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Giochi Olimpici - Wikipedia

Giochi Olimpici

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Cerchi Olimpici

I Giochi Olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti.

Essi, pur essendo comunemente chiamati anche Olimpiadi, non sono da confondere con l'Olimpiade. Quest'ultima indica l'intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un'edizione dei Giochi Olimpici e la successiva. Per questo, anche se i Giochi del 1916, del 1940 e 1944 non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di Atene del 2004 sono stati quelli della Ventottesima Olimpiade.

Il nome Giochi Olimpici è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci.

Il barone Pierre De Coubertin alla fine XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. La prima Olimpiade dell'era moderna si svolse ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni.

La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico. Come afferma lo stesso CIO, è errato credere che il colore di ciascun cerchio stia a rappresentare un determinato continente.

Il motto dei giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte"

Le prime olimpiadi si svolsero nel 776 a.C. ad Olimpia I Giochi erano essenzialmente una manifestazione locale, e inizialmente solo una gara veniva disputata, lo stadion, un'antica gara di corsa, parte dei Giochi Olimpici e dei Giochi Panellenici. Successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa e i Giochi arrivarono a comprendere le seguenti gare: Corsa, Pugilato, Lotta, Pentathlon.

Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI secolo a.C. e nel V secolo a.C.. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, del quale una Statua di Zeus si trovava ad Olimpia. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estendevano su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata dei giochi venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Tregua Olimpica Ekecheiria. I greci usavano le Olimpiadi come uno dei loro metodi per contare gli anni. La partecipazione era riservata a greci liberi che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione di partecipare. I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere Romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Giochi Olimpici vennero visti come una festa "pagana", e nel 393, l'imperatore Teodosio I li vietò, ponendo fine a una storia durata 1000 anni. Dai giochi olimpici dell'antichità le donne erano completamente escluse.

Indice

[modifica] Rinascita dei Giochi Olimpici

Per approfondire, vedi la voce Olimpiadi estive.
Pierre de Coubertin
Pierre de Coubertin

Ad ogni modo, i Giochi Olimpici non morirono. Già nel XVII secolo un festival sportivo che prendeva il nome dalle Olimpiadi si teneva in Inghilterra. Nei secoli seguenti eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali. L'interesse nella rinascita dei Giochi Olimpici crebbe quando le rovine dell'antica Olimpia vennero scoperte da degli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo.

Contemporaneamente un barone francese, Pierre de Coubertin, cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un'educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.

De Coubertin presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894 durante un congresso presso l'università della Sorbona a Parigi. Il 23 giugno, ultimo giorno del congresso, venne deciso che i primi Giochi Olimpici dell'era moderna si sarebbero svolti nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati in antichità. Fu fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per organizzare l'evento, sotto la presidenza del greco Demetrius Vikelas.

Lo Stadio Olimpico del 1896.
Lo Stadio Olimpico del 1896.

Le prime Olimpiadi dell'era moderna furono un successo. Con quasi 250 partecipanti, fu per l'epoca il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato. La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa. Le seconde Olimpiadi furono assegnate a Parigi, Francia.

[modifica] Olimpiadi moderne

Bandiera del CIO per le Olimpiadi.
Bandiera del CIO per le Olimpiadi.

Dopo il successo dell'edizione iniziale, le Olimpiadi attraversarono un periodo di crisi. Le due edizioni del 1900 a Parigi e del 1904 a Saint Louis furono organizzate come semplice corollario alle Esposizioni Universali che si tennero in quegli anni nelle due città. La concomitanza con una manifestazione così importante limitò notevolmente la risonanza dell'evento olimpico. Soprattutto nell'edizione del 1904, la partecipazione internazionale fu molto ridotta, al punto che circa l'80% degli atleti era americano.

Nel 1906, per celebrare il 10° anniversario della prima Olimpiade moderna, il CIO organizzò le Olimpiadi estive ad Atene. Ci fu ampia partecipazione internazionale, e grande interesse di pubblico. Anche se non vengono tuttora riconosciuti nella cronologia ufficiale delle Olimpiadi, i Giochi del 1906 contribuirono ad accrescere la popolarità delle Olimpiadi.

[modifica] Olimpiadi invernali

Per approfondire, vedi la voce Olimpiadi invernali.
Gara di Biathlon alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Gara di Biathlon alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

Quando venne fondato il CIO, anche il pattinaggio su ghiaccio venne proposto come sport olimpico. Le prime gare di pattinaggio di figura si svolsero nelle Olimpiadi del 1908 a Londra. La proposta di un'Olimpiade invernale separata fu bocciata dai paesi scandinavi, che davano la preferenza ai loro Giochi Nordici. Gli sport invernali continuarono quindi ad essere inseriti nel programma delle Olimpiadi estive del 1916 (cancellate a causa della prima guerra mondiale) e del 1920.

Nel 1924 alle Olimpiadi estive di Parigi fu abbinata una Settimana degli sport invernali a Chamonix, Francia. Visto il grande successo della manifestazione, l'anno dopo il CIO istituì le Olimpiadi invernali separate dalle Olimpiadi estive. Secondo il regolamento del CIO, tutti gli sport inseriti nel programma olimpico invernale devono svolgersi sul ghiaccio o sulla neve.

Nel 1926, con effetto retroattivo, la Settimana di Chamonix fu riconosciuta come Prima Olimpiade invernale.

Fino al 1992, i Giochi Olimpici invernali ed estivi si svolgevano nello stesso anno. Per ottenere una maggiore esposizione dell'evento olimpico, e per consentire ai comitati olimpici dei vari paesi di ripartire meglio le spese, nel 1986 fu deciso di separare i due eventi, e di "sfasare" le Olimpiade Invernale di due anni rispetto a quelle estive. Nel 1994, a soli due anni dall'edizione precedente, le Olimpiadi invernali si tennero per la prima volta in un anno diverso da quelle estive.

[modifica] Crescita

Dai 245 partecipanti provenienti da 15 nazionali della prima edizione nel 1896, i Giochi sono cresciuti fino a superare i 10.500 atleti giunti da 200 paesi diversi alle Olimpiadi del 2000 a Sydney. I Giochi Invernali hanno dimensioni più ridotte: l'ultima edizione, le XX Olimpiadi Invernali disputate a Torino nel 2006, ha visto la partecipazione di circa 2600 sportivi da 80 paesi impegnati in 84 gare. Assieme ai Mondiali di calcio, le Olimpiadi sono uno dei più rilevanti eventi mediatici. A Sydney erano presenti oltre 16.000 addetti della stampa e della televisione, e si stima che 3,8 miliardi di persone abbiano guardato le Olimpiadi in televisione. La crescita delle Olimpiadi è attualmente il problema più grande che il movimento olimpico si trova ad affrontare. Sebbene le difficoltà finanziarie degli anni Ottanta siano state risolte ammettendo gli atleti professionisti alle competizioni olimpiche e attirando le sponsorizzazioni delle multinazionali, l'enorme numero di atleti, addetti dei mezzi di comunicazione e spettatori rende difficile ed onerosa l'organizzazione delle Olimpiadi da parte della città ospitante.

[modifica] Partecipanti

Sono 203 i paesi che attualmente partecipano alle Olimpiadi. È importante notare che questo numero è più alto del numero dei paesi membri delle Nazioni Unite: 193. Il CIO infatti permette alle nazioni di partecipare ai Giochi, senza escludere nazioni con certi tipi di sovranità politica, come accade invece per altre organizzazioni politiche internazionali. Questo permette a molte colonie e dipartimenti di partecipare con le proprie squadre Olimpiche. Esempi possono essere paesi come Porto Rico, Bermuda e Hong Kong, che pur essendo nazioni separate, sono legalmente parte di altri paesi. Inoltre, dal 1980, Taiwan partecipa sotto il nome di Taipei Cinese, e sotto una bandiera speciale preparata dal CIO. Prima di questo anno, la Repubblica Popolare Cinese, si rifiutò di partecipare ai Giochi, poiché Taiwan decise di partecipare sotto il nome di Repubblica di Cina. La Repubblica delle Isole Marshall è stata riconosciuta come nazione dal CIO il 9 febbraio 2006, e parteciperà alle Olimpiadi Estive di Pechino 2008. Da notare che nella sfilata delle nazioni la prima nazione a sfilare è sempre la Grecia.

[modifica] Le prossime Olimpiadi

Le scorse olimpiadi sono state ospitati da Atene, in Grecia. I prossimi Giochi del 2008 verranno ospitati a Pechino, in Cina. Le Olimpiadi del 2012 sono state assegnate a Londra.

La Olimpiadi invernali si sono tenute nel 2006 nella città di Torino, in Italia. Vancouver, in Canada, organizzerà l'edizione del 2010. Le Olimpiadi Invernali del 2014 sono state assegnate alla città russa di Soči, che ha battuto la concorrenza della località sudcoreana di Pyeongchang, oltre a Salisburgo in Austria e Ostersund in Svezia. Alcune di queste città avevano già presentato la propria candidatura per ospitare le Olimpiadi Invernali del 2010.

[modifica] Interferenze con le Olimpiadi

[modifica] Guerra

Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre. I Giochi del 1916 furono cancellati a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, e lo stesso avvenne per i giochi del 1940 e 1944, a causa della seconda guerra mondiale. Inoltre i vincitori della prima guerra mondiale impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare alle Olimpiadi del 1920. Dal 1992 il CIO in occasione di ogni Olimpiade chiede ufficialmente alla comunità internazionale (con il supporto dell'ONU) di osservare la tregua olimpica.

[modifica] Politica

La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. Le Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda dal Partito nazista tedesco.

Un incidente politico di scala minore avvenne durante le celebrazioni dei giochi di Città del Messico 1968. Due atleti afroamericani della squadra di atletica leggera, Tommie Smith e John Carlos, durante l'esecuzione dell'inno statunitense alla cerimonia di premiazione dei 200 metri, eseguirono il saluto delle Pantere Nere, per denunciare il razzismo contro gli afroamericani negli USA.

Negli anni Settanta e Ottanta furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare le Olimpiadi del 1976 per protestare contro la tournée in Sudafrica, in pieno regime di apartheid, della nazionale neozelandese di rugby. Ai Giochi di Mosca nel 1980 furono gli USA, assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutarsi di partecipare a causa dell'invasione sovietica dell'Afghanistan. Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di Los Angeles nel 1984.

[modifica] Terrorismo

Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco, in quello che passerà alla storia come il massacro di Monaco. Un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi ed un poliziotto.

Durante le Olimpiadi di Atlanta 1996, una bomba piazzata nel Centennial Olympic Park, uccise due persone e ne ferì più di cento. La bomba fu messa da Eric Robert Rudolph, che era un estremista cristiano.

Le Olimpiadi Invernali di Salt Lake City 2002 furono le prime dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Da questa Olimpiade in poi i Giochi richiederanno uno standard di sicurezza altissimo.

[modifica] Il CIO e il Movimento Olimpico

Il Comitato Olimpico Internazionale (in inglese International Olympic Committee) fu fondato il 23 giugno 1894 dal barone francese Pierre de Coubertin, ed è la massima autorità del Movimento Olimpico. Il suo ruolo è quello di promuovere sport, anche di alti livelli, solamente come sport, per tutti, e senza distinzioni. Inoltre garantisce la regolare organizzazione dei Giochi Olimpici, e incoraggia fortemente la promozione dello sport femminile, dell'etica sportiva, e dello sport pulito, senza doping. Le regole e le linee guida in base alle quali il CIO opera, sono delineate nello Statuto Olimpico.

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), è attualmente guidato dal belga Jacques Rogge.

Tre gruppi di organizzazioni operano ad un livello più specialistico:

  • Le Federazioni Internazionali, i corpi di governo internazionali di uno sport (ad esempio la FIFA, Federazione Internazionale del calcio, e la FIBA, la Federazione Internazionale della pallacanestro)
  • I Comitati Olimpici Nazionali, che regolano il Movimento Olimpico all'interno di una nazione (ad esempio il CONI è il Comitato Olimpico dell'Italia)
  • I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici, che si occupano dell'organizzazione di una specifica edizione delle Olimpiadi.
La sede del CIO a Losanna.
La sede del CIO a Losanna.

Attualmente, 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali fanno parte del Movimento Olimpico. I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici vengono disciolti dopo le celebrazioni dei Giochi, quando tutto il lavoro burocratico è stato svolto.

Più in generale, il termine Movimento Olimpico viene talvolta usato per comprendere chiunque e qualsiasi cosa sia coinvolta nelle Olimpiadi, come i corpi di governo sportivo nazionali, gli atleti, i media e gli sponsor dei Giochi Olimpici.

Il CIO ritiene tutti i diritti relativi alla organizzazione, marketing, trasmissione, e riproduzione attraverso qualunque mezzo, dei Giochi Olimpici. È titolare di tutti i diritti riguardanti i giochi olimpici estivi, ed invernali: simboli, bandiera, immagine, motto, inno, compreso il simbolo dei 5 cerchi.

Il Movimento Olimpico riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti dai diritti dei Giochi Olimpici comprati dalle televisioni di tutto il mondo. Inoltre beneficia dei Partner Olimpici, attraverso un programma di sponsorizzazione, che comprende molte società multinazionali.

La sede del CIO è a Losanna, Svizzera.

[modifica] Contestazioni al CIO

Sorveglianza armata dei Gurka durante la 117esima sessione del CIO a Singapore
Sorveglianza armata dei Gurka durante la 117esima sessione del CIO a Singapore

Il CIO è stato più volte oggetto di contestazione da parte di associazionismi e società civile a causa di alcuni aspetti. Fra i tanti aspetti che vengono contestati il fatto che alcuni membri del CIO stesso fossero uomini politicamente legati a dittatori.

Emblematici i casi di Juan Antonio Samaranch, ex presidente del CIO e elemento di spicco della dittatura di Francisco Franco, e di Mohamad Bob Hasan, ex membro del CIO, e ministro del dittatore Suharto. Particolare contestazione suscitò l'assegnazione dell'"Ordine Olimpico" a personalità dittatoriali e sanguinarie come Nicolae Ceauşescu e a personalità discusse come Henry Kissinger.

Un altro elemento di dubbi è legato alla riproposizione del "rito" della marcia della fiamma olimpica introdotto dal regime nazista di Adolf Hitler durante le olimpiadi di Berlino nel 1936.

Altro motivo di forti perplessità nasce dalle ragioni di assegnazione della sede di svolgimento dei giochi olimpici. Tale aspetto è balzato agli onori della cronaca durante i giochi invernali di Salt Lake City, dove la magistratura inquirente ha ipotizzato reati di corruzione nei confronti di alcuni membri per avvantaggiare alcune candidature piuttosto di altre. La procedura di assegnazione prevede che a circa 10 anni dalla data delle competizioni si presentino davanti al CIO le città candidate, rappresentate dai comitati promotori, sottoponendo il loro programma sportivo e infrastrutturale e ponendolo al vaglio e allo studio del CIO.

Dopo la votazione si passa alla firma di un contratto piuttosto complesso, in cui è previsto, tra l'altro, che i governi nazionali firmatari garantiscano che una percentuale degli incassi (per esempio i proventi del marketing) andranno al CIO e che questi non sarà coinvolto in eventuali passivi dell'organizzazione, che ovviamente saranno accollati al settore pubblico nazionale, visto che i comitati organizzatori sono de facto "casse vuote".

Anche l'ingresso nel CIO ha spesso destato dubbi, in quanto non avviene attraverso elezione dei membri o nomina da parte di qualche ente governativo, ma tramite un meccanismo di cooptazione del presidente, e i membri non hanno la facoltà di esprimere opinioni ufficiali discordi dalla versione CIO. L'amministrazione del CIO si svolge attraverso l'assemblea plenaria, ma il potere vero è in mano al comitato esecutivo, composto da 15 membri tra cui il presidente del CIO, quattro vicepresidenti e altri dieci che durano in carica quattro anni e sono scelti dall'assemblea con voto segreto.

[modifica] Simboli olimpici

Per approfondire, vedi la voce Simboli olimpici.
Il Museo Olimpico a Losanna.
Il Museo Olimpico a Losanna.

Il movimento olimpico utilizza diversi simboli, principalmente ispirati alle idee e agli ideali espressi da De Coubertin.

Probabilmente il simbolo più noto sono i cinque cerchi della bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei Giochi a partire dal 1920. Essa raffigura cinque anelli, di diverso colore, intrecciati in campo bianco. Gli anelli sono cinque come i continenti: Europa, Asia, Africa, America e Oceania. L'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.

I colori scelti per i cinque cerchi sono (da sinistra a destra) blu, giallo, nero, verde e rosso. Insieme al bianco dello sfondo, questi colori erano presenti nelle bandiere di tutte le nazioni del mondo nel momento in cui furono scelti. La combinazione dei colori simboleggia quindi tutti i Paesi, mentre è da sfatare la credenza comune che il colore di ogni cerchio stia a rappresentare un determinato continente [1].

Il motto olimpico ufficiale è "Citius, Altius, Fortius", un'espressione latina che significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu usata per la prima volta in occasione delle Olimpiadi del 1924 a Parigi. Un altro motto, non ufficiale ma non meno importante fu la famosa frase di De Coubertin "L'importante non è vincere ma partecipare".

La fiamma olimpica viene accesa ad Olimpia e portata da una staffetta di tedofori fino alla città che ospita i Giochi, dove viene impiegata per accendere il braciere olimpico durante la cerimonia di apertura. La fiamma olimpica arde nel braciere per tutta la durata dell'Olimpiade, e viene spenta nel corso della cerimonia di chiusura.

[modifica] Cerimonia di apertura

L'accensione del braciere alle Olimpiadi invernali del 2002.
L'accensione del braciere alle Olimpiadi invernali del 2002.

La cerimonia di apertura di un'Olimpiade comprende diversi elementi tradizionali.

Si comincia dalla sfilata dei paesi partecipanti, con gli atleti che marciano nello stadio divisi per nazione.
I paesi sfilano secondo l'ordine alfabetico della lingua del paese ospitante, con due sole eccezioni: la Grecia entra per prima (essendo la patria dei Giochi dell'antichità ed avendo ospitato la prima edizione di quelli moderni), mentre il paese ospitante entra per ultimo nello stadio. Ogni delegazione nazionale è preceduta da un alfiere con la bandiera del paese. Fare il portabandiera della propria nazione alle Olimpiadi è considerato un grande onore, e spesso questo ruolo viene assegnato ad uno degli atleti più rappresentativi. Al termine della sfilata, seguono i discorsi del presidente del Comitato Organizzatore dell'edizione dei giochi e del Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Quindi il capo di stato del paese organizzatore apre formalmente l'Olimpiade.

Successivamente, viene suonato l'inno olimpico e viene issata la bandiera olimpica. Arriva poi il momento in cui la torcia con la fiamma olimpica entra nello stadio, dopo la lunga staffetta che nei mesi precedenti l'ha portata da Olimpia alla sede dei Giochi. All'ultimo tedoforo (spesso un atleta famoso o una personalità del paese ospitante) spetta il compito di accendere il braciere, in cui il fuoco olimpico arderà per tutta la durata dei Giochi. Contemporaneamente vengono liberate delle colombe, simbolo di pace.

Infine, tutti i portabandiera si riuniscono attorno ad un podio, dove un rappresentante degli atleti e uno dei giudici di gara (entrambi del paese ospitante) pronunciano il giuramento olimpico (reggendo il vessillo dei 5 cerchi), impegnandosi a nome di tutti a gareggiare e a giudicare secondo le regole che governano i Giochi Olimpici.

Oltre agli elementi tradizionali, il programma della cerimonia di apertura di solito prevede anche una parte artistica con danze, canti e coreografie ispirate al folklore e alla storia del paese ospitante.

[modifica] Cerimonia di chiusura

La cerimonia di chiusura è più semplice e meno formale di quella di apertura.

Gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro, senza distinzione per nazione. Viene spento il fuoco olimpico, e la bandiera olimpica viene calata e consegnata al sindaco della città che ospiterà la successiva edizione delle Olimpiadi.

Anche nella cerimonia di chiusura c'è spazio per la parte artistica, con richiami sia al paese che ha appena ospitato i Giochi, sia alla nazione che li ospiterà tra quattro anni, la quale viene presentata in un segmento di 8 minuti.

Dai Giochi Olimpici Estivi del 2004 la premiazione della Maratona maschile avviene durante la cerimonia di chiusura (nei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 è avvenuto con la 50 km di fondo maschile).

[modifica] Sport olimpici

L'americano Jesse Owens, che alle Olimpiadi di Berlino 1936 vinse quattro medaglie nell'atletica leggera.
L'americano Jesse Owens, che alle Olimpiadi di Berlino 1936 vinse quattro medaglie nell'atletica leggera.

Alle Olimpiadi del 2000 erano presenti 28 discipline sportive, secondo la classificazione adottata dal CIO. Bisogna comunque tenere presente che a volte più sport vengono raggruppati sotto lo stesso nome (per esempio, nel nuoto sono compresi anche i tuffi). Soltanto 5 sport sono sempre stati presenti alle Olimpiadi sin dal 1896: atletica leggera, ciclismo, scherma, ginnastica e nuoto. All'elenco andrebbe aggiunto anche il canottaggio, che era in programma nel 1896, ma le gare furono annullate a causa del maltempo.

Nelle Olimpiadi invernali sono attualmente 7 le discipline sportive. Sci alpino, sci di fondo, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio, combinata nordica, salto con gli sci e pattinaggio di velocità sono sempre stati presenti nei programmi delle Olimpiadi invernali. Gare di pattinaggio di figura e hockey su ghiaccio erano già presenti nei Giochi estivi, prima dell'introduzione di Giochi invernali separati.

Negli ultimi anni il CIO ha inserito nuovi sport nel programma olimpico, tra cui lo snowboard e il beach volley. Dagli anni Venti in poi, nessuna disciplina è mai stata tolta dal programma olimpico, ma, viste le dimensioni ormai raggiunte dall'evento olimpico, il CIO si è riservato la possibilità di escludere alcuni sport dopo il 2004. Sport con poco seguito di pubblico o molto costosi potrebbero quindi rischiare di sparire dalle Olimpiadi.

Fino al 1992 alle Olimpiadi trovavano posto anche i cosiddetti "sport dimostrativi". Le gare di queste discipline si svolgevano contestualmente agli altri eventi olimpici, ma le medaglie assegnate non facevano parte del medagliere ufficiale. Spesso si trattava di sport molto popolari nel paese ospitante, ma poco noti a livello mondiale (per esempio, la pelota basca alle Olimpiadi di Barcellona). In alcuni casi, come il baseball e il curling, gli sport dimostrativi sono stati successivamente inclusi a pieno titolo nel programma olimpico.

[modifica] Dilettanti e professionisti

Secondo De Coubertin gli atleti non dovevano gareggiare per denaro, e quindi fu deciso di non ammettere i professionisti ai Giochi Olimpici. Nella storia delle Olimpiadi moderne questa regola ha generato diverse controversie.

Alle Olimpiadi del 1896 (I Olimpiade, ad Atene) l'iscrizione di Carlo Airoldi, maratoneta italiano che si era recato ad Atene a piedi impiegando 28 giorni, non venne accettata perché Airoldi fu ritenuto dalla giuria un atleta "professionista" in quanto aveva ricevuto due lire come premio ad una competizione dell'anno precedente.

Alle Olimpiadi del 1912 Jim Thorpe vinse la medaglia d'oro nel pentathlon e nel decathlon, ma venne poi squalificato perché si scoprì che in precedenza aveva giocato a baseball a livello semi-professionistico. Le medaglie gli furono restituite dal CIO solo nel 1983.

In un'altra occasione, alle Olimpiadi invernali del 1936, gli sciatori svizzeri e austriaci boicottarono i Giochi per protesta contro l'esclusione dei maestri di sci dalle gare, ritenuti professionisti perché guadagnavano denaro dallo sci.

Con il tempo molti si resero conto che la distinzione tra dilettanti e professionisti non aveva più molto senso. Per esempio, molti atleti dei paesi dell'Europa orientale erano ufficialmente dipendenti statali, ma in realtà erano stipendiati per allenarsi quotidianamente, quindi erano dilettanti di nome, ma non di fatto. Ciò nonostante, il CIO continuò ancora per anni a sostenere nominalmente lo sport dilettantistico.

Negli anni Ottanta le regole sul dilettantismo vennero allentate, e praticamente eliminate negli anni Novanta. Questo permise, tra l'altro, agli USA di schierare per la prima volta alle Olimpiadi di Barcellona 1992 una squadra di pallacanestro costituita dai migliori giocatori del campionato professionistico americano, il cosiddetto "Dream Team" ("la squadra dei sogni").

Attualmente, l'unica disciplina olimpica in cui non sono ammessi professionisti è la boxe. Per quanto riguarda il calcio, altro sport dove il professionismo è molto diffuso, l'unico vincolo riguarda l'età: per ogni squadra sono ammessi al massimo 3 "fuoriquota" che abbiano superato i 23 anni e non c'è obbligo di convocarli.

Rimangono comunque in vigore norme molto restrittive sulla pubblicità, almeno sui campi di gara, anche se ci sono molti "sponsor ufficiali olimpici". Sulle divise degli atleti può comparire solo il marchio della ditta produttrice, e anche questo deve comunque non superare delle dimensioni stabilite.

[modifica] Doping e Olimpiadi

Uno dei principali problemi delle Olimpiadi (e dello sport in generale) è il doping. Agli inizi del XX secolo, si iniziarono a usare droghe al fine di ottenere prestazioni sportive migliori.

L'unica morte per doping, avvenuta durante le Olimpiadi, fu ai Giochi di Roma 1960, nella corsa di bici su strada. Il danese Knut Enemark Jensen, cadde dalla sua bici e più tardi morì. L'autopsia rivelò che l'atleta era sotto l'influenza di anfetamine.

Da quell'episodio in poi i test anti-doping furono introdotti dal CIO.

Il primo atleta olimpico ad essere trovato positivo al doping fu lo svedese pentatleta Hans-Gunnar Liljenwall, durante le Olimpiadi di Città del Messico 1968. Liljenwall perse la medaglia di bronzo. Settantatré atleti seguirono Liljenwall nei successivi 38 anni, tra cui molti medagliati. La squalifica per doping più pubblicizzata resterà sempre quella del velocista canadese Ben Johnson, che vinse i 100 metri a Seul 1988. Fu trovato positivo agli steroidi anabolizzanti.

Nonostante i controlli, gli atleti hanno continuato ad utilizzare sostanze dopanti nel corso degli anni. Nel 1990, la rilevazione di alcuni documenti denunciò il fatto che molte atlete della Germania Est, erano costrette dai propri allenatori e preparatori ad assumere sostanze dopanti.

Ad oggi la battaglia del CIO si è fatta sempre più forte, ed è dimostrazione che alle recenti olimpiadi invernali di Torino 2006, solamente un atleta è stato trovato positivo al doping.

[modifica] Campioni olimpici e medagliati

Ai Giochi Olimpici viene stilata una classifica per ogni gara.

Gli atleti, o le squadre, che si piazzano ai primi tre posti ricevono delle medaglie. Ai vincitori va la medaglia d'oro, che in realtà è di argento placcato, ai secondi classificati va la medaglia d'argento, ai terzi la medaglia di bronzo. È usuale sostenere che il quarto classificato sia titolato della "medaglia di legno", in realtà non rappresenta nessun titolo onorifico, ma indica un modo di sottolineare la particolarità di chi per un soffio ha sfiorato l'alloro del podio olimpico. Le medaglie contribuiscono a infoltire il medagliere complessivo dei giochi olimpici delle varie nazioni.

Questa pratica risale a Londra 1908. Ad Atene 1896 le medaglie erano solo per i primi due classificati, mentre a Parigi 1900 e a St. Louis 1904 erano state date coppe ed altri premi, anziché medaglie.

Dato che le Olimpiadi si tengono solo una volta ogni quattro anni, il pubblico e gli atleti di quasi tutti gli sport ad esclusione di alcuni sport di squadra, come il calcio ad esempio, spesso le considerano molto più importanti dei campionati del mondo o di altri eventi internazionali, che si disputano più di frequente. Molti atleti sono diventati eroi nazionali o celebrità internazionali dopo aver vinto le Olimpiadi, in virtù dell'unicità dell'evento.

È molto difficile stabilire chi sia il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, data la diversità degli sport e l'evoluzione delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi.

Questa è la classifica degli atleti che hanno vinto più medaglie.

Atleta Nazione Disciplina Olimpiadi
Medaglia d'oro
Medaglia d'argento
Medaglia di bronzo
Totale
Ray Ewry bandiera Stati Uniti d'America Atletica leggera 1900-1908 10 0 0 10
Larissa Latynina bandiera Unione Sovietica Ginnastica 1956-1964 9 5 4 18
Paavo Nurmi bandiera Finlandia Atletica leggera 1920-1928 9 3 0 12
Mark Spitz bandiera Stati Uniti d'America Nuoto 1968-1972 9 1 1 11
Carl Lewis bandiera Stati Uniti d'America Atletica leggera 1984-1996 9 1 0 10
Bjørn Dæhlie bandiera Norvegia Sci di fondo 1992-1998 8 4 0 12
Sawao Kato bandiera Giappone Ginnastica 1968-1976 8 3 1 12
Jenny Thompson bandiera Stati Uniti d'America Nuoto 1992-2004 8 3 1 12
Matt Biondi bandiera Stati Uniti d'America Nuoto 1984-1992 8 2 1 11
Nikolay Andrianov bandiera Unione Sovietica Ginnastica 1972-1980 7 5 3 15

Questa classifica tiene conto dei risultati delle Olimpiadi estive del 1906, dove Ray Ewry vinse due medaglie d'oro. Quei Giochi non vengono però riconosciuti dalla cronologia ufficiale delle Olimpiadi; senza queste medaglie, Ray Ewry si ferma a quota 8.

Come si può vedere, i due atleti più medagliati di tutti i tempi sono Larissa Latynina (18 medaglie) e Nikolay Andrianov (15 medaglie), entrambi ginnasti.

[modifica] Edizioni e sedi dei Giochi Olimpici dell'era moderna

La tabella seguente riassume tutte le edizioni delle Olimpiadi estive ed invernali, incluse Pechino, Vancouver, Londra e Soči, che non hanno ancora ospitato i Giochi.

Olimpiadi estive Olimpiadi invernali
Logo Anno Evento Sede Logo Anno Evento Sede
Città Nazione Città Nazione
- 1896 I Olimpiade Atene
Grecia
- 1900 II Olimpiade Parigi
Francia
- 1904 III Olimpiade St. Louis
Stati Uniti d'America
- 1906 Olimpiade intermedia (non riconosciuta ufficialmente) Atene
Grecia
- 1908 IV Olimpiade Londra
Regno Unito
- 1912 V Olimpiade Stoccolma
Svezia
I VI Giochi Olimpici estivi non furono disputati a causa della prima guerra mondiale
- 1916 VI Olimpiade Berlino
Germania


- 1920 VII Olimpiade Anversa
Belgio
-
Inizio delle celebrazioni delle Olimpiadi Invernali.
1924 VIII Olimpiade Parigi
Francia
- 1924 I Olimpiade Invernale Chamonix
Francia
1928 IX Olimpiade Amsterdam
Paesi Bassi
- 1928 II Olimpiade Invernale St. Moritz
Svizzera
1932 X Olimpiade Los Angeles
Stati Uniti d'America
1932 III Olimpiade Invernale Lake Placid
Stati Uniti d'America
1936 XI Olimpiade Berlino
Germania
1936 IV Olimpiade Invernale Garmisch
Partenkirchen

Germania
I XII e XIII Giochi Olimpici estivi e i V e VI Giochi Olimpici invernali non furono disputati a causa della seconda guerra mondiale
1940 XII Olimpiade Helsinki
Finlandia
1940 V Olimpiade Invernale Sapporo
Giappone
1944 XIII Olimpiade Londra
Regno Unito
1944 VI Olimpiade Invernale Cortina d'Ampezzo
Italia
1948 XIV Olimpiade Londra
Regno Unito
1948 V Olimpiade Invernale St. Moritz
Svizzera
1952 XV Olimpiade Helsinki
Finlandia
1952 VI Olimpiade Invernale Oslo
Norvegia
1956 XVI Olimpiade Melbourne
Australia
1956 VII Olimpiade Invernale Cortina d'Ampezzo
Italia
1960 XVII Olimpiade Roma
Italia
1960 VIII Olimpiade Invernale Squaw Valley
Stati Uniti d'America
1964 XVIII Olimpiade Tokyo
Giappone
1964 IX Olimpiade Invernale Innsbruck
Austria
1968 XIX Olimpiade Città del Messico
Messico
1968 X Olimpiade Invernale Grenoble
Francia
1972 XX Olimpiade Monaco di Baviera
Germania Ovest
1972 XI Olimpiade Invernale Sapporo
Giappone
1976 XXI Olimpiade Montreal
Canada
1976 XII Olimpiade Invernale Innsbruck
Austria
1980 XXII Olimpiade Mosca
Unione Sovietica
1980 XIII Olimpiade Invernale Lake Placid
Stati Uniti d'America
1984 XXIII Olimpiade Los Angeles
Stati Uniti d'America
1984 XIV Olimpiade Invernale Sarajevo
RSF Jugoslavia
1988 XXIV Olimpiade Seoul
Corea del Sud
1988 XV Olimpiade Invernale Calgary
Canada
1992 XXV Olimpiade Barcellona
Spagna
1992 XVI Olimpiade Invernale Albertville
Francia
A partire dai XVII Giochi Olimpici invernali la manifestazione è sfalsata di due anni rispetto ai Giochi Olimpici estivi
1996 XXVI Olimpiade Atlanta
Stati Uniti d'America
1994 XVII Olimpiade Invernale Lillehammer
Norvegia
2000 XXVII Olimpiade Sydney
Australia
1998 XVIII Olimpiade Invernale Nagano
Giappone
2004 XXVIII Olimpiade Atene
Grecia
2002 XIX Olimpiade Invernale Salt Lake City
Stati Uniti d'America
2008 XXIX Olimpiade Pechino
Cina
2006 XX Olimpiade Invernale Torino
Italia
2012 XXX Olimpiade Londra
Regno Unito
2010 XXI Olimpiade Invernale Vancouver
Canada
2016 XXXI Olimpiade 2014 XXII Olimpiade Invernale Soči
Russia

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • Emanuela Audisio. Tutti i cerchi del mondo. I volti, i paesi, le storie che fanno un'Olimpiade. Mondadori. ISBN 8804530197
  • George Jonas. Vendetta. La vera storia della caccia ai terroristi delle Olimpiadi di Monaco 1972. Rizzoli, 2006. ISBN 8817010022
  • Achille Mezzadri. Il fascino delle Olimpiadi. Forte editore, 1984.
  • Stefano Bertone. Il libro nero delle Olimpiadi di Torino 2006. F.lli Frilli Editori, 2006. ISBN 88-75631-42-5

[modifica] Note

  1. ^ In realtà il simbolo olimpico (gli anelli olimpici) esprimono l'attività del Movimento Olimpico, e rappresentano l'unione dei cinque continenti e l'incontro degli atleti da tutto il mondo ai giochi olimpici ("The Olympic symbol consists of five interlaced rings of equal dimensions, used alone, in one or in five different colours, which are, from left to right, blue, yellow, black, green and red. The Olympic symbol (the Olympic rings) expresses the activity of the Olympic Movement and represents the union of the five continents and the meeting of athletes from throughout the world at the Olympic Games"): International Olympic Committee.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Manifestazioni multisportive
Giochi Olimpici | Giochi Paralimpici |Giochi Olimpici Giovanili | Giochi del Mediterraneo | Giochi Panamericani | Giochi Sudamericani | Giochi Asiatici | Giochi Panafricani | Giochi del Commonwealth | Giochi dei Piccoli Stati d'Europa | Giochi Mondiali Militari | Goodwill Games (Terminata) | Jeux de la Francophonie | Universiade | Special Olympics | World Games | Eurogames | Giochi Gay


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