Dialetto sangiorgese
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Sangiorgese ({{{nomenativo}}}) † | |
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Parlato in: | Italia |
Regioni:Parlato in: | Provincia di Milano |
Classifica: | non nelle prime 100 |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Codici di classificazione | |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Distribuzione geografica dell'Insubre |
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Il sangiorgese è un dialetto della lingua lombarda (appartenente al ramo occidentale o insubre), parlato a San Giorgio su Legnano.
È quasi identico a quello di Legnano, salvo poche varianti. Ascoltando però i dialetti parlati a Busto Arsizio o Dairago, si percepiscono immediatamente delle differenze nel lessico e soprattutto nella pronuncia. Com'è spiegabile questa differenza in linguaggi parlati da persone che abitano in paesi o città così vicini? Per tentare di dare una spiegazione, occorre descrivere un po' la genesi dei dialetti del legnanese, spiegando il modo in cui potrebbero essere nati e differenziati.
Gli idiomi che si parlano, nascono dalla stratificazione dei vari linguaggi parlati dalle popolazioni che si sono succedute in un particolare luogo. Appaiono quindi differenti in base alla storia locale. I più antichi antenati che hanno lasciato tracce della loro presenza nella nostra zona erano liguri, e l'archeologia testimonia l'esistenza di tribù fin dal II millennio a.C.. Le conoscenze che si hanno sul linguaggio da loro parlato sono però molto scarse.
Durante il V secolo a.C. nel nord Italia si stabilirono i celti, che trasformarono le civiltà prima presenti. Tra i cambiamenti ci fu quella del linguaggio, e il celtico si soprappose alla lingua parlata dai liguri. Nelle differenti località le tribù liguri resistettero in modo differente a questo cambiamento, alcune subirono un'influenza maggiore, altre mantennero maggiormente la cultura precedente. È forse questo il caso del legnanese, dove ci fu una più forte conservazione del carattere ligure e si mantenne in modo apprezzabile la sua lingua e relativi usi e costumi. Questa è ovviamente un'ipotesi suggerita dagli studiosi.
Quando gli antichi romani durante il II secolo a.C. conquistarono l'Italia settentrionale, la lingua latina sostituì gradualmente i linguaggi locali. Essa La sua pronuncia non fu omogenea, e chi era abituato a parlare celtico lo pronunciò in un modo, chi ligure in un altro e così via. I celti impressero al latino una loro tendenza a contrarre la parola, mentre i liguri avevano probabilmente una pronuncia più lenta e pesante. Nel V secolo d.C. l'Impero Romano si dissolse, ed una terribile crisi politica, amministrativa, economica, culturale si abbatté sulle popolazioni che, diminuite di numero e indebolite, si ridussero a vivere miserabilmente.
Con l'avvento del medioevo piccoli gruppi di famiglie contadine vivevano in poche case distanziate tra loro e sparse per la campagna, con rari contatti tra loro. In ogni comunità anche la lingua non resta immobile, ma si evolve, ed ogni piccola comunità si differenziò dal punto nel linguaggio, trasmettendo caratteristiche diverse ad ogni gruppo.
Nacquero quindi i dialetti, con lessico e grammatica derivante dal latino. La liturgia religiosa e la scienza continuarono ad essere scritta però nella lingua del decaduto Impero Romano. La struttura civile e religiosa era articolata nelle pievi, dove risiedevano i sacerdoti che la domenica andavano per le campagne a diffondere la parola di Dio, e regolarmente i capifamiglia si incontravano per discutere gli interessi comuni. La pieve ha quindi importanza anche nel campo linguistico, e può spiegare il confine linguistico situato sul confine delle tre pievi del legnanese (Parabiago, Dairago e Olgiate Olona), conformi nel mantenere un certo modo di parlare.
Gli eventi storici portarono però la pieve di Parabiago (e quindi tutto il legnanese) ad essere fortemente dipendente da Milano. In breve, Legnano e Parabiago insieme a tutta la pieve erano divenuti una parte integrante del Ducato milanese, ostile alla pieve di Olgiate, rimasta forse fedele o neutrale con il Conte di Castelseprio, rivale di Milano. L'avvenimento che descrive meglio la contrapposizione è la battaglia di Legnano, dove il Barbarossa, nelle sue discese nel nord Italia, molestò il contado dipendente da Milano (tra cui il legnanese).
Nel XI secolo quindi si creò una divisione tra il contado di Legnano, estremo baluardo difensivo di Milano, e quello di Busto Arsizio, rimasto fedele al Seprio. Non è affatto escluso che questi eventi abbiano poi contribuito a determinare anche la diversità linguistica tra i dialetti delle diverse zone, considerando anche la più prossima vicinanza del legnanese con Milano, rispetto alla zona di Busto Arsizio (pievi di Dairago e Olgiate Olona). Il dialetto sangiorgese è prossimo a questo confine linguistico.
Già alla fine del XIX secolo iniziò un processo uniformazione delle parlate locali, che continua tuttora. Per completare l'esposizione è opportuno riferire che per secoli la lingua di prestigio, parlata dalle famiglie aristocratiche e dai letterati, era il milanese, a Legnano come a Busto Arsizio.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
Giorgio D'Ilario, Dizionario legnanese, Artigianservice, Legnano, 2003