra le sculture più note della collezione si ricordano la Nike di Samotracia e la Venere di Milo.
La sezione stampe e disegni è stata notevolmente ampliata nel 1935, grazie alla donazione della collezione del barone Edmond James de Rothschild (1845 – 1934) che comprendeva più di 40.000 incisioni, quasi 3.000 disegni e 500 libri miniati.
[modifica] Le opere maggiori
[modifica] I dipinti
[modifica] Sandro Botticelli
[modifica] François Boucher
[modifica] Annibale Carracci
[modifica] Caravaggio
[modifica] Correggio
[modifica] Paul Cézanne
- Cortile di fattoria a Auvers (1879 circa)
[modifica] Leonardo da Vinci
- La Vergine delle rocce (Madonna con Bambino, San Giovannino e un angelo) (1483-1486)
- Ritratto di dama (La Belle Ferronnière) (1490-1495 circa)
- Ritratto di Isabella d'Este (1500)
- Monna Lisa detta anche La Gioconda (1503 - 1506)
- San Giovanni Battista (1508-1513 circa)
- Bacco (1510-1515?)
[modifica] Jacques-Louis David
- Il giuramento degli Orazi (1784)
- I littori riportano a Bruto i corpi dei suoi figli (1789)
- Le Sabine (1794)-1799)
- Madame Récamier (1800)
- L'incoronazione di Napoleone (1805-1807)
[modifica] Edgar Degas
[modifica] Eugène Delacroix
- La barca di Dante (1822)
- Il massacro di Scio (1824)
- La morte di Sardanapalo (1827)
- La libertà che guida il popolo (1830)
- Donne di Algeri nei loro appartamenti (1834)
- Ingresso dei crociati a Costantinopoli (1840)
[modifica] Marco Palmezzano
[modifica] Raffaello
- San Giorgio e il drago (1504)
- La bella giardiniera (Madonna con il Bambino e San Giovannino) (1507)
- Ritratto di Baldassare Castiglione (1514-1515)
- San Michele sconfigge Satana (1518)
- Autoritratto con un amico (1518-1519)
[modifica] Rembrandt
[modifica] Pieter Paul Rubens
- Ercole e Onfale (1603)
- Maria de' Medici a Marsiglia (1622-1625)
- Kermesse fiamminga (1635-1638)
- Hélène Fourment con due dei suoi figli (1636 circa)
[modifica] Jan Vermeer
- L'astronomo (1668)
- La merlettaia (1669 circa)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
- ^ Top 5 Most Visited Museums in Time magazine for kids. URL consultato il 2008-01-10.
- ^ a b c Mary Knight Potter. The Art of the Louvre . L.C. Page, 1904. p. 1
- ^ a b c Francis Miltoun. Royal Palaces and Parks of France . L.C. Page & Co, 1910. pp. 114, 115, 76
- ^ Delia Gray-Durant. Art/Shop/Eat Paris . London, A&C Black, 2004. pp.p. 7
- ^ a b c d Henry Sutherland Edwards. Old and New Paris: Its History, Its People, and Its Places, pp. p.p. 194. Cassell and Co., 1893
- ^ a b Alexandre Gady; Pitt, Leonard. Walks Through Lost Paris: A Journey Into the Heart of Historic Paris. Shoemaker & Hoard, 2006. pp. 112, 113
- ^ a b c Structurae [fr: Palais du Louvre (1993)] in Structurae Database. URL consultato il 2008-01-21.
- ^ David Thomson. Renaissance Paris: Architecture and Growth, 1475-1600. Berkeley, University of California Press, 1984. pp. 60-70.
- ^ http://www.beazley.ox.ac.uk/Sculpture/plastercasts/napoleon.htm
- ^ 2005 Annual Report - Tableau récapitulatif de l’état d'avancement de l'informatisation des collections fin 2005, pg 185
- ^ http://www.louvre.fr/llv/oeuvres/alaune.jsp?bmLocale=fr_FR
- ^ 2005 Annual Report - Tableau récapitulatif de l’état d'avancement de l'informatisation des collections fin 2005, pg 185
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[modifica] Collegamenti esterni