ANAS
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ANAS Spa | |
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Tipologia | Società per azioni |
Fondazione | 1946 a Roma |
Sede principale |
Roma, via Monzambano 10 |
Persone chiave |
Pietro Ciucci, Presidente |
gestione e manutenzione delle reti stradali e autostradali |
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Slogan | L'Italia si fa strada |
Sito web | www.stradeanas.it |
Progetto Economia |
L'ANAS S.p.A., il cui nome era l'acronimo di Azienda Nazionale Autonoma delle Strade è una società per azioni italiana, di proprietà statale, avente quale unico socio il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che, sotto la vigilanza tecnica e operativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gestisce la rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale.
Questa società è stata fondata il 27 giugno 1946 sulle ceneri della Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS) che gestiva la rete stradale italiana dal 1928.
Indice |
[modifica] Breve storia
L'Anas viene costituita con decreto ministeriale 27.06. 1986 quale evoluzione della A.A.S.S., costituita nel 1938.
Con decreto legge n. 143 del 26.02. 1984 e D.P.C.M. del 26.07. 1995 fu trasformata in Ente nazionale per le strade.
Con decreto legge n. 138 del 08.07. 2002, convertito in legge n. 178/02, la ANAS è stata trasformata in società per azioni.
L'Anas ha in concessione la gestione della rete stradale nazionale, individuata con decreto legislativo n.461/99 così come modificato dal D.P.C.M. delle 21.09.01.
L'ANAS si articola sul territorio in 19 compartimenti decentrati su scala regionale, tre uffici speciali, 14 sezioni staccate, una sezione compartimentale, tutti coordinati dalla Direzione Generale di Roma.
Neli anni '50, l'Anas si trovò di fronte ad una situazione invero pessima, dovuta ai danni della seconda guerra mondiale con la maggior parte delle infrastrutture viarie distrutte o danneggiate. La rete autostradale ad esempio era di soli 300 km ed ebbe bisogno di molti capitali e di molti anni di lavoro per giungere ai suoi primi 5.000 km nel 1975.
La rete stradale su cui si trovò ad operare nell'immediato dopoguerra era di 21.146 km, in gran parte da controllare e da ricostruire.
Nel 1961, un'apposita legge modificò parzialmente le denominazione dal precedente Azienda nazionale autonoma delle strade statali in Azienda nazionale autonoma delle strade. Anche la rete di competenza subì un notevole incremento, passando a 35.169 km nel 1963 e a 42.800 nel 1970.
Il momento particolare vissuto dall'Italia con l'esplosione generalizzata del fenomeno Tangentopoli, con gli scandali nel settore delle opere pubbliche, porta l'Azienda al commissariamento e nel 1994, con decreto legislativo del 26 febbraio, l'Anas diventa Ente pubblico economico, con organi di amministrazione ordinari.
All'inizio del XXI secolo venne deciso l'avvio del processo di regionalizzazione di una parte della rete stradale, con conseguente passaggio delle funzioni delegate all'ANAS ad altri Enti territoriali con circa 25.000 Km di strade trasferiti alle Regioni.
L'ultimo cambiamento in merito all'assetto societario è datato 10 agosto 2002 quando sulla Gazzetta Ufficiale viene pubblicata la decisione di trasformare l'Anas in società per azioni.
Il 19 dicembre 2002 l'ANAS ha concluso il processo di trasformazione approvando il nuovo statuto sociale e nominando il consiglio di amministrazione nonché il collegio sindacale, di modo che a partire dal 1 gennaio 2003 è diventata operativa a tutti gli effetti come Spa.
[modifica] La rete stradale attuale ANAS
Solamente le strade statali, codificate in base al Codice della strada del 1992, di competenza dell'ANAS hanno oggi una lunghezza di circa 20.500 km, divise in compartimenti regionali di competenza, il più importante dei quali è quello siciliano con oltre 3.700 km. Nella regione autonoma Trentino-Alto Adige il comparto ANAS è stato soppresso a seguito del Decreto Legislativo 2 settembre 1997, n° 320 con decorrenza 1 luglio 1998 con il quale sono state delegate "alle province autonome di Trento e di Bolzano, per il rispettivo territorio, le funzioni in materia di viabilità stradale dello Stato quale ente proprietario e dell'Ente nazionale per le strade (ANAS)".
Nelle more della completa attuazione della legge n.59 del 15 marzo 1997, recante delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e gli enti locali, attualmente ANAS gestisce una rete stradale di estensione pari a 20.532 chilometri.
Riguardo alla rete autostradale, ANAS gestisce direttamente 890, 3 oltre a 25, 4 chilometri di trafori, mentre 5567, 9 chilometri sono affidati da ANAS in concessione a società autostradali.
Sull'intera estensione della rete autostradale sì registrano 5593, 3 chilometri di tratta pedaggio corrispondenti alle autostrade in concessione e ai trafori.
Le società concessionarie della rete autostradale costruiscono e gestiscono, su concessione rilasciata dalla ANAS, tronchi autostradali soggetti al pagamento di pedaggio da parte dell'utente.
La ANAS vigila sulle modalità di svolgimento del servizio autostradale reso dalle società in regime di concessione. Accerta il pieno rispetto degli obblighi indicati negli atti convenzionali delle prescrizioni di legge.
Per approfondire, vedi la voce Elenco strade statali italiane. |
[modifica] La rete autostradale attuale
Su una rete nazionale di autostrade di circa 6.500 km la società ANAS ne gestisce direttamente circa 900, di cui i tratti più significativi sono:
- Grande Raccordo Anulare di Roma
- Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria
- Autostrada A19 Palermo-Catania
- Autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo
Il resto della rete autostradale è stata data in concessione ad altre società con capitale misto, su cui, in ogni caso, l'ANAS mantiene un controllo.
[modifica] Ruolo, funzioni e compiti istituzionali di Anas
Ruolo, funzioni e compiti istituzionali di Anas sono:
1) gestire le strade e le autostrade di proprietà dello stato, nonché provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria;
2) realizzare progressivo miglioramento e adeguamento della rete delle strade delle autostrade nazionali e della relativa segnaletica orizzontale e verticale;
3) costruire nuove strade statali nove autostrade, sia direttamente che in concessione;
4) vigilare sull'esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione, e controllare la gestione dell'autostrada il cui esercizio sia stato dato in concessione;
5) curare l'acquisto, la costruzione, la conservazione, il miglioramento è l'incremento dei beni mobili ed immobili destinati a servizio delle strade e delle autostrade statali;
6) attuare le leggi ed i regolamenti concernenti la tutela del patrimonio delle strade e delle autostrade statali, nonché la tutela del traffico e della segnaletica; adottare provvedimenti ritenuti necessarie ai fini della sicurezza del traffico sulle strade ed autostrade medesime; esercitare, per le strade e autostrade ad essa affidate i diritti ed i poteri attribuiti all'ente proprietario;
7) effettuare partecipare a studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico circolazione; 8) partecipare a società per lo svolgimento le soggettività agro strutturali, previa autorizzazione del ministro delle infrastrutture dei trasporti;
9) effettuare, pagamento, consulenze e progettazioni per conto di altre amministrazioni o enti italiani e stranieri;
10) espletare, mediante il proprio personale, i compiti di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale di tutte le controllo sull'uso delle strade (art.12, comma 3, del D. Lgs. 30 aprile 1992; art.23 del D.P.R. n. 495 del 16 dicembre 1992).
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Numerazione e Gallerie delle Strade Statali Italiane. Edited by: Eugenio A. Merzagora
[modifica] Voci correlate
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