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Moncalieri - Wikipedia

Moncalieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Moncalieri
Panorama di Moncalieri
Moncalieri - Bandiera
Moncalieri - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Piemonte
Provincia: stemma Torino
Coordinate: 45°0′0″N 7°41′0″E / 45, 7.68333
Altitudine: 260 m s.l.m.
Superficie: 47,63 km²
Abitanti:
55.983 2005
Densità: 1175,37 ab./km²
Frazioni: Borgo Navile, Borgo Aje, Testona, Borgo Mercato, Borgo Vittoria, La Rotta, Tagliaferro, Tetti Piatti, Borgata Santa Maria, Barauda, Borgo San Pietro, Boccia d'Oro, La Gorra, Sanda-Vadò, Rossi, Moriondo, San Bartolomeo, Revigliasco, Borgata Palera, zona Nasi, zona Carpice, Tetti Rolle, Tetti Sapini 
Comuni contigui: Torino, Pecetto Torinese, Nichelino, Cambiano, Trofarello, Vinovo, La Loggia, Villastellone, Carignano
CAP: 10024
Pref. tel: 011
Codice ISTAT: 001156
Codice catasto: F335 
Nome abitanti: moncalieresi 
Santo patrono: Bernardo (principe tedesco e marchese di Baden) 
Giorno festivo: 15 luglio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Moncalieri (in piemontese Moncalé) è un comune di oltre 55.000 abitanti della provincia di Torino. È il primo comune per popolazione, dopo il capoluogo, della provincia, ed il quinto comune del Piemonte per numero di residenti, superando in questa graduatoria alcuni capoluoghi di provincia della regione.

Indice

[modifica] Geografia

Il territorio di Moncalieri ricalca per certi aspetti quello del capoluogo Torino. Infatti, come esso si estende in parte in collina e in parte in pianura ed è attraversato dal Po nelle zone centrali della città. L'abitato consta di tre corsi d'acqua principali, oltre al maggior fiume italiano, anche il torrente Sangone e il torrente Chisola, nonché numerosi altri rii minori che scendono dalle vicine colline. Il punto più alto della città lambisce il Faro della Vittoria, posto nel Parco della Rimembranza sul Colle della Maddalena. Questo si trova nel territorio del comune di Torino ad un'altezza di 716 m s.l.m..

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Moncalieri.

[modifica] Storia

Il borgo di Moncalieri risale al 1228, fondato da un gruppo di abitanti di Testona, attuale frazione moncalierese, che cercarono riparo nella parte più alta del territorio per sfuggire all'assalto dei chieresi. Nei secoli successivi la città conobbe un notevole sviluppo grazie al facile accesso al Po, di cui controllava il ponte strategico, e la facile difendibilità, in quanto posta sulla collina. Infatti il ponte, per lungo tempo in mano ai Templari, risultava l'unico accesso a Torino per chi proveniva da sud. Sul finire del 1400 un principe tedesco Bernardo di Baden Baden morì di peste tra le mura cittadine; in seguito ad alcuni miracoli venne beatificato e divenne patrono di Moncalieri. Fino al Cinquecento il comune controllava un vasto territorio, tra cui gli odierni comuni di Nichelino e La Loggia. Al suo interno ospitava molti ordini religiosi, fra i quali i Templari, i frati dell'Ordine Carmelitano e i frati Cappuccini, nonché i Frati Minori di San Francesco, gli Umiliati di San Giacomo ed i Canonici di Santa Maria della Scala. Il loro contributo andava crescendo con il tempo e insieme a loro cresceva il ceto mercantile; il connubio tra le due classi portò alla fondazione di numerose scuole sul territorio. Nel Seicento Moncalieri poteva già fregiarsi del titolo di città che le fu dato dal re Carlo Emanuele I in occasione delle nozze del figlio Vittorio Amedeo I svoltesi nel 1619 proprio a Moncalieri[1]. In seguito il destino della comunità si legò al casato dei Savoia, che in diverse occasioni ha scritto pagine storiche decisive nel castello di Moncalieri (nel XVIII secolo ospitava i membri della casa reale per tutto il periodo estivo). Nella città ebbero luogo importanti episodi del Risorgimento italiano, quali, ad esempio, l'enunciazione del famoso Proclama di Moncalieri e vennero educate le menti dei rampolli reali attraverso l'istituzione del Real Collegio Carlo Alberto. Nell'Ottocento la città si industrializzò e divenne per una parte del secolo seguente mèta di vacanze, specialmente dei torinesi. Testimoni del fenomeno turistico sono le numerose cartoline storiche che ancora si possono acquistare in alcuni negozi cittadini. Oggi Moncalieri ospita un notevole numero di insediamenti industriali ad alta tecnologia, come la prototipizzazione delle automobili.

[modifica] Punti di interesse

Il castello
Il castello

Tra i suoi monumenti, sicuramente il più famoso è la residenza sabauda. Infatti nel castello di Moncalieri è stata scritta un'importante pagina del Risorgimento italiano con la firma del Trattato di Moncalieri, evento rappresentato anche sulla Porta Navina. Quest'ultima è l'unica porta difensiva rimasta intatta in città. Essa era parte integrante di mura che, insieme ad altre tre porte, difendevano la città medievale. Da sempre risulta l'accordo ideale tra il centro storico e il ponte vecchio, di importanza strategica per chiunque intenda entrare a Torino da sud. Molte sono le chiese che si trovano nell'abitato: Santa Maria della Scala, gotica collegiata della città, che conserva le spoglie del patrono e un'importante scultura dell'illustre Pietro Canonica; San Francesco, come la precedente si affaccia sulla piazza principale del centro storico e risale al XVIII secolo; Santa Croce, che dà poi il nome all'ospedale di Moncalieri e di molti comuni a sud di Torino; Sant'Egidio e la Chiesa del Gesù, entrambe di epoca barocca; la romanica Santa Maria a Testona e l'ammirevole Santissima Trinità, in stile neogotico, a Palera.
Inoltre, nella piazza principale, si trova il secondo simbolo della città: la fontana di Saturnio e numerosi edifici nobiliari (come il palazzo Duck) che, con il palazzo comunale (rimaneggiato il stile barocco), incorniciano piazza Vittorio Emanuele II, donandole un suggestivo aspetto medievale.
Di notevole interesse anche il Real Collegio Carlo Alberto, dove studiavano i rampolli di casa Savoia. Sulla sommità di questa struttura si erge uno storico osservatorio meteorologico, voluto da Padre Francesco Denza.
Sul territorio sono presenti anche altri castelli, come Castelvecchio a Testona, dai chiari lineamenti medievali del XV secolo e il castello di Revigliasco_(Moncalieri), del XVIII secolo. Chi infine è attratto dall'esoterismo, non può ignorare il Castello de La Rotta, importante non tanto per il valore architettonico, quanto per la supposta presenza di spiriti, dei quali è ritenuto il posto più infestato d'Italia.

Nella notte tra il 4 e il 5 Aprile 2008 un incendio avvolge il torrione sud-est del Castello di Moncalieri, perdendo un tesoro inestimabile. Cinque le stanze distrutte, tra fuoco e l'acqua usato per lo spegnimento, e tra i cimeli il Proclama di Moncalieri, firmato nel 1849 si è salvato. Era all'Archivio di Stato.

[modifica] Economia

La città continua la sua vocazione industriale, in particolare nei settori della prototipizzazione dell'auto, del design industriale, dell'editoria e della grafica. Da ricordare infatti la presenza dell'Italdesign, dove opera un grande designer di auto di fama internazionale, Giorgetto Giugiaro. Mantiene anche fiorenti la floricoltura e l'orticoltura: il cavolo a forma di piramide ed il crisantemo sono ancora oggi le specialità locali.
Inoltre l'arte culinaria riconosce a Moncalieri l'eccellenza della Trippa di bovino, per la quale è nata una confraternita. La si può assaggiare a novembre, quando viene cucinata in grandi quantità nella piazza centrale della città, in occasione della Fera dij Subiet (Fiera dei fischietti).

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Angelo Ferrero (centrosinistra) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 011 6401205
Email del comune: segreteria@comune.moncalieri.to.it

[modifica] Stemma e gonfalone

Stemma del Comune di Moncalieri

Lo stemma, già in uso dal 1619[2], viene descritto all'articolo 2 dello statuto comunale nel seguente modo:

« Scudo di rosso alla croce d'argento, con bordura oro e azzurro, sormontato dal monogramma “M” in rosso - alla base due fronde simmetriche (quercia - alloro) annodate con nastro rosso. Lo scudo è inoltre sormontato da una corona marchionale, sostenuta da due leoni nascenti in nero linguati in rosso. »

La descrizione del gonfalone, anch'essa presente all'articolo 2 dello statuto comunale, è la seguente:

« Drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in oro: Città di Moncalieri. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto del colore del drappo con burlette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali frangiati d'oro. »

Il gonfalone è stato approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 18 marzo 1971.

[modifica] Trasporti e mobilità

[modifica] Aeroporti

[modifica] Autostrade

La città è servita dalla Tangenziale Sud di Torino attraverso tre svincoli:

La città è servita inoltre dalla diramazione di Moncalieri della tangenziale Sud con le seguenti uscite:

  • Villastellone - Corso Savona - Centro Contabile Intesa-Sanpaolo - Centro Commerciale
  • Corso Trieste

[modifica] Collegamenti ferroviari

Moncalieri è attreversata da due linee ferroviarie:

[modifica] Trasporti urbani

Moncalieri è efficacemente servita dalla rete suburbana di Torino attraverso numerose linee di bus.

[modifica] Cultura

[modifica] Scuole

Sul territorio sono presenti numerose scuole dell'infanzia,istituti privati e scuole medie inferiori. Esistono inoltre tre scuole medie superiori pubbliche: Istituto Tecnico Industriale "Pininfarina", il Liceo Scientifico "Majorana", l'Istituto Commerciale "Marro", recentemente l'istituto Marro e Majorana si sono uniti nell'I.I.S. Majorana ed è stata aperta anche una sezione classica. Da ricordare anche l'importante ruolo che svolge l'UNITRE, l'Università della Terza Età.

[modifica] Biblioteche

  • Biblioteca Civica A.Arduino
  • Biblioteca Civica di Revigliasco Torinese
  • Biblioteca Europea di Cultura "V. Del Litto"

[modifica] Musei

Museo dij Subiet

[modifica] Teatri

  • Teatro Matteotti, gestito dal comune
  • Teatro Fonderie Limoni, gestito dal Teatro Stabile di Torino

[modifica] Manifestazioni

Tra le manifestazioni più importanti vi è sicuramente la festa patronale del Bernardo di Baden Baden. La stessa si svolge a metà luglio e culmina con la rievocazione storico-religiosa del XV secolo tra le vie cittadine. Ad animare questa processione vi sono più di trecento figuranti in vesti medievali. Importante è anche l'antichissima Fera dij Subiet, che vanta secoli di tradizione: molti banchi posti nel centro storico mettono in mostra fischietti di ogni foggia. Inoltre sono importanti: la festa del cioccolato, inserita nella manifestazione regionale Cioccolatò, che si svolge nel mese di marzo; il mercato dell'antiquariato, che ha luogo ogni prima domenica del mese e la rassegna Mangiare Bene a Moncalieri, nata dall'antichissima Fiera del Bue Grasso che si svolge nel mese di dicembre. Da ricordare vi sono inoltre le iniziative di carattere musicale. Importanti la rassegna "Moncalieri Jazz" di novembre al teatro Matteotti, recentemente si è espansa per le strade del centro cittadino e di altri comuni dell'area torinese. Nonché "Ritmika", concorso per band emergenti che si svolge a giugno alle fonderie Limone.

[modifica] Osservatorio Meteorologico

L'osservatorio meteorologico si trova in una torretta sopra il tetto del Real Collegio di Moncalieri. Venne istituito nel 1859 da Padre Francesco Denza, illustre meteorologo. Conosce un profondo degrado dal secondo dopoguerra fino agli anni '90 in cui un altro illustre meteorologo italiano L.Mercalli con l'aiuto della compagnia SanPaolo lo riporta in auge. Attualmente fornisce ancora importanti dati meteorologici della provincia sud di Torino. L'osservatorio è uno dei 6 osservatori storici italiani, risulta quindi importante per la lunga serie storica di dati meteorologici risalenti a metà Ottocento. Importante quindi dal punto di vista scientifico ma anche storico, perché contiene molti strumenti meteorologici e astronomici del passato, fra cui: eliofanografo Campbell-Stokes, barometro di Hicks, termografo Richard.

[modifica] Sport

[modifica] Basket

Lo sport che più dà soddisfazioni ai Moncalieresi è il basket. La principale società è la Pallacanestro Moncalieri, la cui prima squadra milita in serie C1.

[modifica] Calcio

La squadra di calcio di Moncalieri ha conosciuto un buon periodo nel recente passato arrivando a militare in serie C2 nella stagione 2000/2001. Tanto che lo storico impianto sportivo ubicato nella frazione di Testona, sembrava non essere più adeguato alle esigenze di una serie gia' importante, per questo ha avuto una serie di interventi di riqualificazione. Attualmente il Moncalieri Calcio S.r.l. sta conoscendo un momento di declino.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Etimologia

Ci sono più tesi sull'origine del nome della città. Una di esse è relativa al fatto che in piemontese può significare "colle delle quaglie", uccelli un tempo molto presenti sulle colline del Po torinese. Secondo un'altra il nome potrebbe derivare dall'espressione piemontese monta e cala (sali e scendi), che sarebbe espressione della necessità, per chi passeggia per le vie storiche della città, di dover continuamente salire e scendere scale ardite lungo la collina. Ancora, c'è chi suppone che l'etimologia debba essere fatta risalire dalla famiglia dei monsignori "Cagliero", cognome molto presente fra i residenti di Moncalieri. Un'ulteriore opinione è quella che Moncalieri possa significare "monte dei cavalieri", infatti sono stati scoperti passaggi sotterranei che risalgono all'epoca dei cavalieri templari che avevano residenza proprio in questo antico borgo.

[modifica] Personalità legate a Moncalieri

[modifica] Città gemellate

[modifica] Voci correlate

[modifica] Note

  1. ^ Moncalieri – territorio e arte, pag. 24
  2. ^ Lo stemma di Moncalieri è presente nel decreto del 1619 di Carlo Emanuele I che da a Moncalieri il titolo di città. Moncalieri – territorio e arte, pag. 24

[modifica] Bibliografia

  • a cura di Micaela Davico Viglino e Gian Giorgio Massara, Moncalieri – territorio e arte: dal medioevo al XX secolo, pag. 216, Famija moncalereisa, Moncalieri, 2000.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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