Into the Wild - Nelle terre selvagge
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è stata proposta per la vetrina.
Esprimi il tuo parere nella pagina di segnalazione e comunicaci i tuoi suggerimenti per ampliarla. I miglioramenti sono sempre benvenuti.
|
Into the Wild - Nelle terre selvagge | |
Emile Hirsch in una scena del film |
|
Titolo originale: | Into the Wild |
Lingua originale: | Inglese/danese |
Paese: | Stati Uniti d'America |
Anno: | 2007 |
Durata: | 140' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 2.35 : 1 |
Genere: | avventura, drammatico |
Regia: | Sean Penn |
Soggetto: | Jon Krakauer |
Sceneggiatura: | Sean Penn |
Produttore: | Art Linson, Sean Penn William Pohlad |
Casa di produzione: | Paramount Vantage, River Road Films, Art Linson Productions |
Distribuzione (Italia): | BIM Distribuzione |
|
|
|
|
Fotografia: | Éric Gautier |
Montaggio: | Jay Cassidy |
Musiche: | Eddie Vedder, Michael Brook Kaki King |
Scenografia: | Derek R. Hill |
Costumi: | Mary Claire Hannan |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
(EN)
« Your great adventure on Alaska »
|
(IT)
« La sua grande avventura in Alaska »
|
(Tagline del film )
|
« Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila... » | |
Into the Wild - Nelle terre selvagge è un film del 2007, diretto da Sean Penn, tratto dalla storia vera di Christopher McCandless e basato sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme.
Il film è uscito il 21 settembre 2007 negli Stati Uniti, mentre in Italia è uscito il 25 gennaio 2008, dopo essere stato presentato alla Festa Internazionale di Roma 2007 il 20 ottobre 2007.[1]
Il film è tratto dal libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme uscito negli Stati Uniti nel 1996 e ripubblicato in Italia da Corbaccio, in concomitanza con l'uscita del film.[2]
Indice |
[modifica] Trama
Il film racconta la storia vera di Christopher McCandless, un giovane benestante che, subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università di Emory, ottenuta nel 1990, dona i suoi risparmi all'Oxfam e abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista in cui non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo Alexander Supertramp. Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska, incontrerà sulla sua strada diverse persone, una coppia hippie, un giovane trebbiatore del South Dakota, una giovane cantautrice hippie ed un anziano veterano chiuso nei suoi ricordi, a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, gli fa comprendere che la felicità non è nelle cose materiali che circondano l'uomo o nelle esperienze intese come eventi indipendenti e fini a se stessi, ma nella piena condivisione e nell'incontro incondizionato con l'altro. A conferma di questo Christopher, poco tempo prima di morire, scriverà su uno dei libri che era solito leggere "Happiness is real only when shared": la felicità è reale solo se condivisa.
Morirà, infine, di stenti o di freddo (le cause sono tutt'ora incerte, ma è probabile che la morte sia dovuta ad intossicazione alimentare, come mostrato nel film) in Alaska nel 1992. Nel suo cuore, prima di morire, riuscirà a vedere la luce del perdono per i suoi genitori e riconoscere la sua vera identità in quanto Christopher McCandless. La luce della verità e della redenzione di un uomo che ha sperimentato la libertà più estrema alla ricerca di una risposta al concetto di felicità terrena.
[modifica] Produzione
Dopo aver letto il romanzo di Krakauer, Sean Penn si innamorò della storia di Christopher McCandless e si mobilitò per ottenerne i diritti cinematografici. Ma la famiglia McCandless si dimostrò dubbiosa nel portare la storia di Chris sul grande schermo.[3] Il regista non si arrese, ma dovette aspettare quasi dieci anni, anni nei quali continuò a mantenere i contatti con i genitori e la sorella di Chris. Nel frattempo il regista non stette con le mani in mano ed iniziò ad abbozzare una sceneggiatura pensando a Leonardo Di Caprio per il ruolo da protagonista e Marlon Brando per la parte di Ron Franz[4], inoltre si documentò ripercorrendo l'itinerario percorso da Chris e parlando con le persone che avevano avuto modo di conoscerlo. Quando ormai stava perdendo le speranze, Penn ottenne finalmente il consenso dalla famiglia McCandless e si potè dare il via alla produzione. Si prevedeva un budget di 15 milioni di dollari, finanziati dal noto produttore Art Linson e da William Pohlad, quest'ultimo già produttore de I segreti di Brokeback Mountain.
La produzione fu avviata nel 2006, Penn andò alla ricerca di collaboratori di tutto rispetto. Per la fotografia si affidò al direttore della fotografia Éric Gautier, di cui aveva apprezzato il lavoro nel film di Walter Salles I diari della motocicletta: vista l'importanza degli esterni, si affidò al lavoro del fotografo francese il cui compito era di valorizzare i paesaggi facendoli diventare parte integrante della storia. Nonostante le riprese del film fossero prevalentemente all'aperto, molta importanza avevano le scenografie, così Penn si affidò all'architetto-scenografo Derek R. Hill, con il quale aveva già lavorato per i suoi film Lupo solitario e Tre giorni per la verità. A Hill fu affidato il compito di fare sopralluoghi e ricerche logistiche, al fine di trovare i luoghi più adatti per le riprese.
La scelta dei costumi fu affidata a Mary Claire Hannan, che dovette creare il guardaroba per Emile Hirsch, trasformando il personaggio di Chris, da ragazzo di buona famiglia, in un vero proprio "vagabondo": ogni abito doveva rappresentare il viaggio e l'avventura di Chris, dai jeans logori fino all'equipaggiamento, compreso il parka per proteggersi dal freddo. La Hannan inoltre ha dovuto lavorare per ricreare gli elementi chiave che rappresentassero al meglio i personaggi incontrati da Chris, dall'eleganza della borghesia di Atlanta alla ruvidezza degli agricoltori del South Dakota, fino ai colorati abiti delle comunità hippie.
L'intera troupe dovette affrontare otto mesi di duro lavoro, dovendo fronteggiare le condizioni più estreme, lavorando con il caldo soffocante del deserto del Nevada, tra le nevi del monte McKinley e dovendo affrontare le rapide del fiume Colorado. Tecnici ed attori hanno affrontato una lavorazione on the road in cui hanno ripercorso ogni tappa toccata da McCandless, toccando 36 location e 4 sessioni di riprese in Alaska, più precisamente a Fairbanks e nel Parco Nazionale del Denali. Tra le altre località toccate dalla produzione vi sono varie località nell'Oregon, Nevada, Arizona e South Dakota, in California sono state affettuate riprese a Slab City, campo costituito da camper dove nei pressi sorge la Salvation Mountain di Leonard Knight. Knight e Jim Gallien sono due personaggi che hanno avuto modo di conoscere il vero Christopher durante la sua avventura, entrambi appaiono in un cameo durante il film nella parte di sé stessi.
Per non mancare di rispetto a Chris e alla sua famiglia il Magic Bus, il vecchio autobus della Fairbanks Transit System risalente agli anni '40 dove McCandless visse i suoi ultimi giorni, fu interamente ricostruito nei più minimi dettagli[5], dagli utensili fino alle scritte sul soffitto realizzate da Chris, il tutto grazie al sopralluogo avvenuto al vero Magic Bus, che si trova a tutt'oggi in Alaska. Impegnative sono state le riprese sulle rapide del fiume Colorado, anche a causa della difficoltà di ottenere i permessi: Penn infatti aveva intenzione di girare tra gli strati superiori del Grand Canyon, ma gli è stato impossibile.[5] Terminate le riprese Penn si prese un periodo di riposo, affidando il materiale girato all'amico e collaboratore assiduo Jay Cassidy per assemblare il tutto.
[modifica] Cast
[modifica] Il protagonista
« Per me è un onore rendere omaggio alla memoria di Chris, una persona davvero speciale, unica, animata da fortissimi ideali » | |
(Emile Hirsch)
|
L'attore californiano è stato scelto da Sean Penn dopo averlo visto nel film di Catherine Hardwicke Lords of Dogtown.[6] Hirsch ha iniziato la sua carriera con produzioni televisive e ha debuttato cinematograficamente nel 2002 con The Dangerous Lives of Altar Boys; dopo essersi fatto notare nel film di Nick Cassavetes Alpha Dog, Penn gli ha dato un'occasione importante per mettersi alla prova. Penn, per essere sicuro di aver fatto la scelta giusta, ha frequentato il giovane attore per oltre quattro mesi, per essere certo che Hirsch fosse in grado di affrontare una prova intensa, sia a livello psicologico che fisico. Già magro di costituzione, ha iniziato le riprese del film in uno stato di semi-denutrizione perdendo 20 chili e arrivando ad un peso di 52 chili[3], per girare le scene finali ambientate in Alaska. Hirsch ha affrontato diverse prove, dalla scalata di cime innevate fino alla discesa delle rapide in kayak, senza l'ausilio di stuntmen.
All'attore sono stati affiancati dei veri cacciatori per insegnarli a scuoiare un animale, per la scena in cui Chris, ormai allo stremo delle forze, deve uccidere un alce e scuoiarne la carcassa. Hirsch, per gli otto mesi di riprese, si è calato totalmente nella parte di Chris, tanto da rinunciare alla sua vita privata, evitando inoltre di festeggiare il suo 21° compleanno[7], mettendosi completamente nelle mani del regista, che gli ha fatto affrontare prove estenuanti: a detta del regista solo il giovane protagonista di Và e vedi del russo Elem Klimov ha dovuto affrontare prove ben più ardue.[7] Il giovane attore ha avuto modo di incontrare persone e visitare luoghi a lui finora sconosciuti. L'attore, per la sua interpretazione, ha avuto critiche lusinghiere da critici e addetti ai lavori, tanto da guadagnarsi diversi premi, tra cui il National Board of Review Awards 2007.
[modifica] Altri interpreti
Per il ruolo dei borghesi genitori di Chris, Walt e Billie McCandless, sono stati scelti i premi Oscar William Hurt e Marcia Gay Harden (quest'ultima aveva già lavorato con Penn nel film di Clint Eastwood Mystic River). Il ruolo della sorella, Carine, è stato affidato a Jena Malone, attrice con un curriculum nel cinema indipendente. La Malone per prepararsi al meglio per la parte ha incontrato la vera Carine McCandless, per carpire ogni sfumatura del legame tra fratello e sorella; ha inoltre lavorato al fianco della poetessa Sharon Olds[5], che l'ha aiutata ad affinirare il tono della voce in modo che la sua voce narrante fosse la più intensa possibile.
« La fragilità del cristallo non è una debolezza ma una raffinatezza... » | |
(Carine McCandless)
|
Per interpretare la coppia hippie incontrata da Chris durante il suo viaggio, Penn ha scelto la due volte candidata all'Oscar Catherine Keener per dar vita al ruolo di Jan Burres, donna che vaga per gli Stati Uniti assieme al compagno portando dentro di sè il dolore per la perdita del figlio. Per interpretare il suo compagno, Rainey, Penn ha scelto Brian Dierker: Dierker in realtà non è un attore professionista, bensì un'esperto di rafting e conoscitore del Grand Canyon che era stato assunto come consulente per le riprese in acqua, fu proprio Penn a convincerlo a debuttare come attore.[8] Per la parte del solitario veterano Ron Franz è stato scelto un attore cinematografico e teatrale del calibro di Hal Holbrook, candidato nel 2008 all'Oscar come miglior attore non protagonista.
Il trebbiatore Wayne Westerberg è stato interpretato da Vince Vaughn, attore noto per la sua partecipazione a commedie di successo e per appartenere al filone del Frat Pack. Il vero Wayne Westerberg è stato assunto da Sean Penn come consulente ed autista durante la lavorazione del film.[3] Per interpretare la giovane ed anticonformista cantautrice Tracy inizialmente era sta contattata per un provino l'attrice Daveigh Chase[9], in seguito fu scelta l'attrice Kristen Stewart.
[modifica] Il regista
L'attore californiano con questo film è alla sua quarta regia cinematografica, la sua carriera come regista è iniziata con i film Lupo solitario e Tre giorni per la verità. Verso la fine degli anni '90 si trovava in una libreria di Brentwood[10] quando casualmente scopri il libro di Krakauer: attirato dalla copertina in breve tempo si appassionò alla storia di Chris, tanto da mobilitarsi per ottenerne i diritti, che gli furono negati dalla famiglia McCandless. Ma l'attore/regista non si perse d'animo e aspettò, nel frattempo diresse il suo terzo film La promessa, continuando parallelamente ad occuparsi del suo progetto di portare la storia di McCandless sul grande schermo. Si documentò e raccolse varie testimonianze di persone che avevano conosciuto il ragazzo, inoltre instaurò un rapporto assiduo con la sorella di Chris, che lo aiutò fornendogli i suoi diari e i suoi ricordi.
Curandone anche la sceneggiatura, Penn realizza un road movie in cui racconta con sensibilità la storia di Chris, senza farlo apparire come un martire, ma semplicemente raccontando il suo viaggio verso una libertà estrema. Penn porta sul grande schermo la storia senza un ordine cronologico avvalendosi dell'uso dei flashback, tra presente e passato, come pezzi di un puzzle che ritraggono lo spaccato di vita di un giovane uomo. Egli non si limita però a ripercorrere l'avventura on the road di Chris, bensì scava nel profondo analizzando anche i suoi rapporti con la famiglia e la società. Anche grazie ad un intensa fotografia, il regista riesce ad esaltare la bellezza di molti paesaggi naturali incontaminati, giocando con i contrasti tra natura e civiltà, dimostrando una maturità maggiore rispetto ai suoi precendenti film da regista.[11]
In immagini di repertorio, nel film appare l'allora presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush: Penn si è dimostrato più volte un personaggio controverso, schierato da sempre contro l'amministrazione di George W. Bush[12], tanto da realizzare un film velatamente politico in cui traccia un ritratto della società americana dedita al consumismo e priva di ideali. In un'intervista egli cita il cantautore Bruce Springsteen che un giorno gli disse:
Quanta strada abbiamo fatto... eppure stiamo tornando indietro[13]
[modifica] Analisi del film
Narrato dalla voce della sorella di McCandless, Carine, il film è suddiviso in 5 capitoli, come se il viaggio rappresentasse una nuova vita:
- Capitolo 1 - L'infanzia
- Capitolo 2 - L'adolescenza
- Capitolo 3 - La maturità
- Capitolo 4 - La famiglia
- Capitolo 5 - L'età della saggezza
Altra voce narrante del film è quella dello stesso McCandless, che riferisce i suoi pensieri allo spettatore, fornendo citazioni letterarie e gli scritti del suo rapporto epistolare con Wayne Westerberg, il tutto con scritte che vengono sovrapposte alle immagini del film. Il film si chiude con l'immagine reale di Christopher McCandless, nel celebre autoscatto che lo raffigura appoggiato al Magic Bus, unico fotogramma che documenta la sua presenza in Alaska.
[modifica] Colonna sonora
Per approfondire, vedi la voce Music from the Motion Picture: Into the Wild. |
La colonna sonora è composta da musiche e canzoni originali di Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, con pezzi alla chitarra eseguiti da Michael Brook e Kaki King. Penn e Vedder sono legati da un'amicizia nata ai tempi del film Dead Man Walking - Condannato a morte, in cui Penn era interprete e Vedder autore di due brani della colonna sonora, Face Of Love e Long road. Nel 2001 vi è stata una seconda collaborazione: su richiesta di Penn, Vedder incide una cover di You've Got to Hide Your Love Away dei Beatles per la colonna sonora del film Mi chiamo Sam, di cui Penn è protagonista.
Guaranteed, brano principale della colonna sonora, ha vinto un Golden Globe per la migliore canzone originale nel 2008. La colonna sonora ha debuttato all'undicesimo posto della classifica di Billboard, vendendo 39.000 copie in una sola settimana.[14]
In questo lavoro Vedder mette da parte il genere che per anni lo ha caratterizzato, il grunge, realizzando una colonna sonora melodica e strumentale con venature folk, avvalendosi di chitarra acustica ma anche di strumenti come il banjo e l'ukulele.
[modifica] Accoglienza
Inizialmente rilasciato nel Nord America in sole 4 sale con un incasso di poco più di 212.000 dollari, dall'ottobre 2007 il film è stato rilasciato in oltre 600 sale guadagnando nel primo week-end di programmazione oltre 2.000.000 di dollari e raggiungendo successivamente un incasso totale di 47.574.003 dollari.[15] Secondo Internet Movie Database, il film si è classificato al 128° posto nella Top 250 dei film più apprezzati della storia del cinema, secondo gli utenti del database.[16]
Into the Wild ha ricevuto ottime recensioni da parte della critica. Le recensioni raccolte sul sito Rotten Tomatoes riportano l'83% di recensioni positive su un totale di 155.[17] Il critico del Chicago Sun-Times Roger Ebert ha dato al film 4 stelle definendo il film affascinante ed elogiando la performance di Emile Hirsch, definendola come una interpretazione ipnotica e una grande prova d'attore, lodando inoltre il lavoro eseguito da Sean Penn.[18]
L'American Film Institute ha inserito il film nella lista "AFI Movie of the Year" del 2007[19], inoltre il National Board of Review lo ha incluso tra i dieci film dell'anno. Sean Penn ha ricevuto attestati di stima anche da illustri colleghi, come Julian Schnabel che alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ha definito Into the Wild e il suo film Lo scafandro e la farfalla, i due migliori film del 2007.[20]
In Italia, è stato distribuito in 176 sale guadagnando nella prima settimana di programmazione 744.114 €[21], incassando un totale di 5.055.623 €, piazzandosi al 26° posto tra i film più visti della stagione 2007/2008[22]. In Italia il film è stato rilasciato con il divieto ai minori di 14 anni. Buona è stata anche l'accoglienza da parte della stampa italiana, pareri favorevoli sono arrivati da parte delle più importanti testate italiane, come ad esempio La Repubblica che ha assegnato al film 4 stelle.[23] Sulle pagine del Corriere della Sera, Paolo Mereghetti ha esaltato lo stile registico di Sean Penn, che a suo dire è riuscito a valorizzare la bellezza dei paesaggi ed ha analizzato a fondo ogni personaggio, inoltre il critico ha elogiato tutti gli interpreti, definendoli straordinari.[24]
« Uno stile di regia che cerca di adattarsi alla varietà dei temi affrontati, modificando continuamente il modo di riprendere, a volte sottolineando la bellezza selvaggia della Natura, altre volte spezzando l'inquadratura come per far dialogare tra loro immagini diverse, altre volte ancora scommettendo tutto sui primissimi piani e la forza espressiva degli attori. Tutti davvero straordinari » | |
[modifica] Controversie
Alcune polemiche sono nate a causa della scena dello scuoiamento di un alce, il tutto ripreso in primo piano. Paolo Spicacci, rappresentante dell'Enpa nella commissione di revisione cinematografica del Ministero dei Beni Culturali ha chiesto il taglio della scena[25], che a detta di Spicacci distruba la sensibilità di chi ama gli animali e lede la dignità degli animali stessi. Inizialmente la produzione ha tenuto a sottolineare che l'animale in questione non è stato ucciso espressamente per realizzare la scena, ma che è stato vittima di un incidente stradale[5], in seguito alle polemiche l'American Humaine Association ha certificato che l'animale in realtà non è vero.[25]
Stupore ha destato l'esclusione del film dalla corsa agli Oscar 2008[26][27]: esso infatti non è stato incluso nelle categorie più importanti, come miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora, dovendo accontentarsi delle nomination per il miglior montaggio e il miglior attore non protagonista.
[modifica] Collegamenti ad altre pellicole
Nella storia del cinema molti film hanno affrontato il tema del rapporto tra uomo e natura selvaggia, come ad esempio Alive - Sopravvissuti e L'urlo dell'odio per citarne alcuni. Alcuni critici hanno visto un parallelismo tra la storia di Chris McCandless e quella di Timothy Treadwell[28], protagonista del documentario Grizzly Man di Werner Herzog. La storia di Chris McCandless è stata raccontata anche nel documentario The Call of the Wild, presentato al 56° Trento Film Festival[29], dove vengono raccolte le testimonianze delle persone che hanno avuto modo di conoscere Chris e ricostruendone i reali avvenimenti. Il regista del documentario ha potuto ipotizzare una nuova teoria sulle vere cause della morte del ragazzo, che contraddicono gli scritti di Krakauer e la pellicola di Sean Penn.[30] Per ironia della sorte le produzioni del documentario e del film si sono incrociate più volte.[30]
Nel film c'è un riferimento al film di Sergio Leone Il buono, il brutto, il cattivo, infatti Chris ha appeso la locandina del film nel suo appartamento di Atlanta.[31]
[modifica] Riferimenti letterari
Molti hanno fatto un parallelismo tra Chris e Sal Paradise, personaggio del celeberrimo cult di Jack Kerouac Sulla strada.[32] Jack London era uno degli scrittori a cui Chris faceva maggior riferimento, oltre a Il richiamo della foresta di London, Chris portò con se, durante la sua avventura, scritti come La felicità familiare di Lev Tolstoj, Walden ovvero la vita nei boschi di H. D. Thoreau, Il risveglio della terra di Knut Hamsun e Il dottor Živago di Boris Pasternak; quest'ultimo fu trovato accanto al cadavere di Chris con varie annotazioni e pensieri scritti fra le sue pagine.[32]
[modifica] Edizione DVD
Il film è uscito in versione per il noleggio il 16 aprile 2008. Il DVD del film è stato messo in vendita a partire dal 4 giugno 2008, distribuito dalla 01 Distribution, disponibile in versione 1 disco ed in edizione speciale 2 dischi. Tra gli extra del DVD vi sono vari contenuti speciali come il diario di viaggio, intitolato Dal Colorado all'Alaska, della durata di 22 minuti, in cui viene documentata la produzione itinerante con vari commenti degli addetti ai lavori, inoltre il contenuto Un film. Un libro. Una vita. I protagonisti, della durata di 16 minuti, raccoglie i commenti e le testimonianze dei vari interpreti. La prima edizione in Blu-ray Disc verrà rilasciata il 16 luglio 2008 in Francia.[33]
[modifica] Anacronismi
- In un scena notturna ambientata a Las Vegas è possibile vedere a destra dello schermo la Stratosphere Tower, inoltre a Los Angeles è visibile il palazzo della Union Bank of California: la costruzione di entrambi questi edifici è terminata nel 1996,[34] e non potevano quindi essere presenti in un film ambientato tra il 1990 e il 1992.
- In molte scene su strade ed autostrade è possibile vedere numerosi modelli di veicoli all'epoca non ancora in commercio.[34]
- Nella scena in cui Chris lavora al Burger King è possibile scorgere il logo del ristorante, ma il logo visibile è stato rinnovato solo nel 1999.[34]
[modifica] Premi
[modifica] Nominations
|
[modifica] Vinti
|
[modifica] Distribuzione
Date di uscita internazionali [35] | ||
---|---|---|
Paese | Titolo film | Date |
Stati Uniti | Into the Wild | 21 settembre 2007 |
Regno Unito | Into the Wild | 9 novembre 2007 |
Australia | Into the Wild | 29 novembre 2007 |
Francia | En pleine nature | 9 gennaio 2008 |
Italia | Into the Wild - Nelle terre selvagge | 25 gennaio 2008 |
Spagna | Hacia rutas salvajes | 25 gennaio 2008 |
Germania | In die Wildnis - Allein nach Alaska | 31 gennaio 2008 |
Argentina | Hacia rutas salvajes | 20 febbraio 2008 |
Brasile | Na natureza selvagem | 22 febbraio 2008 |
Norvegia | Into the Wild | 7 marzo 2008 |
Polonia | Wszystko za życie | 4 aprile 2008 |
Turchia | Into the Wild | 9 aprile 2008 |
[modifica] Note
- ^ http://sito2007.romacinemafest.org/romacinemafest2007/pagina.php?pag=35&lang=it&fId=3
- ^ http://www.wuz.it/Articoli/Articolo/tabid/77/id/1820/Default.aspx
- ^ a b c http://www.wuz.it/Articolo/tabid/77/id/1806/Default.aspx
- ^ http://italian.imdb.com/title/tt0758758/trivia
- ^ a b c d http://www.everyeye.it/cinema/notizia.asp?id=40935
- ^ http://magazine.excite.it/news/7084/Into-the-Wild-il-nuovo-film-di-Sean-Penn-da-domani-in-sala
- ^ a b Tina Jøhnk Christensen. Ciak . Milano, Mondadori, 2007 .
- ^ http://cinema.lycos.it/recensioni/recensione_Into_the_wild
- ^ http://italian.imdb.com/title/tt0758758/trivia
- ^ http://magazine.excite.it/news/7084/Into-the-Wild-il-nuovo-film-di-Sean-Penn-da-domani-in-sala
- ^ http://www.odeonline.it/film.php?rid=5&id=169
- ^ http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/cannes-2008/cannes-2008/cannes-2008.html
- ^ http://www.cinespettacolo.it/csmain/articolo.asp?aid=5240
- ^ http://www.pearl-jam.it/
- ^ http://boxofficemojo.com/movies/?id=intothewild.htm
- ^ http://www.imdb.com/title/tt0758758/ratings
- ^ Into the Wild (Rotten Tomatoes). Rotten Tomatoes. URL consultato il 2007-12-31.
- ^ Roger Ebert. :: rogerebert.com :: Reviews :: Into the Wild (xhtml). 28 settembre 2007
- ^ No Country for Old Men, Juno named to AFI's Top 10 of year. CBC News, 17 dicembre 2007. URL consultato il 2007-12-31.
- ^ Federico Pontiggia. cinematografo.it. 24 ottobre 2007
- ^ http://www.movieplayer.it/film/14613/into-the-wild/statistiche/
- ^ http://cinema.castlerock.it/film_curiosita.php/id=14613/scheda=into-the-wild
- ^ http://www.repubblica.it/trovacinema/scheda_film.jsp?idContent=332902
- ^ http://magazine.libero.it/cinema/bd/schedafilm.php?sch=47082
- ^ a b http://www.enpa.it/it/comunicati_stampa/comunicati.asp?RECORD_KEY%5Bultimora%5D=ID&ID%5Bultimora%5D=445
- ^ http://spettacoli.tiscali.it/articoli/08/gennaio/22/oscar_nomination_ufficiali_456.html
- ^ http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/SpecialiDossier/2008/oscar-2008/oscar-fratelli-coen.shtml
- ^ http://www.schermaglie.it/primopiano/631/speciale-uomo-e-natura
- ^ http://www.totoguida.it/cinecorriere/articoli/853/Trento_Film_Festival_il_22_aprile_parte_la_56_edizione
- ^ a b http://www.pearljamonline.it/intothewild/chrisarticle/chrisarticle.htm
- ^ http://italian.imdb.com/title/tt0758758/movieconnections
- ^ a b http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=16984
- ^ http://www.dvdrama.com/news-26541-preview-into-the-wild-en-dvd-blu-ray.php
- ^ a b c http://italian.imdb.com/title/tt0758758/goofs
- ^ IMDB: Release dates. URL consultato il 13-01-2008.
[modifica] Bibliografia
- Jon Krakauer. Nelle terre estreme . Rizzoli/Corbaccio, 1997 . ISBN 8817845175
- Richard T. Kelly. Sean Penn: Un cattivo ragazzo . Sperling & Kupfer, 2005 . ISBN 1841956236
- Nick Johnstone. Sean Penn . Omnibus Press, 2000 . ISBN 0711978840
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Into the Wild - Nelle terre selvagge
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT) Sito ufficiale italiano
- (EN) Sito ufficiale
- Scheda su Into the Wild - Nelle terre selvagge dell'Internet Movie Database
Film diretti da Sean Penn | ||
---|---|---|
Lupo solitario (1991) - Tre giorni per la verità (1995) - La promessa (2001) - Into the Wild - Nelle terre selvagge (2007) | ||
Progetto cinema - Portale cinema - Drive-in |
- Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cinema