Nichelino
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« I piemontesi si sono integrati bene, a Madonna della Fiducia. Sono qualche decina, su 6 mila abitanti provenienti da tutta Italia oltre che dal resto dell'universo. La fotografia di Nichelino comincia da qui: una parrocchia nuova, alla periferia di una città che è interamente «periferia» della metropoli e che però, dopo gli anni della grande immigrazione italiana, ha saputo costruire una propria identità, che ha sempre meno a che fare con il "dormitorio" delle aree industriali. Anche perché l'industria qui appartiene al passato, più che al futuro; e nel presente si fa sentire soprattutto sotto forma di mobilità lunga e cassa integrazione, più che di reddito. Le storie della crisi, di Viberti e altri (Dil la più recente), non si sono mai concluse per centinaia di lavoratori, diventati veri e propri "desaparecidos" della delocalizzazione industriale. » | |
( Marco Bonatti [1])
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Nichelino | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Piemonte | ||||||||
Provincia: | Torino | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 229 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 20 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 2343 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Stupinigi | ||||||||
Comuni contigui: | Torino, Orbassano, Beinasco, Moncalieri, Candiolo, Vinovo | ||||||||
CAP: | 10042 | ||||||||
Pref. tel: | 011 | ||||||||
Codice ISTAT: | 001164 | ||||||||
Codice catasto: | F889 | ||||||||
Nome abitanti: | nichelinesi | ||||||||
Santo patrono: | San Matteo | ||||||||
Giorno festivo: | 21 settembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Nichelino (in piemontese Ël Niclin) è un comune di 48.414 abitanti della Provincia di Torino.
Indice |
[modifica] Stemma, Gonfalone, Onorificenze
[modifica] Stemma
Lo stemma di Nichelino è costituito da uno scudetto a fondo giallo con tre merli stilizzati. Lo stemma è racchiuso tra alloro e corona.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giuseppe Catizone (centrosinistra) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 011 68191
Email del comune: sindaco@comune.nichelino.to.it
[modifica] Storia
Nel 1559, il duca di Savoia concesse il territorio di Nichelino, in feudo, alla Famiglia degli Ussel (Occelli), erigendolo - successivamente - a Contea (1564).
Il 22 giugno 1694, re Vittorio Amedeo II di Savoia dichiarò Nicolino (Nichelino) e zone limitrofe, territorio unico e staccato da Moncalieri.
Nasceva così il "Feudo di Nichelino", assegnato - per diecimila ducati d'argento - al conte Niccolò Manfredi Occelli, con diritto all'uso di armi, sigilli e relativo titolo nobiliare (Conti di Nichelino).
La Regia Patente stabiliva confini (dal fiume Sangone alla strada che conduce a Vinovo e dalla medesima strada sino a Stupinigi, Candiolo e Vinovo) e territorio (le Borgate Palazzo e Nichelino, le grandi cascine S. Quirico, Buffa, Vernea, Palazzetto, Colombetto e Pallavicina).
Si concludeva, in questo modo, una guerra intestina - per il dominio sul territorio - fra la famiglia Occelli e gli Umoglio (conti della Vernea e di Pramollo).
Grazie al denaro, perciò, gli Occelli risolsero a loro favore la disputa, ottenendo il feudo, il titolo e l'esercizio di alcuni diritti fondamentali (amministrazione, giustizia, tributi, ecc...).
Nichelino contava, all'epoca, quasi 400 abitanti, legati profondamente alla religione, dediti soprattutto all'agricoltura (le acque del Sangone rendevano particolarmente fertili i terreni) e con qualche attività classica delle comunità (macellaio, oste, fabbro, ecc...).
Rilevanza aveva anche la gelsicoltura, legata alla tipica tradizione piemontese della produzione di seta.
La situazione politico-militare era piuttosto incandescente: il trattato tra Italia, Francia e Spagna non aveva affatto riportato la calma nell'area piemontese.
Nel 1706 Torino fu assediata dai francesi; Nichelino inviò perciò in aiuto ai Savoia, uomini e mezzi; il territorio fu invaso dal nemico, gli abitanti abbandonarono le case ed implorarono l'aiuto di San Matteo per respingere l'assedio (21 settembre 1706).
Placatisi i venti di guerra, gli Occelli - in cambio della fedeltà mostrata - ottennero il diritto di nominare i Sindaci.
Niccolò Manfredi Occelli morì nel 1742; suo figlio Giacomo Luigi si disinteressò del territorio nichelinese e spostò la residenza di famiglia sulla collina moncalierese.
Fu proprio nella seconda metà del '700, con gli "Ordinati" (le delibere di oggi), che Nichelino subì la prima vera trasformazione: furono organizzate le pattuglie di vigilanza sull'ordine pubblico (fece scalpore l'arresto del noto bandito Brando), venne edificata una nuova chiesa, fu regolata la distribuzione dell'acqua e si istituì un servizio di assistenza per i meno abbienti.
Alla fine del '700, fallito l'armistizio di Cherasco (1796), Nichelino - come tutto il resto del Piemonte - finì nelle mani dei francesi.
La nuova situazione determinò la costituzione della Guardia Nazionale, l'adozione del sistema metrico decimale, l'abolizione degli ordini religiosi e del calendario repubblicano.
Con il ritorno del re (1814) e la conseguente abrogazione delle leggi francesi, Nichelino vide - nel 1824 - l'insediamento della prima stazione dei Carabinieri (l'arma era stata istituita il 13 luglio 1814 da re Vittorio Emanuele I).
L'ottocento fu un secolo fondamentale per la storia d'Italia ed anche Nichelino risentÍ profondamente nei notevoli mutamenti politici, sociali ed economici. Proprio in quegli anni vennero edificate due scuole, la nuova chiesa parrocchiale e la nuova Casa Comunale (progettata da Amedeo Peyron).
Vennero migliorate le vie di comunicazione stradale, fu costruita la stazione ferroviaria ed il 27 luglio 1854 transitò il primo treno.
A quell'epoca si contavano quasi 1700 abitanti.
Nichelino vide la sua popalazione crescere in modo abbastanza lineare fino alla seconda metà del XX secolo. Fu infatti con la massiccia immigrazione dalle regioni meridionali d'Italia che la popolazione balzò dai circa 15.000 abitanti del 1961 ai quasi 45.000 del 1971.
Con l'inizio del nuovo millennio si raggiunse il curioso primato di avere residenti nati in tutte le province italiane.
Recentemente Nichelino ha potuto fregiarsi del titolo di "Città".
Nell'ultimo decennio è stata la città della cintura torinese con il maggior incremento demografico.
[modifica] Trasporti e mobilità
[modifica] Autostrade
La città è servita dalla Tangenziale Sud di Torino attraverso due svincoli:
- Stupinigi - Strada Statale 23 del Colle di Sestriere - Palazzina di Caccia di Stupinigi - Torino Corso Unione Sovietica
- Debouchè - Ippodromi di Torino
[modifica] Collegamenti ferroviari
Nichelino è attreversata dalla linea ferroviaria Torino-Pinerolo, che ferma sul territorio comunale nella stazione di Nichelino.
[modifica] Trasporti urbani
Nichelino è servita dalla rete suburbana di Torino attraverso adeguate linee di autobus.
[modifica] Punti di interesse
[modifica] Testimonianze storiche
La maggior attrazione culturale e turistica è senza dubbio la Palazzina di caccia di Stupinigi, costruita da Filippo Juvarra per conto dei Savoia e dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
- Castello di Nichelino
Conosciuto anche come Palazzo Occelli, fu costruito su fondamenta già esistenti nel 1565. Al suo interno si trova la Madonna delle Grazie, una cappella consacrata. Fu la prima chiesa di Nichelino del XIII secolo. Nei suoi significativi volumi trovano posto l'ex sala carrozze, una piscina, il patio ed un parco secolare di 35.000 mq.
[modifica] Teatri
- Teatro Superga
[modifica] Parchi
Il parco più grande della città è il Parco Boschetto, una delle più grandi aree verdi della cintura sud di Torino. Insieme al Parco Sangone ed al Parco Colonnetti di Torino, forma una area verde contigua di oltre 600.000 metri quadri.
Detto parco verrà ampliato recuperando l'area che ad oggi ospita vecchie auto in Via dei Mughetti[2].
[modifica] Sviluppo Urbanistico
[modifica] Passante Ferroviario
La linea ferroviaria Torino-Pinerolo che attraversa la città dal confine con la città di Moncalieri fino all'intersezione con Via Torino sarà quadruplicata ed interrata nell'ambito della riorganizzazione del servizio ferroviario metropolitano di Torino.
La progettazione è stata finanziata dal ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro con 4,5 milioni di euro, mentre il costo della realizzazione dell'opera è stimato intorno agli 80 milioni di euro, in uno studio di fattibilità commissionato dall'attuale sindaco Giuseppe Catizone[3].
L'interramento consentirà di ricucire i quartieri ad est della città attualmente separati dalla linea ferroviaria e permettere uno sviluppo urbanistico armonioso verso la città di Moncalieri. Ad oggi la linea ferroviaria in detto tratto è attraversabile solo tramite i passaggi a livello di via Giusti e via Torino che attualmente hanno effetti negativi sul traffico urbano in termini di inquinamento atmosferico ed acustico.
[modifica] Interventi urbanistici al confine con la città di Vinovo
L'attuale vicesindaco Franco Fattori ha annunciato il 7 Dicembre 2007 la realizzazione del piano edilizio riconosciuto come "Articolo 18" della legge che assegna alloggi alle Forze dell'Ordine[4].
L'intervento prevede tre interventi edilizi in prossimità del confine con il Comune di Vinovo. In particolare:
- in via Torino, tra via Scarrone ed il confine con il comune di Vinovo, nasceranno 174 nuovi alloggi in palazzi di 7 piani;
- tra via Scarrone ed il centro commerciale di futura realizzazione Mondo Juve, saranno realizzati 100 alloggi in edilizia convenzionata in palazzine di 2/3 piani;
- in via Pateri saranno realizzati infine 90 nuovi alloggi con caratteristiche simili a quelle di via Scarrone, eccetto un palazzo più alto;
- lungo via Scarrone, via Brescia fino in via Pateri sarà realizzato un percorso ginnico attrezzato, circondando uniformemente i tre comprensori precedenti.
Il tutto sarà corredato da piste ciclabili e nuovi parcheggi.
[modifica] Quartiere Fuksas
Il triangolo compreso tra Via Debouché, Via XXV Aprile e la Tangenziale Sud di Torino è stato oggetto di un concorso di riqualificazione vinto dall'architetto Massimiliano Fuksas. Il progetto che è ancora in corso di discussione presso il consiglio comunale, prevede l'edificazione di un quartiere a unità architettonica, caratterizzato dalla presenza del nuovo Palasport della città e di tre torri da 70 metri.
[modifica] Mondo Juve
Il progetto della Juventus di edificare un nuovo centro sportivo tra i comuni di Nichelino e Vinovo è già parzialmente realizzato nel territorio di Vinovo con la costruzione del centro sportivo della società calcistica. L'edificazione della parte commerciale, tra via Debouché, via Scarrone, la ferrovia Torino-Pinerolo e il confine con il comune di Vinovo, interessa principalmente il comune di Nichelino che la ha recentemente approvata in consiglio comunale il 9 Settembre 2007[5]. Le compensazioni urbanistiche saranno rilevanti. Di seguito:
- l'allargamento a sei corsie di marcia (tre per senso direzionale) di via Debouché;
- l'allargamento di via Scarrone;
- la realizzazione di una bretella di collegamento tra la rotonda Debouché fino all'intersezione con Corso Unione Sovietica a Torino;
Gli enti locali spingono inoltre la società che gestisce il sistema tangenziale torinese (l'ATIVA) al fine di potenziare lo svincolo Debouché della tangenziale Sud di Torino.
[modifica] Note
- ^ Marco Bonatti, La Voce Del Popolo, 12 Novembre 2006.
- ^ Torino Cronaca Qui, 8 Dicembre 2007
- ^ La Stampa, 8 Dicembre 2007
- ^ Torino Cronaca Qui, 8 Dicembre 2007
- ^ Torino Cronaca Qui, 10 Settembre 2007.
[modifica] Bibliografia
Paolo Colombo, Mario Costantino e Pierbartolo Piovano, Nichelino come eravamo, ed. Comune di Nichelino