Età del bronzo
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L'Età del bronzo indica un periodo della preistoria o della protostoria europea caratterizzato dall'utilizzo della metallurgia del bronzo e estesosi dal 3500 a.C. al 1200 a.C. circa. La denominazione è stata introdotta dal ricercatore danese Christian Jürgensen Thomsen, che nel 1816, durante la sua opera di classificazione delle antichità nazionali, ebbe l'intuizione dell'importanza per le vicende delle popolazioni del successivo utilizzo da parte degli uomini di oggetti in pietra, in bronzo e in ferro.
Oggi è generalmente ammesso che questo periodo succeda al calcolitico e preceda l'età del ferro. Come per gli altri periodi della preistoria i suoi limiti cronologici variano notevolmente secondo l'ambiente geografico e culturale considerato.
L'età del bronzo viene generalmente suddivisa in Bronzo antico, Bronzo medio, Bronzo recente e Bronzo finale e questi periodi, che servono come riferimento alla maggior parte delle cronologie, sono ulteriormente suddivisi in modo diverso regione per regione.
L'età del bronzo è ben conosciuta nell'Europa continentale, nelle regioni dell'Egeo, nel Vicino Oriente e in Cina, nella quale coincide con la dinastia Shang.
È notevole il fatto che in America latina le civiltà andine conobbero, nella loro fase di massimo sviluppo, una metallurgia basata sull'oro e sul rame fino alla conquista spagnola, mentre le civiltà mesoamericane come i Maya e gli Aztechi non fossero andati oltre il neolitico. All'arrivo di Hernán Cortés i guerrieri aztechi affrontarono i conquistadores spagnoli con spade a punta di ossidiana.
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