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Provincia di Ragusa - Wikipedia

Provincia di Ragusa

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Provincia di Ragusa
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Stato: bandiera Italia
Regione: Sicilia
Capoluogo: Ragusa
Superficie: 1.614 km²
Abitanti:
308.103 2006
Densità: 190 ab./km²
Comuni: Elenco di 12 comuni
Targa: RG
CAP: 97100-97010-97019
Pref. tel: 0932
Codice ISTAT: 088
Presidente: Giovanni Francesco Antoci  25.11.2001 (secondo mandato)
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Sito istituzionale
« Un teatro era il paese[1], un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze...  »
(da Argo il cieco ovvero i sogni della memoria - Gesualdo Bufalino)

La Provincia di Ragusa (Pruvincia di Rausa in lingua siciliana) è una provincia della Sicilia di 308.103 [2] abitanti.

Ha una superficie di 1.614 km2 e una densità abitativa di 190 abitanti per km2 piazzandosi al settimo posto, per numero di abitanti, fra le nove province siciliane. Assieme a quella di Siracusa è la provincia più meridionale della Sicilia e confina con le province di Siracusa, Catania e Caltanissetta mentre la sua parte meridionale si affaccia sul Mar Mediterraneo. L'istituzione della provincia è abbastanza recente e risale al periodo fascista, ed esattamente al 1927.

È la provincia più ricca[3][4] della Sicilia come reddito pro-capite, grazie alla sua fiorente economia, nel settore orto-floro-frutticolo, sviluppatasi enormemente dalla fine degli anni 60 del XX secolo.

Indice

[modifica] Geografia

La provincia di Ragusa
La provincia di Ragusa

[modifica] Monti

La maggior parte del territorio è collinare, con poche pianure e di limitata estensione. La parte centrale è costituita dall'altipiano ibleo, a un'altitudine media compresa tra i 500 e i 600 metri s.l.m.. I picchi più elevati della provincia non raggiungono i 1.000 m. e si trovano al confine con la provincia di Siracusa. I maggiori sono il Monte Lauro (986 m.), il Monte Casale (910 m.) e il Monte Arcibessi (908 m.).

La geomorfologia dell'altipiano ibleo è molto variegata. Il territorio spesso degrada verso il mare con un progressivo terrazzamento e con incisioni profonde delle colline, dette cave, disposte generalmente in direzione sud. Tali cave, che sono il risultato dell'erosione dei fiumi nel lungo corso delle ere geologiche, presentano frequentemente delle improvvise variazioni di livello, rispetto al fondo (anche di 200 m), come si riscontra nel caso del fiume Irminio. Andando verso la costa si alternano falesie calcarenitiche-sabbiose e piccole pianure alluvionali marnose o argillose, che spesso formano paludi costiere (quasi tutte prosciugate) delimitate da dune sabbiose. In altre località - Marina di Ragusa, Cava d'Aliga e Pozzallo - si protendono invece sul mare, con scogliere di modesta elevazione.

La parte centrale, nota come "Tavolato ibleo", è costituita da formazioni vulcanitiche come il Monte Lauro, la massima elevazione, segmentate da un complesso sistema di faglie.

È in questo sistema che si inquadrano le strutture geologiche che, nell'area attorno a Ragusa, determinano affioramenti di petrolio con concentrazioni asfalto-bituminose. In passato la pietra scura presente in tali aree, meglio conosciuta come "pietra-pece", veniva utilizzata come caratteristico materiale da costruzione e decorazione.

[modifica] Fiumi e laghi

Lago di santa Rosalia
Lago di santa Rosalia

Non vi sono fiumi di grande portata, ma solo "cave" a carattere torrentizio. A essere definiti "fiumi" sono soltanto l'Irminio, l'Ippari e il Dirillo.

Tra Pozzallo e il confine con la Provincia di Siracusa si trova il Pantano Gariffi, l'unica superficie lacustre naturale ancora presente sul territorio della provincia. Anticamente ne esistevano numerose, costiere e a carattere paludoso, che vennero prosciugate o scomparvero a seguito dell'intervento dell'uomo. Tra il promontorio di Camarina e Scoglitti, ad esempio, si estendeva la Palude di Camarina, formata dalle dune di sabbia accumulate dal vento alla foce dell'Ippari, prosciugata probabilmente dai coloni greci nel III secolo a.C.. Sul fiume Irminio negli anni Ottanta del XX secolo è stato costruito uno sbarramento che ha dato luogo al Lago di Santa Rosalia [5], alcuni chilometri a nord di Ragusa.

[modifica] La costa

La Provincia si affaccia a sud sul Mar Mediterraneo, tra la foce del fiume Dirillo e il Pantano Longarini; la linea di costa segue il 15° meridiano est. La spiaggia sabbiosa più lunga è quella detta "I Macconi", tra la foce del Dirillo e Scoglitti (presso la foce dell'Ippari). Più oltre, in direzione di Punta Secca, la costa si fa rocciosa, alternando piccole spiagge e scogliere. Tra Marina di Ragusa e Cava d'Aliga il litorale è sabbioso, mentre riprende ad essere roccioso (ma sempre intervallato da falesie e piccole spiagge, come le incantevoli spiagge di Sampieri, di finissima sabbia dorata), fino a Punta Religione. Qui, tra Pozzallo e Punta Ciriga, tornano a prevalere le spiagge sabbiose; in corrispondenza di Punta Ciriga si trovano l'isolotto di Iannuzzo e il microarcipelago dei Porri.

[modifica] Clima

La varietà orografica comporta la presenza di differenti tipologie climatiche.

Nelle aree più meridionali e costiere la piovosità è in genere scarsa: una media dei rilevamenti del trentennio 1961-1990, registrati dalle due stazioni di rilevamento di Gela[6], e di Cozzo Spadaro[7][8] evidenzia, per il trimestre giugno-agosto, precipitazioni di appena 2-3 mm di pioggia. In inverno la piovosità sale a 45-60 mm. (ottobre-febbraio), con una punta di 71 mm. nel mese di ottobre, soltanto nella seconda località. L'umidità relativa media è invece significativa e risulta maggiore nelle aree pianeggianti del vittoriese, dove per tutto l'anno si mantiene a una media del 72-79%. Sostanzialmente simile, salvo una flessione al 66-69% nel trimestre giugno-agosto, quella dell'area tra Ispica, Pozzallo e Marina di Ragusa.

Diversa invece è la quantità di pioggia che cade sulle zone elevate dell'altopiano, dove in autunno, inverno e primavera i livelli di piovosità sono più elevati. Nella zona di Acate la quantità di pioggia annua varia tra i 205 mm dell'anno meno piovoso e i 588 mm dei picchi, mentre nell'area di Chiaramonte Gulfi l'oscillazione è compresa tra 377 e 1481 mm complessivi[9].

I venti si mantengono in genere moderati, al disotto degli 8,5 nodi con prevalenza da ovest-sud-ovest. I mesi meno ventosi sono giugno per l'area occidentale e settembre per quella orientale[10].

Anche la temperatura media annua è correlata, in linea di massima, con la quota altimetrica: si va dai 13°-14° dell'area montana (tra Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana) ai 14°-15° del capoluogo provinciale, per finire con i 18°-19° delle aree in prossimità della costa. Per quanto riguarda la media delle temperature massime del mese più caldo, il valore è simile in tutta la provincia: 30°. Unica eccezione la zona di Vittoria, che riporta un valore leggermente inferiore. Le temperature medie del mese più freddo sono invece differenti: 2°-4° nell'area montana, 4°-6° nel ragusano e 6°-8° nel rimanente territorio. L'escursione termica è notevolissima nell'area montana: la sua media annua raggiunge i 17°[11].

Nelle aree più a sud e in quelle costiere non sono presenti stazioni meteorologiche, ma un'indicazione di massima può venire dai dati rilevati dalle stazioni presenti nelle limitrofe province di Siracusa e Caltanissetta (Gela e Cozzo Spadaro): i valori e i dati statistici possono essere assimilati a quelli dei territori confinanti, dato che le stazioni rilevatrici sono ubicate a pochi chilometri dai confini con la Provincia di Ragusa.

COZZO SPADARO (51 metri s.l.m.)[12][13] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 15 15 17 19 22 26 30 30 28 24 20 17 21,9
Temperatura minima media (°C) 9 9 10 12 15 19 21 22 21 17 14 11 15
Piogge (mm) 61 43 33 18 13 27 2 5 25 78 51 71 427
GELA (33 mt s.l.m.)[14][15] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 15 15 16 18 21 24 28 27 26 23 19 18 20,8
Temperatura minima media (°C) 9 9 9 11 15 18 20 21 20 16 13 10 14,3
Piogge (mm) 46 36 29 24 17 3 3 11 20 56 54 55 354

[modifica] Riserve naturali

Solo recentemente nel territorio provinciale sono state istituite alcune riserve naturali e aree di interesse naturalistico, mentre altre sono ancora in fase propositiva:

Denominazione Zona geografica Comuni interessati Sito istituzionale
Riserva naturale Pino d'Aleppo comune di Vittoria Vittoria Regione Sicilia
Riserva naturale macchia foresta del fiume Irminio area costiera tra Marina di Ragusa (Ragusa) e Donnalucata (Scicli) Ragusa, Scicli
Riserva naturale integrale Cava Randello[16] area costiera tra Cozzo Campisi e Passo Marinaro Santa Croce Camerina
Parco forestale Calaforno[17] area montana boscata Chiaramonte Gulfi,Ragusa

La Riserva naturale Pino d'Aleppo, presso Vittoria, è stata istituita[18] con lo scopo «di salvaguardare le formazioni residue autoctone di Pinus halepensis e di ricostituire la pineta nelle aree a gariga degradata per azione dell'uomo». La Riserva naturale macchia foresta del fiume Irminio si trova sulla costa, tra Marina di Ragusa e Donnalucata[19][20], mentre la Riserva naturale integrale Cava Randello è sita nel tratto di costa prospiciente la zona archeologica di Kamarina.

Aree boschive demaniali della provincia:

  • Complesso boscato Canalazzo in comune di Monterosso Almo.
  • Complesso boscato Mangiagesso tra i comuni di Modica e Scicli.
  • Area attrezzata Mangiameli a Monte Arcibessi in comune di Chiaramonte Gulfi.
  • Complesso boscato Sampieri nel Comune di Scicli.
  • Complesso boscato Santa Maria del Focallo in comune di Ispica.

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Ragusa.
Per approfondire, vedi la voce Storia di Modica#Il periodo medioevale.
Panorama di Ragusa Ibla
Panorama di Ragusa Ibla

L'autonomia amministrativa e i confini ufficiali della Provincia di Ragusa sono stati definiti in epoca abbastanza recente, al tempo del fascismo (1927); la sua storia, tuttavia, è intrecciata quella dell'intera Sicilia. Accanto agli abitati preistorici, sono diversi i resti di insediamenti greci arcaici, le testimonianze di epoca ellenistico-romana e le vestigia bizantine e medioevali.

Alla zona di Fontana nuova, nei pressi di Marina di Ragusa, spetta il primato del più antico ritrovamento di testimonianze umane finora scoperto in Sicilia: in una grotta sono state ritrovate alcuni raschiatoi e lame da taglio in pietra scheggiata, risalenti a 30.000 anni fa[21]. Nel Ragusano, a Cava d'Ispica e a Cava Lazzaro, vi sono testimonianze archeologiche di attività minerarie riconducibili alla Cultura di Castelluccio, mentre nella zona di Monte Arcibessi sono presenti numerosi insediamenti fortificati (castellieri) dell'Età del bronzo e dell'Età del ferro.

In epoca storica, i più antichi abitati (sicani e siculi) di cui si ha testimonianza sono Motyca e Hybla Heraia. Ma è ai commercianti fenici e - soprattutto - ai Greci, che colonizzarono l'area a partire dall'VIII secolo a.C., che si deve la fondazione delle prime città vere e proprie: Kamarina, Kasmenei e molte altre. I Romani eressero la Sicilia a provincia, ma di questa lunga presenza (241 a.C.-440) non sono sopravvissute tracce nel territorio dell'attuale Provincia. Si succedettero poi Goti, Visigoti, Vandali e Bizantini, che ressero la regione dal 535 all'830 e che hanno lasciato tracce visibili in alcune cappelle e chiese rupestri. Gli Arabi, padroni della Sicilia tra il IX e il X secolo, favorirono uno sviluppo economico che non si arrestò nemmeno sotto il successivo dominio dei Normanni, sotto i quali si ebbe anche un notevole sviluppo culturale.

Nel 1282 la rivolta dei Vespri Siciliani pose fine al malgoverno angioino e in seguito il nuovo sovrano, Pietro III di Aragona, elevò a sede comitale sia Ragusa sia Modica. Poco più tardi, nel 1286, le due contee vennero unificate grazie al matrimonio tra Manfredi Chiaramonte e Isabella Mosca, eredi rispettivamente delle due contee di Ragusa e di Modica. La Contea di Modica, corrispondente grossomodo alla provincia attuale, nacque il 25 marzo 1296, quando Federico III di Aragona conferì la concessione a Manfredi Chiaramonte, come conte di Modica e signore di Ragusa, Caccamo, Scicli, Gulfi, Pozzallo e Spaccaforno (antico nome di Ispica). In età moderna il feudo dei Chiaramonte divenne un'entità amministrativa del tutto autonoma rispetto al Regno di Sicilia: aveva tribunali con tre gradi di giudizio (compreso quello delle II Appellazioni, che non esisteva neppure a Palermo), un governatore, amministratori per le singole "università" (cioè gli attuali comuni) e forze di polizia municipale e comitale. Riseptto all'attuale territorio provinciale, quello del feudo non includeva i comuni di Acate (detta Biscari fino agli anni Trenta), Comiso, Ispica e Santa Croce Camerina, assegnati ad altri feudatari . Per lungo tempo, invece, il feudo comprese anche Calatafimi, Alcamo e Caccamo, città della Sicilia occidentale.

Nel 1607 venne fondata la città di Vittoria in onore della nobildonna Vittoria Colonna sposa di Ludovico III Henriquez de Cabrera conte di Modica dal 1596. La provincia, come tutta la Val di Noto, venne sconvolta nel 1693 dal Terremoto del Val di Noto, che distrusse territori e città intere come Scicli, Ragusa, Chiaramonte, Modica, Ispica, Vittoria e diverse altre. Il sisma causò circa 60.000 vittime e la distruzione di tante testimonianze delle epoche e delle civiltà passate cancellate per sempre. La ricostruzione, presto avviata, diede tuttavia nuovo lustro al territorio dell'attuale provincia, donandole i capolavori del barocco visibili ancora oggi.

Agli inizi del XX secolo anche nel ragusano si diffusero le idee socialiste, ma a partire dalla metà degli anni '20 si impose una forte presenza fascista. Nel 1927, in seguito all'attività politica di Filippo Pennavaria, esponente locale di rilievo del fascismo Ragusa ottenne la qualifica di capoluogo di provincia[22] a scapito di Modica, la città che per seicento anni era stata quarta per importanza, popolazione e vivacità culturale in Sicilia, dopo Palermo, Catania e Messina. Al momento dell'istituzione della provincia, comunque, era Ragusa la prima realtà industriale ed economica del sud-est siciliano, e vantava una popolazione ormai superiore a quella di Modica.

Durante la Seconda guerra mondiale la vita della provincia venne scossa improvvisamente dai bombardamenti, a partire dal 1942 e per tutto il 1943, dovuti alla presenza di alcuni aeroporti militari (Comiso, Vizzini e Gela); dalle loro piste partivano i cacciabombardieri dell'Asse. Nel 1943 la provincia fu poi teatro dello Sbarco in Sicilia degli Alleati, ritornando comunque rapidamente alla normalità alla fine della guerra.

[modifica] Trasporti

[modifica] Strade ed autostrade

Fino ad oggi, la provincia non è dotata di alcuna autostrada sul proprio territorio. Sin dalla fine degli anni Sessanta, esiste il progetto di un'autostrada Siracusa-Gela, ma i lavori sono stati realizzati molto lentamente, con lunghi periodi di interruzione. È comunque prevista tra breve l'attivazione del tratto da Siracusa a Rosolini, che farà avanzare l'autostrada fin quasi al confine provinciale[23].

L'asse principale della rete viaria ragusana è la Strada Statale 115, che proviene da Siracusa, attraversa i maggiori centri urbani e prosegue poi per Gela. La trafficatissima e pericolosa[24]Strada Statale 514 convoglia il traffico automobilistico da e per Catania; sulla stessa direttrice - ma attraverso i centri di Monterosso Almo e Giarratana - si snoda anche la tortuosa ed altrettanto pericolosa[25] Strada Statale 194. L'intero sistema viario della provincia necessita di interventi radicali[26], anche in considerazione del fatto che si tratta di uno dei poli produttivi agro-alimentari più importanti d'Italia[27] ; non avendo un sistema ferroviario efficiente, è costretto ad un intenso uso del trasporto su gomma.

[modifica] Ferrovie

Per approfondire, vedi le voci Ferrovie siciliane, Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì e Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini.
Ferrovie della Provincia di Ragusa
Ferrovie della Provincia di Ragusa

Il territorio provinciale è attraversato dalla ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì. Gestita da RFI, dopo decenni di abbandono (una bassissima velocità di crociera[28][29], ne disincentivava l'uso), sembra oggi avviata ad un recupero di funzionalità e ad un ammodernamento grazie al potenziamento delle opere d'arte (ponti e viadotti), tra Vittoria e Siracusa, eseguito nell'ambito del Programma integrativo FS con i fondi stanziati dalla legge 12 febbraio 1981[30][31]. La linea, pur tortuosa e con elevate pendenze, attraversa e collega direttamente alcuni tra i più grandi centri urbani ragusani, le province confinanti (Siracusa e Caltanissetta) e le grandi aree metropolitane di Palermo e Catania. Il traffico merci su rotaia è attualmente quasi inesistente, nonostante l'alto potenziale [32] costituito dalle aree di grande produzione ortofrutticola di Vittoria, Scicli e Ispica.

Fino alla fine degli anni Cinquanta era attivo anche un collegamento ferroviario diretto tra Ragusa e Siracusa, via Vizzini Scalo. La linea sfruttava l'interconnessione della linea Caltagirone-Catania con la ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini; la piccola ferrovia, la cui stazione di Ragusa era a fianco dello scalo FS, permetteva di raggiungere direttamente la stazione di Vizzini sulla Ferrovia Catania-Caltagirone-Gela e, partendo dal bivio Giarratana, anche la Valle dell'Anapo e Pantalica.

Punta secca e la casa di "Montalbano"
Punta secca e la casa di "Montalbano"

[modifica] Porti

Lo scalo marittimo più importante della provincia è il Porto di Pozzallo che, oltre al traffico mercantile e peschereccio, vanta anche alcuni collegamenti passeggeri con Malta e Catania. Il porto di Pozzallo ha movimentato nel 1998 (ultimi dati disponibili), circa 316.000 tonnellate di merci[33].

Oltre a quello di Pozzallo esistono anche altri piccoli porti da pesca e turistici: Scoglitti, Marina di Ragusa, Donnalucata e Punta Secca, località che ha ospitato le riprese della serie televisiva Il commissario Montalbano. Il nuovo porto di Marina di Ragusa, attualmente in costruzione, avrà oltre 800 posti barca e sarà il terzo scalo turistico della Sicilia[34].

[modifica] Aeroporti

Comiso:fontana di Diana
Comiso:fontana di Diana
Per approfondire, vedi la voce Aeroporto di Comiso.

Il territorio provinciale ospita l'Aeroporto di Comiso, dal quale fino alla fine degli anni Sessanta l'Alitalia effettuava collegamenti con alcune località della Sicilia e della penisola. Dato il modesto traffico[35], tuttavia, il collegamento venne soppresso.

Recentemente, dopo vari decenni di pressioni operate da parte dei settori produttivi ed imprenditoriali della provincia[36], è stata avviata la riconversione della dismessa Base di Comiso della Nato in aeroporto civile. La piena operatività dello scalo, in sinergia con quello di Catania Fontanarossa, è prevista per la primavera del 2008[37].

[modifica] Economia

I livelli occupazionali e il reddito medio pro capite sono, nell'intera provincia, fra i più elevati dell'Italia meridionale[38], e quella di Ragusa è la provincia con il più basso tasso di disoccupazione in Sicilia (non supera il 16%, mentre nel comune di Ragusa presenta perfino un valore in linea con la media nazionale[39]. È presente inoltre la Banca Agricola Popolare di Ragusa, primo istituto di credito della provincia che con i suoi 40 sportelli sul territorio provinciale è fra le banche più rappresentate nel territorio. Fra le banche di una certa dimensione è l'unica che abbia mantenuto la sua sede in Sicilia dopo che il Banco di Sicilia è stato inglobato nel gruppo Unicredit.

L'indice di libertà economica (che tiene conto non solo del Pil prodotto ma anche di elementi quali economia, lavoro, contesto sociale, finanza, fisco e trasferimenti) pone il ragusano ai livelli di province del nord Italia, collocando la provincia al cinquantunesimo posta della classifica nazionale, con un indice di 64,8 su 100 [40].

[modifica] Industria

La pietra-pece
Con il nome di pietra-pece[41], oggi conosciuta anche come pietra-oro, si definisce quel particolare tipo di roccia che impera nel panorama architettonico del barocco ibleo. Si tratta di una roccia sedimentaria calcarea risalente al Cenozoico, che essendo impregnata di bitume, in proporzioni che variano dal 4% al 10%, non è particolarmente soggetta a sgretolarsi ed è particolarmente atta all'uso in ambienti soggetti a forte umidità. Il colore varia in proporzione alla quantità di bitume contenuto e può assumere varie gradazioni dal marrone al quasi nero.

Essa viene utilizzata da secoli per usi ornamentali, come nel caso del Castello di Donnafugata; viene usata anche come pavimentazione, decorazione e per lapidi sepolcrali. In contrada Tabuna, ad esempio, sono stati ritrovati dei sarcofagi pre-ellenici. Altri esempi del XVI secolo sono i capitelli del Duomo di San Giorgio.
La pietra pece attivò gli interessi di società francesi ed inglesi, e in seguito anche tedesche, per l'estrazione di idrocarburi, tra la fine del XIX secolo e la prima guerra mondiale. L'estrazione avveniva con l'impiego di bassa manodopera locale; un grosso esercito di minatori, anche adolescenti, e carrettieri erano impiegati per estrarre dalle cave migliaia di tonnellate di roccia, parte lavorata sul posto e parte imbarcata verso Gran Bretagna, Francia, Germania e altre località europee.
La Grande guerra mise fine all'opera delle aziende tedesche e vide la nascità di quelle italiane che poi si svilupparono, a causa dell'autarchia, nel periodo fascista. Infatti dal minerale veniva prodotto carburante per autotrazione, ma probabilmente non tanto quanto si diceva che fosse anche perché il contenuto in frazioni leggere era molto scarso. In ogni caso fu questa, probabilmente, una delle motivazioni principali che portarono alla costituzione della provincia di Ragusa.
Dopo la seconda guerra mondiale venne avviata la produzione di cemento pozzolanico utilizzando proprio la pietra-pece, privata dell'idrocarburo. Tuttavia venuta meno la convenienza economica dell'estrazione, oggi solo qualche azienda specializzata, per lo più nel restauro conservativo di edifici antichi, continua nella lavorazione della roccia scura.

Nella provincia di Ragusa sono presenti di consistenti giacimenti di petrolio, divenuti solo di recente oggetto di attenzione grazie alle trivellazioni ormai operate in tutto il territorio. Sin dall'antichità erano però sorte e sviluppate attività estrattive e di lavorazione della pece, prodotto contenuto negli scisti bituminosi di cui è ricca la zona. A partire dalla metà del XIX secolo società francesi ed inglesi acquisirono le licenze di produzione ed esportazione di roccia petrolifera, con ampio uso di manodopera locale. All'inizio degli anni Venti iniziò la distillazione, anche da parte di aziende italiane, di idrocarburi come benzina per autotrazione e gasolio, a mezzo di impianti situati intorno alla città di Ragusa. A partire dal secondo dopoguerra sono stati impiantati anche stabilimenti di raffinazione di petrolio dalla Gulf Oil Corporation e dall'ENI e stabilimenti di produzione di prodotti derivati. Un oleodotto di 75 km porta inoltre il greggio estratto nel ragusano alle grandi raffinerie di Augusta.

A Comiso è fiorente l'attività di lavorazione di vari tipi di roccia e di marmi, nazionali ed esteri, per uso edilizio ed architettonico.

È presente un sistema di piccole e medie imprese, articolato in sei raggruppamenti merceologici[42]: agroalimentare e mangimistico, materiali e complementi per l'edilizia, marmi e graniti, legno-arredo, chimico-plastico e metalmeccanico-impiantistico. Più recentemente si è sviluppata l'attività industriale legata al settore lattiero-caseario, con la nascita di aziende di respiro nazionale. L'industria vanta il 60% della produzione lattiero-casearia dell'isola[43] ed una importante produzione di polietilene e di materiali plastici per l'agricoltura, utilizzati prevalentemente per la copertura delle serre.

[modifica] Agricoltura

L'agricoltura della provincia presenta molti aspetti tradizionali: sui terreni dell’altopiano sono prevalenti i seminativi asciutti, soprattutto cereali, e le colture arboree. Un mosaico di colture arboree e impianti ortofrutticoli caratterizza le aree di Ispica e Pozzallo, le zone collinari e la pianura tra Vittoria, Comiso ed Acate. Ma il settore più rilevante e innovativo è quello delle serre, soprattutto sui suoli sabbiosi che si distendono da Vittoria fino al litorale; milioni di metri quadrati di coltivazioni, realizzati con grande economia di materiali, in cui si realizza una produzione di zucchine, melanzane, pomodori e fiori (questi ultimi, specialmente nel territorio di Vittoria) che interessa l'intero anno. La coltura in serra si presenta - in ambiti monofunzionali o con altre tipologie di insediamento polifunzionali - nell'area di Ispica, tra Donnalucata e Scicli, oltre che lungo la costa e nell'entroterra tra Punta Secca e Santa Croce Camerina e tra Marina di Acate ed Acate. Nei primi anni Settanta l'esplosione delle serre ragusane ha costituito, secondo Antonio Saltini, uno dei fenomeni di vivacità più singolari dell'intera agricoltura italiana [44] creando, su terreni che non offrivano praticamente alcun reddito, un flusso di produzione di decine di miliardi di lire, coinvolgendo una serie ingente di settori connessi, dal commercio di sementi e antiparassitari a quello del polietilene, dal gas in bombole per il riscaldamento invernale delle serre agli impianti di refrigerazione ed ai trasporti su strada.

La viticoltura ha un posto importante nell'economia del ragusano; molti sono i vini IGT e DOC prodotti, tra i quali primeggia il Cerasuolo di Vittoria, prodotto dall'unione di uve Nero d'Avola e Frappato.

[modifica] Allevamento

La Provincia di Ragusa, tra le province siciliane, è quella che ha sviluppato su vasta scala l'allevamento del bestiame, soprattutto di bovini da latte tra cui primeggia una razza autoctona detta razza modicana. Questa particolare vocazione l'ha resa leader nella produzione lattiero-casearia regionale. I dati statistici relativi al 2005 registrano infatti ben 2.169 aziende del settore con una produzione di 437.737 tonnellate di latte vaccino[45]. Numerose anche le aziende correlate, alcune di grandi dimensioni, che producono formaggi e derivati del latte tra cui il caciocavallo ragusano dop. Una caratteristica stabilita per legge prescrive che la zona di provenienza del latte per la produzione del Ragusano comprende l'intero territorio dei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria. Il formaggio viene prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, crudo: l'alimentazione delle mucche da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da erbe spontanee dell'altopiano ibleo.

[modifica] Turismo

Ispica:Loggia Santa Maria
Ispica:Loggia Santa Maria

Il Terremoto del Val di Noto del 1693, a cui ha fatto seguito il fervore della ricostruzione, ha prodotto nell'intera provincia una serie di città il cui patrimonio architettonico, facente parte del barocco siciliano, è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità: si tratta di Ragusa, Modica e Scicli, le cui architetture sono state rese note dai film e dalle serie televisive cui hanno fatto da sfondo (da Il Gattopardo di Luchino Visconti all'L'uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, fino alla serie televisiva Il commissario Montalbano).

Oltre al turismo culturale, che oltre alle già città del barocco interessa anche le zone archeologiche di Kamarina e Casmene, è sviluppato un turismo di balneare grazie alla costruzione, avvenuta negli ultimi quindici anni, di diversi villaggi turistici ed infrastrutture, che date le condizioni climatiche favorevoli, consentono la balneazione per almeno sei mesi all'anno. La prossima apertura dell'aeroporto di Comiso dovrebbe favorire un ulteriore sviluppo di questo tipo di turismo.

[modifica] Cultura

[modifica] Università

La Provincia non ha propri atenei, ma Ragusa ospita alcuni corsi di laurea dell'Università di Catania: Agraria, Lingue e letterature straniere, Scienze del Governo, Medicina e chirurgia e Giurisprudenza. Esiste un "Consorzio universitario della Provincia di Ragusa", costituito nel 1995 con il fine di gestire iniziative universitarie e culturali del territorio ibleo. Il consorzio, fondato dalla Provincia, dal Comune di Ragusa e dall'"Associazione per la Libera Università degli Iblei" a cui si sono aggiunti altri comuni, associazioni di categoria e professionali, enti finanziari e associazioni culturali, si propone di assicurare la prosecuzione degli studi universitari a Ragusa, nella volontà di realizzare il quarto polo universitario statale dell'isola[46].

[modifica] Uomini illustri

Il Castello di Donnafugata
Castello di Donnafugata
Castello di Donnafugata
Il suo nome è di origine araba dato probabilmente ad una costruzione o alla località. Le origini di una parte dell'edificio, tra cui la torre, risalgono alla metà del Settecento ma nel suo complesso il possente edificio è dovuto al Barone Corrado Arezzo che lo fece realizzare un secolo dopo inserendo nella facciata principale, in stile neo-gotico con richiami del veneziano, la bella loggia con gli eleganti archi trilobati. L'edificio si sviluppa su una superficie di 2500 m² e consta di ben di 122 vani. Il piano nobile è dotato dell'arredamento originale dell'epoca; vi si accede mediante una grande scalinata monumentale in pietra-pece (tipica della zona ragusana ricca di bitume e olio minerale). Notevoli il salone degli stemmi, con affreschi parietali di insegne nobiliari delle grandi famiglie siciliane, il salone degli specchi, la sala della musica, la stanza del biliardo e la stanza da letto della principessa di Navarra. Le stanze, le sale e i corridoi sono decorati con stucchi ed affreschi.

Il Castello è attorniato da un parco lussureggiante di quasi 8 ettari con grandi alberi di Ficus, ed altre essenze esotiche. Al suo interno si trovano un labirinto, un tempietto circolare, una coffee-house e delle grotte artificiali. Il castello è stato acquisito dal Comune di Ragusa nel 1982 e in seguito restaurato. Le sale del castello vengono spesso utilizzate come set di produzioni cinematografiche.

Anche nella pittura, la provincia di Ragusa vanta la presenza del Gruppo di Scicli unito dalla figura carismatica di Piero Guccione.

[modifica] Eventi culturali

  • Festival Ibleo del Jazz si svolge in ottobre, per la durata di una settimana, a Ragusa Ibla ed è dedicato al jazz sperimentale con la presenza di jazzisti da tutto il mondo.
  • Eurochocolate Modica è una manifestazione promossa per valorizzare la ultra centenaria tradizione cioccolatiera di questa città ragusana e che nella sua ancor breve tradizione, è giunta alla sua quarta edizione, ha saputo riscuotere già grande successo tanto che nella edizione del 2007 ha richiamato, nel corso di nove giorni, quasi 200.000 visitatori[47].
  • I Sapori della Cultura a Modica il 7, 8 e 9 dicembre. Evento organizzato dalla Cooperativa Etnos, in collaborazione con l’Assessorato Regionale ai Beni e alle attività Culturali, il Comune di Modica, la Provincia di Ragusa, il Distretto Culturale del sud-est e l’Unesco. Il programma prevede visite guidate ai musei di Modica, all’interno della Chiesa Bizantina di San Nicolò inferiore, del XII secolo, alla Casa Museo di Salvatore Quasimodo, alle Grotte Vestite, tradizionali abitazioni in grotta situate nella parte ovest dello sperone roccioso su cui sorge il castello. Appuntamenti gastronomici e cioccolato esclusivo.
  • Modica by Night…come non l’avete mai vista il 7, 8 e 9 dicembre; giro gratuito con punto di incontro nella Chiesa di San Giorgio e percorsi multimediali archeologici a cura della Associazione Amici dei Musei.

[modifica] Eventi religiosi

Per approfondire, vedi la voce Settimana Santa ad Ispica.
ModicaCattedrale di San Giorgio
Modica
Cattedrale di San Giorgio


  • L'evento religioso più importante della provincia, anche per la notorietà posseduta al di fuori della stessa, è il complesso di manifestazioni religiose che si svolgono a Ispica durante la settimana santa. Caratteristica è la processione del giovedì santo, detta del "Cristo alla colonna". Nata nel Medioevo, originariamente era formata da un gruppo di "flagellanti" che, a torso nudo e con una corona di spine, si percuotevano le spalle con cordicelle con vetro, ferro e chiodi. La cerimonia attuale ha perso ormai tali pratiche cruente, mantenendone comunque altri aspetti caratteristici.
  • A Modica la processione della Madonna Vasa-Vasa[48] si svolge nella mattinata della domenica di Pasqua. Risalente almeno al 1645, rappresenta l'incontro fra la Madonna ed il Cristo risorto; un simulacro di Maria muove le braccia, impartisce benedizioni e si china a baciare il petto del figlio risorto. A mezzogiorno in punto, fra ali di folla plaudenti, nell'attimo in cui la Madonna scorge, in lontananza, Gesù risorto, cade il mantello nero che la ricopre facendo emergere la Madonna nella sua veste azzurra. Nello stesso tempo un nugolo di colombe bianche si invola dal basamento posto ai piedi del simulacro della Vergine.

Altra festa importante è quella di San Pietro, patrono secondario della città (quello principale è San Giorgio), che si svolge il 29 giugno. Alla processione, che ha luogo nel pomeriggio, partecipano dodici statue di cartapesta, alte circa quattro metri, rappresentanti i dodici apostoli (detti santuni), che seguono il Cristo. Le statue si muovono tramite meccanismi.


  • A Scicli nel corso dell'anno si svolgono tre eventi religiosi importanti:
    • Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, ha luogo la "Cavalcata di San Giuseppe". È una processione, quasi una riedizione in costume, della vita della Sacra Famiglia, che si snoda per le vie della città fra falò e fuochi d'artificio fra due ali di folla festante.
    • Il giorno di Pasqua si svolge la processione dell'"Uomo vivo". Una statua del Cristo risorto viene portata in processione; le vengono fatte fare alcune evoluzioni che mandano in visibilio la numerosa folla assiepata lungo il percorso.
    • L'ultimo sabato del mese di maggio si svolge la festa della "Madonna delle Milizie", rievocazione delle lotte tra Normanni e Arabi che si contesero la Sicilia. Il momento più religioso culmina con la processione, per le vie della città, del simulacro della Madonna su un cavallo bianco posto sopra un carro infiorato[49].
  • A Ragusa si svolgono due feste importanti.
    • La festa di San Giovanni è l'evento religioso più importante. Si svolge in tre giornate alla fine del mese di agosto con una processione che, partendo dalla cattedrale di San Giovanni, si snoda fino alla chiesa dell'Ecce Homo. Il giorno seguente la processione si svolge in senso opposto fra due ali di folla devota. Il terzo giorno la statua del santo patrono ed i cerrei votivi effettuano un giro che prevede il rientro a tarda notte nella stessa cattedrale.
    • Non meno importante è la festa di San Giorgio, l'ultima domenica di maggio. La chiesa omonima viene infiorata e addobbata con stendardi policromi con la statua del santo al centro della chiesa. Vengono aperte le porte scolpite, occultate da paratie per il resto dell'anno, e la statua viene sollevata dai portatori, che le fanno compiere evoluzioni a suon di musica facendola roteare e lanciandola in aria per poi riprenderla. San Giorgio, come da iconografia, è vestito da soldato romano e uccide il drago con la lancia. Insieme al simulacro, anche il reliquiario del santo viene portato in processione.
  • Anche a Chiaramonte Gulfi la festa di San Giovanni, compatrono e protettore della città, è una delle due più importanti e si svolge il 23 e 24 giugno, preceduta da una dodicina di preparazione dove non mancano manifestazioni di fede, folclore e cultura; il 23 vi è la Sacra Rappresentazione della vita del santo e il 24 giugno la processione per le vie della città. L'altra ricorrenza è quella della Madonna di Gulfi, patrona principale della città, e si svolge la domenica in Albis e il terzo martedì dopo Pasqua.
  • A Vittoria è molto sentita la celebrazione del Venerdì Santo. Questa tradizione è tutta vittoriese ed esiste praticamente dalla fondazione. Dal 1657 la Congregazione del SS.mo Crocifisso ebbe il compito di fare una processione solenne il Venerdì santo dalla Chiesa madre al Calvario e ritorno. La processione a partire dal 1669 fu arricchita da una recita incentrata sul dramma della passione in versi dialettali recitati da popolani. Nel 1834 la Congregazione fece costruire un'urna in legno per trasportare il Cristo morto e deposto dalla croce e nel 1858 la sacra rappresentazione fu incentrata sul dramma scritto dal marchese Alfonso Ricca, ancora oggi in uso. I Parti rappresentano la tradizione più sentita e amata dai vittoriesi, unica nel panorama della provincia in cui si preferisce festeggiare la domenica di Pasqua.

[modifica] Feste e sagre

Date le antiche tradizioni agricole del territorio sono molte le sagre che, nel corso dell'anno, si svolgono in varie località:

  • a marzo, a Santa Croce Camerina, la sagra del fiore;
  • a maggio la sagra del pomodoro a Ragusa;
  • a Giarratana la sagra della cipolla, il 14 agosto. Grosse cipolle, di colore bianco, di forma schiacciata o di altri formati vengono servite, sia crude che cotte, assieme al formaggio locale;
  • a Pozzallo, sempre in agosto, si svolge una sagra del pesce;
  • a settembre a Roccazzo e a Chiaramonte Gulfi si svolge la sagra dell'uva.

[modifica] La provincia di Ragusa nel cinema

Corso Garibaldi in una scena di Divorzio all'Italiana
Corso Garibaldi in una scena di Divorzio all'Italiana

Sin dagli anni Sessanta la Provincia di Ragusa e in particolare Ispica sono state scelte come set per l'ambientazione di numerosi film sulla Sicilia. Nel 1960 fu girato Divorzio all'italiana di Pietro Germi, film di grande successo che fece conoscere Ispica in tutta Italia. Sempre a Ispica, nel 1974 furono girate alcune scene de Il Viaggio, un film di Vittorio De Sica con Sophia Loren, Richard Burton, Sergio Bruni e Ian Bannen; nel 1984 alcune scene di Kaos dei fratelli Taviani, nel 1995 piazza Regina Margherita e il Palazzo Comunale Bruno di Belmonte ospitarono le riprese di una serie televisiva dal titolo Non parlo più (con Anna Bonaiuto, Daniele Liotti, Lorenza Indovina e Tony Sperandeo). Nel 2002 Franco Battiato, nella sua prima opera cinematografica (Perduto amor), ha utilizzato come set il loggiato del Sinatra di S. Maria Maggiore e nel 2005 sono state girate alcune scene de Il commissario Montalbano, serie televisiva poliziesca tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.

[modifica] Gastronomia

A differenza di altre province della Sicilia, nelle quali domina la cucina a base di pesce, la gastronomia ragusana è orientata maggiormente sui piatti a base di carne, latte, formaggi e prodotti della terra. Fra i piatti più caratteristici si ricordano:

  • I pasteri che consistono sostanzialmente in un pasticcio di carne di agnello e capretto con l'impiego di formaggio.
  • Il Caciocavallo ragusano.
  • Le tagliatelle casarecce cco maccu: un piatto il cui condimento sono le fave secche cotte e ridotte a crema (maccu) e aromatizzate con finocchietto selvatico.
  • La pasta a picurara : pasta condita con una salsa di cipolle e patate cotte nel latte, spolverata con pecorino siciliano stagionato.
  • I turcinuna sono budella ovine cotte in tegame.
  • Le scacce, tipiche focacce coperte a forma di mezzaluna, farcite con salsiccia sbriciolata o carne tritata, cipolle stufate, verdure lesse e caciocavallo ragusano.
  • Dolci tipici, i cannoli con ricotta e i mpanatigghi, dolci a base di mandorle e cioccolata.

Una specialità molto conosciuta è il cioccolato modicano. Il cacao venne portato a Modica, intorno alla metà del Seicento, dai padri Gesuiti; in seguito venne aperta una delle prime fabbriche artigianali d'Europa, ancora esistente, che produceva un tipo di cioccolato particolare mediante un procedimento di origine azteca, che gli stessi religiosi avevano appreso nelle colonie spagnole sudamericane.

[modifica] Itinerari turistici

  • Cava d'Ispica. (Il nome di "cava" nella Sicilia sud-orientale sta ad indicare le profonde gole scavate dai fiumi che scendono dall'altipiano ibleo). Si tratta di una grandiosa cava lunga circa 10 km che oltre all'aspetto decisamente panoramico offre la possibilità di una carrellata nel tempo seguendo le tracce degli insediamenti umani che quì si insediarono sin dalla preistoria; si tratta di necropoli sicule, catacombe protocristiane, cappelle rupestri bizantine e insediamenti abitativi del medioevo.

[modifica] Musei

Camarina:Casa dell'Altare
Camarina:Casa dell'Altare
  • Modica. Museo Civico Franco Libero Belgiorno che raccoglie reperti archeologici del Paleolitico, tra cui quelli della grotta di Cava Lazzaro, del Neolitico, provenienti dal villaggio di contrada Pirrone, e di epoca paleocristiana. Vi si trovano anche materiali dell’antica età del bronzo provenienti dal villaggio di Baravitalla a Cava d'Ispica e da Cava Lazzaro. Il museo si trova in Corso Umberto.
  • Ragusa. Il Museo Archeologico Ibleo accoglie reperti archeologici da tutto il territorio

[modifica] Aree Archeologiche

  • Kamarina. La città antica era realizzata su tre colli, come testimoniano le tracce e le parti di Mura arcaiche e una grande torre. Resti di case ellenistiche: Casa dell'altare, Casa dell'iscrizione e Casa del Mercante.
  • Monte Arcibessi. Nel territorio di Monte Arcibessi sono presenti insediamenti fortificati ("castellieri") dell'età del Bronzo e dell'età del Ferro. Abitati preistorici, resti di insediamenti abitati greci arcaici, testimonianze di epoca ellenistico-romana e resti bizantini e medievali.
  • Caucana. Resti archeologici di una città portuale greca.
  • Casmene. Antica colonia siracusana fondata nel 644 a.C. come avamposto militare. Riportata alla luce agli inizi del XX secolo da Paolo Orsi nell'area del Monte Casale. Resti di Mura, un Tempio, abitazioni.
  • Parco della Forza. Situato nella bassa cava Ispica, nei pressi dello sbocco sud-est, è la corruzione volgare di Fortilitium, ossia piccola fortezza. Infatti, in questo sperone roccioso, sorgeva un castello, dimora della famiglia famiglia Statella.

[modifica] Demografia

La provincia di Ragusa ha una popolazione di 308.103[50] abitanti ed è al settimo posto fra le province siciliane come numero di abitanti mentre è al quarto posto come densità abitativa con 190,0 ab./km².

Il capoluogo, Ragusa, è il comune più popolato ma soltanto al settimo posto come densità abitativa con 162,2 ab./km².

La popolazione della provincia, dal 1982 al 2001 ha fatto riscontrare un incremento pari al 7,6% con un differenziale positivo di 20.811 abitanti[51].

Stemma Città Popolazione
(ab)[52]
Superficie
(km²)
Ragusa 72.526 442 km²

Degli altri undici comuni della provincia, Vittoria e Modica superano i cinquantamila abitanti mentre gli altri hanno una popolazione oscillante fra i trentamila ed i tremila abitanti. Il comune meno popoloso è Giarratana mentre quello più densamente popolato è Pozzallo con una densità abitativa di 1.230,05 ab./km². Pozzallo è anche il comune meno esteso con una superficie di soli 14,94 km².

Stemma Città Popolazione
(ab)[53]
Superficie
(km²)
Vittoria 61.221 181,31 km²
Modica 54.432 290,77 km²
Comiso 29.647 64,93 km²
Scicli 25.971 137,57 km²
Pozzallo 18.653 14,94 km²
Ispica 15.024 113,5 km²
Santa Croce Camerina 9.696 40,76 km²
Acate 8.425 101,40 km²
Chiaramonte Gulfi 8.021 126,00 km²
Monterosso Almo 3.343 56,30 km²
Giarratana 3.242 43,47 km²

[modifica] Sport

Lo sport organizzato ragusano sta vivendo in questi anni una grave crisi, principalmente economica. Le più importanti società sportive sono fallite, altre sono state costrette a spostarsi in cerca di fondi.

Nidia Pausich, esperta giocatrice della nazionale italiana di basket impegnata nell'europeo 1968.
Nidia Pausich, esperta giocatrice della nazionale italiana di basket impegnata nell'europeo 1968.

[modifica] Eventi

La provincia di Ragusa non ha preso parte all'evento più importante della storia dello sport siciliano, la XIX Universiade. Il principale evento di risonanza internazionale è stato ospitato da Ragusa nel 1968, quando la FIBA Europe organizzò l'Europeo femminile di basket in Sicilia. Nel capoluogo si disputarono le eliminatorie del gruppo A, vinte dalla nazionale jugoslava, e le finali di consolazione, in cui si affermò la Romania[54].

[modifica] Società sportive

Le società ragusane ad aver vinto titoli nazionali sono: G.S. Tamburello Ragusa che ha vinto pure molti titoli europei di tamburello a 3 e tambeach, Tambeach Kaukana di Ragusa che ha vinto titoli nazionali di tambeach, G.S.A. Modica che ha vinto nel tamburello a 3 femminile, Tambeach Cava d'Aliga che ha vinto molti titoli nazionali in tutte le specialità di tambeach nonché l'Emaia Vittoria, che ha vinto i campionati italiani femminili di tennis tavolo nel 1991 e 1992.[55]
Valente società sportiva ragusana è la Pro Scicli, che nel 2006-07 è stata promossa per la prima volta in Serie A1 di calcio a 5 [56].

È fallita nel 2006 la Virtus Ragusa, società di pallacanestro maschile che, a cavallo tra gli anni novanta e il duemila, ha disputato la LegADue, rappresentando la massima espressione del basket siciliano.

Nel calcio sono quattro le società ragusane ad aver raggiunto i campionati nazionali, anche se alcune sono incorse in difficoltà economiche di rilievo: l'Unione Sportiva Ragusa, fallita nel 2007, il Football Club Vittoria(fallito nel 2006) dopo aver raggiunta nel 2004 la serie c1 , il Modica Calcio, (scomparso nel 2006), e la Polisportiva Comiso, che nel 2007 si è trasferita a Vittoria.
Il Ragusa Rugby Club rappresenta il rugby provinciale dal 1967: al massimo è arrivato in Serie B [57].

[modifica] Atleti

Danilo Napolitano.
Danilo Napolitano.

[modifica] Impianti sportivi

Il principale impianto sportivo ragusano è lo Stadio Aldo Campo, situato in contrada Selvaggio, nel capoluogo. È stato edificato nel 1972 ed è impiegato per calcio e rugby potendo ospitare un massimo di 3.500 spettatori [58]. Nella stessa zona, si trova il principale palazzetto dello sport provinciale, il PalaMinardi, che può ospitare 3.500 persone. Impiegato fino a poco tempo fa per la pallavolo (ha ospitato anche la nazionale italiana[59]) e per la pallacanestro (vi giocava la Virtus Ragusa in LegADue[60]), è stato poi impiegato anche per le arti marziali [61].

Il Comunale di Vittoria, con 5.000 posti [62]. La Pro Scicli gioca al campo Geodetico di villaggio Jungi [63].

[modifica] Galleria immagini

[modifica] Note

  1. ^ Modica in provincia di Ragusa.
  2. ^ Fonte ISTAT. URL consultato il 31-12-2006.
  3. ^ Fonte Unioncamere-Tagliacarne dati 2002; al 77° posto fra le province italiane e prima delle siciliane.
  4. ^ Capitolo18. URL consultato il 24-10-2007.
  5. ^ Diga Santa Rosalia. URL consultato il 31-12-2007.
  6. ^ La stazione di Gela si trova a pochi chilometri dal comune di Vittoria ed è indicativa delle condizioni meteorologiche della zona costiera ragusana.
  7. ^ Eurometeo. URL consultato il 31-12-2007.
  8. ^ La stazione di Cozzo Spadaro si trova a pochi chilometri dal confine con la provincia di Ragusa ed è indicativa delle condizioni meteorologiche della stessa.
  9. ^ Sias Regione Sicilia. URL consultato il 29-12-2007.
  10. ^ Eurometeo. URL consultato il 31-12-2007.
  11. ^ Sias Regione Sicilia. URL consultato il 31-12-2007.
  12. ^ Eurometeo. URL consultato il 31-12-2007.
  13. ^ La stazione di Cozzo Spadaro si trova a pochi chilometri dal confine con la provincia di Ragusa ed è indicativa delle condizioni meteorologiche della stessa.
  14. ^ La stazione di Gela si trova a pochi chilometri dal comune di Vittoria ed è indicativa delle condizioni meteorologiche della zona costiera ragusana.
  15. ^ Eurometeo. URL consultato il 31-12-2007.
  16. ^ Proposta dalla Provincia Regionale ma ancora non riconosciuta dalla Regione Sicilia
  17. ^ Proposta dalla Provincia Regionale ma ancora non riconosciuta dalla Regione Sicilia
  18. ^ D.A. n. 536/90 dell'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
  19. ^ Istituita con Legge Regionale n° 98/1981. Gestita con D.A. n° 352 del 1989 dalla Provincia Regionale di Ragusa.
  20. ^ Fotografando Donnalucata. URL consultato il 31-12-2007.
  21. ^ Salvatore Spoto, Sicilia Antica. Newton e Compton editori.
  22. ^ Centonove 2002. URL consultato il 31-12-2007.
  23. ^ (Comunicato stampa ufficiale del ministero delle infrastrutture-Roma, 6 febbraio 2008):il Ministro delle Infrastrutture, On.Antonio Di Pietro ha dichiarato: Ho richiesto formalmente all’Anas di avviare le procedure di contestazione dei gravi inadempimenti nei confronti del Consorzio Autostrade Siciliane. Dalla comunicazione formale dell’Anas, la concessionaria avrà 90 giorni di tempo per adempiere a quanto contestato, in mancanza di ciò si avvieranno le procedure per la decadenza della concessione. All’Anas ho fatto presente che, nell’esercizio dei poteri di vigilanza del Ministero, è stato rilevato il ripetersi dei gravi inadempimenti agli obblighi imposti dalla convenzione da parte della concessionaria. Inadempimenti che riguardano mancati e ritardati investimenti e lavori di manutenzione previsti nel piano finanziario, incompleta o non corretta esecuzione di alcuni interventi, come ad esempio quelli necessari all’apertura al traffico della tratta Cassibile-Rosolini della A18
  24. ^ Regione Siciliana, Piano regionale dei trasporti e della Mobilità-parte I,12/2003:punto I-3.4
  25. ^ Regione Siciliana, Piano regionale dei trasporti e della Mobilità-parte I,12/2003:punto I-3.4.1
  26. ^ Regione Siciliana, Piano regionale dei trasporti e della Mobilità-parte I,12/2003:punto I-3.4 ..le caratteristiche delle SS194 e SS514..sono al disotto degli standard normativi.
  27. ^ [Camera dei Deputati 10-02-2008]
  28. ^ Ferrovie dello Stato, Fascicolo orario di servizio 159, Compartimento di Palermo
  29. ^ Piero Muscolino. Le ferrovie della Sicilia sud-orientale . Cortona, Editore Calosci, 1979.
  30. ^ Gianfranco Tiberi, Gli investimenti ferroviari:150 anni di altalena-annesso A,in La tecnica professionale12/1989, Editore CIFI, Roma
  31. ^ Roberto Zannotti, Dove vanno le Ferrovie-Rete complementare, in iTreni 244,2003,Editrice ETR, Salò
  32. ^ Ragusa e la sua Provincia:un Mezzogiorno “dinamico”
  33. ^ Scalo Pozzallo. URL consultato il 31-12-2007.
  34. ^ Porto turistico di Marina di Ragusa. URL consultato il 10-02-2008.
  35. ^ Quindicinale "La voce dell'Isola",anno 2-n.8-pag 8 del 28 aprile 2007
  36. ^ Si inaugura il nuovo aeroporto di Comiso. URL consultato il 10-02.2008.
  37. ^ Inaugurazione dell'Aeroporto di Comiso il 30 aprile 2008 con un concerto di Adamo. URL consultato il 09-02.2008.
  38. ^ Classifica del reddito pro capite 2005 delle province italiane.. URL consultato il 07-02-2008.
  39. ^ La Sicilia 16 settembre 2006
  40. ^ La Sicilia 16 settembre 2006
  41. ^ Pietrapece. URL consultato il 31-12-2007.
  42. ^ Ragusa e la sua provincia:un Mezzogiorno dinamico.. URL consultato il 17-02-2008.
  43. ^ Industria casearia in provincia di Ragusa. URL consultato il 17-02.2008.
  44. ^ Antonio Saltini, Sicilia fra feudi e giardini, Edagricole, Bologna 1982
  45. ^ Dati al 30/06/2005-fonte:Regione Sicilia, Assessorato Agricoltura e Foreste. Pubblicato su Terra-luglio/agosto 2007
  46. ^ Discorso di Ciampi 11-01-2006
  47. ^ Eurochocolate URL consultato il 31-12-2007
  48. ^ Bacia-bacia in siciliano.
  49. ^ Bell'Italia-Sicilia 4,Mondadori 1998
  50. ^ Dati Istat al 31-12-2006
  51. ^ Fonte Istat dai censimenti del 1981 e 2001.
  52. ^ Fonte Istat 2006. URL consultato il 15-02-2008.
  53. ^ Fonte Istat 2006. URL consultato il 15-02-2008.
  54. ^ Almanacco illustrato del basket 1990. Modena, Panini, 1989.
  55. ^ Albo d'oro Fitet. URL consultato il 31-12-2007.
  56. ^ Storia della Pro Scicli URL consultato il 31-12-2007
  57. ^ Storia dell'Over Ragusa Rugby Clan. URL consultato il 31-12-2007.
  58. ^ (EN) - Stadi siciliani su WorldStadiums.com
  59. ^ Gazzetta dello Sport - Italia-Francia 0-3, 27 maggio 2005. URL consultato il 31-12-2007.
  60. ^ Scheda della Virtus su LegADueBasket.it URL consultato il 31-12-2007
  61. ^ Vari eventi al PalaMinardi nel 2007. URL consultato il 31-12-2007.
  62. ^ è diventata la struttura più capiente della provincia di ragusa ed è il secondo impianto calcistico per importanza, seguito dal Caitina di Modica, che arriva a 2.500 posti a sedere: Almanacco illustrato del calcio 2006. Modena, Panini, 2005, p. 264.
  63. ^ Scheda della Pro Scicli URL consultato il 31-12-2007

[modifica] Bibliografia

  • Francesco Alaimo. Sicilia, supplemento a ciao Sicilia. Palermo, Sicilian Tourist Service, 1990 .
  • Assessorato Agricoltura e Foreste.Terra, il multimediale dell'agricoltura. Palermo, Regione Siciliana, 2007.
  • Salvatore Spoto. Sicilia antica . Roma, Newton e Compton editori, 2002 . ISBN 88-8289-750-8
  • Moses Finley. Storia della Sicilia Antica . Bari, Editori Laterza, 1979 .
  • Sandro Attanasio. Sicilia senza Italia . Milano, Mursia editore, 1976 .
  • Denis Mack Smith. Storia della Sicilia medioevale e moderna. Bari, Giuseppe Laterza e figli, 1976 .
  • Giuseppe Iacono. Perle di Sicilia - Avola, Modica, Noto, Ragusa, Scicli . Edizioni Affinità Elettive, 1998 .
  • Piero Guccione. Il Parco degli Iblei in Provincia di Ragusa . Argo Software, 2006 . ISBN 9788888659244
  • AA. VV.. Sicilia . Milano, Touring Club Italiano, 2005 . ISBN 97-7039-0107-016
  • Giuseppe Iacono. Folklore religioso nella Contea di Modica . Edizioni Tomaselli, 2005 .
  • Giuseppe Iacono. Le riserve naturali della Provincia di Ragusa . Edizioni Tomaselli, 2006 .
  • Antonio Saltini. Sicilia fra feudi e giardini . Bologna, Edagricole, 1982 .
  • AA. VV.. Almanacco illustrato del calcio. Panini, Modena, 2006 .
  • AA. VV.. Almanacco illustrato del basket. Panini, Modena, 1989 .
  • AA. VV.. Bell'Italia-Sicilia 2. Editoriale Giorgio Mondadori, 1994 .
  • AA. VV.. Bell'Italia-Sicilia 4. Editoriale Giorgio Mondadori, 1998 .

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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