Avola
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Avola | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sicilia | ||||||||
Provincia: | Siracusa | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 40 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 74,26 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 426,87 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Capo Negro, Chiusa Cavalli, Chiusa di Carlo, Cicirata, Cicirata Inizio, Falaride, Gallina, Montagna, Piccio [2] | ||||||||
Comuni contigui: | Noto, Siracusa | ||||||||
CAP: | 96012 | ||||||||
Pref. tel: | 0931 | ||||||||
Codice ISTAT: | 089002 | ||||||||
Codice catasto: | A522 | ||||||||
Nome abitanti: | avolesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Venera | ||||||||
Giorno festivo: | ultima domenica di luglio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Àvola (Àvula in siciliano) è un comune a pianta esagonale, di 31.700[1] abitanti della provincia di Siracusa che si affaccia sulla costa ionica della Sicilia nel Golfo di Noto.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Storia antica e medievale
Secondo taluni, l'origine della città si fa risalire alla Hybla maggiore (Hybla major) sita in prossimità della costa sud-orientale della Sicilia. La zona, abitata precedentemente dai Sicani, fu invasa dai Siculi e divenne teatro di lotte per il predominio sulla regione. Il termine «Hybla» non è greco ma preellenico, probabilmente sicano, ed è il nome di una Dea adorata da entrambe le popolazioni (identificata poi con la Afrodite ellenica). I Siculi combatterono gli indigeni e si insediarono definitivamente sul territorio a cavallo fra il XIII e il XII secolo a.C.. Dell'epoca dei Siculi sono testimonianza i numerosi reperti, soprattutto vasellame e stoviglie, rinvenuti in alcune tombe in quella che è oggi la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile.
Successivamente i Greci colonizzarono la zona intorno alla metà dell'VIII secolo a.C. trovando una civiltà già influenzata e raffinatasi a contatto con i Fenici. Durante la Guerra del Peloponneso, il territorio conobbe la dominazione del tiranno Dionisio. Nel III secolo a.C., a seguito della Prima guerra punica, il predominio greco-cartaginese passò ai Romani che costituirono la provincia di Sicilia (227 a.C.), pur lasciando un'ampia autonomia a Siracusa e a tutti i possedimenti di questa città nella parte sudorientale dell'isola, fra cui anche la zona di Hybla Major. La soppressione delle istituzioni statuali siracusane nel corso della seconda guerra punica, vide l'occupazione militare romana di tutta la Sicilia sud orientale attorno alla metà del penultimo decennio del III secolo a.C. (definitiva dopo la caduta di Siracusa nel 212 a.C.)
Con la dominazione romana, protrattasi fino al 450 circa, tutto il territorio perse il suo antico splendore. A seguito delle devastazioni e dei saccheggi operati dai Vandali che occuparono l'intera Sicilia attorno alla metà del V secolo, venne cancellato persino il ricordo di Hybla major e la zona si tramutò in una landa semideserta. Tale situazione si protrasse durante la dominazione ostrogota (V-VI secolo) e bizantina (VI-IX secolo). In epoca araba (IX-XI secolo) il territorio si andò progressivamente ripopolando ma un modestissimo borgo, sul luogo di Avola vecchia, nacque con ogni probabilità solo durante la dominazione normanna o sveva (XI-XIII secolo).
[modifica] Storia moderna e contemporanea
In età tardomedievale, sotto gli Aragonesi, si ebbe un certo risveglio demografico ed economico del paese che si intensificò nel corso del XVI e del XVII secolo. Alla vigilia dei grandi sconvolgimenti tellurici del 1693, Avola, ancora abbarbicata sulle colline iblee, che si trovano alle spalle dell'attuale abitato, doveva avere una popolazione non inferiore ai seimila abitanti. Ma in quell'anno, ed esattamente il 9 e l'11 gennaio, un violento terremoto, che distrusse la cittadina e numerosi altri centri urbani della Sicilia orientale (fra cui anche Siracusa e Catania), costrinse la popolazione superstite a spostarsi nella vicina costa, a otto chilometri di distanza, e a rifondare Avola. I lavori di ricostruzione iniziarono negli anni immediatamente successivi al cataclisma per volere del Principe Nicolò Pignatelli d'Aragona che affidò la progettazione del nuovo abitato a padre Angelo Italia, noto architetto siciliano appartenente all'ordine dei Gesuiti. La città fu edificata a pianta centrica e secondo una struttura geometrica e razionale che le conferì quel nobile aspetto che ancor oggi la caratterizza. Nel corso del XVIII e XIX secolo Avola fu abbellita da alcune pregevoli costruzioni civili (Palazzo Ducale, Palazzo di Città, Teatro Comunale ecc.) e religiose (chiese di Sant'Antonio Abate, Sant'Antonio di Padova e la fastosa Chiesa Madre). Nei primi decenni del XX secolo vennero eretti anche alcuni eleganti villini liberty che dettero, e continuano a dare, ulteriore lustro al centro cittadino.
Il 2 dicembre 1968, a causa di un'ondata di scioperi, organizzati dai lavoratori agricoli di Avola e provincia per l'abolizione del mercato dei braccianti in piazza, fu attuato un blocco stradale che provocò l'intervento delle forze dell'ordine. La polizia per reprimere gli attacchi sparò sulla folla uccidendo due persone e ferendone quarantotto, di cui cinque in modo grave. Dopo questi fatti la trattativa venne rapidamente conclusa, seppur al prezzo di vite umane. I tragici avvenimenti di quei giorni fecero da scintilla ad alcune rivolte studentesche ed operaie sfociate nelle settimane successive su tutto il territorio nazionale. Secondo alcune fonti quei fatti diedero origine alle proteste del '68 in Italia.
[modifica] Economia
L'economia del paese è legata soprattutto ai prodotti agricoli ed alle coltivazioni, marginale è la pesca. Rinomata è la pasticceria, legata alla coltivazione di una particolare varietà di mandorla detta "Pizzuta". Da Avola prende il nome anche il famoso vino Nero d'Avola la cui origine è legata ai vitigni della cittadina e, nonostante oggi sia prodotto soprattutto in altre località, rende Avola famosa in tutto il mondo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Gli appuntamenti
- Festa di Santa Venera, ultima domenica di luglio,
- Festa di San Sebastiano, seconda domenica di maggio,
- Festa di San Corrado, 19 febbraio.
- Festa di San Giuseppe, 19 marzo.
[modifica] Personalità legate ad Avola
- Gaetano Gubernale (1887 - 1953)
- Giuseppe Bianca - botanico (Avola, 4 febbraio 1801 - 12 novembre 1883)
- Tonino Accolla - attore e doppiatore
- Antonio Cappello - generale dell'Esercito Italiano (Avola, 15 ottobre 1927)
- Paolo Di Stefano - giornalista e scrittore
- Corrado Santuccio - podestà di Avola 1888-1947
- Giovanni Scuderi - politico
- Carmelo Barone - ciclista
- Paolo Tiralongo - ciclista (Avola, 8 luglio 1977), professionista dal 2000
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Antonino Barbagallo dal 28/05/2007
Centralino del comune: 0931 834411
Email del comune: disponibile non disponibile
Il sindaco è stato eletto in una lista di centro destra.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Avola
[modifica] Note
- ^ a b Dati Istat al 31 ottobre 2007:[1]
- ^ Comprese, oltre le frazioni, anche le altre località abitate. Fonte: 14° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, ISTAT, Roma 2004
[modifica] Collegamenti esterni
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