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Mariah Carey - Wikipedia

Mariah Carey

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Mariah Carey
Mariah Carey nel 2008.
Mariah Carey nel 2008.
Nazionalità Stati Uniti
Genere Pop, R&B, soul, hip hop, gospel
Periodo attività 1990 - in attività
Strumento {{{Strumento}}}
Etichetta Island
Virgin
Columbia
Band attuale {{{Band attuale}}}
Band {{{Band precedenti}}}
Album pubblicati 15
Studio 11
Live 1
Raccolte 3
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Mariah Carey (Huntington, New York27 marzo 1970) è una cantante, attrice e produttrice discografica statunitense, popolarissima negli anni novanta, che, dopo qualche anno di crisi, coincisa con l'inizio del nuovo millennio, è tornata al grande successo nel 2005, con il secondo album pubblicato per la sua terza casa discografica, con cui ha superato il primato di singoli Numero Uno in classifica detenuto da Elvis Presley (con l'ultimissimo singolo del 2008, inoltre, le sue Numero Uno si sono estese a 18)..[1]

La sua musica è ispirata da rhythm and blues, pop, gospel ed hip hop. Si ritiene che abbia un'estensione vocale di cinque ottave, una delle maggiori tra tutti i cantanti più popolari. Inoltre si fa notare per l'uso frequente di note nel registro sovracuto; i suoi vertiginosi acuti sono elementi distintivi che rendono la sua vocalità facilmente riconoscibile.

Con oltre 200 milioni di dischi venduti[2][3], è annoverata tra le artiste femminili più di successo nella storia della musica. Detiene anche il record per il maggior tempo trascorso, dai suoi singoli, ai primi posti delle classifiche stilate dalla rivista Billboard. Lo stile vocale di Mariah ha influenzato un'intera generazione di cantanti che si sono affermati dopo di lei, tra cui Christina Aguilera e Beyoncé Knowles, così come molti partecipanti alla trasmissione televisiva American Idol.

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] Gli inizi

Mariah Carey è terzogenita di Patricia Hickey, cantante lirica di origini irlandesi, e di Alfred Roy Carey, ingegnere aerospaziale afroamericano originario del Venezuela[4]. Il suo nome deriva dalla canzone "(And They Call the Wind) Mariah", dal musical Paint Your Wagon. Non ha nessun secondo nome. Carey ha una sorella di nome Alison e un fratello di nome Morgan, che hanno entrambi circa dieci anni più di lei.

Trattandosi di una famiglia multietnica, i Carey si sono trovati alle prese con calunnie razziali, avversità e a volte perfino ad episodi di violenza (croci bruciate in giardino, cani avvelenati, la loro macchina viene fatta esplodere e un colpo di arma da fuoco viene sparato in cucina durante l'ora di pranzo). Di conseguenza furono costretti a trasferirsi in varie zone dello stato di New York. Le tensioni contro i Carey indussero i genitori di Mariah a divorziare, quando lei aveva appena tre anni[5].

Carey ha avuto pochi contatti con suo padre, mentre la madre intraprese parecchi lavori per sostenere la famiglia. Iniziò a cantare a tre anni, istruita dalla madre Patricia; quest’ultima divenne la sua maestra di canto, dopo che la piccola l’aveva imitata nel cantare in italiano una celebre opera di Giuseppe Verdi, Rigoletto[6][7]. Carey si esibì per la prima volta in pubblico alle elementari, ed iniziò a scrivere canzoni proprie alle medie. Mariah si diplomò alla Harborfields High School a Greenlawn (New York), anche se era spesso assente perché impegnata a registrare demo in alcuni studi di registrazione locali. La sua fama nella scena musicale di Long Island le diede l’opportunità di lavorare con musicisti come Gavin Christopher e Ben Margulies, con cui scrisse materiale per il suo demo. Dopo essersi trasferita a New York, Carey cominciò a fare numerosi lavori saltuari per pagarsi l’affitto e completare 500 ore di scuola di bellezza[8]. Alla fine diventò cantante di supporto per la portoricana Brenda K. Starr.

Nel 1988 Carey incontrò ad una festa il capo della Columbia Records Tommy Mottola, e Brenda Starr le consegnò il demo della collega. Mottola ascoltò il nastro, e apprezzò le canzoni. Cercò di rintracciare Mariah, ma lei se n’era già andata. Tuttavia Mottola la rintracciò e la convinse a firmare un contratto[9].

[modifica] 1990 - 1992: I primi successi

Carey fu coautrice di molti brani del suo debutto omonimo, pubblicato nel 1990, e avrebbe continuato a scrivere molte altre canzoni per i lavori successivi. Non nascose l’insoddisfazione con i produttori Ric Wake e Rhett Lawrence, con cui i dirigenti della Columbia avevano collaborato per la promozione commerciale dell’album[10]. Il disco debuttò alla numero 13 negli USA arrivando successivamente alla numero 1 della classifica di Billboard, dove rimase per 11 settimane. Divenne un successo commerciale con 12 milioni di copie vendute nel mondo e 9 milioni solo negli USA, tutti i 4 singoli estratti dall'album, "Vision Of Love", "Love Takes Time", "Someday" ed "I Don't Wanna Cry", raggiunsero la numero 1 negli USA. La cantante divenne da subito una delle più celebri negli Stati Uniti. I critici stimarono molto l’album, e Mariah vinse due Grammy Awards come miglior artista esordiente e miglior cantante pop femminile, grazie al singolo d’esordio "Vision of Love".

Nel 1991 pubblica il suo secondo disco: Emotions, album dedicato alla Motown ed ai suoi artisti soul, con lei collaborarono Walter Afanasieff e il gruppo dance C&C Music Factory. Il disco non fu, però, molto apprezzato dai critici,; Rolling Stone lo considerava "troppo identico al primo album, e con materiale meno interessante ... canzoni d’amore molto pop e cantate con poca esperienza"[11].Nonostante le critiche negative l'album fu comunque un buon successo, anche se non paragonabile al precedente disco, raggiungendo la numero 4 negli USA e vendendo 7 milioni di copie nel mondo e 4 milioni negli States. Il primo singolo "Emotions" la rese l'unica cantante ad avere piazzato i suoi primi cinque singoli al primo posto nella classifica di Billboard, i due successivi singoli "Can't Let Go" e "Make It Happen" raggiunsero rispettivamente il secondo ed il quinto posto negli USA. La Carey cominciò quindi a produrre in proprio le sue canzoni, e a partire da Emotions fu anche produttrice di quasi tutto il suo materiale. "Non volevo creare Emotions perché fosse una visione di me da parte di qualcun altro," disse. "Qui c’è molto di più di me su questo album."[12]. Inoltre iniziò a scrivere e produrre canzoni di altri artisti, tra cui Penny Ford and Daryl Hall. Anche se si esibiva occasionalmente dal vivo, il timore di esibirsi in concerto impedì alla Carey di partire per grandi tour. La sua prima apparizione in concerto vi fu nel programma televisivo MTV Unplugged, nel 1992[13]. Oltre alle versioni acustiche di alcune sue prime canzoni, Mariah Carey eseguì dal vivo anche una cover dei The Jackson 5, "I'll Be There", insieme a Trey Lorenz. Pubblicato come singolo, questo duetto arrivò al primo posto in classifica negli Stati Uniti e permise a Lorenz di firmare per la Columbia Records, oltre che di lavorare con la Carey alla produzione del suo primo album. Grazie ai giudizi fortemente positivi sulla performance per Unplugged, le canzoni di quel concerto furono poi registrate per l’EP MTV Unplugged, che Entertainment Weekly ritenne "il lavoro più riuscito che Mariah avesse mai realizzato ... ", ed aggiunse: "Che l’abbia aiutata ad emergere davvero?"[14]. Il disco raggiunse la numero 3 negli USA e vendette 6 milioni di copie nel mondo e 3 milioni negli USA, una cifra record per un album live.

[modifica] 1993 - 1996: I successi mondiali

Carey, legata sentimentalmente a Tommy Mottola sin dai tempi delle prime registrazioni, lo sposò nel giugno del 1993. Babyface fu chiamato per la realizzazione di Music Box, il terzo album di Mariah, pubblicato alla fine dello stesso anno. I primi due singoli, "Dreamlover" e "Hero", raggiunsero la vetta negli USA, mentre il terzo singolo, la cover dei Badfinger "Without You", raggiunse la numero uno in Gran Bretagna, divenendo la prima hit internazionale della Carey. La rivista Billboard considerò il disco "un lavoro che buca il cuore ... senza dubbio il più peculiare tra quelli della Carey, con una voce in naturale armonia con le canzoni",[15] ma TIME si lamentò del tentativo della cantante di creare qualcosa di più maturo: "Music Box sembra superficiale e quasi senza passione ... Carey avrebbe potuto essere una maestra di pop-soul, e invece è ancora rimasta una mediocre in stile Salieri".[16]. Quando molti critici avevano previsto la data del Music Box Tour, la Carey disse, "Quando più presto hai un grande successo, molta gente non lo ammira. Non posso farci nulla. Tutto quello che posso fare è creare musica in cui credo."[17]. La ballata con influenze gospel "Anytime You Need A Friend" fu l'ultimo singolo tratto dall'album, nonché il primo della Carey a non raggiungere la top 5 americana (raggiunse solo la 12esima posizione).L'album debuttò alla numero 2 negli USA e 15 settimane più tardi raggiunse la vetta che mantenne per 8 settimane. Music Box è ancora oggi l'album di maggior successo della carriera di Mariah, ha infatti venduto oltre 28 milioni di copie in tutto il mondo e ben 10 milioni solo negli USA. Il disco ha inoltre segnato la definitiva consacrazione di Mariah in campo internazionale, raggiungendo la numero 1 in numerosi paesi Europei come Francia, Germania, Svizzera ed Austria. Prima di "Music Box" Mariah era già una superstar negli USA, in Canada, in Giappone e in Australia, ma in Europa (tranne che in Gran Bretagna) aveva ancora un seguito limitato.

Dopo un duetto con Luther Vandross per la cover di Lionel Richie e Diana Ross "Endless Love", nel 1994 Carey pubblicò l’album Merry Christmas. Il disco conteneva "All I Want for Christmas Is You".Negli anni seguenti emerse come una delle canzoni più celebri della cantante, ed ebbe estesa trasmissione radiofonica in Nord America[18][19]. Merry Christmas ebbe risposte varie dalla critica: All Music Guide lo considerò "nient'altro che un prodotto zuccheroso ... una lista di pretese da grande opera alla 'O Holy Night' ed orrida robetta danceclub che occhieggia a 'Joy to the World'".[20] Nonostante le varie critiche, divenne l'album natalizio più venduto di sempre[21], vendendo 12 milioni di copie nel mondo e 5 milioni solo negli USA raggiungendo la numero 3 negli States, una cifra enorme un disco di cover natalizie, di solito destinato ai fan più sfegatati e che solitamente non ha grande impatto nelle classifiche.

Nel 1995 la Columbia Records diede alle stampe Daydream, che mescolava le influenze pop di Music Box con R&B moderno ed hip hop. Allora Mariah si rese conto del grande potenziale di successo, per i pezzi crossover, se si utilizzavano remix e miscele di differenti generi per ogni singolo. Un remix di "Fantasy", singolo di lancio dell'album, fu eseguito insieme al rapper Ol' Dirty Bastard. Carey disse che la Columbia aveva reagito in modo negativo alla sua svolta sonora[22]. Tuttavia Daydream diventò il suo album più venduto negli USA, e i singoli estratti ebbero successi simili: "Fantasy" rese Mariah la prima cantante donna a debuttare alla numero uno negli Stati Uniti e ; "One Sweet Day" (con i Boyz II Men) rimase al primo posto delle classifiche statunitensi per 16 settimane, record assoluto per una cantante donna tutt'oggi imbattuto; "Always Be My Baby", prodotta insieme a Jermaine Dupri, fu molto trasmessa in radio alla fine del 1996 e divenne la terza numero 1 consecutiva di Mariah negli USA. Daydream fu molto apprezzato dai critici[23], e il The New York Times lo considerò uno dei migliori album del 1995; Times scrisse che il disco "aveva raggiunto un elevato spessore nelle liriche ... I testi della Carey avevano compiuto un passo avanti, erano diventati più rilassati, più sexy e meno convenzionali."[24]. "Forever", "Underneath The Stars" ed "Open Arms", gli altri singoli dall'album, non raggiunsero la vetta della classifica ma furono comunque grandi successi negli Stati Uniti e nel mondo. Tra il 1° ottobre 1995 e il 1° ottobre 1996, Mariah Carey rimase stabilmente alla vetta della Billboard Hot 100 per metà dell'anno (26 settimane su 52), con i singoli tratti da Daydream. Daydream vendette 20 milioni di copie in tutto il mondo e 11 milioni negli USA, diventando il primo album della Carey a debuttare alla numero 1 negli USA, rimanendo per 6 settimane in vetta;inoltre grazie a Daydream la Carey stabilì il nuovo record di copie vendute in una settimana negli States, vendendo 750.000 copie in una sola settimana, record che avrebbe mantenuto per 4 anni . Seguì il breve ma fortunato Daydream World Tour, che contribuì ad aumentare le vendite dell'album, che ottenne ben 6 nominations ai Grammy Awards .

[modifica] 1997 - 2000: La svolta

La Carey e Mottola si separarono nel 1996. Benché l’immagine pubblica del matrimonio apparisse tranquilla, la cantante spiegò che in realtà si sentiva intrappolata proprio dalla relazione con il manager[25]. Annunciarono ufficialmente la loro separazione nel 1997, e il loro divorzio diventò definitivo un anno dopo. In seguito Carey ingaggiò un nuovo avvocato e un nuovo manager. In quel periodo riprese anche a produrre e scrivere canzoni per altri artisti, lavorando agli album d’esordio degli Allure e dei 7 Mile con l’etichetta Crave Records.

Nel 1997 uscì anche il suo quinto album Butterfly. Il singolo di lancio "Honey" si caratterizzò per un videoclip che presentava, per la prima volta, un immagine molto sexy della cantante[26]. Mariah sostenne che l’album segnasse l’inizio del suo pieno controllo sulle proprie produzioni musicali; inoltre con Butterfly si orientò sempre di più a sonorità R&B ed hip hop, con materiale scritto e prodotto insieme ai rapper P. Diddy e Missy Elliott, ma aggiunse: "Non credo che sia più di una svolta rispetto ai miei primi album ... Non sto impazzendo, né tantomeno sto diventando una rapper. Personalmente quest’album è incentrato su tutto quello che avrei voluto fare davvero"[27]. Le critica accolse l'album come uno dei migliori se non il migliore in assoluto della Carey : LAUNCHcast disse che Butterfly "aveva segnato un passo avanti per la musica di Mariah"[28]. Los Angeles Times scrisse: "Butterfly è senz’altro il disco più personale e confidenziale della cantante ... presto la sua timidezza potrebbe diventare solo un ricordo."[29]. L'album ottenne successo commerciale notevole, vendendo 14 milioni di copie nel mondo e 5 milioni negli USA, divenendo il quarto album della sua carriera a raggiungere la numero 1 negli USA ed il secondo a debuttare in vetta, Honey divenne la sua dodicesima numero 1 negli USA e segnò per lei il record per più singoli al primo posto delle classifiche USA per una cantante donna solista,il secondo singolo "Butterfly" ottenne delle ottime critiche, mentre il terzo singolo "My All" divenne la sua tredicesima numero 1 . All’epoca Carey lavorò anche al film Glitter, e scrisse anche canzoni per le colonne sonore di Men in Black (1997) e Il Grinch (2000).

Durante la produzione di Butterfly, Mariah si legò sentimentalmente a Derek Jeter, della squadra di baseball New York Yankees. La loro relazione terminò nel 1998, ed entrambi dissero di essersi lasciati perché attiravano troppo i media[30]. Nello stesso anno fu pubblicata la raccolta #1's, che includeva tutti i suoi singoli che avevano raggiunto la numero 1 negli USA fino ad allora. La Carey disse di aver registrato canzoni nuove per l’album per rispetto dei suoi fans[31], ed una di queste fu "When You Believe", vincitrice di un Oscar e duetto con Whitney Houston per la colonna sonora de Il principe d'Egitto (1998). #1's vendette oltre le aspettative,15 milioni di copie nel mondo e 5 milioni negli USA, ma alcune recensioni come ad esempio quella apparsa su NME, furono molto velenose. NME infatti definì Mariah "una cantante zuccherosa come in 'Hero', con messaggi abbastanza buonisti: se si lascia libera la propria mente da ogni pensiero intelligente e si battono le ciglia, si capisce che sono canzoni davvero “mielose” per ragazzine."[32]. All’epoca apparve anche nel programma televisivo di beneficenza VH1 Divas, assieme ad Aretha Franklin, Céline Dion, Gloria Estefan e Shania Twain.

Mariah Carey in "I Still Believe" nel 1998
Mariah Carey in "I Still Believe" nel 1998

La sua bellezza statuaria, la voce maestosa, la presenza scenica, la carriera piena di colpi di scena e il presunto comportamento da prima donna hanno ormai portato molti a considerarla una diva. L'atteggiamento percepito come egocentrico durante lo show non ha fatto che cementare questa reputazione[33]. Un anno dopo iniziò una relazione con il cantante Luis Miguel.

Nel 1999 uscì il suo sesto album Rainbow, che, come il precedente lavoro, era molto influenzato da R&B ed hip hop e prodotto in gran parte con Jimmy Jam e Terry Lewis. I primi due singoli "Heartbreaker" e "Thank God I Found You" raggiunsero il primo posto negli Stati Uniti, inoltre Heartbreaker rese la Carey l’unica artista ad avere almeno un singolo alla numero uno negli USA in ognuno degli anni novanta. Una cover di Phil Collins, "Against All Odds (Take a Look at Me Now)", fu registrata con i Westlife e divenne la sua seconda numero 1 in Gran Bretagna. I media accolsero caldamente Rainbow, con il Sunday Herald che annunciava che l'album "vedeva lei che ondeggiava senza problemi tra ballate soul e collaborazioni con pesi massimi della black music, da Snoop Doggy Dogg ad Usher ... Senz’altro è una collezione raffinata di pop-soul."[34]. VIBE espresse commenti simili, scrivendo che "superava ogni limite artistico e che avrebbe guadagnato molta più stima",[35], Rainbow vendette 9 milioni di copie nel mondo e 3 milioni negli Stati Uniti dove raggiunse la numero 2, Rainbow divenne così il suo secondo album a non raggiungere la numero 1 negli USA e il suo album meno venduto negli USA fino a quel momento. Andò decisamente meglio in Europa specialmente in Francia e Germania. Quando il quarto singolo, la doppia a-side "Crybaby"/"Can't Take That Away (Mariah's Theme)", divenne il primo singolo di Mariah a non entrare nella top 20 USA, la cantante accusò la Sony di non aver lavorato abbastanza per la promozione: "La mia situazione professionale non è delle migliori ... Sto beccando un trattamento molto negativo da certi manager ... ", scrisse sul suo sito ufficiale[36].

[modifica] 2001 - 2004: Gli anni della crisi

Mariah Carey
Mariah Carey

Dopo aver ricevuto il premio Billboard come "artista del decennio" e il World Music Award come "artista femminile del millennio"[2], la Carey rescisse il contratto con la Columbia Records e ne firmò un altro da 80 milioni di dollari con la Virgin Records. Nel luglio del 2001 molte fonti riportarono che la cantante fosse alle prese con l’esaurimento fisico ed emozionale. Sul suo sito ufficiale lasciò messaggi in cui si lamentava del proprio “superlavoro”[37], e che la sua relazione con Luis Miguel stesse terminando. Un anno dopo, ad un’intervista, Mariah rispose: "Ho a che fare con gente che non mi conosce sul serio, e non ho alcun assistente personale. Ho avuto interviste per tutta la giornata, e ho passato solo due ore della notte a dormire."[38]. Durante un’apparizione al programma di MTV Total Request Live, la Carey cominciò a distribuire ghiaccioli al pubblico e si spogliò[39]. Alla fine del mese fu condotta in ospedale, e fu annunciato che non avrebbe preso parte ad apparizioni pubbliche per qualche tempo[40].

I critici stroncarono Glitter, film semiautobiografico sulla cantante, che fallì anche al botteghino. Anche l’album dello stesso titolo, ispirato dalla musica degli anni ottanta, ebbe risultati molto negativi negli USA, Glitter debuttò alla numero 7 e rimase in top 20 appena due settimane, andò un po' meglio in Europa e in Giappone, dove comunque le vendite non furono paragonabili a quelle dei suoi precedenti lavori. Complessivamente, ha venduto 3 milioni e mezzo di copie nel mondo e appena 1 milione negli USA ed è nettamente l'album di minor successo della sua carriera. Anche i critici stroncarono l'album: il St. Louis Post-Dispatch lo accusò di essere "un caos sonoro che macchierà la sua carriera, seppur così fortunata"[41], mentre Blender disse: "Dopo anni a fare le fusa per le radio, la Carey ha perso spessore."[42] "Loverboy" raggiunse il numero due della Hot 100, nonostante passaggi radiofonici molto bassi, probabilmente grazie al prezzo ridotto[40], appena 99 centesimi, ma gli altri due singoli, "Never Too Far" e "Don't Stop (Funkin' 4 Jamaica)", non riuscirono neppure ad entrare nella Hot 100, era la prima volta che un suo singolo non entrava nella classifica USA.

Sùbito dopo Glitter, la Columbia pubblicò Greatest Hits, che ottenne dei discreti dati di vendita, nonostante non contenesse alcun inedito, vendendo 3 milioni di copie nel mondo e 1 milione e mezzo negli USA. All’inizio del 2002, la Virgin liquidò il contratto con la Carey per 28 milioni di dollari, danneggiando la sua pubblicità. La cantante disse che il suo tempo con la Virgin era stato "uno stress totale... Ho fatto una decisione immediata e basata sui soldi, cosa che non avevo mai fatto prima. Mi è servito un bel po' di lezione."[43]. Nello stesso anno, firmò per 20 milioni di dollari con la Island Records e fondò l'etichetta MonarC. In quel periodo, giunse però anche un duro colpo: suo padre, con cui aveva avuto pochi contatti, morì di cancro.

Dopo un’apparizione nel film WiseGirls, la Carey pubblicò Charmbracelet[38].Il disco debuttò alla numero 3 negli USA, ma dopo appena 3 settimane uscì dalla Top 20, complessivamente ha venduto 4 milioni di copie nel mondo e 1 milione e mezzo negli USA, dati di vendita discreti, superiori a quelli di "Glitter", ma i tempi in cui Mariah scalava le classifiche di tutto il mondo e stabiliva un record dietro l'altro sembravano ormai finiti. Le critiche furono decisamente negative, e non pochi giudicarono l'album il peggiore della sua carriera: il Boston Globe considerò l’album "il peggiore della sua carriera, con una voce non più capace di grandi acuti o di melodie leggere"[44]. Rolling Stone commentò: "Carey ha bisogno di canzoni audaci che la aiutino ad usare ancora il suo classico stile. Charmbracelet sembra una scia di colori ad acquerello che si alterano in una pozza di fango."[45] "Through the Rain" fallì nelle classifiche e nelle radio pop, non riuscendo a raggiungere la Top 40. L'album includeva altri due singoli, "Boy (I Need You)", in collaborazione con il rapper Cam'ron, e la cover dei Def Leppard "Bringin' on the Heartbreak", ma entrambi non entrarono nemmeno nella Top 100.

"I Know What You Want", singolo del 2003 di Busta Rhymes, eseguito insieme alla Carey, ebbe risultati in classifica decisamente migliori, raggiungendo la numero 3 negli USA. In séguito, la Columbia lo incluse nella raccolta The Remixes. All’epoca prese il via il Charmbracelet World Tour, e Mariah ricevette il World Music Chopard Diamond Award per aver venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo[46]. Le recensioni furono generalmente positive, sebbene la stampa spesso si concentrasse piuttosto sul nutrito entourage della Carey, le tante valigie, i capricci negli hotel e nei camerini, ed altri atteggiamenti da diva[47].

Nel 2004, collaborò con Jadakiss per il singolo "U Make Me Wanna". A novembre, la nuova canzone "Say Somethin'", in cui collaborarono i rapper Snoop Dogg e Pharrell, venne diffusa in anticipo su Internet, ma incontrò una tiepida accoglienza. Anche un'altra produzione dei Neptunes, "To The Floor" (dapprima intitolata "Tonight"), in collaborazione con il rapper Nelly, fu diffusa via Internet prima della pubblicazione ufficiale. La notte dell'ultimo dell'anno, la Carey presentò in anteprima il nuovo disco, prodotto da Jermaine Dupri, all'inaugurazione del Pure Club, a Las Vegas. La canzone "It's Like That" ebbe una risposta positiva e segnò il ritorno di Mariah nella Top 20 americana, dopo 4 anni di assenza, raggiungendo la numero 16. I media salutarono la canzone come un ritorno trionfale per la Carey. Billboard scrisse: "Dopo anni di singoli sottotono, Mariah Carey ritorna finalmente con un gran pezzo...", e lo inserì nella lista dei migliori della settimana. Anche la vecchia "All I Want for Christmas Is You" diede alla Carey una presenza significativa nelle radio, verso la fine dell'anno, tra le molte stazioni con programmazioni esclusive di musiche natalizie. Ciò fu dovuto probabilmente al fatto che la canzone fu inclusa nella colonna sonora del film britannico Love Actually, un successo al botteghino, uscito alla fine del 2003.

[modifica] 2005: La rinascita e il ritorno al Top

Mariah Carey durante un concerto
Mariah Carey durante un concerto

Il decimo album in studio della cantante, The Emancipation of Mimi, è stato pubblicato nel 2005 e contiene collaborazioni con produttori come The Neptunes, Kanye West e lo storico produttore Jermaine Dupri. La Carey disse che era "molto simile ad una registrazione festaiola ... una trafila di makeup e pronti ad uscire ... volevo fare un disco che riflettesse tutto questo."[48]. The Emancipation of Mimi ha segnato il ritorno di Mariah nell' Olimpo del pop. Ha debuttato alla numero 1 negli USA (non accadeva dai tempi di Butterfly) rimanendo 2 settimane in vetta, vendendo 10 milioni di copie nel mondo e 6 milioni negli USA, dove è stato l’album più venduto del 2005, ha inoltre vinto il Grammy Award come miglior album R&B moderno ed è stato molto apprezzato dalla critica; The Guardian lo definì "figo, ben costruito e molto urban ... supera anche certe sue prime performance"[49]. Il secondo singolo estratto, "We Belong Together",segnò il ritorno di Mariah alla numero 1 degli USA a 5 anni di distanza da "Thank God I Found You", è rimasto alla numero 1 in classifica per 14 settimane ed è stato il singolo di maggior successo del 2005 negli USA, mentre "Shake It Off" ha reso la Carey l’unica artista femminile ad occupare nella stessa settimana le prime due posizioni della classifica di Billboard[50]. Il 2 luglio dello stesso anno ha partecipato al Live 8.

Ad aprile 2005 Mariah Carey ha guadagnato una fortuna stimata sui 427 milioni di dollari da diritti sulle vendite e tour.

"Don't Forget About Us" è diventato il suo diciassettesimo numero 1 negli USA; così Carey è diventata, insieme ad Elvis Presley, l’artista solista, ad aver piazzato il maggior numero di singoli alla prima posizione nella classifica di Billboard[51], ed entrambi sono secondi solo ai Beatles.

Ai Grammy Awards del 2006, la Carey è ritenuta la grande favorita, avendo ricevuto ben 8 nominations, ne vincerà 3 (miglior album R&B (The Emancipation of Mimi), miglior canzone R&B ("We Belong Together") e miglior performance vocale femminile R&B ("We Belong Together")) ma in categorie minori, infatti i premi le sono stati assegnati prima dello show e non in diretta mondiale. In ogni caso, la Carey si è riscattata con un' applauditissima performance live durante lo show.

[modifica] Eventi recenti

Mentre secondo un'intervista ad Entertainment Tonight, Mariah Carey annunciava la lavorazione di un nuovo singolo album di studio, la cui uscita era inizialmente programmata per l'autunno del 2007[52], un'altra informazione da Reuters, datata novembre 2006, riporta l'annuncio da parte dell'a.d. Universal Music Group Doug Morri, secondo cui la cantante pubblicherà due dischi[53]. DJ Clue conferma in un'intervista che contribuirà ad uno di questi due album[54]. Alla produzione sono accreditati inizialmente Jermaine Dupri, Manuel Seal, DJ Clue, Shep Crawford e Tariq Black Thought Trotter.

E=MC², il nuovo album, l'11° di studio, della Carey, esce in data 11 aprile 2008 in Italia, il 15 dello stesso mese negli USA. Il primo singolo estratto dall'album, "Touch My Body", è uscito prima in distribuzione Internet e poi nei negozi come normale CD singolo. Il brano, scritto e prodotto dallla stessa Mariah Carey, C "Tricky" Stewart e The-Dream, è stato lanciato in tutte le radio nel mondo il 12 febbraio, Il video di "Touch My Body" è stato diretto dal regista Brett Ratner, anch'esso è entrato sùbito in circolazione via Internet - il testo del pezzo, d'altronde, cita espressamente, nei bridge, per 2 volte, proprio il termine «YouTube». In aggiunta a C. "Tricky" Stewart e The-Dream, altri produttori hanno collaborato al nuovo album, tra cui Jermaine Dupri, DJ Toomp, Stargate, Will I Am, Bryan Michael Cox, Nate "Danjahandz" Colline e James Poyser. Il lavoro è prodotto dalla stessa Mariah Carey e Antonio "LA" Reid, presidente della Island Def Jam Music Group. Con "Touch My Body", Mariah è riuscita ad ottenere la sua diciottesima Numero Uno negli USA, superando addirittura il record di Elvis Presley (tanto nella quantità di singoli quanto nella durata in settimane nella prima posizione)! Anche l'album è entrato direttamente alla prima posizione, sia in America, sia mondiale. Negli U.S.A è rimasto due settimane al top e nela prima stiimana ha venduto 673.000 copie (il debutto più alto nell'anno 2008).

Il 30 aprile 2008, Mariah Carey ha sposato il cantante rap e attore Nick Cannon, in un matrimonio celebratosi alle Bahamas. Intanto, è uscito anche il secondo singolo da E=MC², la ballata "Bye Bye". Altri singoli annunciati sulla copertina dell'album stesso, uscito in almeno due edizioni, quella normale e quella deluxe, che in aggiunta però, ha soltanto un poster e un adesivo per iPod con l'effige di Mariah Carey, oltre ad avere la copertina in cartonato, invece del compact disc di plastica dura. I brani sono in entrambi i casi 14 e gli altri singoli annunciati sono "I Stay in Love" e "I'm That Chick", oltre alle già ampiamente edite "Touch My Body" e "Bye Bye". Quanto a "I'm That Chick", l'album doveva inizialmente intitotlarsi proprio That Chick, ma poi la cantante ha optato per il più criptico ed esplicito al tempo stesso E=MC², la cui formula, che riprende chiaramente quella di Albert Einstein, sta per «Emancipazione = Mariah Carey al quadrato», in pratica la continuazione di The Emancipation of Mimi, che sembra aver impostato un nuovo genere per la diva pop soul hip hop statunitense, di nuovo tornata ad un elegante equilibrio tra brani lenti e brani più movimentati. Un'altra canzone che lascerà il segno potrebbe essere il pezzo di chiusura, la struggente e sentita I Wish You Well, d'altronde non bisogna dimenticare che Mariah è uno dei pochissimi soprani di coloritura rimasti oggi nel mondo del canto leggero. In I Wish You Well, Mariah non ci dispensa dai suoi particolarissimi sovracuti, registro che rende inconfondibile il suo profilo vocale (vedi sotto).

[modifica] Discografia

Per approfondire, vedi la voce Discografia di Mariah Carey.

[modifica] Album in studio

Mariah Carey sul set del video "I Still Believe".
Mariah Carey sul set del video "I Still Believe".

[modifica] Live

[modifica] Raccolte

[modifica] VHS e DVD

  • 1991 - Mariah Carey: The First Vision (VHS)
  • 1992 - MTV Unplugged (VHS/DVD)
  • 1994 - Here Is Mariah Carey (VHS/DVD)
  • 1996 - Fantasy: Mariah Carey at Madison Square Garden (VHS/DVD)
  • 1998 - VH-1 Divas Live (VHS/DVD)
  • 1999 - Mariah Carey Around The World (VHS/DVD)
  • 1999 - Number 1's (VHS/DVD)
  • 2003 - Saturday Night Live - 25 Years of Music - Vol. 5 (DVD)
  • 2005 - Mariah Carey Music Box : Biographical Collection (DVD)
  • 2005 - Live 8 - One Day One Concert One World (DVD)
  • 2005 - Shelter from the Storm: A Concert for the Gulf Coast (DVD)
  • 2006 - Definition of a Diva (DVD)
  • 2007 - The Adventures Of Mimì - Live (DVD)

[modifica] Concertografia

Mariah Carey in Florida
Mariah Carey in Florida

[modifica] Filmografia

[modifica] Premi e riconoscimenti

Per approfondire, vedi la voce Lista di premi e riconoscimenti di Mariah Carey.

[modifica] I #1 di Mariah

Mariah Carey vanta il record di essere la donna che ha più singoli al n.1 della Billboard Hot 100 (la classifica musicale più importante del mondo) e il 3 aprile 2008 ha battuto Elvis Presley e attualmente è al secondo posto con 18 singoli al #1, seconda solo ai Beatles che ne hanno 20.[citazione necessaria] L'ultimo singolo finora ad arrivare in testa alla classifica è "Touch My Body" del 2008, che ha battuto 4 Minutes di Madonna (che ha 12 singoli alla #1), che si è fermò alla #3. Ecco i mitici 18 #1 di Mariah:

  • Vision Of Love (4 settimane al #1)
  • Love Takes Time (3 settimane al #1)
  • Someday (2 settimane al #1)
  • I Don't Wanna Cry (2 settimane al #1)
  • Emotions (3 settimane al #1)
  • I'll Be There (2 settimane al #1)
  • Dreamlover (8 settimane al #1)
  • Hero (4 settimane al #1)
  • Fantasy (8 settimane al #1)
  • One Sweet Day (16 settimane al #1)
  • Always Be My Baby (2 settimane al #1)
  • Honey (3 settimane al #1)
  • My All (1 settimana al #1)
  • Heartbreaker (2 settimane al #1)
  • Thank God I Found You (1 settimana al #1)
  • We Belong Together (14 settimane al #1)
  • Don't Forget About Us (2 settimane al #1)
  • Touch My Body (2 settimane al #1)

[modifica] Voce e tonalità

Mariah Carey è nota per la sua voce, capace di raggiungere svariate ottave. Ha un controllo potente del suo registro fischiato ed è questo raro talento che ha consentito alla sua estensione vocale di doppiare quella della media dei cantanti. Peculiarità della Carey è il riuscire a fraseggiare con note altissime ("Emotions", "All In Your Mind", "Joy Ride", "Vision Of Love", "Bliss"). Ma oltre a questo Mariah ovviamente usa il belting, con il quale raggiunge note molto alte (addirittura una la4 in "Circles") C'è stato un certo dibattito su quale sia la sua esatta estensione di voce; alcuni sostengono che sia non più di 5 ottave, altre fonti la posizionano fra le 5 e le 7 ottave, ma se si prende in considerazione la sua estensione conosciuta (Do2-sol#6), possiede 5 ottave circa.

Il soprano drammatico di coloratura della Carey è giudicato uno dei più belli tra i cantanti pop[55]. Nel 2003 si è piazzata al n. 1 nella classifica di MTV per le "22 Voci Più Belle Della Musica", davanti a rivali come Whitney Houston e Céline Dion.

[modifica] Profilo vocale

  • Tipo di voce: soprano drammatico di coloritura
  • Nota più alta in registro di fischio (studio): Fa6 (Fa7 nella numerazione americana) (nella canzone "All In Your Mind")
  • Nota più alta in registro di fischio (live): sol#6 (sol#7) ("Emotions", alla Arsenio Hall nel 1991 per gli MTV Video Awards - qui
  • Nota piùalta in voce piena: la4 (la5) (in "Circles")
  • Nota più bassa: Do2 (Do3) (nella canzone "My All")
  • Nota più lunga: 14 secondi (in "Don't Forget About Us", da 3:11 a 3:24)
  • La canzone dove impiega maggiormente la sua estensione e "Emotions" (Mi2 al Mi6, cioè 4 ottave).
  • Estensione vocale: 5 ottave (Do2-Sol#6)

[56]

[modifica] Successi e record principali

I riferimenti ai singoli si basano sulla classifica americana Billboard Hot 100; le vendite statunitensi hanno come riferimento certificazioni RIAA e possono essere ritenute affidabili. Ad ogni modo non esiste alcun autorità che certifichi le vendite mondiali.

  • Mariah Carey ha venduto 66 milioni di album in USA e oltre 180 milioni in tutto il mondo. Ha venduto oltre 20 milioni di singoli in USA e 58 milioni nel mondo (stando ai dati della sua discografia).
  • Mariah Carey è la terza artista femminile ad aver venduto più album negli USA, dopo Barbra Streisand (75 milioni di album) e Madonna (70 milioni di album).
  • Nel 1999, Mariah ha ricevuto il premio Billboard come "Artista del Decennio", che la incorona l'artista di maggior successo degli anni '90.
  • Mariah ha ricevuto il "Legend World Music Award" nel 1998 per le sue impressionanti vendite di dischi.
  • Mariah è l'artista che detiene il record di più anni consecutivi con un singolo al #1 nella "Billboard Hot 100"; è l'unica artista ad avere avuto almeno un singolo al #1 nella "Billboard Hot 100" per ogni anno degli anni '90.
  • Mariah è l'unica artista ad avere avuto ogni singolo di debutto da ogni suo album al vertice delle classifiche negli anni '90. (La sua serie positiva è stata interrotta nel 2001 quando Loverboy, il primo singolo da Glitter, raggiunse il #2).
  • Con il singolo "One Sweet Day" è stata 16 settimane al primo posto della classifica Billboard, diventando il più duraturo singolo della storia in prima posizione, strappando il titolo a Whitney Houston (con "I Will Always Love You", 14 settimane).
  • Mariah Carey è la cantante che ha venduto il maggior numero di dischi più velocemente. 12.3 milioni di album all'anno dal suo debutto del 1990.
  • "We Belong Together" è ufficialmente la più diffusa canzone di tutti i tempi nella storia della radio americana, con 241.3 milioni di ascoltatori in oltre 23,000 passaggi in una settimana.
  • "We Belong Together" ha avuto il maggior numero di ascoltatori in un singolo giorno, con 31.2 milioni di persone che hanno sentito la canzone in radio.
  • Mariah è l'artista femminile con il maggior numero settimane con un singolo in prima posizione su "Billboard Hot 100" (78 settimane). È la seconda in totale dopo Elvis Presley (80 settimane).
  • Mariah Carey ha visto 18 singoli raggiungere #1 della classifica statunitense; il miglior risultato per una donna e il secondo in totale dopo I Beatles (20) ha battuto anche Elvis Presley) (17). Ha anche 3 singoli in seconda posizione.
  • Quando "Fantasy","One Sweet Day" e "Honey" hanno debuttato al numero 1 della classifica dei singoli, Mariah è diventata l'artista con il maggior numero di singoli che hanno raggiunto la prima posizione appena usciti. Nessun altro artista ha mai avuto più di un debutto al primo posto.
  • Delle 12 canzoni che hanno debuttato al n.1 su Billboard Hot 100, tre sono cantate da Mariah Carey.
  • Mariah è anche l'unica artista ad aver raccolto due debutti al numero 1 nella classifica dei singoli statunitense ("Fantasy" e "One Sweet Day").
  • Mariah è stata la prima artista femminile ad aver debuttato al numero 1 con "Fantasy".
  • Mariah è la prima (ed unica) artista ad avere ottenuto la prima posizione con i suoi primi singoli ("Vision Of Love","Love Takes Time","Someday","I Don't Wanna Cry" e "Emotions"). In seguito ha ottenuto altri 5 singoli al primo psoto consecutivi ("Fantasy","One Sweet Day","Always Be My Baby", "Honey", e "My All"); è stata l'unica artista ad aver ottenuto questo risultato.
  • Con "Fantasy" e "One Sweet Day" che hanno venduto oltre 3 milioni di copie, Mariah è l'unica artista ad aver avuto questo risultato.
  • Mariah ha il maggior numero di dischi di platino per singoli per una artista femminile americana: 10.
  • Mariah è l'unica artista della storia ad aver avuto nelle stessa settimana un singolo alla #1 ed uno alla #2: i singoli in questione sono We belong together e Shake it off.
  • Mariah è una dei 3 artisti (l'unica donna) ad aver ricevuto un American Music Award per Meriti Speciali (gli altri due sono Michael Jackson e Prince).
  • Mariah è l'unica artista femminile ad aver ottenuto 9 album consecutivi certificati dalla RIAA per aver venduto almeno 3 milioni di copie.
  • Il video di Heartbreaker è costato più di $3 milioni ed è il più costoso video di una artista donna (è terzo in totale dietro Bedtime Story di Madonna e Scream, di Michael Jackson).
  • Negli Stati Uniti, Mariah Carey, Madonna, Britney Spears, Céline Dion, Whitney Houston, Shania Twain e le Dixie Chicks sono le uniche artiste donna premiate con dischi di Diamante (più di 10 milioni di copie vendute).
  • Con soli 15 anni nell'industria musicale Mariah le seguenti certificazioni RIAA: album - 76 certificazioni (ad aprile 2005); singoli - 34 certicazioni (ad aprile 2005); totale: 110 certificazioni.
  • Certificazioni RIAA: album - 14 oro, 14 platino, 10 multi-platino, 2 diamamte; singoli - 24 oro, 10 platino, 2 multi-platino.
  • Mariah Carey ha 5 album al primo posto nel The Billboard 200 (3 debutti al No. 1) in compagnia di Madonna (6 #1), Janet Jackson (5 #1) e Barbra Streisand (8 1#).
  • Mariah è la prima artista femminile ad aver vinto il Diamond Award ai World Music Awards. La stessa manifestazione l'ha premiata quale "Artista femminile del millennio", proclamando che Mariah è la cantante ad aver venduto il maggior numero di dischi del millennio. Mariah detiene anche il record per aver ricevuto il maggior numero dei World Music Award (16).

[modifica] Curiosità

  • Mariah è una filantropa che ha donato milioni di dollari ad organizzazione come la Make-A-Wish Foundation, la National Adoption Center, e la Fresh Air Fund tra le altre.
  • Inoltre è la fondatrice di Camp Mariah, un sereno luogo di fuga collocato a Fishkill, New York, per giovani cittadini che intendano abbracciare le arti, essere introdotti ad opportunità di carriere e aumentare l'autostima.
  • L'album d'esordio di Mariah Carey, dal titolo omonimo, debuttò in Billboard alla 80° posizione nel giugno 1990. Raggiunse la vetta solo nel marzo 1991, dove rimase per 11 settimane.
  • Mariah ha registrato tre canzoni in spagnolo: "Hero" ("Heroe"), "Open Arms" ("El Amor Que Sone"), e "My All" ("Mi Todo").
  • La prima esibizione su un palco di Mariah fu nel 1976, quando aveva solo sei anni.
  • Agli inizi della sua carriera, Mariah soffriva di glossofobia.
  • Caratterizzante nelle performance di Mariah è un movimento ritmico della mano sinistra mentre canta. Secondo gli insegnanti di canto va interpretato come un mezzo per migliorare la tecnica vocale.
  • La religione di Mariah è episcopale.
  • Mariah diresse il suo primo video, Fantasy, nel 1995.
  • Mariah ha pubblicizzato un rossetto in Giappone.
  • Mariah era solita ritenere che il lato destro del suo volto fosse più fotogenico a causa di un neo sul lato sinistro e di un dente più spostato verso l'interno, paure ora superate.
  • I cantanti preferiti di Mariah sono Aretha Franklin , Stevie Wonder , George Michael e Phil Collins.
  • Mariah ha asserito di non gradire il suo singolo I Don't Wanna Cry (che è stato alla vetta delle classifiche) e ha tentato di cantarla il meno possibile. A suo parere non ha alcun messaggio da trasmettere.
  • Mariah ha frequentato le scuole Oldfield Middle School e Harborfields High School dove le fu affibbiato il nomignolo "Mirage" (Miraggio) visto che raramente si presentava in classe.
  • Mariah fu nominata sulla rivista People una delle 25 persone più intriganti del 2001.
  • Mariah possiede un appartamento di tre piani a Manhattan, New York.
  • One Sweet Day è considerata la canzone numero uno degli anni novanta[57].
  • Nel 2001 ottiene il Razzie Awards quale peggiore attrice dell'anno, per la sua interpretazione in Glitter.
  • Nel giorno del suo compleanno, Mariah preferisce sentirsi dire e cantare "Happy Anniversary" piuttosto che "Happy Birthday"[58].

[modifica] Bibliografia

[modifica] Note

  1. ^ Mariah Carey - Canzoni
  2. ^ a b "Winners of the World Music Awards". World Music Awards. May 2000. 19 novembre 2006, Wayback Machine; "Michael Jackson And Mariah Carey Named Best-Selling Artists Of Millennium At World Music Awards In Monaco".Jet. May 29, 2000. Retrieved November 19, 2006.
  3. ^ Shapiro, Marc. Mariah Carey (2001). pg. 145. UK: ECW Press, Canada. ISBN 1-55022-444-1.
  4. ^ Shapiro, pg. 16.
  5. ^ Shapiro, pg. 19–20.
  6. ^ "Singer of the Week: Mariah Carey". Askmen.com. Retrieved December 29 2006.
  7. ^ Rader, Dotson. "I Didn't Feel Worthy of Happiness". Parade. June 5 2005. Retrieved December 28 2006.
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  12. ^ Shapiro, pg. 62.
  13. ^ Shapiro, pg. 69.
  14. ^ Sandow, Greg. "MTV Unplugged EP". Entertainment Weekly. 19 giugno 1992.
  15. ^ White, Timothy. "Mariah Carey's stirring 'Music Box'". Billboard. New York: pg. 5, August 28 1993, Vol. 105, Iss. 35.
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  53. ^ "Universal Music CEO sees best ever sales, profit in '07". Reuters. November 28 2006.
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  55. ^ [2]
  56. ^ Profilo vocale della cantante
  57. ^ 1
  58. ^ Mariah Leaves 'Anniversary' Message

[modifica] Voci correlate

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