Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Sanremo - Wikipedia

Sanremo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

bussola Nota disambigua – Se stai cercando il Festival di Sanremo, vedi Festival della canzone italiana.
Sanremo
Panorama di Sanremo
Sanremo - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Liguria
Provincia: stemma Imperia
Coordinate: 43°49′0″N 7°47′0″E / 43.81667, 7.78333
Altitudine: 15 m s.l.m.
Superficie: 54,73 km²
Abitanti:
56.385 31-05-2007
Densità: 1.030,23 ab./km²
Frazioni: Vedi elenco 
Comuni contigui: Apricale, Bajardo, Ceriana, Ospedaletti, Perinaldo, Seborga, Taggia, Bordighera
CAP: 18038
Pref. tel: 0184
Codice ISTAT: 008055
Codice catasto: I138 
Nome abitanti: sanremesi o sanremaschi 
Santo patrono: San Romolo, vescovo di Genova 
Giorno festivo: 13 ottobre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Sanremo o San Remo (Sanrému in ligure), anticamente Villa Matutiæ, è un comune di 56.385 abitanti in provincia di Imperia. Attualmente è la quarta città ligure per il numero della popolazione, preceduta da Genova, La Spezia, Savona.

Per tradizione, vi sono tre diverse modalità di indicare gli abitanti della città: i sanremaschi sono coloro che da generazioni sono nati e vissuti a Sanremo; i sanremesi, coloro che risiedono o sono nati in città ma che hanno origini forestiere; infine matuziani, usato più raramente e spesso in senso lato, raccoglie nella globalità gli abitanti della città dei fiori.

È una località turistica, rinomata per la coltivazione dei fiori (celebrata ogni anno con il corso fiorito Sanremo in Fiore), da cui il nome di Città dei Fiori. Inoltre ospita l'arrivo della Milano-Sanremo (una delle più importanti classiche del ciclismo), il Festival della Canzone Italiana, il rally di automobilismo, ed è sede del Casinò (uno dei quattro presenti in Italia). Dista dal capoluogo provinciale circa 24 km e 150 km dal capoluogo regionale.

La posizione geografica, in una insenatura riparata dalle montagne, è la principale causa del rinomato clima mite della città, che la rende mèta di soggiorni sia estivi, sia invernali, anche curativi.

Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (Portosole di Sanremo).

Il Sindaco, Claudio Borea, è stato eletto nel 2004, sostenuto da una coalizione di liste civiche apparentate con il centro-sinistra.

Indice

[modifica] Geografia fisica

La città è stata fondata a ridosso di due dorsali montuose, che si originano nel Monte Bignone (1299 m) e procedono fino al mare: ad est, verso il promontorio di Capo Verde (sormontato dal Faro di Capo dell'Arma della Marina), ed ad ovest fino a Capo Nero.

Proprio la conformazione delle due dorsali, unita alla componente boschiva prevalentemente a castagno, ed agli effetti mitigatori del mare, consente alla città di godere di un clima mediterraneo molto mite durante tutto l'anno, con inverni tiepidi (media giornaliera di gennaio di +9,4°C) ed estati moderatamente calde (media giornaliera di luglio di +24,1°C), l'escursione tra i valori stagionali minimi e quelli massimi è quindi inferiore ai 15°C.

Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Sanremo.

Dal punto di vista legislativo il comune di Sanremo ricade nella Classificazione climatica C (i Gradi giorno della città sono 1105, e il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 10 ore giornaliere, dal 15 novembre al 31 marzo).[1]

L'originario nucleo abitativo, la Pigna, è adagiato sulle pareti di una collina-promontorio sovrastata dal santuario della Madonna della Costa, e lambito dai torrenti San Francesco e San Romolo. A levante, il torrente San Martino ed a ponente il torrente Foce danno il nome alle relative zone est ed ovest della città.

Sanremo notturna.
Sanremo notturna.

La prima fascia dell'entroterra, a ridosso della città, è abbondantemente ammantata di serre e coltivazioni di fiori, stanti a ricordare il ruolo importantissimo della floricoltura nell'economia cittadina. Alcuni oliveti e resti di fasce (coltivazioni a terrazza), oramai quasi completamente abbandonate, costellano le campagne e le scoscese colline circostanti.

Le frazioni dell'entroterra boschivo distano pochi chilometri dal centro città, tanto che durante l'estate è consuetudine, da parte dei Sanremesi, fare le "gite fuori porta" tra i freschi boschi di castagno nella frazione di San Romolo, edificata intorno ad un prato che da anni è mèta di giochi di bimbi, o tra i pascoli della arieggiata vetta del Monte Bignone, da cui è possibile godere della vista da Saint-Tropez ad Albenga, e in giornate terse, fino alla Corsica.

La fascia boschiva dell'entroterra è stata recentemente inserita nell'istituendo "Parco Naturale di San Romolo-Monte Bignone": un'area di circa 700 ettari, ricca di fauna e vegetazione, nella quale si intrecciano fittamente sentieri e mulattiere di enorme interesse storico e paesaggistico.

I due promontori ad est e ad ovest di Sanremo ospitano rispettivamente le frazioni di Poggio e di Coldirodi: la prima, nota per rappresentare l'ultimo tratto in salita della Milano-Sanremo, la seconda sede dell'importante Pinacoteca Rambaldi.

Dal punto di vista amministrativo, la città si estende ad est oltre il Capo Verde. Qui si trova la frazione di Bussana, la più popolosa del Comune, che è stata edificata ex-novo dopo che il terremoto del 1887 distrusse il più interno centro abitato originario, oggi Bussana Vecchia. Tale diroccato paesino rimase abbandonato fino all'inizio degli anni Sessanta, quando artisti da tutto il mondo decisero di ripopolarlo, riportando le costruzioni in pietra alla loro struttura originale. Unico nel suo genere, oggi è un laboratorio d'arte a cielo aperto, un frammento di vita e cultura rurale e contadina di fine '800 estremamente suggestivo.

[modifica] Storia

Sanremo presenta tracce di attività umana fin da tempi remoti, come testimoniato dal ritrovamento di insediamenti del Paleolitico. Tuttavia è dall'epoca romana che la città comincia a svilupparsi come insediamento significativo. Viene quindi fondata in epoca romana lungo la Via Julia Augusta, ed intitolata probabilmente a Caio Matucio, che intorno all'oppidum primitivo, rilevato nelle vicinanze dell'attuale Casino, costruì una sontuosa villa, attorno alla quale crebbe l'abitato detto Villa Matutia. Un'altra interpretazione fa riferimento alla divinità di origine asiatica Mater Matuta, dea dell'Aurora, mutato quindi in Matutia e quindi Villa Matutiæ.

La Pigna, centro storico di Sanremo
La Pigna, centro storico di Sanremo

Quale che ne sia l'origine, tuttavia è certo che, dopo la conversione della popolazione al Cristianesimo da parte del beato Orsmida, del diacono Siro (poi Vescovo di Genova) e del Vescovo San Romolo (poi eremita), nel IX secolo la città fu oggetto di attacchi continui da parte di pirati saraceni, che costrinsero la popolazione a rifugiarsi sui monti. Passato tale periodo di devastazioni, il borgo primitivo venne rifondato sulla costa, nell'attuale zona di San Siro e della Pigna (così detta per la forma "ad avvolgimento" con cui venne costruita per motivi difensivi), circondato da mura e difeso da un castello, e quindi dedicato a San Romolo. Risale infatti al 979 un documento in cui alcune famiglie chiedono al vescovo Teodolfo un appezzamento di terreno a basso costo di affitto[2], che prese il nome di castrum Sancti Romuli, dedicato al vescovo che "ormai considerato santo e venerato dalla popolazione che nella sua tomba prega ed invoca la protezione divina contro i nemici, che continuavano a saccheggiare e ad uccidere"[3].

La città appartenne prima alla Diocesi di Albenga-Imperia, quindi ai conti di Ventimiglia, ed infine passò sotto il controllo dei vescovi di Genova. Nel 1170 la città prese parte ad una battaglia marittima, accanto alla Repubblica di Genova, contro la Repubblica di Pisa, con una galea costruita con il legno ricavato dai boschi circostanti l'attuale frazione di San Romolo.

Nel 1297 Sanremo venne venduta alle famiglie nobili genovesi di Oberto Doria e Giorgio De Mari, che modificarono l'amministrazione cittadina e lo statuto comunale[4]; nel 1361 passò sotto la Repubblica di Genova, fin quando nel 1367 la popolazione fece una colletta per riscattarsi e diventare libero comune, sempre sotto la protezione di Genova ma con proprio statuto.

La città, a partire dal Medioevo, fece della navigazione marittima un suo punto d'orgoglio. In particolare, visto che il clima era particolarmente mite, ed era fiorente la coltivazione degli agrumi, veniva effettuato il commercio di tali frutti quasi esclusivamente via mare, poiché le strade erano all'epoca alquanto disastrate e pericolose. A conferma dell'abilità marinara, un vecchio detto provenzale diceva che Li gens de San Rëmu navigou san remu (la gente di Sanremo naviga senza usare i remi), in quanto esperta nell'uso delle vele. Gli annali di Sanremo riportano infatti, a partire dal 1435, un costante ampliamento e ammodernamento del porto, di cui all'epoca si diceva "non vi è spiaggia in tutto il dominio della Serenissima più numerosa di barche... come di gente marinara"

Nel XVI secolo ricominciarono le invasioni saracene, tra cui quelle del pirata Barbarossa, che nel 1544 saccheggiò la città e depredò la chiesa di San Siro.

Per quasi due secoli rimase sotto il protettorato genovese, ma nel 1745 fu bombardata dal mare dagli Inglesi, ed infine entrò in contrasto con Genova per le forti gabelle introdotte nonostante le forti difficoltà economiche in cui versava la comunità e la richiesta di separare il borgo di Colla (l'attuale Coldirodi) dal Comune: nel 1753 la città si ribellò, ed i Genovesi repressero duramente la rivolta. In quell'occasione Genova edificò il forte di Santa Tecla nei pressi del porto (utilizzato poi come carcere fino al 1997). Tale avvenimento segnò l'inizio di una decadenza generalizzata che si protrasse per oltre mezzo secolo.

Le truppe napoleoniche, nel 1794, occuparono la città che divenne capoluogo della giurisdizione delle Palme, e dopo la restaurazione dei Savoia (1814) venne annessa al Regno di Sardegna. La decadenza cittadina aveva portato scarse condizioni igieniche, che culminarono un una grave epidemia di colera nel 1837: è di questo periodo la costruzione di un nuovo cimitero suburbano e l'allestimento di un lavatoio pubblico[5].

Da quegli anni la città iniziò a crescere dal punto di vista turistico: nel 1864 la zarina Maria Aleksandrovna per prima scelse Sanremo per "svernare", aprendo la strada al turismo elitario della nobiltà russa, attratto dal clima mite e dalla bellezza dei luoghi. Anche l'Imperatrice Elisabetta di Baviera (Sissi, Imperatrice d'Austria) tra i suoi numerosi e lunghi viaggi per per l'Europa (1870-1890) si recò diverse volte a Sanremo. In questo periodo vengono edificati mirabili edifici e ville, principalmente in stile liberty, per l'aristocrazia europea che diventa semi-stanziale nella cittadina. Sempre a fine '800 la cittadina vede il passaggio dall'agricoltura basata sugli agrumeti, molto fiorente, alla floricoltura.

Ai primi del '900 cominciano a sorgere le strutture di intrattenimento più qualificate per l'esigente élite della Belle époque: il Casinò, il campo golf, la funivia Sanremo-Monte Bignone, all'epoca la più lunga del mondo, l'ippodromo, lo stadio, eccetera. Al termine della Prima Guerra Mondiale Sanremo venne scelta per la Conferenza Internazionale degli Stretti, con cui venne discussa, tra gli Alleati, la redistribuzione delle terre dell'ex Impero Ottomano, tra cui la Palestina (assegnata alla Gran Bretagna), la Siria, Cicilia e Libano (alla Francia).

Il Casinò di Sanremo
Il Casinò di Sanremo

Intorno agli Trenta si ebbe la massima espansione turistica della cittadina: la città continuò ad incrementare le proprie strutture ricettive da un lato, e l'economia basata sulla floricoltura dall'altro. Con l'approssimarsi della Seconda Guerra Mondiale iniziò un lento declino del turismo elitario, e con la fine del conflitto la città vide l'incremento del nuovo turismo di massa, grazie al quale vengono spostati i periodi di soggiorno dall'inverno all'estate. Questa enorme crescita economica, e le grandi opportunità di lavoro nella floricoltura, attirarono soprattutto dall'Abruzzo tantissimi lavoratori, che di fatto hanno contribuito in maniera notevole ad accrescere la città. Le attività ludiche e ricreative per il nuovo tipo di esigenze crescono di pari passo con la speculazione edilizia degli anni Sessanta e Settanta che ha visto una trasformazione tutt'altro che positiva in molte parti della città: la cementificazione selvaggia ha di fatto impedito uno sviluppo armonico del centro urbano, divenuto nel frattempo sempre più popoloso e caotico.

La nascita del nuovo porto turistico, Portosole, alla fine degli anni Settanta, consolidò il ruolo turistico della città, sempre più fulcro dell'economia cittadina. Da allora ha preso inizio, complice una diversa sensibilità ambientale generalizzata, una riqualificazione delle aree meno curate della città, ed un nuovo piano regolatore pose un freno alla cementificazione selvaggia.

Attualmente la città sta attraversando un periodo di riqualificazione generalizzata, nel tentativo di contribuire in qualche modo a contrastare una lenta decrescita del turismo iniziata alla metà degli anni Novanta e rilanciare la città non solo per una fruizione del turismo "mordi e fuggi", ma anche da un punto di vista culturale, storico, paesaggistico.

[modifica] Toponomastica

La toponomastica prevede due versioni, derivanti dall'etimologia: Sanremo e San Remo. Infatti il nome della città sembra essere una forma corrotta di San Romolo (in dialetto locale si pronuncia infatti San Rœmu, mutuato quindi in Sanremu) quale contrazione del medioevale "Civitas Sancti Romuli", o di Sant'Eremo di San Romolo. San Romolo è stato un vescovo di Genova vissuto intorno al IX secolo, che ha trascorso buona parte della sua vita nella città ligure, e che si spense da eremita alle pendici del Monte Bignone, 1299 m s.l.m.; alla sua morte, la popolazione volle onorarlo dedicandogli il nome della città.

L'etimologia ufficiale è tuttavia sempre stata controversa, ed a lungo oggetto di interpretazioni e di applicazioni pratiche divise fra le due forme. Innanzi tutto, non esiste, nella religione cattolica, un San Remo. Questa è la giustificazione che è sempre stata addotta da coloro che ritengono di dover adottare la versione contratta in una sola parola, Sanremo appunto, come viene attualmente fatto dal Comune e da tutti gli Enti provinciali e regionali.

Il Teatro Ariston.
Il Teatro Ariston.

Tuttavia fin dall'epoca fascista vi sono disquisizioni sull'esatta grafia della città (che localmente si usava in forma contratta), poiché a livello centrale veniva individuata nella forma 'San Remo', e numerosi sono stati i tentativi per imporre anche localmente tale forma. I sostenitori di tale grafia, infatti, si rifanno all'etimologia del nome (la città è comunque dedicata ad un Santo, Romolo) ed al principio di continuità storica: ad esempio nelle cartine geografiche del '700 si può notare che veniva impiegata tale forma staccata, alternata tra "Civitas Sancti Romuli" e "San Remo".

In epoca più recente, spulciando tra i documenti dell'Archivio comunale, si osserva che in data 2 settembre 1937 il podestà di allora veniva informato che l'Istituto Centrale di Statistica aveva elencato il Comune col nome staccato (San Remo), in difformità a quanto sino a quel momento rispettato da parte dell'Amministrazione, benché il R.D. 20 marzo 1928, n. 453, pubblicato nella stessa data nella Gazzetta Ufficiale, disponesse che il nome ufficiale esatto fosse 'San Remo'.

Infatti, lo stesso Istituto interveniva l'8 febbraio 1938 per richiamare il Comune all'osservanza della disposizione. Tuttavia, all'invito del prefetto, il podestà rispondeva: "Insistiamo perché venga modificato il nome in Sanremo".

L'8 agosto 1940 il presidente dell'Istituto centrale di Statistica richiamava nuovamente il Comune, e scriveva: " ... codesto comune dovrà modificare secondo il nome seguito da questo Istituto [San Remo, ndr] l'intestazione della carta ufficiale nonché i timbri in uso presso gli uffici comunali", e chiedeva venisse fornita per iscritto "assicurazione di adempimento".

Il 30 agosto 1940 il podestà emanava pertanto la seguente ordinanza (prot. n. 15411): "Vi prego di disporre perché d'ora in poi negli stampati il nome del Comune venga scritto San Remo anziché Sanremo".

Passata la bufera del secondo conflitto mondiale, il nome della città continuò ad essere usato unito. Di conseguenza il sindaco, con ordine di servizio in data 24 marzo 1954, prot. n. 89/6, trasmetteva a tutti gli uffici la seguente lettera: "Si porta a conoscenza delle SS.LL. che l'esatta grafia del nome della nostra città è la seguente: San Remo. Tanto si comunica per opportuna conoscenza e norma con preghiera di volerne rendere edotto il personale dipendente, affinché tanto negli stampati che sulle comunicazioni venga adoperata la esatta onomastica".

Questo ordine di servizio non è mai stato applicato dagli organi comunali. Nonostante, infatti, tale 'decisione' ufficiale del Comune, il nome di San Remo ha continuato ad essere rifiutato a livello locale, dove si trovava principalmente l'altra versione, come, ad esempio, nelle indicazioni stradali, ferroviarie, turistiche, e praticamente ovunque nella documentazione del Comune, della Provincia e spesso in quella regionale; anche le cartoline per le consultazioni elettorali hanno sempre riportato il nome Sanremo. Nella documentazione prodotta a livello centrale, proveniente dalla Gazzetta Ufficiale, dall'Anagrafe tributaria e dai documenti dell'Istituto di Statistica, tuttavia, ha continuato ad essere mantenuta la forma 'San Remo'.

Finalmente il Comune, con l'approvazione dello Statuto[6] seguito a varie Deliberazioni Consiliari tenutesi tra il 1991 ed il 2002, ha sancito definitivamente che la denominazione ufficiale della Città è nella forma monoverbo 'Sanremo'.

[modifica] Simboli

Descrizione araldica dello stemma:

« Di rosso, all'albero di palma, al naturale, posto a destra dello scudo e terrazzato di verde, avente a sinistra un leone con corona marchionale d'oro »

Descrizione del gonfalone:

« Drappo di stoffa azzurra, di foggia regolamentare, caricato dello stemma civico, sormontato dall'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI SANREMO" »

Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Reale Decreto del re Vittorio Emanuele III di Savoia datato al 17 dicembre del 1928; il gonfalone è stato invece concesso il 25 ottobre del 1928.

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

La città offre diversi mirabili esempi di eterogenee architetture, che spaziano dal barocco allo stile liberty, dal romanico al neoclassico.

[modifica] Luoghi di culto

Chiesa Russa, o del Cristo Salvatore
Chiesa Russa, o del Cristo Salvatore
  • Insigne Basilica Collegiata Cattedrale di San Siro ([1])- costruita nel XII secolo, sui resti di una chiesa paleocristiana, probabilmente dai Maestri Comancini. Attualmente di architettura romanico-gotica, a tre navate, fu rimaneggiata ed ampliata nel sec. XVII, quando anche il campanile, con 12 campane, venne ricostruito in seguito ad un bombardamento navale inglese.
  • Santuario della Madonna della Costa - Affettuosamente chiamato dai cittadini e meglio noto ai turisti come Madonna della Costa, è da sempre un punto di riferimento per naviganti in quanto è stata edificata in cima alla collina della Pigna, sede del nucleo primitivo della città. La chiesa venne edificata nel 1361 per festeggiare la liberazione di Sanremo dall'egemonia dei genovesi, i Doria. Attualmente la chiesa ha architettura seicentesca, e conserva, tra numerose decorazioni barocche ed affreschi sei-secenteschi, quattro statue lignee settecentesche ed una Madonna con Bambino del Trecento: ed è proprio questa la Madonna della Costa da cui la chiesa prende il nome.
  • Chiesa Ortodossa Russa - alla fine dell'Ottocento la nobiltà russa aveva scelto la città come luogo privilegiato per svernare e per soggiorni curativi. La comunità russa dell'epoca aveva raggiunto il migliaio di persone, tanto che venne stabilito, in concerto con il Comune, di realizzare una chiesa ortodossa. Tra alterne vicissitudini, dovute principalmente alla carenza di fondi, nel 1912 venne posata la prima pietra della chiesa, posizionata a ridosso della ex stazione ferroviaria ed all'inizio della Passeggiata Imperatrice (così chiamata in riconoscenza della zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, che per prima fece di Sanremo il suo luogo di vacanza e che donò alla città le palme tuttora presenti sul corso). Nonostante il disegno originale fosse dell'architetto russo Aleksej Scusev, questi non si recò mai a Sanremo. Pertanto il progetto definitivo fu opera dell'ingegnere locale Pietro Agosti, che si occupò anche di seguire le maestranze nei lavori di edificazione. La chiesa è tutt'oggi in uso, e rappresenta uno dei simboli della città.
Castelli , palazzi e villle  Castello Devachan - Costruzione di fine Ottocento, in stile liberty, posto tra le colline a ridosso del Corso degli Inglesi, su progetto dell'ingegnere Pietro Agosti. Venne acquistato dal 75enne conte inglese Orazio Seville di Mexbourough nel 1890, convertitosi pochi anni prima all'induismo, acquistato dal Conte per la giovane seconda moglie Lady Lucy: il nome Devachan significa infatti, in lingua indiana, secondo cielo del paradiso dell'anima, e viene impiegato per indicare un luogo di sosta per i buddisti in cammino verso il Nirvana. Il castello fu sede, tra il 19 aprile e il 24 aprile 1920, della Conferenza di Sanremo (nota anche come Conferenza degli stretti), dove vennero risolte le questioni di assegnamento territoriale tra gli Alleati riguardanti l'ex Impero Ottomano, al termine della Grande Guerra. In tale occasione, nonostante le speranze italiane, non venne deliberato niente riguardo a Fiume, da dove un contrariatissimo Gabriele d'Annunzio inviò ai partecipanti alla conferenza la famosa missiva ai biscazzieri di Sanremo, definendo tra l'altro il castello una grossa villa di pessimo gusto. Nonostante tale giudizio, negli anni seguenti D'Annunzio acquistò, ad un'asta giudiziaria, parte degli originali arredi in stile Luigi XVI presenti nel castello. Attualmente la villa è un esclusivo residence per vacanze.

Grassetto[[Immagine:Media:Esempio.jpg]]=== Palazzi e ville ===

  • Palazzo Bellevue - Costruito tra il 1893 ed il 1894 su progetto di Pietro Agosti, la sua destinazione originale era quella di albergo di lusso per una selezionata clientela: al suo interno infatti erano presenti ampi locali di rappresentanza, suites signorili, ampie camere, un rinomato ristorante, e spazi dedicati alla servitù dei signori che si recavano in visita alla città, per lo più finanzieri e nobili europei. All'epoca celava una seconda struttura a carattere terapico curativo, una kurhaus (una sorta di spa ante litteram), poi in seguito divenuta Hotel Excelsior. La facciata presenta ricchi motivi decorativi di vario genere, di sapore vagamente orientale, mentre l'ampio parco che vi si trova dinanzi, ricco di varietà botaniche e floreali, ha la caratteristica di digradare con viali sinuosi fino alla Via Aurelia, senza presentare alcun cancello o muro di cinta: era la particolarità di questo grande albergo per invitare a soggiornarvi i facoltosi clienti (tra cui, nel secondo dopoguerra, il deposto re Faruq I d'Egitto, grande giocatore d'azzardo). Dal 1963, quando il complesso alberghiero venne acquistato dal Comune, è sede municipale.
  • Palazzo Borea d'Olmo - Costruito in momenti diversi, a partire da un'abitazione del tardo Medioevo, il palazzo, nella centralissima Via Matteotti a pochi metri dal Teatro Ariston, ha assunto l'attuale aspetto tra i secoli XVII e XVIII, e rappresenta uno dei più importanti edifici barocchi della Liguria Occidentale. Importante è il portale cinquecentesco, sormontato da una statua della Madonna di un allievo di Michelangelo, nonché notevoli affreschi seicenteschi. Il palazzo ha avuto ospiti illustri, quali Elisabetta di Spagna, Carlo Emanuele III, Re di Sardegna, e Papa Pio VII (nel 1814). Sede del Museo Civico cittadino, è tuttora residenza di un ramo della famiglia Borea d'Olmo.
    Villa Nobel
    Villa Nobel
  • Villa Nobel - Nel 1870 il farmacista rivolese Pietro Vaccheri fece edificare sulle coste di levante della città un'elegante palazzina che "per la sveltezza e l'eleganza delle sue forme piace ai più scrupolosi nel voler adempiute le regole dell'arte". In stile moresco, questa fu l'ultima residenza di Alfred Nobel, che acquistò nel 1892, ristrutturò (su progetto di Pio Soli sopraelevandola di un piano, rinominò "Villa Mio Nido" e dove vi si trasferì principalmente per motivi di salute. Dal 1969 appartiene alla comunità, ed è da allora sede di importanti incontri, eventi o manifestazioni culturali. Dal 2002 la villa, completamente restaurata nelle sue forme originali, è aperta al pubblico, ed ospita un museo sulle scoperte e le invenzioni dell'Ottocento.
  • Villa Ormond - Nota principalmente per il suo ampio e bellissimo parco, ricco di piante esotiche, la villa apparteneva ad una famiglia svizzera, come racconta il poeta Pastonchi: "L'invisibile madame Ormond si era comprata la solitaria casa Rambaldi, un rettangolo bianco dentro un grande uliveto: l'aveva demolita per rifarla completamente, con portici e logge spiantandovi gli ulivi per sistemarci un giardino all'inglese". Michel Louis Ormond (1828-1901) acquistò nel 1875 la vecchia Villa Rambaldi per volere della bellissima moglie francese Marie Marguerite Renet (18471925), e quando il terremoto del 1887 lesionò seriamente la struttura originaria, affidò all'architetto svizzero Emile Réverdin la ricostruzione (completata nel 1889). Nel 1928, dopo la morte di Marie Marguerite, la villa venne acquistata in solido con il parco dal Comune di Sanremo, che ne ha fatto, negli anni, sede di cerimonie di premiazione e di manifestazioni varie: dal 1936 al 1977 vi si sono tenute mostre floreali a carattere internazionale. Attualmente ospita in un'ala l'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario. Il parco è stato diviso dalla Via Aurelia in due parti: a nord si trova la villa, il "Giardino d'inverno", ed un settore in stile giapponese, che ricorda il gemellaggio tra Sanremo e la città di Atami; nel lato sud, oltre alla deliziosa fontana con putti in pietra disegnata da Pietro Agosti, sono presenti le statue erette in memoria di due tra i molti ospiti illustri di Sanremo, il "poeta, historiador, politico, orador" messicano Ignacio Manuel Altamirano (che morì a Sanremo nel 1893) e Nicola I sovrano del Montenegro.
  • Villa King - Posta a poche decine di metri dalla Villa Nobel ed accanto al parco della Villa Ormond, questa bella palazzina in stile liberty, costruita da Pietro Agosti nel 1909[7] ed in origine chiamata Villa Spinola, venne donata dal barone tedesco Thiem alla figlia in occasione del suo matrimonio con il conte Spinola di Genova. Adibita ad albergo fin dagli anni trenta, è stata recentemente parzialmente distrutta da un incendio, è attualmente in fase di ristrutturazione. Il cancello di ingresso alla proprietà è di pregevole fattura, ed è interamente in ferro battuto, assemblato con borchie ribattute una ad una. Il cancello venne realizzato da un fabbro ferraio locale, "Baccicin" Giordano, la cui famiglia, da metà Ottocento fino agli anni cinquanta realizzò, nella sua bottega di Via Canessa, lavori in ferro battuto per grandi ville e giardini della Riviera e della Costa Azzurra.

Villa Gioietta .la villa è originaria del 1865 quando il conte arabo ( mohamed alibeua )trascorse un soggiorno a sanremo e nel 1860 fece costruire la villa chiamandola con il nome della moglie italiana gioietta. la villa è situata adiacente il comune, e dal giardino si assapora un ottima vista mare. oggi la villa è di proprietà del signor venturelli

[modifica] Società

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Cultura

[modifica] Istruzione

[modifica] Scuole

Sanremo è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:

  • Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Statale "Cristoforo Colombo"
  • Istituto Professionale Statale per l'Agricoltura e l'Ambiente "Domenico Aicardi" [2]
  • Istituto Professionale Statale dell'Industria e dell'Artigianato "Guglielmo Marconi" [3]
  • Liceo Classico Statale con sezione scientifica annessa e maxi-sperimentazione linguistica "Gian Domenico Cassini" [4]
  • Liceo SocioPsicoPedagogico "Carlo Amoretti"

[modifica] Cucina

[modifica] Personalità legate a Sanremo

Risiedettero, inoltre, a Sanremo, ospiti nel Palazzo Ducale dei Marchesi Borea d'Olmo: il Re d'Italia Carlo Emanuele III (1746), la Regina Elisabetta di Spagna (1754), il Papa Pio VII nel 1814 (mentre tornava a Roma da Parigi dopo la caduta di Napoleone che lo aveva "imprigionato" a Fontainebleau), e il Principe Filippo, Duca di Edimburgo (1948) ([5]; [6])

[modifica] Eventi

[modifica] Geografia antropica

[modifica] Frazioni

San Romolo, Poggio, Bussana, Bussana Vecchia, Coldirodi, Verezzo, San Bartolomeo, Gozo Superiore, Gozo Inferiore, Verezzo San Donato, Verezzo Sant'Antonio, San Giacomo, San Giovanni, Borello, Bevino, San Lorenzo, Isola Superiore

[modifica] Economia

[modifica] Infrastrutture e trasporti

[modifica] Strade

Sanremo è situata lungo la Strada Provinciale (già Strada Statale) 1 Aurelia. Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'Autostrada A10.

[modifica] Ferrovie

Per approfondire, vedi la voce Stazione di Sanremo.

Sanremo è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria VentimigliaGenova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona. La stazione originaria era stata edificata nella seconda metà del XIX Secolo sul lungomare, a ridosso del Casino e della Chiesa Russa, poiché il tracciato ferroviario, ad unico binario, seguiva il profilo costiero. Nel 2001 è stato completato lo spostamento "a monte" ed il raddoppio della linea nella tratta San Lorenzo al Mare - Ospedaletti, è stata aperta la nuova stazione sotterranea nei pressi del Rondò Garibaldi, circa un chilometro più ad est rispetto alla originaria. Il sedime del tracciato ferroviario originario è stato parzialmente convertito in strada carrabile, mentre l'area della ex-stazione è stata usata quale parcheggio per auto.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Claudio Borea (Centro-Sinistra) dal 28/06/2004
Centralino del comune: 0184 5801
Email del comune: urp@comunedisanremo.it

[modifica] Gemellaggi

Sanremo è gemellata con:

[modifica] Sport

Ogni anno Sanremo è la conclusione della gara ciclistica Milano-Sanremo, vinta nel 2007 dallo spagnolo Oscar Freire.

Il 6 giugno 2001 la 17^ tappa del Giro d'Italia 2001, il "circuito dei fiori" (119 Km), con partenza e arrivo a Sanremo si è conclusa con la vittoria di Pietro Caucchioli.

Nel luglio 1948 arrivò a Sanremo l'undicesima tappa del Tour de France, vinta dall'italiano Gino Sciardis; il tour di quell'anno è noto per l'impresa che Gino Bartali compì due giorni dopo sul Colle dell'Izoard, che gli consentì di vincere la corsa.

Sanremo fu sede del Campionato internazionale di scherma 1936.

A Sanremo hanno sede le seguenti società sportive:

[modifica] Note

  1. ^ Fonte dal sito Confedilizia.it
  2. ^ A. Canepa, Illustrazione di antichi documenti riferentesi al Castello di S. Romolo, Albenga, 1935
  3. ^ * N. Calvini, Pagine di storia sanremasca, Casabianca, Sanremo, 1978
  4. ^ * E. Bernardini, San Remo, storia e anima di una città, De Agostini, Novara, 1987
  5. ^ * G. Giribaldi, Il colera a Sanremo, "A gardiöra du matüssian", 1987
  6. ^ * Statuto del Comune di Sanremo
  7. ^ Eco della Riviera nr. 2, 1909
  8. ^ Italo Calvino. Cronologia in Palomar. Milano, Oscar Mondadori, 2002. pagina XII

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com