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Bordighera - Wikipedia

Bordighera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Poche case ammucchiate sopra un'altura che formano un labirinto di vicoli in salita e discesa, dove spira l'uggia della fortezza antica eretta in difesa dei Saraceni »
(Edmondo de Amicis descrizione della Città Vecchia di Bordighera)
Bordighera
Panorama di Bordighera
Bordighera - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Liguria
Provincia: stemma Imperia
Coordinate: 43°47′0″N 7°40′0″E / 43.78333, 7.66667
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 10,41 km²
Abitanti:
10.667 31-05-2007
Densità: 1.024,68 ab./km²
Frazioni: Borghetto San Nicolò, Sasso 
Comuni contigui: Ospedaletti, Seborga, Vallebona, Vallecrosia
CAP: 18012
Pref. tel: 0184
Codice ISTAT: 008008
Codice catasto: A984 
Nome abitanti: bordigotti 
Santo patrono: Sant'Ampelio 
Giorno festivo: 14 maggio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Bordighera (Burdighéa in ligure) è un comune di 10.667 abitanti in provincia di Imperia, interamente compreso nella Conurbazione di Ventimiglia.

Indice

[modifica] Geografia

Bordighera è situata sulla costa della Riviera ligure di ponente, ubicata sul capo Sant'Ampelio a circa venti chilometri dal confine con la Francia, ai piedi delle Alpi Marittime. Dista dal capoluogo circa 36 chilometri. Suggestiva la frazione di Sasso arroccata sulla collina bordigotta.

Le montagne a picco sul mare provocano in presenza di venti settentrionali (fenomeno che si verifica durante l'inverno) un effetto favonico che rende la stagione fredda molto mite e, durante l'estate, fresche e vivaci brezze marine. Alla città è stata conferita nel 2007 la Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge.

Il porto è l'ultimo approdo per barche turistiche prima del confine con la Francia.

[modifica] Storia

Pescatori sulla spiaggia di Bordighera in una fotografia ottocentesca di Alfredo Noack
Pescatori sulla spiaggia di Bordighera in una fotografia ottocentesca di Alfredo Noack

Il borgo nacque intorno al V secolo a.C. grazie alla presenza dei Liguri, i quali si dedicarono all'agricoltura e alla pastorizia abitando in villaggi fortificati costruiti sulla sommità delle alture, in posizione strategica. Testimoni del fatto storico sono i due villaggi, che gli archeologi hanno denominato castellari, nel territorio di Bordighera. Il primo è nella zona di Montenero, mentre l'altro a Sapergo di fronte alla frazione Sasso, presso l'attuale casello dell'autostrada. Quello di Sapergo, scoperto nel 1970, ha restituito tracce di muri a secco dell'epoca preromana, accanto ad altre murature di epoca romana e medievale.

In epoca romana fu aperta la Via Julia Augusta, nel 13 a.C., per collegare la Liguria alla Gallia, lungo il percorso dell'attuale Via Aurelia. Proprio di quest'epoca è il ritrovamento, nel 1955, di una tomba di epoca imperiale testimone di un probabile insediamento agricolo dell'Impero Romano nella zona.

Nei primi anni del V secolo un religioso eremita di nome Ampelio (che diverrà poi Sant'Ampelio) approdò su queste coste proveniente dalla Tebaide portando in dono - secondo la leggenda della cristianità - noccioli di dattero.
È forse anche grazie a questa figura religiosa Bordighera assumerà poi il nome di Regina delle palme, dando al comune una connotazione esotica.

Nel 1296 in una bolla di papa Bonifacio VIII si cita il nome Burdigheta (da cui Bordighera) derivante forse dalla parola francese bordigue, traducibile in italiano in pescaia, ovvero una laguna artificiale chiusa da paratie di canne, utilizzata all'epoca dai pescatori che probabilmente già abitavano la collina sopra Capo Sant'Ampelio. Sempre dalla bolla si apprende che Burdigheta è una piccola città alle dipendenze di Ventimiglia.

Il 2 settembre 1470 alcune famiglie di Castrum Sancti Nicolai, oggi Borghetto San Nicolò (frazione odierna di Bordighera) si riuniscono nella chiesa parrocchiale e decidono di riedificare la città precedentemente abbandonata. Questa assemblea segna l'atto di fondazione di Bordighera in stile moderno: un borgo fortificato, alto sopra il colle che guarda il mare.

Nel 1543 i Turchi assediano la città di Nizza, spingendosi poi verso la Riviera Ligure, assediando prima Bordighera poi Seborga e Coldirodi catturando uomini, donne e bambini.

Nel 1797 Napoleone Bonaparte scende in Liguria, annettendola al Primo Impero francese e costituendo la Repubblica Ligure. Bordighera entrò a far parte della Giurisdizione delle Palme, compresa tra Taggia e Ventimiglia con capoluogo Sanremo.

Nel 1815 il Congresso di Vienna assegnò la Liguria al Regno di Sardegna e la stessa Bordighera passò alla Divisione di Nizza, in provincia di Sanremo. Passerà poi al Regno d'Italia nel 1861 sotto la Provincia di Imperia creata al tempo del Fascismo. A Bordighera avvenne il 12 febbraio del 1941 un incontro tra Benito Mussolini, allora capo del governo, e il caudillo Francisco Franco per discutere l'entrata in guerra della Spagna affianco dell'Asse.

Fra il 1947 ed il 1999 ha ospitato il Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi di interesse

Panorama del porto turistico
Panorama del porto turistico

[modifica] Centro storico

[modifica] Bordighera Alta o Città Vecchia

Il centro storico bordigotto ha mantenuto ancora oggi l'antico borgo fortificato costruito con forma pentagonale irregolare e cinto da poderose mura del tardo medioevo, successivamente rinforzate nel Cinquecento. Per accedere alla città vecchia bisognava usufruire delle tre porte; la Porta del Capo, Porta Soprana e Porta Sottana. Quella "Soprana", chiamata anche della Maddalena, è posta ad oriente del borgo e fu aperta nel 1780. Ad occidente quella "Sottana" fu costruita nel 1470 e in seguito rifatta in epoca barocca con il sovrastante stemma genovese di San Giorgio. Il centro storico è attraversato da una fitta rete di vicoli e piazzette, schema classico dei borghi liguri, distribuiti adiacenti alle due vie principali: la Via Lunga e la Via Dritta.

[modifica] Architetture religiose

Per approfondire, vedi la voce Chiesa di Santa Maria Maddalena (Bordighera).

[modifica] Chiesa dell'Immacolata Concezione o di Terrasanta

Chiesa di Sant'Ampelio.
Chiesa di Sant'Ampelio.

La nascita del nuovo tempio religioso, intitolato all'Immacolata Concezione, fu decisa nel 1883 dall'allora parroco della Città Vecchia, padre Giacomo Viale, il quale affidò il progetto all'architetto Charles Garnier. L'interno della parrocchiale, illuminato da vetrate di manifattura francese, fu decorato da vari artisti francesi come il parigino Poinsot che dipinse la cupola o Marcel Jambon per i dipinti murali. È inoltre conservato una tela raffigurante la Deposizione del pittore belga Jules Pierre Van Biesbroeck di Gand e un dipinto de La morte di San Giuseppe.

[modifica] Chiesa Evangelica Valdese

Il terreno dove oggi sorge la chiesa fu acquistato nel 1901 da Moritz von Bernus, fondatore a Francoforte di un'associazione sanitaria che frequente soggiornò a Bordighera, e già nel 1904 i lavori di edificazione furono ultimati potendo così inaugurare lo stabile il 20 marzo dello stesso anno. L'intento dei fondatori non fu quello di un edificio riservato alla religione luterana tedesca, ma aperto ad ogni culto religioso tanto che fu messa a disposizione a diversi credenti di ogni nazionalità e religione. Oggi la chiesa evangelica valdese è teatro, oltre alle proprie celebrazioni religiose, di concerti e conferenze in collaborazione con l'amministrazione comunale bordigotta e altre diverse associazioni culturali.

[modifica] Chiesa Anglicana

La fondazione della chiesa risale al 1863 grazie ai primi ospiti inglesi che qui soggiornarono quasi stabilmente. La comunità fu talmente numerosa che il vescovo anglicano di Gibilterra dovette provvedere nel nominare un pastore, da porre come guida spirituale. In principio la chiesa fu una cappella privata situata nel parco di Villa Rosa, grazie alla concessione della proprietaria dello stabile mrs Fanshawe Walker. In seguito la donna donerà il terreno circostante potendo così dare inizio ai lavori di costruzione del tempio anglicano, assumendo l'attuale aspetto di fine Ottocento. Le funzioni religiose furono celebrate fino a pochi anni fa, poiché oggi la chiesa è divenuta di proprietà comunale che, dopo un accurato restauro, utilizza lo stabile come centro culturale polivalente per mostre o concerti.

[modifica] Oratorio di San Bartolomeo

La struttura, intitolata a San Bartolomeo, fu eretta nel corso del XV secolo nel centro storico adiacente la chiesa parrocchiale della Maddalena. L'oratorio è celebre, come documenta una lapide posta sulla facciata, per la riunione del 3 marzo 1673 dei rappresentanti dei borghi di Camporosso, Vallecrosia, San Biagio, Soldano, Borghetto San Nicolò, Vallebona, Sasso e Bordighera che decretò la separazione da Ventimiglia e l'istituzione della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi. All'interno è conservata una statua in legno processionale del 1865, raffigurante il santo, scolpita da Agostino Vignola.

[modifica] Palazzi

Dipinto di Monet
Dipinto di Monet

[modifica] Palazzo Comunale

Il palazzo fu progettato dall'architetto francese Charles Garnier. Dapprima lo stabile fu sede della locale scuola e solo dopo fu scelto come sede municipale di Bordighera. All'interno del palazzo sono conservati alcuni interessanti dipinti, opera di artisti italiani e stranieri del XIX e XX secolo tra i quali Pompeo Mariani (1857 - 1927), Giuseppe Piana (1864 - 1956), Giuseppe Balbo (1902 - 1980), Gianantonio Porcheddu (1920 - 1974) e Friedrich von Kleudgen (1846 - 1924). Sulla facciata dell'edificio è raffigurato lo stemma della cittadina rivierasca, un leone rampante su un albero di pino.

[modifica] Palazzo del Parco

In origine fu adibito all'attività alberghiera e dopo vari restauri fu quindi trasformato nell'attuale teatro con diverse sale espositive. Già sede storica del celebre Salone Internazionale dell'Umorismo fu negli anni cinquanta teatro di quattro importanti rassegne di pittura americana. Tra le varie personalità che parteciparono alla rassegna pittorica vi fu, nel 1953, il collezionista Peggy Guggenheim che offrì alla mostra diversi capolavori della pittura dei maestri d'arte statunitensi tra i quali Jackson Pollock, Man Ray, Sebastian Matta, Mark Rothko e Arshil Gorky. Nel giardino che circonda il palazzo, vi è un importante collezione di palme e altre specie botaniche, tra cui alcuni esemplari centenari di Cycas revoluta.

[modifica] Ville

[modifica] Villa Margherita

La villa, sita nella cornice di Via Romana, fu la residenza privata della regina Margherita di Savoia che sovente frequentò Bordighera e la Liguria. Costruita nel 1914 in stile neoclassico, su decisione della stessa regina, fu inaugurata il 25 febbraio del 1916 divenendo la residenza ufficiale durante la stagione invernale. Nell'aprile del 1925 qui si incontreranno il principe ed erede al trono Umberto II e la principessa Maria José del Belgio. In seguito al decesso di Margherita, avvenuto il 4 gennaio 1926, la villa verrà donata da Casa Savoia all'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, tuttora gestita dall'ente come casa di soggiorno.

[modifica] Villa Garnier

[modifica] Natura

[modifica] Lungomare Argentina

La passeggiata a mare pedonale più lunga della Riviera è un rettilineo lungo all'incirca due chilometri, costeggiante la spiaggia e la ferrovia. Il percorso è fiancheggiato da diversi filari di Araucaria excelsa e da variopinti giardini con piante grasse e fiori. Il lungomare fu inaugurato da Evita Perón (da cui deriverebbe l'intitolazione Argentina), che qui trascorse diverse giornate nel luglio del 1947. Lungo la passeggiata è ubicato il Chiosco della Musica, già sede di concerti musicali.

[modifica] Giardino Esotico Pallanca

Il giardino è posto lungo un ripido pendio roccioso a picco sul mare, con le tipiche fasce e terrazze liguri popolate da diversi tipi di piante. Fu realizzato dai discendenti di Bartolomeo Pallanca ed il suo patrimonio naturalistico è completo di tremiladuecento specie di piante, tra i quali la preziosa collezione di cactus e succulente. La pianta più antica è una Copiapoa - originaria del Cile - che ha trecento anni.

[modifica] Via Romana

La via segue il percorso della celebre e antica Via Julia Augusta, voluta dall'imperatore romano Augusto nel 13 a.C. per collegare la Liguria con la Gallia. Nel corso del XIX secolo fu semplicemente una mulattiera fiorita, oggi è un elegante viale ombreggiato da una fila di platani e costeggiato da eleganti ville e alberghi del Novecento in stile liberty. Alla sua sistemazione partecipò come consulente urbanistico l'architetto Charles Garnier.

  • I giardini Lowe e i giardini Moreno che Monet considerava "fantasmagorici".
  • La Città vecchia si trova sul capo Sant'Ampelio. È un piccolo borgo di pescatori, a picco sul mare.

[modifica] Cultura

La pineta del Capo (via Stella Maris)
La pineta del Capo (via Stella Maris)

[modifica] Musei

[modifica] Museo - Biblioteca "Clarence Bicknell"

L'edificio, oggi sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, fu costruito nel 1888 in stile architettonico inglese da Clarence Bicknell, a cui è dedicato il museo. La struttura è a pianta rettangolare, preceduto da un portico. L'interno ha un coro rialzato, somigliante ad una chiesa, ed il vano interno fu uno dei ritrovi della colonia inglese di Bordighera. Oggi è utilizzato come sala di lettura e auditorium. Particolare è il maestoso Ficus magnolioides posto all'ingresso del museo.

[modifica] Biblioteca Civica Internazionale

Fondata nel 1880, grazie alla volontà e alle donazioni dei residenti britannici, fu aperta nella primaria sede della chiesa anglicana. In seguito fu spostata presso il museo Bicknell, ma la necessità di nuovi spazi fece sì che si intraprese la costruzione nel 1910 di una nuova sede. L'attuale ubicazione è un edificio in pietra, costruito in stile vittoriano, e di pregio architettonico è il pronao semicircolare a sei colonne adiacente il giardino con il glicine secolare. Durante la Seconda guerra mondiale i residenti inglesi furono costretti per ovvi motivi bellici al rimpatrio, favorendo così l'acquisto dello stabile da parte del Comune di Bordighera che la nominerà in Biblioteca Civica Internazionale. Nel 1985 l'architetto di Genova Gianfranco Franchini, collaboratore di Renzo Piano, sottopose il centro culturale ad un completo restauro ampliando i vani interni e acquisendo il piano superiore. La collezione libraria della biblioteca è stimata in trentacinquemila volumi di letteratura italiana, ventimila in inglese, seimila in lingua francese e tremila in tedesco, oltre ad una settantina di testate periodiche.

[modifica] Istituto Internazionale di Studi Liguri

L'istituto è ospitato presso il Centro Nino Lamboglia, già sede di uno storico hotel, fondato nel 1937 e diretto dallo stesso Lamboglia fino alla sua morte avvenuta nel 1977. Il centro promuove lo studio e la valorizzazione dell'archeologia e della storia dell'arte dell'antica Liguria Occidentale. L'istituto conta ventuno sezioni - di cui sedici in Italia, tre in Francia e due in Spagna - producendo ed organizzando intense attività scientifiche e didattiche, corsi, seminari, restauri ed altre attività legate alla scienza e alla scoperta. Nelle sale del centro Lamboglia è esposta una piccola collezione delle opere del pittore lombardo Pompeo Mariani, donati dagli eredi, oltre che diversi quadri dipinti da artisti stranieri.

[modifica] Manifestazioni

  • Mostra Permanente Pompeo Mariani.
  • Bordighera Jazz & Blues

[modifica] Feste, fiere e sagre

Il Desbaratu e La befana bordigotta sono due degli eventi commerciali più importanti. Sono giornate del ribasso commerciale dei prodotti e tutti i commercianti espongono i propri prodotti sulle bancarelle fermando la circolazione della Via Aurelia e di tutta la cittadina per un giorno intero. Si possono trovare veri e propri affari.

[modifica] Personalità legate a Bordighera

[modifica] Istruzione

Bordighera è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:

[modifica] Economia

Si basa sul turismo e sulla produzione locale di olive e piante per la floricultura.

[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni

[modifica] Strade ed autostrade

Bordighera è situata lungo la Strada Provinciale 1 (già Strada Statale) Aurelia. Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'Autostrada A10.

[modifica] Linee ferroviarie

Bordighera è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria VentimigliaGenova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Giovanni Bosio (Centro-destra) dal 28/05/2007 (2º mandato)
Centralino del comune: 0184 2721
Email del comune: segreteria@comune.bordighera.it

[modifica] Stemma comunale

Descrizione araldica dello stemma:

« Di rosso, all’albero di pino nodrito su pianura erbosa, il tutto al naturale, sinistrato da un leone d’oro rampante contro l’albero, circondato da due rami di quercia e d’alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune »
(Tratto dallo statuto comunale)

Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Reale Decreto del re Vittorio Emanuele III di Savoia datato al 7 febbraio del 1929.

[modifica] Gemellaggi

Bordighera è gemellata con:

[modifica] Frazioni

[modifica] Sasso

La frazione di Sasso fu un antico villaggio fondato, secondo alcune fonti storiche locali, dagli abitanti della vicina Taggia su una piattaforma di roccia posta a 219 metri sul livello del mare. Il borgo è costituito principalmente da case-torri, circondate da piante di ulivi e palme, e racchiuso dai resti di una cinta muraria eretta per la difesa del villaggio. Nel 1686 Sasso si distinse, così come altri villaggi e borghi vicini, per la ribellione contro Ventimiglia che portò alla costituzione della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi (formata dai nuclei di Bordighera, Borghetto San Nicolò, Sasso, Vallebona, Camporosso, Vallecrosia, San Biagio e Soldano).

Tra le opere architettoniche presenti sul luogo di pregio è la chiesa di San Pietro e Paolo, eretta nel XVIII secolo. Al suo interno è conservato nella volta un affresco di Maurizio Carrega e una pala dell'altare maggiore. A Sasso morì il 3 maggio del 1969 la scrittrice e giornalista Irene Brin.

[modifica] Borghetto San Nicolò

Le origini di Borghetto San Nicolò, oggi frazione di Bordighera, ma comune autonomo fino agli anni venti del Novecento, sono certamente anteriori all'XI secolo, al quale risalgono le sue prime citazioni nei documenti d'archivio. Fu proprio nella chiesa parrocchiale di Borghetto San Nicolò, tuttora esistente, che il 2 settembre del 1470 si riunirono le famiglie che fondarono Bordighera.

Molte di queste famiglie erano appunto originarie di Borghetto San Nicolò. L'avvenimento è oggi ricordato da una lapide posta nel 1970 sulla facciata della chiesa parrocchiale, nel cinquecentenario dell'avvenimento. Vicino alla parrocchiale è presente un oratorio tardo barocco, posto sotto il livello stradale, intitolato all'Annunziata. Anche Borghetto San Nicolò fece parte della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi.

[modifica] Sport

[modifica] Ciclismo

[modifica] Note

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni



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