Modica
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« Modica è un' inaspettata meraviglia... È un effetto bizzarro, unico, qualcosa di addirittura irreale come visto nel prisma deformante del sogno, come un immenso fantasmagorico edifizio di fiaba, il quale, anziché di piani, fosse fatto di strati di case. Da questo accastellarsi, svettano campanili e campanili » | |
( Lionello Fiumi )
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« Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze... » | |
(da Argo il cieco ovvero i sogni della memoria - Gesualdo Bufalino)
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Modica | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sicilia | ||||||||
Provincia: | Ragusa | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 296 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 290,77 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 187,20 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Frigintini, Marina di Modica | ||||||||
Comuni contigui: | Buscemi (SR), Giarratana, Ispica, Noto (SR), Palazzolo Acreide (SR), Pozzallo, Ragusa, Rosolini (SR), Scicli | ||||||||
CAP: | 97015 | ||||||||
Pref. tel: | 0932 | ||||||||
Codice ISTAT: | 088006 | ||||||||
Codice catasto: | F258 | ||||||||
Santo patrono: | San Giorgio, San Pietro | ||||||||
Giorno festivo: | 23 aprile, 29 giugno | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Modica (Muòrica in siciliano) è un comune di 54.432 abitanti della provincia di Ragusa.
[modifica] Geografia
Mòdica, il cui nome originerebbe dal fenicio Mùtika (albergo), o dal siculo Mùrika (roccia nuda, non coltivabile), è situata 13 km a sud del capoluogo di provincia, ed il suo territorio urbano si sviluppa su un esteso altopiano solcato da profondi canyon (detti localmente "cave"). La città sorge sulla confluenza di due fiumi a carattere torrentizio che dividono l'altopiano in quattro colline: Pizzo a nord, Idria ad ovest, Giacanta ad est e Monserrato a sud. I due fiumi, Pozzo dei Pruni e Janni Mauro (asciutti e coperti nel tratto urbano), si uniscono a formare il Modicano, il cui alveo è stato coperto nei primi del Novecento divenendo l'odierno Corso Umberto I, asse principale della città. Il nucleo urbanistico più antico è situato sulla collina che separa i due torrenti e sui versanti da essi creati. Il clima a Modica è mite anche d'inverno, le temperature medie non scendono sotto i 10 gradi, la neve rappresenta un evento rarissimo. L’estate è calda ma asciutta e ventilata, soprattutto nelle parti più alte della città (oltre i 440 m).
[modifica] Elementi Caratteristici
Mòdica, come altri centri storici del Val di Noto, deve la sua particolare configurazione urbana alla non comune conformazione del territorio combinata ai vari fenomeni di antropizzazione. Le antiche abitazioni della parte alta della città, addossate le une sulle altre, sono spesso l'estensione delle antiche grotte (dammuso dal greco “damàsion”), abitate fin dall'epoca preistorica. Il tessuto urbano, adagiato sui fianchi delle due vallate e sulla collina del Pizzo, è un intrico di casette, viuzze e lunghe scale. Le stesse chiese solitamente non si affacciano su piazze ma su imponenti e scenografiche scalinate. Lo stile prevalente dei monumenti è quello comunemente identificato come tardo-barocco. L'aspetto molto caratteristico del centro storico è purtroppo stato turbato da alcuni scempi edilizi succedutisi dagli anni sessanta agli anni ottanta ad opera di alcuni imprenditori edilizi poco coscienziosi, con il permesso di una classe politica non sempre all'altezza del proprio ruolo.
Altro elemento caratterizzante il territorio, in particolare la campagna, è la fitta rete di "muri a secco" che delimita gli appezzamenti di terreno, trapuntati dalla presenza di maestosi alberi di carrubo, molto frequenti in tutto il territorio provinciale (maggior produttrice del suo frutto nell'Italia intera). La ragione della fitta maglia di muri a secco va ricercata nella precoce formazione di una classe di piccoli proprietari terrieri, che dalla prima metà del ‘500 frazionarono un immenso feudo, la Contea di Modica, corrispondente grosso modo al territorio dell’odierna Provincia di Ragusa, delimitando le nuove proprietà con tali recinti.
[modifica] Storia e cultura
Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Città tarde barocche del Val di Noto Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily) |
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Tipologia | architettonico |
Criterio | C (i) (ii) (iv) (v) |
Pericolo | no |
Anno | 2002 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Italia |
Per approfondire, vedi la voce Storia di Modica. |
[modifica] Gli studi a Modica
Modica, dal XIII secolo circa e fino agli anni ’30 del XX è stata la quarta città della Sicilia, è stata economicamente e culturalmente vivace, anche grazie alla presenza di enti d’istruzione ecclesiastici e laici che l’hanno resa un notevole centro di studi.
I Carmelitani e i Domenicani vi stabilirono degli ‘‘studia’’ nel XIII e nel XIV secolo, i Francescani nel '500 (ma vi erano presenti da ben prima); fin quando i Gesuiti vi fondarono nel 1630 uno di quegli importanti collegi pubblici per cui furono giustamente famosi. Il Collegio Gesuitico rilasciava Lauree in Teologia, in Materie Umanistiche (Filosofia, Retorica, Umane Lettere) e Arti Liberali (Fisica, Matematica) fino al 1767.
Da una delibera inviata nel 1832 alla Commissione di Pubblica Istruzione di Palermo, in cui si chiedeva che si autorizzasse la riapertura delle cattedre di Leggi e di Medicina, abolite (con disposizione del 1775) nei Collegi per doversi studiare nelle Università, si deduce che fino al 1767 il Reale Collegio Gesuitico di Modica rilasciasse anche i Diplomi di esercizio in tutte le professioni libere, di Avvocati, Medici, Notari, ecc. che diventavano esecutivi col visto del Governatore della Contea.
Dal 1812 al 1860 i Gesuiti tornarono ad insegnare le discipline che oggi si studiano nelle scuole secondarie superiori (diritto, zoologia, arti, scienze e lettere). L'Istituto Tecnico "Archimede" fu, nel 1866, una delle prime scuole secondarie superiori Statali ad essere fondate in Sicilia.
Pochi anni dopo, nel 1875, il Ginnasio comunale circondariale (corrispondente alla attuale Scuola media inferiore), attivo fin dal 1862, fu trasformato in "Liceo Ginnasio" Comunale, divenuto infine nel 1878 "Regio Liceo Ginnasio" intitolato a Tommaso Campailla.
Ancora nel 1889, l'"Archimede" di Modica era l'unico Istituto Tecnico dell'intera provincia di Siracusa, ed il Liceo Classico "T. Campailla" contava più iscritti del Liceo Gargallo di Siracusa, fondato posteriormente. A tutt'oggi, l'Archimede di Modica è l'istituzione scolastica con il più alto numero di iscritti dell'intera Provincia di Ragusa.
Negli ultimi anni è nato a Modica un Corso di Laurea in Scienze del Governo e dell'Amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania. Il corso di laurea conta oggi un triennio, con circa mille iscritti, e una laurea specialistica in "Scienze delle Pubbliche Amministrazioni". La Facoltà di Economia e Commercio della stessa università ha attivato un Corso di Laurea in "Economia Aziendale".
Infine, l'Università di Messina gestisce e coordina, dal 1989, un Corso di Laurea in Scienze Sociali, subentrando all'iniziativa privata del gesuita P. Salvatore Scimè, che aveva fondato, nel 1969, una "Scuola Superiore di Servizio Sociale", attiva nel ventennio precedente.
[modifica] Scienziati e filosofi
Nel '600 e nel '900 nacquero i due più importanti filosofi cittadini: Tommaso Campailla, scienziato e filosofo vissuto fra la fine del 1600 e la prima metà del '700, colui per il cui ingegno venne in Sicilia, fino a Modica, nel 1718, il grande filosofo inglese George Berkeley; nel 1906 nacque a Modica il filosofo contemporaneo Carmelo Ottaviano, Ordinario di Storia della Filosofia all' Università di Napoli, morto nel 1980. Modicani si sono distinti nel campo della medicina, del diritto, della letteratura, della storiografia e dell'arte. Grande fama ebbe nel '700 il medico Gaspare Cannata, che ebbe la cattedra di medicina pratica dell' Università di Palermo. Gli succedette in tale cattedra il figlio d'arte Baldassarre Cannata. Nel 1860 ebbe i suoi natali a Modica il Fisico Giovan Pietro Grimaldi, erede di un ramo secondario dei Principi di Monaco, il quale nei primi del '900, dopo essere stato Ordinario di Fisica all' Università di Catania, ne divenne anche Magnifico Rettore.
Infine, Modica ha dato i natali al Poeta e Premio Nobel per la Letteratura nel 1959, Salvatore Quasimodo.
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Duomo di San Giorgio
Se la città di Noto è universalmente riconosciuta come capitale del Barocco della Sicilia sud-orientale, il Duomo di San Giorgio in Modica viene spesso indicato e segnalato come monumento simbolo dello stile architettonico tardo-barocco di questo estremo lembo d'Italia. Lo storico dell'arte Maurizio Fagiolo dell'Arco ha dichiarato che tale Chiesa forse andrebbe inserita tra le sette meraviglie del mondo barocco. La chiesa di San Giorgio, inserita nella Lista Mondiale dei Beni dell'Umanità dell'UNESCO, è il risultato finale della ricostruzione sei/settecentesca, avvenuta in seguito ai disastrosi terremoti che colpirono Modica nel 1693 (il più grave) e nel corso del Settecento. La presenza di una chiesa in tale sito si segnala in documenti dell'Archivio parrocchiale, comprendenti anche documenti della cancelleria papale, a partire dal 1150 circa, ma verosimilmente la sua prima edificazione sarebbe stata voluta, al pari del San Giorgio in Paternò, direttamente dal Conte Ruggero d'Altavilla, a partire dalla definitiva cacciata degli Arabi dalla Sicilia, intorno al 1090.
L’imponente facciata a torre fu costruita a partire dal 1702 e completata, nel coronamento finale, solo nel 1834. Una scenografica scalinata di 164 gradini, aggiunta dal gesuita Francesco Di Marco nel 1818, conduce ai cinque portali del tempio. La parte della scalinata sotto strada fu progettata nel 1874 dall'architetto Alessandro Cappellani Judica. Misterioso rimane il nome dell'autore del progetto originario settecentesco della facciata, anche se indicazioni ricavate da attenti studi inducono a pensare, anche in considerazione della lunga durata dei lavori, ad una rielaborazione continua ad opera dei più validi architetti del Settecento isolano (fra i quali Rosario Gagliardi e Paolo Labisi verso la metà del '700), sicuramente non superficiali conoscitori dello stile Barocco italiano ed anche europeo.
All'interno della chiesa, dedicata ai martiri San Giorgio e Ippolito, si possono ammirare un grandioso organo con 4 tastiere, 130 registri e 5000 canne, perfettamente funzionante, della fine dell' '800; un dipinto di scuola toscana, L'Assunta del tardo-manierista Filippo Paladini (1610); una deliziosa pittura naif su legno, La Natività di Carlo Cane, del '500; una stupenda statua marmorea, la Madonna della Neve della bottega di Mancini e Berrettaro, del 1511; il grandioso polittico dell' altare maggiore, composto da ben 10 tavole, dipinte forse dal messinese Girolamo Alibrandi nel 1513, e raffiguranti le scene della Sacra Famiglia e della vita di Gesù, dalla nascita fino alla Resurrezione e all'Ascensione, oltre a 2 riquadri con le classiche iconografie dei due santi cavalieri, San Giorgio che sconfigge il Drago, e San Martino che divide il proprio mantello con Gesù, che gli si presenta sotto le vesti di un povero accattone. La datazione e l'autore del polittico, contestati per la difficile lettura della terza cifra sulla gamba del cavallo di San Martino, sembrano avvalorati dal fatto che Girolamo Alibrandi, oltre ad essere contemporaneo e concittadino, era anche cognato di Giovanni Resalibra da Messina, l' abile intarsiatore ed indoratore delle cornici e dell' intera tribuna che contiene le 10 pale che compongono il polittico.
[modifica] Castello dei Conti di Modica
In cima ad una rupe, costruito sul pianoro conclusivo di un promontorio roccioso a becco d' aquila, ha rappresentato per tanti secoli la sede del potere politico e amministrativo di quella che fu la Contea di Modica. Era infatti presidio fortificato militare e carcerario, residenza dei Conti prima, del Governatore della contea in nome del Conte, dopo. Ivi si amministrava anche la Giustizia, essendo sede della Gran Corte, divenuta dal 1816 Tribunale civile e penale di I grado e Corte d' Assise, mentre la città divenne Capoluogo di Circondario della Intendenza di Siracusa, e la sede di tutti gli uffici rimase nel Castello fino al 1865. Con l' Unità d' Italia, furono cacciati dai loro conventi e monasteri gli Ordini religiosi, ed il Castello dei Conti fu definitavamente abbandonato, andandosi a trasferire il Carcere, il Tribunale e gli Uffici Circondariali pressi i vari conventi resisi disponibili. Dal punto di vista monumentale, il Castello, o ciò che di esso rimane, nato come fortificazione rupestre, modificato in varie epoche tra l'VIII e il XIX secolo, si erge su un promontorio roccioso difficilmente attaccabile, con due lati su tre costituiti da pareti a strapiombo. All'esterno rimane una torre poligonale (XIV sec). Nel cortile interno sono visitabili le carceri medievali, stanze squadrate ricavate dalla roccia, poi la recente chiesa della Madonna del Medagliere (1930, sorta sui ruderi della chiesa di S. Leonardo, a conforto dei carcerati fino al 1865), infine ciò che resta della chiesetta di S. Cataldo, più tre nicchie campanarie oggi murate all'esterno. Crollate a causa del terremoto del 1693, o demolite perché di intralcio allo sviluppo urbanistico moderno della zona, quasi nulla più resta delle 5 torri, delle 4 porte e della cinta muraria dell'antico maniero. Recentemente è venuto alla luce, e reso fruibile, un suggestivo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia, che trapassa lo sperone roccioso su cui sorge il Castello: era un passaggio di ronda militare.
- Torretta dell'Orologio: su una vecchia guardiola militare, ricadente nell'area del vecchio castello dei Conti, è stato apposto nel 1725 un orologio interamente meccanico ancora perfettamente funzionante, i cui complessi meccanismi vengono controllati e riavviati ogni 24 ore circa.
[modifica] Duomo di San Pietro
Un documento del vescovo di Siracusa ne attesta l'esistenza in situ nel 1396, per cui la data della sua prima edificazione è da collocarsi nei decenni intorno al 1350. Per Decreto Regio di Carlo III di Borbone (1797) ed in seguito a secolare disputa è stata dichiarata Chiesa Madre al pari di S. Giorgio, la chiesa "ufficiale" dei Conti. Fa parte anch'essa della lista dei Monumenti Bene dell'Umanità dell'UNESCO. Danneggiata dal passare dei secoli e dalle frequenti scosse telluriche in quest'area ad alto rischio sismico, fu a più riprese ricostruita, ma alcuni elementi interni furono risparmiati dai crolli; si conserva ancora una cappella laterale dedicata all'Immacolata, che riporta la data del 1620 incisa sul cupolino, e che ha resistito anche al successivo terremoto del 1693. I lavori di ricostruzione furono diretti da due sapienti capimastri locali, Rosario Boscarino di Modica e Mario Spada di Ragusa. Una bella scalinata con le statue dei dodici Apostoli conduce alla sobria facciata. All'interno si conservano due statue marmoree, una "Madonna di Trapani" attribuibile ad un allievo di Francesco Laurana, databile intorno al 1470, ed una bellissima "Signora del Soccorso" (1507), proveniente dalla antica chiesa di S. Maria del Soccorso (distrutta nel 1927 per costruire l'Istituto Magistrale), ed attribuita a Giorgio da Milano, che lavorava a Palermo nella bottega di Domenico Gagini. Il lampadario centrale, che incombe sull'altare maggiore, è un notevole lavoro di vetreria proveniente da Murano. L'organo monumentale, opera dei fratelli Polizzi ed inaugurato nel 1924, contiene 3200 canne, 32 registri e due tastiere.
[modifica] Chiesa del Carmine
La Chiesa del Carmine è una dei pochi monumenti che resistette alla violenza del sisma del 1693. E infatti il prospetto è arricchito da un bellissimo portale del '400, Monumento Nazionale, sovrastato da un rosone francescano, il tutto in stile gotico chiaramontano. All'interno si conserva una cappella tardo-gotica con tracce di affreschi murali, ed il prezioso gruppo statuario dell'Annunciazione, opera di Antonello Gagini (1528)
[modifica] Chiesa di S. Maria di Betlem
La Chiesa di S. Maria di Betlem è una delle tre antiche collegiate, con la Cappella Cabrera ('500, Monumento Nazionale), in stile tardo gotico, sopravvissuta al terremoto del 1693 e incastonata nella nuova architettura settecentesca; suggestivo è il presepe monumentale permanente (1882), con statuette in ceramica di Fra' Benedetto Papale da Caltagirone; all'esterno, in una parete a sinistra della chiesa, è incassata la lunetta di S. Maria di Berlon, bassorilievo con Natività ('500), appartenente al prospetto di una chiesetta che insisteva in precedenza sul luogo in cui sorge l'attuale S. Maria; alla base della scultura si intravede una iscrizione in lettere gotiche.
[modifica] Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore
Presenta dei magnifici affreschi sulla nuda roccia, di stile bizantineggiante, databili fra l'XI e il XIV sec.: si tratta di una grotta artificiale, in pieno centro cittadino, nella quale si osservano diversi cicli di affreschi; una chiesa rupestre definita dagli studiosi un "unicum" nel panorama della Sicilia medievale. Sul lato destro dell'abside si trova un catino battesimale, scavato nella roccia, per il battesimo con rito orientale. Ultimi in ordine di tempo, alcuni lavori di scavo hanno portato alla luce una serie di cripte e di tombe terragne.
[modifica] Casa natale del poeta Quasimodo
- Casa natale di Salvatore Quasimodo, in cui il 20 agosto 1901 nacque il poeta, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Acquisita dal Comune, la casa è visitabile. Contiene, oltre al letto in ferro battuto dove venne alla luce il Poeta, gli altri mobili ed arredi di primo Novecento che fanno parte della stessa stanza natale; inoltre sono presenti i mobili dello studio di Milano e una vecchia macchina da scrivere Olivetti, che il figlio Alessandro ha donato alla casa-museo nel 1996. Da un vecchio nastro, ai visitatori viene fatta ascoltare la voce del Poeta registrata durante la cerimonia di conferimento del Nobel a Stoccolma.
[modifica] Altri monumenti e luoghi d'interesse
- Palazzo Polara: sul lato sinistro del duomo di San Giorgio è visibile Palazzo Polara[1] (XVIII sec.), sul cui frontone spicca lo stemma della famiglia con la stella polare. Palazzo Polara, è una splendida costruzione in stile tardo barocco, introdotta da un'elegante scalinata. La facciata, in un tutt'uno altamente scenografico con la scalinata monumentale ed il prospetto di S. Giorgio, domina Modica Bassa e le sovrastanti colline.
- Chiesa di S. Giovanni Evangelista (facciata rifatta alla fine dell'Ottocento), ricca di stucchi
- Palazzo Napolino/Tommasi Rosso ('700)
- Ex convento dei Frati Carmelitani ('700)
- Ex Chiesa di S. Giovanni Battista dei Cavalieri di Malta, attuale Auditorium Pietro Floridia
- Chiesa di S. Paolo ('600-'700)
- Chiesa di S. Girolamo ('600): minuscola chiesa con una piccola piazza antistante, tra scalinate che scendono e salgono
- Palazzo Ascenzo
- Palazzo Manenti, ora Cannizzaro ('700)
- Chiesa di S. Domenico, detta del Rosario (1678) ed ex Convento dei Domenicani ('700), attuale Palazzo municipale, con l'interessante cripta ('600), visitabile
- Palazzo Salemi e portici (Ponti Pulera), già Palazzo Comunale
- Portale De Leva (del '300, di stile gotico-chiaramontano), attualmente non visitabile perché facente parte di un palazzo privato, è il più bel portale di Modica; forse era la porta d'ingresso di una chiesetta o di una cappella privata
- Chiesa del SS. Salvatore ('700), ricca di pregevoli stucchi
- Palazzo Papa, già Grimaldi
- Chiesa di S. Anna (1686) ed ex Convento dei Padri Francescani Riformati (1613), sede dell'Archivio di Stato
- Palazzo Grimaldi (alle spalle la caratteristica via Clemente Grimaldi), XVIII-XIX secolo, e portale della Chiesa di S. Cristoforo
- Ex Monastero delle Benedettine (XVI-XIX secolo), attuale Palazzo della Cultura e Museo Civico Archeologico
- Palazzo degli Studi (XVII-XIX secolo, ex Convento dei Padri Gesuiti), con annessa chiesa del Collegio (S. Maria del Soccorso, XVII secolo), il cui prospetto è di Rosario Gagliardi (XVII sec.)
- Palazzo Tommasi Rosso/Tedeschi ('700)
- Chiesetta di S. Lucia
- Chiesa dei SS. Nicolò ed Erasmo
- Chiesa di S. Teresa d'Avila ed ex Monastero delle Teresiane
- Palazzo Napolino/De Naro Papa, nella parte alta della città
- Chiesa di S. Maria del Gesù (1478) ed ex convento, Monumento Nazionale, dei Frati Minori Osservanti, 1478/1500, con uno splendido chiostro in stile tardo-gotico, attualmente non visitabile, in quanto sede del carcere. Visibile il prospetto della chiesa, da non mancare
- Teatro Garibaldi (1815-1857)
- Palazzo Rubino/Trombadore, con notevolissimo prospetto tardo-barocco
- Convento dei Frati Cappuccini (1572) e Chiesa di S. Francesco d'Assisi ('500-'600)
- Santuario della Madonna delle Grazie (1615/1624)
- Palazzo ex Convento dei PP. Mercedari, con annesso Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
- Chiesa-eremo di S. Giacomo (XIV secolo, non visitabile)
[modifica] Cava Ispica
Cava Ispica (il nome precede quello dell'omonima, vicina città, chiamata Spaccaforno fino al 1936) raccoglie, in tredici chilometri di lunghezza, numerose testimonianze di epoche diverse: dalle grotticelle sicule a forno dell'età del bronzo, alle catacombe cristiane del Basso Impero (IV-V sec. d. C.), dagli affreschi rupestri della "Grotta dei Santi", ai ruderi della chiesetta bizantina di S. Pancrati. Notevole la catacomba della Larderia, un cimitero ipogeico che in circa 500 mq (secondo in Sicilia per estensione) racchiude ben 464 tombe. La cava, che in alcuni punti è profonda anche cento metri e larga più di 500, presenta una vegetazione rigogliosa, attrazione per varie specie di uccelli, tale da conferire al luogo notevole importanza anche dal lato naturalistico. Lungo la vallata sono presenti centinaia di grotte naturali o scavate nelle roccia dalla mano dell'uomo, alcune difficili da raggiungere, se non con corde, stretti camminamenti tra i massi o scale. Molte grotte sono contigue, magari su piani sovrapposti comunicanti tra di loro tramite botole artificiali praticate nelle pareti rocciose. Celebre e di grande interesse storico ed archeologico è il Castello Sicano a cinque piani, interamente incassato nella roccia, vera e propria fortezza scavata in una parete calcarea che scende a picco per trenta metri di altezza.
[modifica] Personalità legate a Modica
- Salvatore Quasimodo (1901 - 1968), premio Nobel per la Letteratura
- Tommaso Campailla (1668 - 1740), filosofo, poeta, scienziato
- Carmelo Ottaviano (1906 - 1980), filosofo, Ordinario di Storia della Filosofia all' Università di Napoli
- Giuseppe De Leva Gravina (1786 - 1861), patriota risorgimentale
- Raffaele Poidomani (1912 - 1979), romanziere e storico
- Aurelio Grimaldi (1957), regista e sceneggiatore
- Valeria Solarino (1979), attrice
- Anna Finocchiaro (1955), politico, senatore della Repubblica
- Agostino Grimaldi, (1639 - 1660), Cavaliere dell' Ordine Gerosolomitano di Malta
- Clemente Grimaldi, (1862 - 1915), Agronomo
- Giovan Pietro Grimaldi, (1860 - 1918), Fisico, Magnifico Rettore dell' Università di Catania
- Sergio Campailla, critico e saggista, ordinario di Letteratura nelle Università di Roma e di Napoli
- Emanuele Guerrieri (1900 - 1968), avvocato, membro della Costituente, parlamentare e uomo di governo
- Angelo Di Natale, giornalista RAI
- Chiara Civello, cantautrice jazz negli USA
- Giorgio Scarso, presidente della Federazione Italiana Scherma
- Angelo Ruta (1967), scenografo, illustratore, regista
- Pietro Floridia (1860-1932), musicista, compositore, direttore d'orchestra negli USA
- Enrico Maltese (1862-1920), pittore
- Gaspare Cannata (1718-1771), medico, docente all' Università di Palermo
- Piero Selvaggio ristoratore a Los Angeles
- Ottavia Failla stilista
- Carmelo Chiaramonte chef
- Andrea Tidona attore
- Carlo Cartier attore
- Marcello Perracchio attore
- Loredana Roccasalva stilista
- Veronica Spadaro stilista
- Giovanni Blandino scultore
- Nino Baglieri (1951-2007), poeta e scrittore
[modifica] Manifestazioni
- Madonna Vasa-Vasa
Si svolge nella mattinata di Pasqua. Risalente almeno al 1645, rappresenta l'incontro fra la Madonna ed il Cristo Risorto, reso caratteristico ed emozionante in questa versione modicana dal fatto che il simulacro di Maria muove le braccia, impartisce benedizioni e si china a baciare il petto del figlio risorto. A mezzogiorno in punto, fra ali di folla acclamanti, alla Madonna, appena "scorge" in lontananza Gesù Risorto, viene fatto cadere il manto nero che la ricopre, lasciando così scoperto il suo vestito azzurro; intanto si ha un lancio di colombe bianche, collocate in precedenza nel basamento del simulacro.
- Sagra della ricotta, si svolge nel mese di maggio in località Cannizzara.
- Sagra del carrubo, a Frigintini in settembre o ottobre: si degustano tutte le specialità a base di carrube: lolli (cavatelli cotti in sciroppo di carrube e ricoperti con mandorla tritata abbrustolita), gelo, biscotti e caramelle.
- Palio della Contea, si svolge in pieno centro storico a Ferragosto; cavalli e cavalieri in rappresentanza dei vari quartieri della città (a volte anche dei vari comuni che facevano parte della ex-Contea) si cimentano in tradizionali prove di abilità con vari attrezzi (torneo di spada, picca da conficcare negli anelli correndo con i cavalli, prove di tiro con l'arco, un bersaglio disegnato nello scudo che protegge la sagoma del Saraceno da centrare con la lancia), il tutto in un clima rievocativo medievale, con figuranti in costume, sbandieratori, musiche riecheggianti antiche atmosfere.
- Eurochocolate: si svolge in primavera ed è giunto alla quarta edizione. L'evento rappresenta l'occasione giusta per visitare la città partecipando a tour guidati, e per degustare tutte le specialità dolciarie locali. In occasione dell' Eurochocolate si svolgono una serie di convegni ed eventi incentrati sul cacao, sulla cioccolata e sui prodotti dolciari per i quali Modica è rinomata. Il dolce appuntamento per il 2008 è fissato per i giorni dal 23 al 27 aprile. Momento clou della manifestazione sarà la Notte Fondente del 24 aprile.
- Presepe vivente: durante le festività di Natale, viene rappresentato lungo i vicoletti e le scalinate del centro storico della città, oppure, a volte, fuori città, nella zona archeologica di Cava Ispica, nella suggestiva ambientazione delle grotte scavate dall'uomo lungo i secoli. L'edizione 2007 è stata ambientata nei bassi e negli anfratti rocciosi su cui poggiano i resti del Castello dei Conti.
- Notte Bianca: il 5 gennaio 2008 terza edizione della Notte Bianca, con la presenza, fra i tanti artisti e musicisti, dei Matia Bazar in concerto.
[modifica] Economia
L'economia della città trova la sua forza nell'agricoltura, l'artigianato e l'edilizia. Rilevante è la coltivazione del carrubo, dell'ulivo e del grano, da cui una buona presenza di oleifici e mulini, oltreché di mangimifici, questi ultimi legati sia all'attività agricola che agli allevamenti. L'estrazione e la lavorazione della pietra locale, il commercio ed il turismo, sono altre voci importanti. Negli ultimi 15 anni ha avuto una grande espansione il Polo Commerciale, nella zona nuova della città, che calamita gli acquisti del vasto territorio di Sud-Est siciliano, comprendente tutta la provincia iblea e la parte più a sud di quella di Siracusa. Nel campo dell'allevamento riveste particolare importanza il polo avicolo: il territorio di Modica produce circa un terzo del fabbisogno di uova della Sicilia e copre una importante quota del mercato di carni di pollo. Notevole anche l'allevamento bovino, che trae prestigio dall'antica razza bovina modicana, e che alimenta una ricca produzione lattiero-casearia con ricotta, formaggi freschi e caciocavallo. Per la bontà e la notorietà dei suoi prodotti tipici, oltre ad essere rinomata per la sua caratteristica cioccolata artigianale, con una produzione annua di 20 tonnellate ed esportata in tutto il mondo, Modica fa anche parte delle Associazioni Nazionali delle Città del Pane, dell'Olio e del Gelato.
[modifica] Il cioccolato modicano
Tipica produzione della città è la famosa cioccolata, prodotta seguendo un’antica ricetta azteca, presente in loco certamente almeno dal primo decennio del '600, quando la Sicilia dipendeva amministrativamente dal Regno di Spagna. La lavorazione è rigorosamente artigianale ed a bassa temperatura, cosa che impedisce la perdita o l'alterazione organolettica delle componenti del cacao. Inoltre la pasta di cacao non arriva a fondersi con lo zucchero (lavorazione a crudo), dando sostanza ad una cioccolata fondente, leggermente granulosa, senza grassi vegetali aggiunti, non soggetta a liquefarsi fra le mani alle temperature estive, ed in cui è possibile al gusto distinguere nettamente i tre elementi che la compongono: cacao, zucchero e spezie (nella ricetta tradizionale, la cannella o la vaniglia). Il cioccolato modicano si avvia ad essere riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla competente Commissione Europea come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).
[modifica] Turismo
Il turismo è in forte crescita anche grazie all'inserimento di alcuni importanti monumenti in stile tardo barocco nella Lista dei Beni dell'Umanità da parte dell' UNESCO. L'architettura opulenta dei palazzi e delle chiese. Le decorazioni allegoriche dei balconi e delle facciate. L'urbanistica folle. La città è un'oasi colta e felice che seduce a prima vista, grazie anche allo stile di vita rilassato (tratto dalla rivista "Dove"). La frazione balneare di Marina di Modica è indicata con una vela nella Guida Blu di Legambiente, mentre la vicina spiaggia di Maganuco ha ottenuto le due vele nell' edizione 2008 della Guida. Notevolissimo il contributo per il turismo cosiddetto "culturale" è venuto, oltre che dall' UNESCO e dal Cioccolato tipico modicano esportato in tutto il mondo, anche dal fatto che la città è divenuta uno degli scenari preferiti della nota serie televisiva de Il Commissario Montalbano, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, e con attore protagonista Luca Zingaretti. Il trend di crescita del turismo ha avuto una notevole spinta dal successo della manifestazione Eurochocolate che, come detto prima, si svolge ogni anno, e attrae turisti e curiosi provenienti da ogni parte d' Italia e del mondo. La versione modicana della kermesse perugina è dedicata alle produzioni artigianali del cioccolato ed ha fatto stabilmente inserire la città di Modica nei circuiti del turismo cosiddetto enogastronomico. Il successo dei percorsi enogastronomici ed il riconoscimento dell’Unesco hanno, inoltre, generato un boom della domanda immobiliare da parte di toscani, campani, romani e milanesi, ma anche di gruppi stranieri, inglesi e francesi,( ma anche scandinavi e russi ), che hanno deciso di fare delle coste del modicano, e della zona iblea in generale, le loro coste, e dei bagli delle nostre campagne, le loro masserie o i loro Bed & Breakfast.
[modifica] Sport
Lo sport bandiera tra quelli praticati a Modica è la scherma, di ottimo livello a livello nazionale per il settore giovanile (con una serie di successi nei Grand Prix Nazionali degli ultimi 15 anni che non ha pari in Italia, e che hanno portato la Federazione Italiana Scherma ad eleggere come Presidente il modicano Giorgio Scarso, promotore ed artefice di tali successi); nel 2006 il maestro Eugenio Migliore ha bissato il titolo di Campione del Mondo a Squadre riservato ai Maestri di scherma, già vinto nel 2002, nella specialità del Fioretto a squadre; ha inoltre vinto i titoli di Campione del Mondo 2006 Maestri nelle specialità del Fioretto e della Sciabola individuali. Le squadre di Fioretto femminile e di Spada maschile partecipano ai rispettivi campionati per società di serie A2, mentre nel maggio 2008 la squadra maschile di Fioretto è stata promossa in serie A1, dopo aver battuto nelle eliminatorie le società di Pisa, Siena, Bologna, Montebelluna e Treviso.
La pallavolo è la prima attività in città per numero di praticanti. Le società professionistiche sono G.S. Motuka (maschile), promossa nel 2007 in serie B1, e PVT Modica 75 (femminile), che gioca in B1 già da qualche anno. La squadra maschile al termine della corrente stagione 2007/08 è in pratica (salvo ripescaggi) retrocessa nuovamente in serie B2.
Altri sport praticati sono l'atletica leggera, il nuoto e il calcio a 5. Il Modica Calcio, dopo una sfortunata e fugace apparizione in serie C2 nel 2005/06, nella stagione 2006/07 ha militato nel campionato regionale di Eccellenza in fusione societaria transitoria con la Libertas Acate, dopo che per problemi amministrativi non è stato iscritta nel campionato di serie D. Ha vinto il campionato di Eccellenza Siciliana nella stagione 2006/07 venendo promosso in serie D. Al termine della stagione calcistica 2007/08, mentre il Modica ha conquistato la permanenza in serie D, una seconda squadra modicana, la Moticea, ha vinto il torneo regionale di Prima Categoria, accedendo così per la prossima stagione al campionato di Promozione. L' ASD Modica di calcio femminile alla fine della stagione 2006/07 ha centrato la promozione in Serie B, oltre a vincere la Coppa Sicilia. Purtroppo difficoltà economiche hanno costretto la squadra a rinunciare alla serie B, tornando nei ranghi della serie C. Il calcio a 5 è rappresentato dal Città di Modica in serie C2. E' in netta ascesa la pallanuoto. Dalla stagione 2003/04 la Sikla Nuoto ha portato la disciplina più vincente in Sicilia a Modica. Due anni dopo è arrivata la promozione in serie B e nella stagione 2008 le ragazze del presidente-allenatore Ignazio Fiorito sono le favorite per il salto in serie A/2.
Molti sono i praticanti e gli appassionati di ciclismo; il 15 maggio 1999 la 1° tappa del Giro d'Italia, partendo da Agrigento, si concluse a Modica con la vittoria di Ivan Quaranta.
[modifica] Frazioni e località
La città è tradizionalmente divisa nei nuclei urbani di "Modica Alta", "Modica Bassa" e "Sacro Cuore". Frazioni sono:
- Frigintini: frazione situata verso l'entroterra del territorio comunale (circa 1500 abitanti).
- Marina di Modica: frazione e località balneare.
- Pisciotto: contrada tra la frazione di Sampieri del comune di Scicli e Marina di Modica.
- Sacro Cuore (o Sorda): nuovo quartiere ad espansione residenziale e commerciale.
- Maganuco: frazione e località balneare sul litorale in forte sviluppo ed espansione a metà fra Pozzallo e Marina di Modica.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] L'informazione locale
Modica è sede del Gruppo Editoriale Radio Video Mediterraneo - Mediterraneo SAT , 4° gruppo in Sicilia per numero di ascoltatori e telespettatori nel giorno medio, attestatosi, con 200.000 contatti quotidiani, subito dopo le emittenti "metropolitane" di Palermo e Catania. Ha sue redazioni a Modica, Ragusa, Vittoria, Caltagirone, Siracusa, Catania, Gela, Palermo e Roma. Con il segnale satellitare, alcune edizioni del suo telegiornale e le manifestazioni culturali più importanti vengono irradiate in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo. Le emittenti Teletre e Video Uno sono emanazioni del Gruppo Editoriale.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giovanni Bologna, commissario straordinario dal 09/03/2008
Centralino del comune: 0932 759111
Email del comune: informazioni@comune.modica.rg.it
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Modica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Modica
[modifica] Collegamenti esterni
- La città di Modica on line
- Storia di Modica, Uomini Illustri
- Immagini e notizie di Modica
- Il sito della cioccolata modicana
- Il giornale online di Modica e Dintorni
- Tutto sulla città di Modica e Dintorni
- Note dell'abate Paolo Balsamo sulla Contea di Modica
- Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Sicilia