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Miami - Wikipedia

Miami

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Miami
The Magic City
Miami - Bandiera
Miami - Stemma
Panorama di Miami
Stato: bandiera Stati Uniti d'America
Stato federato: Florida
Contea: Miami-Dade
Coordinate: 25°47′16″N 80°13′27″W / 25.787676, -80.224145
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 139,86 km²
Abitanti : 404.048  (2006)
Densità: 3.923,5 ab./km²
Nome abitanti: miamian
Sindaco: Manuel Diaz (R)
Fuso orario: Eastern (UTC-5)
Miami (Stati Uniti d'America)
Miami
Miami

Sito istituzionale

Coordinate: 25°47′16″N 80°13′27″W / 25.787676, -80.224145

Miami è un'importante città degli Stati Uniti d'America, situata sulla costa sud-orientale dello stato della Florida. L'area urbana di Miami si trova tra il fiume Miami, la baia di Biscayne, le Everglades e l'Oceano Atlantico. Considerando unicamente il numero di abitanti che si trovano all'interno dei suoi confini amministrativi, è la seconda città della Florida, ma l'area urbana nel suo complesso è di gran lunga la più popolata dello stato. Miami è il capoluogo ed il principale centro della contea di Miami-Dade.

Miami fu fondata ufficialmente come città il 28 luglio 1896, con una popolazione di circa 400 abitanti. Nel 1940 vi risiedevano già 172.172 persone. Secondo il censimento del 2000, la città aveva una popolazione di 362.470 abitanti, mentre la vasta area metropolitana ne contava in totale oltre 2 milioni. Nel 2006, la popolazione registrata dall'U.S. Census Bureau è salita a 404.048 abitanti.

L'esplosione demografica di Miami negli ultimi anni è stata determinata dall'immigrazione, sia dall'estero che da altre città degli Stati Uniti. A Miami sono presenti molte etnie ed è forte l'influenza delle grandi comunità latino-americane e caraibiche di lingua spagnola e creola.

L'importanza della regione come centro finanziario e culturale internazionale ha elevato Miami alla condizione di World City. Essendo uno snodo dei legami culturali e linguistici tra Nord America, Sud America e Caraibi viene anche chiamata "la capitale delle Americhe".

Due vascelli della Marina degli Stati Uniti sono stati denominati USS Miami, in onore alla città.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Storia antica

L'origine della parola Miami è incerta. Una delle possibili radici potrebbe essere un'espressione dei nativi americani per indicare l'acqua dolce. La zona è, infatti, ricca d'acqua. Un'altra teoria è che il nome provenga dal lago Mayaimi (ora denominato Lago Okeechobee, che significa l'acqua grande), chiamato così per la tribù Mayaimi, che un tempo abitava sulle sue rive.

I nativi americani occuparono la regione di Miami circa 10.000 anni fa e negli anni della colonizzazione europea, con la tribù Tequesta, controllarono la parte più meridionale della Florida. Ponce de León fu tentato inizialmente di occupare la zona intorno al 1500, ma i suoi uomini non poterono difendere il territorio contro i bellicosi nativi, di conseguenza si spostarono a nord in una zona più scarsamente popolata. Per la maggior parte del primo periodo coloniale, la zona di Miami fu visitata soltanto occasionalmente dagli Europei.

[modifica] L'insediamento americano

Nel 1566 Pedro Menendez de Avilés ed i suoi uomini riuscirono a stabilire un insediamento nel territorio dei Tequesta e l'anno successivo costruirono una missione alla foce del fiume Miami. Nel 1743 gli spagnoli costruirono un forte e molti coloni edificarono le loro case e fattorie lungo il corso del Miami e sulla Biscayne Bay.

Durante gli anni successivi molti avventurieri dalle Bahamas furono attirati nella Florida del sud dalla caccia ai tesori delle navi che affondavano lungo la barriera corallina delle Isole Keys e della costa. Contemporaneamente dal nord arrivarono gli indiani Seminole.

Nel 1830, Richard Fitzpatrick acquistò la terra sul fiume Miami ed impiantò con successo una piantagione in cui coltivò canna da zucchero, banani, mais e vari tipi di frutta tropicale. Fort Dallas fu costruito nella piantagione di Fitzpatrick nella parte nord del fiume. Miami si trasformò in una zona di guerra durante la Seconda Guerra Seminole e molti dei residenti non indiani erano i soldati di stanza a Fort Dallas. Fu la guerra indiana più devastante nella storia americana e causò la perdita quasi totale della popolazione.

Dopo che nel 1842 la Seconda Guerra Seminole si concluse, il nipote di Fitzpatrick, William English, ristabilì la piantagione a Miami, pianificò di costruire il villaggio di Miami sulla riva sud del fiume e riuscì a vendere molti lotti di terreno. La Terza Guerra Seminole (1855-1858) non fu distruttiva quanto la seconda, nondimeno rallentò lo sviluppo della Florida sudorientale. Alla conclusione della guerra, alcuni dei soldati si stabilirono a Miami, mentre i Seminole rimasero nelle Everglades. Nel 1890, soltanto una manciata di famiglie aveva fatto di Miami la propria casa.

Nel 1891 Julia Tuttle, una ricca donna di Cleveland, acquistò una vasta piantagione di agrumi nella zona e cercò di convincere il magnate delle ferrovie Henry Flagler, ad espandere la sua linea ferroviaria, la Florida East Coast Railroad, verso sud, ma questi rifiutò l'offerta. Nel 1894, tuttavia, la Florida fu colpita da un rigido inverno, che distrusse tutti i raccolti di agrumi nella parte nord dello Stato. Fortunatamente Miami fu risparmiata e gli agrumi della signora Tuttle si trasformarono negli unici reperibili sul mercato quell'anno. Scrisse di nuovo a Flagler, persaudendolo a visitare la zona: alla fine del suo primo giorno di visita giunse alla conclusione che Miami era pronta per espandersi.

Inizialmente molti cittadini volevano chiamare la città Flager, ma Henry Flager li convinse che non avrebbe dovuto chiamarsi con il suo nome. Così il 28 luglio 1896, fu fondata la città di Miami con 444 abitanti (243 dei quali bianchi e 181 neri). Nel 1900 la popolazione era salita a 1.681 persone, nel 1910 a 5.471 e nel 1920 a 29.549.

[modifica] Lo sviluppo iniziale

Lo skyline di Miami
Lo skyline di Miami

Lo sviluppo di Miami fino alla seconda guerra mondiale fu esponenziale: all'inizio degli anni '20, le autorità legalizzarono il gioco d'azzardo e non applicarono mai troppo rigidamente il Proibizionismo, questo fece sì che migliaia di persone emigrassero a Miami dal nord degli Stati Uniti, generando una crescita nell'edilizia che non aveva precedenti. Alcuni edifici furono rasi al suolo dopo meno di dieci anni dalla loro costruzione per far posto a nuove e più grandi opere architettoniche. Questo boom speculativo e la realizzazione di nuove strutture iniziò a rallentare quando la quantità di materiale da costruzione causò il sovraccarico del sistema di trasporto locale. A volte le navi da carico finivano in secca, bloccando il porto. Alla fine il trasporto soffocò ed il sindaco impose l'embargo su tutte le merci in ingresso, tranne che alle derrate alimentari. La bolla economica collassò definitivamente nel 1926 con l'arrivo del Grande Uragano di Miami e con la Grande Depressione negli anni successivi.

Alla metà degli anni '30 fu costruito il quartiere Art Deco di Miami Beach e con l'inizio della seconda guerra mondiale, il governo degli Stati Uniti, approfittò della posizione strategica della città per costruire centri di addestramento, punti di rifornimento e stazioni per le comunicazioni. Alla fine del conflitto, molti degli uomini e delle donne di stanza a Miami vi si stabilirono definitivamente, spingendo la popolazione fino alla soglia dei 500.000 abitanti.

[modifica] Clima

Distruzione dell'uragano Andrew
Distruzione dell'uragano Andrew

Miami gode di un clima tropicale con estate particolarmente piovosa ed esposta, tra il primo giugno e il 30 novembre, al rischio di uragani. I mesi invernali sono invece caratterizzati da una minore piovosità e da temperature medie massime intorno a 24°C e minime di 16°C. Durante questa stagione si verificano più o meno frequentemente e con intensità diversa, più ondate di aria fredda che non trova ostacoli orografici nella sua discesa verso sud con minime che possono scendere anche ben sotto i 10°C e massime sui 15°C anche a queste latitudini (tali eventi durano 1-2 giorni nella stragrande maggioranza dei casi). Si tenga conto che le minime record per Miami sono state di ben 30°F cioe -1°C registrate in tali situazione. La neve, nei record ufficiali della città, non è mai comparsa ma il 19 gennaio 1977 cadde solo a poche decine di km.

[modifica] L'afflusso immigratorio

A seguito della rivoluzione del 1959 che destituì la sanguinaria dittatura filoamericana di Fulgencio Batista, la quale aveva ridotto Cuba a "bordello" degli Stati Uniti, e portò Fidel Castro al potere, gli "esuli" cubani cominciarono ad arrivare in Florida in massa. In realtà si trattava di coloro che con la dittatura di Batista e con gli americani avevano intrattenuto stretti rapporti. Inoltre, approdarono in Florida numerosi galeotti, incoraggiati da Castro a lasciare Cuba. Nel solo 1965, più di 100.000 cubani arrivarono con i voli della libertà, effettuati due volte al giorno, fra L'Avana e Miami. Molti dei fuggitivi erano membri delle classi medie, che al loro arrivo negli Stati Uniti avevano perso quasi tutti i loro averi. La città accolse gli esuli, molti dei quali si stabilirono nel quartiere di Riverside, che da allora prese il nome di Little Havana. La comunità ispanica cominciò a diventare predominante e lo spagnolo ad essere la lingua più comune.

Negli anni fra il 1960 ed il 1970, la Procura Generale era solita garantire dei permessi speciali (chiamati parole) ai cubani che entravano nel paese, ai quali dopo almeno un anno di permanenza sul territorio americano, veniva assegnato il permesso di soggiorno permanente (la green card). Nel 1980 Miami fu protagonista del più grande esodo della storia americana: un'unica flottiglia di piccole imbarcazioni approdò sulle rive della Florida trasportando 150.000 esuli provenienti da Cuba.

Negli anni '80 Miami ha visto un incremento di immigranti da altre nazioni ed in particolar modo da Haiti. Nel 1990 la presenza degli haitiani è stata riconosciuta con l'aggiunta della lingua creola alle schede elettorali.

Nel 1994, per prevenire altri esodi di massa, l'amministrazione Clinton annunciò un significativo cambiamento nella politica americana: gli esuli intercettati in mare non sarebbero stati accolti negli Stati Uniti, ma presi in custodia dalla Guardia Costiera e portati presso le istallazioni militari americane di Guantanamo e Panama. Nei primi otto mesi del 1994, oltre 30.000 cubani e più di 20.000 haitiani furono portati nei campi d'accoglienza fuori dagli Stati Uniti ed in seguito rimpatriati.

Nei secondi anni '90 Stati Uniti e Cuba firmarono degli accordi tesi a normalizzare il flusso migratorio fra i due paesi: si ottenne l'ufficializzazione della nuova politica americana nei confronti dei rifugiati e l'impegno da parte di Cuba a fermare le eventuali imbarcazioni dirette in Florida e a non perseguire i rimpatriati. Gli accordi con il governo cubano diedero origine anche alla politica del piede bagnato-piede asciutto, che permette agli esuli cubani che riescono ad arrivare sulla terra ferma, di avere il permesso di soggiorno.

L'atmosfera latina di Miami ha reso la città una delle più popolari per i turisti e gli immigranti di tutto il mondo ed è diventata la terza porta d'ingresso agli Stati Uniti, dopo New York e Los Angeles. La maggior parte delle comunità europee d'immigranti sono recenti e sono per buona parte composte da persone di alto reddito, che vivono a Miami solo una parte dell'anno. Miami ospita la più ricca comunità italiana degli Stati Uniti, molto attiva nella moda e nella produzione di barche. Senza contare le persone di origine italiana (circa 300.000) sono circa 45.000 coloro che, nati in Italia, risiedono nella maggiore città della Florida. Miami ha uno dei maggiori consolati italiani negli Stati Uniti ed è una delle quattro destinazioni statunitensi dell'Alitalia.

Comunemente si pensa che gli immigranti di Miami siano soprattutto ispanici e caraibici, ma la città ospita anche le più grandi comunità immigrate finlandesi, francesi, sudafricane degli Stati Uniti e tra le più grandi israeliane, russe e turche.

[modifica] Miami Vice

L'uragano Andrew
L'uragano Andrew

Negli anni '80, Miami si è trasformata nel più grande punto di transito della cocaina proveniente dalla Colombia, dalla Bolivia e dal Perù. Di nuovo, la geografia ha svolto un ruolo importante: Miami era il porto degli Stati Uniti più vicino ai paesi produttori e la fece diventare la meta più logica per i narcotrafficanti.

L'industria della droga introdusse miliardi di dollari a Miami, che furono reinvestiti rapidamente nell'economia locale. Autosaloni di lusso, hotel a cinque stelle, condomini residenziali, nightclubs alla moda ed altri segni di ricchezza apparirono ovunque in città. Con il denaro, arrivò un'ondata di crimini violenti che durò per tutti gli anni '90 e che solo all'inizio del ventunesimo secolo è cominciata a diminuire. Un ispirazione cinematografica classica è il film del 1983, Scarface.

In questi scenari di criminalità e di corruzione sono anche ambientati i famosi videogiochi Grand Theft Auto: Vice City e Grand Theft Auto: Vice City Stories, in cui la città anziché chiamarsi Miami si chiama Vice City, che letteralmente significa "Città del Vizio".

La popolare serie televisiva Miami Vice, che aveva per protagonisti due agenti infiltrati della narcotici della polizia di Miami, ha reso l'immagine della città il paradiso tropicale più glamour d'America. Il successo della serie ha cominciato a ridisegnare l'industria dell'intrattenimento a Miami e la città rimane un esempio nella moda, nel cinema e nella musica.

Negli anni '90, vari fatti di cronaca hanno avuto per protagonista la Florida del sud: guerre alla droga, rapine ed omicidi a danno dei turisti, l'uragano Andrew, l'assassinio di Gianni Versace e nel 2003 le trattative per la costituzione dell'FTAA (Zona di libero scambio delle Americhe).

[modifica] Economia

Data la relativa vicinanza con l'America latina, Miami è diventata la base per i rapporti con il Sud America per molte società multinazionali, come American Airlines, Cisco, Disney, Exxon, FedEx, Microsoft, Oracle e Sony e molte grandi aziende hanno la loro sede principale nei dintorni di Miami, tra le quali Burger King, DHL e Norwegian Cruise Line.

L'aeroporto internazionale ed il porto di Miami sono fra i più trafficati punti d'ingresso al territorio americano, in particolar modo per le merci provenienti dal Sud-America e dai Caraibi. Inoltre il centro di Miami ha la più alta concentrazione di banche internazionali degli Stati Uniti. Nel 2003 ha ospitato le trattative per l'FTAA (Zona di libero scambio delle Americhe) ed è la principale candidata a diventarne la sede definitiva.

Anche il turismo è una risorsa di rilievo per il bilancio della città: le spiagge di Miami sono note in tutto il mondo ed il quartiere Art Deco di South Beach, con i suoi locali notturni, è considerato uno dei più glamour del pianeta.

Miami nel 2000 è stata teatro della più importante azione legale promossa negli Stati Uniti, nella quale migliaia di fumatori malati di cancro della Florida ottennero lo sbalorditivo verdetto di risarcimento di 145 miliardi di dollari a danno delle cinque più grandi aziende americane produttrici di tabacco.

Secondo un'indagine dell'U.S. Census Bureau, nel 2002 Miami era la città con il più alto tasso di povertà degli Stati Uniti, con il 31% dei suoi abitanti che viveva con un reddito inferiore alla soglia di povertà americana. Nel 2004 Miami è risalita in questa classifica, collocandosi comunque al terzultimo posto davanti a Detroit ed El Paso.

[modifica] Attrazioni

I locali notturni di Ocean Drive
I locali notturni di Ocean Drive
  • Art (MoCa)
  • Ocean Drive
  • Parrot Jungle Island
  • Università di Miami
  • Vizcaya Museum & Gardens
  • Bayside Marketplace
  • Coconut Grove
  • Everglades National Park
  • Fairchild Tropical Garden
  • Little Havana
  • Miami Metro Zoo
  • Miami Art Museum
  • Miami Seaquarium
  • Monkey Jungle
  • Museum of Contemporary

[modifica] Sport

Miami è rappresentata in tutte le principali leghe professionistiche statunitensi:

Miami inoltre ospita ogni anno al Dolphins Stadium l'Orange Bowl, una delle quattro finali nazionali riservate ai campionati studenteschi di football americano.

[modifica] Città gemellate

Miami è gemellata con le seguenti 10 città:[1]

[modifica] Note

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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