Rosolini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rosolini | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
|||||||||
Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sicilia | ||||||||
Provincia: | Siracusa | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 154 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 76,15 km² | ||||||||
Abitanti: |
|
||||||||
Densità: | 281,01 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Ispica (RG), Modica (RG), Noto | ||||||||
CAP: | 96019 | ||||||||
Pref. tel: | 0931 | ||||||||
Codice ISTAT: | 089016 | ||||||||
Codice catasto: | H574 | ||||||||
Nome abitanti: | rosolinesi | ||||||||
Santo patrono: | San Luigi Gonzaga | ||||||||
Giorno festivo: | [prima domenica di agosto] | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
Visita il Portale Italia |
Rosolini (Rusalini in siciliano) è un comune di 21.399[1] abitanti della provincia di Siracusa.
Indice |
[modifica] Geografia
Rosolini(Rusalini in siciliano) dista 49 chilometri da Siracusa, è a Sud Ovest nella provincia. Sorge ai piedi dei monti Iblei e si trova a cavallo tra le province di Siracusa e Ragusa. Del Comune, che è perlopiù un centro agricolo, resta la parte più antica dell'abitato, sorto agli inizi del secolo XVI, che è di impronta ottocentesca. Poco rimane del nucleo originario del centro. Rosolini però, è ricca di cave e di siti archeologici antichi che precedono la dominazione greco-romana.
[modifica] Storia
Lo stemma della città di Rosolini è raffigurata con Un'aquila con ali spiegate con gli artigli adunchi e distesi, sormontata da una corona all'antica d'oro, con lo scudo dello stemma dei principi Moncada-Paternò sul petto e con una striscia ai piedi contenente la dicitura "Universitas Rosolinorum Regi beneficio" su fondo azzurro.
Le leggende mitologiche gli attribuiscono una diretta discendenza dal dio Vulcano, il cui figlio, scappato dall'Etna, fondò la città. Le vicissitudini storiche invece parlano delle famiglie Platamone, Moncada, Paternò. Riguardo al nome, questo verrebbe da una mescolanza di linguaggi dei popoli che si succedettero alla dominazione della Sicilia che, pare iniziando dai Greci che chiamarono queste terre con il nome di "Eloro", abbiano dato spunto ai Romani che le ribattezzarono "Rus Elorinum" da qui Rosolini. È più attendibile e realistico invece che il nome "Rusalini", come viene detto in dialetto, sia di derivazione araba come d'altronde tutte le contrade della zona. Infatti quando gli arabi conquistarono la Sicilia trovarono un impero bizantino in completo disfacimento e non fu difficile per loro insediarsi pacificamente nella zona portando i benefici della loro cultura. In particolare non stravolsero le tradizioni locali, chiamando quella che doveva essere il luogo di culto cristiano della zona più importanre, nella traduzione letterale araba. Infatti nell'antico insediamento che gli arabi trovarono era ubicata (e tuttora esistente) una basilica cristiana scavata nella roccia dove si venerava una croce. Quindi gli arabi rispettando la tradizione locale non fecero altro che chiamare nella loro lingua quello che trovarono e cioè : "Rus Salib'ni" che letteralmente in italiano si traduce in "La Grotta della croce".(Vedi "Sull'origine del nome di Rosolini" di Carmela ed Ottaviano Perricone,edito dalla Pro-Loco nel 1992) Ad avvalorare la derivazione araba del nome "Rusalini" è da tener presente che tutte le contrade della zona hanno sino ad oggi nomi(anche se storpiati nei secoli) arabi tipo : "Nar Balata"(zona di acque) "saia rinnici"(canale costruito dagli arabi per bonificare tutta la zona paludosa della contrada) "ranati", "stafenna","gisira", "renna" e tante altre contrade che gli arabi identificarono e colonizzarono nel loro insediamento nella zona. Quindi non si capisce perché la contrada principale "Rusalini" dovrebbe uscire da questa logica e prendere il nome da un non meglio identificato insediamento greco ("Eloro") dove il suffisso "Rus" ed inesistenti testimonianze archeologiche ne vanificano questo tentativo interpretativo. Quindi è da ritenere più veritiero che il nome della città sia di origine araba.
[modifica] Demografia
Abitanti censiti
[modifica] Gastronomia di Rosolini
Dal "maccu ri favi" che mangiarono gli antichi greci, alla "capunatina" di origine araba, al "tummali" di origine spagnola le specialità alimentari tipiche rosolinesi denotano le origini della popolazione che ha formazione composita e rivelano pure la fondamentale base da cui proviene.
Ricorderemo brevemente alcune tipiche specialità molte delle quali i giovani di oggi non conoscono, spesso piatti che si ritrovano in altre parti dell'Isola, ma che in ogni zona hanno un "quid" che li caratterizza, come per esempio l'aglio, la cipolla, l'aceto, il limone, l'origano, la noce moscata, l'acquavite, e che ne fa un prodotto culinario tipico del paese stesso.
Ancora nei ricordi d'infanzia di molte persone vi sono alcune donne, le cosiddette "monache di casa", che preparavano i pranzi nuziali, i pranzi di lutto, "cunsuli", o i dolci per i periodi festivi, i cosiddetti dolci di Riposto che erano di squisita ed inimitabile fattura.
Alcune loro ricette continuano ad essere preparate per cui gli antichi sapori si ritrovano ancora intatti in pietanze di cui diamo gli ingredienti base. Minestre pietanze di carne contorni, focacce, e dolciumi integrano così la cucina moderna del luogo. Tra le minestre ricordiamo: "u 'ncucciatieddu" costituito da frustoletti di pasta di grano duro cucinati in una amalgama di ricotta, acqua e pezzetti di zucca gialla previamente bollita; "a pasta ca muddica", pasta condita con mollica di pane brustolita, olio, aglio, pormaggio pecorino; "i ravioli", pasta di grano a formelle quadrate con ripieno di ricotta, uova e maggiorana, conditi con sugo di carne di maiale o vitello ed infine, "i maccarruna e i cavatieddi", pasta a pezzettini vuota all'interno perché lavorata con un filo secco di grano ("usu"), o con un ago da calza "cavati" con le dita, conditi poi con sugo di carne di maiale, cosparsi di ricotta salata ed infornati.
Tra le minestre di legumi ricordiamo: "i favi a 'nzincaredda", fave sbucciate e cotte in acqua di cisterna condite con olio e sale e che si accompagnavano con cipolla cruda; "u maccu lurdu", sempre fave cotte insieme a ceci, fagioli, lenticchie e lardo di maiale. Quest'ultimo era il piatto popolare tipico del giovedì grasso e, infine, "i lolli no maccu", rollini di pasta amalgamati con il "maccu" a base di fave sbucciate ridotte a crema.
Tra le pietanze di carne oltre "o farsumauru" e "o iaddu a gna minicoria", particolarmente saporito è "a gnieddu e u ciaurieddu 'nfurnatu". Questo continua ad essere uno dei piatti più comuni dato che tutto il territorio di Rosolini e la sua zona di influenza, seppur non più prevalentemente adibiti alla pastorizia come nel passato, consentono ancora allevamenti ovini e caprini. Da ricordare poi "u pisciruovu a rosalinara", sorta di omelette formata da uovo, copolletta soffritta, prezzemolo, pepe ed asparagi selvatici, già cotti ed amalgamati con ricotta.
La tradizione della preparazione delle focacce non ha subito interruzione alcuna ed occupa ancora un posto di rilievo nella cucina locale: così abbiamo "a 'mpanata", pasta a dischi sovrapposti ripiena di broccoli, di baccalà o di anguille nel periodo natalizio, di carne di agnello nel periodo pasquale ed infornata; poi ancora "a nfigghiulata", disco di pasta stirata con mattarello ("lasagnaturi"), farcita con ricotta amalgamata ad uova, sale, e pezzetti di salsiccia, ripiegata in tre parti ed infornata dopo averne accostato i bordi; infine "a cucca", striscia di pasta stirata con mattarello, farcita con pezzetti di formaggio e salsiccia ed infornata, dopo averla arrotolata.
Tra i dolci ricordiamo "i gravazzati", striscia di pasta stirata con mattarello e farcita con una amalgama di ricotta, pezzetti di cioccolato e zucchero a velo; "i pasti fuorti", amalgama di farina, zucchero e albume; "i ramuzzi", dolce preparato con impasto di farina e miele di "satra"; "i mustazzola", amalgama di farina e vino cotto; "i ricci ri miennila", dolci di mandorla, i cui semi sbucciati e triturati finemente si amalgamano ad albume e zucchero, offrono un motivo in più per i buongustai a venire a Rosolini ove li potranno assaporare nelle diverse pasticcerie che li producono.
[modifica] Cultura
Il nome della cittadina sembrerebbe derivare dal latino Rus Elorinum, che indicava il territorio di Eloro, antica colonia siracusana del sec. VII a.C. o più verosimilmente dall'arabo "Rus Salib'ni" traduzione letterale di "Grotta della croce" ,riferendosi gli arabi (che colonizzarono tutta la zona per secoli)alla basilica bizantina scavata nella roccia ed ubicata nel vecchio nucleo abitativo della Città. Appartenne alla famiglia Platamone dal sec. XV col titolo di baronia, ma il centro abitato fu fondato da Francesco Moncada principe di Lardaria solo nel 1713, dopo aver avuto il feudo per successione dalla moglie Eleonora Platamone. Di particolare rilevanza architettonica sono il Castello dei Platamone, costruito nel 1668 che conserva all'interno una basilica paleocristiana del sec. V e la chiesa Madre edificata tra il XVIII e il XIX secolo. Sono inoltre interessanti i resti archeologici di Cava Lazzaro, che conserva delle necropoli dell'età del bronzo.
A Rosolini esiste un caratteristico monumento funerario detto Pizzuta, una colonna circolare di oltre 10 metri sotto la quale sono stati rinvenuti resti umani e monete di età ellenistica. La Colonna Pizzuta si trova in territorio di Noto e non a Rosolini, infatti , fino al 1712 Rosolini era uno dei novantatre feudi del vasto territorio di Noto..
[modifica] Radio
Tante sono state le radio libere nate a Rosolini. Attualmente l'unica Radio che trasmette da Rosolini è Radio Ram (Radio Audizioni Mediterranea). L'emittente viene fondata tra la fine di Ottobre 1976 per prove tecniche, ma inizia a trasmettere attivamente dal 26 Gennaio 1977, data di iscrizione al tribunale di Siracusa. Tanti sono stati i noti personaggi che hanno trasmesso sulle frequenze di Radio Ram, ricordiamo Luigi Meli e Gigi Perricone (ex direttore). Gli attuali direttori sono Giuseppe Moncada (proprietario e fondatore) e Giuseppe Lorefice (direttore del Radio Giornale. Nota la presenza del noto Dj Supersalvo, nome d'arte di Salvo Quartarone, che dal Maggio 2005 è entrato nello Staff della radio e trasmette programmi pomeridiani, serali e pre-serali.
Tra le vecchie radio rosolinesi citiamo:
[modifica] I monumenti
[modifica] Gli appuntamenti
[modifica] Sport
[modifica] Amministrazione comunaleSindaco: Gestione Commissariale per dimissioni Giovanni Giuca dal Il sindaco è stato eletto in una lista di centro sinistra. [modifica] Altri progetti
[modifica] NoteSicilia · Comuni della provincia di Siracusa
|