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Seriate - Wikipedia

Seriate

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Seriate
Panorama di Seriate
Seriate - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Lombardia
Provincia: stemma Bergamo
Coordinate: 45°41′0″N 9°43′0″E / 45.68333, 9.71667
Altitudine: 247 m s.l.m.
Superficie: 12,41 km²
Abitanti:
22.453 2007
Densità: 1.809,10 ab./km²
Frazioni: Comonte, Cassinone, Pastrengo, Paderno 
Comuni contigui: Albano Sant'Alessandro, Bagnatica, Bergamo, Brusaporto, Calcinate, Cavernago, Gorle, Grassobbio, Orio al Serio, Pedrengo
CAP: 24068
Pref. tel: 035
Codice ISTAT: 016198
Codice catasto: I628 
Nome abitanti: seriatesi 
Santo patrono: Sant'Alessandro 
Giorno festivo: 26 agosto 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
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Seriate è un comune di 22.453 abitanti della provincia di Bergamo che dista 5 km dal capoluogo.

Attraversato dal fiume Serio, dista circa 5 chilometri a sud-est dal capoluogo orobico.


Indice

[modifica] Cenni storici

L’origine del paese risale ai tempi della dominazione romana, come confermato da alcuni reperti rinvenuti risalenti a tale epoca. Si presume che il borgo rivestisse una discreta importanza, data la vicinanza al capoluogo Bergamo, di cui si potevano controllare le vie di accesso, nonché la presenza del fiume Serio, da cui inequivocabilmente deriva il toponimo, più volte menzionato come Sariatum.

In tale epoca venne anche costruito un ponte sul fiume, che venne distrutto e ricostruito più volte. Con la fine dell’impero romano il borgo visse un periodo interlocutorio, durante il quale si verificarono scorrerie di popoli cosiddetti barbari, che causarono una forte instabilità ed una minore antropizzazione del territorio. Il termine di questo periodo coincise con l’arrivo dei Longobardi, a cui succedettero i Franchi.

Questi ultimi diedero vita all’istituzione imperiale del Sacro Romano Impero, da cui ebbe origine il feudalesimo. E’ a quegli anni che risale il primo documento scritto in cui viene citato il paese di Seriate: nel 949 si menziona infatti un vicus et fundo Seriate, posto sulla riva destra del fiume, che probabilmente era dotato di fortificazioni, a causa delle invasioni di orde barbariche prima (nel XI secolo), e delle lotte tra guelfi e ghibellini poi.

Inoltre in quegli anni il nucleo abitativo di Seriate cominciò ad assumere dimensioni consistenti, essendo posto sulla via di comunicazione che collegava le città di Bergamo e di Brescia, con il ponte sul Serio passaggio obbligato per chiunque la percorresse. L’importanza del ponte viene confermata in documenti risalenti all’undicesimo secolo ed a periodi successivi, in cui si menzionano numerosi rifacimenti a cui questa struttura fu soggetta a causa delle devastanti inondazioni che periodicamente interessavano il fiume.

Nel XII secolo Seriate si rese indipendente a livello amministrativo dalla città di Bergamo, proprio quando cominciarono ad imperversare le lotte di fazione. Di parte guelfa, Seriate vide le proprie famiglie più rappresentative, tra cui i Tarussi ed i Rivola, combattere con gli elementi più in vista della fazione opposta, tra cui i Suardi ed i Foresti.

Gli scontri raggiunsero l’apice al termine del XIV secolo quando, a seguito dell’uccisione di due personaggi di spicco della fazione opposta per mano della famiglie seriatesi, il paese venne colpito da una rappresaglia ghibellina, che uccise alcuni rappresentanti della famiglia Tarussi, bruciò parte del centro abitato ed interruppe le vie di comunicazione attorno al borgo, al fine di evitare la fuga degli abitanti.

Ma non si trattò di un episodio isolato, dal momento che nel 1398 ulteriori violenze provocarono la distruzione di parte della fortificazione dei Rivola, posta in località Comonte. Il nuovo secolo non si aprì in modo migliore di come non fosse finito, dal momento che Seriate venne nuovamente incendiata sia nel 1402 che l’anno successivo, con ulteriori massacri perpetrati dai ghibellini sulla popolazione nel 1404 e 1407.

A questo periodo di profonda instabilità pose termine l’arrivo della Repubblica di Venezia, avvenuto nel 1428. La Serenissima difatti attuò una serie di iniziative volte a risollevare la situazione sociale ed economica dell’intera bergamasca, oltre a favorire direttamente il borgo di Seriate che l’aveva sostenuta durante le dispute che essa intraprese con il Ducato di Milano per ottenere la supremazia sul territorio bergamasco: a tal riguardo la comunità seriatese ebbe la totale esenzione da tasse e dazi per ben dieci anni.

Il termine della dominazione veneta avvenne nel 1797] per opera della napoleonica Repubblica Cisalpina, alla quale subentrò l’impero austriaco che inserì Seriate, a partire dal 1815, nel Regno Lombardo-Veneto. Durante questo periodo il paese fu interessato dalla costruzione di numerose rogge, dette seriole, che oltre ad alimentare le coltivazioni agricole, permettevano lo sfogo delle acque del fiume in occasione degli alluvioni.

[modifica] Luoghi d’interesse

Sul territorio sono presenti numerose ville signorili utilizzate dalla nobiltà per trascorrere le proprie vacanze, memoria del ricco passato rinascimentale di Seriate: Villa Ambiveri (un tempo Villa Vertova-Bonomi, edificata dall’omonima famiglia) risalente al XVII secolo e dotata un grande parco. Qui è posta la sede di Russia cristiana, un' associazione che intende far conoscere i problemi della Russia, soprattutto sotto l'aspetto religiosa, e che è dotata di una biblioteca di 21.000 volumi.

La coeva Villa Piccinelli, sede del museo civico che presenta cimeli risorgimentali; la Villa Tassis, con un bel porticato, Villa Guerinoni oggi adibita a biblioteca, e Villa Fenaroli, dotata anch’essa di un bel parco settecentesco.

E’ inoltre presente la chiesa parrocchiale di Cristo Redentore, edificata nel 1832 in luogo di un precedente edificio di culto (dedicato a San Grisogono), risalente al XII secolo. Questa presenta una torre campanaria molto caratteristica, costruita nel 1938, nonché le numerose opere presenti all’interno, tra cui il "Transito di San Giuseppe" di Enrico Scuri.

Numerose sono le altre chiese presenti, tra cui spiccano le secentesche chiesa di Paderno, il santuario dei morti de Paderen e la Chiesa dei morti delle ghiaie, detta anche chiesa dei giustiziati per la sua mansione ad accogliere le persone giustiziate dopo condanna.

A memoria del periodo medievale si possono ancora ammirare alcuni resti di fortificazioni in località Cassinone e sul colle di Comonte. Qui un tempo si trovava un castello della famiglia Rivola, di cui esistono alcune tracce, nonché il Santuario di Comonte, che domina il territorio comunale dalla piccola altura su cui è posto.

Va anche ricordato il portone del Diavolo (ora nel territorio di Bergamo), un tempo porta che fungeva da divisoria tra i due comuni, attorno al quale nacquero numerose leggende. Tra le tante si ricorda quella che narra che tale struttura venne edificata dal diavolo stesso in una sola notte, tant'è che in caso di pioggia si poteva sovente sentire odore di zolfo, elemento che caratterizzava la presenza del demonio.

A sud della città, vicino alle sponde del fiume è stato creato uno spazio verde, chiamato Oasi Verde, con un percorso vita e giochi per bambini costruiti con pezzi in plastica riciclata.

Per quanto riguarda le attività culturali, la città dispone principalmente di un teatro tenda presso la Biblioteca e centro culturale Gambirasio, di un cineteatro di recente inaugurazione (2004) intitolato al maestro bergamasco Gavazzeni e di una sala espositiva presso il Comune per mostre e personali di artisti.

[modifica] Stemma e gonfalone

Riconosciuto con Provvedimento Presidenziale del 1 settembre 1969.

Scudo troncato in fascia. Fascia superiore: di colore argento attraversata da una zona a sinusoide di colore azzurro. Fascia inferiore: di colore rosso.

Il gonfalone è un drappo troncato di colore rosso e bianco, nel quale è inserito lo stemma con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Seriate.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Silvana Santisi (LN) dal 28/06/2004
Centralino del comune: 035 304111
Email del comune: info@comune.seriate.bg.it

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Galleria

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni



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