Filago
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Filago | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Bergamo | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 190 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 5 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 533 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Marne | ||||||||
Comuni contigui: | Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Capriate San Gervasio, Dalmine, Madone, Osio Sopra, Osio Sotto | ||||||||
CAP: | 24040 | ||||||||
Pref. tel: | 035 | ||||||||
Codice ISTAT: | 016098 | ||||||||
Codice catasto: | D588 | ||||||||
Nome abitanti: | filaghesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Maria Assunta e San Rocco | ||||||||
Giorno festivo: | 15-16 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Filago (in dialetto bergamasco Filach) è un comune di 3.076 abitanti in provincia di Bergamo.
Situato nell'Isola bergamasca, dista circa 15 chilometri dal capoluogo orobico.
Indice |
[modifica] Cenni storici
I primi insediamenti stabili di una certa consistenza presenti sul territorio comunale risalgono all'epoca romana, quando nella zona a sud del paese cominciò a svilupparsi il borgo di Marne.
Situato alla confluenza del fiume Brembo e del torrente Dordo, era posto in prossimità del Ponte Corvo, inserito nel contesto viario che collegava la città di Bergamo con quella di Milano, situazione che portò non poco giovamento allo sviluppo del paese.
Il termine della dominazione romana fece iniziare un periodo poco favorevole, che coincise con l'arrivo delle orde barbariche le quali, utilizzando per i propri spostamenti la strada presente sul territorio, seminarono il terrore tra gli abitanti.
La situazione si stabilizzò con l'arrivo dei Longobardi (del cui passaggio non sono però rimasti segni tangibili sul territorio di Filago), per poi trovare nuovo sviluppo con l'arrivo dei Franchi nel VIII secolo, ed il conseguente inizio del periodo medievale. A tale periodo risale il primo documento scritto (anno 976) che attesta l'esistenza di Marne, che risentì di un notevole incremento demografico e crebbe di importanza.
Questo era dovuto al fatto che la strada di collegamento tra Bergamo e Milano riprese importanza, e la zona dominava il passaggio sul ponte Corvo. Anche le mire egemoniche su questa zona aumentarono a dismisura, facendola diventare molto appetita tra le potenti famiglie dell'epoca. Numerose furono allora le fortificazioni, tra le quali spiccava il poderoso castello dotato di torri e di mura che, tutt'ora esistente, è conosciuto come Castello di Marne.
Su di esso si narrano numerose storie e leggende, tra cui quella che vedrebbe i santi Fermo e Rustico qui tenuti in prigionia prima di essere portati a Verona, dove subirono il martirio.
Logicamente qui si svolsero i principali avvenimenti riguardanti il territorio comunale in epoca medievale: inizialmente gestito dalla famiglia guelfa degli Avogadro, che lo ricevette in gestione dal vescovo di Bergamo, lo consegnò, nel 1398 al ghibellino Gian Galeazzo Visconti al fine di ottenere una sospensione dei violenti combattimenti che interessavano l'intera zona. La tregua durò soltanto sei anni, dal momento che nel 1404 le truppe capitanate da Pandolfo Malatesta attaccarono e distrussero il castello e le abitazioni circostanti.
La situazione sociale e politica si acquietò con l'avvento della Repubblica di Venezia, avvenuto nel 1428. La Serenissima difatti varò una serie di leggi volte ad eliminare una volta per tutte le diatribe tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, e permise la ricostruzione del castello di Marne, che venne riaffidato alla famiglia degli Avogadro.
Nel frattempo sul territorio comunale avevano cominciato a svilupparsi altri due piccoli borghi, Rodi e Filago. Quest'ultimo in particolar modo assunse i connotati di vero e proprio borgo, che compensavano la sempre minore importanza di Marne. L'origine etimologica di questo nuovo paese è ancora avvolta dal mistero, dato che a riguardo esistono numerose ipotesi: molto suggestiva è quella fornita dallo storico Giovanni Maironi da Ponte, il quale ipotizzava la presenza in tempi remoti di un piccolo lago formato da un'ansa del fiume Brembo, al termine del quale venne a collocarsi il paese di Finislacus (ovvero alla fine del lago).
I secoli successivi non videro eventi di rilievo interessare il territorio comunale, che seguì le sorti politiche del resto della provincia di Bergamo.
I due borghi rimasero tuttavia separati a livello amministrativo fino al 1927, quando furono unificati con il nome di Marne, con sede comunale posta a Filago. A partire invece dal 1957, il paese prese definitivamente il nome attuale di Filago, relegando Marne a semplice frazione.
[modifica] Luoghi d'interesse
Numerosi sono gli edifici degni di nota. In ambito sacro particolare interesse riveste la chiesa parrocchiale di Filago che, dedicata a Santa Maria Assunta e San Rocco, risale al XVI secolo. Inizialmente essa consisteva in una cappelletta dalle ridotte dimensione, e soltanto verso la fine del XIX secolo fu riedificata nelle dimensioni attuali, con l'aggiunta di opere pittoriche di artisti locali. Sempre nel capoluogo è presente anche la chiesa della Madonna di Lourdes, originariamente chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco. Risalente al XVI secolo, conserva stucchi di notevole pregio, nonché dipinti ed affreschi recentemente restaurati, unitamente alla struttura stessa.
Nella frazione Marne si trova la chiesa di San Bartolomeo, molto più antica e risalente al XII secolo, tanto da essere citata in documenti del 1186. Tuttavia del nucleo primitivo è visibile soltanto l'abside in stile romanico, dato che la struttura attuale è frutto di rifacimenti avvenuti nel 1558 e, più sostanziale, nel 1904. Purtroppo durante questi ultimi restauri andarono persi numerosi affreschi, tra cui quelli di Ponziano Loverini. L'attuale fisionomia è in stile neogotico con un rosone posto sulla facciata principale, con all'interno dipinti di buon pregio, tra i quali spicca la Presentazione di Maria al tempio eseguita da Antonio Cifrondi.
Molto particolare è anche il Palazzo Agliardi, risalente al XVIII secolo ed appartenuto all'omonima famiglia. Dopo un recente restauro che ha recuperato i numerosi dipinti ed affreschi, è diventato sede municipale. Di poco antecedente è la Torre Avogadri, resto delle numerose che costellavano il territorio, risalente al XVII secolo.
Notevole importanza in ambito storico rivestono i resti del sovracitato ponte Corvo, del quale rimangono ancora alcuni resti di muratura di appogio degli archi, nonché il pilone centrale.
Comunque l'edificio di maggior richiamo è senza dubbio il Castello di Marne. Situato in una posizione strategica venne costruito in epoca medievale, probabilmente sui resti di un fortilizio di origine romana. Distrutto da Pandolfo Malatesta all'inizio del XV secolo, venne riedificato qualche anno più tardi dalla famiglia Avogadri, alla quale subentrò Bartolomeo Colleoni, che ne fece la sua residenza di campagna. Il buono stato di conservazione permette di vedere gran parte della struttura integra, così com'era parecchi secoli fa, con torri merlate, il ponte levatoio ed un parco ancora rigoglioso.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Massimo Zonca (lista civica) dal 05/04/2005
Centralino del comune: 035 4995311
Email del comune: info@comune.filago.bg.it
[modifica] Voci correlate
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Filago
- Portale Bergamo: Voci di Bergamo e del suo territorio